complicità

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*pallina5*

complicità

Messaggio da *pallina5* » 19/11/2013, 8:59

Premessa:

Seneca diceva:" è il tuo animo che devi cambiare e non il cielo sotto cui vivi"

Bello, vero, giusto,pensavo fino a poco tempo fa, ma ora che mi rendo conto che il mio animo sta cambiando davvero, c'è un effetto collaterale che non avevo previsto: non ci capisco più nulla sul mio animo ed il suo corollario di....di...ma de che? appunto :O

Appunto sul concetto di Amicizia non ho mai avuto dubbi su che cosa fosse e soprattutto cosa significasse per me e credevo ( povera presuntuosa :rolleyes: ) di aver "colto" ogni suo aspetto.

Invece ora mi rendo conto che l'elemento complicità non l'ho mai vissuto appieno con nessuno, e cosa peggiore è il fatto che ora questo mi inizia a pesare...

Benché abbia la fortuna di avere accanto un paio di persone con le quali ho un certo rapporto, alle quali voglio un bene immenso e sebbene con ognuna di esse esiste un certo "filo" che ci unisce in qualche modo, non riesco ad avvertire quella cosa chiamata appunto complicità :rolleyes:

"Faccine a parte", sono davvero disperata....

Secondo voi la complicità è un qualcosa di subitaneo o c'è la possibilità che si sviluppi e/o rafforzi nel tempo?

e poi:" Ma queste paranoie me le porta la vecchiaia o devo iniziare una terapia d'urto?! :rolleyes: " :wcrash:

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Re: complicità

Messaggio da arietina76 » 19/11/2013, 12:59

*pallina5* ha scritto:Premessa:

Seneca diceva:" è il tuo animo che devi cambiare e non il cielo sotto cui vivi"

Bello, vero, giusto,pensavo fino a poco tempo fa, ma ora che mi rendo conto che il mio animo sta cambiando davvero, c'è un effetto collaterale che non avevo previsto: non ci capisco più nulla sul mio animo ed il suo corollario di....di...ma de che? appunto :O

Appunto sul concetto di Amicizia non ho mai avuto dubbi su che cosa fosse e soprattutto cosa significasse per me e credevo ( povera presuntuosa :rolleyes: ) di aver "colto" ogni suo aspetto.

Invece ora mi rendo conto che l'elemento complicità non l'ho mai vissuto appieno con nessuno, e cosa peggiore è il fatto che ora questo mi inizia a pesare...

Benché abbia la fortuna di avere accanto un paio di persone con le quali ho un certo rapporto, alle quali voglio un bene immenso e sebbene con ognuna di esse esiste un certo "filo" che ci unisce in qualche modo, non riesco ad avvertire quella cosa chiamata appunto complicità :rolleyes:

"Faccine a parte", sono davvero disperata....

Secondo voi la complicità è un qualcosa di subitaneo o c'è la possibilità che si sviluppi e/o rafforzi nel tempo?

e poi:" Ma queste paranoie me le porta la vecchiaia o devo iniziare una terapia d'urto?! :rolleyes: " :wcrash:
Cara Pallina, secondo me la complicità è qualcosa che si sviluppa con abbastanza naturalezza, e in tempi non esageratamente lunghi. Non dico ai primissimi incontri, però secondo me non ci impieghi anni.
Si parte da una forte affinità a pelle, e da lì si arriva alla complicità, che personalmente ho trovato con una sola amica: con le altre, oltre a un immenso affetto, c'è sicuramente una grande confidenza, ma la complicità è un qualcosina in più.

Ah, una cosa: se sapessi da dove nascono le paranoie, le debellerei all'origine!!! :DD :DD :DD

Ospite

Re: complicità

Messaggio da Ospite » 19/11/2013, 16:05

*pallina5* ha scritto: Secondo voi la complicità è un qualcosa di subitaneo o c'è la possibilità che si sviluppi e/o rafforzi nel tempo?
Secondo me è qualcosa di spontaneo e istintivo che, se non esiste già a livello latente, non credo si possa sviluppare col tempo. Essa tiene molto conto del disinteresse e della sincerità che si crea da subito fra due persone fortemente affini e reciprocamente attratte.
L'ho vissuta specialmente in età giovanile, seguendo logiche di spensieratezza e disincanto. Da adulti, almeno nel mio caso, c'è sempre la componente di preservarsi uno spazio incontaminato, e questo ritengo ponga uno sbarramento per la complicità.
*pallina5* ha scritto: e poi:" Ma queste paranoie me le porta la vecchiaia o devo iniziare una terapia d'urto?! :rolleyes: " :wcrash:
E' l'età che avanza, non ti preoccupare... :) :) ... tanti pensieri, tante domande... ;)

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Messaggio da airlander » 19/11/2013, 16:21

Saper vivere la complicità non è cosa di tutti, ciò significa incontrasi sulle medesime lunghezze d'onda percorrendo una strada comune, mai eguale o determinata con precisione, bensì modificabile sulla base di reciproche esperienze e conoscenza dell'altro.
se le strade si dividono ed il percorso non è assimilabile a quello del proprio partner significa che siamo cresciuti in modo diverso ed il sentiero che ci ha condotto ad una vita insieme non sarà più percorribile, e sarebbe desolante proseguire in tale solitudine.
Complicità e anche il saper entrare in relazione con il partner esprimendo senza falso pudore il proprio erotismo, una persona non lo conosci abbastanza sino a quando non ti corichi assieme ad essa nel medesimo letto.
In sintesi la complicità a volte si esprime anche solo attraverso un semplice sguardo per comprendere ed entrare nella mente dell'altro, trasformando ogni cosa in un gioco fantasiosamente creativo dove non concedere spazio alla noia.
non cercare di diventare un uomo di successo ma piuttosto un uomo di valore
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Re: complicità

Messaggio da tropicsnow » 19/11/2013, 17:53

Shadow750 ha scritto:[...]

Secondo me è qualcosa di spontaneo e istintivo che, se non esiste già a livello latente, non credo si possa sviluppare col tempo. Essa tiene molto conto del disinteresse e della sincerità...

la penso come te e aggiungerei che nasca soprattutto dalla libertà: se non posso essere libero di essere me stesso, se devo fare attenzione alle parole, ai gesti, se devo spiegare anche una battuta, non credo possa mai esserci complicità così come non può esserci se c'è il rifiuto o comunque la non accettazione di uno o più aspetti della perosonalità dell'altro.

*pallina5* ha scritto: "Faccine a parte", sono davvero disperata....

non mi sembra una cosa per cui essere disperati, semplicemente non ti è capitato di vivere un rapporto in cui ci fosse una tale intimità, intesa in senso molto ampio.
"Ho visto cose bellissime grazie alla diversa prospettiva suggerita dalla mia perenne insoddisfazione, e quel che mi consola ancora, è che non smetto di osservare".

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Re: complicità

Messaggio da airlander » 19/11/2013, 19:25

tropicsnow ha scritto:[...]
la penso come te e aggiungerei che nasca soprattutto dalla libertà: se non posso essere libero di essere me stesso, se devo fare attenzione alle parole, ai gesti, se devo spiegare anche una battuta, non credo possa mai esserci complicità così come non può esserci se c'è il rifiuto o comunque la non accettazione di uno o più aspetti della perosonalità dell'altro.
[...]
non mi sembra una cosa per cui essere disperati, semplicemente non ti è capitato di vivere un rapporto in cui ci fosse una tale intimità, intesa in senso molto ampio.
perfettamente d'accordo. [smilie=ya.gif]
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Messaggio da *pallina5* » 20/11/2013, 12:19

airlander ha scritto:Saper vivere la complicità non è cosa di tutti, ciò significa incontrasi sulle medesime lunghezze d'onda percorrendo una strada comune, mai eguale o determinata con precisione, bensì modificabile sulla base di reciproche esperienze e conoscenza dell'altro.
se le strade si dividono ed il percorso non è assimilabile a quello del proprio partner significa che siamo cresciuti in modo diverso ed il sentiero che ci ha condotto ad una vita insieme non sarà più percorribile, e sarebbe desolante proseguire in tale solitudine.
Complicità e anche il saper entrare in relazione con il partner esprimendo senza falso pudore il proprio erotismo, una persona non lo conosci abbastanza sino a quando non ti corichi assieme ad essa nel medesimo letto.
In sintesi la complicità a volte si esprime anche solo attraverso un semplice sguardo per comprendere ed entrare nella mente dell'altro, trasformando ogni cosa in un gioco fantasiosamente creativo dove non concedere spazio alla noia.
Grazie Air per l'intervento, che mi trova concorde riguardo a come dovrebbe essere la complicità in una coppia....

Io mi riferivo invece alla complicità che ci può essere in un rapporto d'amicizia ;)

*pallina5*

Re: complicità

Messaggio da *pallina5* » 20/11/2013, 12:26

tropicsnow ha scritto:[...]




la penso come te e aggiungerei che nasca soprattutto dalla libertà: se non posso essere libero di essere me stesso, se devo fare attenzione alle parole, ai gesti, se devo spiegare anche una battuta, non credo possa mai esserci complicità così come non può esserci se c'è il rifiuto o comunque la non accettazione di uno o più aspetti della perosonalità dell'altro.


[...]




non mi sembra una cosa per cui essere disperati, semplicemente non ti è capitato di vivere un rapporto in cui ci fosse una tale intimità, intesa in senso molto ampio.
Tu e Shadow avete detto cose interessanti e vere ed infondo pure io la penso alla stessa maniera...

Ora però mi pongo e ti pongo ancora una domanda:" ma davvero la mia ironia è tanto sottile da non percepirsi?" :rolleyes:

"No,Tropicsnow, non è che io mi disperi sul serio per questa cosa..." ma grazie uguale :)

*pallina5*

Re: complicità

Messaggio da *pallina5* » 20/11/2013, 12:33

arietina76 ha scritto:[...]



Cara Pallina, secondo me la complicità è qualcosa che si sviluppa con abbastanza naturalezza, e in tempi non esageratamente lunghi. Non dico ai primissimi incontri, però secondo me non ci impieghi anni.
Si parte da una forte affinità a pelle, e da lì si arriva alla complicità, che personalmente ho trovato con una sola amica: con le altre, oltre a un immenso affetto, c'è sicuramente una grande confidenza, ma la complicità è un qualcosina in più.

Ah, una cosa: se sapessi da dove nascono le paranoie, le debellerei all'origine!!! :DD :DD :DD
Ciao cara Arietina, bentrovata,

hai ragione: la complicità è un elemento in più e se non è presente non significa che il rapporto d'amicizia tra due persone non sia comunque importante, mi piace quando parli di immenso affetto e di confidenza...questi sono due aspetti che (fortunatamente) conosco bene ;)

Solo, mi piacerebbe avere l'occasione di provare anche quell'aspetto ....mai dire mai... :)

ps: carina la battuta sulle paranoie :DD

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Re: complicità

Messaggio da tempest » 20/11/2013, 12:39

*pallina5* ha scritto:Premessa:

Seneca diceva:" è il tuo animo che devi cambiare e non il cielo sotto cui vivi"

Bello, vero, giusto,pensavo fino a poco tempo fa, ma ora che mi rendo conto che il mio animo sta cambiando davvero, c'è un effetto collaterale che non avevo previsto: non ci capisco più nulla sul mio animo ed il suo corollario di....di...ma de che? appunto :O

Appunto sul concetto di Amicizia non ho mai avuto dubbi su che cosa fosse e soprattutto cosa significasse per me e credevo ( povera presuntuosa :rolleyes: ) di aver "colto" ogni suo aspetto.

Invece ora mi rendo conto che l'elemento complicità non l'ho mai vissuto appieno con nessuno, e cosa peggiore è il fatto che ora questo mi inizia a pesare...

Benché abbia la fortuna di avere accanto un paio di persone con le quali ho un certo rapporto, alle quali voglio un bene immenso e sebbene con ognuna di esse esiste un certo "filo" che ci unisce in qualche modo, non riesco ad avvertire quella cosa chiamata appunto complicità :rolleyes:

"Faccine a parte", sono davvero disperata....

Secondo voi la complicità è un qualcosa di subitaneo o c'è la possibilità che si sviluppi e/o rafforzi nel tempo?

e poi:" Ma queste paranoie me le porta la vecchiaia o devo iniziare una terapia d'urto?! :rolleyes: " :wcrash:
Io penso che se la simpatia può nascere subito, la complicità può arrivare col tempo, penso che ci voglia un po' di vissuto comune perchè questa si consolidi. Naturalmente la complicità potrebbe anche non arrivare. A me pare più probabile che un rapporto di amicizia complice si instauri quando si è giovani.

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Re: complicità

Messaggio da tropicsnow » 20/11/2013, 13:41

*pallina5* ha scritto:
Ora però mi pongo e ti pongo ancora una domanda:" ma davvero la mia ironia è tanto sottile da non percepirsi?" :rolleyes:

"No,Tropicsnow, non è che io mi disperi sul serio per questa cosa..." ma grazie uguale :)

ho capito che era un'enfatizzazione e ho ripreso le tue stesse parole per dire che non non c'è da farsene troppo un problema...

voglio ben sperare che non ti disperi per queste cose :P
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Messaggio da cinque » 20/11/2013, 14:30

airlander ha scritto:Saper vivere la complicità non è cosa di tutti, ciò significa incontrasi sulle medesime lunghezze d'onda percorrendo una strada comune, mai eguale o determinata con precisione, bensì modificabile sulla base di reciproche esperienze e conoscenza dell'altro.
se le strade si dividono ed il percorso non è assimilabile a quello del proprio partner significa che siamo cresciuti in modo diverso ed il sentiero che ci ha condotto ad una vita insieme non sarà più percorribile, e sarebbe desolante proseguire in tale solitudine.
Complicità e anche il saper entrare in relazione con il partner esprimendo senza falso pudore il proprio erotismo, una persona non lo conosci abbastanza sino a quando non ti corichi assieme ad essa nel medesimo letto.
In sintesi la complicità a volte si esprime anche solo attraverso un semplice sguardo per comprendere ed entrare nella mente dell'altro, trasformando ogni cosa in un gioco fantasiosamente creativo dove non concedere spazio alla noia.
Anche io associo la parola complicità' alla coppia. Più invecchio e meno problemi mi faccio. Tuo figlio ha esposto nel palazzo dei giureconsulti ???? Felicitazioni.

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Messaggio da tempest » 20/11/2013, 15:12

cinque ha scritto:[...]


Anche io associo la parola complicità' alla coppia. Più invecchio e meno problemi mi faccio. Tuo figlio ha esposto nel palazzo dei giureconsulti ???? Felicitazioni.
La complicità con un amico è quella capacità di intendersi senza nemmeno proferire parola, quindi in parte è affine alla compliicità della coppia, manca la componente erotica e progettuale. Però la complicità amicale ha il "vantaggio" di essere rilassata, nella complicità di coppia, secondo me, c'è, ci deve essere una certa voglia di non adagiarsi, di rinnovarsi, di sedursi reciprocamente...L'amico complice non "richiede" questi accorgimenti, il partner sì.

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Messaggio da airlander » 20/11/2013, 18:20

cinque ha scritto:[...]
Anche io associo la parola complicità' alla coppia. Più invecchio e meno problemi mi faccio. Tuo figlio ha esposto nel palazzo dei giureconsulti ???? Felicitazioni.
non riesco più a segure tutte le mostre, quindi sinceramente non saprei, ed al proposito, in fatto di complicità, quasi mi stavo dimenticando di quella (esclusivamente professionale) che si forma sovente tra fotografo e modella per ottenere alcune immagini altrimenti irrealizzabili.
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Messaggio da Ospite » 20/11/2013, 21:19

airlander ha scritto:Saper vivere la complicità non è cosa di tutti, ciò significa incontrasi sulle medesime lunghezze d'onda percorrendo una strada comune, mai eguale o determinata con precisione, bensì modificabile sulla base di reciproche esperienze e conoscenza dell'altro.
Una volta che la complicità c'è, perchè mai non dovrebbe essere una cosa facile seguirla e viverla al meglio? Casomai io penso che, incontrarsi sulla medesima lunghezza d'onda, sia di per sè una condizione non sempre presente, non solo fra una coppia, ma nemmeno fra due amici.
airlander ha scritto: ...se le strade si dividono ed il percorso non è assimilabile a quello del proprio partner significa che siamo cresciuti in modo diverso ed il sentiero che ci ha condotto ad una vita insieme non sarà più percorribile, e sarebbe desolante proseguire in tale solitudine.
Sembra l'assunto di un consulente di coppia... ihihih ... o di un avvocato matrimonialista... (perdona la battuta eh, si fà per scherzare...)
airlander ha scritto: Complicità e anche il saper entrare in relazione con il partner esprimendo senza falso pudore il proprio erotismo, una persona non lo conosci abbastanza sino a quando non ti corichi assieme ad essa nel medesimo letto.
Questa è sacrosanta verità.
;)

*pallina5*

Re: complicità

Messaggio da *pallina5* » 20/11/2013, 21:26

tropicsnow ha scritto:[...]




ho capito che era un'enfatizzazione e ho ripreso le tue stesse parole per dire che non non c'è da farsene troppo un problema...

voglio ben sperare che non ti disperi per queste cose :P


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Adam
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Re: complicità

Messaggio da Adam » 01/12/2013, 1:57

*pallina5* ha scritto:Premessa:

Seneca diceva:" è il tuo animo che devi cambiare e non il cielo sotto cui vivi"

Bello, vero, giusto,pensavo fino a poco tempo fa, ma ora che mi rendo conto che il mio animo sta cambiando davvero, c'è un effetto collaterale che non avevo previsto: non ci capisco più nulla sul mio animo ed il suo corollario di....di...ma de che? appunto :O

Appunto sul concetto di Amicizia non ho mai avuto dubbi su che cosa fosse e soprattutto cosa significasse per me e credevo ( povera presuntuosa :rolleyes: ) di aver "colto" ogni suo aspetto.

Invece ora mi rendo conto che l'elemento complicità non l'ho mai vissuto appieno con nessuno, e cosa peggiore è il fatto che ora questo mi inizia a pesare...

Benché abbia la fortuna di avere accanto un paio di persone con le quali ho un certo rapporto, alle quali voglio un bene immenso e sebbene con ognuna di esse esiste un certo "filo" che ci unisce in qualche modo, non riesco ad avvertire quella cosa chiamata appunto complicità :rolleyes:

"Faccine a parte", sono davvero disperata....

Secondo voi la complicità è un qualcosa di subitaneo o c'è la possibilità che si sviluppi e/o rafforzi nel tempo?

e poi:" Ma queste paranoie me le porta la vecchiaia o devo iniziare una terapia d'urto?! :rolleyes: " :wcrash:
Ciao credo che la complicità non la si può' creare col tempo ma nasce spontanea tra due persone che si vogliono molto bene , provano un affetto sincere e passano molto tempo assieme. Con ciò' voglio dire che e' una conseguenza di un rapporto speciale.
la vita è un incognita infinita, non dare mai nulla per scontato o per certo, perchè tutto può cambiare in un solo istante.

*pallina5*

Re: complicità

Messaggio da *pallina5* » 01/12/2013, 18:07

Adam ha scritto:[...]



Ciao credo che la complicità non la si può' creare col tempo ma nasce spontanea tra due persone che si vogliono molto bene , provano un affetto sincere e passano molto tempo assieme. Con ciò' voglio dire che e' una conseguenza di un rapporto speciale.
Grazie per la tua opinione Adam, vedi quello che non mi torna sta proprio nel fatto che nonostante vi siano un paio di persone a me care e con le quali ho appunto un rapporto d'amicizia speciale( proprio perché vi è un sincero volersi bene a prescindere) non "avverto" comunque quel senso di complicità che invece mi piacerebbe( ma non muoio se non è...) vi fosse...

Ma sai, se è come dici tu , che bisogna anche passare molto tempo con l'altro, allora ho trovato l'inghippo! infatti con questi miei amici non ho la possibilità di starci assieme abbastanza: sai com'è, ognuno è preso in fin dei conti dalla propria vita, e la vita che facciamo noi è troppo veloce e sempre meno ci permette di "fermarci" un po' di più...
A dire il vero penso che il tempo lo puoi trovare benissimo se vuoi essere presente per qualcuno, almeno io l'ho sempre fatto...ma siamo gli uni diversi dagli altri e ognuno dimostra il "proprio esserci" a suo modo, bisogna imparare ad accettare ciò, ecco tutto. ;) :)

:ciao:

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Messaggio da Adam » 02/12/2013, 0:00

Ciao, vedo la complicità con una persona amica, perche l amica con cui ho grande complicità che si e' sviluppata con lo stare assieme. Poi sai io credo che alcune persone si può' avere complicità , solo, nel momento in cui parli di alcuni argomenti. Quindi, si può parlare di una complicità , completa, quella cje si ha con un amica. O complicità parziale , ovvere che si e' complici solo quando si parla di alcuni argomenti. Spero di averv espresso in modo chiaro il mio pensiero. :-)
la vita è un incognita infinita, non dare mai nulla per scontato o per certo, perchè tutto può cambiare in un solo istante.

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Messaggio da Adam » 02/12/2013, 0:37

Ciao, vedo la complicità con una persona amica, perche l amica con cui ho grande complicità che si e' sviluppata con lo stare assieme. Poi sai io credo che alcune persone si può' avere complicità , solo, nel momento in cui parli di alcuni argomenti. Quindi, si può parlare di una complicità , completa, quella cje si ha con un amica. O complicità parziale , ovvere che si e' complici solo quando si parla di alcuni argomenti. Spero di averv espresso in modo chiaro il mio pensiero. :-)
la vita è un incognita infinita, non dare mai nulla per scontato o per certo, perchè tutto può cambiare in un solo istante.

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Re: complicità

Messaggio da tempest » 02/12/2013, 1:18

*pallina5* ha scritto:[...]



Ma sai, se è come dici tu , che bisogna anche passare molto tempo con l'altro, allora ho trovato l'inghippo! infatti con questi miei amici non ho la possibilità di starci assieme abbastanza: sai com'è, ognuno è preso in fin dei conti dalla propria vita, e la vita che facciamo noi è troppo veloce e sempre meno ci permette di "fermarci" un po' di più...
A dire il vero penso che il tempo lo puoi trovare benissimo se vuoi essere presente per qualcuno, almeno io l'ho sempre fatto...ma siamo gli uni diversi dagli altri e ognuno dimostra il "proprio esserci" a suo modo, bisogna imparare ad accettare ciò, ecco tutto. ;) :)

:ciao:
Mi intrometto anche se la risposta era per Adam...
È vero...io ho visto svanire la complicità con il diradarsi della frequentazione e la diminuizione del tempo trascorso assieme. È vero...certe cose vanno accettate, ma vanno anche viste senza tante ipocrsie: i rapporti di amiicizia sono "denutriti" se si passa poco tempo assieme, e la "malnutrizione" lascia i suoi segni, la perdita della complicità è uno di questi segni.

Adam
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Re: complicità

Messaggio da Adam » 02/12/2013, 1:21

tempest ha scritto:[...]


Mi intrometto anche se la risposta era per Adam...
È vero...io ho visto svanire la complicità con il diradarsi della frequentazione e la diminuizione del tempo trascorso assieme. È vero...certe cose vanno accettate, ma vanno anche viste senza tante ipocrsie: i rapporti di amiicizia sono "denutriti" se si passa poco tempo assieme, e la "malnutrizione" lascia i suoi segni, la perdita della complicità è uno di questi segni.
Ciao ti quoto appieno :-)
la vita è un incognita infinita, non dare mai nulla per scontato o per certo, perchè tutto può cambiare in un solo istante.

*pallina5*

Re: complicità

Messaggio da *pallina5* » 02/12/2013, 12:21

tempest ha scritto:[...]


Mi intrometto anche se la risposta era per Adam...
È vero...io ho visto svanire la complicità con il diradarsi della frequentazione e la diminuizione del tempo trascorso assieme. È vero...certe cose vanno accettate, ma vanno anche viste senza tante ipocrsie: i rapporti di amiicizia sono "denutriti" se si passa poco tempo assieme, e la "malnutrizione" lascia i suoi segni, la perdita della complicità è uno di questi segni.
Intromettiti pure Tempest, i tuoi interventi mi hanno sempre dato nuovi spunti di riflessione e quindi li accolgo sempre con piacere....

Per il resto, hai purtroppo ragione...ma mi solleva il pensiero che dietro l'angolo magari si puo' trovare una buona "trattoria" dove rifocillarsi...

*pallina5*


Messaggio da *pallina5* » 02/12/2013, 12:24

Adam ha scritto:Ciao, vedo la complicità con una persona amica, perche l amica con cui ho grande complicità che si e' sviluppata con lo stare assieme. Poi sai io credo che alcune persone si può' avere complicità , solo, nel momento in cui parli di alcuni argomenti. Quindi, si può parlare di una complicità , completa, quella cje si ha con un amica. O complicità parziale , ovvere che si e' complici solo quando si parla di alcuni argomenti. Spero di averv espresso in modo chiaro il mio pensiero. :-)

Mmm, alla complicita' parziale non avevo pensato...mi piace.

Adam
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Messaggio da Adam » 02/12/2013, 12:32

Ciao mi fa piacere ?? t piaccia l idea di complicità parziale, scusa l invadenza , questo multa l hai con qualcuno?
la vita è un incognita infinita, non dare mai nulla per scontato o per certo, perchè tutto può cambiare in un solo istante.

Ospite


Messaggio da Ospite » 05/12/2013, 21:11

Adam ha scritto: O complicità parziale , ovvere che si e' complici solo quando si parla di alcuni argomenti.
Io penso che, in maniera molto più semplicistica, trovarsi bene a parlare e concordare su un argomento di comune interesse, è qualcosa di molto semplice e immediato. Si può anche chiamare complicità, ma a me sembra quasi di sopravvalutare il significato del termine.
La complicità dovrebbe scaturire e svilupparsi su un terreno più ampio, e senza dover contare sul facile apporto di un interesse comune. Io ad esempio mi trovo bene a parlare di cinema con un paio di persone, ma non mi sento per nulla loro complice, nemmeno parzialmente, proprio perchè su tutto il resto c'è poco o nulla.

*pallina5*


Messaggio da *pallina5* » 07/12/2013, 19:19

Shadow750
La complicità dovrebbe scaturire e svilupparsi su un terreno più ampio, e senza dover contare sul facile apporto di un interesse comune. Io ad esempio mi trovo bene a parlare di cinema con un paio di persone, ma non mi sento per nulla loro complice, nemmeno parzialmente, proprio perchè su tutto il resto c'è poco o nulla.
Ops, sinceramente io ho interpretato in altra maniera il termine"argomenti" usato da Adam, cioe' non ho pensato che si riferisse al semplice trovarsi su un "interesse" comune...,.credevo intendesse trovare intesa nel parlare di determinate cose che ci appartengono e che appunto ci sentiamo di codividere solo con alcuni.

*pallina5*


Messaggio da *pallina5* » 07/12/2013, 19:36

Adam ha scritto:Ciao mi fa piacere ?? t piaccia l idea di complicità parziale, scusa l invadenza , questo multa l hai con qualcuno?
"Multa" :?: :!:

Comunque tutto il discorso sulla complicita' e' "in generale"....anche se non l' avverto particolarmente, comuque coi miei amici esiste una certa intesa ma soprattutto un volersi bene a prescindere..e questo conta.

Grazie....

Adam
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Messaggio da Adam » 07/12/2013, 20:17

*pallina5* ha scritto:[...]



"Multa" :?: :!:

Comunque tutto il discorso sulla complicita' e' "in generale"....anche se non l' avverto particolarmente, comuque coi miei amici esiste una certa intesa ma soprattutto un volersi bene a prescindere..e questo conta.

Grazie....
Scusa x l errore , credo che la parola fosse "molto". Oramai sarai/sarete abituati ai miei errori ortografici :-) ma vi giuro ?? faccio attenzione ma a volte mi sfuggono
la vita è un incognita infinita, non dare mai nulla per scontato o per certo, perchè tutto può cambiare in un solo istante.

*pallina5*


Messaggio da *pallina5* » 07/12/2013, 21:15

Adam ha scritto:[...]



Scusa x l errore , credo che la parola fosse "molto". Oramai sarai/sarete abituati ai miei errori ortografici :-) ma vi giuro ?? faccio attenzione ma a volte mi sfuggono
;) tranquillo.....io invece bisticcio e pasticcio spesso con la punteggiaturs