La mia storia
Inviato: 07/02/2008, 16:26
9 anni fa conobbi su icq quella che sarebbe diventata dopo due anni di convivenza mia moglie. Ci sposammo perchè lei desiderava un figlio, che abbiamo avuto.
Aveva molti grossi e seri problemi dentro di se che si portava dietro da anni, dall'infansia. Piano piano uno ad uno mi sono dedicato a risolvere e sciogliere tutte le sue problematiche che ciclicamente emergevano.
Problematiche che l'avevano portata a mangiare compulsivamente arrivando ad un notevole peso.
Il mio dedicarmi piano piano dava risultati e nell'ultimo anno si era sciolto quasi tutto a dimostrazione era il naturale calo di peso arrivando a dimezzarlo indossando abiti taglia 42 (non vorrei sbagliare comunque per un fisico asciutto).
Ho creato 5 anni fa per noi un'attività che piano piano dopo tanti sacrifici sta cominciando a girare, mettendomi sulle spalle una valanga di debiti.
Questa mia dedizione ed il lavoro mi ha portato ad isolarmi ed a essere presente solo per la famiglia.
Quattro mesi fà cominciano i problemi sempre nervosa irritabile distaccata ecc dopo un pò stanco della cosa la faccio sedere a le chiedo:
Cosa c'è
, la risposta mi ghiaccia : non sono sicura di amarti.
Dopo varie discussioni la lascio sola a pensare e sono andato a vivere in un'altra casa. Passano circa 20 gg mi chiama e mi dice torna, io felicissimo volo passiamo le feste natalizzie e si ricomincia ancora peggio.
La faccio risedere si discute e lei mi dice di sentirsi soffocare perchè non mi ama più e vuole andare via e vuole la separazione.
Sono 25gg +o- che sono solo o meglio con mio figlio che rimarrà con me per comune accordo.
Dopo il primo periodo di disperazione ora comincio a vedere le cose, sono convinto che lei inconsciamente si è attaccato a me vedendomi come un'ancora che l'avrebbe portata via dai suoi problemi.
Ora che ne è fuori si è resa conto di tutto cioè che il suo non era amore.
Mi sento vuoto, tolto mio figlio di questi anni non mi è rimasto niente perchè ho solo pensato a dare.
Lei fondamentalmente molto egoista a sempre preso e mai dato, a me non importava perchè avevo lei.
Ora a 39 anni non ho nulla se non un sacco di impegni economici ai quali devo far onore, non ho amici perchè me ne sono allontanato.
Dopo aver con lei parlato per capire bene le ho provate tutte per farle capire che è arrivata a questa scelta senza dare il giusto peso alle cose e che sta sbagliando lasciando tutto per il nulla, perchè è il nulla quello a cui va in contro non c'è neanche un'altro uomo, è certo.
I miei tentativi sono stati inutili.
Ora i rapporti sono comunque cordiali, mi sforzo per il bambino di perdere il controllo facendomi prendere dal rancore.
Ora mi ha fatto così male distruggendo tutto il castello di cristallo che le avevo costruito che non volgio che torni, comunque ripeto mi sento vuoto.
Mi sto forzando, per me e mio figlio, a reagire ma come si sà non è facile.
Aveva molti grossi e seri problemi dentro di se che si portava dietro da anni, dall'infansia. Piano piano uno ad uno mi sono dedicato a risolvere e sciogliere tutte le sue problematiche che ciclicamente emergevano.
Problematiche che l'avevano portata a mangiare compulsivamente arrivando ad un notevole peso.
Il mio dedicarmi piano piano dava risultati e nell'ultimo anno si era sciolto quasi tutto a dimostrazione era il naturale calo di peso arrivando a dimezzarlo indossando abiti taglia 42 (non vorrei sbagliare comunque per un fisico asciutto).
Ho creato 5 anni fa per noi un'attività che piano piano dopo tanti sacrifici sta cominciando a girare, mettendomi sulle spalle una valanga di debiti.
Questa mia dedizione ed il lavoro mi ha portato ad isolarmi ed a essere presente solo per la famiglia.
Quattro mesi fà cominciano i problemi sempre nervosa irritabile distaccata ecc dopo un pò stanco della cosa la faccio sedere a le chiedo:
Cosa c'è

Dopo varie discussioni la lascio sola a pensare e sono andato a vivere in un'altra casa. Passano circa 20 gg mi chiama e mi dice torna, io felicissimo volo passiamo le feste natalizzie e si ricomincia ancora peggio.
La faccio risedere si discute e lei mi dice di sentirsi soffocare perchè non mi ama più e vuole andare via e vuole la separazione.
Sono 25gg +o- che sono solo o meglio con mio figlio che rimarrà con me per comune accordo.
Dopo il primo periodo di disperazione ora comincio a vedere le cose, sono convinto che lei inconsciamente si è attaccato a me vedendomi come un'ancora che l'avrebbe portata via dai suoi problemi.
Ora che ne è fuori si è resa conto di tutto cioè che il suo non era amore.
Mi sento vuoto, tolto mio figlio di questi anni non mi è rimasto niente perchè ho solo pensato a dare.
Lei fondamentalmente molto egoista a sempre preso e mai dato, a me non importava perchè avevo lei.
Ora a 39 anni non ho nulla se non un sacco di impegni economici ai quali devo far onore, non ho amici perchè me ne sono allontanato.
Dopo aver con lei parlato per capire bene le ho provate tutte per farle capire che è arrivata a questa scelta senza dare il giusto peso alle cose e che sta sbagliando lasciando tutto per il nulla, perchè è il nulla quello a cui va in contro non c'è neanche un'altro uomo, è certo.
I miei tentativi sono stati inutili.
Ora i rapporti sono comunque cordiali, mi sforzo per il bambino di perdere il controllo facendomi prendere dal rancore.
Ora mi ha fatto così male distruggendo tutto il castello di cristallo che le avevo costruito che non volgio che torni, comunque ripeto mi sento vuoto.
Mi sto forzando, per me e mio figlio, a reagire ma come si sà non è facile.