Matrimoni in crisi e il ruolo dei figli

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Ospite

Matrimoni in crisi e il ruolo dei figli

Messaggio da Ospite » 27/09/2007, 18:30

Capita spesso che dopo anni di matrimonio ahimè l'amore finisca e ci si ritrova come perfetti "estranei" uniti dalle incombenze della quotidianità e soprattutto dai figli. Questi esseri così indifesi ai quali vogliamo dedicare tutti noi stessi, che vorremmo vedere sempre felici e inseriti in una famiglia modello dove il papà e la mamma si vogliono bene e si sentono uniti. Per questi figli si è disposti a tutto, alle più grandi rinunce, talvolta anche alla nostra felicità. E' giusto rinunciare a tutto per loro? E' vero che molte volte i figli salvano un matrimonio oppure esiste una possibilità di trovare un accordo, un compromesso fra tutti che restituisca benessere senza penalizzare nessuno? Ma chi dice: resto in casa per i figli perchè voglio vederli crescere, voglio stargli vicino, non voglio privarli di una famiglia è una persona responsabile oppure un codardo?

Blue75

Re: Matrimoni in crisi e il ruolo dei figli

Messaggio da Blue75 » 27/09/2007, 18:51

Lady Morgana ha scritto:. Per questi figli si è disposti a tutto, alle più grandi rinunce, talvolta anche alla nostra felicità. E' giusto rinunciare a tutto per loro? E' vero che molte volte i figli salvano un matrimonio oppure esiste una possibilità di trovare un accordo, un compromesso fra tutti che restituisca benessere senza penalizzare nessuno? Ma chi dice: resto in casa per i figli perchè voglio vederli crescere, voglio stargli vicino, non voglio privarli di una famiglia è una persona responsabile oppure un codardo?
Penso dipenda molto dal singolo caso, ma annullare la propria felicità e la propria vita non credo sia mai giusto in nessun caso; chi abbiamo accanto si accorgerebbe di avere accanto una persona triste.

Una coppia che non fa altro che litigare e scannarsi dalla mattina alla sera dovrebbe separarsi proprio per il bene dei figli...
una coppia che non si ama più ma che vive senza litigare magari dovrebbe ponderare...se i figli sono troppo piccoli forse si può decidere di sacrificare ancora qualche anno...lì potrei pensare ad una persona responsabile.
Ma se i figli sono abbastanza grandicelli da capire, tutto sta nel non traumatizzarli, nel fare le cose con buon senso.
Poi ci sono i casi in cui il/la consorte è una strega e si sa già che non ci faranno più vedere i figli, o che sarà uno strascico di lotte logoranti in tribunale, allora per evitare tutto questo... ai figli, ma anche a se stessi...si preferisce andare avanti lo stesso.

argentina

Re: Matrimoni in crisi e il ruolo dei figli

Messaggio da argentina » 27/09/2007, 19:20

Lady Morgana ha scritto:Capita spesso che dopo anni di matrimonio ahimè l'amore finisca e ci si ritrova come perfetti "estranei" uniti dalle incombenze della quotidianità e soprattutto dai figli. Questi esseri così indifesi ai quali vogliamo dedicare tutti noi stessi, che vorremmo vedere sempre felici e inseriti in una famiglia modello dove il papà e la mamma si vogliono bene e si sentono uniti. Per questi figli si è disposti a tutto, alle più grandi rinunce, talvolta anche alla nostra felicità. E' giusto rinunciare a tutto per loro? E' vero che molte volte i figli salvano un matrimonio oppure esiste una possibilità di trovare un accordo, un compromesso fra tutti che restituisca benessere senza penalizzare nessuno? Ma chi dice: resto in casa per i figli perchè voglio vederli crescere, voglio stargli vicino, non voglio privarli di una famiglia è una persona responsabile oppure un codardo?
Lady..da questo posso parlare a lungo...ma adesso non ho il tempo per riflettere e dire tutto quanto ho per dire. Solo resumo in una frase quello che si vogliono i figli: Vogliono avere genitori felici. ;)

un abbracio....e condivido le parole di Blue75 :)

Auror@

dunque

Messaggio da Auror@ » 27/09/2007, 20:59

ci sarebbe da scriverne un poema in questa discussione...
innanzitutto tengo a precisare che il fatto che in casa non ci sia piu l'amore dei primi anni di matrimonio non significa che ci si debba scannare dalla mattina alla sera...
quindi anche se non facciamo parte della famiglia del Mulino Bianco (ma esisterà poi?) i bimbi riescono comunque a crescere in un ambiente quanto meno vivibile..
se è giusto oppure no rinunciare alla propria felicità per il bene dei figli è un altro punto molto dolente, io mi sono fatta spesso questa domanda: ma se riuscissi a trovare il coraggio di lasciare mio marito per andare con l uomo che amo e quindi andare verso la felicità, sono sicura che sarei totalmente felice sapendo che qualcuno a me caro sta soffrendo per colpa mia? conoscendomi direi di no....

DANY71

Re: Matrimoni in crisi e il ruolo dei figli

Messaggio da DANY71 » 27/09/2007, 23:37

Lady Morgana ha scritto:Capita spesso che dopo anni di matrimonio ahimè l'amore finisca e ci si ritrova come perfetti "estranei" uniti dalle incombenze della quotidianità e soprattutto dai figli. Questi esseri così indifesi ai quali vogliamo dedicare tutti noi stessi, che vorremmo vedere sempre felici e inseriti in una famiglia modello dove il papà e la mamma si vogliono bene e si sentono uniti. Per questi figli si è disposti a tutto, alle più grandi rinunce, talvolta anche alla nostra felicità. E' giusto rinunciare a tutto per loro? E' vero che molte volte i figli salvano un matrimonio oppure esiste una possibilità di trovare un accordo, un compromesso fra tutti che restituisca benessere senza penalizzare nessuno? Ma chi dice: resto in casa per i figli perchè voglio vederli crescere, voglio stargli vicino, non voglio privarli di una famiglia è una persona responsabile oppure un codardo?
Cara Morgana a questo proposito quante cose ci sarebbero da dire, ma come ha detto qualcun'altra già il tempo stringe in questo momento e penso che mi ritaglierò un pezzo della mia giornata per discutere di questa spinosa faccenda! :thinking:

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fabryv
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Re: Matrimoni in crisi e il ruolo dei figli

Messaggio da fabryv » 29/09/2007, 10:57

Lady Morgana ha scritto:Capita spesso che dopo anni di matrimonio ahimè l'amore finisca e ci si ritrova come perfetti "estranei" uniti dalle incombenze della quotidianità e soprattutto dai figli. Questi esseri così indifesi ai quali vogliamo dedicare tutti noi stessi, che vorremmo vedere sempre felici e inseriti in una famiglia modello dove il papà e la mamma si vogliono bene e si sentono uniti. Per questi figli si è disposti a tutto, alle più grandi rinunce, talvolta anche alla nostra felicità. E' giusto rinunciare a tutto per loro? E' vero che molte volte i figli salvano un matrimonio oppure esiste una possibilità di trovare un accordo, un compromesso fra tutti che restituisca benessere senza penalizzare nessuno? Ma chi dice: resto in casa per i figli perchè voglio vederli crescere, voglio stargli vicino, non voglio privarli di una famiglia è una persona responsabile oppure un codardo?
Ciao Lady Morgana,
gli argomenti che hai toccato sono così tanti che si potrebbe scrivere non un libro ,ma un'enciclopedia....................
comunque in sintesi:
non credo che l'amore finisca, esso si trasforma, ma dopo non ci piace più e allora cerchiamo nuove emozioni.............
I figli siamo noi, spesso, a crederli più indifesi e fragili di quello che realmente sono e facendo così li cresciamo realmente fragili.............del resto sovente anche quando sono adulti, i genitori trattano i loro figli come bambini....................
Volere i figli sempre felici è una pura illusione! Gli adulti sanno bene che in questa vita la felicità è molto dificile ottenerla, se non impossibile, tuttavia si ostinano a credere di poter fare felici i loro figli e questi, quando saranno adulti si troveranno di fronte la dura realtà delle cose e saranno disorientati e smarriti...............inoltre i genitori non saranno accanto a loro per sempre! Quando non ci saranno più chi penserà a "farli felici" ?!...........................quindi, secondo me, non è giusto rinunciare a tutto per loro, i figli vanno educati ad essere autonomi e responsabili, ma i genitori devono pensare anche a sé stessi.
Tuttavia restare in casa, continuare a vivere un matrimonio che non abbiamo più voglia di portare avanti, per stare accanto ai figli, è una scelta che non può essere definita né responsabile, né codarda: è semplicemente una scelta, nessuna delle due soluzioni è sbagliata.
Ci sarebbe da parlare a lungo su questi argomenti, ma io mi fermo qui
................Naturalmente quelle sopra sono tutte opinioni mie personali!
Buona giornata da Fabrizio.

Ospite


Messaggio da Ospite » 29/09/2007, 14:40

Io penso che molte volte noi ragioniamo solo con la testa degli adulti e pretendiamo che i figli comprendano le nostre ragioni a tutto tondo e allora tendiamo a giustificare i nostri comportamenti. Io non credo che un figlio riesca a comprendere la fine di un amore perchè è difficile secondo me comprendere un qualcosa che non si conosce, per inesperienza di vita e anche per egoismo (egoismo come conseguenza del grande amore verso i propri genitori).
Non discuto che anche un adulto abbia il diritto di essere felice ma come si fa a valutare se un figlio è veramente felice per una scelta dei suoi genitori o di solo uno dei due? Questo mi chiedo. Quale deve essere l'interesse prevalente in questi casi? E ancora mi chiedo... qualunque scelta in che direzione porta?

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fabryv
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Messaggio da fabryv » 29/09/2007, 21:50

Lady Morgana ha scritto:Io penso che molte volte noi ragioniamo solo con la testa degli adulti e pretendiamo che i figli comprendano le nostre ragioni a tutto tondo e allora tendiamo a giustificare i nostri comportamenti. Io non credo che un figlio riesca a comprendere la fine di un amore perchè è difficile secondo me comprendere un qualcosa che non si conosce, per inesperienza di vita e anche per egoismo (egoismo come conseguenza del grande amore verso i propri genitori).
Non discuto che anche un adulto abbia il diritto di essere felice ma come si fa a valutare se un figlio è veramente felice per una scelta dei suoi genitori o di solo uno dei due? Questo mi chiedo. Quale deve essere l'interesse prevalente in questi casi? E ancora mi chiedo... qualunque scelta in che direzione porta?
Ciao Lady Morgana,
è ovvio che ciò che i figli desiderano è che i genitori restino sempre insieme e che si amino! E' normale e naturale, tuttavia non sempre è così e allora il problema è: restare insieme per il bene dei figli o pensare soprattutto a sé stessi e cercare anche il proprio benessere.
La questione è estremamente difficile, bisogna viverla per poter capire e riuscire a prendere una decisione. Nessuna delle due scelte è condannabile, anche se certo, rimanere "insieme" può essere la scelta più adatta per i figli, sempre che questo non significhi che i genitori passino il loro tempo a litigare tra loro! Questo, per i figli, sarebbe peggio della separazione.
Una soluzione potrebbe essere quella di vivere insieme in casa e ciascuno avere una vita propria fuori, è un compromesso difficile, ma forse non è la peggiore soluzione............................
Buona serata da fabrizio

Tigrotta


Messaggio da Tigrotta » 30/09/2007, 4:06

Io credo che i bambini notino molto più di quel che si pensa se i loro genitori sono arrivati a sopportarsi a malapena..
E ovviamente come lo notano NON sono felici a vivere sì con due genitori, ma due genitori che non riescono ad amarsi o anche solo rispettarsi, quindi dubito si possa parlare di un "bene dei figli" agendo così.

Idea mia, magari sbagliata o immatura data la mia età, ma io la vedo così.

DANY71


Messaggio da DANY71 » 30/09/2007, 13:06

Lady Morgana ha scritto:Io penso che molte volte noi ragioniamo solo con la testa degli adulti e pretendiamo che i figli comprendano le nostre ragioni a tutto tondo e allora tendiamo a giustificare i nostri comportamenti. Io non credo che un figlio riesca a comprendere la fine di un amore perchè è difficile secondo me comprendere un qualcosa che non si conosce, per inesperienza di vita e anche per egoismo (egoismo come conseguenza del grande amore verso i propri genitori).
Non discuto che anche un adulto abbia il diritto di essere felice ma come si fa a valutare se un figlio è veramente felice per una scelta dei suoi genitori o di solo uno dei due? Questo mi chiedo. Quale deve essere l'interesse prevalente in questi casi? E ancora mi chiedo... qualunque scelta in che direzione porta?
Le tue parole sono giustissime ed approvo appieno, i figli per esperienza ne soffrono tantissimo e spesso la loro sofferenza non la danno subito a vedere ma si manifesta nei loro atteggiamenti quando incominciano a crescere.
Il mio parere personale è quello di sacrificarsi per loro finchè non avranno la maturità necessaria per comprendere le motivazioni che ci hanno spinto alla separazione. Prima non è possibile perchè se amiamo i nostri figli dobbiamo dimostrarlo mettendo al secondo posto i nostri più nascosti desideri.

Ospite


Messaggio da Ospite » 30/09/2007, 13:53

Mi è capitato di confrontarmi sull'argomento con tantissime opinioni diverse e testimonianze diverse ma forse, se continuo a chiedere, è perchè ci sono aspetti che per me restano ancora oscuri, per questo faccio appello anche a voi.
Trascurando il caso dei coniugi litigiosi che giustificherebbero una separazione per il bene di tutti, prendiamo il caso di una coppia che ha raggiunto una certa consapevolezza e deciso di adottare una linea comune specialmente quando i figli sono in tenera età. Ecco .. mi chiedo, anche nella migliore delle ipotesi e dei migliori propositi, se è vero che i figli assorbono come spugne, non sarà che metabolizzano malamente sin dai primi anni di vita il rapporto fra uomo e donna? Quel gelo e quel distacco nonchè quel disinteresse non è percepibile chiaramente all'esterno? Due genitori che stanno insieme ma che non si dedicano attenzioni per esempio.. non resta impresso questo modello nella loro mente? E poi mi chiedo: in questo lasso di tempo quel vuoto affettivo va colmato o rimandato a data da destinarsi? Fra i coniugi ci vuole trasparenza o ci sono alcuni aspetti che vanno tenuti per sè? Quel nutrimento di cui si ha bisogno come va gestito e cercato? La trasparenza giova o potrebbe alterare l'equilibrio raggiunto a fatica?

Tigrotta


Messaggio da Tigrotta » 30/09/2007, 14:19

Lady Morgana ha scritto:Ecco .. mi chiedo, anche nella migliore delle ipotesi e dei migliori propositi, se è vero che i figli assorbono come spugne, non sarà che metabolizzano malamente sin dai primi anni di vita il rapporto fra uomo e donna? Quel gelo e quel distacco nonchè quel disinteresse non è percepibile chiaramente all'esterno? Due genitori che stanno insieme ma che non si dedicano attenzioni per esempio.. non resta impresso questo modello nella loro mente?
Concordo!

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Boccino
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Messaggio da Boccino » 30/09/2007, 14:37

io parto gia' che e inutile sposarsi...poi chissa nella vita che puo' succedere..comunque..il sogno della mia vita e fare un bambino..

e lo faro' quando saro' sicuro al 100%

ma nei discorsi che fate..e siete sposati e avete dei bambini..ci sarebbero tante cose da valutare...rapporto marito e moglio..se sono piccoli i bambini...se sono invece maturi...

ci sono tante cose da valutare..ma alla fine se il matrimonio..non va..non va e inutile insiste...e se ci sono i bambini e inutile andare contro..anzi...ci si dovrebbe aiutare a vicenda..x far star bene il piu' poss i bambini..anche perche una volta che crescono e non sono stupidi...capiranno..le scelte dei propi genitori....
[img]http://img99.imageshack.us/img99/2821/firmozzasgraviasarayf3.png[/img]
vorresti avere un’altra ...ma un’altra e solo lei...

Ospite


Messaggio da Ospite » 30/09/2007, 17:40

Lady Morgana ha scritto:Mi è capitato di confrontarmi sull'argomento con tantissime opinioni diverse e testimonianze diverse ma forse, se continuo a chiedere, è perchè ci sono aspetti che per me restano ancora oscuri, per questo faccio appello anche a voi.
Più precisi i contorni della tua domanda più mi rendo conto che non esiste una risposta. Secondo me tu dici queste cose per esperienza diretta, perché sono gli stessi maledetti dubbi pesanti che ho io, che ne ho, appunto, esperienza. Ci vuole coraggio a mollare, e ci vuole coraggio anche a restare. Il senso di colpa è la nostra vera costante compagnia in tutta la vita. Non riusciremo a liberarcene mai, qualunque cosa facciamo.
Ma voglio aggiungere, sperando di non essere equivocato, che più il nostro spirito tende a essere libero più è gravato dal senso di colpa.
Cara Morgana, mi sarebbe proprio piaciuto avere una risposta ai tuoi dilemmi :-)

Ospite


Messaggio da Ospite » 30/09/2007, 18:12

cercando ha scritto:[...]
Ci vuole coraggio a mollare, e ci vuole coraggio anche a restare.
Il senso di colpa è la nostra vera costante compagnia in tutta la vita. Non riusciremo a liberarcene mai, qualunque cosa facciamo.
Già sapere da cosa genera questo senso di colpa agevolerebbe. Forse dall'educazione ricevuta? Dall'essere ancorati al tradizionalismo? I figli potrebbero essere solo un pretesto perchè non si è in grado di fare i conti con i nostri condizionamenti e soprattutto con il giudizio sociale? Alludo al discorso anche d'immagine di fronte alla società... Esiste la paura per l'allontanamento dai figli (questo riguardo al lato paterno) e il discorso economico (sempre dal lato paterno) che ridurrebbe sul lastrico???
cercando ha scritto:[...]
Cara Morgana, mi sarebbe proprio piaciuto avere una risposta ai tuoi dilemmi :-)
Beh dai.. le risposte le abbiamo tutti dentro di noi... magari qui basta solo confrontarsi e parlarne. ;)

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tempest
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Messaggio da tempest » 30/09/2007, 19:10

Io non credo che i figli desiderino che genitori che non si amano più, restino insieme a tutti i costi, l'atmosfera carica di tensione, la mancanza di affetto tra i coniugi, se non addirittura le liti, sono cose non sfuggono all'attenzione dei bambini o dei ragazzi, e lasciano il segno.
Quello che penso prema maggiormente ai figli, sia il non perdere l'amore e l'appoggio di entrambi i genitori, pur essendo "costretti" a vivere la quotidianità solo con una di queste due figure.

Inoltre, e quì tocco un tema correlato al divorzio che non è ancora stato considerato nel topic, credo che per i figli una delle cose più dure da accettare sia l'ingresso di nuove figure nella loro vita nel ruolo di compagni/compagne dei loro genitori, e questo soprattutto se con queste figure c'è coabitazione.
Non dico che i genitori che hanno alle spalle il fallimento del matrimonio, non debbano cercare l'amore, però sono convinta, anche se so che è una teoria molto impopolare al giorno d'oggi, che "rifarsi una vita" imponendo ai propri figli la convivenza con i nuovi partner, magari dopo poco tempo dalla separazione, può esser un atto di puro egoismo.
Il divorzio crea di per se' un grande senso di instabilità nei figli, meglio sarebbe, secondo me, che madri e padri, se affidatari dei figli, rinunciassero alla convivenza con i nuovi partner, ciò non significa rinunciare all'amore ma scegliere di vivere una storia d'amore in modo diverso.
Ogni caso è a se' naturalmente, e ci saranno anche casi in cui la "famiglia allargata" è vissuta con gioia dai bambini/ragazzi, però spesso credo che il disagio dei figli di fronte a queste nuove figure che bene o male ai loro occhi usurpano il posto del genitore assente, venga deliberatemente ignorato o sminuito dal genitore ansioso di "ricominciare a vivere".

argentina


Messaggio da argentina » 04/10/2007, 19:08

Lady Morgana ha scritto:Mi è capitato di confrontarmi sull'argomento con tantissime opinioni diverse e testimonianze diverse ma forse, se continuo a chiedere, è perchè ci sono aspetti che per me restano ancora oscuri, per questo faccio appello anche a voi.
Trascurando il caso dei coniugi litigiosi che giustificherebbero una separazione per il bene di tutti, prendiamo il caso di una coppia che ha raggiunto una certa consapevolezza e deciso di adottare una linea comune specialmente quando i figli sono in tenera età. Ecco .. mi chiedo, anche nella migliore delle ipotesi e dei migliori propositi, se è vero che i figli assorbono come spugne, non sarà che metabolizzano malamente sin dai primi anni di vita il rapporto fra uomo e donna? Quel gelo e quel distacco nonchè quel disinteresse non è percepibile chiaramente all'esterno? Due genitori che stanno insieme ma che non si dedicano attenzioni per esempio.. non resta impresso questo modello nella loro mente? E poi mi chiedo: in questo lasso di tempo quel vuoto affettivo va colmato o rimandato a data da destinarsi? Fra i coniugi ci vuole trasparenza o ci sono alcuni aspetti che vanno tenuti per sè? Quel nutrimento di cui si ha bisogno come va gestito e cercato? La trasparenza giova o potrebbe alterare l'equilibrio raggiunto a fatica?
Lady...volevo ricominciare con questo ieri...ma il computer non voleva aprirlo...non sò cosa aveva sucesso.. Va beh..superato il problema, e come di solito faccio, legere tutti gli argomenti..E come non perdo..ne guadagno nulla...lascio quà la mia esperienza di vita.
Prima cosa che mi pare giusto segnalare è che "i figli" non salvano i matrimoni. Un matrimonio lo salva una coppia...2. I figli sono persone indiviudali che non sono stato mai risponsabili della unione di suoi genitori. Avere un figlio per "salvare" un matrimonio...lo sento un scherzo umano. Come può un figlio sentire essa resposabilità? No. Un matrimonio, una coppia la salva solo l'amore...con tutti i condimenti che sono parte del amore. Se una donna..se un uomo..sente dentro di se...che già quella persona che vive accanto non è "ammirabile" che non è "vicina" che già non può contare per certe cose....veramente non sò come riescono a "inventare" un amore....quando già è morto. Il peccato più grande è quello....lasciarlo morire...e perche una coppia finisca..il problema non sono i figli....è il poverino amore maltratato...morto..sepultato..che adesso lascia il posto alla "amicizia"(aparente) rispeto (aparente) compagnia (aparente)...... E cosi..i figli vivono un clima di apparenza...

Miei genitori ancora vivono insieme....e quello non ha impedito..che io prendese la decizione di separarme del mio marito. Voglio dire.....quando pensiamo nella felicità dei figli....in che cosa stiamo pensando? Che concludano la scuola..Che siano bravi amici.... Che siano bravi lavoratori.... Che siano bravi genitori.... Che siano felici indosando D&G, Armani, NG, etc etc et... O che siano felici..con quello che sono..che sentono. Che posano guardare in faccia a tutti con gli ochi chiari...trasparenti..onesti. Che siano persone che sentano batir il suo cuore e cosi coraggiossi per amare con tutte le lettere?

Non voglio figli che siano felici perche hanno molto soldi.
Non voglio figli che siano felici per farme felice a me... Voglio persone oneste con se stesse che siano ringraziati della vita...che possano sentire dentro suò la libertà.

Da quando ha cominciato la crisi nella mia coppia..ho pianto tante e tante notte la mia solitudine.... Ovvio non avevo coraggio per lasciarlo...e tutti i giorni inventavo un amore...morto. E sorridevo...e andavo avanti. Il sorriso di miei figli era il mio sorriso. 10..15 anni così.....e dopo...si..Dopo ha crollato tutto. Ha crollato quando per la ferita lasciata per il "abbandono" mi ho permeso di sentire e di innamorami...davero..e per prima volta.

Il padre de miei figli...ha stato per una raggione nella mia vita: abbiamo fatto tre belle persone. Ma questa raggione ha finito. Le persone già sono....

Il amore che ho trovato..senza cercare...el il uomo che mi sara a fianco..per tutta la vita.

Io voglio che miei figli possano amare..come posso farlo io. E vi sarò vicino e a fianco..SEMPRE. Il mio amore per tutte tre...e INCONDIZIONALE.

Un abbracio forte.

(le persone entrano alla nostra vita di tre modi diversi:
per una raggione (fanno qualcosa che cambia il rumbo..)
per una staggione (arrivano in momenti di crisi..di bisogno..danno la sua mano..e dopo ...addio...)
per tutta la vita....... ;) )

Ospite


Messaggio da Ospite » 05/10/2007, 13:36

argentina ha scritto:[...]
Io voglio che miei figli possano amare..come posso farlo io. E vi sarò vicino e a fianco..SEMPRE. Il mio amore per tutte tre...e INCONDIZIONALE.

Il tuo discorso è bellissimo e lo condivido cara amica ma ho anche qualche riserva. Non sò, immagino dei bambini piccoli che sentono il bisogno di avere un "nido" con delle figure entrambi presenti e di riferiemnto dalle quali assimilano dei modelli, modelli che contribuiranno a creare un loro equilibrio interiore. Credo che sia differente avere a disposizione sempre, tutti i giorni, mamma e papà insieme che insieme si prendono cura di loro, in un luogo condiviso, condiviso negli spazi e nei sentimenti. E' diverso che avere un papà assente per diversi giorni durante la settimana, è diverso se lo si vede in compagnia di una nuova compagna. Non sò, se un figlio non è in grado di comprendere posso immaginare cosa trarrà da quell'esperienza che lui valuterà in base all'apparenza, almeno in tenera età.

marisetta


Messaggio da marisetta » 05/10/2007, 14:25

Lady Morgana ha scritto:[...]




Il tuo discorso è bellissimo e lo condivido cara amica ma ho anche qualche riserva. Non sò, immagino dei bambini piccoli che sentono il bisogno di avere un "nido" con delle figure entrambi presenti e di riferiemnto dalle quali assimilano dei modelli, modelli che contribuiranno a creare un loro equilibrio interiore. Credo che sia differente avere a disposizione sempre, tutti i giorni, mamma e papà insieme che insieme si prendono cura di loro, in un luogo condiviso, condiviso negli spazi e nei sentimenti. E' diverso che avere un papà assente per diversi giorni durante la settimana, è diverso se lo si vede in compagnia di una nuova compagna. Non sò, se un figlio non è in grado di comprendere posso immaginare cosa trarrà da quell'esperienza che lui valuterà in base all'apparenza, almeno in tenera età.
parli saggiamente morgana,almeno non ti dovrai mai pentire di esseri sacrificata un po'.e vedo tantti amori travolgenti che durano pochissimo.non ne valeva la pena,
i figli?ci sono anche quelli handicappati,non dimentichiamolo,che hanno sempr e costantemente bisogno dei loro genitori.
e in quel caso,non c'è scelta per i propri capricci amorosi.

argentina


Messaggio da argentina » 05/10/2007, 15:29

Lady Morgana ha scritto:[...]




Il tuo discorso è bellissimo e lo condivido cara amica ma ho anche qualche riserva. Non sò, immagino dei bambini piccoli che sentono il bisogno di avere un "nido" con delle figure entrambi presenti e di riferiemnto dalle quali assimilano dei modelli, modelli che contribuiranno a creare un loro equilibrio interiore. Credo che sia differente avere a disposizione sempre, tutti i giorni, mamma e papà insieme che insieme si prendono cura di loro, in un luogo condiviso, condiviso negli spazi e nei sentimenti. E' diverso che avere un papà assente per diversi giorni durante la settimana, è diverso se lo si vede in compagnia di una nuova compagna. Non sò, se un figlio non è in grado di comprendere posso immaginare cosa trarrà da quell'esperienza che lui valuterà in base all'apparenza, almeno in tenera età.
Ogni casa è un mondo Lady... E io capisco a tutti quanti...ti giuro. Io posso parlare per quello che mi ha suceso a me. E ho sofferto tanti anni....una volta pure..la sua violenza, tre scchiaffi in faccia con la beba in bracio nuda... Quel uomo è il padre di miei figli. In quel momento bruto...brutissimo ho dovuto prender la decisione di lasciarlo..ma una beba di 1 mese e mezzo...altro de 2 anni...altro de 5...Io lavoravo potevo farlo..ma........Dopo quel giorno ho deciso di chiudere la bocca. Il matrimonio è andanto avanti "in santa pace"....per i figli. Nessuno ha potuto vedere il mio dolore. Quello era mio. Abbiamo sistemato le cose dicendo: Ok..la prossima volta che tu mi tocchi la faccia....prende il echipaggio...e via. Ma...quando un tipo è violento...la violenza fisica può passare a essere psicologica. Ti controlla con la mente... E io per loro, per la famiglia, per "cosa dirano gli altri"...Ho detto va be....si continua. Adesso molte volte mi sento stupida... come non ho parlato..come non ho detto... Avevo (ho) miei genitori, sorelle a fianco a me...ma quella cosa, quel maledeto fatto da VERGOGNA. E dopo ho capito che molte...molte donne preferiscono il silenzo...prima di asumere un fatto del genero. E preferibile che sia un segreto... Ripeto: un uomo violento è violento sempre. Ma non è facile uscire della violenza psicologica....quella non lascia traccia... Fanno questi uomini, molte volte, la figura del "poverino".
Per quello ti dico..che oggi io guardo indietro e mi dico: Ma Dio mio...come ho fatto? Credo che mi ha salvato il amore per loro. Per miei figli. Nient'altro.
E...se per caso...qualche uomo legge queste parole, di una donna che l'hanno fatto sentire umilliata, prima di alzare la mano e toccare con violenza alla compagna di vita cha ha accanto...sappia che una donna, MAI dimentica un fatto di violenza. Mai, mai, mai.... è impossibile.

Solo mi sono sentita libera quando lo ho lasciato. E triste..pero è. E l'amore ritrovato nel uomo che ha stato il mio primo ragazzo...la..nel 1978..quello che mi conosceva di bambina...e mi guardava da lontano pensando che io ero felice...Quel uomo è chi mi ha dato la forza per ricominciare è chiudere una storia...malata.


E sono ottimista...e tiro avanti. Miei figli sono persone pure. Sono sani. E con loro ho parlato di tutto questo. Di tutto.

Ospite


Messaggio da Ospite » 05/10/2007, 17:58

argentina ha scritto:[...]
E sono ottimista...e tiro avanti. Miei figli sono persone pure. Sono sani. E con loro ho parlato di tutto questo. Di tutto.
Triste tutto ciò, c'è da farsi venire i brividi. Una situazione drammatica e di una tristezza inaudita e sfido qualunque donna a non cercare una via d'uscita prima o poi.
Il problema secondo me si pone quando in famiglia ciò che è venuto a mancare è l'amore e di questo non è rimasto nulla se non un affetto e una grande stima da parte di uno dei due verso l'altro. Ho sentito dire che l'amore si trasforma e attraversa delle fasi e su questo sono anche d'accordo: dall'innamoramento si passa ad un legame che ha insito una maggiore stabilità caratterizzata dall'attaccamento, ciò che consente di convivere per lungo tempo insieme.
Ma l'amore oltre che trasformarsi può anche finire e lì, se ti accorgi che è finito nel tuo cuore perchè così doveva essere ti senti in colpa perchè fai soffrire l'altro. In ogni famiglia che si rispetti si litiga, non ci si trova, la routine è causa di grande male e di appiattimento e di questo se ne fa una ragione ma quando l'amore finisce? E lo strazio di chi si sente distruggere un valore primario quale è quello della sua famiglia che ha messo su con sacrificio contando anche sull'altro... per poi rendersi conto che l'altro si è distaccato da lui. Bel problema sai???

mi71


Messaggio da mi71 » 05/10/2007, 18:07

buongiorno a tutti...ho letto con attenzione tutte le risposte date ma sinceramente mi sento un po' in disaccordo con tutti.penso che oggi si viva una situazione paradossale e dolorosa, fatta di egoismi personali e dimenticanze, sopratutto da parte dei genitori che smettono di essere uomini e donne per crescere i figli ottenendo cosi l' unico risultato di trovarsi il famoso estraneo in casa quando i figli son cresciuti...credo che siamo divenuti tutti quanti una massa di vampiri pronti a succhiare linfa vitale da ogni dove, come se il dove fosse sempre piu attraente di quelloc he abbiamo in casa, forse solo perche' e' rimasto senza sangue e noi continuiamo ad avere fame...l' estraneita' la troviamo invece fuori casa...non avete idea del dolore che si possa provare nel rimanere senza la persona con cui si e' condiviso tanto...certo cio che scrivo non contempla casi di violenze ovvio ma a mio giudizio se si vive una situazione come quella descritta io mi porrei un altra domanda...come posso riconquistare mio marito e ritrovare il nostro calore?ottimista direte voi...non credo ma credo invece che siamo tutti piu portati a seguire quella che sembra la strada piu semplice all' apparenza.siamo tutti bravi a distruggere...ma a costruire?

Ospite


Messaggio da Ospite » 05/10/2007, 18:29

mi71 ha scritto:...a mio giudizio se si vive una situazione come quella descritta io mi porrei un altra domanda...come posso riconquistare mio marito e ritrovare il nostro calore?ottimista direte voi...non credo ma credo invece che siamo tutti piu portati a seguire quella che sembra la strada piu semplice all' apparenza siamo tutti bravi a distruggere...ma a costruire?
Interessante la tua riflessione, sei una nuova iscritta e ti dò subito il benvenuto.

In effetti è vero quello che scrivi: oggi contrariamente ad una volta si è assimilato il concetto della precarietà, della transitorietà. Nulla è fisso, tutto può essere stravolto. Un tempo, malgrado tante altre contraddizioni tipiche del tempo che fu, la famiglia era davvero considerata un valore irrinunciabile che andava avanti forte e compatta perchè si sopportava il sacrificio, si pensava ad un futuro migliore. Oggi si distrugge se il presente non ci piace più e viene a mancare la progettualità.

Vivere una crisi matrimoniale è un fatto dolorosissimo perchè rimescola il senso di tutto ciò in cui hai creduto, rimescola i tuoi principi, i tuoi valori, attraversi stati d'animo difficili da descrivere e fare delle scelte non è una forma di superficialità ma un modo per provare a vedere l'alternativa per poi valutare cosa è meglio per te. A parole sembra facile, con i fatti non ne vieni fuori perchè sei una persona tradizionalista e perchè tieni al focolare domestico.

Ma mi chiedo, a fronte di questi discorsi forse lucidi e razionali (che possono essere o meno condivisi intendiamoci) se noi non amiamo più l'altro, cosa dovrebbe condurci ad un avvicinamento? Essere costruttivi sicuramente ma sulla base di cosa? I sentimenti si provano e non si costringono.. andare contro i propri sentimenti è una forma di viltà e una mancanza di coraggio e di limpidezza al pari di vivere una storia parallela.

argentina


Messaggio da argentina » 05/10/2007, 18:39

mi71 ha scritto:buongiorno a tutti...ho letto con attenzione tutte le risposte date ma sinceramente mi sento un po' in disaccordo con tutti.penso che oggi si viva una situazione paradossale e dolorosa, fatta di egoismi personali e dimenticanze, sopratutto da parte dei genitori che smettono di essere uomini e donne per crescere i figli ottenendo cosi l' unico risultato di trovarsi il famoso estraneo in casa quando i figli son cresciuti...credo che siamo divenuti tutti quanti una massa di vampiri pronti a succhiare linfa vitale da ogni dove, come se il dove fosse sempre piu attraente di quelloc he abbiamo in casa, forse solo perche' e' rimasto senza sangue e noi continuiamo ad avere fame...l' estraneita' la troviamo invece fuori casa...non avete idea del dolore che si possa provare nel rimanere senza la persona con cui si e' condiviso tanto...certo cio che scrivo non contempla casi di violenze ovvio ma a mio giudizio se si vive una situazione come quella descritta io mi porrei un altra domanda...come posso riconquistare mio marito e ritrovare il nostro calore?ottimista direte voi...non credo ma credo invece che siamo tutti piu portati a seguire quella che sembra la strada piu semplice all' apparenza.siamo tutti bravi a distruggere...ma a costruire?
Ciao Mi71: tu pensi che uno si sposa per dopo distruggere? Tu sai quante donne moino al mondo per dar "altra oportunità"? Sai che quello che ascolti per tv..è solo una piccolissima parte de lo che è in realtà. Tu pensi che una donna che lascia a un uomo con tre, due..uno..o 4, 5 figli a carico..non ha "voluto" costruire? Io non posso considerarme una donna "maltrattata" fisicamente...ma so e sai..che sono tante e tante.. E molte de quelle donne..non lasciano al padre de suoi figli per dargli a loro..."una famiglia".....
E dopo domando: un tipo che usa la sua violenza....a ese uomo devo riconquistare??? :O ... Una persona solo applica la violenzia in altra..quando non riesce a controllarla...e si è più forte...utilizza la debbolezza del altra... Un uomo che tocca a una donna...che colpisce il suo viso.... è un codardo. E ripeto: quello non si può dimenticare. Non ha una giustificazione. Li se rompe qualcosa...
Mi piacerebbe vederti..riconquistando a uno che ti ha dato schiaffi...

Va be...io ho continuato assolutamente fedele, ho abassato la testa...e cosi ha continuato la storia. Degli schiaffi...a la rotura del matrimonio....hanno passato...mmmmmmm...12 anni. E non mi pentiro mai.... Solo mi asombro..della mia resistenzia ;)

Ogni casa....è un mondo.
Ti saluto.
Zita

mi71


Messaggio da mi71 » 05/10/2007, 18:46

Lady Morgana ha scritto:[...]



Interessante la tua riflessione, sei una nuova iscritta e ti dò subito il benvenuto.

In effetti è vero quello che scrivi: oggi contrariamente ad una volta si è assimilato il concetto della precarietà, della transitorietà. Nulla è fisso, tutto può essere stravolto. Un tempo, malgrado tante altre contraddizioni tipiche del tempo che fu, la famiglia era davvero considerata un valore irrinunciabile che andava avanti forte e compatta perchè si sopportava il sacrificio, si pensava ad un futuro migliore. Oggi si distrugge se il presente non ci piace più e viene a mancare la progettualità.

Vivere una crisi matrimoniale è un fatto dolorosissimo perchè rimescola il senso di tutto ciò in cui hai creduto, rimescola i tuoi principi, i tuoi valori, attraversi stati d'animo difficili da descrivere e fare delle scelte non è una forma di superficialità ma un modo per provare a vedere l'alternativa per poi valutare cosa è meglio per te. A parole sembra facile, con i fatti non ne vieni fuori perchè sei una persona tradizionalista e perchè tieni al focolare domestico.

Ma mi chiedo, a fronte di questi discorsi forse lucidi e razionali (che possono essere o meno condivisi intendiamoci) se noi non amiamo più l'altro, cosa dovrebbe condurci ad un avvicinamento? Essere costruttivi sicuramente ma sulla base di cosa? I sentimenti si provano e non si costringono.. andare contro i propri sentimenti è una forma di viltà e una mancanza di coraggio e di limpidezza al pari di vivere una storia parallela.

sicuro e' che vivere una storia parallela e' la cosa piu triste di questo mondo e su questo siamo d' accordo...un po' meno se mi dai della nuovA iscrittA lady...sono un maschietto ...;-)sulla base della tua risposta ti dico che in nome dell' amore di cui mi parli si sono fatte spesso le peggio cose nella vita e nel mondo...un po' come per la religione...distruggere una cosa bella come l' amore e' al pari del tradimento una totale mancanza di cuore...credo pero' che nel tempo l'amore si trasformi, al contrario di noi purtroppo che cerchiamo sempre le famose nuove emozioni, ed evolve in qualcosa di maggiormente importante...rispetto, fiducia, conoscenza e presenza sono solo alcune delle cose importanti di tale evoluzione per esempio...e sono cose meravigliose...cosa sono per me la codardia e la vilta?non tenere fede al giuramento che ho fatto al mio compagno e dare colpa alla mancanza di amore la' dove non sono stato capace io di evolvere come la mia relazione...questa e' vera codardia lady....ciao.

marisetta


Messaggio da marisetta » 05/10/2007, 18:54

argentina ha scritto:[...]



Ciao Mi71: tu pensi che uno si sposa per dopo distruggere? Tu sai quante donne moino al mondo per dar "altra oportunità"? Sai che quello che ascolti per tv..è solo una piccolissima parte de lo che è in realtà. Tu pensi che una donna che lascia a un uomo con tre, due..uno..o 4, 5 figli a carico..non ha "voluto" costruire? Io non posso considerarme una donna "maltrattata" fisicamente...ma so e sai..che sono tante e tante.. E molte de quelle donne..non lasciano al padre de suoi figli per dargli a loro..."una famiglia".....
E dopo domando: un tipo che usa la sua violenza....a ese uomo devo riconquistare??? :O ... Una persona solo applica la violenzia in altra..quando non riesce a controllarla...e si è più forte...utilizza la debbolezza del altra... Un uomo che tocca a una donna...che colpisce il suo viso.... è un codardo. E ripeto: quello non si può dimenticare. Non ha una giustificazione. Li se rompe qualcosa...
Mi piacerebbe vederti..riconquistando a uno che ti ha dato schiaffi...

Va be...io ho continuato assolutamente fedele, ho abassato la testa...e cosi ha continuato la storia. Degli schiaffi...a la rotura del matrimonio....hanno passato...mmmmmmm...12 anni. E non mi pentiro mai.... Solo mi asombro..della mia resistenzia ;)

Ogni casa....è un mondo.
Ti saluto.
Zita
cara argentina,avendo assaggiato le botte,e sentendo quanto dice ingiro la tlevisione,forse credi che tutte le donne vengano picchiate dai mariti.
invec ci sono anche mariti onesti che non picchiano mai nessuno e che fanno tutti il possibile per la famiglia.
vengono lasciiati ugualmente.
non è che sempre ci sono alla base motivi gravi come i tuoi per separarsi.
a volte ci si innamora e basta,e se si è ricambiati,è un bel dilemma,che faccio?
dio con me è stato generosissimo perche' ha fatto in modo che non fossi ricambiata,ma altree donne,meno fortunate di me?poveracce!!!!

argentina


Messaggio da argentina » 05/10/2007, 19:14

marisetta ha scritto:[...]



cara argentina,avendo assaggiato le botte,e sentendo quanto dice ingiro la tlevisione,forse credi che tutte le donne vengano picchiate dai mariti.
invec ci sono anche mariti onesti che non picchiano mai nessuno e che fanno tutti il possibile per la famiglia.
vengono lasciiati ugualmente.
non è che sempre ci sono alla base motivi gravi come i tuoi per separarsi.
a volte ci si innamora e basta,e se si è ricambiati,è un bel dilemma,che faccio?
dio con me è stato generosissimo perche' ha fatto in modo che non fossi ricambiata,ma altree donne,meno fortunate di me?poveracce!!!!
Marisetta!!! Io sò che sono molti gli uomini che mai picchiano a una donna!!! Lo so. Ma so pure..che il maltrattamento fisico e psicologico...è altissimo. E che el silezio per la vergogna che da questo fatto..è altissima. E proprio dificile contare una umilliazione così.... per quello, una ferita del genero...rimane li....e può restare tutta la vita. Ho detto prima che un matrimonio finisce per mancanza di amore. E un amore finisce di molti modi..non necesariamente....per schiaffi. L'storia che ho raccontato..è la mia... E vedi un pò..per i figli..per la famiglia...per la società..perche lui non aveva lavro..ne casa..ne nulla...perche faceva la figura del "poverino" (continua a farla... :? e già convive con un altra..che sicuramnte ha soldi.. 8) ... per mantenerlo..come ho fatto io.... X( ) :D :D :D Va beh...mi sono liberta!!!! poverina questa nuova...ma per rendersi conto....forse stara a suo fianco...20 anni...come io.. E cosi passa la vita!! :? .... E posso vivere da sola... ma non vivere senza amore. Le donne che hanno stato lasciate..non sono poveracce.....quella parola mi dicono a me qualcune nonne: Poverccia!!! :O :O :O Nooooooo....libera e felice!!! :DD :DD

Brindo per te...per la tua coppia!! avete vinto il lotto!!!! ;)

argentina


Messaggio da argentina » 05/10/2007, 19:25

mi71 ha scritto:[...]




sicuro e' che vivere una storia parallela e' la cosa piu triste di questo mondo e su questo siamo d' accordo...un po' meno se mi dai della nuovA iscrittA lady...sono un maschietto ...;-)sulla base della tua risposta ti dico che in nome dell' amore di cui mi parli si sono fatte spesso le peggio cose nella vita e nel mondo...un po' come per la religione...distruggere una cosa bella come l' amore e' al pari del tradimento una totale mancanza di cuore...credo pero' che nel tempo l'amore si trasformi, al contrario di noi purtroppo che cerchiamo sempre le famose nuove emozioni, ed evolve in qualcosa di maggiormente importante...rispetto, fiducia, conoscenza e presenza sono solo alcune delle cose importanti di tale evoluzione per esempio...e sono cose meravigliose...cosa sono per me la codardia e la vilta?non tenere fede al giuramento che ho fatto al mio compagno e dare colpa alla mancanza di amore la' dove non sono stato capace io di evolvere come la mia relazione...questa e' vera codardia lady....ciao.
:O :O :O ahhhhhhhh.....adesso ho capito!!! 8) 8) 8)

marisetta


Messaggio da marisetta » 05/10/2007, 20:28

argentina ha scritto:[...]



Marisetta!!! Io sò che sono molti gli uomini che mai picchiano a una donna!!! Lo so. Ma so pure..che il maltrattamento fisico e psicologico...è altissimo. E che el silezio per la vergogna che da questo fatto..è altissima. E proprio dificile contare una umilliazione così.... per quello, una ferita del genero...rimane li....e può restare tutta la vita. Ho detto prima che un matrimonio finisce per mancanza di amore. E un amore finisce di molti modi..non necesariamente....per schiaffi. L'storia che ho raccontato..è la mia... E vedi un pò..per i figli..per la famiglia...per la società..perche lui non aveva lavro..ne casa..ne nulla...perche faceva la figura del "poverino" (continua a farla... :? e già convive con un altra..che sicuramnte ha soldi.. 8) ... per mantenerlo..come ho fatto io.... X( ) :D :D :D Va beh...mi sono liberta!!!! poverina questa nuova...ma per rendersi conto....forse stara a suo fianco...20 anni...come io.. E cosi passa la vita!! :? .... E posso vivere da sola... ma non vivere senza amore. Le donne che hanno stato lasciate..non sono poveracce.....quella parola mi dicono a me qualcune nonne: Poverccia!!! :O :O :O Nooooooo....libera e felice!!! :DD :DD

Brindo per te...per la tua coppia!! avete vinto il lotto!!!! ;)

grazie argentina ma io e mio marito abbiamo vinto un bel niente.
abbiamo un figlio con handicapp grave,invalido totale,e anche se volessimo rifarci un'altra vita,non potremmo,ne' io ne' lui.
i casi della vita sono tanti.
comunque io capisco beneissimo quanto un uomo puo' far soffrire psicologicamente una donna,anche solo ignorandola sessualmente.
sono io che brindo per te che hai trovato insieme al tuo vecchio ragazzo la felicita'.io mi ricordo appena come ra fatta la gioia.
è un continuo dolore la mia vita.
il computer mi aiuta tanto,cosi' evito di vedere,di pensare a cio' che devo sempre vedere e pensare.

Ospite


Messaggio da Ospite » 05/10/2007, 20:31

mi71 ha scritto:[...]
...cosa sono per me la codardia e la vilta?non tenere fede al giuramento che ho fatto al mio compagno e dare colpa alla mancanza di amore la' dove non sono stato capace io di evolvere come la mia relazione...questa e' vera codardia lady....ciao.
Questa frase mi ha molto colpita. Voglio rifletterci su... :rolleyes: