C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

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Sanjina

C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da Sanjina » 10/04/2006, 20:57

Ciao, se ci fosse qualche educatore professionale o educatrice in questo forum mi piacerebbe poterlo sapere perche ci terrei ad avere un' opinione..possibilmente qualcuno che ami questa professione e che la svolga con una certa passione...grazie fin da ora.. :ciao:

mimmi

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da mimmi » 10/04/2006, 23:02

Sanjina ha scritto:Ciao, se ci fosse qualche educatore professionale o educatrice in questo forum mi piacerebbe poterlo sapere perche ci terrei ad avere un' opinione..possibilmente qualcuno che ami questa professione e che la svolga con una certa passione...grazie fin da ora.. :ciao:
Ciao sanjina...cerchi un'educatrice?...ne hai trovata una...eccomi qua...io faccio questo lavoro da 5 anni...è meraviglioso...uno dei lavori più belli che possa esistere...se vuoi sapere qualcosa chiedi pure...se posso esserti d'aiuto ne sarò contenta... :ciao: :mangahello:

ocean

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da ocean » 10/04/2006, 23:14

Sanjina ha scritto:Ciao, se ci fosse qualche educatore professionale o educatrice in questo forum mi piacerebbe poterlo sapere perche ci terrei ad avere un' opinione..possibilmente qualcuno che ami questa professione e che la svolga con una certa passione...grazie fin da ora.. :ciao:
ciao,
sono educatrice per bambini portatori di handicap ( per lo più ciechi-autistici)
lavoro con grande passione da 25 anni, mi sono anche specializzata in psicomotricità relazionale.
Adoro i bambini e traggo da loro grandi spunti di vita, purtroppo però combatto quotidianamente sacche di assurda intolleranza tra colleghi pieni di ipocrisie.
se posso esserti utile sono a tua disposizione.
ciao Ocean

Sanjina

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da Sanjina » 10/04/2006, 23:40

mimmi ha scritto:[...]
Ciao sanjina...cerchi un'educatrice?...ne hai trovata una...eccomi qua...io faccio questo lavoro da 5 anni...è meraviglioso...uno dei lavori più belli che possa esistere...se vuoi sapere qualcosa chiedi pure...se posso esserti d'aiuto ne sarò contenta... :ciao: :mangahello:

Azz! Ne ho trovata subito una..incredibile! Mi piace immaginare che possa essere un segnale...ora capirai perchè..
Dunque ti spiego brevemente..la mia formazione professionale è di tutt' altro tipo..svolgo però attività di volontariato con ragazzi e adulti con disabilità di tipo cognitivo, intellettivo e difficoltà relazionali. Amo quello che faccio, sto bene quando sto con loro. Il tempo che dedico al volontariato si divide in parte stando a stretto contatto con queste persone ed in parte partecipando attivamente ad attivita' dell 'associazione (ad esempio partecipo ad un coordinamento provinciale in qualità di rappresentante dell' associazione stessa oppure agli incontri per l' attuazione dei piani di zona ecc ecc) Tutto questo mi sta prendendo sempre piu' tempo e sempre piu' vorrei dedicarne. Sono arrivata ad un punto in cui mi sembra di condurre una doppia vita, una che desidero e l' altra che sono costretta a condurre per ovvie ragioni di sopravvivenza (stipendio a fine mese..) In qualsiasi momento della giornata il mio pensiero è là, avrei bisogno di piu' tempo ed energia, ma non è possibile perche' devo lavorare. La conseguenza di tutto questo è che da tempo ho cominciato seriamente a pensare di darmi una possibilità di svolta di tipo lavorativo affinchè questa mia doppia vita si trasformi nella vita che desidero. Tanto per cominciare ho ritenuto indispensabile una formazione e quindi corsi su corsi nonchè la decisione di iscrivermi all' università a partire da quest' anno. Ho quasi trent' anni, avrei dovuto fare queste scelte tempo fa..ho paura, a volte mi viene da piangere perche' per la prima volta sento davvero quello che desidero, ma potrebbe essere troppo tardi. Nonostante questo ho deciso di seguire lo stesso questo mio personale cammino, non ce la farei a tornare indietro, ho bisogno di provarci, di seguire questa passione che credo mi dia l' energia necessaria per affrontare le difficoltà che potrei incontrare.
Mi piacerebbe sapere tu cosa ne pensi, qualsiasi cosa ti venga in mente..per me è molto importante..
GRAZIE, spero di sentirti a presto :ciao: :mangahello:

ocean

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da ocean » 11/04/2006, 0:00

Sanjina ha scritto:[...]




Azz! Ne ho trovata subito una..incredibile! Mi piace immaginare che possa essere un segnale...ora capirai perchè..
Dunque ti spiego brevemente..la mia formazione professionale è di tutt' altro tipo..svolgo però attività di volontariato con ragazzi e adulti con disabilità di tipo cognitivo, intellettivo e difficoltà relazionali. Amo quello che faccio, sto bene quando sto con loro. Il tempo che dedico al volontariato si divide in parte stando a stretto contatto con queste persone ed in parte partecipando attivamente ad attivita' dell 'associazione (ad esempio partecipo ad un coordinamento provinciale in qualità di rappresentante dell' associazione stessa oppure agli incontri per l' attuazione dei piani di zona ecc ecc) Tutto questo mi sta prendendo sempre piu' tempo e sempre piu' vorrei dedicarne. Sono arrivata ad un punto in cui mi sembra di condurre una doppia vita, una che desidero e l' altra che sono costretta a condurre per ovvie ragioni di sopravvivenza (stipendio a fine mese..) In qualsiasi momento della giornata il mio pensiero è là, avrei bisogno di piu' tempo ed energia, ma non è possibile perche' devo lavorare. La conseguenza di tutto questo è che da tempo ho cominciato seriamente a pensare di darmi una possibilità di svolta di tipo lavorativo affinchè questa mia doppia vita si trasformi nella vita che desidero. Tanto per cominciare ho ritenuto indispensabile una formazione e quindi corsi su corsi nonchè la decisione di iscrivermi all' università a partire da quest' anno. Ho quasi trent' anni, avrei dovuto fare queste scelte tempo fa..ho paura, a volte mi viene da piangere perche' per la prima volta sento davvero quello che desidero, ma potrebbe essere troppo tardi. Nonostante questo ho deciso di seguire lo stesso questo mio personale cammino, non ce la farei a tornare indietro, ho bisogno di provarci, di seguire questa passione che credo mi dia l' energia necessaria per affrontare le difficoltà che potrei incontrare.
Mi piacerebbe sapere tu cosa ne pensi, qualsiasi cosa ti venga in mente..per me è molto importante..
GRAZIE, spero di sentirti a presto :ciao: :mangahello:
mi spiace,
probabilmente hai ritenuto che non ti potessi essere di aiuto..ti sei fermata all' apparenza, alle poche parole dette, lavoro con i bambini ma mi occupo di disabilità da sempre anche a livello formativo. o forse hai pensato che sono troppo vecchia per essere del campo!

un consiglio: se vuoi fare questo lavoro vai oltre ciò che vedi e non fare l' errore di sentirti assolutamente indispensabile..rischieresti di farti del male come me ne sono fatta io.
In bocca al lupo

Sanjina

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da Sanjina » 11/04/2006, 0:10

ocean ha scritto:[...]
ciao,
sono educatrice per bambini portatori di handicap ( per lo più ciechi-autistici)
lavoro con grande passione da 25 anni, mi sono anche specializzata in psicomotricità relazionale.
Adoro i bambini e traggo da loro grandi spunti di vita, purtroppo però combatto quotidianamente sacche di assurda intolleranza tra colleghi pieni di ipocrisie.
se posso esserti utile sono a tua disposizione.
ciao Ocean
ciao Ocean! Ho visto il tuo messaggio solo dopo aver risposto a Mimmi, altrimenti l' avrei indirizzato anche a te naturalmente! Credo tu abbia letto quanto ho scritto, circa il mio desiderio di affrontare un percorso che possa darmi una possibilità di svolta lavorativa nell ' ambito del sociale, oltre all' attività di volontariato che già svolgo.
Hai già 25 anni di esperienza nonostante tu sia ancora giovane, credi che per me possa esserci una possibilita' benchè io non sia piu' giovanissima? Pensi che la mia passione affiancata ad una indispensabile formazione possano aiutarmi oppure sarebbe meglio non pensarci piu'? (mi sembra impossibile..non so se ci riuscirei ). Cosa ne pensi? Qualsiasi cosa, anche se non dovesse essere un' opinione positiva..ancora GRAZIE per il tuo interessamento..spero di sentirti presto :ciao: :mangahello:

Sanjina

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da Sanjina » 11/04/2006, 0:20

ocean ha scritto:[...]
mi spiace,
probabilmente hai ritenuto che non ti potessi essere di aiuto..ti sei fermata all' apparenza, alle poche parole dette, lavoro con i bambini ma mi occupo di disabilità da sempre anche a livello formativo. o forse hai pensato che sono troppo vecchia per essere del campo!

un consiglio: se vuoi fare questo lavoro vai oltre ciò che vedi e non fare l' errore di sentirti assolutamente indispensabile..rischieresti di farti del male come me ne sono fatta io.
In bocca al lupo

Ciao Ocean!! No, no, scherzi..ti ho appena inviato un messaggio, mi sono accorta del tuo in un secondo momento, mi dispiace non sono ancora pratica di forum e non ero andata fino in fondo con la freccia per questo non ho letto subito il tuo messaggio!!!!! Che stupida accidenti che rabbia! Sono stata invece contentissima di vedere la possibilità di una tua opinione data anche la tua esperienza anzi, intanto grazie per il tuo consiglio, ci voglio riflettere, mi sembra molto importante. Mi piacerebbe "chiacchierare" ancora con te se ti andrà. Spero tanto di sì.
:)

mimmi

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da mimmi » 11/04/2006, 7:50

Sanjina ha scritto:[...]




Azz! Ne ho trovata subito una..incredibile! Mi piace immaginare che possa essere un segnale...ora capirai perchè..
Dunque ti spiego brevemente..la mia formazione professionale è di tutt' altro tipo..svolgo però attività di volontariato con ragazzi e adulti con disabilità di tipo cognitivo, intellettivo e difficoltà relazionali. Amo quello che faccio, sto bene quando sto con loro. Il tempo che dedico al volontariato si divide in parte stando a stretto contatto con queste persone ed in parte partecipando attivamente ad attivita' dell 'associazione (ad esempio partecipo ad un coordinamento provinciale in qualità di rappresentante dell' associazione stessa oppure agli incontri per l' attuazione dei piani di zona ecc ecc) Tutto questo mi sta prendendo sempre piu' tempo e sempre piu' vorrei dedicarne. Sono arrivata ad un punto in cui mi sembra di condurre una doppia vita, una che desidero e l' altra che sono costretta a condurre per ovvie ragioni di sopravvivenza (stipendio a fine mese..) In qualsiasi momento della giornata il mio pensiero è là, avrei bisogno di piu' tempo ed energia, ma non è possibile perche' devo lavorare. La conseguenza di tutto questo è che da tempo ho cominciato seriamente a pensare di darmi una possibilità di svolta di tipo lavorativo affinchè questa mia doppia vita si trasformi nella vita che desidero. Tanto per cominciare ho ritenuto indispensabile una formazione e quindi corsi su corsi nonchè la decisione di iscrivermi all' università a partire da quest' anno. Ho quasi trent' anni, avrei dovuto fare queste scelte tempo fa..ho paura, a volte mi viene da piangere perche' per la prima volta sento davvero quello che desidero, ma potrebbe essere troppo tardi. Nonostante questo ho deciso di seguire lo stesso questo mio personale cammino, non ce la farei a tornare indietro, ho bisogno di provarci, di seguire questa passione che credo mi dia l' energia necessaria per affrontare le difficoltà che potrei incontrare.
Mi piacerebbe sapere tu cosa ne pensi, qualsiasi cosa ti venga in mente..per me è molto importante..
GRAZIE, spero di sentirti a presto :ciao: :mangahello:

Ciao Sanjina...anche io come te ho iniziato questo lavoro "tardi" avevo 24 anni quando per la prima mi sono trovata, quasi per caso, a svolgerlo...ed ha anche in qualche modo stravolto la mia vita...fino a quel momento frequentavo giurisprudenza...ma a mano a mano che i giorni passavano sentivo che quello sarebbe stato il mio lavoro...così ho lasciato giurisprudenza e mi sono segnata a scienze del servizio sociale...poi mi sono fatta vari corsi organizzati dalla provincia...ed ho iniziato a collaborare con l'assistente sociale e l'educatrice del mio distretto...anche io ho iniziato senza nessun tipo di qualifica speficica, 5 anni fa si poteva fare...ma adesso occorrono corsi di studi mirati o quanto meno dei corsi come animatrice o cose simili, nonchè molta esperienza, in questo sono stata molto forunata...adesso sto per laurearmi, spero di poter continuare a fare questo lavoro magari nelle scuole e con qualche cooperativa...come ti ha detto ocean è vero non bisogna credere di essere assolutamente indispensabili...per fare questo lavoro bene bisogna essere in grado di conoscere i nostri limiti...ed è estremamene importante non vederli come una negatività ma come un pregio...solo capendo dove possiamo arrivare e dove no possiamo svolgere questo lavoro serenamente e con buoni risultati per la persona seguita...d'altraparte spesso l'aiuto è limitato non per colpa nostra ma per carenze strutturali e di servizi...forse è propria questa la cosa più difficile da affrontare in questo lavoro...quindi quello che posso dirti è questo: se senti che sei portata per seguire bambini, ragazzi, ma anche adulti in difficoltà beh segui questa strada...è vero lo studio è impegnativo nonchè lungo, ma è indispensabile...ma se ci metti passione sono sicura che riuscirai a superare le incertezze e gli ostacoli...come c'è scritto sotto ad ogni mio post..."se puoi sognarlo puoi farlo"... :ciao: :mangahello:

Sanjina

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da Sanjina » 11/04/2006, 13:23

mimmi ha scritto:[...]




Ciao Sanjina...anche io come te ho iniziato questo lavoro "tardi" avevo 24 anni quando per la prima mi sono trovata, quasi per caso, a svolgerlo...ed ha anche in qualche modo stravolto la mia vita...fino a quel momento frequentavo giurisprudenza...ma a mano a mano che i giorni passavano sentivo che quello sarebbe stato il mio lavoro...così ho lasciato giurisprudenza e mi sono segnata a scienze del servizio sociale...poi mi sono fatta vari corsi organizzati dalla provincia...ed ho iniziato a collaborare con l'assistente sociale e l'educatrice del mio distretto...anche io ho iniziato senza nessun tipo di qualifica speficica, 5 anni fa si poteva fare...ma adesso occorrono corsi di studi mirati o quanto meno dei corsi come animatrice o cose simili, nonchè molta esperienza, in questo sono stata molto forunata...adesso sto per laurearmi, spero di poter continuare a fare questo lavoro magari nelle scuole e con qualche cooperativa...come ti ha detto ocean è vero non bisogna credere di essere assolutamente indispensabili...per fare questo lavoro bene bisogna essere in grado di conoscere i nostri limiti...ed è estremamene importante non vederli come una negatività ma come un pregio...solo capendo dove possiamo arrivare e dove no possiamo svolgere questo lavoro serenamente e con buoni risultati per la persona seguita...d'altraparte spesso l'aiuto è limitato non per colpa nostra ma per carenze strutturali e di servizi...forse è propria questa la cosa più difficile da affrontare in questo lavoro...quindi quello che posso dirti è questo: se senti che sei portata per seguire bambini, ragazzi, ma anche adulti in difficoltà beh segui questa strada...è vero lo studio è impegnativo nonchè lungo, ma è indispensabile...ma se ci metti passione sono sicura che riuscirai a superare le incertezze e gli ostacoli...come c'è scritto sotto ad ogni mio post..."se puoi sognarlo puoi farlo"... :ciao: :mangahello:

ciao!! Anzitutto grazie per il messaggio, purtroppo ora sono di fretta e non mi è possibile soffermarmi a leggerlo come vorrei, ma ci ritornerò presto..sono contenta di aver trovato te ed Ocean in questo forum, magari piu' avanti vi chiederò qualche consiglio, io la mia scelta ora l' ho già fatta, ma si tratta solo del primo passo, per ora si limita ad intraprendere lo studio universitario..spero di riuscire a non mollare..comunque.. credo che le vere difficoltà verranno quando comincerò concretamente a mettermi in gioco..se ne avrò la possibilità con un lavoro. Io ci spero tanto. Ciao A PRESTO!!!

ocean

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da ocean » 11/04/2006, 22:36

Sanjina ha scritto:[...]




Ciao Ocean!! No, no, scherzi..ti ho appena inviato un messaggio, mi sono accorta del tuo in un secondo momento, mi dispiace non sono ancora pratica di forum e non ero andata fino in fondo con la freccia per questo non ho letto subito il tuo messaggio!!!!! Che stupida accidenti che rabbia! Sono stata invece contentissima di vedere la possibilità di una tua opinione data anche la tua esperienza anzi, intanto grazie per il tuo consiglio, ci voglio riflettere, mi sembra molto importante. Mi piacerebbe "chiacchierare" ancora con te se ti andrà. Spero tanto di sì.
:)
Tranquilla, ho capito e cerco di darti alcuni consigli.
Intanto cerca di fare chiarezza in te: lavorare con le persone in stato di gravi difficoltà è emozionante, coinvolgente, ma molto molto difficile, noi siamo per loro ancore di salvataggio, respiro, normalità..ma loro per te cosa sono?
mi permetto di parlarti così perchè spesso presi dal coinvolgimento e dal desiderio di essere utili dimentichiamo che siamo comunque esseri umani con grossi limiti. ( sono concorde con Mimmi)
Lavorare con le disabilità è un continuo crescere, una continua formazione è una continua autoanalisi, più ci accorgiamo dei nostri limiti e dei nostri fallimenti e più possiamo aiutare loro e noi stessi.
Una dote che devi assolutamente avere è l' empatia, devi captare, devi saperti mettere nei panni degli atri, devi essere sincera..perchè soprattuto chi ha disturbi della relazione ( anche psichiatrici) percepisce chi sei davvero e poi..devi essere forte.
Forte nel dividere bene la vita professionale da quella privata. Sei educatore per lavoro, stai attenta perchè questo è il nodo vero di chi ha l' entusiasmo che hai tu ( che avevo anche io), non portati le loro angosce, le loro famiglie, le loro storie a casa, ne rimarresti soffocata, imbrigliata e perderesti la lucidità necessaria per essere davvero di aiuto.
quindi attenta alle emozioni!
Ti sto parlando come se già fossi un' educatrice..se senti che questo è il tuo cammino..allora corri, il tempo non ti è di aiuto poichè la formazione è lunga.
fai attenzione nello scegliere il percorso formativo perchè ci sono diverse sfaccetature, se scegli un percorso da educatore professionale devi iscriverti al corso di laurea di primo livello che abilita alla professione sanitaria, in genere sono interfacoltà es. Medicina e Chirurgia, scienze della formazione ( nella tua regione ce ne sono molti), vi è anche il corso di laurea in educatore sociale ( in genere utilizzato nelle carceri e nel disagio giovanile), questi li trovi soprattuto in Emilia.
Non scegliere corsi di formazione strani ( a meno che non conosci bene l' ente e non ti garantiscano un inserimento lavorativo) perchè allo stato attuale valgono solo i corsi di laurea o le riqualificazioni ( alle quali non puoi accedere perchè non hai titoli di studio inerenti)...inoltre sappi che purtroppo è un lavoro emotivamente e fisicamente pesante e sottopagato soprattutto nelle cooperative
Se ti interessa invece lavorare con la prima infanzia puoi scegliere scienze della formazione primaria, essa ti prepara anche al ruolo del sostegno all' handicap, permettendoti con il tempo, di accedere al ruolo nelle scuole dell' infanzia o nella scuola primaria pubblica.

spero di non averti disillusa, magari dopo ti racconto il mio percorso..
facci sapere come va
Un abbraccio
Ocean

Sanjina

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da Sanjina » 12/04/2006, 2:03

ocean ha scritto:[...]
Tranquilla, ho capito e cerco di darti alcuni consigli.
Intanto cerca di fare chiarezza in te: lavorare con le persone in stato di gravi difficoltà è emozionante, coinvolgente, ma molto molto difficile, noi siamo per loro ancore di salvataggio, respiro, normalità..ma loro per te cosa sono?
mi permetto di parlarti così perchè spesso presi dal coinvolgimento e dal desiderio di essere utili dimentichiamo che siamo comunque esseri umani con grossi limiti. ( sono concorde con Mimmi)
Lavorare con le disabilità è un continuo crescere, una continua formazione è una continua autoanalisi, più ci accorgiamo dei nostri limiti e dei nostri fallimenti e più possiamo aiutare loro e noi stessi.
Una dote che devi assolutamente avere è l' empatia, devi captare, devi saperti mettere nei panni degli atri, devi essere sincera..perchè soprattuto chi ha disturbi della relazione ( anche psichiatrici) percepisce chi sei davvero e poi..devi essere forte.
Forte nel dividere bene la vita professionale da quella privata. Sei educatore per lavoro, stai attenta perchè questo è il nodo vero di chi ha l' entusiasmo che hai tu ( che avevo anche io), non portati le loro angosce, le loro famiglie, le loro storie a casa, ne rimarresti soffocata, imbrigliata e perderesti la lucidità necessaria per essere davvero di aiuto.
quindi attenta alle emozioni!
Ti sto parlando come se già fossi un' educatrice..se senti che questo è il tuo cammino..allora corri, il tempo non ti è di aiuto poichè la formazione è lunga.
fai attenzione nello scegliere il percorso formativo perchè ci sono diverse sfaccetature, se scegli un percorso da educatore professionale devi iscriverti al corso di laurea di primo livello che abilita alla professione sanitaria, in genere sono interfacoltà es. Medicina e Chirurgia, scienze della formazione ( nella tua regione ce ne sono molti), vi è anche il corso di laurea in educatore sociale ( in genere utilizzato nelle carceri e nel disagio giovanile), questi li trovi soprattuto in Emilia.
Non scegliere corsi di formazione strani ( a meno che non conosci bene l' ente e non ti garantiscano un inserimento lavorativo) perchè allo stato attuale valgono solo i corsi di laurea o le riqualificazioni ( alle quali non puoi accedere perchè non hai titoli di studio inerenti)...inoltre sappi che purtroppo è un lavoro emotivamente e fisicamente pesante e sottopagato soprattutto nelle cooperative
Se ti interessa invece lavorare con la prima infanzia puoi scegliere scienze della formazione primaria, essa ti prepara anche al ruolo del sostegno all' handicap, permettendoti con il tempo, di accedere al ruolo nelle scuole dell' infanzia o nella scuola primaria pubblica.

spero di non averti disillusa, magari dopo ti racconto il mio percorso..
facci sapere come va
Un abbraccio
Ocean
Ciao Ocean,
grazie per il tuo messaggio, sono arrivata a casa solo ora, sono stanchissima, ci tornerò ancora, ma intanto ci tenevo a dirti che l' ho già letto, non ho saputo aspettare..
Mi hai fatto una domanda importante e cioe', loro cosa sono per me? E' una domanda che mi sono fatta diverse volte e che mi pongo tutt' ora, ma non sono sicura di aver trovato la vera risposta..ho cercato di darmi le peggiori risposte che riuscivo ad immaginare per aiutarmi a capire.
Io ho paura, non sono sicura di saper aiutare qualcuno, ed è per questo che mi aggrappo a qualsiasi cosa, a qualsiasi suggerimento o consiglio, proprio per capire se sono in grado non dico di farlo, ma almeno di arrivare a farlo. Sono combattuta tra un sentimento emotivo che mi fa stare male di fronte a situazioni difficili e che fa emergere in me una volonta' istintiva di "fare qualcosa" e l' insicurezza di non essere in grado di farlo, o almeno di non saperlo fare nel modo giusto. In realtà sto lavorando su me stessa, faccio riflessioni, cerco di capire quali sono le mie emozioni, mi metto alla prova in continuazione per misurare la mia capacità di lucidita' di fronte a situazioni che lo richiedono.Credo però che una cosa è conoscersi e analizzare se stessi rispetto a situazioni di quotidiana "normalità" ed un' altra e' conoscersi e misurarsi relazionandosi con persone che vivono un disagio..
sono sicura di avere molti limiti, alcuni ancora sconosciuti, ma penso e sento di essere in grado di superarne almeno qualcuno.
Sai, la scelta di avvicinarmi al mondo del volontariato e di considerare poi una possibilità di tipo lavorativo è stata una delle conseguenze che si sono manifestate quando ho cominciato ad agire per essere semplicemente me stessa. Ho analizzato diverse volte la parola "educazione", cosa significa educare? Cosa significa essere educatori? Qui mi sembra una risposta significativa quello che hai detto relativamente al "non coinvolgimento emotivo" proprio al fine del vero aiuto (ti prego di correggermi se ritieni che io dica qualcosa di sbagliato)
Sì, ho molto entusiasmo ora, ma ho paura poi di accorgermi di aver sbagliato. Adesso cio' che principalmente mi spinge è un fattore puramente istintivo, non ho un perchè razionale, non una motivazione legata a vicissitudini personali. Solo la ricerca di cio' che piu' intimamente mi somiglia.. Sto scrivendo tanti pensieri, forse un po' confusi lo so, sono anche molto stanca data l 'ora...concludo per ora ringraziandoti per le dritte chi mi hai dato per le possibilità di formazione, vivo nei paraggi di bergamo pertanto quasi certamente mi iscrivero' alla facoltà di scienze dell' educazione di bergamo..la conosci per caso? Comunque mi piacerebbe conoscere il tuo percorso, moltissimo credimi, una cosa che non mi manca è la voglia ed il forte interesse di ascoltare chi mi sta intorno per riuscire a valutare me stessa. Quando avrai voglia e tempo sarò felice di sapere di te..comunque sia mi piacerebbe sentirti ancora indipendentemente dalla questione personale che mi ha fatto aprire questo topic, si beh insomma, volentieri possiamo chiacchierare di qualsiasi cosa. Certamente ti \ vi terrò informate circa gli sviluppi, perche' mi piace poterne parlare con qualcuno..fino ad ora non l' ho fatto con nessuno...appena appena accennato a mia madre..ci tengo troppo alla sua opinione..e la paura di fare poi un passo indietro, di accorgermi di aver sbagliato, mi trattiene dal raccontarle tutto con l' entusiasmo che vorrei trasmetterle...ora però vado a nanna..ciao ciao Ocean a presto!! :ciao: buonanotte :zzz:

mimmi

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da mimmi » 12/04/2006, 14:20

ocean ha scritto:[...]

e sottopagato soprattutto nelle cooperative
Ciao ocean...sono pienamente concorde con quello che hai scritto...ho riportato soltanto questa tua frase sulle cooperative perchè è vero che nelle cooperative il nostro lavoro è sottopagato e sottoposto a condizioni particolari...ma purtroppo, almeno nella mia regione, è spesso l'unica possibilità di poter svolgere il nostro lavoro...i concorsi sono rarissimi, per pochissimi posti...mentre la cooperativa dà a molti la possibilità di lavorare...inoltre spesso molte cooperative svolgono esse stesse dei corsi di formazione molto importanti...io non la ritengo una scelta lavorativa definitiva quella cooperativa ma credo, che in attesa del concorso, sia l'unica cosa che posso fare per acquisere quanto meno un buon livello di esperienza... :ciao: :mangahello:

P.s: approfitto di questo post anche per fare gli auguri di compleanno a Sanjina... :P

ocean

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da ocean » 12/04/2006, 17:47

mimmi ha scritto:[...]



Ciao ocean...sono pienamente concorde con quello che hai scritto...ho riportato soltanto questa tua frase sulle cooperative perchè è vero che nelle cooperative il nostro lavoro è sottopagato e sottoposto a condizioni particolari...ma purtroppo, almeno nella mia regione, è spesso l'unica possibilità di poter svolgere il nostro lavoro...i concorsi sono rarissimi, per pochissimi posti...mentre la cooperativa dà a molti la possibilità di lavorare...inoltre spesso molte cooperative svolgono esse stesse dei corsi di formazione molto importanti...io non la ritengo una scelta lavorativa definitiva quella cooperativa ma credo, che in attesa del concorso, sia l'unica cosa che posso fare per acquisere quanto meno un buon livello di esperienza... :ciao: :mangahello:

P.s: approfitto di questo post anche per fare gli auguri di compleanno a Sanjina... :P
Ciao mimmi, mi associo intanto agli auguri, sbadatamente non ho guardato il profilo.
Hai ragione , attualmente molto del lavoro nel campo"socio-educativo" è nelle mani delle cooperative che quantomeno garantiscono un minimo di sopravvivenza (?), sicuramente danno la possibilità di farti l' esperienza sul campo..alla fine è questa che ti permette insieme ad altro di poter affrontare un lavoro così delicato.
gli unici bandi di concorso che potrebbero ancora uscire sono a carico delle ASL o delle amministrazioni comunali ( grandi comuni), ma le figure richieste sono specifiche, per questo dicevo a Sanjina di valutare bene il percorso.
Secondo me fai bene a continuare gli studi in questa direzione, purtroppo il disagio ( in generale) giovanile, minorile è sempre piu' in aumento e sempre piu' bisognoso di persone capaci e responsabili.

Buon lavoro
Ocean
P.S.
come va al canile?

Sanjina

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da Sanjina » 12/04/2006, 23:16

Sanjina ha scritto:[...]
Ciao Ocean,
grazie per il tuo messaggio, sono arrivata a casa solo ora, sono stanchissima, ci tornerò ancora, ma intanto ci tenevo a dirti che l' ho già letto, non ho saputo aspettare..
Mi hai fatto una domanda importante e cioe', loro cosa sono per me? E' una domanda che mi sono fatta diverse volte e che mi pongo tutt' ora, ma non sono sicura di aver trovato la vera risposta..ho cercato di darmi le peggiori risposte che riuscivo ad immaginare per aiutarmi a capire.
Io ho paura, non sono sicura di saper aiutare qualcuno, ed è per questo che mi aggrappo a qualsiasi cosa, a qualsiasi suggerimento o consiglio, proprio per capire se sono in grado non dico di farlo, ma almeno di arrivare a farlo. Sono combattuta tra un sentimento emotivo che mi fa stare male di fronte a situazioni difficili e che fa emergere in me una volonta' istintiva di "fare qualcosa" e l' insicurezza di non essere in grado di farlo, o almeno di non saperlo fare nel modo giusto. In realtà sto lavorando su me stessa, faccio riflessioni, cerco di capire quali sono le mie emozioni, mi metto alla prova in continuazione per misurare la mia capacità di lucidita' di fronte a situazioni che lo richiedono.Credo però che una cosa è conoscersi e analizzare se stessi rispetto a situazioni di quotidiana "normalità" ed un' altra e' conoscersi e misurarsi relazionandosi con persone che vivono un disagio..
sono sicura di avere molti limiti, alcuni ancora sconosciuti, ma penso e sento di essere in grado di superarne almeno qualcuno.
Sai, la scelta di avvicinarmi al mondo del volontariato e di considerare poi una possibilità di tipo lavorativo è stata una delle conseguenze che si sono manifestate quando ho cominciato ad agire per essere semplicemente me stessa. Ho analizzato diverse volte la parola "educazione", cosa significa educare? Cosa significa essere educatori? Qui mi sembra una risposta significativa quello che hai detto relativamente al "non coinvolgimento emotivo" proprio al fine del vero aiuto (ti prego di correggermi se ritieni che io dica qualcosa di sbagliato)
Sì, ho molto entusiasmo ora, ma ho paura poi di accorgermi di aver sbagliato. Adesso cio' che principalmente mi spinge è un fattore puramente istintivo, non ho un perchè razionale, non una motivazione legata a vicissitudini personali. Solo la ricerca di cio' che piu' intimamente mi somiglia.. Sto scrivendo tanti pensieri, forse un po' confusi lo so, sono anche molto stanca data l 'ora...concludo per ora ringraziandoti per le dritte chi mi hai dato per le possibilità di formazione, vivo nei paraggi di bergamo pertanto quasi certamente mi iscrivero' alla facoltà di scienze dell' educazione di bergamo..la conosci per caso? Comunque mi piacerebbe conoscere il tuo percorso, moltissimo credimi, una cosa che non mi manca è la voglia ed il forte interesse di ascoltare chi mi sta intorno per riuscire a valutare me stessa. Quando avrai voglia e tempo sarò felice di sapere di te..comunque sia mi piacerebbe sentirti ancora indipendentemente dalla questione personale che mi ha fatto aprire questo topic, si beh insomma, volentieri possiamo chiacchierare di qualsiasi cosa. Certamente ti \ vi terrò informate circa gli sviluppi, perche' mi piace poterne parlare con qualcuno..fino ad ora non l' ho fatto con nessuno...appena appena accennato a mia madre..ci tengo troppo alla sua opinione..e la paura di fare poi un passo indietro, di accorgermi di aver sbagliato, mi trattiene dal raccontarle tutto con l' entusiasmo che vorrei trasmetterle...ora però vado a nanna..ciao ciao Ocean a presto!! :ciao: buonanotte :zzz:
ciao Mimmi, ciao Ocean, grazie per gli auguri ;) a presto!!

ocean

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da ocean » 12/04/2006, 23:19

Sanjina ha scritto:[...]



Ciao Ocean,
grazie per il tuo messaggio, sono arrivata a casa solo ora, sono stanchissima, ci tornerò ancora, ma intanto ci tenevo a dirti che l' ho già letto, non ho saputo aspettare..
Mi hai fatto una domanda importante e cioe', loro cosa sono per me? E' una domanda che mi sono fatta diverse volte e che mi pongo tutt' ora, ma non sono sicura di aver trovato la vera risposta..ho cercato di darmi le peggiori risposte che riuscivo ad immaginare per aiutarmi a capire.
Io ho paura, non sono sicura di saper aiutare qualcuno, ed è per questo che mi aggrappo a qualsiasi cosa, a qualsiasi suggerimento o consiglio, proprio per capire se sono in grado non dico di farlo, ma almeno di arrivare a farlo. :ciao: buonanotte :zzz:

Ciao dolce Sunjina!
non so perchè mi dai la sensazione di essere leggermente introspettiva, dubbiosa ecc..ecc.!
Secondo me devi essere più serena, avere dubbi è bene, averne troppi no!
Le risposte ai perchè le trovi solo buttandoti e osservando man mano ciò che accade, ciò che è da tenere o da togliere.
Inizialmente si ha dentro un' energia tale da spaccare il mondo, senti che il feeling che instauri con un bambino, un ragazzo , è di tipo esclusivo, ti senti fondamentale per la sua crescita e " rieducazione"( non mi piace il termine) poi ti accorgi che il mondo gira, che non sei il solo a potergli dare considerazione, giustizia, affetto, disponibilità, in quel momento cominci a mettere a fuoco il tuo vero ruolo: mediare, sei un mediatore tra mondi lontani che si devono incontrare, sei l' educatore che con operazioni quasi maieutiche cerca di tirar fuori tutto il bello che c'è e lo valorizza, lo fortifica.
Hai detto belle cose, non ti far prendere dalla voglia matta di aiutare perchè vedi soffrire, no, non farlo, rischieresti di diventare compassionevole( nel senso peggiore ovviamente), stai vicino con serenità e genuinità..poi tutto arriva.

A me è successo di soffrire molto per una bambina, era un dolore intimo profondo, avevo 23 anni e pur avendo già 4 anni di esperienza mi sono sentita dapprima impotente, poi necessaria, poi sfinita nell' anima. La patologia della bimba era davvero pesantissima: Autismo gravissimo con manifestazioni autolesioniste ( era un' autodistruzione, un annullamento di sè)..io l'ho vista morire dopo 2 anni. Ho impiegato molto tempo per distaccarmi con i pensieri e con i perchè.., con i ma se...

Quindi andiamo avanti con i nostri limiti che sono assolutamente necessari.
:) ciao

P.s.
purtroppo non conosco la facoltà di Bergamo, se non l' hai ancora fatto guarda bene anche le specializzazioni che offre.
Naturalmente anche a me fa piacere parlare con te di ciò che si vuole! tanto più che ho visto la tua passione per l' India!

Sanjina

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da Sanjina » 13/04/2006, 0:08

ocean ha scritto:[...]
Ciao dolce Sunjina!
non so perchè mi dai la sensazione di essere leggermente introspettiva, dubbiosa ecc..ecc.!
Secondo me devi essere più serena, avere dubbi è bene, averne troppi no!
Le risposte ai perchè le trovi solo buttandoti e osservando man mano ciò che accade, ciò che è da tenere o da togliere.
Inizialmente si ha dentro un' energia tale da spaccare il mondo, senti che il feeling che instauri con un bambino, un ragazzo , è di tipo esclusivo, ti senti fondamentale per la sua crescita e " rieducazione"( non mi piace il termine) poi ti accorgi che il mondo gira, che non sei il solo a potergli dare considerazione, giustizia, affetto, disponibilità, in quel momento cominci a mettere a fuoco il tuo vero ruolo: mediare, sei un mediatore tra mondi lontani che si devono incontrare, sei l' educatore che con operazioni quasi maieutiche cerca di tirar fuori tutto il bello che c'è e lo valorizza, lo fortifica.
Hai detto belle cose, non ti far prendere dalla voglia matta di aiutare perchè vedi soffrire, no, non farlo, rischieresti di diventare compassionevole( nel senso peggiore ovviamente), stai vicino con serenità e genuinità..poi tutto arriva.

A me è successo di soffrire molto per una bambina, era un dolore intimo profondo, avevo 23 anni e pur avendo già 4 anni di esperienza mi sono sentita dapprima impotente, poi necessaria, poi sfinita nell' anima. La patologia della bimba era davvero pesantissima: Autismo gravissimo con manifestazioni autolesioniste ( era un' autodistruzione, un annullamento di sè)..io l'ho vista morire dopo 2 anni. Ho impiegato molto tempo per distaccarmi con i pensieri e con i perchè.., con i ma se...

Quindi andiamo avanti con i nostri limiti che sono assolutamente necessari.
:) ciao

P.s.
purtroppo non conosco la facoltà di Bergamo, se non l' hai ancora fatto guarda bene anche le specializzazioni che offre.
Naturalmente anche a me fa piacere parlare con te di ciò che si vuole! tanto più che ho visto la tua passione per l' India!


Ocean, non ci crederai...sono stata qui a scrivere il mio messaggio di risposta e proprio verso la fine mi è saltato tutto, non so che cavolo è successo si sono cancellati tutti i dati..sono troppo stanca..ti scrivo domani..ciao.. :ciao: Buonanotte :zzz:

mimmi

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da mimmi » 13/04/2006, 11:38

ocean ha scritto:[...]



Ciao mimmi, mi associo intanto agli auguri, sbadatamente non ho guardato il profilo.
Hai ragione , attualmente molto del lavoro nel campo"socio-educativo" è nelle mani delle cooperative che quantomeno garantiscono un minimo di sopravvivenza (?), sicuramente danno la possibilità di farti l' esperienza sul campo..alla fine è questa che ti permette insieme ad altro di poter affrontare un lavoro così delicato.
gli unici bandi di concorso che potrebbero ancora uscire sono a carico delle ASL o delle amministrazioni comunali ( grandi comuni), ma le figure richieste sono specifiche, per questo dicevo a Sanjina di valutare bene il percorso.
Secondo me fai bene a continuare gli studi in questa direzione, purtroppo il disagio ( in generale) giovanile, minorile è sempre piu' in aumento e sempre piu' bisognoso di persone capaci e responsabili.

Buon lavoro
Ocean
P.S.
come va al canile?
Ciao Ocean...è vero il disagio in tutte le sue forme è sempre più in aumento...e in molti casi gli strumenti di sotegno sempre meno...sembra un pò paradosso ma è la triste verità...ho letto che hai lavorato con una bimba affetta da autismo...sai anche io ho lavorato molto con delle ragazze affette da disturbi psichiatrici...in particolar modo ho lavorato in un centro per il loro recupero...ti dirò i primi tempi l'impatto è stato fortissimo, non credevo di essere in grado di portare avanti i miei tre mesi di intervento...ma la forza di andare avanti me l'hanno data proprio queste ragazze...nel giro di pochi giorni, grazie a loro, sono riusciuta ad andare oltre i loro disturbi, le loro crisi...è stata un'esperienza che mi ha fatto crescere in tutti i sensi ma soprattutto a livello personale, un'esperienza che è servita veramente a capire me stessa...al canile va benissimo, tornerò sabato... :ciao: :mangahello:

Sanjina

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da Sanjina » 13/04/2006, 12:25

ocean ha scritto:[...]
Ciao dolce Sunjina!
non so perchè mi dai la sensazione di essere leggermente introspettiva, dubbiosa ecc..ecc.!
Secondo me devi essere più serena, avere dubbi è bene, averne troppi no!
Le risposte ai perchè le trovi solo buttandoti e osservando man mano ciò che accade, ciò che è da tenere o da togliere.
Inizialmente si ha dentro un' energia tale da spaccare il mondo, senti che il feeling che instauri con un bambino, un ragazzo , è di tipo esclusivo, ti senti fondamentale per la sua crescita e " rieducazione"( non mi piace il termine) poi ti accorgi che il mondo gira, che non sei il solo a potergli dare considerazione, giustizia, affetto, disponibilità, in quel momento cominci a mettere a fuoco il tuo vero ruolo: mediare, sei un mediatore tra mondi lontani che si devono incontrare, sei l' educatore che con operazioni quasi maieutiche cerca di tirar fuori tutto il bello che c'è e lo valorizza, lo fortifica.
Hai detto belle cose, non ti far prendere dalla voglia matta di aiutare perchè vedi soffrire, no, non farlo, rischieresti di diventare compassionevole( nel senso peggiore ovviamente), stai vicino con serenità e genuinità..poi tutto arriva.

A me è successo di soffrire molto per una bambina, era un dolore intimo profondo, avevo 23 anni e pur avendo già 4 anni di esperienza mi sono sentita dapprima impotente, poi necessaria, poi sfinita nell' anima. La patologia della bimba era davvero pesantissima: Autismo gravissimo con manifestazioni autolesioniste ( era un' autodistruzione, un annullamento di sè)..io l'ho vista morire dopo 2 anni. Ho impiegato molto tempo per distaccarmi con i pensieri e con i perchè.., con i ma se...

Quindi andiamo avanti con i nostri limiti che sono assolutamente necessari.
:) ciao

P.s.
purtroppo non conosco la facoltà di Bergamo, se non l' hai ancora fatto guarda bene anche le specializzazioni che offre.
Naturalmente anche a me fa piacere parlare con te di ciò che si vuole! tanto più che ho visto la tua passione per l' India!

Rieccomi...si in effetti ogni tanto mi perdo un po' troppo tra i miei dubbi e la voglia di trovare una risposta..per fortuna tendenzialmente ho un carattere positivo e, come dici tu, le risposte si trovano solo buttandosi e osservando cio' che accade..
L' esperienza che mi hai raccontato con la bimba mi ha rattristata, ho provato ad immaginarmi al tuo posto, la sensazione di impotenza, l' energia che ci hai messo, il dolore..
Capisco meglio cosa intendi quando dici di riconoscere i propri limiti..
Sono fortunata ad aver trovato la possibilità di confrontarmi con chi puo' darmi dei buoni consigli e suggerimenti e poi non è facile trovare persone che dedichino un po' del loro tempo in questo senso.
Mi è piaciuto moltissimo quello che hai scritto circa la consapevolezza del ruolo dell ' educatore "un mediatore tra mondi lontani che si devono incontrare", "con operazioni quasi maieutiche cerca di tirar fuori tutto il bello che c'è e lo valorizza, lo fortifica" Credo sia una cosa molto importante che deve crescere ed affermarsi dentro, quando cioè si è raggiunta la fase dell' "essere educatore". Bello, grazie Ocean mi hai dato degli spunti di riflessione molto importanti.

Per quanto riguarda il discorso della specialistica a Bergamo in effetti non l' ho ancora approfondito..attualmente c'è la specialistica in consulenza pedagogica e ricerca educativa che non sembra male..so che tendenzialmente le persone si spostano alla facolta di Milano, della specialistica di Bergamo ne ho sentito parlare sia bene che male (semmai vuoi darci un' occhiata a questo link trovi il manifesto degli studi: http://www.unibg.it/dati/bacheca/99/15460.pdf)

Ora, cambiando discorso..in effetti la mia passione per l' India per adesso è limitata ai primi passi nel mondo delle scritture vediche..peccato che al momento non abbia molto tempo da dedicarci..magari ti raccontero' un po' come ci sono arrivata..

ciao, un abbraccio a presto :P

ocean

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da ocean » 13/04/2006, 23:20

Sanjina ha scritto:[...]




Rieccomi...si in effetti ogni tanto mi perdo un po' troppo tra i miei dubbi e la voglia di trovare una risposta..per fortuna tendenzialmente ho un carattere positivo e, come dici tu, le risposte si trovano solo buttandosi e osservando cio' che accade..
L' esperienza che mi hai raccontato con la bimba mi ha rattristata, ho provato ad immaginarmi al tuo posto, la sensazione di impotenza, l' energia che ci hai messo, il dolore..
Capisco meglio cosa intendi quando dici di riconoscere i propri limiti..
Sono fortunata ad aver trovato la possibilità di confrontarmi con chi puo' darmi dei buoni consigli e suggerimenti e poi non è facile trovare persone che dedichino un po' del loro tempo in questo senso.
Mi è piaciuto moltissimo quello che hai scritto circa la consapevolezza del ruolo dell ' educatore "un mediatore tra mondi lontani che si devono incontrare", "con operazioni quasi maieutiche cerca di tirar fuori tutto il bello che c'è e lo valorizza, lo fortifica" Credo sia una cosa molto importante che deve crescere ed affermarsi dentro, quando cioè si è raggiunta la fase dell' "essere educatore". Bello, grazie Ocean mi hai dato degli spunti di riflessione molto importanti.

Per quanto riguarda il discorso della specialistica a Bergamo in effetti non l' ho ancora approfondito..attualmente c'è la specialistica in consulenza pedagogica e ricerca educativa che non sembra male..so che tendenzialmente le persone si spostano alla facolta di Milano, della specialistica di Bergamo ne ho sentito parlare sia bene che male (semmai vuoi darci un' occhiata a questo link trovi il manifesto degli studi: http://www.unibg.it/dati/bacheca/99/15460.pdf)

Ora, cambiando discorso..in effetti la mia passione per l' India per adesso è limitata ai primi passi nel mondo delle scritture vediche..peccato che al momento non abbia molto tempo da dedicarci..magari ti raccontero' un po' come ci sono arrivata..

ciao, un abbraccio a presto :P

Guarderò con attenzione il link che mi hai inviato.
Attualmente nella formazione io mi occupo di metodologia e didattica differenziata. ( insegno alle insegnanti di sostegno e di classe)
Da circa 15 anni studio con interesse le metodologie per l' autismo e i disturbi relazionali..affascinante anche la ricerca.
a prestissimo :DD

ocean

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da ocean » 19/04/2006, 14:46

Sanjina ha scritto:[...]




Rieccomi...si in effetti ogni tanto mi perdo un po' troppo tra i miei dubbi e la voglia di trovare una risposta..per fortuna tendenzialmente ho un carattere positivo e, come dici tu, le risposte si trovano solo buttandosi e osservando cio' che accade..
L' esperienza che mi hai raccontato con la bimba mi ha rattristata, ho provato ad immaginarmi al tuo posto, la sensazione di impotenza, l' energia che ci hai messo, il dolore..
Capisco meglio cosa intendi quando dici di riconoscere i propri limiti..
Sono fortunata ad aver trovato la possibilità di confrontarmi con chi puo' darmi dei buoni consigli e suggerimenti e poi non è facile trovare persone che dedichino un po' del loro tempo in questo senso.
Mi è piaciuto moltissimo quello che hai scritto circa la consapevolezza del ruolo dell ' educatore "un mediatore tra mondi lontani che si devono incontrare", "con operazioni quasi maieutiche cerca di tirar fuori tutto il bello che c'è e lo valorizza, lo fortifica" Credo sia una cosa molto importante che deve crescere ed affermarsi dentro, quando cioè si è raggiunta la fase dell' "essere educatore". Bello, grazie Ocean mi hai dato degli spunti di riflessione molto importanti.

Per quanto riguarda il discorso della specialistica a Bergamo in effetti non l' ho ancora approfondito..attualmente c'è la specialistica in consulenza pedagogica e ricerca educativa che non sembra male..so che tendenzialmente le persone si spostano alla facolta di Milano, della specialistica di Bergamo ne ho sentito parlare sia bene che male (semmai vuoi darci un' occhiata a questo link trovi il manifesto degli studi: http://www.unibg.it/dati/bacheca/99/15460.pdf)

Ora, cambiando discorso..in effetti la mia passione per l' India per adesso è limitata ai primi passi nel mondo delle scritture vediche..peccato che al momento non abbia molto tempo da dedicarci..magari ti raccontero' un po' come ci sono arrivata..

ciao, un abbraccio a presto :P
Ciao Sunjina,
finalmente riesco a scrivere, sono stati giorni difficili e sto cercando di ritrovare un pò di serenità.
Ho letto sul link che mi hai inviato e anche il sito facoltà, mi pare tutto ben assortito ed interessante.
La consulenza e ricerca pedagogica sono ambiti buoni e affascinanti, sul piano lavorativo spesso vengono prevaricati da interventi di psicopedagogisti , credo che sia una strada percorribile e che ti possa offrire chances.
alla fine la sede passa in secondo piano, l' importante è essere certi della scelta.
ho pochissimo tempo, devo andare..
a presto

Ocean

Sanjina

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da Sanjina » 19/04/2006, 19:23

ocean ha scritto:[...]
Ciao Sunjina,
finalmente riesco a scrivere, sono stati giorni difficili e sto cercando di ritrovare un pò di serenità.
Ho letto sul link che mi hai inviato e anche il sito facoltà, mi pare tutto ben assortito ed interessante.
La consulenza e ricerca pedagogica sono ambiti buoni e affascinanti, sul piano lavorativo spesso vengono prevaricati da interventi di psicopedagogisti , credo che sia una strada percorribile e che ti possa offrire chances.
alla fine la sede passa in secondo piano, l' importante è essere certi della scelta.
ho pochissimo tempo, devo andare..
a presto

Ocean
Ciao Ocean,
grazie per il tuo parere sono contenta sia positivo e non preoccuparti nemmeno io riesco a collegarmi sempre, capisco perfettamente..
A presto!!
ciao ciao

LaPazzia

Re: C'è qualche educatore o educatrice nei paraggi?

Messaggio da LaPazzia » 08/07/2006, 13:56

Sanjina ha scritto:Ciao, se ci fosse qualche educatore professionale o educatrice in questo forum mi piacerebbe poterlo sapere perche ci terrei ad avere un' opinione..possibilmente qualcuno che ami questa professione e che la svolga con una certa passione...grazie fin da ora.. :ciao:
Ciao, diciamo che praticamente dalle superiori bazzico questo settore con assoluta convinzione ;) ho preso un diploma di Tecnico dei Servizi Sociali e ora sono all'univ alla Facoltà di Scienze dell'educazione naturalmente con indirizzo Educatori Professionali Extrascolastici. Io credo che principalmente ci voglia veramente la passione per queste cose, e se te lo senti davvero nel cuore non importa età, non importa niente vai senza pensare. Alla fine io l'ho sempre sentita come vocazione anche se col tempo mi sono anche resa conto che almeno qui dove abito io il settore è quasi morto, tutto in famiglia per le conoscenze, non c è un grande sbocco ma sono ancora qui a studiarci e poi si vedrà e se sarà il caso mi sposterò anche.......
Questo è un lavoro che oltre professionalmente ti arricchisce proprio dentro hai una continua crescita in due lati perennemente ;)
in bocca al lupo!