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Essere innamorati è un fatto personale che non riguarda l'oggetto amato - nammeno se questo riami.Ci si scambia, anche in questo caso, dei gesti delle parole simboliche in cui ciascuno legge quanto ha dentro di sé e per analogia suppone viga nell'altro.Ma non c'è ragione,non c'è bisogno,che i due contenuti combacino.Ci vuole un'arte tutta propria per saper accettare e interpretare favorevolmente quei simboli e disporvi la propria vita in modo soddisfacente.Nulla può fare l'uno all'altro se non offrire di questi simboli,illudendosi che la corrispondenza sia reale.Ma occorre una riserva di pratica scaltrezza: occorre aver deciso di servirsi di questa offerta (fatta per bisogno individuale dell'oggetto amato) per appagare le proprie necessità.Chi sarà stato scaltro nell'impostazione della corrispondenza,non soffrirà vicende,farà accadere ogni cosa secondo il suo vantaggio,creerà un mondo di cristallo in cui si godrà l'oggetto.Ma non dimenticherà mai che la sfera di cristallo è un vuoto dove l'aria non penetra,e si guarderà dal romperla nell'ingenuo tentativo di arearla.Abbandoni,trasporti,figli,devozioni,fiduce:sono simboli individuali,dai quali l'aria - la mistica penetrazione dell'altro - è sempre esclusa.Vi è insomma tra questi simboli e la realtà lo stesso rapporto che tra le parole e le cose.

ernesto ha scritto:Essere innamorati è un fatto personale che non riguarda l'oggetto amato - nammeno se questo riami.Ci si scambia, anche in questo caso, dei gesti delle parole simboliche in cui ciascuno legge quanto ha dentro di sé e per analogia suppone viga nell'altro.Ma non c'è ragione,non c'è bisogno,che i due contenuti combacino.Ci vuole un'arte tutta propria per saper accettare e interpretare favorevolmente quei simboli e disporvi la propria vita in modo soddisfacente.Nulla può fare l'uno all'altro se non offrire di questi simboli,illudendosi che la corrispondenza sia reale.Ma occorre una riserva di pratica scaltrezza: occorre aver deciso di servirsi di questa offerta (fatta per bisogno individuale dell'oggetto amato) per appagare le proprie necessità.Chi sarà stato scaltro nell'impostazione della corrispondenza,non soffrirà vicende,farà accadere ogni cosa secondo il suo vantaggio,creerà un mondo di cristallo in cui si godrà l'oggetto.Ma non dimenticherà mai che la sfera di cristallo è un vuoto dove l'aria non penetra,e si guarderà dal romperla nell'ingenuo tentativo di arearla.Abbandoni,trasporti,figli,devozioni,fiduce:sono simboli individuali,dai quali l'aria - la mistica penetrazione dell'altro - è sempre esclusa.Vi è insomma tra questi simboli e la realtà lo stesso rapporto che tra le parole e le cose.

cosa vuoi dirci???

tropicsnow ha scritto:[...]



cosa vuoi dirci???

Ho letto questo articolo e cercavo nel forum qualcuno che poteva spiegarlo

ernesto ha scritto:[...]

Ho letto questo articolo e cercavo nel forum qualcuno che poteva spiegarlo

Se si tratta di un articolo cortesemente riportane sempre la fonte e possibilmente l'autore, inserisci magari un tuo commento e indica la ragione e scopo del topic altrimenti come avrai notato non è comprensibile di cosa tu voglia discutere.

Grazie.

Andyphone ha scritto:[...]



Se si tratta di un articolo cortesemente riportane sempre la fonte e possibilmente l'autore, inserisci magari un tuo commento e indica la ragione e scopo del topic altrimenti come avrai notato non è comprensibile di cosa tu voglia discutere.

Grazie.

L'autore purtroppo non lo ricordo infatti il testo l'avevo scritto in un quaderno,per poter inserire un commento dovrei averne compreso il significato,il motivo per cui ho inserito il topic è che anche se sono un nuovo iscritto mi sono reso conto che in questo forum i temi amore, amicizia ecc. vengano trattati in maniera approfondita.Dato che non ho trovato risposta nelle persone che conosco pensavo che il forum fosse il posto giusto.

ernesto ha scritto:Essere innamorati è un fatto personale che non riguarda l'oggetto amato - nammeno se questo riami.Ci si scambia, anche in questo caso, dei gesti delle parole simboliche in cui ciascuno legge quanto ha dentro di sé e per analogia suppone viga nell'altro.

Vado per gradi altrimenti mi perdo: essere innamorati è una condizione mentale che prescinde dall'apporto della persona amata? Cioè si elaborano soggettivamente i segnali dell'altro e li si interpretano secondo la propria sensibilità?

ernesto ha scritto:[Ma non c'è ragione,non c'è bisogno,che i due contenuti combacino.Ci vuole un'arte tutta propria per saper accettare e interpretare favorevolmente quei simboli e disporvi la propria vita in modo soddisfacente.Nulla può fare l'uno all'altro se non offrire di questi simboli,illudendosi che la corrispondenza sia reale.

Cioè non è necessario che ciò che ti sto comunicando arrivi esattamente a te?

ernesto ha scritto:Ma occorre una riserva di pratica scaltrezza: occorre aver deciso di servirsi di questa offerta (fatta per bisogno individuale dell'oggetto amato) per appagare le proprie necessità.

L'amore come fatto egoistico???

ernesto ha scritto:Chi sarà stato scaltro nell'impostazione della corrispondenza,non soffrirà vicende,farà accadere ogni cosa secondo il suo vantaggio,creerà un mondo di cristallo in cui si godrà l'oggetto.

Cioè ama non una persona reale ma una persona che si è costruito mentalmente, in maniera scaltra anche, a suo beneficio. Mi viene da pensare se si sia innamorato di una persona o di una statua o di una entità astratta da plasmare a piacimento. Creerà un mondo di cristallo cioè una condizione fittizia.... bah...

ernesto ha scritto:Ma non dimenticherà mai che la sfera di cristallo è un vuoto dove l'aria non penetra,e si guarderà dal romperla nell'ingenuo tentativo di arearla.

Cioè non viene alterato quell'equilibrio attraverso una qualunque forma d'intromissione personale (aria).

ernesto ha scritto:Abbandoni,trasporti,figli,devozioni,fiduce:sono simboli individuali,dai quali l'aria - la mistica penetrazione dell'altro - è sempre esclusa.

In questi contesti cioè l'altro deve rimanere fuori e limitarsi ad interpretare soggettivamente le intenzioni della persona amata, di raccogliere i messaggi secondo una visione soggettiva della cosa e a proprio vantaggio.

ernesto ha scritto:Vi è insomma tra questi simboli e la realtà lo stesso rapporto che tra le parole e le cose.

Cioè non c'è identità tra significante e significato. Le parole non sempre sono in grado di descrivere qualcosa.

E' questa la condizione di chi è innamorato? Cioè si ama l'immagine che si è costruita dentro di se di quella persona?

Lady Morgana ha scritto:[...]



Vado per gradi altrimenti mi perdo: essere innamorati è una condizione mentale che prescinde dall'apporto della persona amata? Cioè si elaborano soggettivamente i segnali dell'altro e li si interpretano secondo la propria sensibilità?

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Cioè non è necessario che ciò che ti sto comunicando arrivi esattamente a te?

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L'amore come fatto egoistico???

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Cioè ama non una persona reale ma una persona che si è costruito mentalmente, in maniera scaltra anche, a suo beneficio. Mi viene da pensare se si sia innamorato di una persona o di una statua o di una entità astratta da plasmare a piacimento. Creerà un mondo di cristallo cioè una condizione fittizia.... bah...


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Cioè non viene alterato quell'equilibrio attraverso una qualunque forma d'intromissione personale (aria).

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In questi contesti cioè l'altro deve rimanere fuori e limitarsi ad interpretare soggettivamente le intenzioni della persona amata, di raccogliere i messaggi secondo una visione soggettiva della cosa e a proprio vantaggio.



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Cioè non c'è identità tra significante e significato. Le parole non sempre sono in grado di descrivere qualcosa.

E' questa la condizione di chi è innamorato? Cioè si ama l'immagine che si è costruita dentro di se di quella persona?

Penso ci sia stato un "problema" nel sistema dato che è scomparsa la mia risposta al tuo intervento.Colgo l'occasione per rinnovare il ringraziamento e l'abbraccio nei tuoi confronti
ciao