Non so più che fare...
Inviato: 11/11/2006, 11:43
Ciao a tutti! Sono Andrea, mi sono appena iscritto e vi vorrei esporre un mio problema riguardante la mia sfera dell'amicizia.
E' da quando avevo 12 anni che non esco più con degli amici, non intendo le solite pizzate o quei ritrovi che si fanno sporadicamente con i compagni di classe, ma intendo quelle uscite anche solo a tu per tu con l'amico/a che ti permettono di fare due chiacchiere, fare una passeggiata e passare un pomeriggio piacevole. Il mio problema è che i miei unici amici sono sempre stati solo ed esclusivamente i miei compagni di scuola. Ora sono in 2° superiore e con questi compagni delle medie, che poi non erano neanche granchè, ci siamo persi di vista, ma non è questo il problema.
Cominciando il liceo ho conosciuto dei compagni decisamente migliori, non ce n'è uno con cui io non vada d'accordo; l'anno scorso è stato un anno in cui c'è stata, diciamo, una conoscenza "generale" di questi compagni. Ora, da quando ho cominciato il secondo anno, sto cercando di andare al di là del semplice rapporto di compagno di classe e quindi sto cercando di approfondire l'amicizia con quelle persone con cui mi trovo meglio. Tra queste ci sono i miei unici tre compagni maschi (ce ne sarebbe ancora uno, ma è un cretino, non fa testo) e devo ammettere che le cose stanno procedendo bene, anche se non è sempre facile dal momento che loro tre sono sempre stati indivisibili, conoscendosi già da prima delle superiori.
Dunque in questi giorni avevo pensato di essere ormai arrivato ad un buon punto per chiedergli di uscire con me. Visto che in questi giorni due dei tre hanno avuto problemi di salute, ieri mi sono deciso a chiamare l'ultimo "superstite" dei tre, ma non sapete quanto mi ci è voluto, non avevo il coraggio di premere il bottone che permette di chiamare dopo aver composto il numero...
Sta di fatto che lo chiamo e lo approccio con una scusa veramente stupida dei compiti (che tanto non era vera perchè li avevo scritti perfettamente) e dopo aver chiarito questo inesistente problema ho colto l'occasione per chiedergli se domenica facesse qualcosa (il sabato non gliel'ho neanche chiesto perchè ha la partita): mi ha risposto che doveva andare in campagna coi suoi perchè ci va ogni due settimane, e gia lì mi sono sentito morire, ma il fatto che non ho veramente capito è che quando gliel'ho chiesto ha improvvisamente abbassato il tono di voce. Ci siamo salutati e dopodichè ho cominciato ad avere paturnie per la testa per tutta la sera!
Ok, non lo incolpo se deve andare via, d'altronde che ci può fare, ma continuo a chiedermi che cosa ora pensi di me, magari sono problemi inesistenti che si creano solo nella mia mente, ma continuo a pensare che quella telefonata di ieri me la potevo proprio risparmiare e che sono un deficiente, era talmente tanto tempo (anni!) che non chiedevo ad una persona di uscire con me, mi sono sentito e tuttora mi sento nell'imbarazzo più totale...spero che tutto questo non provochi un allontanamento da parte sua, perchè finora si stava costruendo un bellissimo rapporto!
Ho intenzione di "riprovarci" quella volta che tutti e tre saranno disponibili, magari organizzando un'uscita di gruppo, ma resta il fatto che ormai sono anni che il sabato e la domenica non faccio niente, durante la settimana è impossibile trovarsi perchè la scuola impegna tanto e a causa dei nostri altri impegni non c'è mai un giorno libero...uff, non so più che fare...
E' da quando avevo 12 anni che non esco più con degli amici, non intendo le solite pizzate o quei ritrovi che si fanno sporadicamente con i compagni di classe, ma intendo quelle uscite anche solo a tu per tu con l'amico/a che ti permettono di fare due chiacchiere, fare una passeggiata e passare un pomeriggio piacevole. Il mio problema è che i miei unici amici sono sempre stati solo ed esclusivamente i miei compagni di scuola. Ora sono in 2° superiore e con questi compagni delle medie, che poi non erano neanche granchè, ci siamo persi di vista, ma non è questo il problema.
Cominciando il liceo ho conosciuto dei compagni decisamente migliori, non ce n'è uno con cui io non vada d'accordo; l'anno scorso è stato un anno in cui c'è stata, diciamo, una conoscenza "generale" di questi compagni. Ora, da quando ho cominciato il secondo anno, sto cercando di andare al di là del semplice rapporto di compagno di classe e quindi sto cercando di approfondire l'amicizia con quelle persone con cui mi trovo meglio. Tra queste ci sono i miei unici tre compagni maschi (ce ne sarebbe ancora uno, ma è un cretino, non fa testo) e devo ammettere che le cose stanno procedendo bene, anche se non è sempre facile dal momento che loro tre sono sempre stati indivisibili, conoscendosi già da prima delle superiori.
Dunque in questi giorni avevo pensato di essere ormai arrivato ad un buon punto per chiedergli di uscire con me. Visto che in questi giorni due dei tre hanno avuto problemi di salute, ieri mi sono deciso a chiamare l'ultimo "superstite" dei tre, ma non sapete quanto mi ci è voluto, non avevo il coraggio di premere il bottone che permette di chiamare dopo aver composto il numero...
Sta di fatto che lo chiamo e lo approccio con una scusa veramente stupida dei compiti (che tanto non era vera perchè li avevo scritti perfettamente) e dopo aver chiarito questo inesistente problema ho colto l'occasione per chiedergli se domenica facesse qualcosa (il sabato non gliel'ho neanche chiesto perchè ha la partita): mi ha risposto che doveva andare in campagna coi suoi perchè ci va ogni due settimane, e gia lì mi sono sentito morire, ma il fatto che non ho veramente capito è che quando gliel'ho chiesto ha improvvisamente abbassato il tono di voce. Ci siamo salutati e dopodichè ho cominciato ad avere paturnie per la testa per tutta la sera!
Ok, non lo incolpo se deve andare via, d'altronde che ci può fare, ma continuo a chiedermi che cosa ora pensi di me, magari sono problemi inesistenti che si creano solo nella mia mente, ma continuo a pensare che quella telefonata di ieri me la potevo proprio risparmiare e che sono un deficiente, era talmente tanto tempo (anni!) che non chiedevo ad una persona di uscire con me, mi sono sentito e tuttora mi sento nell'imbarazzo più totale...spero che tutto questo non provochi un allontanamento da parte sua, perchè finora si stava costruendo un bellissimo rapporto!
Ho intenzione di "riprovarci" quella volta che tutti e tre saranno disponibili, magari organizzando un'uscita di gruppo, ma resta il fatto che ormai sono anni che il sabato e la domenica non faccio niente, durante la settimana è impossibile trovarsi perchè la scuola impegna tanto e a causa dei nostri altri impegni non c'è mai un giorno libero...uff, non so più che fare...