almost ha scritto:ciao a tutti
grazie delle risposte e degli incorraggiamenti...
ebbene si, il tempo è il nostro migliore alleato, e col tempo, davvero, passa tutto.
E' passato solo qualche mese dal mio post iniziale, ma posso dire che ne sono quasi uscita.
Ho ricominciato ad uscire stabilmente con alcune persone ( anche per via di alcune situazioni, e di alcune coppie che sono scoppiate! ). Ho conosciuto una ragazza, e sono quasi due mesi che stiamo assieme.
Il periodo passato però mi ha aiutato in tante cose.
So che tutto quello che ho potrebbe finire di nuovo, potrebbe modificarsi, sicuramente ora ho più mezzi per affrontare i periodi di crisi rispetto a prima.
E per quanto le persone che frequento sono importanti, esisto prima io, e dopo gli altri, perchè non voglio più ritrovarmi a stare come sono stata in passato. Non voglio più essere dipendente con nessuno, e questo mio nuovo modo di fare non mi dispiace.
Mi sento molto più cinica rispetto a prima, ma penso sia una sorta di autodifesa.
Ciao, stesso problema il mio. Mesi di solitudine nera, gente che sparisce, amici non amici che sembrano elemosinarti il loro tempo, sempre tu a chiamare.
Si sopravvive.
Quando ho ricominciato a vivere, mi sono accorta di poter stare da sola, ma la verità è che nessuno è fatto per stare da solo. Non siamo delle isole, delle monadi, non possiamo andare avanti senza l'appoggio degli altri. Se possiamo significa che la nostra vita è triste...perchè non c'è il calore di nessuno a scaldarla, tranne il proprio. Perchè non si capisce la tristezza della propria situazione, si pensa di essere forti e autosufficienti.
Io non sopporto la solitudine, se non per concentrarmi in qualcosa che richiede profonda concentrazione, eppure da piccola amavo staccarmi e stavo sola con me stessa per ore e mesi..così mi sono creata un mondo, lentamente, che fosse la mia esatta alternativa alla solitudine. Popolato delle mie creature e delle mie fantasie, pronto dietro l'angolo. questa è stata anche la mia croce: il mio mondo mi risucchia troppo e pretendo di portarvi anche le persone che mi stanno accanto, di mostrarglielo impulsivamente, senza chiedermi se effettivamente sono in grado di capire e io di capire il loro, di mondo.
E quelle che non sanno farlo diventano..dipendenti.
Questa cosa mi fa incaxxare: sembra che la gente cerchi i rapporti sempre come una forma di dipendenza, mai per il puro genuino gusto di averli e basta. Io parlo con chiunque mi dimostri un pò di apertura, non contano l'età ne il sesso, ne la religione, niente, ci parlo e basta, ma adesso è così difficile.
Sono uscita da sola, per mesi, senza mai trovare nessuno con cui parlare: tutti avevano paura, tutti avevano fretta, nessuno sfondava il guscio iniziale di timidezza, di diffidenza, di paura. Mi hanno dato anche della matta, eppure io non sono invadente nè insensibile e capisco i miei limiti. Così ho cominciato ad avere paura anche io...questa è un'altra faccenda.
Ora che ho un ragazzo, il suo gruppo di amici mi ha "circondata" (non ho fatto fatica a socializzare), ma al giorno di oggi occorre questo: qualcuno che ti introduca nella cerchia, perchè se tenti di farlo da sola la gente ti guarda con diffidenza.
Se rubo un pallone e mi metto sulla spiaggia a cercare qualcuno con cui giocare, non trovo nessuno, o al massimo una persona.
Solo cinque anni fa non era così: bastava un pallone e già si radunava una piccola folla.
Ma sono io che sono cambiata, o forse è il nostro tempo?Chissà...
Ora so, che se finisse con il mio ragazzo, sarei di nuovo sola, senza un gruppo di persone con cui uscire a fare due chiacchiere il finesettimana, qualcuno con cui scambiare parole o idee. Sarei resettata automaticamente, e così cerco persone con cui parlare, nei più svariati ambienti, e il mio ragazzo non capisce che cos'è che vado cercando e perchè mi sento spesso sola.
Non capisce che ho bisogno di uno spazio soltanto mio da poter coltivare, di dare qualcosa a qualcuno che rimarrà vicino a me anche se la nostra storia dovesse finire, di sentire che le persone provino per me un interesse sincero non dettato dalle circostanze.
E questo stupido fatto delle coppie... Dove si esce in due si può uscire anche in tre...come facciamo noi delle volte...Proprio la gente non sono più in grado di capirla...
:(