ocean ha scritto:[...]
Tranquilla, ho capito e cerco di darti alcuni consigli.
Intanto cerca di fare chiarezza in te: lavorare con le persone in stato di gravi difficoltà è emozionante, coinvolgente, ma molto molto difficile, noi siamo per loro ancore di salvataggio, respiro, normalità..ma loro per te cosa sono?
mi permetto di parlarti così perchè spesso presi dal coinvolgimento e dal desiderio di essere utili dimentichiamo che siamo comunque esseri umani con grossi limiti. ( sono concorde con Mimmi)
Lavorare con le disabilità è un continuo crescere, una continua formazione è una continua autoanalisi, più ci accorgiamo dei nostri limiti e dei nostri fallimenti e più possiamo aiutare loro e noi stessi.
Una dote che devi assolutamente avere è l' empatia, devi captare, devi saperti mettere nei panni degli atri, devi essere sincera..perchè soprattuto chi ha disturbi della relazione ( anche psichiatrici) percepisce chi sei davvero e poi..devi essere forte.
Forte nel dividere bene la vita professionale da quella privata. Sei educatore per lavoro, stai attenta perchè questo è il nodo vero di chi ha l' entusiasmo che hai tu ( che avevo anche io), non portati le loro angosce, le loro famiglie, le loro storie a casa, ne rimarresti soffocata, imbrigliata e perderesti la lucidità necessaria per essere davvero di aiuto.
quindi attenta alle emozioni!
Ti sto parlando come se già fossi un' educatrice..se senti che questo è il tuo cammino..allora corri, il tempo non ti è di aiuto poichè la formazione è lunga.
fai attenzione nello scegliere il percorso formativo perchè ci sono diverse sfaccetature, se scegli un percorso da educatore professionale devi iscriverti al corso di laurea di primo livello che abilita alla professione sanitaria, in genere sono interfacoltà es. Medicina e Chirurgia, scienze della formazione ( nella tua regione ce ne sono molti), vi è anche il corso di laurea in educatore sociale ( in genere utilizzato nelle carceri e nel disagio giovanile), questi li trovi soprattuto in Emilia.
Non scegliere corsi di formazione strani ( a meno che non conosci bene l' ente e non ti garantiscano un inserimento lavorativo) perchè allo stato attuale valgono solo i corsi di laurea o le riqualificazioni ( alle quali non puoi accedere perchè non hai titoli di studio inerenti)...inoltre sappi che purtroppo è un lavoro emotivamente e fisicamente pesante e sottopagato soprattutto nelle cooperative
Se ti interessa invece lavorare con la prima infanzia puoi scegliere scienze della formazione primaria, essa ti prepara anche al ruolo del sostegno all' handicap, permettendoti con il tempo, di accedere al ruolo nelle scuole dell' infanzia o nella scuola primaria pubblica.
spero di non averti disillusa, magari dopo ti racconto il mio percorso..
facci sapere come va
Un abbraccio
Ocean
Ciao Ocean,
grazie per il tuo messaggio, sono arrivata a casa solo ora, sono stanchissima, ci tornerò ancora, ma intanto ci tenevo a dirti che l' ho già letto, non ho saputo aspettare..
Mi hai fatto una domanda importante e cioe', loro cosa sono per me? E' una domanda che mi sono fatta diverse volte e che mi pongo tutt' ora, ma non sono sicura di aver trovato la vera risposta..ho cercato di darmi le peggiori risposte che riuscivo ad immaginare per aiutarmi a capire.
Io ho paura, non sono sicura di saper aiutare qualcuno, ed è per questo che mi aggrappo a qualsiasi cosa, a qualsiasi suggerimento o consiglio, proprio per capire se sono in grado non dico di farlo, ma almeno di arrivare a farlo. Sono combattuta tra un sentimento emotivo che mi fa stare male di fronte a situazioni difficili e che fa emergere in me una volonta' istintiva di "fare qualcosa" e l' insicurezza di non essere in grado di farlo, o almeno di non saperlo fare nel modo giusto. In realtà sto lavorando su me stessa, faccio riflessioni, cerco di capire quali sono le mie emozioni, mi metto alla prova in continuazione per misurare la mia capacità di lucidita' di fronte a situazioni che lo richiedono.Credo però che una cosa è conoscersi e analizzare se stessi rispetto a situazioni di quotidiana "normalità" ed un' altra e' conoscersi e misurarsi relazionandosi con persone che vivono un disagio..
sono sicura di avere molti limiti, alcuni ancora sconosciuti, ma penso e sento di essere in grado di superarne almeno qualcuno.
Sai, la scelta di avvicinarmi al mondo del volontariato e di considerare poi una possibilità di tipo lavorativo è stata una delle conseguenze che si sono manifestate quando ho cominciato ad agire per essere semplicemente me stessa. Ho analizzato diverse volte la parola "educazione", cosa significa educare? Cosa significa essere educatori? Qui mi sembra una risposta significativa quello che hai detto relativamente al "non coinvolgimento emotivo" proprio al fine del vero aiuto (ti prego di correggermi se ritieni che io dica qualcosa di sbagliato)
Sì, ho molto entusiasmo ora, ma ho paura poi di accorgermi di aver sbagliato. Adesso cio' che principalmente mi spinge è un fattore puramente istintivo, non ho un perchè razionale, non una motivazione legata a vicissitudini personali. Solo la ricerca di cio' che piu' intimamente mi somiglia.. Sto scrivendo tanti pensieri, forse un po' confusi lo so, sono anche molto stanca data l 'ora...concludo per ora ringraziandoti per le dritte chi mi hai dato per le possibilità di formazione, vivo nei paraggi di bergamo pertanto quasi certamente mi iscrivero' alla facoltà di scienze dell' educazione di bergamo..la conosci per caso? Comunque mi piacerebbe conoscere il tuo percorso, moltissimo credimi, una cosa che non mi manca è la voglia ed il forte interesse di ascoltare chi mi sta intorno per riuscire a valutare me stessa. Quando avrai voglia e tempo sarò felice di sapere di te..comunque sia mi piacerebbe sentirti ancora indipendentemente dalla questione personale che mi ha fatto aprire questo topic, si beh insomma, volentieri possiamo chiacchierare di qualsiasi cosa. Certamente ti \ vi terrò informate circa gli sviluppi, perche' mi piace poterne parlare con qualcuno..fino ad ora non l' ho fatto con nessuno...appena appena accennato a mia madre..ci tengo troppo alla sua opinione..e la paura di fare poi un passo indietro, di accorgermi di aver sbagliato, mi trattiene dal raccontarle tutto con l' entusiasmo che vorrei trasmetterle...ora però vado a nanna..ciao ciao Ocean a presto!!
buonanotte