Angel80 ha scritto:E' vero quello che dici, ma non è solo la questione del matrimonio che mi preoccupa, anche perchè sposarmi mi piacerebbe con la persona che amo, ma non è una cosa indispensabile...semplicemente sono ferma sulla convinzione che non voglio avere bambini senza averlo fatto, ognuno la pensa a suo modo!
Sono gli atteggiamenti, il fatto che mi trascura e il modo anche in cui parla del matrimonio che non mi piace...io non gliene parlo spesso perchè non voglio ovviamente pressarlo, ma a quanto pare sembra che non vada bene neanche così!
Sto riflettendo perchè quasi 9 anni sono davvero tanti e buttarli è un peccato
Per come ho capito, il tuo lui si sente forzato e messo alle strette. Credo sia una cosa che non piacia a nessuno e posso capirlo. Non piacerebbe nemmeno a me.
Sono d'accordo con
tempest quando dice che:
non c'è niente di "immaturo" nel non volersi sposare, alcuni preferiscono la convivenza, con o senza figli.
Ed anche con
Ace: Se ci stai insieme 9 anni...saprai cosa gli passa per la testa!
Ed infine con
Merlino: sono DAVVERO bastate 2 chiacchiere per risolvere tutto? Credi DAVVERO che ora sia tutto a posto?
Cose di questo tipo vanno chiarite e vanno chiarite per bene; parola per parola; scritte e firmate in un foglio di carta se necessario.
E' vero! Dopo 9 anni e 4 di convivenza dovresti oramai conoscere il tuo lui meglio di nessu'altro. Non credo che situazioni di scelte come queste, capitino o fuoriescano dal nulla. Puo' darsi che lui abbia gia' cercato in passato di farti capire che il matrimonio non e' un "suo forte". Succede spesso, noi donne preferiamo accettare (colte dall’amore ceco e credule nel trionfo dell’amore o del "prima o poi cambiera' idea") non prendiamo in considerazione quanto realmente ci viene detto e fatto capire alla luce del sole, sempre vivendo con la speranza che le cose cambieranno, lui cambiera' o cambiera' idea.
Sfortunatamente non e' cosi' e questo esempio potra' aiutare a capire diverse cose:
Anni fa' ho avuto un'amica francese; una bellissima persona, intelligente e con un lavoro stabile e pagatissimo. Si innamoro' di un statunitense e lui ovviamente di lei. Si corteggiarono per diversi anni e alla fine decisero di sposarsi. Ovvia, cosa non facilissima per le cittadinanze, il visto etc. comunque prepararono le dovute carte e i dovuti documenti.
Riuscirono sin dall'inizio a discutere ovviamente del fatto di avere dei figli. Lui sin dal principio riusci' ad esprimersi molto chiaramente e onestamente che (allora all'eta’ di soli 26 anni) di figli non ne voleva; non solo con lei ma con nessun'altra persona. Lui ebbe infatti un'infanzia molto difficile/drammatica e non si sentiva di portare al mondo dei figli. Una scelta a mio avviso del tutto personale; non c'e' nulla di male il non desiderare figli. Lei lo ascolto', ovviamente ne discussero etc. un po' qua', un po' la' pero' lui rimanendo sempre fedele alle sue convinzioni. Lei innamorata di lui e lui ovviamente di lei decisero di proseguire e di sposarsi ugualmente. Un matrimonio bellissimo, una coppia bellissima, case perfette, occupazioni pagatissime.
Continuai a rimanere in contatto con lei per un bel po’ di tempo anche dopo il matrimonio essendo che ci trovavamo nello stesso tipo di lavoro; un giorno pero' mi telefono’ devastata e fuori di se’. Mi disse: Marcus, non vuole avere figli! Ovviamente le chiesi cosa volesse significare il "non vuole avere figli". Aggiunsi chiedendole: ne avevate parlato di questo prima di sposarvi? Si, rispose, ne avevano parlato e lui infatti le disse chiaramente che non voleva figli, ma lei ragiono' pensando, lui a quel tempo aveva solo 26 anni era ancora molto giovane, sperava che con l’eta’, magari piu’ matura, e ora a 34 anni e con 8 anni di matrimonio alle spalle, avrebbe cambiato idea. Aggiunse pure poi, quanto la sfacciataggine di lui l'avesse profondamente ferita e addolorata, quando le rispose: "Catherine, ero stato chiaro sin dall'inizio che non volevo figli, come hai potuto pensare che con gli anni avrei cambiato idea?"
Dieci anni piu' tardi e con gli ultimo 2 davvero molto dolorosi, perche’ oltretutto si volevano ancora un mondo di bene; si lasciarono.
E' una storia molto-molto tragica, ma sfortunatamente vera. Io trovo importantissimo il sapere ascoltare quanto una persona sta’ cercando di dirci - ma non per quanto "pensiamo di capire" o "speriamo di capire" o ci "illudiamo di capire", ma per quanto ci viene espresso...in assoluto. Quindi, parola per parola.
Sono da 8 anni e mezzo che sto con il mio ragazzo e conviviamo da più di 4. E' sempre andato tutto bene, con alti e bassi come tutti, ma da quando ultimamente si è accennato il discorso matrimonio la situazione è degenerata...Non sono più certa che sia la persona giusta per me perchè il suo atteggiamento mi ha suscitato molti dubbi. Siamo sempre stati legatissimi e molto affiatati, ma nell'ultimo mese è stato fuori spesso per lavoro e nelle rare occasioni in cui siamo stati insieme mi sono sentita trascurata; per non parlare del discorso matrimonio che sembra più un obbligo che un piacere... premetto che io non voglio avere figli senza essere sposata perchè la convivenza in Italia non è considerata come un matrimonio. Da quando ho fatto questa affermazione mi ha detto che potevamo fissare una data ipotetica che poi si è trasformata negli ultimi giorni:" Se dobbiamo farlo, facciamo, effettivamente è da tanto che stiamo insieme e per un futuro bambino sarebbe meglio "... Io non pretendo il tappeto rosso per terra e lui che melo chiede in ginocchio, ma nemmeno questo entusiasmo 
Parli di "responsabilizzare"...forse perchè pensi che chi si sposa sia più "responsabile", è un'idea tua, legittima e comprensibile forse, ma non necessariamente condivisibile. Io ad esempio non la condivido... 
