Andyphone ha scritto:[...]
Ci sono alcuni casi gravi di vero e ovvio sfruttamento del lavoro in nero ma un lavoratore credo oggi abbia sufficienti mezzi per difendersi da tali abusi, se vuole.
Ciao.
Difendersi da tali abusi? Credo che sia alquanto difficile Andy, considerando che i diritti acquisiti in tanti anni di rivoluzione da parte dei lavoratori oggi come oggi si sono persi per strada.
Ti dirò, forse saranno venticinque anni che lavoro con le piccole e medie imprese, sono stato in parecchie aziende private dove si svolgono peraltro lavori non certo leggeri, parlo ovviamente per il mio lavoro (impiantistica), purtroppo la tendenza di questi ultimi 10 anni è quella di far galoppare i dipendenti con ritmi allucinanti. Non è certo cosa rara ritrovarsi costretti a lavorare per 10 - 11 ore di lavoro al giorno, sabato compreso, ed ovviamente non parliamo di orari straordinari, ma di ordinarietà, il lavoro è quello quindi prendere o lasciare, e per tale ragione io come molti altri dopo un po’ di tempo siamo costretti a mollare tutto e a cercare altrove. Ti posso garantire che nel settore delle imprese private questa situazione è all’ordine del giorno, perlomeno qui nella mia regione. E’ vergognoso.
Difendersi dagli Abusi? Beh alla fine ti ritrovi da solo, o perlomeno in pochi contro una marea di lavoratori a cui sta bene così, come hai giustamente prima sottolineato.
Per cui diventa utopistico lottare contro un sistema che va controcorrente, alla fine la minoranza è costretta ad alzare i tacchi e ad andarsene, tanto ce ne saranno altrettanti che rimpiazzeranno il tuo posto! E' storia comune di tutti i giorni credimi.
Andyphone ha scritto:[...]
In questo casi che ho descritto denunciamo chi? I datori di lavoro, i lavoratori, oppure la demagogia di un sistema che mi pare non funzioni tanto bene? .
Come dicevo prima il sistema fa acqua dappertutto, l’economia e il mondo del lavoro vive il più grande paradosso della storia: siamo sempre più evoluti ma nello stesso tempo sempre più schiavi di un sistema contorto, dove da un lato un impiegato comunale passa le sue tranquille 6 ore giornaliere a svolgere un lavoro da porta carte, dall’altra il dipendende privato costretto a schiumare sudore per 60 ore settimanali lavorando in luoghi e in condizioni estreme.
Capisco anche che le imprese oggi devono misurarsi con le incessanti ondate fiscali prodotte da questo assurdo sistema economico, per cui di conseguenza accade che i datori di lavoro sono costretti a spremerti per garantire che l’attivita abbia seguito, ma nello stesso tempo mi chiedo fine a che punto è sempre così?
Quante volte dietro questa scusa si cela l’intenzione di sfruttare senza alcuna riserva?