complessi

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Sims
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Re: complessi

Messaggio da Sims » 07/01/2007, 23:10

ScarletStar ha scritto: sims...era solo un mio parere...è solo che mi sembra strano fare una lista...a mio modo di vedere...poi ognuno è liberissimo di fare ciò che vuole... ;)


Sono certa che si tratti di un tuo parere, ma mi preme che la mia non appaia come una follia: scivere ciò che ci pesa è un consiglio che danno gli psicologi, non solo una mia invenzione. Più i problemi sono rimossi, evitati o negati più si nascondono fra le pieghe della nostra personalità. Personalmente non mi basta alzare gli occhi al cielo per capire cosa c'è dentro di me. ;)

ScarletStar

Re: complessi

Messaggio da ScarletStar » 08/01/2007, 14:21

Sims ha scritto:[...]



Sono certa che si tratti di un tuo parere, ma mi preme che la mia non appaia come una follia: scivere ciò che ci pesa è un consiglio che danno gli psicologi, non solo una mia invenzione. Più i problemi sono rimossi, evitati o negati più si nascondono fra le pieghe della nostra personalità. Personalmente non mi basta alzare gli occhi al cielo per capire cosa c'è dentro di me. ;)
è giustissimo quello che dici...non ho pretese di insegnare agli altri l'arte di vivere, dacchè non sono una psicologa... ;)
il mio voleva essere un consiglio spassionato...

Pink Hair

Re: complessi

Messaggio da Pink Hair » 11/02/2007, 12:38

Eckhart ha scritto:Sono iscritto ormai da tempo al forum, ma fino ad oggi mi ero sempre tenuto ben lontano dalle aree “amicizia” e “amore”.. :shy:

Però stasera rimuginavo su un certo episodio e mi piacerebbe sentire l’opinione di qualcuno. :?

Che cosa pensereste se un amico (recente ma abbastanza importante) improvvisamente si allontanasse perché, dice, frequentarvi alimenta i suoi complessi di inferiorità? :thinking:
Mi è sucesso un episodio del genere durante la mia "adolescenza", dai miei 6 ai miei 17 anni, diciamo pure...

Mi sono allontanata da una mia amica d'infanzia perchè era....troppo bella.
In tutti i sensi. Era un pò più grande di me, aveva dei bellissimi capelli, degli occhi meravigliosi, un corpo stupendo e un fascino fuori del normale per una ragazzina. Era scaltra, intelligentissima e sveglia,sopratutto, e attirava le persone come un sole.
Questa cosa mi causava un senso di inferiorità molto alto e lei lo sapeva, ma non faceva nulla.Tutte le volte che uscivamo, tutti gli sguardi e le attenzioni delle persone erano per lei. Presto ero l'unica persona rimasta ad uscirci perchè tutte le altre mie amiche "normali" la odiavano.
Mi dicevano che avevo il prosciutto sugli occhi, che non vedevo la sua "cattiveria"...fino a che, crescendo, ha cominciato a "fregarmi" le prede (nel senso che andava a esercitare il suo fascino con i ragazzi che piacevano a me, inclusi i miei fidanzati...), i miei genitori l'adoravano e stavano sempre a fare paragoni a destra e a manca, e mi facevano sentire ancora peggio.."perchè lei ha i voti più alti dei tuoi, è più sveglia di te..ecc.." sembrava fosse figlia loro..anche io l'adoravo, però puntualmente a causa sua mi ritrovavo sola: i ragazzi che puntavo smettevano di chiedermi di uscire per stare con lei, le amiche migravano..
e lei rimaneva sempre lì a consolarmi.
Lentamente ho capito che un pò ci marciava: era il suo modo per stabilire tra noi la sua "supremazia" e per tiranneggiarmi leggermente, in senso buono... da lì in poi i rapporti si sono freddati e non l'ho più rivista, i complessi sono spariti, e quando la incontro ci salutiamo e ci fermiamo a chiacchierare, ma nulla più..probabilmente se avessimo continuato a frequentarci come prima, non saremmo mai cresciute, lei continuando a fare leva sul mio senso di inadeguatezza per avere le sue conferme e io a rimanere attaccata alle ipercritiche che facevo verso me stessa.

Se non altro, se ho migliorato tutto di me con il tempo, inclusi l'aspetto e l'intelletto , lo devo anche a lei.

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Eckhart
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Re: complessi

Messaggio da Eckhart » 11/02/2007, 13:11

Pink Hair ha scritto:[...]



Mi è sucesso un episodio del genere durante la mia "adolescenza", dai miei 6 ai miei 17 anni, diciamo pure...

Mi sono allontanata da una mia amica d'infanzia perchè era....troppo bella.
In tutti i sensi. Era un pò più grande di me, aveva dei bellissimi capelli, degli occhi meravigliosi, un corpo stupendo e un fascino fuori del normale per una ragazzina. Era scaltra, intelligentissima e sveglia,sopratutto, e attirava le persone come un sole.
Questa cosa mi causava un senso di inferiorità molto alto e lei lo sapeva, ma non faceva nulla.Tutte le volte che uscivamo, tutti gli sguardi e le attenzioni delle persone erano per lei. Presto ero l'unica persona rimasta ad uscirci perchè tutte le altre mie amiche "normali" la odiavano.
Mi dicevano che avevo il prosciutto sugli occhi, che non vedevo la sua "cattiveria"...fino a che, crescendo, ha cominciato a "fregarmi" le prede (nel senso che andava a esercitare il suo fascino con i ragazzi che piacevano a me, inclusi i miei fidanzati...), i miei genitori l'adoravano e stavano sempre a fare paragoni a destra e a manca, e mi facevano sentire ancora peggio.."perchè lei ha i voti più alti dei tuoi, è più sveglia di te..ecc.." sembrava fosse figlia loro..anche io l'adoravo, però puntualmente a causa sua mi ritrovavo sola: i ragazzi che puntavo smettevano di chiedermi di uscire per stare con lei, le amiche migravano..
e lei rimaneva sempre lì a consolarmi.
Lentamente ho capito che un pò ci marciava: era il suo modo per stabilire tra noi la sua "supremazia" e per tiranneggiarmi leggermente, in senso buono... da lì in poi i rapporti si sono freddati e non l'ho più rivista, i complessi sono spariti, e quando la incontro ci salutiamo e ci fermiamo a chiacchierare, ma nulla più..probabilmente se avessimo continuato a frequentarci come prima, non saremmo mai cresciute, lei continuando a fare leva sul mio senso di inadeguatezza per avere le sue conferme e io a rimanere attaccata alle ipercritiche che facevo verso me stessa.

Se non altro, se ho migliorato tutto di me con il tempo, inclusi l'aspetto e l'intelletto , lo devo anche a lei.
interessante, il tuo contributo..
è tempo che amando ci liberiamo dell'amato restando frementi; come la freccia, che è tesa alla corda, raccolta nello scatto, per essere oltre e più di se stessa (R.M. Rilke)