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Vorrei sapere da voi cosa ne pensate degli spazi in amore.
Per spazi non intendo affatto gli spazi fisici e di tempo, ma gli spazi mentali, quelli della testa e dell'anima, quelli della condivisione di idee, passioni, emozioni.
Mi accorgo che ci sono persone che tengono la persona amata al di fuori di questi spazi, e forse sono in vantaggio rispetto ad altri che tengono la persona al centro del loro mondo.
Fermo restando che due persone possono avere interessi ed hobby completamente diversi, io intendo questo: amare per me vuol dire avere dentro di se' la persona amata sempre, anche quando non c'e'.
E se si pratica qualcosa che dona emozione, se si vive intensamente momenti indimenticabili o semplicemente belli, sereni, la persona amata e' dentro di noi, ci accompagna in questi passi felici.

Noto invece che ci sono persone che in quei momenti dimenticano di amare e si godono da soli la felicita'.
Sono io diversa?
Sono un'aliena?
Come si guarisce da questa malattia che ti fa portare sempre dentro l'amato?

Susanna ha scritto: Come si guarisce da questa malattia che ti fa portare sempre dentro l'amato?

Si guarisce con il tempo...
Secondo me è la differenza tra innamoramento e amore - l'argomento è stato discusso in un altro topic - all'inizio di un rapporto si tende a condividere ogni momento e ogni spazio. Con il tempo invece si tende a ritagliarsi degli spazi propri che assumono una loro importanza all'interno del rapporto e contribuiscono a mantenerne l'equilibrio...

Susanna ha scritto:Vorrei sapere da voi cosa ne pensate degli spazi in amore.
Per spazi non intendo affatto gli spazi fisici e di tempo, ma gli spazi mentali, quelli della testa e dell'anima, quelli della condivisione di idee, passioni, emozioni.
Mi accorgo che ci sono persone che tengono la persona amata al di fuori di questi spazi, e forse sono in vantaggio rispetto ad altri che tengono la persona al centro del loro mondo.
Fermo restando che due persone possono avere interessi ed hobby completamente diversi, io intendo questo: amare per me vuol dire avere dentro di se' la persona amata sempre, anche quando non c'e'.
E se si pratica qualcosa che dona emozione, se si vive intensamente momenti indimenticabili o semplicemente belli, sereni, la persona amata e' dentro di noi, ci accompagna in questi passi felici.

Noto invece che ci sono persone che in quei momenti dimenticano di amare e si godono da soli la felicita'.
Sono io diversa?
Sono un'aliena?
Come si guarisce da questa malattia che ti fa portare sempre dentro l'amato?

Non sei un'aliena, sei solo una persona che ama l'altro nella sua interezza ed anche il rapporto nella suaa interezza, vuole condividere tutto anche quando l'altro non c'è. Ma quando l'altro non c'è è difficile, anche se mentalmente e con il cuore si può essere lontani ma più vicini che mai...

Luna 2 ha scritto:[...]



Non sei un'aliena, sei solo una persona che ama l'altro nella sua interezza ed anche il rapporto nella suaa interezza, vuole condividere tutto anche quando l'altro non c'è. Ma quando l'altro non c'è è difficile, anche se mentalmente e con il cuore si può essere lontani ma più vicini che mai...

Infatti.
L'amore e' anche uno stato mentale