Volontà o spontaneità? All'amore servono entrambe

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ragazzouomo

Volontà o spontaneità? All'amore servono entrambe

Messaggio da ragazzouomo » 15/01/2008, 20:15

Vi giro questo editoriale pubblicato
ieri dal Corriere della Sera di Francesco Alberoni, che trovo bellissimo....ne parliamo..un bacio


La parola volontà è quasi scomparsa dal lessico quotidiano. E' stata sostituita dalla parola libertà, intesa come libertà di fare quello che ci pare seguendo il desiderio spontaneo, l'impulso immediato. La volontà invece è un comando che noi diamo a noi stessi e spesso consiste proprio nello sforzo per resistere all'impulso immediato e realizzare un ideale, un valore, un fine. E' questo che ci insegna «Pinocchio». Il burattino viene continuamente distratto da nuovi desideri: le marionette, il gatto e la volpe, il paese dei balocchi. Non ha volontà, cede sempre all'impulso immediato e, perciò, va incontro a continue disgrazie. All'estremo opposto invece oggi la volontà viene vista come una violenza su noi stessi che ci fa perdere la spontaneità. Sono due posizioni estreme, entrambe sbagliate. Vediamolo nel caso dell'amore. Con la volontà non possiamo innamorarci di qualcuno. L'amore è dono, spontaneità, grazia, lo puoi solo accettare e abbandonarti ad esso. Eppure anche l'innamoramento, per diventare amore profondo e duraturo, ha bisogno dell'intelligenza e della volontà. Se vuoi rendere felice il tuo amato non puoi fare quello che ti passa per la mente in quel momento, non puoi agire solo d'impulso senza pensare alle conseguenze. Devi conoscerlo, conoscere la sua vita, capire come pensa, decifrare i suoi gesti, rassicurarlo nelle sue paure, dissolvere le sue gelosie, dargli ciò che intimamente desidera, modellarti sulle sue fantasie finché, a un certo punto, non ti accorgi che i suoi desideri diventano i tuoi, e i tuoi desideri e i tuoi sogni sono diventati i suoi. Anche la fedeltà richiede volontà. Perché non devi farti distrarre, farti tentare, ma tener ben fisso quello che è essenziale rispetto a quello che non vale nulla. Quando sei innamorato puoi esser felice solo con chi ami, e se lo tradisci, se ti distrai, se preferisci altre compagnie o altre cose, la vostra unicità si incrina, si degrada. Tutte le cose perfette richiedono una concentrazione totale; il compositore è totalmente assorbito dalla sua musica, lo scrittore dal suo romanzo. L'amore è ancora più esigente. Se entrambi non vi donate completamente all'altro, se non vi date e non ricavate da voi stessi il piacere, perdete lo stato di grazia, e non potrete più realizzare quell'intimità unica e miracolosa che fa durare l'amore e lo rende la più grande fonte di felicità e la più grande forza creativa della vita.

cosmogirl


Messaggio da cosmogirl » 16/01/2008, 10:09

davvero molto interessante ;)

personalmente credo che come in tutte le cose occorra una bella via di mezzo. io ho sempre privilegiato la volontà, e con essa la razionalità, la programmazione di ogni cosa, la valutazione accurata di ogni situazione.
il risultato però è stato poco felice: non solo ho sviluppato un atteggiamento negativo per il voler sempre controllare e gestire tutto in prima persona, ma quando un'amica me l'ha fatto notare, ho scoperto che senza la dovuta spontaneità non ci si può veramente divertire. ovvero, se ogni tanto non si segue l'istinto e/o non si lascia fare agli altri, in pratica non ci si lascia andare un pò, ci si precludono tante strade, e tante esperinze che, magari possono rivelarsi esaltanti e piacevoli.

in fondo per me la via di mezzo riguarda anche questo, e vale sopratutto per la vita di coppia, ma anche tra amici o in famiglia: si può prendere il "comando" qualche volta, ma può essere piacevole anche lasciarsi "guidare", e una volta tanto seguire la corrente...

spero di essermi spiegata :rolleyes: