in italia c'è lavoro per tutti

Lavorare, cercare lavoro, cambiare lavoro, esperienze lavorative, problemi

Moderatore: Sabrina

Regole del forum
No annunci cerco o offro lavoro
Rispondi
batuffolo4
Nuovo Iscritto
Messaggi: 2
Iscritto il: 06 novembre 2012
Età: 47

in italia c'è lavoro per tutti

Messaggio da batuffolo4 » 15/11/2012, 21:13

in Italia ci sono persone che lavorano abitualmente undici ore al giorno sei giorni alla settimana e persone che non lavorano proprio, nel primo caso spesso vengono costretti a rimanere più ore sul posto di lavoro e a prendere i soldi degli straordinari come lavoro nero spesso passati furtivamente in una busta poi, come tutti sanno c’è sempre chi vede e fa finta di non vedere, chi sente e fa finta di non sentire, chi conosce le normative e fa finta di essere ignorante.
Se le aziende invece di fare lavorare undici ore al giorno alcune persone assumono del personale in più sarebbe molto meglio per tutti: disoccupati, lavoratori e aziende comprese perché la disoccupazione sarebbe molto meno, i lavoratori sarebbero più contenti perché avrebbero più tempo per fare tutti quei lavori che in una casa bisogna pur fare e avrebbero da guadagnare anche le aziende perché una persona che lavora otto ore rende molto di più di una che ne lavora undici poi se ci sono meno disoccupati in giro i consumi aumentano e le aziende è più facile che riescono a vendere i loro prodotti; poi vengono a dire che la disoccupazione è causata dalla crisi, ma se il lavoro c’è …… è logico che se è mal distribuito se la passano male sia chi lavora troppo sia chi non lavora del tutto; secondo me sono proprio certi comportamenti che aggravano la crisi perché se ci sono tanti disoccupati i consumi diminuiscono.
A mio avviso lo stato fa ben poco per contrastare questi lavori “mezzi neri” abbastanza diffusi perché le aziende non dovrebbero essere tassate, bisognerebbe tassare il reddito individuale, non tassare l’azienda con tasse, imposte e contributi previdenziali discutibili; l’azienda non dovrebbe avere nessun legame economico ne con lo stato ne con enti previdenziali; bisognerebbe favorire le aziende con tanto personale invece di penalizzarle con le tasse e procedure burocratiche varie.
Se devo dare dei consigli ai giovani che entreranno nel mondo del lavoro consiglierei di stringere amicizia con persone influenti, che possono dagli un appoggio per trovare un occupazione, non fraintendete quello che ho detto, non sto dicendo di trovarvi la ragazza ricca sto solo dicendo che vedersi al bar o a fare due passi con una persona influente che ha delle conoscenze con persone importanti non c’è niente di male e un piccolo appoggio può sempre essere utile in questo periodo dove succede spesso che si deve cambiare lavoro per via di questi contratti a termine che si stanno diffondendo sempre di più in questi ultimi anni; alcuni che sono “di buoni principi morali” dicono che l’amicizia deve essere disinteressata e non legata al danaro o alla carriera però alcuni di quelli che ragionano cosi a volte finiscono in una situazione critica e quando finiscono senza soldi crollano anche tutti i loro “buoni principi morali”.

___________________________________________________________

marcy71973
Nuovo Iscritto
Messaggi: 0
Iscritto il: 23 settembre 2012
Età: 50

Re: in italia c'è lavoro per tutti

Messaggio da marcy71973 » 14/12/2012, 18:23

batuffolo4 ha scritto:in Italia ci sono persone che lavorano abitualmente undici ore al giorno sei giorni alla settimana e persone che non lavorano proprio, nel primo caso spesso vengono costretti a rimanere più ore sul posto di lavoro e a prendere i soldi degli straordinari come lavoro nero spesso passati furtivamente in una busta poi, come tutti sanno c’è sempre chi vede e fa finta di non vedere, chi sente e fa finta di non sentire, chi conosce le normative e fa finta di essere ignorante.
Se le aziende invece di fare lavorare undici ore al giorno alcune persone assumono del personale in più sarebbe molto meglio per tutti: disoccupati, lavoratori e aziende comprese perché la disoccupazione sarebbe molto meno, i lavoratori sarebbero più contenti perché avrebbero più tempo per fare tutti quei lavori che in una casa bisogna pur fare e avrebbero da guadagnare anche le aziende perché una persona che lavora otto ore rende molto di più di una che ne lavora undici poi se ci sono meno disoccupati in giro i consumi aumentano e le aziende è più facile che riescono a vendere i loro prodotti; poi vengono a dire che la disoccupazione è causata dalla crisi, ma se il lavoro c’è …… è logico che se è mal distribuito se la passano male sia chi lavora troppo sia chi non lavora del tutto; secondo me sono proprio certi comportamenti che aggravano la crisi perché se ci sono tanti disoccupati i consumi diminuiscono.
A mio avviso lo stato fa ben poco per contrastare questi lavori “mezzi neri” abbastanza diffusi perché le aziende non dovrebbero essere tassate, bisognerebbe tassare il reddito individuale, non tassare l’azienda con tasse, imposte e contributi previdenziali discutibili; l’azienda non dovrebbe avere nessun legame economico ne con lo stato ne con enti previdenziali; bisognerebbe favorire le aziende con tanto personale invece di penalizzarle con le tasse e procedure burocratiche varie.
Se devo dare dei consigli ai giovani che entreranno nel mondo del lavoro consiglierei di stringere amicizia con persone influenti, che possono dagli un appoggio per trovare un occupazione, non fraintendete quello che ho detto, non sto dicendo di trovarvi la ragazza ricca sto solo dicendo che vedersi al bar o a fare due passi con una persona influente che ha delle conoscenze con persone importanti non c’è niente di male e un piccolo appoggio può sempre essere utile in questo periodo dove succede spesso che si deve cambiare lavoro per via di questi contratti a termine che si stanno diffondendo sempre di più in questi ultimi anni; alcuni che sono “di buoni principi morali” dicono che l’amicizia deve essere disinteressata e non legata al danaro o alla carriera però alcuni di quelli che ragionano cosi a volte finiscono in una situazione critica e quando finiscono senza soldi crollano anche tutti i loro “buoni principi morali”.

___________________________________________________________



sulla prima parte del tuo articolo non ce nulla da accepire il tuo ragionamentonon fa una piega tranne che per il fatto che alla azienda costa di piu tenere un operaio in piu che a pagare gli straordinari agli altri.
sul fatto che bisogna trovare persone influenti e farci amicizia non mi esprimo

Bravik
Nuovo Iscritto
Messaggi: 8
Iscritto il: 30 novembre 2012
Età: 39


Messaggio da Bravik » 14/12/2012, 20:24

Oggi è così, c'è speculazione da parte di chi assume e di chi gestisce un'azienda. A partire dai contratti e tutto il resto.

Un mio caro amico ha 38 anni ed è stato lasciato a casa da lavoro dopo 15 anni nella stessa ditta, ora cerca un altro posto analogo dove potrà essere messo in regola e a tempo indeterminato ma è un'utopia perchè vuoi l'età, vuoi che mancano le conoscenze... è 1 anno e mezzo che è disoccupato e meno male che non ha famiglia...

Certo è vero se uno ha una conoscenza è facile lavorare, se siste amici di un imprenditore o di chi può procurarvi un posto di lavoro facendo qualche telefonata i vostri problemi si risolvono.... ma a quel punto quanti lavorerebbero?? Solo quelli che hanno le conoscenze giuste quindi pochi e poi... Queste persone messe su con le conoscenze sapranno fare il loro lavoro?? se lo meriteranno?? Considerando le persone realmente preparate che ci sono. Non è certo questo il presupposto per lavorare perchè a quel punto è inutile anche andare a prendersi un diploma, una laurea o qualsiasi specializzazione e conosco uomini e donne che fanno i cassieri in posti come Leroy Merlin e sono laureati in tutt'altro, pensare che certe persone si laureano e poi fanno i cassieri a tempo determinato è una cosa triste.

Le cose devono cambiare e non bisogna certo adattarsi troppo, perchè adattarsi significa accettare questa situazione, e accettare significa rimanere così come siamo e se il lavoro spetta solo a chi ha 4 conoscenze tutto diventa inutile per tutti gli altri.

Certo è anche vero che non si può fare per forza quello che si vuole, io sono un prestigiatore di mestiere ma per crearsi un lavoro che non sia il solito lavoro ci vuole fatica e passione oltre che una determinazione incredibile, ed è giusto che i giovani invece di aspettare mesi e anni in attesa di... inizino ad ingengnarsi e a guardare altrove, quando io intrapresi la mia strada chi mi conosceva mi disse che sarei morto di fame e avrei messo la testa a posto.

Ora la testa l'hanno a messo a posto loro a non credermi perchè lavoro meno di loro, mi diverto di più perchè faccio ciò di cui sono appassionato e guadagno di più, il tempo ha dato ragione a me.

Quella che deve cambiare è la mentalità, non si può pretendere di lavorare solo nei posti statali o solo sotto un padrone come avveniva una volta, oggi c'è incertezza e in pochi hanno voglia di assumere, bisogna calcolare tutte le possibilità senza aspettare o sperare che le cose cambino da sole o in attesa di conoscere la persona influente che ci sistemerà.

Reziel
Nuovo Iscritto
Messaggi: 9
Iscritto il: 15 novembre 2011
Età: 42


Messaggio da Reziel » 15/12/2012, 16:03

A dirti la verità io ,penso , di essere uno dei pochi che fa il propio lavoro con passione e divertimento , anche se a dirla tutta non basta la passione ma devi avere anche un ritorno economico che ti permetta di arrivare a mettere da parte qualche cosa a fine mese,cosa molto difficile ,specialmente da quando siamo nella zona € .

Bravik
Nuovo Iscritto
Messaggi: 8
Iscritto il: 30 novembre 2012
Età: 39


Messaggio da Bravik » 16/12/2012, 0:49

Reziel ha scritto:A dirti la verità io ,penso , di essere uno dei pochi che fa il propio lavoro con passione e divertimento , anche se a dirla tutta non basta la passione ma devi avere anche un ritorno economico che ti permetta di arrivare a mettere da parte qualche cosa a fine mese,cosa molto difficile ,specialmente da quando siamo nella zona € .
Certo hai straragione, però vedi, non si può coltivare una passione e far diventare la propria passione un lavoro senza sacrifici, io parlo della mia esperienza ovviamente dove ho avuto un periodo in cui tutto andava bene e un tracollo incredibile dove ho visto la povertà più nera e non mi vergogno a dirlo perchè mi ha fatto crescere e mi ha fatto guardare in faccia la realtà, chi la povertà non l'ha conosciuta non può nemmeno lontanamente capire cosa significa non avere un tetto e nemmeno cibo, tanta gente si sente povera solo perchè non può fare un W.End in più o perchè non può spendere come faceva l'anno prima, ma non è quella la povertà.

Ad un certo punto mi sono ritrovato senza un lavoro e senza un'entrata, senza soldi. Andai in giro 2 giorni per cercare un lavoro e nessuno mi dava risposte, son finito a fare il benzinaio, il muratore, e a scaricare merci, dovunque mi davano soldi andavo.

Però non era vita, e ho deciso di fare dei sacrifici incredibili per cambiare professione e costruirmi un futuro. Alla fine dopo un'annatta fra un posto e l'altro ho iniziato a mettere a frutto quella che era la mia passione ovvero l'illusionismo, mentalismo e cartomagia... inizialmente mi esibivo per pochi soldi e in alcuni posti anche solo per farmi conoscere addirittura gratis, e passai un anno fra un esibizione e l'altra dove una volta guadagnavo e una volta no ma riuscì a costruirmi un nome, un'immagine e un giro tutto mio, d'altronde nel mio campo se non hai un giro sei fuori da tutto, forse rimedi qualche esibizione nell'oratorio del paese.

Facevo due lavori, uno per mangiare, l'altro per costruirmi un nome e per farlo diventare il mio vero lavoro e col tempo ho ottenuto più di quello che speravo andando anche all'estero.

Scusa se ho raccontato la mia storia, però quando vedi le persone che hanno chi le mantiene, che comunque hanno un lavoro e che hanno 2000 agevolazioni che io nemmeno ho sfiorato, mi fa leggermente rabbia perchè tante persone si piangono addosso, si aspettano che le cose piovano dal cielo, e non si sacrificano realmente per cambiare o per fare ciò che vorrebbero, ma d'altronde nemmeno io lo avrei fatto... Ti devi trovare in situazioni limite per poter realmente agire, e quando ti ci trovi allora ti svegli come non lo sei mai stato, ma fino a che molte persone pretendono senza sacrificare nulla e comunque vadano le cose hanno chi le mantiene, non è così che in tempi di crisi oltretutto si possono cambiare le cose che NON cambieranno di certo.

Non è vero che non c'è lavoro, è vero che molti lavori le persone non vogliono più farli e da una parte sono pure daccordo, è giusto che ognuno investa in un lavoro per cui ha studiato per anni, e dove nutre vero interesse e stimolo, ma se non si ci si sbatte al massimo delle proprie possibilità bisognerà accontentarsi, o strasene a casa dando la colpa a governi, europa, monti o merkel, berlusconi e così via, ma questo significa non agire ma stare li a guardare e a parlare.

Se mi fossi ai tempi fermato a dare la colpa a tutto ciò che mi è successo a tizio, caio o sempronio a quest'ora sarei stato sotto un ponte.

Certo un po di sana povertà non fa male a nessuno perchè ti fa capire cos'è la sopravvivenza, e la forza che hai e che non sai di avere, la povertà ti fortifica e lo dice uno come me che era un gran viziato, la povertà ti fa capire cosa conta nella vita e cosa no, cosa significa saper vivere con poco e anche essere felice con niente, la povertà aumenta la determinazione, ti porta a vievere comunque bene nonostante non hai nulla, ma è un nulla relativo e oggi che posso realmente permettermi molte cose, non le voglio nemmeno perchè non mi servono, perchè molte cose non mi servono, non mi rendono felice e preferisco 1000 volte spendere 500 euro acquistando libri su argomenti che mi arricchiscono e mi accrescono piuttosto che buttarli via in bevute, locali e futilità varie. Riuscire a dare un valore alle cose di valore è di per sè un gran valore e solitamente le persone non diventano più intelligenti e più argute quando vivono nell'agio e nella ricchezza, ma quando devono camminare con le proprie gambe e farsi tutto da sè. E' brutto dirlo perchè sono parole forti, però chi ha tutto e ha troppo, pensa di vivere bene ma è il primo dei falliti se tutto ciò deriva da altri e lui non ha fatto nulla.

Concludo dicendo che ognuno può scegliersi la vita che meglio crede e che decide di fare, ma bisogna fare grossi sacrifici per poter cambiare veramente, nessuno farà il lavoro al posto nostro e la crisi per molte persone è una scusa e un ripiego per non assumersi responsabilità e fallimenti. La crisi non nego che c'è ma chi vola basso non la sente nemmeno e io sinceramente la crisi non la sento proprio se non al TG

Scusate lo sfogo, ma spero possa servire a qualcuno.

Bravik
Nuovo Iscritto
Messaggi: 8
Iscritto il: 30 novembre 2012
Età: 39


Messaggio da Bravik » 16/12/2012, 1:08

Un acceso dibattito l'ho avuto poco tempo fa con un caro amico che dopo tanti anni di lavoro la sua ditta lo ha lasciato a casa. Finita la mobilità e tutto il resto, ha quasi 40 anni e non trova nulla.

Da la colpa all'euro, ai governi, alla politica, è furioso ma non si rende conto che è col c**o a terra e direzionare la rabbia verso la politica NON serve a nulla men che meno a mangiare ma solo a farsi venire un esaurimento.

Però è colpa sua ad un certo punto.

Cosa fa lui? Niente... Aspetta che si presenti un altro lavoro senza nemmeno cercarlo veramente, vive sulle spalle della pensione dei suoi e in casa con loro.

Cosa fa?? Si lamenta tutto il giorno, e quindi la colpa è sua perchè è finito a terra e aspetta che qualcuno lo vada a rialzare, io sono stato 100 volte peggio di lui e mi sono rialzato, lui invece ha tutto, ha chi lo mantiene, ha una macchina, ha una casa, certo i genitori non vivranno per sempre e prima o poi.... però l'atteggiamento è sbagliato, non vuole fare sacrifici e cambiare per trovare qualcos'altro è demotivato, triste e anche pesante perchè aggredisce tutti.

Litigammo mesi fa perchè disse che per me era tutto semplice, facevo magie e guadagnavo senza sbattermi pur sapendo ciò che avevo vissuto e passato.

L'ho perdonato ovviamente però lui aspetta e aspetta un treno che non passerà mai.

Avatar utente
Novembrine
Nuovo Iscritto
Messaggi: 9
Iscritto il: 10 novembre 2012
Età: 32


Messaggio da Novembrine » 16/12/2012, 11:22

Bisognerebbe anche far andare in pensione la gente ad una certa età che sia ancora capace di reggersi in piedi per far spazio alle nuove generazioni...
Comunque a volte non conviene assumere nuovo personale, ma far stra-lavorare quello che già hai.
Io lavoro in un alimentari in estate e oltre al capo sono l'unica commessa. Non lavoro tantissimo, il più lo fa tutto lui. Sono lì 6 ore al giorno dal lunedì al sabato, la domenica 4 ore.
Gli conviene di più dare più soldi a me che assumere un'altra persona perchè ci sono tante cose in più che deve pagare che assolutamente non gli converrebbe! Dovrebbero anche agevolare economicamente le nuove assunzioni.

Reziel
Nuovo Iscritto
Messaggi: 9
Iscritto il: 15 novembre 2011
Età: 42


Messaggio da Reziel » 16/12/2012, 11:59

Bravik purtroppo questa è l italia . Ho avuto per circa 1 mese un signore che è in pensione e viene in per fare delle ricerche sul suo passato in quanto i suoi avi erano italiani. Appena gli ho detto il mio guadagno mensile mi ha guardato esterefatto e mi ha detto che in america un autista di bus , guadagna circa 5.500 € al mese . L unica cosa che mi tiene ancora in italia e
la lingua , si parlo l inglese , ma non in maniera scorrevole e non sono abbituato ad avere rapporti colloquiale con la lingua , qualche eccezzione quando sale uno straniero per chiedere come andare da una parte all altra della città.
Secondo te perchè nessuno vuole fare lavori di fatica e prendono lavoratori straniere : lavorare la terra , muratore , ecc ecc . ?
Gli italiani vogliono una poltrona , facebook , internet e la comodità di non lavorare prendendo lo stipendio a fine mese.
Mentre i lavori di fatica eheheh .... Scherzi?
Novembrine ha scritto:Bisognerebbe anche far andare in pensione la gente ad una certa età che sia ancora capace di reggersi in piedi per far spazio alle nuove generazioni...
Comunque a volte non conviene assumere nuovo personale, ma far stra-lavorare quello che già hai.
Io lavoro in un alimentari in estate e oltre al capo sono l'unica commessa. Non lavoro tantissimo, il più lo fa tutto lui. Sono lì 6 ore al giorno dal lunedì al sabato, la domenica 4 ore.
Gli conviene di più dare più soldi a me che assumere un'altra persona perchè ci sono tante cose in più che deve pagare che assolutamente non gli converrebbe! Dovrebbero anche agevolare economicamente le nuove assunzioni.
Non gli conviene perchè le tasse da pagare sarebbero troppe , un altra persona significherebbe più tase da pagare , almeno che non la prenda in nero e rischiare . Ma siccome ha una lavoratrice già supersfruttata , non ti offendere , perchè pagarne un altra e fare lavorare meno a te ? ;)

Avatar utente
Novembrine
Nuovo Iscritto
Messaggi: 9
Iscritto il: 10 novembre 2012
Età: 32


Messaggio da Novembrine » 16/12/2012, 12:14

Reziel ha scritto: Non gli conviene perchè le tasse da pagare sarebbero troppe , un altra persona significherebbe più tase da pagare , almeno che non la prenda in nero e rischiare . Ma siccome ha una lavoratrice già supersfruttata , non ti offendere , perchè pagarne un altra e fare lavorare meno a te ? ;)
Ti assicuro che non sono supersfruttata, ho uno stipendio ottimo per quello che faccio e per le ore che lavoro. Ho un capo flessibile che mi viene incontro se ho problemi con l'università e devo mancare per un esame o per revisioni dei laboratori (perchè i lavoratori stagionali non hanno così tante ferie spendibili, io lavoro solo giugno-luglio-agosto).
Non tutti hanno la fortuna e mi ritengo fortunata.
E mi fa comodo che non assuma nessun'altra perchè con i soldi che guadagno d'estate ci campo universitariamente e personalmente per tutto l'inverno (per il resto per fortuna ancora mi mantengono i miei).

Però rifletti. E' normale che se una persona non ha agevolazioni per assumere personale e anzi, gli costa di più che lavorare lui stesso, che assume a fare? Ti dico, io faccio un orario meraviglioso, 6 ore al giorno per quello che prendo lo vorrebbero tutti.
Lui sta lì dentro dalle 5 del mattino alle 9 di sera per risparmiare. Direi che si autosfrutta.

templare1971


Messaggio da templare1971 » 16/12/2012, 13:23

Novembrine ha scritto:[...]

Ti assicuro che non sono supersfruttata, ho uno stipendio ottimo per quello che faccio e per le ore che lavoro. Ho un capo flessibile che mi viene incontro se ho problemi con l'università e devo mancare per un esame o per revisioni dei laboratori (perchè i lavoratori stagionali non hanno così tante ferie spendibili, io lavoro solo giugno-luglio-agosto).
Non tutti hanno la fortuna e mi ritengo fortunata.
E mi fa comodo che non assuma nessun'altra perchè con i soldi che guadagno d'estate ci campo universitariamente e personalmente per tutto l'inverno (per il resto per fortuna ancora mi mantengono i miei).

Però rifletti. E' normale che se una persona non ha agevolazioni per assumere personale e anzi, gli costa di più che lavorare lui stesso, che assume a fare? Ti dico, io faccio un orario meraviglioso, 6 ore al giorno per quello che prendo lo vorrebbero tutti.
Lui sta lì dentro dalle 5 del mattino alle 9 di sera per risparmiare. Direi che si autosfrutta.
Tieniti stretta il tuo lavoro... per il domani vedrai al momento.
Purtroppo la realtà italiana ad oggi è questa... piena di compromessi e/o approfittazioni...

Chi ha la fortuna di trovare una certa sicurezza e dei datori di lavoro "onesti"... riponga certe idee e si accontenti... almeno in attesa di tempi migliori!

rubina88


Messaggio da rubina88 » 17/12/2012, 10:41

giusto