Affinchè un rapporto a due funzioni...

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Arcobaleno

Affinchè un rapporto a due funzioni...

Messaggio da Arcobaleno » 27/06/2007, 7:00

Sicuramente gli elementi che concorrono alla buona riuscita di un rapporto a due, sono infiniti, che ne dite se proviamo a stendere una sorta di decalogo?
Per me fondamentale forse da primo posto è
L'ARTE DEL DIALOGO:
Spesso quando si parla con il patner le intenzioni sono ottime, ma i risultati sono pessimi, solo perché si usa male l’arte del dialogo. Per esempio il classico “stai sempre a criticarmi” ottiene una risposta di fine trasmissioni, tipo Non è vero. Un più articolato “ho la sensazione che non ti soddisfo mai, sollecita come minimo un confronto di venti minuti con relative messe in discussione ed esposizione dettagliata dei punti di vista. Qualche altro esempio:invece che “non ci sei mai quando ho bisogno di te” è molto meglio “mi piacerebbe passare molto più tempo con te”. Insomma quando si vuole discutere un aspetto del rapporto è molto meglio esporre la questione in prima persona, dire “io” anziché “tu”, in questo modo l’altro non si sente subito aggredito e giudicato. Un’altra regola per confrontarsi senza distruggersi è quella di parlare sempre del fare e mai dell’essere, cioè non “tu sei disordinato” ma “oggi hai lasciato questo e quello in disordine, cercando di circoscrivere il più possibile gli episodi. Solo così c’è qualche speranza che la comunicazione sia costruttiva serva a trovare un accordo e non a demolire le sicurezze dell’altro.

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idiana
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Re: Affinchè un rapporto a due funzioni...

Messaggio da idiana » 27/06/2007, 10:15

Arcobaleno ha scritto:Sicuramente gli elementi che concorrono alla buona riuscita di un rapporto a due, sono infiniti, che ne dite se proviamo a stendere una sorta di decalogo?
Per me fondamentale forse da primo posto è
L'ARTE DEL DIALOGO:
Spesso quando si parla con il patner le intenzioni sono ottime, ma i risultati sono pessimi, solo perché si usa male l’arte del dialogo. Per esempio il classico “stai sempre a criticarmi” ottiene una risposta di fine trasmissioni, tipo Non è vero. Un più articolato “ho la sensazione che non ti soddisfo mai, sollecita come minimo un confronto di venti minuti con relative messe in discussione ed esposizione dettagliata dei punti di vista. Qualche altro esempio:invece che “non ci sei mai quando ho bisogno di te” è molto meglio “mi piacerebbe passare molto più tempo con te”. Insomma quando si vuole discutere un aspetto del rapporto è molto meglio esporre la questione in prima persona, dire “io” anziché “tu”, in questo modo l’altro non si sente subito aggredito e giudicato. Un’altra regola per confrontarsi senza distruggersi è quella di parlare sempre del fare e mai dell’essere, cioè non “tu sei disordinato” ma “oggi hai lasciato questo e quello in disordine, cercando di circoscrivere il più possibile gli episodi. Solo così c’è qualche speranza che la comunicazione sia costruttiva serva a trovare un accordo e non a demolire le sicurezze dell’altro.
Sono d'accordo con te.In un rapporto di coppia,come in qualsiasi altro tipo di rapporto umano, è di fondamentale importanza il dialogo.Sì...si dovrebbe pensare bene a ciò che si dice,anche se sinceramente la vedo dura.In fondo quando si finisce per discutere si agisce in maniera istintiva anche parlando e si sa quando la situazione non è tranquilla l'istinto è sul "difesa-attacco".Per cui si finisce per dire..."ok lasciamo perdere,tutto si sistemerà da solo" o per fare lunghe ed estenuanti discussioni che solo a volte terminano con un sorriso e un chiarimento.
Ogni ombra per quanto profonda è minacciata dalla luce del mattino...

Arcobaleno

Re: Affinchè un rapporto a due funzioni...

Messaggio da Arcobaleno » 27/06/2007, 10:37

idiana ha scritto:[...]



Sono d'accordo con te.In un rapporto di coppia,come in qualsiasi altro tipo di rapporto umano, è di fondamentale importanza il dialogo.Sì...si dovrebbe pensare bene a ciò che si dice,anche se sinceramente la vedo dura.In fondo quando si finisce per discutere si agisce in maniera istintiva anche parlando e si sa quando la situazione non è tranquilla l'istinto è sul "difesa-attacco".Per cui si finisce per dire..."ok lasciamo perdere,tutto si sistemerà da solo" o per fare lunghe ed estenuanti discussioni che solo a volte terminano con un sorriso e un chiarimento.


Io sono solita dire, e questo vale sempre in tutti i miei rapporti interpersonali, e quindi non solo nel rapporto a due che
IL DIALOGO E' COSTRUTTIVO IL SILENZIO DISTRUTIVO
e quindi dopo l'arte del dialogo, credo ci voglia anche

L'ARTE DELL'ASCOLTO
Imparare ad ascoltare che non è semplicemente stare lì con le orecchie aperte e annuire con la testa pensando ad altro. Ascoltare è qualcosa di attivo, Se proprio non è il momento piuttosto che fingere è molto meglio prendere tempo: “perché non ne parliamo con più calma in un altro momento? ”…insomma mettersi nelle condizioni migliori per prendere davvero in considerazione quello che l’altro ha da dire. E quando ascoltate fate caso anche al linguaggio del corpo vostro e altrui:guardarsi negli occhi mettersi in una posizione rilassata e non contratta . Dare segni di distrazione invece non aiuta certo a fluidificare il dialogo.

Cherry

Re: Affinchè un rapporto a due funzioni...

Messaggio da Cherry » 27/06/2007, 12:15

Arcobaleno ha scritto:Sicuramente gli elementi che concorrono alla buona riuscita di un rapporto a due, sono infiniti, che ne dite se proviamo a stendere una sorta di decalogo?
Per me fondamentale forse da primo posto è
L'ARTE DEL DIALOGO:
Spesso quando si parla con il patner le intenzioni sono ottime, ma i risultati sono pessimi, solo perché si usa male l’arte del dialogo. Per esempio il classico “stai sempre a criticarmi” ottiene una risposta di fine trasmissioni, tipo Non è vero. Un più articolato “ho la sensazione che non ti soddisfo mai, sollecita come minimo un confronto di venti minuti con relative messe in discussione ed esposizione dettagliata dei punti di vista. Qualche altro esempio:invece che “non ci sei mai quando ho bisogno di te” è molto meglio “mi piacerebbe passare molto più tempo con te”. Insomma quando si vuole discutere un aspetto del rapporto è molto meglio esporre la questione in prima persona, dire “io” anziché “tu”, in questo modo l’altro non si sente subito aggredito e giudicato. Un’altra regola per confrontarsi senza distruggersi è quella di parlare sempre del fare e mai dell’essere, cioè non “tu sei disordinato” ma “oggi hai lasciato questo e quello in disordine, cercando di circoscrivere il più possibile gli episodi. Solo così c’è qualche speranza che la comunicazione sia costruttiva serva a trovare un accordo e non a demolire le sicurezze dell’altro.
è ufficiale Arcobaleno...sei la mia mailamica del mese!!!Tiri fuori delle discussioni semrpe interessanti!

E tanto per cambiare son d'accordo...ma perchè HO LE PROVE!
Dopo 4 anni passati insieme, abbiamo avuto un momento di...stanchezza..e non riuscivamo a parlare, cioè noi pensavamo di parlare e invece non facevamo altro che sbatterci in faccio le mancanze o i difetti... poi siamo rinsaviti, però ho notato che il dialogo era totalemte diverso...e ha ripensarci ora, passata la rabbia e il periodaccio, mi rendo conto che erano altri toni, frasi male impostate che chiudono ogni possibilità di dialogo.

Arcobaleno

Re: Affinchè un rapporto a due funzioni...

Messaggio da Arcobaleno » 27/06/2007, 14:17

Cherry ha scritto:[...]



è ufficiale Arcobaleno...sei la mia mailamica del mese!!!Tiri fuori delle discussioni semrpe interessanti!

E tanto per cambiare son d'accordo...ma perchè HO LE PROVE!
Dopo 4 anni passati insieme, abbiamo avuto un momento di...stanchezza..e non riuscivamo a parlare, cioè noi pensavamo di parlare e invece non facevamo altro che sbatterci in faccio le mancanze o i difetti... poi siamo rinsaviti, però ho notato che il dialogo era totalemte diverso...e ha ripensarci ora, passata la rabbia e il periodaccio, mi rendo conto che erano altri toni, frasi male impostate che chiudono ogni possibilità di dialogo.


Mia cara Cherry le tue parole mi riempioni il cuore di gioia, dico sul serio sono felicissima che le mie discussioni risultino interessanti ;) Purtroppo non ho moltissimo tempo per scrivere tutto quello che vorrei, ma ogni volta che ho un minuto di tempo lo dedico al forum.

Sai io mi rendo conto che riuscire ad avere un buon dialogo non è semplice, anche perchè spesso il nostro umore ci condiziona, ma la bravura di una coppia sta proprio in questo, nel non farsi del male in modo gratuito, nel non dire frasi avventate che possano ferire l'altro frasi delle quali poptremmo presto pentirci...e poi meglioo una spiegazione e un chiarimento in più che uno in meno. Giusto?

Arcobaleno


Messaggio da Arcobaleno » 27/06/2007, 22:45

E dopo l'importanza del dialogo e dell'ascolto
E’ IMPORTANTE CONSERVARE IL RISPETTO DELL’ALTRO. Anche quando fa qualcosa che a noi sembra sbagliato , meglio discutere che giustificare, meglio aiutare che fare pagare. Avete scelto di gareggiare insieme non uno contro l’altro. Ma c’è di più:essere insieme non vuol dire concedersi un trattamento reciproco oltre i confini della civiltà ; le volgarità le scenate, i gesti che non fareste mai non dovrebbero trovare posto nemmeno tra le mura domestiche. Ci sono limiti che segnano punti di non ritorno nel processo di deterioramento di un rapporto.
Puntare sulle piccole attenzioni costruttive, anziché sulle critiche, è un ottimo modo per migliorare continuamente il grado di coesione al team di guida. Se non vi piace qualcosa dell’altro, invece di farglielo notare e basta, proponetegli un’alternativa invogliante: se non amate passare le sera d’avanti alla tv trovate qualcosa che si a interessante anche per lui se non vi piace come si veste regalategli dei nuovi vestiti se non amate come cucina sperimentate delle nuove ricette insieme…insomma fategli capire che si tratta di dettagli rassicuratelo sul fatto che lo amate e aiutatelo a cambiare con dolcezza:è molto meglio che qualsiasi muso lungo. ;)

nota

Re: Affinchè un rapporto a due funzioni...

Messaggio da nota » 27/06/2007, 23:00

Arcobaleno ha scritto:[...]





Io sono solita dire, e questo vale sempre in tutti i miei rapporti interpersonali, e quindi non solo nel rapporto a due che
IL DIALOGO E' COSTRUTTIVO IL SILENZIO DISTRUTIVO
e quindi dopo l'arte del dialogo, credo ci voglia anche

L'ARTE DELL'ASCOLTO
Imparare ad ascoltare che non è semplicemente stare lì con le orecchie aperte e annuire con la testa pensando ad altro. Ascoltare è qualcosa di attivo, Se proprio non è il momento piuttosto che fingere è molto meglio prendere tempo: “perché non ne parliamo con più calma in un altro momento? ”…insomma mettersi nelle condizioni migliori per prendere davvero in considerazione quello che l’altro ha da dire. E quando ascoltate fate caso anche al linguaggio del corpo vostro e altrui:guardarsi negli occhi mettersi in una posizione rilassata e non contratta . Dare segni di distrazione invece non aiuta certo a fluidificare il dialogo.
Quoto al 200%!

E mi permetto di aggiungere un altro ingrediente:il rispetto...ma quello vero, profondo, quello che ci regala la possibilità di essere noi stessi e il disiderio di crescere con l'altro....anche attraverso il confronto e le eventuali dificoltà....

credo equivalga al..."Ti amo per quello che sei:non per ciò che voglio che tu sia..."
E ancora credo che sia il..."so di essere amato/a per quello che sono"

....e così facendo, pian piano, l'amore porta anche dei piccoli-ma significativi- cambiamenti dentro di noi....che arrichiscono la nostra vita potenziando (o facendo emergere) risorse che non pensavamo di avere.

Il rispetto ha la stupenda coseguenza di valorizzare i lati positivi dell'altro e ridimensionare quelli negativi attraverso l'accoglienza.
[/b]
;)

grazia per i preziosi spunti di riflessione!

Arcobaleno


Messaggio da Arcobaleno » 28/06/2007, 10:48

Allora vediamo dopo
L'ARTE DELL'ASCOLTO
L'ARTE DEL DIALOGO

e L'IMPRTANZA DI CONSERVARE IL RISPETTO DELL'ALTRO
penso sia indispensabile

MANTENERE FRESCA L’IMMAGINE DI INNAMORATI : Non siamo due persone diverse da quelle che si sono conosciute qualche tempo fa e che si sono innamorate . Non siamo due derelitti che per sbaglio vivono negli stessi metri quadri. Siamo sempre noi, quelli che ridevamo di niente e ascoltavamo la musica delle stelle. Insomma qualche cena romantica a lume di candela, qualche fine settimana in un alberghetto in montagna, qualche momento solo per vnoi…, possiamo, anzi dobbiamo, permettercelo anche quando i bambini ci reclamano , le bollette incalzano, e la suocera insista che andiamo a pranzo tutte le domeniche. Se no è la fine.

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kim90
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Messaggio da kim90 » 28/06/2007, 16:52

Arcobaleno ha scritto:possiamo, anzi dobbiamo, permettercelo anche quando i bambini ci reclamano , le bollette incalzano, e la suocera insista che andiamo a pranzo tutte le domeniche. Se no è la fine.

Nel primo caso non mi pronuncio non avendo bambini non saprei dire.
Nel secondo caso delle bollette, beh... diciamo che i problemi economici fanno la loro parte per far si che ci si lasci andare in pensieri grigi.
Nel terzo caso...lungi!! Le domeniche bollate con il pranzo dei suoceri è cosa molto ma molto lontana da me! :[

Comunque per riprendere il discorso posso dire che:

1) In una coppia l'ascolto reciproco è fondamentale, tantomeno lo è il dialogo.
2) attenzione però, a non esagerare, toppo ascolto e troppo dialogo può anche spegnere le passioni! Lo sapevate no!? ;)


***

Arcobaleno


Messaggio da Arcobaleno » 01/07/2007, 16:20

Altro piccolo "comandamento"

NON LASCIATE LE VOSTRE GIORNATE AL CASO.
Quando vi incontrate dopo una giornata di lavoro ricordate che l’altro non è una pattumiera affettiva, ma nemmeno un sofà dove lasciarsi andare. Quindi cercate di non avere proprio un’aria distrutta e disfatta. Non è giusto lasciare a i colleghi di lavoro l’aspetto piu piacevole di sé e lasciare al patner il peggiore.

pyarsidd


Messaggio da pyarsidd » 01/07/2007, 21:59

Arcobaleno ha scritto:Altro piccolo "comandamento"

NON LASCIATE LE VOSTRE GIORNATE AL CASO.
Quando vi incontrate dopo una giornata di lavoro ricordate che l’altro non è una pattumiera affettiva, ma nemmeno un sofà dove lasciarsi andare. Quindi cercate di non avere proprio un’aria distrutta e disfatta. Non è giusto lasciare a i colleghi di lavoro l’aspetto piu piacevole di sé e lasciare al patner il peggiore.

Le cose che dici sono tutte molto giuste, ma penso che spesso è difficile tenerle presenti, le cose della vita ci distruggono la mente, sovrastano tutto e restare sempre composti a seguire le regole non è facile... comunque penso che la cosa più importante in un rapporto a due sia sapere che l'altra persona ci ama e che anche se in alcuni momenti non è proprio come vorremmo la possiamo sempre trovare lì nel bello e nel brutto tempo....

Arcobaleno


Messaggio da Arcobaleno » 01/07/2007, 22:25

pyarsidd ha scritto:[...]




Le cose che dici sono tutte molto giuste, ma penso che spesso è difficile tenerle presenti, le cose della vita ci distruggono la mente, sovrastano tutto e restare sempre composti a seguire le regole non è facile... comunque penso che la cosa più importante in un rapporto a due sia sapere che l'altra persona ci ama e che anche se in alcuni momenti non è proprio come vorremmo la possiamo sempre trovare lì nel bello e nel brutto tempo....


Hai ragione, non è facile mettere in pratica questi "suggerimenti" e forse il mio bisogno di condividere questi pensieri con voi, è in fondo un modo per ricordare a me stessa come andrebbe vissuto un buon rapporto a due.

winter


Messaggio da winter » 01/07/2007, 22:37

Arcobaleno ha scritto:Allora vediamo dopo
L'ARTE DELL'ASCOLTO
L'ARTE DEL DIALOGO

e L'IMPRTANZA DI CONSERVARE IL RISPETTO DELL'ALTRO
penso sia indispensabile

MANTENERE FRESCA L’IMMAGINE DI INNAMORATI : Non siamo due persone diverse da quelle che si sono conosciute qualche tempo fa e che si sono innamorate . Non siamo due derelitti che per sbaglio vivono negli stessi metri quadri. Siamo sempre noi, quelli che ridevamo di niente e ascoltavamo la musica delle stelle. Insomma qualche cena romantica a lume di candela, qualche fine settimana in un alberghetto in montagna, qualche momento solo per vnoi…, possiamo, anzi dobbiamo, permettercelo anche quando i bambini ci reclamano , le bollette incalzano, e la suocera insista che andiamo a pranzo tutte le domeniche. Se no è la fine.

Sorry. Ma da me non funziona. Mio marito e' abbastanza occupato. Io invece...sono casalinga...cioe' sempre qui, come il quadro appeso alla parete, come lo spazzolino da denti nel bicchiere...

Cherry


Messaggio da Cherry » 02/07/2007, 9:07

Arcobaleno ha scritto:Altro piccolo "comandamento"

NON LASCIATE LE VOSTRE GIORNATE AL CASO.
Quando vi incontrate dopo una giornata di lavoro ricordate che l’altro non è una pattumiera affettiva, ma nemmeno un sofà dove lasciarsi andare. Quindi cercate di non avere proprio un’aria distrutta e disfatta. Non è giusto lasciare a i colleghi di lavoro l’aspetto piu piacevole di sé e lasciare al patner il peggiore.
Questa cosa è VERISSIMA!!!!!!!
Me l'ha fatta notare il mio ragazzo...e da allora ho deciso di sfogare la rabbia con chi me la fa venire...per poi la sera ritrovarmi con il mio amoruccio a farci le coccole a vicenda... :shy:

Blue75


Messaggio da Blue75 » 05/07/2007, 17:29

secondo me ci vorrebbe anche:
CERCARE DI MANTENERE UN ASPETTO FISICO DECENTE
va bene l'amore, il rispetto, il dialogo e tutto il resto, ma io sono convinta anche che vedere il proprio partner trasformarsi in peggio (soprattutto ingrassare, che è una cosa che si può abbastanza controllare) spenga la passione.
oltretutto mantenersi in discreta forma secondo me è segno di tenere al rapporto, per piacere sempre al compagno/a.

amico73


Messaggio da amico73 » 07/07/2007, 17:12

Blue75 ha scritto:secondo me ci vorrebbe anche:
CERCARE DI MANTENERE UN ASPETTO FISICO DECENTE
va bene l'amore, il rispetto, il dialogo e tutto il resto, ma io sono convinta anche che vedere il proprio partner trasformarsi in peggio (soprattutto ingrassare, che è una cosa che si può abbastanza controllare) spenga la passione.
oltretutto mantenersi in discreta forma secondo me è segno di tenere al rapporto, per piacere sempre al compagno/a.
Sono daccordo con tutto ma non con questo.
Il rapporto tra soggetti indipendentemente se si tratta di amicizia, amore, rapporto tra esseri umani o tra unomo/animale se vuole essere un rapporto profondo e duraturo non deve guardare le cose esteriori.
Faccio un esempio: io non amo mia moglie perchè mi piace (è bella non lo posso dire perchè non è bello cio' che e' bello .......) io amo mia moglie anche il suo aspetto fisico cambia, io di mia moglie amo tutto cio' che mi piace (e fin qui è facile), io di mia moglie amo cio' che non mi piace (e qui e' già complesso) ma soprattutto io di mia moglie amerò sempre tutto quello che non ho ancora scoperto che dovesse non piacermi.
Altro esempio diverso dal precedente: un cane sarà sempre fedele al proprio padrone sia che lo si tratti bene o che lo si tratti male e non guarderà mai l'aspetto esteriore del suo padrone.
Voi direte ma lui è un cane ..... e noi? Vogliamo essere peggiori di lui?

nota


Messaggio da nota » 07/07/2007, 17:46

amico73 ha scritto:[...]



Sono daccordo con tutto ma non con questo.
Il rapporto tra soggetti indipendentemente se si tratta di amicizia, amore, rapporto tra esseri umani o tra unomo/animale se vuole essere un rapporto profondo e duraturo non deve guardare le cose esteriori.
Faccio un esempio: io non amo mia moglie perchè mi piace (è bella non lo posso dire perchè non è bello cio' che e' bello .......) io amo mia moglie anche il suo aspetto fisico cambia, io di mia moglie amo tutto cio' che mi piace (e fin qui è facile), io di mia moglie amo cio' che non mi piace (e qui e' già complesso) ma soprattutto io di mia moglie amerò sempre tutto quello che non ho ancora scoperto che dovesse non piacermi.
Altro esempio diverso dal precedente: un cane sarà sempre fedele al proprio padrone sia che lo si tratti bene o che lo si tratti male e non guarderà mai l'aspetto esteriore del suo padrone.
Voi direte ma lui è un cane ..... e noi? Vogliamo essere peggiori di lui?

:P

Blue75


Messaggio da Blue75 » 09/07/2007, 18:57

amico73 ha scritto:[...]



Sono daccordo con tutto ma non con questo.
Il rapporto tra soggetti indipendentemente se si tratta di amicizia, amore, rapporto tra esseri umani o tra unomo/animale se vuole essere un rapporto profondo e duraturo non deve guardare le cose esteriori.
Faccio un esempio: io non amo mia moglie perchè mi piace (è bella non lo posso dire perchè non è bello cio' che e' bello .......) io amo mia moglie anche il suo aspetto fisico cambia, io di mia moglie amo tutto cio' che mi piace (e fin qui è facile), io di mia moglie amo cio' che non mi piace (e qui e' già complesso) ma soprattutto io di mia moglie amerò sempre tutto quello che non ho ancora scoperto che dovesse non piacermi.
Altro esempio diverso dal precedente: un cane sarà sempre fedele al proprio padrone sia che lo si tratti bene o che lo si tratti male e non guarderà mai l'aspetto esteriore del suo padrone.
Voi direte ma lui è un cane ..... e noi? Vogliamo essere peggiori di lui?
a parte che dire "vogliamo essere PEGGIORI di lui" ...di chi? del cane? e perchè il cane è un elemento cattivo per cui si può essere peggiori? bhò questa non l'ho capita :O ma poi che c'entra l'amore fra cane-padrone, genitore-figlio, fra amici... certo mica stai a guardare l'aspetto fisico...
pensavo si parlasse di rapporto amoroso di coppia.
bè io dico sempre a mio marito che lo amerò sempre per quello che è, ma se mi diventa di 200 chili, puzzolente, calvo e coi denti marci (è solo un esempio!!!) lo amerei ancora ma non mi chieda di fare sesso!
ora ditemi che per fare sesso non vi deve piacere fisicamente il vostro partner. :rolleyes: .. e per come la vedo io, perchè funzioni un rapporto di coppia ci dovrebbe essere anche il sesso, e per fare sesso un minimo di attrazione fisica ci deve essere... almeno per me! ovviamente non tutti possono essere d'accordo. :)

zeuspluvi(ilritorno)

Re: Affinchè un rapporto a due funzioni...

Messaggio da zeuspluvi(ilritorno) » 09/07/2007, 19:15

Arcobaleno ha scritto:Sicuramente gli elementi che concorrono alla buona riuscita di un rapporto a due, sono infiniti, che ne dite se proviamo a stendere una sorta di decalogo?
Per me fondamentale forse da primo posto è
L'ARTE DEL DIALOGO:
Spesso quando si parla con il patner le intenzioni sono ottime, ma i risultati sono pessimi, solo perché si usa male l’arte del dialogo. Per esempio il classico “stai sempre a criticarmi” ottiene una risposta di fine trasmissioni, tipo Non è vero. Un più articolato “ho la sensazione che non ti soddisfo mai, sollecita come minimo un confronto di venti minuti con relative messe in discussione ed esposizione dettagliata dei punti di vista. Qualche altro esempio:invece che “non ci sei mai quando ho bisogno di te” è molto meglio “mi piacerebbe passare molto più tempo con te”. Insomma quando si vuole discutere un aspetto del rapporto è molto meglio esporre la questione in prima persona, dire “io” anziché “tu”, in questo modo l’altro non si sente subito aggredito e giudicato. Un’altra regola per confrontarsi senza distruggersi è quella di parlare sempre del fare e mai dell’essere, cioè non “tu sei disordinato” ma “oggi hai lasciato questo e quello in disordine, cercando di circoscrivere il più possibile gli episodi. Solo così c’è qualche speranza che la comunicazione sia costruttiva serva a trovare un accordo e non a demolire le sicurezze dell’altro.
io credo che affinchè un rapporto duri bisogna scegliersi una ragazza brutta. sono più serie di solito e non si avrebbe il problema che ti può tradire con un altro. il problema è che, a meno che sei un feticista, ti dovrebbe piacere per poterci stare insieme e la cosa non è semplice :thinking:

amico73


Messaggio da amico73 » 10/07/2007, 8:47

Blue75 ha scritto:[...]



a parte che dire "vogliamo essere PEGGIORI di lui" ...di chi? del cane? e perchè il cane è un elemento cattivo per cui si può essere peggiori? bhò questa non l'ho capita :O ma poi che c'entra l'amore fra cane-padrone, genitore-figlio, fra amici... certo mica stai a guardare l'aspetto fisico...
pensavo si parlasse di rapporto amoroso di coppia.
bè io dico sempre a mio marito che lo amerò sempre per quello che è, ma se mi diventa di 200 chili, puzzolente, calvo e coi denti marci (è solo un esempio!!!) lo amerei ancora ma non mi chieda di fare sesso!
ora ditemi che per fare sesso non vi deve piacere fisicamente il vostro partner. :rolleyes: .. e per come la vedo io, perchè funzioni un rapporto di coppia ci dovrebbe essere anche il sesso, e per fare sesso un minimo di attrazione fisica ci deve essere... almeno per me! ovviamente non tutti possono essere d'accordo. :)

Il mio era un esempio per cercare di far capire quello che vorrei dire perchè so di non esprimermi benissimo. Essere peggiori del cane nel senso che secondo me l'uomo dovrebbe avere un qualcosa in piu' rispetto all'animale in quanto l'animale ragiona con l'istinto mentre l'uomo dovrebbe avere anche un altro sistema per ragionare oltre al puro istinto.
Da quanto ho capito per te amare una persona vuol dire che quando questa diventa vecchia e ovviamente meno attraente tu rifiuti una parte importante del vostro rapporto
Guarda che vecchi lo diventiamo tutti e nessuno col passare del tempo diventa sempre piu' bello ......
Per me l'amore è molto al di sopra delle esteriorità ed inoltre io se amo una persona non faccio sesso con lei ma faccio all'amore che, per me, è molto diverso.
Tornando al cane ... lui fa sesso con la cagnetta che gli piace perchè il suo istinto è procreare e poi quando ha finito se ne va e ne cerca un'altra che gli piaccia ... l'uomo, secondo me, è diverso perchè l'uomo possiede una piccola cosa in piu' rispetto al cane: i sentimenti ......

Attenta: ho fatto l'esempio del cane non del cigno perchè i cigni, invece, fanno coppie fisse e sono uniti per tutta la vita .... certo, mi dirai, i cigni non cambiano aspetto con il passare del tempo ......

Ciao
Gianni

Blue75


Messaggio da Blue75 » 10/07/2007, 17:16

amico73 ha scritto:[...]
Da quanto ho capito per te amare una persona vuol dire che quando questa diventa vecchia e ovviamente meno attraente tu rifiuti una parte importante del vostro rapporto
veramente ho scritto che lo amerò sempre così com'è. :rolleyes: ..anche se non mi piacerà più fisicamente.
Il discernimento che si può fare tra sesso e amore poi è una cosa molto personale, quindi non mi pronuncio. Ognuno ha le sue idee. Io personalmente, anche se nei film è tanto romantico e carino,a 90 anni mi vedo ancora a fianco a mio marito, spero, ma non ancora attratta fisicamente e con la voglia di fare sesso :) .
amico73 ha scritto: .. l'uomo, secondo me, è diverso perchè l'uomo possiede una piccola cosa in piu' rispetto al cane: i sentimenti ......
caro amico, qui secondo me ti sbagli di grosso...se sostieni che i cani non hanno sentimenti non li conosci.
Infatti non è così automatico che un cane e una cagna si accoppino non appena si vedono. anche loro si devono conoscere, e piacere.
ma qui stiamo uscento fuori tema. ;)