Amicizie "a scadenza"

L'amicizia, gli amici, gruppi di amici: idee, esperienze, consigli, riflessioni

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Messaggio da Ospite » 03/07/2013, 21:39

cinque ha scritto:[...]
Per cui una famiglia puo' andare a rotoli e finire, ma una amicizia no. mah.
non credo che i valori centrino molto se ti fanno stare male. è meglio vivere tutto in pratica. l'esperienza conta e questo ti fa decidere cosa mettere in primo piano.
finche' si è nel forum sono solo parole, parole al vento e tesi, a mio parere. chiudo qui.
ciao ciao
Dai su, adesso non armarti di elmo e spada, e gettarti nella mischia con ardore... :) :) (ti stuzzico un po' anch'io eh... ;) )

Ho letto bene quanto scritto da tempest, e non mi è sembrata fosse disillusa dalle unioni e dalle promesse coniugali, per votarsi solo a favore delle grandi e indistruttibili amicizie. Può essere che, la tal persona single, o separata o che altro di simile, abbia una sua piccola disaffezione verso le canoniche promesse e le devozioni matrimoniali. Almeno così come presentate secondo il vigente costume sociale. Ma con questo non mi pare di aver capito che, un sentimento in quanto tale, sia esso di amore o di amicizia, ma leale, vissuto e corrisposto, possa provocare diverse e contrastanti valutazioni nella gentile tempest. Anzi, tutt'altro. Lei non crede probabilmente alle promesse di tipo convenzionale e canonico, ma sarei pronto a scommettere come invece intimamente sia a favore di un legale indissolubile e serio, quando soppesato nella sua onestà e costanza 8)

Poi, tirare in ballo valori e credenze di vita, mi sembra eccessivo per una discussione così spensierata e di passatempo.

Sai che ultimamente mi sembri più conformista?
;) :D

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tempest
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Messaggio da tempest » 03/07/2013, 22:58

Shadow750 ha scritto:[...]


Ho letto bene quanto scritto da tempest, e non mi è sembrata fosse disillusa dalle unioni e dalle promesse coniugali, per votarsi solo a favore delle grandi e indistruttibili amicizie. Può essere che, la tal persona single, o separata o che altro di simile, abbia una sua piccola disaffezione verso le canoniche promesse e le devozioni matrimoniali. Almeno così come presentate secondo il vigente costume sociale. Ma con questo non mi pare di aver capito che, un sentimento in quanto tale, sia esso di amore o di amicizia, ma leale, vissuto e corrisposto, possa provocare diverse e contrastanti valutazioni nella gentile tempest. Anzi, tutt'altro. Lei non crede probabilmente alle promesse di tipo convenzionale e canonico, ma sarei pronto a scommettere come invece intimamente sia a favore di un legale indissolubile e serio, quando soppesato nella sua onestà e costanza 8)

Poi, tirare in ballo valori e credenze di vita, mi sembra eccessivo per una discussione così spensierata e di passatempo.

Non credo al matrimonio come promessa. Il matrimonio è un contratto, quindi ha la sua utilità e le sue regole pratiche e morali che vanno rispettate. La promessa di amore eterno davanti ai testimoni o a Dio la vedo un po' azzardata. Su.. come si fa a promettere di amare per sempre ?? Se si sta con qualcuno gli si promette fedeltà e appoggio, su questo non ci piove, ma non c 'è promessa che ti possa legare a vita in un vincolo d'amore.
Per come la vedo io, l'amicizia per sua natura può durare ben più di un matrimonio, ma non sminuisco l'amore di fronte all'amicizia!

Per precisione, sono io che ho tirato in ballo gli ideali , non cinque, perchè per me l'amicizia è un'ideale.

Sono poi assolutamente d'accordo con Giada quando dice che ci sono persone non tagliate per le amicizie serie e durature, ne sono assolutamente convinta, c'è gente ( ne ho vista! ), che proprio vede l'amicizia come qualcosa di transitorio ( nel migliore dei casi ) o utilitaristico ( nel peggiore dei casi ). Però ho visto anche casi di amicizie fenomenali, quelle amiczie che si definiscono "fraterne", che sono un bene grandissimo per chi ha la fortuna di viverle. Come si fa ad essere così fortunati? Si deve essere entrambi ugualmente interessati a coltivare e a curare questo rapporto, gli si deve attribuire lo stesso peso, lo stesso valore.

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vanille1986
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Re: Amicizie "a scadenza"

Messaggio da vanille1986 » 04/07/2013, 15:11

giada ha scritto:Ciao,
vorrei chiedervi quante amicizie avete visto spegnersi dopo un periodo di attiva frequentazione, e senza che ci sia stato di mezzo un litigio o un evento antipatico che ha portato all'allontanamento.
Uno dei motivi è sicuramente la sopravvalutazione di quell'amicizia.. ma a parte questo quali altri motivi potrebbero esserci?
Opportunismo iniziale?
Saturazione degli argomenti?
Senso di noia sopravvenuto?
......
......
Io ho visto spengersi molte amicizie, alcune in poco tempo, altre sono sfumate gradualmente, nonostante io mi fossi sforzata di mantenere saldo il rapporto. Forse per questa persone ormai appartenevo ad un passato che voleva gettarsi alle spalle nonostante i momenti passati assieme fossero sempre stati belli.
Per saturazione di argomenti...non credo che se con una persona ci stai bene che possano saturarsi gli argomenti
Per noia forse si. Appunto quando uno dei due o entrambi fanno nuove conoscenze che ritengono più interessanti diluendo così i contatti con l'altro fino al distacco totale.
Io personalmente non lo farei mai. Ma forse per qualcuno è normale volersi lasciare qualcuno alle spalle anche se non ci sono stati ne litigi ne altre cose spiacevoli....boh


:rolleyes:

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Messaggio da cinque » 04/07/2013, 17:39

Shadow750 ha scritto:[...]



Dai su, adesso non armarti di elmo e spada, e gettarti nella mischia con ardore... :) :) (ti stuzzico un po' anch'io eh... ;) )

Ho letto bene quanto scritto da tempest, e non mi è sembrata fosse disillusa dalle unioni e dalle promesse coniugali, per votarsi solo a favore delle grandi e indistruttibili amicizie. Può essere che, la tal persona single, o separata o che altro di simile, abbia una sua piccola disaffezione verso le canoniche promesse e le devozioni matrimoniali. Almeno così come presentate secondo il vigente costume sociale. Ma con questo non mi pare di aver capito che, un sentimento in quanto tale, sia esso di amore o di amicizia, ma leale, vissuto e corrisposto, possa provocare diverse e contrastanti valutazioni nella gentile tempest. Anzi, tutt'altro. Lei non crede probabilmente alle promesse di tipo convenzionale e canonico, ma sarei pronto a scommettere come invece intimamente sia a favore di un legale indissolubile e serio, quando soppesato nella sua onestà e costanza 8)

Poi, tirare in ballo valori e credenze di vita, mi sembra eccessivo per una discussione così spensierata e di passatempo.

Sai che ultimamente mi sembri più conformista?
;) :D
ma figurati ..... scrivo a tempest(che ti ha fregato nella risposta, ah ah ah) perchè la conosco e siamo sempre state in grande disaccordo su questo. ma credo sappia che non ho preso nessuna spada per trafiggerla o essere trafitta.
il punto pero' non era questo: era l'accusa(ripetuta piu' volte non solo in questo post, ma in tutto il forum, in maniera piu' o meno equilibrata , ma si' conformista) che gli altri siano sbagliati perchè non si sentono piu' cosi' vicini a noi e quindi "ci abbandonano dopo che abbiamo fatto tante cose per loro", una posizione anche egocentrica; ovviamente noi non l'abbiamo mai fatto ( sicuri?).c'è chi sa sbaragliare la propria vita e chi si rifugia in pensare che il cambiamento derivi dall' incapacità dell'altro di mantenere rapporti(addirittura).
poi c'è la mia scelta. Io ho amici da 15 anni , ho dato molto e ricevuto molto, ma non imposto la vita su questi rapporti; posso pensare che finiscano, ma nel frattempo li vivo a pieno. è una scelta che ho maturato dopo l'adolescenza , quando ho capito cosa mi faceva stare meglio. era questo il punto fondamentale. adesso da questa diversa scelta di vita tu cosa supponi? che io sia opportunista, incostante o che mi viva la realtà???? che io sia incapace di creare legami ?
poi sono sincera :[color=red] bluever [/color]ha spiegato benissimo quello che pensavo .
so( ho assistito anche ad un dramma del genere che capisco perchè era un'amicizia che quasi sostituiva impropriamente il rapporto di coppia. sono casi rarissimi) che ci sono persone che frequentano per anni solo lo stesso giro di amici, ma qualcuno di essi cambia, muta e se ne va.... ed è anche il caso proposto . io lo vedo come un fatto di rigenerazione . altri come un difetto dell'altro.
sull'altra questione gli ideali hanno sempre qualcosa di illusorio , ne sono consapevole, ma sinceramente ad un certo punto se sono infranti è meglio modificarli (anche per quanto riguarda la famiglia )
io sono sempre stata conformista nel senso che mi è sempre parso piu' logico credere ( in effetti tu chi vedi curare i malati all'ospedale ? la madre, il padre, i figli, il partner o gli amici?) nella famiglia ( io ci spero. mi pare logico nella mia situazione. che dici????:-) .)
ti pare cosi' conformista la mia posizione? a me no. mi pare concreta come sempre.
:DD
fai il bravo che vengo su dalle tue parti col mattarello ;) ;) ;) ;)

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Messaggio da Ospite » 04/07/2013, 21:03

tempest ha scritto:[...]Non credo al matrimonio come promessa. Il matrimonio è un contratto, quindi ha la sua utilità e le sue regole pratiche e morali che vanno rispettate. La promessa di amore eterno davanti ai testimoni o a Dio la vedo un po' azzardata. Su.. come si fa a promettere di amare per sempre ?? Se si sta con qualcuno gli si promette fedeltà e appoggio, su questo non ci piove, ma non c 'è promessa che ti possa legare a vita in un vincolo d'amore.
Opinione rispettabilissima, sebbene vi siano differenze fra la promessa fatta davanti all'ufficiale di stato civile, e quella davanti al proprio Dio, almeno per chi ci crede. Nel primo caso si tratta di adempiere ad una tutela di natura giuridica e amministrativa. Nel secondo spicca la fede e la credenza che Dio, possa così benedire e assecobdare questo grande e importante sentimento.

Io ti dico che, secondo quanto dici tu, mi appare pure azzardato promettere di essere amici per sempre. Ma esiste qualcosa che, per sua stessa natura è per sempre? Mah! Forse nei film di Federico Moccia :)
tempest ha scritto:[...]
Per come la vedo io, l'amicizia per sua natura può durare ben più di un matrimonio, ma non sminuisco l'amore di fronte all'amicizia!
Sono cose strutturalmente diverse.
tempest ha scritto:[...]
Per precisione, sono io che ho tirato in ballo gli ideali , non cinque, perchè per me l'amicizia è un'ideale.
Lo so che sei stata tu :) .... attenta a non idealizzare troppo però eh ;)
tempest ha scritto:[...]
Sono poi assolutamente d'accordo con Giada quando dice che ci sono persone non tagliate per le amicizie serie e durature, ne sono assolutamente convinta, c'è gente ( ne ho vista! ), che proprio vede l'amicizia come qualcosa di transitorio ( nel migliore dei casi ) o utilitaristico ( nel peggiore dei casi ). Però ho visto anche casi di amicizie fenomenali, quelle amiczie che si definiscono "fraterne", che sono un bene grandissimo per chi ha la fortuna di viverle. Come si fa ad essere così fortunati? Si deve essere entrambi ugualmente interessati a coltivare e a curare questo rapporto, gli si deve attribuire lo stesso peso, lo stesso valore.
Belle parole, non c'è che dire. Dico solo che, talvolta, le persone rispondono non a pulsioni e direttive del proprio intimo, ma seguono eventi e circostanze che le portano ad essere anche diverse e discontinue nei sentimenti e negli obbiettivi prefissatisi.
Poi, chi usa la parola amicizia, come convenienza per i propri interessi, è da me assolutamente stigmatizzato.

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Messaggio da Ospite » 04/07/2013, 21:12

cinque ha scritto:[...]ma figurati ..... scrivo a tempest(che ti ha fregato nella risposta, ah ah ah) perchè la conosco e siamo sempre state in grande disaccordo su questo. ma credo sappia che non ho preso nessuna spada per trafiggerla o essere trafitta.
Il mio intervento era ironico e benevolo, e poi tra l'altro vi seguo e vi leggo con piacere da diverso tempo. Che apparteniate a due diverse tipologie di donne, l'ho capito anch'io, ma il bello è proprio anche questo.
cinque ha scritto:[...]
il punto pero' non era questo: era l'accusa(ripetuta piu' volte non solo in questo post, ma in tutto il forum, in maniera piu' o meno equilibrata , ma si' conformista) che gli altri siano sbagliati perchè non si sentono piu' cosi' vicini a noi e quindi "ci abbandonano dopo che abbiamo fatto tante cose per loro", una posizione anche egocentrica; ovviamente noi non l'abbiamo mai fatto ( sicuri?).c'è chi sa sbaragliare la propria vita e chi si rifugia in pensare che il cambiamento derivi dall' incapacità dell'altro di mantenere rapporti(addirittura).
Ma dai, è una cosa perfettamente umana. Come quando da giovani quello della compagnia che, trovatosi la fidanzata, diserta le varie uscite di gruppo, viene accusato di tradimento.
E poi lo sai no che, in amore e in amicizia non si fa solo per gli altri, ma si cerca corrispondenza e conforto ai nostri ideali e sentimenti, e quando essi non ricevono l'appagamento che anche istintivamente ci aspettavamo, poi diventiamo furenti e delusi. E magari apriamo anche i topic su Mailamici... ahahah ;)
cinque ha scritto:[...]
So( ho assistito anche ad un dramma del genere che capisco perchè era un'amicizia che quasi sostituiva impropriamente il rapporto di coppia. sono casi rarissimi) che ci sono persone che frequentano per anni solo lo stesso giro di amici, ma qualcuno di essi cambia, muta e se ne va.... ed è anche il caso proposto . io lo vedo come un fatto di rigenerazione . altri come un difetto dell'altro.
Sono pienamente d'accordo con te.
cinque ha scritto:[...]
Sull'altra questione gli ideali hanno sempre qualcosa di illusorio , ne sono consapevole, ma sinceramente ad un certo punto se sono infranti è meglio modificarli (anche per quanto riguarda la famiglia )
Ma certamente, però per molti gli ideali sono qualcosa di vitale. Una linfa inesauribile, con cui costruirsi la propria scorza di sicurezza e determinazione. Andarvi contro, solo perchè sono mutate certe condizioni, non è facile. Pensa anche alla politica ad esempio...
cinque ha scritto:[...]
...ti pare cosi' conformista la mia posizione? a me no. mi pare concreta come sempre.
:DD
fai il bravo che vengo su dalle tue parti col mattarello ;) ;) ;) ;)
Mah, non so... sarà l'amore che ti ha cambiato (in bene ovviamente...)

Porta il mattarello si, che ci facciamo la pasta al forno ;)

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Messaggio da tempest » 05/07/2013, 16:34

Shadow750 ha scritto:[...]



Opinione rispettabilissima, sebbene vi siano differenze fra la promessa fatta davanti all'ufficiale di stato civile, e quella davanti al proprio Dio, almeno per chi ci crede. Nel primo caso si tratta di adempiere ad una tutela di natura giuridica e amministrativa. Nel secondo spicca la fede e la credenza che Dio, possa così benedire e assecobdare questo grande e importante sentimento.

Io ti dico che, secondo quanto dici tu, mi appare pure azzardato promettere di essere amici per sempre. Ma esiste qualcosa che, per sua stessa natura è per sempre? Mah! Forse nei film di Federico Moccia :)

[...]



Sono cose strutturalmente diverse.

[...]



Lo so che sei stata tu :) .... attenta a non idealizzare troppo però eh ;)

[...]



Belle parole, non c'è che dire. Dico solo che, talvolta, le persone rispondono non a pulsioni e direttive del proprio intimo, ma seguono eventi e circostanze che le portano ad essere anche diverse e discontinue nei sentimenti e negli obbiettivi prefissatisi.
Poi, chi usa la parola amicizia, come convenienza per i propri interessi, è da me assolutamente stigmatizzato.
Tranquillo, non ho mai scambiato promesse di eterna amicizia , non ho mai fatto nemmeno un giurin giuretto alle elementari con l'amica del cuore.
Ma tutti i vostri discorsi su come ci si evolve, su come le circostanze portano ad essere discontinui nei sentimenti non mi convincono per niente.
Chiudo il discorso va....


Ciao

PS io e cinque siamo il giorno e la notte ;)

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Messaggio da giada » 05/07/2013, 19:21

Brava Tempest, anche io proprio non mi ci ritrovo in certe argomentazioni e più si argomentano e meno mi convincono, malgrado le si voglia sostenere con ogni mezzo e spunto. :DD

Non mi convincono perchè non si tiene in considerazione un fatto fondamentale: l'aspetto emotivo e sentimentale che caratterizza alcuni esseri umani rispetto ad altri.

Senza questo aspetto per me essenziale nei rapporti di amicizia (amicizia importante eh non amicizia comune)... ogni parola spesa è gettata al vento come aria fritta.

Tempest quà la mano.


;)
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templare1971

Re: Amicizie "a scadenza"

Messaggio da templare1971 » 07/07/2013, 12:58

giada ha scritto:Ciao,
vorrei chiedervi quante amicizie avete visto spegnersi dopo un periodo di attiva frequentazione, e senza che ci sia stato di mezzo un litigio o un evento antipatico che ha portato all'allontanamento.
Uno dei motivi è sicuramente la sopravvalutazione di quell'amicizia.. ma a parte questo quali altri motivi potrebbero esserci?
Opportunismo iniziale?
Saturazione degli argomenti?
Senso di noia sopravvenuto?
......
......
Ciao Giada e ben ritrovata...
Questo è un tema "caliente"... Sarà la stagione? No!
E' il nostro modo di essere...
Pensa che questo tema l'ho affrontato ultimamente, con una cara amica... e dal punto di vista attivo, nel senso che in certe occasioni capita anche al sottoscritto di alienarsi in un rapporto, senza particolari motivi...
E ti assicuro che non si tratta, almeno a prima vista, ne di opportunismo, ne di saturazione e/o senso di noia sopraggiunto...
Boh, mah... chissà... Prima o poi troveremo chi ci consiglierà...
;)

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Re: Amicizie "a scadenza"

Messaggio da giada » 07/07/2013, 17:57

templare1971 ha scritto:[...]



Ciao Giada e ben ritrovata...
Questo è un tema "caliente"... Sarà la stagione? No!
E' il nostro modo di essere...
Pensa che questo tema l'ho affrontato ultimamente, con una cara amica... e dal punto di vista attivo, nel senso che in certe occasioni capita anche al sottoscritto di alienarsi in un rapporto, senza particolari motivi...
E ti assicuro che non si tratta, almeno a prima vista, ne di opportunismo, ne di saturazione e/o senso di noia sopraggiunto...
Boh, mah... chissà... Prima o poi troveremo chi ci consiglierà...
;)
Ciao templare, bentrovato anche a te. :D

Se ti prendi un attimo di tempo e leggi i miei post iniziali, il fatto opportunistico l'ho considerato non come uno dei motivi, non IL MOTIVO.

Non sò perchè alla fine si è argomentato solo in tal senso... P ;)

Non ti nascondo che il mio ricredermi su alcune amicizie che credevo autentiche nasce da un'amicizia che dopo anni e condivisioni di tanti bellissimi momenti, si è spenta perchè opportunistica. Quindi quale noia? Quale spegnimento per stanchezza?? A me è capitato questo quindi.. più realistico di così!!!

Ci sono altri casi in cui amicizie che sembravano speciali, e che sono durate veramente tanto tempo si sono spente per noia e perchè si sono trovate nuove amicizie che all'inizio davano una bella ventata di novità.

Ho avuto modo di verificare personalmente (grazie ad una persona a noi molto vicina) un'amicizia di vecchia data, bella forte e inossidabile con risvolti inaspettati e bellissimi.

Diciamo che ho avuto modo di verificare diverse situazioni, tutte reali in cui, penso, tutti ci si potrebbero riconoscere.

Mi viene allora da chiedere cosa distingue un'amicizia da un'altra..

Dopo questa discussione penso che prendiamo spesso degli abbagli e tendiamo a sopravvalutare il legame. E qui cade anche il discorso di chi vuole vedere il marcio solo negli altri.. questo perchè anche noi potremmo sentire il bisogno di allontanarci con il tempo perchè per noi quel legame arrivava fino ad un certo punto poi .. il nulla... il disinteresse. Umano no??

Ci sono persone volubili che sono incuriosite dalla novità e queste per me sono geneticamente non portate per le amicizie vere.

Non a caso l'amicizia vera è RARA e se tale è, un motivo ci sarà no??
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Re: Amicizie "a scadenza"

Messaggio da giada » 07/07/2013, 17:57

templare1971 ha scritto:[...]



Ciao Giada e ben ritrovata...
Questo è un tema "caliente"... Sarà la stagione? No!
E' il nostro modo di essere...
Pensa che questo tema l'ho affrontato ultimamente, con una cara amica... e dal punto di vista attivo, nel senso che in certe occasioni capita anche al sottoscritto di alienarsi in un rapporto, senza particolari motivi...
E ti assicuro che non si tratta, almeno a prima vista, ne di opportunismo, ne di saturazione e/o senso di noia sopraggiunto...
Boh, mah... chissà... Prima o poi troveremo chi ci consiglierà...
;)
Ciao templare, bentrovato anche a te. :D

Se ti prendi un attimo di tempo e leggi i miei post iniziali, il fatto opportunistico l'ho considerato come uno dei motivi, non IL MOTIVO.

Non sò perchè alla fine si è argomentato solo in tal senso... P ;)

Non ti nascondo che il mio ricredermi su alcune amicizie che credevo autentiche nasce da un'amicizia che dopo anni e condivisioni di tanti bellissimi momenti, si è spenta perchè opportunistica. Quindi quale noia? Quale spegnimento per stanchezza?? A me è capitato questo quindi.. più realistico di così!!!

Ci sono altri casi in cui amicizie che sembravano speciali, e che sono durate veramente tanto tempo si sono spente per noia e perchè si sono trovate nuove amicizie che all'inizio davano una bella ventata di novità.

Ho avuto modo di verificare personalmente (grazie ad una persona a noi molto vicina) un'amicizia di vecchia data, bella forte e inossidabile con risvolti inaspettati e bellissimi.

Diciamo che ho avuto modo di verificare diverse situazioni, tutte reali in cui, penso, tutti ci si potrebbero riconoscere.

Mi viene allora da chiedere cosa distingue un'amicizia da un'altra..

Dopo questa discussione penso che prendiamo spesso degli abbagli e tendiamo a sopravvalutare il legame. E qui cade anche il discorso di chi vuole vedere il marcio solo negli altri.. questo perchè anche noi potremmo sentire il bisogno di allontanarci con il tempo perchè per noi quel legame arrivava fino ad un certo punto poi .. il nulla... il disinteresse. Umano no??

Ci sono persone volubili che sono incuriosite dalla novità e queste per me sono geneticamente non portate per le amicizie vere.

Non a caso l'amicizia vera è RARA e se tale è, un motivo ci sarà no??
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Pallina5

Re: Amicizie "a scadenza"

Messaggio da Pallina5 » 07/07/2013, 18:50

giada ha scritto:[...]



Mi viene allora da chiedere cosa distingue un'amicizia da un'altra..


Non a caso l'amicizia vera è RARA e se tale è, un motivo ci sarà no??
Ciao Giada,

le amicizie non sono tutte uguali, non stanno tutte sullo stesso piano; a differenziarle l'una dall'altra siamo noi stessi per il modo in cui le viviamo.
Ho pochi cari amici io, e con ognuno di loro il rapporto è differente, lo stesso bene che voglio loro è diverso per ognuno di loro( pare brutto da dire, forse...) benché intenso in ogni caso.Quindi non vuol dire che una valga più dell'altra.

Per me l'amicizia vera non ha necessità di esser misurata, e non ha bisogno di promesse d'eternità.

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Re: Amicizie "a scadenza"

Messaggio da giada » 07/07/2013, 19:22

Pallina5 ha scritto:[...]



Ciao Giada,

Per me l'amicizia vera non ha necessità di esser misurata, e non ha bisogno di promesse d'eternità.
Ciao Pallina,

per me la vera amicizia porta con sè, perchè connaturata al suo modo di essere e di esprimersi, la durata e la solidità. Non vi sono promesse di eternità, non ve n'è alcun bisogno... perchè quel legame ha una forza tutta sua che è molto più forte di una promessa.

E' un pò quello che succede nei matrimoni: un matrimonio sopravvive, malgrado una promessa, se i coniugi lo vogliono. La promessa può essere infranta in ogni momento se viene a mancare quella volontà.

E' la volontà che fa la differenza.... e le volontà possono essere tante quanto sono i tipi di amicizia.
Il tempo è galantuomo 🎩

Pallina5

Re: Amicizie "a scadenza"

Messaggio da Pallina5 » 07/07/2013, 19:41

giada ha scritto:[...]



Ciao Pallina,

per me la vera amicizia porta con sè, perchè connaturata al suo modo di essere e di esprimersi, la durata e la solidità. Non vi sono promesse di eternità, non ve n'è alcun bisogno... perchè quel legame ha una forza tutta sua che è molto più forte di una promessa.

E' un pò quello che succede nei matrimoni: un matrimonio sopravvive, malgrado una promessa, se i coniugi lo vogliono. La promessa può essere infranta in ogni momento se viene a mancare quella volontà.

E' la volontà che fa la differenza.... e le volontà possono essere tante quanto sono i tipi di amicizia.
Esatto, il legame perdura grazie alla volonta' ed all' intensita' con cui si vive,ma naturalmente solo in maniera reciproca...
Per il discorso del matrimonio preferisco non esprimermi.

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Messaggio da cinque » 08/07/2013, 11:32

Shadow750 ha scritto:[...]



Il mio intervento era ironico e benevolo, e poi tra l'altro vi seguo e vi leggo con piacere da diverso tempo. Che apparteniate a due diverse tipologie di donne, l'ho capito anch'io, ma il bello è proprio anche questo.

[...]



Ma dai, è una cosa perfettamente umana. Come quando da giovani quello della compagnia che, trovatosi la fidanzata, diserta le varie uscite di gruppo, viene accusato di tradimento.
E poi lo sai no che, in amore e in amicizia non si fa solo per gli altri, ma si cerca corrispondenza e conforto ai nostri ideali e sentimenti, e quando essi non ricevono l'appagamento che anche istintivamente ci aspettavamo, poi diventiamo furenti e delusi. E magari apriamo anche i topic su Mailamici... ahahah ;)

[...]



Sono pienamente d'accordo con te.

[...]



Ma certamente, però per molti gli ideali sono qualcosa di vitale. Una linfa inesauribile, con cui costruirsi la propria scorza di sicurezza e determinazione. Andarvi contro, solo perchè sono mutate certe condizioni, non è facile. Pensa anche alla politica ad esempio...

[...]



Mah, non so... sarà l'amore che ti ha cambiato (in bene ovviamente...)

Porta il mattarello si, che ci facciamo la pasta al forno ;)
Caro Shadow , se mi porti anche la pasta in forno passerò' il resto della mia vita a male dirti. Ci manca anche quella.....
La mia situazione sentimentale e' uguale da 12 anni, ma temo terribilmente chi basa la sua vita e soprattutto impone agli altri la stessa visione sui sentimenti perché' essi come dici ( bravissimo) sono basati suo propri bisogni, effimeri e soggetti a mutamenti per Quasi tutti.
Le persone che sono soggette a pochissimi cambiamenti sono rare, testarde, ma in buona fede, assolutamente affidabili. Tempest e' una di questi. La maggior parte piegano le loro visioni a seconda del momento che vivono e si nascondono dietro ai sentimenti.
Non credo che il superamento di una visione egoistica ed il darsi ( ed il darsi vuol dire non sentimento, ma sacrificio, dedizione, annullamento) siano nel novanta per cento dei casi un frutto dell' amicizia. La prova del nove e' determinata dalle società' in cui l' individualismo e l' indipendenza economica sono un traguardo primario .Negli stati uniti ci si sposa prestissimo e il concetto di amicizia non copre alcun buco se la famiglia d' origine non c' e'.
Non dico sia cosi' per tutti, ma questa e la cultura nazionale.Tralasciamo il fatto che anche il divorzio e' iper sviluppato. Io però' ci credo e ci ho sempre creduto non perché' sono innamorata perché' questo non basta a nulla, ma perché' la mia infanzia, adolescenza, giovinezza mi hanno fatto credere che sia giusto donare a qualcun altro quello che ho avuto, perché' come sai non so
ho avuto questo senza fatica e perché' non voglio farmi condizionare dalle delusioni altrui.
Prima o poi otterrò' quello di cui molti si lamentano. Ma credimi : non baso l miei desideri sui sentimenti. P
mi guaderò' indietro e dove gli altri vedranno modesti risultati che hanno ottenuto molto prima di me e che nonostante questo non hanno apprezzato io vedrò ' un cammino faticoso, ma anche una meta.
Amen
P.s: sei un birbante....

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Messaggio da Ospite » 08/07/2013, 15:04

tempest ha scritto:[...]Ma tutti i vostri discorsi su come ci si evolve, su come le circostanze portano ad essere discontinui nei sentimenti non mi convincono per niente.
Per carità, riuscire a rimanere così integrali e inossidabili non è certo cosa comune, e sicuramente merita un riguardo più che lodevole. A parer mio però, e lo dico con il massimo rispetto, devi anche soffrire non poco in tanti casi.

Tra l'altro pure Giada che ti dava ragione dicendo così:
Giada ha scritto:[...]
Brava Tempest, anche io proprio non mi ci ritrovo in certe argomentazioni e più si argomentano e meno mi convincono, malgrado le si voglia sostenere con ogni mezzo e spunto. Risata
Non mi convincono perchè non si tiene in considerazione un fatto fondamentale: l'aspetto emotivo e sentimentale che caratterizza alcuni esseri umani rispetto ad altri.
... successivamente dice:
Giada ha scritto:[...]
questo perchè anche noi potremmo sentire il bisogno di allontanarci con il tempo perchè per noi quel legame arrivava fino ad un certo punto poi .. il nulla... il disinteresse. Umano no??
Nel senso che, mi pare di aver compreso, come il rapporto e il legame di amicizia, possa anche evolversi in un intiepidimento dell'unione, e giungere fin anche al disinteresse per ciò. Quindi la mutevolezza esiste, e anche questa può essere fatta ricadere nella discontinuità dell'intensità di sentimento.

P.S. Giada, lo sai che mi piace la discussione no?
;) :)

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Messaggio da giada » 08/07/2013, 15:21

Ciao Shadow... perchè ti risulta che a me non piaccia la discussione??? ihihihi

Posso fare una precisazione in questo thread???

Vado eh.... però facendo una premessa partendo dalle mie esperienze personali e non.

E' indubbio che non tutte le persone che incontriamo possano diventarci amiche con la stessa intensità. Fra noi ci selezioniamo sulla base del nostro carattere, delle affinità, degli interessi ecc... Quindi per me, senza malanimo o altro, ci si seleziona in maniera naturale e imbastiamo relazioni differenti con maggiore o minore grado di confidenza per esempio.

E' oltremodo normale che nella vita ci si possa stancare: possiamo stancarci noi e si può stancare il nostro amico per infiniti motivi che sono stati ampiamente descritti in questo thread, tutti a mio parere condivisibili.

Il dato di fatto è... e qui arrivo alla mia domanda che è quella su cui vorrei porre l'attenzione che alcune amicizie, inizialmente inossidabili, si perdono mentre altre restano forti e unite a vita. Il tratto di distinzione dove sta???

Partiamo quindi da un fatto propedeutico a tutti gli altri: Io mi riferisco SOLAMENTE alle amicizie VERE, di lunga durata, fatte di tante esperienze vissute insieme, di scelte comuni importanti ecc... NON alla banale amicizia (questo per fare un pò di ordine a quanto da me scritto nei precedenti post).

Ciao chiacchierone.... e chi ci ammazza a noi???

;)
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Messaggio da tempest » 08/07/2013, 18:27

Shadow750 ha scritto:[...]



Per carità, riuscire a rimanere così integrali e inossidabili non è certo cosa comune, e sicuramente merita un riguardo più che lodevole. A parer mio però, e lo dico con il massimo rispetto, devi anche soffrire non poco in tanti casi.
E invece no, sai? Essendo stata delusa dalle poche amicizie che ritenevo inossidabili e meravigliose, che si sono "evolute" in qualcosa di tiepido e banale, non nutro aspettative sulle altre. Se non hai aspettative, non soffri, non più di tanto. Ci impiego anni, se non decenni a considerare un'amicizia degna di tale nome, ne consegue che una buona parte di queste non raggiunga tale traguardo e quindi il potere di ferirmi davvero.

Non credo che la mia visione dell'amicizia meriti di essere considerata lodevole, così come non penso che meriti di essere considerata adoloscenziale o infantile... è ciò che sento e basta.

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Messaggio da Ospite » 08/07/2013, 23:04

tempest ha scritto:[...]
Se non hai aspettative, non soffri, non più di tanto. Ci impiego anni, se non decenni a considerare un'amicizia degna di tale nome, ne consegue che una buona parte di queste non raggiunga tale traguardo e quindi il potere di ferirmi davvero.
Non posso che condividere questa tua affermazione. Il mio sentore però, perchè di quello si tratta, non conoscendoti nella realtà quotidiana, è che certe scelte, o chiamiamole anche ideali o comunque indirizzi di vita, trasudino un certo pessimismo da delusione pregressa e mai rimarginata, che diventa appunto corazza difensiva per necessità. Idem dicasi per l'essere duri e puri nel campo sentimentale, anche quello relativo alle amicizie ovviamente.
tempest ha scritto:[...]
Non credo che la mia visione dell'amicizia meriti di essere considerata lodevole, così come non penso che meriti di essere considerata adoloscenziale o infantile... è ciò che sento e basta.
L'essenziale è che tu stia bene. :) ;)

Ospite


Messaggio da Ospite » 08/07/2013, 23:09

giada ha scritto:
Il dato di fatto è... e qui arrivo alla mia domanda che è quella su cui vorrei porre l'attenzione che alcune amicizie, inizialmente inossidabili, si perdono mentre altre restano forti e unite a vita. Il tratto di distinzione dove sta???

Partiamo quindi da un fatto propedeutico a tutti gli altri: Io mi riferisco SOLAMENTE alle amicizie VERE, di lunga durata, fatte di tante esperienze vissute insieme, di scelte comuni importanti ecc... NON alla banale amicizia (questo per fare un pò di ordine a quanto da me scritto nei precedenti post).

Ciao chiacchierone.... e chi ci ammazza a noi???

;)
Credo che con riguardo a ciò, nei vari interventi si siano date varie risposte, ed io collimo parecchio con quanto espresso da Cinque.

Di amicizie come quelle che hai descritto tu, io numericamente non riesco ad andare oltre le dita di una mano, e pure quelle non riescono ad essere così costanti e sempre rivitalizzate. Certo che, trattandosi tutte di persone conosciute nell'infanzia e nell'adolescenza, le mutazioni che hanno investito i nostri caratteri e le nostre scelte di vita, hanno inciso parecchio sul perchè dello sfibramento dei nostri legami.

Non ci ammazza nessuno a noi... ahahah... sempre gagliarda sta "pietra preziosa"... ;)

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Messaggio da tempest » 08/07/2013, 23:48

Shadow750 ha scritto:[...]



Non posso che condividere questa tua affermazione. Il mio sentore però, perchè di quello si tratta, non conoscendoti nella realtà quotidiana, è che certe scelte, o chiamiamole anche ideali o comunque indirizzi di vita, trasudino un certo pessimismo da delusione pregressa e mai rimarginata, che diventa appunto corazza difensiva per necessità. Idem dicasi per l'essere duri e puri nel campo sentimentale, anche quello relativo alle amicizie ovviamente.
Ovviamente, da lettore attento e di vecchia data, sai che io trasudo pessimismo da tutti i pori. Sono pessimista. Non sono felice. Lo sanno anche i banner del forum. I motivi sono diversi, ma la "delusione pregressa e mai rimarginata" non è tra quelli.
La delusione in amicizia c'è stata, sì, come ho già detto, e adesso ho basse aspettative. Tutto quì.
Se mi trovo bene con qualcuno, lo frequento molto volentieri, non la chiamerò "amicizia" con la A maiuscola per almeno 10 anni, ma ben venga ugualmente.

La mia corazza è la riservatezza.


OT: Tu pensi che io sia "dura e pura" in campo sentimentale. E' perchè non vorrei un uomo sposato??? o perchè vorrei un rapporto monogamo? Ho l'impressione che tu voglia sempre andare a parare lì... ma posso sbagliare... :?

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Messaggio da giada » 08/07/2013, 23:55

Shadow750 ha scritto:[...]

Di amicizie come quelle che hai descritto tu, io numericamente non riesco ad andare oltre le dita di una mano, e pure quelle non riescono ad essere così costanti e sempre rivitalizzate. Certo che, trattandosi tutte di persone conosciute nell'infanzia e nell'adolescenza, le mutazioni che hanno investito i nostri caratteri e le nostre scelte di vita, hanno inciso parecchio sul perchè dello sfibramento dei nostri legami.
Non credo che sia tutto qui. Va beh... rinuncio.

Ciao F.B. ;)
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Messaggio da bluver » 09/07/2013, 6:35

giada ha scritto:

E' indubbio che non tutte le persone che incontriamo possano diventarci amiche con la stessa intensità. Fra noi ci selezioniamo sulla base del nostro carattere, delle affinità, degli interessi ecc... Quindi per me, senza malanimo o altro, ci si seleziona in maniera naturale e imbastiamo relazioni differenti con maggiore o minore grado di confidenza per esempio.

;)
Scusa Giada, fermo restando che ovviamente ci sono posizioni diverse su cui ci stiamo confrontando, credo che certe posizioni (non solo mie) siano state un po' prese in modo riduttivo e mi spiego.
come dici tu ci selezioniamo sulla base del nostro carattere, affinità interessi ecc. Ma questi rimangono immutati tutta la vita?. In parte si, in parte cambiano. Le esperienze di vita, belle e brutte, possono certo indurre in noi dei più o meno profondi mutamenti. Qeusto ovviamente accade per tutte e due le parti in gioco. Più la selezione avviene sullo zocolo stabile di noi stessi e più e facile che l'amicizia perduri nel tempo anche davanti a scelte di vita molto diverse, ma in proporsione magari si riducono il numero delel frequentazioni ma non la qualità delel stesse.
Altre volte i cambiamenti sono così radicali, in noi e negli altri che l'elemento di collante comincia a cedere.

e come già detto, non sempre questo comporta delle fratture con conseguenti recriminazioni e odi reciproci.
Potrei citare un paio di relazioni di amiciza, molto forti che oggi sono diventate più deboli a causa di molti cambiamenti intercorsi in me e loro, che entrambe/i continuamo a considerare tali.

giada ha scritto: E' oltremodo normale che nella vita ci si possa stancare: possiamo stancarci noi e si può stancare il nostro amico per infiniti motivi che sono stati ampiamente descritti in questo thread, tutti a mio parere condivisibili.
;)
ecco quello che sopra ho descritto non lo considero stanchezza per l'altro.

I rapporti che finiscono per stanchezza sono quelli superficiali, basati su interessi estemporanei, non quelli di amicizia vera.


giada ha scritto: Il dato di fatto è... e qui arrivo alla mia domanda che è quella su cui vorrei porre l'attenzione che alcune amicizie, inizialmente inossidabili, si perdono mentre altre restano forti e unite a vita. Il tratto di distinzione dove sta???

Partiamo quindi da un fatto propedeutico a tutti gli altri: Io mi riferisco SOLAMENTE alle amicizie VERE, di lunga durata, fatte di tante esperienze vissute insieme, di scelte comuni importanti ecc... NON alla banale amicizia (questo per fare un pò di ordine a quanto da me scritto nei precedenti post).

;)
nelle fasi iniziali ogni rapporto appare inossidabile e immutabile ma quelli duraturi sono proprio quelli in grado di evolversi nel tempo.

e in ultimo ... perchè una amicizia per essere VERA, deve essere LUNGA?

Ho osservato e speirmentato raporti amicali lunghi ma non poi così autentici e rapporti (non dico di pochi giorni) circoscritti a fasi della vita molto più veri.
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Messaggio da giada » 09/07/2013, 12:01

Tutto dipende cara bluver dalla nostra visione della vita e dall'importanza che diamo noi stessi ai legami, qualunque essi siano.

Per esempio io e tempest ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda, nel senso che abbiamo un tipo di sensibilità che ci porta a credere nell'inossidabilità dei legami, e di fronte ad essi e al tipo di affetto sincero che proviamo, tendiamo a conservare e ad alimentare scartando a priori l'idea di un allontanamento (che non sta nella quantità delle frequentazioni ovviamente).

Un fallimento in tal senso non solo ci destabilizza a livello affettivo ma ci fa disorientare rispetto ad un qualcosa che per noi è sicuro ed affidabile perchè collaudato nel tempo. Non poter far affidamento neanche su questo ci smonta e ci rende diffidenti di fronte ad altri futuri legami perchè per noi altrettanto fallimentari. In fin dei conti anche voi state argomentando in tal senso e cioè che i nostri mutamenti e il mutare delle situazioni, con ogni probabilità ci riporterà ad una condizione di "solitudine".

Tempest ho capito bene???

Naturalmente ci confrontiamo con un tipo di sensibilità diversa dalla nostra che si fa prendere maggiormente dal corso della vita e lascia franare certi tipi di legami perchè magari li si ritiene marginali rispetto ad altri (matrimoniali per esempio, finanziari ecc..).

Certo, tu hai espresso una realtà che descrive fedelmente ciò che accade, e questo lo ha fatto cinque e Shadow ma io vorrei andare un pochino più indietro nel ricercare le cause, vorrei andare un tantino più in profondità e chiedere (chiedersi) , con onestà e sincerità, se oltre ai cambiamenti che avvengono in noi non sopraggiungano altre concause legate alla nostra volubilità intesa anche come individualismo.

Secondo me, nella concausa, sta il segreto della maggiore durata di amicizie vere rispetto ad altre.

La mia non è che un'ipotesi per il momento. Per questo ho aperto questa discussione che al momento si fonda su concetti sociali e sociologici perdendo di vista il fattore psicologico dell'individuo.
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Messaggio da tempest » 09/07/2013, 12:28

bluver ha scritto:[...]

e in ultimo ... perchè una amicizia per essere VERA, deve essere LUNGA?

Ho osservato e speirmentato raporti amicali lunghi ma non poi così autentici e rapporti (non dico di pochi giorni) circoscritti a fasi della vita molto più veri.
Domanda interessante. Ci ho pensato...e ti dirò che un'amicizia vera può anche non essere lunga, se ci sono delle cause valide dietro alla breve durata.
Faccio un esempio: se io per due anni ho un bellissimo rapporto di amicizia con una persona e questa si trasferisce in Australia e non ci si rivede mai più, l'amicizia, a parte qualche mail, non verrà più nutrita e forse finirà. Non per questo dirò che non è stata vera amicizia. Faccio un esempio meno pratico ma possibile anch'esso: stessa bella amicizia ma dopo due anni la persona si ammala di depressione e dice che non vuol vedermi più. Non le do colpe, se non sta bene, e rifiuta la mia amicizia, lo accetto e non sminuisco il rapporto che abbiamo avuto.
Quindi ci possono essere vere amicizie che per forza maggiore non possono essere lunghe amicizie.

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Messaggio da bluver » 09/07/2013, 12:40

giada ha scritto:
Tutto dipende cara bluver dalla nostra visione della vita e dall'importanza che diamo noi stessi ai legami, qualunque essi siano..

Per esempio io e tempest ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda, nel senso che abbiamo un tipo di sensibilità che ci porta a credere nell'inossidabilità dei legami, e di fronte ad essi e al tipo di affetto sincero che proviamo, tendiamo a conservare e ad alimentare scartando a priori l'idea di un allontanamento (che non sta nella quantità delle frequentazioni ovviamente). .
importanza data ai legami e credenza di inossidabilità sono due aspetti

io capisco la vostra posizione e non intendo dire che sia giusto o sbagliato, è diverso dalla nostra, e questo so bene che può causare incomprensioni e delusioni nel momento in cui persone di posizioni diverse si incontrano.
ma al contempo non puoi dire che noi siamo meno sensibili o che non diamo importanza ai rapporìti di amicizia e alle relazioni

ciascuno di noi accetta con più o meno facilità certe situazioni, ha attese diverse nei confronti di altri.

conoscere le posizioni altrui aiuta anche a compredere quanto a volte ci possono dare anche se diverso da quello che ci attendiamo o che noi daremmo.

giada ha scritto:
Certo, tu hai espresso una realtà che descrive fedelmente ciò che accade, e questo lo ha fatto cinque e Shadow ma io vorrei andare un pochino più indietro nel ricercare le cause, vorrei andare un tantino più in profondità e chiedere (chiedersi) , con onestà e sincerità, se oltre ai cambiamenti che avvengono in noi non sopraggiungano altre concause legate alla nostra volubilità intesa anche come individualismo.

Secondo me, nella concausa, sta il segreto della maggiore durata di amicizie vere rispetto ad altre.

La mia non è che un'ipotesi per il momento. Per questo ho aperto questa discussione che al momento si fonda su concetti sociali e sociologici perdendo di vista il fattore psicologico dell'individuo.
il cambiamento a cui mi riferisco non è sociologico ma è proprio psicologico, la persona cambia, cresce, si evolve......
cambiare è insito nel processo di maturazione, va accettato coeme elemetno che fa parte della vita di ciascuno, e non la causa di un individualismo spinto e negativo.
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Messaggio da bluver » 09/07/2013, 12:42

tempest ha scritto:[...]



Domanda interessante. Ci ho pensato...e ti dirò che un'amicizia vera può anche non essere lunga, se ci sono delle cause valide dietro alla breve durata.
Faccio un esempio: se io per due anni ho un bellissimo rapporto di amicizia con una persona e questa si trasferisce in Australia e non ci si rivede mai più, l'amicizia, a parte qualche mail, non verrà più nutrita e forse finirà. Non per questo dirò che non è stata vera amicizia. Faccio un esempio meno pratico ma possibile anch'esso: stessa bella amicizia ma dopo due anni la persona si ammala di depressione e dice che non vuol vedermi più. Non le do colpe, se non sta bene, e rifiuta la mia amicizia, lo accetto e non sminuisco il rapporto che abbiamo avuto.
Quindi ci possono essere vere amicizie che per forza maggiore non possono essere lunghe amicizie.
sono d'accordo

altro aspetto è anche la quantità di frequentazione non sempre misura della vera amicizia, non credi?
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Messaggio da tempest » 09/07/2013, 12:46

giada ha scritto:Tutto dipende cara bluver dalla nostra visione della vita e dall'importanza che diamo noi stessi ai legami, qualunque essi siano.

Per esempio io e tempest ci troviamo sulla stessa lunghezza d'onda, nel senso che abbiamo un tipo di sensibilità che ci porta a credere nell'inossidabilità dei legami, e di fronte ad essi e al tipo di affetto sincero che proviamo, tendiamo a conservare e ad alimentare scartando a priori l'idea di un allontanamento (che non sta nella quantità delle frequentazioni ovviamente).

Un fallimento in tal senso non solo ci destabilizza a livello affettivo ma ci fa disorientare rispetto ad un qualcosa che per noi è sicuro ed affidabile perchè collaudato nel tempo. Non poter far affidamento neanche su questo ci smonta e ci rende diffidenti di fronte ad altri futuri legami perchè per noi altrettanto fallimentari. In fin dei conti anche voi state argomentando in tal senso e cioè che i nostri mutamenti e il mutare delle situazioni, con ogni probabilità ci riporterà ad una condizione di "solitudine".

Tempest ho capito bene???


o.
Si, ma come dicevo a Shadow in un post precedente, avendo ora aspettative meno elevate, di fronte alla precarietà dei rapporti di "amicizia", sono o sarei, meno vulnerabile.
Difficilmente mi capiterà di costruire amicizie talmente importanti da essere in grado di ferirmi, pur essendo io assolutamente disposta ad avere nuovi amici.

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Messaggio da tempest » 09/07/2013, 12:51

bluver ha scritto:[...]



sono d'accordo

altro aspetto è anche la quantità di frequentazione non sempre misura della vera amicizia, non credi?
Mah... no, di questo non sono molto convinta, a parte oggettivi impedimenti, penso che la frequentazione debba essere curata come aspetto importante dell'amicizia...
Ripeto: comprendo benissimo gli impedimenti se oggettivi.

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Messaggio da tempest » 09/07/2013, 13:13




il cambiamento a cui mi riferisco non è sociologico ma è proprio psicologico, la persona cambia, cresce, si evolve......
cambiare è insito nel processo di maturazione, va accettato coeme elemetno che fa parte della vita di ciascuno, e non la causa di un individualismo spinto e negativo.
Bluver,
questo per me è il punto che ci divide. È il nodo principale.
Ma dopo 10, 20 anni di vissuto condiviso e di frequentazione, nonchè di affetto, quanto mai ti puoi evolvere per non curarti più di un'amicizia?
O vai fuori di testa..sei depresso...ok..ci sta. Ma quale altro cambiamento psicologico può farti comportare così?
Non so...non ci credo a questo motivo....


Ps scusa se non ho quotato bene, ma col tablet faccio casini,