l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

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l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da Ospite » 10/09/2009, 12:29

ciao a tutti !
è da un po' che non scrivo un topic (una vita)...
ultimamente pero' sto pensando a questa questione generale ! ditemi voi se sono diventatta matta o se dico scemate... non vi preoccupate , non mi offendo. :DD
leggevo su internet un'interpretazione dell'amore da parte di un uomo maturo, molto deluso ( da quel che ho capito) da una lacerante separazione, di cui si ritiene completamente incolpevole. la lettura mi ha fatto venire in mente come spesso l'età sia un pregiudizio (direbbe aradis,la nostra nuova utente) come tante volte da "grandi", dopo delusioni , torniamo a ragionare da ragazzi e come in realtà esperienze brutte rendono difficile anche quello che era facile...
mi è venuto in mente questo: parlando con amici e conoscenti (per lo piu' dai 25 anni ai 40 anni) ho potuto elaborare questo stupido schemino e queste due idee , anche nella mia vita personale, ho potuto riscontrare.
c'è chi pensa che l'amore sia un bisogno, un completamento, un aiuto reciproco, un vuoto dell'animo che va riempito con l'altro...
e c'è chi pensa che l'amore sia un 'aggiunta. vi spiego meglio la teoria: io già sono a posto cosi', non ho voglia di prendermi cura di nessuno, non voglio colmare le insicurezze di alcuno, cerco l'amore, ma è un'aggiunta a quel che ho e serve a migliorare la MIA vita. a questo punto, se vedo che la persona corrisponde in tutto ai miei requisiti predeterminati, faro' di tutto (piu' o meno, a seconda del carattere). ma, in definitiva, sto bene anche con me stesso.voi che ne pensate ?

Ospite

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da Ospite » 10/09/2009, 13:21

parola ha scritto: e c'è chi pensa che l'amore sia un 'aggiunta. vi spiego meglio la teoria: io già sono a posto cosi', non ho voglia di prendermi cura di nessuno, non voglio colmare le insicurezze di alcuno, cerco l'amore, ma è un'aggiunta a quel che ho e serve a migliorare la MIA vita. a questo punto, se vedo che la persona corrisponde in tutto ai miei requisiti predeterminati, faro' di tutto (piu' o meno, a seconda del carattere). ma, in definitiva, sto bene anche con me stesso.voi che ne pensate ?
Che sarebbe auspicabile raggiungere questo equilibrio e che questa è una teoria solo perchè spesso l'amore colpa vuoti e non è teso unicamente al soddisfacimento del bisogno di amare (che in fondo appartiene all'essere umano).

Ospite

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da Ospite » 10/09/2009, 13:38

parola ha scritto:ciao a tutti !
è da un po' che non scrivo un topic (una vita)...
ultimamente pero' sto pensando a questa questione generale ! ditemi voi se sono diventatta matta o se dico scemate... non vi preoccupate , non mi offendo. :DD
leggevo su internet un'interpretazione dell'amore da parte di un uomo maturo, molto deluso ( da quel che ho capito) da una lacerante separazione, di cui si ritiene completamente incolpevole. la lettura mi ha fatto venire in mente come spesso l'età sia un pregiudizio (direbbe aradis,la nostra nuova utente) come tante volte da "grandi", dopo delusioni , torniamo a ragionare da ragazzi e come in realtà esperienze brutte rendono difficile anche quello che era facile...
mi è venuto in mente questo: parlando con amici e conoscenti (per lo piu' dai 25 anni ai 40 anni) ho potuto elaborare questo stupido schemino e queste due idee , anche nella mia vita personale, ho potuto riscontrare.
c'è chi pensa che l'amore sia un bisogno, un completamento, un aiuto reciproco, un vuoto dell'animo che va riempito con l'altro...
e c'è chi pensa che l'amore sia un 'aggiunta. vi spiego meglio la teoria: io già sono a posto cosi', non ho voglia di prendermi cura di nessuno, non voglio colmare le insicurezze di alcuno, cerco l'amore, ma è un'aggiunta a quel che ho e serve a migliorare la MIA vita. a questo punto, se vedo che la persona corrisponde in tutto ai miei requisiti predeterminati, faro' di tutto (piu' o meno, a seconda del carattere). ma, in definitiva, sto bene anche con me stesso.voi che ne pensate ?
La penso piu' o meno a quel modo anch'io.

L'intento sarebbe: si e' contenti, soddisfatti della propria vita, del rapporto che si e' riusciti a stabilire con se stessi e gli altri e il desiderio di volere dividere tutto cio' con un altra persona. Non dovrebbe essere a mio avviso un vuoto cui colmare (quale potrebbe portare solo frustrazioni etc.) ma un'aggiunta a quanto si ha gia' di bello, cioe' di quanto si e' riusciti gia' ad equilibrare nella propria vita.

Personalmente la vedo cosi'.

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arietina76
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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da arietina76 » 10/09/2009, 13:46

parola ha scritto:ciao a tutti !
è da un po' che non scrivo un topic (una vita)...
ultimamente pero' sto pensando a questa questione generale ! ditemi voi se sono diventatta matta o se dico scemate... non vi preoccupate , non mi offendo. :DD
leggevo su internet un'interpretazione dell'amore da parte di un uomo maturo, molto deluso ( da quel che ho capito) da una lacerante separazione, di cui si ritiene completamente incolpevole. la lettura mi ha fatto venire in mente come spesso l'età sia un pregiudizio (direbbe aradis,la nostra nuova utente) come tante volte da "grandi", dopo delusioni , torniamo a ragionare da ragazzi e come in realtà esperienze brutte rendono difficile anche quello che era facile...
mi è venuto in mente questo: parlando con amici e conoscenti (per lo piu' dai 25 anni ai 40 anni) ho potuto elaborare questo stupido schemino e queste due idee , anche nella mia vita personale, ho potuto riscontrare.
c'è chi pensa che l'amore sia un bisogno, un completamento, un aiuto reciproco, un vuoto dell'animo che va riempito con l'altro...
e c'è chi pensa che l'amore sia un 'aggiunta. vi spiego meglio la teoria: io già sono a posto cosi', non ho voglia di prendermi cura di nessuno, non voglio colmare le insicurezze di alcuno, cerco l'amore, ma è un'aggiunta a quel che ho e serve a migliorare la MIA vita. a questo punto, se vedo che la persona corrisponde in tutto ai miei requisiti predeterminati, faro' di tutto (piu' o meno, a seconda del carattere). ma, in definitiva, sto bene anche con me stesso.voi che ne pensate ?
io non trovo che ci sia questa effettiva alternativa: l'amore come bisogno o come aggiunta a sè stessi. mi spiego meglio: secondo me la completezza in senso assoluto di un individuo non esiste, che ci piaccia o no siamo tutti, chi più chi meno, non completi (l'espressione "incompleti" non mi piace). diciamo a noi stessi che siamo completi e che siamo a posto così, e a furia di dircelo riusciamo anche a convincerci. capiamo di esserci sbagliati quando ci innamoriamo: lì allora capiamo all'improvviso che la nostra era solo l'illusione di essere completi, e sentamo il bisogno di aggiungere qualcosa a noi stessi....

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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da Ospite » 10/09/2009, 14:21

arietina76 ha scritto:[...]



io non trovo che ci sia questa effettiva alternativa: l'amore come bisogno o come aggiunta a sè stessi. mi spiego meglio: secondo me la completezza in senso assoluto di un individuo non esiste, che ci piaccia o no siamo tutti, chi più chi meno, non completi (l'espressione "incompleti" non mi piace). diciamo a noi stessi che siamo completi e che siamo a posto così, e a furia di dircelo riusciamo anche a convincerci. capiamo di esserci sbagliati quando ci innamoriamo: lì allora capiamo all'improvviso che la nostra era solo l'illusione di essere completi, e sentamo il bisogno di aggiungere qualcosa a noi stessi....
arietina hai ragione, ovviamente.
non sempre la vita è tutta fiori ed, a mio parere, l'innamoramento non viene mai a caso, con uno squillo di campane.
ho l'impressione che si cerchi qualcosa di troppo perfetto, che l'idea del sacrificio in amore non esista. scelgo una persona senza guai, ma i guai , comunque potrebbero esserci in futuro.
una volta le persone si sposavano per stare insieme nel bene e nel male, le pretese erano poche e si sapeva che la vita era dura...
insomma sembra una vergogna dire " ho bisogno di qualcuno, che entri nella mia vita, che mi sostenga anche se non sono perfetta, anche se ho i miei guai, aiutami che ti aiuto".
scusami, se non sono chiara.
la fragilità, la breccia nel cuore, crea anche l'amore...

Ospite

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da Ospite » 10/09/2009, 14:45

parola ha scritto:ciao a tutti !
è da un po' che non scrivo un topic (una vita)...
ultimamente pero' sto pensando a questa questione generale ! ditemi voi se sono diventatta matta o se dico scemate... non vi preoccupate , non mi offendo. :DD
leggevo su internet un'interpretazione dell'amore da parte di un uomo maturo, molto deluso ( da quel che ho capito) da una lacerante separazione, di cui si ritiene completamente incolpevole. la lettura mi ha fatto venire in mente come spesso l'età sia un pregiudizio (direbbe aradis,la nostra nuova utente) come tante volte da "grandi", dopo delusioni , torniamo a ragionare da ragazzi e come in realtà esperienze brutte rendono difficile anche quello che era facile...
mi è venuto in mente questo: parlando con amici e conoscenti (per lo piu' dai 25 anni ai 40 anni) ho potuto elaborare questo stupido schemino e queste due idee , anche nella mia vita personale, ho potuto riscontrare.
c'è chi pensa che l'amore sia un bisogno, un completamento, un aiuto reciproco, un vuoto dell'animo che va riempito con l'altro...
e c'è chi pensa che l'amore sia un 'aggiunta. vi spiego meglio la teoria: io già sono a posto cosi', non ho voglia di prendermi cura di nessuno, non voglio colmare le insicurezze di alcuno, cerco l'amore, ma è un'aggiunta a quel che ho e serve a migliorare la MIA vita. a questo punto, se vedo che la persona corrisponde in tutto ai miei requisiti predeterminati, faro' di tutto (piu' o meno, a seconda del carattere). ma, in definitiva, sto bene anche con me stesso.voi che ne pensate ?
Le donne che conosco sono realizzate, sono complete e bastano a loro stesse. Alcune deluse dall'amore e altre che ancora non lo conoscono. Eppure cercano e sperano di trovarlo, augurando che sia anche passione.
Forse, quello che cercano veramente è la passione.
La decisione di vivere insieme, invece, mi pare più drammatica e quando si ha un'età è più difficile per via delle abitudini.

La mia esperienza personale è che siamo diversi, ci adattiamo ma ognuno ha bisogno del propro spazio. Abbiamo molte affinità, per alcune cose ci completiamo e per altre ci alteravamo ( parlo al passato perchè non tolleravo più i litigi che ora sono terminati definitivamente).
Non è un amore simbiotico.

george clooney
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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da george clooney » 10/09/2009, 19:12

parola ha scritto:ciao a tutti !

c'è chi pensa che l'amore sia un bisogno, un completamento, un aiuto reciproco, un vuoto dell'animo che va riempito con l'altro...
e c'è chi pensa che l'amore sia un 'aggiunta. vi spiego meglio la teoria: io già sono a posto cosi', non ho voglia di prendermi cura di nessuno, non voglio colmare le insicurezze di alcuno, cerco l'amore, ma è un'aggiunta a quel che ho e serve a migliorare la MIA vita. a questo punto, se vedo che la persona corrisponde in tutto ai miei requisiti predeterminati, faro' di tutto (piu' o meno, a seconda del carattere). ma, in definitiva, sto bene anche con me stesso.voi che ne pensate ?
Io penso che in amore un uomo e una donna si completano vicendevolmente. Non penso che l'amore sia un'aggiunta a quello che si ha ; certo, una persona può riuscire a trovare un suo equilibrio anche senza un compagno/a, può essere soddisfatto/a di ciò che ha realizzato nella vita, ma a mio avviso, non sarà mai veramente completo senza accanto qualcuno. Completarsi vicendevolmente non signifca annientare la propria personalità, tutt'altro..Significa compiere un cammino insieme, arricchendosi delle proprie differenze e crescendo nelle diversità.Io l'amore lo intendo come un processo costante di arricchimento reciproco, e trovo che la capacità di amarsi sia correlata alla disponibilità personale di conoscere l'altro.

etherealmirror

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da etherealmirror » 10/09/2009, 20:05

parola ha scritto: e c'è chi pensa che l'amore sia un 'aggiunta. vi spiego meglio la teoria: io già sono a posto cosi', non ho voglia di prendermi cura di nessuno, non voglio colmare le insicurezze di alcuno, cerco l'amore, ma è un'aggiunta a quel che ho e serve a migliorare la MIA vita. a questo punto, se vedo che la persona corrisponde in tutto ai miei requisiti predeterminati, faro' di tutto (piu' o meno, a seconda del carattere). ma, in definitiva, sto bene anche con me stesso.voi che ne pensate ?
Penso che una persona che ragioni in questi termini abbia una forte autostima e non leghi la sua felicità necessariamente e indissolubilmente all'amore. Con ciò non si nega all'amore nel caso in cui dovesse presentarsi....difficilmente si può resistere al richiamo dell'amore (e anche al richiamo della foresta aggiungerei...). Certamente questo modo di vivere la vita mi sembra molto pragmatico. Penso tuttavia che la persona "pragmatica" non cerchi l'amore. Vive la sua vita e se l'amore arriva a rendere più gioiosa l'esistenza allora tanto meglio. Questo modo di vivere è più positivo rispetto a quello di Tizio che ha scarsa autostima e ritiene che la propria vita abbia un senso solo ed eclusivamente se trova l'amore. Se non trova l'amore vivrà da infelice per tutta la vita...

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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da tropicsnow » 10/09/2009, 20:47

parola ha scritto: c'è chi pensa che l'amore sia un bisogno, un completamento, un aiuto reciproco, un vuoto dell'animo che va riempito con l'altro...
e c'è chi pensa che l'amore sia un 'aggiunta. vi spiego meglio la teoria: io già sono a posto cosi', non ho voglia di prendermi cura di nessuno, non voglio colmare le insicurezze di alcuno, cerco l'amore, ma è un'aggiunta a quel che ho e serve a migliorare la MIA vita. a questo punto, se vedo che la persona corrisponde in tutto ai miei requisiti predeterminati, faro' di tutto (piu' o meno, a seconda del carattere). ma, in definitiva, sto bene anche con me stesso.voi che ne pensate ?
io penso che prima di amare qualcun altro bisogna amare se stessi. l'amore per sè e l'amore per gli altri non si escludono affatto a vicenda: al contrario, l'uno dipende dall'altro, l'uno riequilibra l'altro. ad esempio, l'egoista non solo non sa amare gli altri, ma non sa neppure amare se stesso: si ama cioè in modo spropositato, non vede che se stesso e i propri interessi. lo stesso accade a chi si annulla per gli altri. una persona che non ha fiducia in se stessa, soffre di un complesso di inferiorità e si sentirà a suo agio solo quando potrà sacrificarsi per qualcuno. pertanto l'amore non deve servire a colmare alcun vuoto ma ad arricchire quello che già si è realizzato...

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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da tempest » 27/09/2009, 22:19

parola ha scritto:ciao a tutti !
è da un po' che non scrivo un topic (una vita)...
ultimamente pero' sto pensando a questa questione generale ! ditemi voi se sono diventatta matta o se dico scemate... non vi preoccupate , non mi offendo. :DD
leggevo su internet un'interpretazione dell'amore da parte di un uomo maturo, molto deluso ( da quel che ho capito) da una lacerante separazione, di cui si ritiene completamente incolpevole. la lettura mi ha fatto venire in mente come spesso l'età sia un pregiudizio (direbbe aradis,la nostra nuova utente) come tante volte da "grandi", dopo delusioni , torniamo a ragionare da ragazzi e come in realtà esperienze brutte rendono difficile anche quello che era facile...
mi è venuto in mente questo: parlando con amici e conoscenti (per lo piu' dai 25 anni ai 40 anni) ho potuto elaborare questo stupido schemino e queste due idee , anche nella mia vita personale, ho potuto riscontrare.
c'è chi pensa che l'amore sia un bisogno, un completamento, un aiuto reciproco, un vuoto dell'animo che va riempito con l'altro...
e c'è chi pensa che l'amore sia un 'aggiunta. vi spiego meglio la teoria: io già sono a posto cosi', non ho voglia di prendermi cura di nessuno, non voglio colmare le insicurezze di alcuno, cerco l'amore, ma è un'aggiunta a quel che ho e serve a migliorare la MIA vita. a questo punto, se vedo che la persona corrisponde in tutto ai miei requisiti predeterminati, faro' di tutto (piu' o meno, a seconda del carattere). ma, in definitiva, sto bene anche con me stesso.voi che ne pensate ?
La Tempest di diversi anni fa riteneva l'amore un'aggiunta, qualcosa che avrebbe migliorato di molto la vita ( nell'ottica di un dare-avere però, non in un'ottima di egocentrismo ) ma in definitiva qualcosa da non cercare a tutti i costi, qualcosa da desiderare, sì, ma non un "bisogno".
La Tempest di oggi è meno forte e quindi sta abbandonando l'ottica precedente ed avvicinandosi a quella del "bisogno".
Prefererivo la Tempest di prima, ma nella vita attraversiamo fasi diverse.

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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da arietina76 » 27/09/2009, 23:13

tempest ha scritto:[...]



La Tempest di diversi anni fa riteneva l'amore un'aggiunta, qualcosa che avrebbe migliorato di molto la vita ( nell'ottica di un dare-avere però, non in un'ottima di egocentrismo ) ma in definitiva qualcosa da non cercare a tutti i costi, qualcosa da desiderare, sì, ma non un "bisogno".
La Tempest di oggi è meno forte e quindi sta abbandonando l'ottica precedente ed avvicinandosi a quella del "bisogno".
Prefererivo la Tempest di prima, ma nella vita attraversiamo fasi diverse.
ti capisco perfettamente, perchè anche per me è stato così....

carlo61

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da carlo61 » 28/09/2009, 11:55

tempest ha scritto:[...]



La Tempest di diversi anni fa riteneva l'amore un'aggiunta, qualcosa che avrebbe migliorato di molto la vita ( nell'ottica di un dare-avere però, non in un'ottima di egocentrismo ) ma in definitiva qualcosa da non cercare a tutti i costi, qualcosa da desiderare, sì, ma non un "bisogno".
La Tempest di oggi è meno forte e quindi sta abbandonando l'ottica precedente ed avvicinandosi a quella del "bisogno".
Prefererivo la Tempest di prima, ma nella vita attraversiamo fasi diverse.
e così non va bene.
e te lo dico perchè sto attraversando il tuo stesso umore, ma non voglio ridurmi all'amore come bisogno.
Non sarebbe onesto per me e per l'altra persona
L'amore è qualcosa da dare e da ricevere insieme, uno scambio di idee, sensazioni, profumi, odori, sapori, ecc ecc.
Dobbiamo cercare di rilassarci con noi stessi, senza farci prendere dalla frenesia di essere "per forza" innamorati di qualcuno.

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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da tempest » 28/09/2009, 12:18

carlo61 ha scritto:[...]



e così non va bene.
e te lo dico perchè sto attraversando il tuo stesso umore, ma non voglio ridurmi all'amore come bisogno.
Non sarebbe onesto per me e per l'altra persona
L'amore è qualcosa da dare e da ricevere insieme, uno scambio di idee, sensazioni, profumi, odori, sapori, ecc ecc.
Dobbiamo cercare di rilassarci con noi stessi, senza farci prendere dalla frenesia di essere "per forza" innamorati di qualcuno.
Lo so che "non va bene", ma al momento credo che questa sia la cosa migliore per me.
Di solito la mia idea era: "se trovo chi mi piace in tutto allora va bene...se no, sto bene anche così" Ora cambio prospettiva, ho molto da dare e non solo da rivecere, ci provo, se non funziona, avrò fatto un tentativo. Io resto comunque una persona indipendente, amo avere i miei spazi, ma ho bisogno di qualcosa.
Non posso essere sempre forte, coerente, intransigente, nostalgica, esigente...ora credo alla necessità di provare a percorrere nuove vie...

carlo61

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da carlo61 » 28/09/2009, 12:24

tempest ha scritto:[...]


Lo so che "non va bene", ma al momento credo che questa sia la cosa migliore per me.
Di solito la mia idea era: "se trovo chi mi piace in tutto allora va bene...se no, sto bene anche così" Ora cambio prospettiva, ho molto da dare e non solo da rivecere, ci provo, se non funziona, avrò fatto un tentativo. Io resto comunque una persona indipendente, amo avere i miei spazi, ma ho bisogno di qualcosa.
Non posso essere sempre forte, coerente, intransigente, nostalgica, esigente...ora credo alla necessità di provare a percorrere nuove vie...
Io ho bisogno di sentire che a livello chimico c'è qualcosa.
Altrimenti lascio stare.
Comunque facci sapere ( se ti va ) come è andato questo tentativo.

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Messaggio da tempest » 28/09/2009, 12:43

carlo61 ha scritto:[...]



Io ho bisogno di sentire che a livello chimico c'è qualcosa.
Altrimenti lascio stare.
Comunque facci sapere ( se ti va ) come è andato questo tentativo.
Eh lo so..la chimica ha un suo grande peso, è proprio questo il mio dubbio, però ci sono altri fattori che sono molto importanti e che finiscono sempre subito in secondo piano per la "chimica", ora mi dico: vediamo se la chimica arriva col tempo e non per prima cosa...se non arriva, certo, si lascia stare....

carlo61

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da carlo61 » 28/09/2009, 12:49

tempest ha scritto:[...]


Eh lo so..la chimica ha un suo grande peso, è proprio questo il mio dubbio, però ci sono altri fattori che sono molto importanti e che finiscono sempre subito in secondo piano per la "chimica", ora mi dico: vediamo se la chimica arriva col tempo e non per prima cosa...se non arriva, certo, si lascia stare....
potrei anche condividire ma...
non ti senti, così, di ingannare l'altra persona?

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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da arietina76 » 28/09/2009, 13:08

carlo61 ha scritto:[...]
e così non va bene.
e te lo dico perchè sto attraversando il tuo stesso umore, ma non voglio ridurmi all'amore come bisogno.
Non sarebbe onesto per me e per l'altra persona
L'amore è qualcosa da dare e da ricevere insieme, uno scambio di idee, sensazioni, profumi, odori, sapori, ecc ecc.
Dobbiamo cercare di rilassarci con noi stessi, senza farci prendere dalla frenesia di essere "per forza" innamorati di qualcuno.
scusa, ma da parte mia ci tengo a fare una precisazione, che non so se valga anche per Tempest (quindi parlo a titolo personale). per me dire che l'amore è anche un bisogno non significa che mi metto col primo disponibile, anche se per lui non provo nulla....
in questo senso ti dico che io non inganno nessuno: mi metto con una persona solo se per lui provo qualcosa, non basta il semplice "bisogno" di dare e ricevere in amore per farmi decidere in questo senso. altrimenti s', ti do ragione, il rischio sarebbe quello di mancare di rispetto e ingannare la'ltro...

carlo61

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da carlo61 » 28/09/2009, 13:15

arietina76 ha scritto:[...]



scusa, ma da parte mia ci tengo a fare una precisazione, che non so se valga anche per Tempest (quindi parlo a titolo personale). per me dire che l'amore è anche un bisogno non significa che mi metto col primo disponibile, anche se per lui non provo nulla....
in questo senso ti dico che io non inganno nessuno: mi metto con una persona solo se per lui provo qualcosa, non basta il semplice "bisogno" di dare e ricevere in amore per farmi decidere in questo senso. altrimenti s', ti do ragione, il rischio sarebbe quello di mancare di rispetto e ingannare la'ltro...
infatti io la penso come te.
sentiamo che dice Tempest.

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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da tempest » 28/09/2009, 13:21

carlo61 ha scritto:[...]



potrei anche condividire ma...
non ti senti, così, di ingannare l'altra persona?
No, se dico alla persona quello che penso: siamo solo all'inizio di un percorso, proviamo...

Arietina76 ha compreso il mio discorso: ovviamente nemmeno io mi metterei mai col primo che capita!

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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da arietina76 » 28/09/2009, 13:25

tempest ha scritto:[...]



No, se dico alla persona quello che penso: siamo solo all'inizio di un percorso, proviamo...

Arietina76 ha compreso il mio discorso: ovviamente nemmeno io mi metterei mai col primo che capita!
be', se poi c'è chiarezza fin dall'inizio, allora non ho altro da aggiungere... :D

carlo61

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da carlo61 » 28/09/2009, 14:22

arietina76 ha scritto:[...]



be', se poi c'è chiarezza fin dall'inizio, allora non ho altro da aggiungere... :D
Anche io sono d'accordo

Ospite

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da Ospite » 28/09/2009, 18:33

carlo61 ha scritto:[...]

Dobbiamo cercare di rilassarci con noi stessi, .
se vuoi dare e ricevere, anche con qualche idea utopista un po' in meno, sei anche stufa di "rilassarti con te stessa" !
sinceramente il motto "bisogna stare bene con se stessi per amare" , mi sembvra un po' datato. possiamo avere un sacco di buchi anche ed amare ed essere mati !

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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da tempest » 28/09/2009, 20:12

arietina76 ha scritto:[...]



be', se poi c'è chiarezza fin dall'inizio, allora non ho altro da aggiungere... :D
Si ma anche questa mia ipotetica chiarezza è utopia :? ...non credo che un discorso così potrebbe funzionare... è un pensiero che all'inizio terrei solo per me, mi è già capitato di rovinare cose per troppa sincerità, soprattutto quando nemmeno io sono sicura di ciò che sento.

Onestamente io il percorso posso provare ad intraprenderlo anche in assenza di una "chimica" favorevole, se ci sono altri lati positivi, ma se entro breve la chimica non subentra, devo predere atto che la cosa non ha funzionato e chiudere per onestà verso di me e verso l'altro.
parola ha scritto:sinceramente il motto "bisogna stare bene con se stessi per amare" , mi sembvra un po' datato. possiamo avere un sacco di buchi anche ed amare ed essere mati !
E' vero. O amerebbero solo le persone felici, realizzate, sicure, emotivamente forti ecc...

newage72

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da newage72 » 28/09/2009, 23:25

[...]é il mio primo messaggio. sintetizzo in poche parole il mio punto di vista l'amore tra individui ed i stimoli verso l'altro sono legati da fattori inconsci i quali a sua volta sono determinati da meccanismi di manipolazione dei gusti imposte dall'alto al quale l'individuo privo di qualsiasi riferimento critico si adegua. Poichè ildiscorso è complesso faccio un esempio: vi ricordate ifilm degli anni 50/60 che parlavano di amore? "poveri ma belli" cose del genere se guardate bene raccontavano di una società povera semplice dove la gente si adattava e i rapporti sociali erano molto piu genuini e basati sui valori, spirito di sacrificio onestà e cose simili, una ragazza si poteva tranquillamente innamorare di un facchino ad esempio, perchè erano altre le cose che consideravano in un individuo! Con il progresso economico e la manipolazione dei gusti della gente"pubblicità" e sopratutto con il proliferare di alcuni films hollywoodiani per ?? parlare di telenovellas come "dallas" "beautiful" "dinasty". Tutto questo ha manipolato gli individui facendo perdere loro la genuina semplicità, il modello di riferimento ?? era piu l'onesto amatore, ma quello che nella vità aveva successo soldi potere e lavori intellettualmente più stimolanti! Risultato?
alienazione da ciò che eravamo, il facchino o l'operatore eclogico ?? mi stimola più, di cosa gli puoi parlare? ?? mi affascina dicono le donne in generale! Molto meglio una persona intellettualmente impegnata che mi incuriosisce mi affascina che ne so una persona che per lavoro magari viaggia molto "Un giorno mi imbattei in un cargo battente bandiera liberiana"" ve lo ricordate??? nel film di verdone "borotalco" un tipo del genere alla emanuel fantoni!! molto piu affascinante vuoi mettere!!!
Solo che c'è un problema il tipo del genere molto carismatico ?? affascina solo voi affascina anche le altre! e allora?? si oscilla tra chi vi affascina ma vi cornifica e chi magari è un bravo ragazzo ma ?? vi stimola!!
soluzione????? per me abbiamo troppo una bella crisi economica vera a livello del dopoguerra e i valori e i sentimenti avranno la meglio su tutte queste montature che ci infinocchiano nel presente, io la vedo cosi!!!!

frisia85

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da frisia85 » 28/09/2009, 23:47

parola ha scritto:ciao a tutti !
è da un po' che non scrivo un topic (una vita)...
ultimamente pero' sto pensando a questa questione generale ! ditemi voi se sono diventatta matta o se dico scemate... non vi preoccupate , non mi offendo. :DD
leggevo su internet un'interpretazione dell'amore da parte di un uomo maturo, molto deluso ( da quel che ho capito) da una lacerante separazione, di cui si ritiene completamente incolpevole. la lettura mi ha fatto venire in mente come spesso l'età sia un pregiudizio (direbbe aradis,la nostra nuova utente) come tante volte da "grandi", dopo delusioni , torniamo a ragionare da ragazzi e come in realtà esperienze brutte rendono difficile anche quello che era facile...
mi è venuto in mente questo: parlando con amici e conoscenti (per lo piu' dai 25 anni ai 40 anni) ho potuto elaborare questo stupido schemino e queste due idee , anche nella mia vita personale, ho potuto riscontrare.
c'è chi pensa che l'amore sia un bisogno, un completamento, un aiuto reciproco, un vuoto dell'animo che va riempito con l'altro...
e c'è chi pensa che l'amore sia un 'aggiunta. vi spiego meglio la teoria: io già sono a posto cosi', non ho voglia di prendermi cura di nessuno, non voglio colmare le insicurezze di alcuno, cerco l'amore, ma è un'aggiunta a quel che ho e serve a migliorare la MIA vita. a questo punto, se vedo che la persona corrisponde in tutto ai miei requisiti predeterminati, faro' di tutto (piu' o meno, a seconda del carattere). ma, in definitiva, sto bene anche con me stesso.voi che ne pensate ?

si la penso uguale, anche
secondo me l'amore è un'aggiunta a sè stessi .. possiamo farne a meno se vogliamo,e volendo possiamo anche stare bene senza, del resto prima di essere una coppia siamo singole persone .. io conosco persone che praticamente passano da un rapporto all'altro senza mai un periodo di "singletudine" secondo me questo denota insicurezza, denota appunto IL BISOGNO di avere un'altrapersona accanto a sè , il bisogno di sentirsi per forza amati, il bisogno di sentire di valere qualcosa per qualcuno, il bisogno di sentire di piacere... secondo me invece è prioritario sentire di valere qualcosa per se stessi.. è innegabile ??? che l'amore sia un'aggiunta positiva xD

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tempest
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Messaggio da tempest » 28/09/2009, 23:50

newage72, hai risposto dentro il "quote" e sembra che io abbia detto quello che hai scritto tu, per favore, chiedi ad un moderatore o amministratore di sistemare il tuo post. Grazie. :)

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arietina76
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Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da arietina76 » 29/09/2009, 8:10

newage72 ha scritto:[...]é il mio primo messaggio. sintetizzo in poche parole il mio punto di vista l'amore tra individui ed i stimoli verso l'altro sono legati da fattori inconsci i quali a sua volta sono determinati da meccanismi di manipolazione dei gusti imposte dall'alto al quale l'individuo privo di qualsiasi riferimento critico si adegua. Poichè ildiscorso è complesso faccio un esempio: vi ricordate ifilm degli anni 50/60 che parlavano di amore? "poveri ma belli" cose del genere se guardate bene raccontavano di una società povera semplice dove la gente si adattava e i rapporti sociali erano molto piu genuini e basati sui valori, spirito di sacrificio onestà e cose simili, una ragazza si poteva tranquillamente innamorare di un facchino ad esempio, perchè erano altre le cose che consideravano in un individuo! Con il progresso economico e la manipolazione dei gusti della gente"pubblicità" e sopratutto con il proliferare di alcuni films hollywoodiani per ?? parlare di telenovellas come "dallas" "beautiful" "dinasty". Tutto questo ha manipolato gli individui facendo perdere loro la genuina semplicità, il modello di riferimento ?? era piu l'onesto amatore, ma quello che nella vità aveva successo soldi potere e lavori intellettualmente più stimolanti! Risultato?
alienazione da ciò che eravamo, il facchino o l'operatore eclogico ?? mi stimola più, di cosa gli puoi parlare? ??
mi affascina dicono le donne in generale! Molto meglio una persona intellettualmente impegnata che mi incuriosisce mi affascina che ne so una persona che per lavoro magari viaggia molto "Un giorno mi imbattei in un cargo battente bandiera liberiana"" ve lo ricordate??? nel film di verdone "borotalco" un tipo del genere alla emanuel fantoni!! molto piu affascinante vuoi mettere!!!
Solo che c'è un problema il tipo del genere molto carismatico ?? affascina solo voi affascina anche le altre! e allora?? si oscilla tra chi vi affascina ma vi cornifica e chi magari è un bravo ragazzo ma ?? vi stimola!!
soluzione????? per me abbiamo troppo una bella crisi economica vera a livello del dopoguerra e i valori e i sentimenti avranno la meglio su tutte queste montature che ci infinocchiano nel presente, io la vedo cosi!!!!
io mi dissocio da quello che hai detto: non è certo il lavoro a fare la persona, e il fatto di svolgere un lavoro umile non significa, secondo me, essere privi di cultura.
di un individuo mi colpisce la personalità: non mi impressiono certo perchè magari gli sento recitare a memoria alcuni versi delle Divina Commedia! anzi, lì lo troverei inutilmente saccente...

Ospite

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da Ospite » 29/09/2009, 11:25

newage72 ha scritto:[...]é il mio primo messaggio. sintetizzo in poche parole il mio punto di vista l'amore tra individui ed i stimoli verso l'altro sono legati da fattori inconsci i quali a sua volta sono determinati da meccanismi di manipolazione dei gusti imposte dall'alto al quale l'individuo privo di qualsiasi riferimento critico si adegua. Poichè ildiscorso è complesso faccio un esempio: vi ricordate ifilm degli anni 50/60 che parlavano di amore? "poveri ma belli" cose del genere se guardate bene raccontavano di una società povera semplice dove la gente si adattava e i rapporti sociali erano molto piu genuini e basati sui valori, spirito di sacrificio onestà e cose simili, una ragazza si poteva tranquillamente innamorare di un facchino ad esempio, perchè erano altre le cose che consideravano in un individuo! Con il progresso economico e la manipolazione dei gusti della gente"pubblicità" e sopratutto con il proliferare di alcuni films hollywoodiani per ?? parlare di telenovellas come "dallas" "beautiful" "dinasty". Tutto questo ha manipolato gli individui facendo perdere loro la genuina semplicità, il modello di riferimento ?? era piu l'onesto amatore, ma quello che nella vità aveva successo soldi potere e lavori intellettualmente più stimolanti! Risultato?
alienazione da ciò che eravamo, il facchino o l'operatore eclogico ?? mi stimola più, di cosa gli puoi parlare? ?? mi affascina dicono le donne in generale! Molto meglio una persona intellettualmente impegnata che mi incuriosisce mi affascina che ne so una persona che per lavoro magari viaggia molto "Un giorno mi imbattei in un cargo battente bandiera liberiana"" ve lo ricordate??? nel film di verdone "borotalco" un tipo del genere alla emanuel fantoni!! molto piu affascinante vuoi mettere!!!
Solo che c'è un problema il tipo del genere molto carismatico ?? affascina solo voi affascina anche le altre! e allora?? si oscilla tra chi vi affascina ma vi cornifica e chi magari è un bravo ragazzo ma ?? vi stimola!!
soluzione????? per me abbiamo troppo una bella crisi economica vera a livello del dopoguerra e i valori e i sentimenti avranno la meglio su tutte queste montature che ci infinocchiano nel presente, io la vedo cosi!!!!
hai una bella indottrinatura cinematografica. :DD
Due persone interagiscono per l'istinto e la chimica ma socialmente necessitiano dei riti. Se la tua teoria fosse giusta il partner ideale sarebbe individuabile in situazioni di instabilità sociale ... ma non è così, non mi risulta che nei paesi più poveri ci siano rapporti sentimentali più veri.

newage72

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da newage72 » 29/09/2009, 14:07

breve ha scritto:[...]



hai una bella indottrinatura cinematografica. :DD
Due persone interagiscono per l'istinto e la chimica ma socialmente necessitiano dei riti. Se la tua teoria fosse giusta il partner ideale sarebbe individuabile in situazioni di instabilità sociale ... ma non è così, non mi risulta che nei paesi più poveri ci siano rapporti sentimentali più veri.
Bè io ti posso dire che in messico dove sono stato spesso invece i rapporti di coppia tra "poveri" funzionano molto meglio, ma senza arrivare fin li non è un caso che statisticamente nel nord italia lombardia ecc. dove c'è maggior benessere economico vi sono divorzi e corna in percentuale molto più alta rispetto al sud italia dove guarda caso il benessere economico è inferiore. chiedetevi perchè??

newage72

Re: l'amore: un bisogno od un'aggiunta a se stessi?

Messaggio da newage72 » 29/09/2009, 14:29

arietina76 ha scritto:[...]



io mi dissocio da quello che hai detto: non è certo il lavoro a fare la persona, e il fatto di svolgere un lavoro umile non significa, secondo me, essere privi di cultura.
di un individuo mi colpisce la personalità: non mi impressiono certo perchè magari gli sento recitare a memoria alcuni versi delle Divina Commedia! anzi, lì lo troverei inutilmente saccente...
mi fa piacere che la pensi cosi e vuol dire che ci sono ancora donne che sono affacinate da ciò che uno è come valore e affinità e non da ciò che rappresenta, solo che a pensarla cosi temo che ci sia rimasta te, qualche fanciulla di 20 anni giustamente sognatrice e qualche donna sperduta nell'entroterra sardo! ma guardiamo il resto, avevo un'amica di carpi mi diceva a carpi se non hai la grana non ti si fila nessuno. La maggior parte erano caghetta figli di papà che aveva la fabbrichetta! conosco gente di Bologna, la rossa Bologna che mi dice ma rossa de che?? i circoli di inthellighentia di sinistra sono popolati da gente imballata di soldi e ferrari e porsche in giro nella rossa bologna se ne contano a iosa. Ora provate in questa realtà a presentarvi dicendo salve, sono una persona dalla grande personalità solo che faccio il facchino presso le ferrovia alla stazione di bologna, vedete è pieno di ragazze che rimangono affascinate dalla vostra grande e umile personalità, ragazze che magari il sabato e la domenica sono abituate da anni a fare il week end sulla neve all'abetone provate a dirgli ce non ve lo potete permettere e che al massmo la potete portare al parco in città a fare a passeggiatina, vedete come rimarranno affascinate!!!!!