lisa ha scritto:La mia è una relazione nata da una chat, viviamo a 600 km di distanza ma ci vogliamo bene. Fino alla scorsa settimana era tutto un gioco, uno scherzo ed avevamo progettato di vederci per stare 3 giorni insieme. Poi proprio il giorno in cui dovevamo incontrarci purtroppo è successo un fatto tragico e tutti i nostri progetti purtroppo non si sono potuti realizzare.
Ora lui è preso da questa situazione difficile (la malattia di una parente molto stretta) e il nostro rapporto nato da un gioco purtroppo è in bilico.
Io vorrei stargli vicina pur da lontano ma non so come fare. Non so se chiamarlo ancora o aspettare che lui si riavvicini a me. Spero di essere stata chiara anche se sono rimasta nel vago e soprattutto spero vorrete consigliarmi grazie
Ciao Lisa, ho avuto anch'io una storia simile alla tua, una relazione bellissima ma con un bel pò di km di distanza (io di Roma, lui di Alessandria). Un rapporto alla distanza non è certamente facile da gestire, devi crederci davvero ed avere molta, molta pazienza nell'importi di superare tutte le difficoltà che comporta. A volte mi riusciva di essere comprensiva, in altri momenti proprio no e allora subentravano le inevitabili discussioni, i malumori, poi....le lunghe estenuanti telefonate di
chiarimento, di rassicurazione. Non ci vedevamo spesso per via della distanza e degli impegni del suo lavoro, quindi ogni appuntamento mancato (quanti ce ne sono stati!!!) non era mai vissuto nella sua "giusta dimensione", anche perchè sempre aleggiava l'incognita del "quando potremo di nuovo vederci?" Devi prepararti ad essere molto comprensiva, imparare a convivere con le inevitabili difficoltà date dalla distanza e, soprattutto, nutrire una solida, illimitata fiducia nel tuo compagno, imparare a controllare la gelosia e cercare di credere (per quanto possibile) nelle spiegazioni che riceverai. Una storia alla distanza comporta anche l'attesa del telefono: la chiamata che tarda ad arrivare e quella che proprio non arriva con la conseguenza degli inevitabil rompimenti di capo e l'ansia e le paranoie del caso.
Lisa se inizi questa storia già pensando, davanti ad una prima difficoltà, che il tuo rapporto è in bilico ti consiglio davvero di non andare avanti. E' un consiglio di chi ha fatto l'esperienza (anche se è vero che ognuno di noi ha capacità diverse di gestire una stessa identica situazione), ma nel tuo caso ci vedo già molto smarrimento.
Io ti consiglio di chiamarlo (che male c'è? dovrebbe invece fargli piacere un tuo interessamento) non è giusto che tu viva con quest'ansia e....permettimi solo una domanda: che difficoltà ha lui di chiamarti? La malattia è di una parente stretta, non è lui a star male, e proprio perchè, mi sembra d'aver capito che è una storia all'inizio sarebbe stato doveroso da parte sua farti almeno una telefonata di "aggiornamento".
Chiamalo e valuta bene la situazione.
Sono solidale con te
Marilena