Shandris ha scritto:innanzitutto grazie per avermi risposto in tanti ^.^
io non intendevo necessariamente un'amicizia con una persona del sesso opposto.. anzi penso che sarei la prima a sentirmi in imbarazzo nei confronti del mio ragazzo se avessi un "migliore amico maschio".
D'altra parte è dai tempi delle medie che non ho una migliore amica femmina, forse perché si instaura un senso di rivalitá inconscia che impedisce di essere sempre solidali.
Sono solo ipotesi..
Per smillina: io non credo nella vita dopo la morte, ne nella reincarnazione. Secondo me il fatto di classificare a prima vista qualcuno come simpatico o antipatico è una questione di esperienza. Cerco di spiegarmi meglio: da come una persona si veste, si muove, parla, gesticola si possono capire tante cose. Sono i cosiddetti pregiudizi; generalmente questa è una parola che ha un'aura negativa, perché puó portare fuori strada per quanto riguarda la valutazione di una persona (ed è capitato a tutti penso, di dover rivedere il proprio giudizio su un conoscente, in bene o in male).
Se peró uno è un attento osservatore il piú delle volte ci azzecca, e conoscendo piú a fondo quella persona i fatti avvaloreranno la prima impressione.
Quindi il sugo del discorso è: la sensazione di pelle di feeling o antipatia è per me solo il risultato di una fulminea valutazione di chi ci sta di fronte (in base alle esperienze passate e alla conoscenza del mondo in genere)
Peró sono d'accordo con te sul fatto che una persona profonda attirerá persone profonde, mentre viceversa una persona superficiale si circonderá di amici superficiali
Condivido quanto hai scritto, penso anch'io che ciò che ci ispira simpatia o antipatia sia questione di esperienze vissute in passato e di pregiudizi.
Anche se ripeto, potrebbe anche essere questioni in sospeso di vite vissute in precedenza.
La diversità nostra stà nel fatto che tu credi che le nostre esperienze siano solo il frutto di questa vita, mentre io penso che ci sia tutto un'isieme di vite precedenti.
Questo in ogni caso é un dettaglio, la fede o il credo di ogni persona va sempre rispettato.
Sono una persona che crede molto nel libero pensiero e nella libertà di esperessione.
Vorrei scrivere qui una cosa che ha scritto molto tempo fa Marco Columbro su una rivista, che trovo molto bello e significativo
La terra é paragonabile a un grande albero
su ogni ramo ci sono delle persone con la propria religione
il cristiano, il buddista, Induista,
il geova, ecc...
Ognuno di questi crede di avere in mano la verità e pertanto di avere la giusta religione e vuole convertire gli altri e in nome della propria religione compie nelle diverse ere stragi e guerre e soprusi di ogni tipo.
L'invito é quello di fare scendere tutte le persone dai propri rami
e di guardare l'albero nel suo insieme... e di notare che c'é UN UNICO E FORTE TRONCO!!
Significato, molti credo un solo Dio!
Penso che uno dei peggior nemici dell'uomo siano l'ignoranza e la ristrettezza di visione.
Ho divagato un po' "pardon"
