Malessere e amicizia, possono convivere?

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enemyofthesun
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Malessere e amicizia, possono convivere?

Messaggio da enemyofthesun » 31/08/2005, 3:20

Ciao a tutti, vorrei parlare della mia storia, magari non sono il solo a sentirsi così. Ho detto qualcosa nella presentazione e comunque non molto, e poi quella discussione è stata chiusa.
Spero di non annoiare nessuno.

Sono stato un bimbo asociale, che non parlava mai. Che si isolava. Non so perchè lo facevo, ero molto timido, o non so. E poi i miei compagni di scuola non facevano altro che prendermi per il sedere poi giustificandosi che lo facevano per "sbloccarmi". Bel metodo.

Non ricordo quasi nessun volto amichevole nella mia infanzia. Pochissime persone che si sono avvicinate con dolcezza, e che mi stimolavano a parlare e fidarmi di loro. Pochissime. Il resto, un manipolo di *******, di persone perfide, che mi facevano scherzi di ogni genere, mi mettevano anche le mani addosso e mi prendevano le mie cose (ero molto geloso della mie cose). Io reagivo altrettanto male, colle parolacce e colle mani.
Alle medie per 2 anni sono stato in balia di un piccolo bullo della mia classe, che mi ha fatto soffrire un casino. Alla fine forse crescendo, sono riuscito a fregarmene un po' di più e l'ultimo anno non è stato così infernale, aveva anche un po'smesso.

Alle superiori una boccata di respiro...ma ancora per poco. Ero sempre molto chiuso, molto solo. Pensavo solo a studiare, e me la cavavo benino.
Per 2 anni sono rimasto abbastanza isolato, poi sono arrivati dei nuovi compagni veramente migliori. Sono stato abbastanza bene con loro, ho conosciuto la musica punk. Ho però anche iniziato a bere...
Ho cominciato a chiedermi che ***** ci facevo su questo pezzo di roccia chiamato Terra.
E perchè non uscivo spesso. Quasi mai. Perchè l'altro sesso non aveva alcuna attenzione per me. Perchè non riuscivo a essere più brillante.
A volte mi sentivo male...e bevevo...allora bastava poco...andavo fuori con 1 birra..max 2...

Università. Tante aspettative, voglia di cambiare, dopo 1 estate in solitudine. Dopo che anche i compagni del liceo erano spariti.
Delusione, gelo, rapporti umani quasi assenti.
Ripiego per la prima volta su internet...scopro le chat...
Scopro un nuovo metodo per conoscere qualche amico, sì. Ma a che prezzo? Abbandoni, delusioni, cotte finite in un nulla di fatto. Tante speranze fallite.
Alcool.
Ero ingenuo, stupido, ci cascavo, mi prendevo bene subito? Beh...comprensibile dal momento che io ero rimasto sempre solo. Donne? Quasi mai viste. Bastavano poche parole dolci e sognavo. Tante volte ero rimasto a sognare in precedenza, dal vivo, veri e propri amori platonici.

Intanto, cominciavano forse a sentirsi i sintomi profondi di tutta questa sofferenza...cominciavo a smontarmi...pezzo per pezzo...cominciavo a intubarmi...infossarmi...cominciava probabilmente lì la depressione. All'università uno schifo, sempre più disincentivato. Eppure cercavo di andare avanti, studiare.
Su un forum ho conosciuto la mia ex ragazza. Sembrava uguale a me all'inizio..sola...sofferente...non aveva mai baciato un ragazzo.
E invece era così diversa. Ci baciammo, stemmo insieme 4 mesi. La prima volta per entrambi. Era diversa da me, stava diventando qualcosa di molto diverso dalla ragazza timida e tranquilla che conoscevo.
Tempo pochi giorni e mi lasciò per un altro. Poi fu lasciata e cominciò a frequentare uomini solo per fare sesso. Ma a me ormai non importava più, ero disgustato a sufficienza.
Ancora più sfiduciato. Non ho più provato nulla per altre ragazze, di serio. Non ho più avuto nessuna vicino.

Un colpo di fortuna, l'anno scorso ho conosciuto delle persone valide della mia università tramite un altro forum. Ho cominciato a frequentare quello che divenne poi il mio migliore amico.
Pian piano abbiam formato un piccolo gruppo...
In cui però io continuavo a sentirmi un po' la pecora nera, a causa dei miei problemi, che si stavano aggravando. Il fatto di essere in compagnia cominciava a non distrarmi più.
Loro però si fidavano, sperando che la vacanza insieme mi facesse riprendere. Cominciavo a tagliarmi ai polsi, poi l'avrei fatto anche più in alto.
La vacanza è risultata un fallimento totale, passavo giorni a bere e notti a tagliarmi. Loro si sono spaventati, nervi tesi, si è litigato, è venuto fuori il peggio del peggio.
I miei amici mi hanno rispedito a casa, dopo un disgustoso litigio che mi aveva fatto riprecipitare nuovamente nello sconforto della solitudine, che da lì a poco sarebbe ritornata padrona della mia vita.

Mi hanno promesso di starmi vicino, invece dallo psicologo mi ci hanno portato i miei genitori. Il mio ex migliore amico si fa ancora vivo, ma si sente benissimo che tutto è cambiato. La sua ragazza è stata l'amica con cui ho litigato più pesante. Non ci sono speranze di riprendere.
Loro escono insieme. Io me ne sto a casa, da un mese ormai.
Ad affrontare senza più forze i miei fantasmi, con una vita sempre più vuota, inutile.
Non mi va più di studiare...ho ridotto al minimo qualsiasi attività. Mangio persino meno.
Passo il tempo su internet e ad ascoltare musica per cercare di riempire la mia testa di qualcosa e non affondare col peso dei miei pensieri.
Li odio, non li controllo. Mi sembra di non essere più in grado di fare più nulla. Quando non ce la faccio più mi metto a bere...va sempre a finire male, che vomito o addirittura che prendo in mano un taglierino o una lametta.

Mi sento lontano dalle persone "normali". Ma non capisco se questo debba rinchiudermi del tutto...alla fine se sono qui non mi sono chiuso del tutto...avrei bisogno di distrarmi, di rompere questa infernale abitudine.

Il malessere rende soli? Ma io sono sempre stato solo, anche quando stavo meglio.
Ma esiste una barriera immaginaria tra i "malati" e i "normali"?
Io, e chi soffre di depressione, fobia sociale, disturbi alimentari, disturbi psicologici di qualunque genere...?!
Siamo i "pazzi"?
Mi sento così diverso a volte. Ma sono una persona anch'io! :rolleyes:
Anche se così svuotata di sentimenti ed emozioni...un quasi cadavere.
Perchè tutti si spaventano...

Io non penso che "guarirò" presto...devo rimanere da solo fino a quando sarò riammesso nel mondo dei "normali"...?
A parte che non voglio essere "normale". Non voglio uniformarmi a nessuno, a me non piace la gente, non piace la società. Ho una brutta immagine del mondo.
Egoismo, indifferenza, ostentazione, violenza.
Sono sentimenti che possono pervadere anche me, ma so che non mi appartengono, non mi piacciono.
So che qualcuno là fuori mi assomiglia. Senza necessariamente star male come me. So di poter dare poco in questo momento ma mi piacerebbe dare di più...

Che dire, se qualcuno vuole dire la sua...e scusate per lo sfogo, forse mi sono dilungato troppo, ma era per presentare le persone coi cui ho avuto a che fare.
Io qui non parto totalmente sfiduciato, altrimenti non mi sarei nemmeno iscritto a questo sito.
Sarebbe bello scrivere pagine più allegre in futuro.

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amary
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Messaggio da amary » 31/08/2005, 11:58

Caro mauro 6 stato molto coraggioso a scrivere una mail cosi lunga e approfondita presentando a chi non ti conosce la tua vita :applause:
( e questo dopo 1 esordio ?? proprio esaltante su questo sito....ehm te sei beccato pure na cazziata da Andy.!!!. :DD )
Come già ho avuto modo di dire, io già conoscevo 1 po della tua storia xkè mi era capitata di leggerla su 1 altro forum.
Che dirti....è facile arrivare ad allontanarsi dal mondo e dalla società, molto + facile di quello che si crede specie se sul nostro cammino abbiamo sempre incontrato persone che ?? ci hanno amato che ci hanno fatto credere di valere poco, che ci hanno restituito un'immagine di noi stessi sbagliata e inutile per il mondo.
Vedi tu non sei solo, ma è pur vero che la sofferenza a volte spaventa e allontana le persone: è + facile ridere, far finta di nulla, dissimulare il dolore che ognuno si porta dentro e riempirsi di finti sorrisi.

Ti auguro su questo forum di trovare persone con le quali condividere una parte del tuo mondo.
:mangahello:
C' è ancora tutto da inventare sulle rive del tuo mare, avrai bufere,vento e sole ed ancora e ancora amore e cambieranno le parole sulla musica che sai...

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Massimo
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Messaggio da Massimo » 31/08/2005, 18:54

Mauro leggendo la tua emai mi torna in mente un film del compianto Troisi,ti spiego il perche: Nel film < ricomincio da 3> Troisi si trova al cospetto di un ragazzo laureato, timido,chiuso caratterealmelte, in questo caso vittima della madre non della societa, e chiede a Troisi quale il limite nel fare l' amore, Troise con molto imbarazzo tenta di spiegarglielo inventando tutto, poi si ferma e con tutta serieta gli dice: qui ti mandano al manicomio devi uscire ( và a rubbà, tuocc' o cul e femmene fa qualcosa) il ragazzo non eccetta, peggio per lui:
Ma tu devi ascoltare quel consiglio tu devi reaggire devi tirare fuori il tuo carattere la tua personalità che sia male o bene deve venir fuori, se continui a cadere nessun amico nessun consiglio ti aiutera, il bere e un mado per sopperire le tue paure ma loro riaffioreranno sempre loro vincano e tu perdi. Un amico ti sta vicino un bel pò di tempo ma poi ti molla se non viene da te continuerai a prendere le botte dal bullo di scuola. Io credo che ora dovrai dare alla vita ciò che la vita a dato a te.
......Snake....

Matt


Messaggio da Matt » 31/08/2005, 20:52

anchio ho avuto un infnazia come la tua fino alla fine delle elementari almeno, poi pian piano sono riuscito a farmi degli amici ma ero costretto in casa.. non spiego il perchè... e questo ma reso un po associale, associale nel senso che mi riesce difficile parlare con le persone conoscere nuove persone.. ??? insomma ero diventato quello che non usciva mai ma avevo degli "amici" alle medie. iniziano le superiori pian piano perdo i contatti con gli amici di paese (delle medie) ***** non usicvo mai e in piu mi ero trasferito a 5km dal paese nell'assoluto deserto :? . ??? mi ritiro su le maniche conosco delle persone che potevo considerare amici piu delle medie fin che abbandono la scuola e riesco a stare in contatto solo con un amico. Comincio a fregarmene un po delle regole a diventare "cavallo pazzo" ;) esco spesso e con lui formiamo una compagnia pian piano. questo dura due o tre anni fino a quando l'anno scorso quando ervamo in ferie insieme abbiamo litigato per la mia ragazza. tornati dalle ferie per lui è stato facile raccontare qualche ****** su di me e tutti i leccapiedi a credegli senza neanche sapere la mia opinione :S. mandati a quel paese tutti di una 20ina di persone mi è rimasto un "amico" e tra l'altro dopo qulache mese è finita la storia con la mia ragazza. insomma devo ricominciare tutto da capo ed è molta dura. durante queste ferie ho conociuto meglio molte persone piu grandi di me e quelli li posso considerare amici senza le virgolette. mi sono un po isolato ??? ma mi sto stancando di stare qui a passare le mie giornate tra lavoro e casa uscendo due o tre volte al mese :? m'è andato tutto male quest'anno non una cosa che sia andata bene che mi abbia reso felice apaprte una donna che ho conosiuto recentemente d icui credo essere cotto :?. ??? confido nel 2006 lo aspetto come l'anno della mia svolta del ricominciare è troppo tempo che non faccio un sorriso vero.
per internet anchio tempo fa avevo iniziato a chattare ma ho scoperto solo persone false... e ho abbandonato l'idea.. tra l'altro in una chat avevo conosciuto la mia ex ragazza, non era la prima, ma era la prima volta che mi innamoravo :( .. ??? totale delusione anche lei ed è ancora qui che mi fa male stra delusione..
leggendo quello che hai scritto anche se volevo fare il misterioso ho deciso di parlare un po di me. anche se non la pensi cosi quello che volevo dirti è tirati su le maniche smettila di pensare ai "tuoi" proiblemi che alla fine sono problemi che ti crei tu. dimostra di essere un uomo trova la forza di smettere di bere e il coraggio di andare avanti. solo risolvendo i problemi con te stesso riuscirai ad affrontare gli altri. se leggi quello che ho scritto capisci che non sei molto diverso dagli altri.. forza e coraggio!! smettila di fare ****** con taglierini e roba simile tanto non risolvi niente. ho altre cose in comune con te tante persone hano cos ein comune con te. non sei diverso anzi considerati speciale piuttosto ;) ciao

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Messaggio da enemyofthesun » 01/09/2005, 20:56

amary ha scritto:Caro mauro 6 stato molto coraggioso a scrivere una mail cosi lunga e approfondita presentando a chi non ti conosce la tua vita :applause:
Ehmm..grazie! :) A dire il vero avrò fatto bene?! Ero un po'nervoso ed agitato quella notte, e mi sono un po' sfogato così...Infatti poi ieri sono scoppiato e ho avuto una giornata da dimenticare...
amary ha scritto: ( e questo dopo 1 esordio ?? proprio esaltante su questo sito....ehm te sei beccato pure na cazziata da Andy.!!!. :DD )
:DD Eh già...e tutto per una piccola cavolata a dire il vero, ma il fatto di essere stato escluso mi aveva decisamente fatto prendere male...vabbè ora sono di nuovo qui, e sta andando decisamente meglio...poi adesso ho anche i sospirati messaggi privati :beegees:

amary ha scritto: Come già ho avuto modo di dire, io già conoscevo 1 po della tua storia xkè mi era capitata di leggerla su 1 altro forum.
Che dirti....è facile arrivare ad allontanarsi dal mondo e dalla società, molto + facile di quello che si crede specie se sul nostro cammino abbiamo sempre incontrato persone che ?? ci hanno amato che ci hanno fatto credere di valere poco, che ci hanno restituito un'immagine di noi stessi sbagliata e inutile per il mondo.
Vedi tu non sei solo, ma è pur vero che la sofferenza a volte spaventa e allontana le persone: è + facile ridere, far finta di nulla, dissimulare il dolore che ognuno si porta dentro e riempirsi di finti sorrisi.

Ti auguro su questo forum di trovare persone con le quali condividere una parte del tuo mondo.
:mangahello:
Hai capito molto bene, sai...sì hai intuito bene il meccanismo perverso...probabilmente lo stesso meccanismo che ora mi rende tutto così nero e inutile...

Grazie per l'augurio, lo spero davvero anch'io...che ci sia qualcuno in grado di guardare "oltre" e che non si spaventi al contatto colla sofferenza...

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Messaggio da enemyofthesun » 01/09/2005, 21:00

Massimo ha scritto: Io credo che ora dovrai dare alla vita ciò che la vita a dato a te.
Perdonami ma ho capito solo in parte il senso del tuo intervento, e questa ultima frase mi è particolarmente oscura.

:rolleyes: Che dovrei dare alla vita? Calci, parolacce, delusioni, cattiveria? :?

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Messaggio da enemyofthesun » 01/09/2005, 21:06

Matt ha scritto: tirati su le maniche smettila di pensare ai "tuoi" proiblemi che alla fine sono problemi che ti crei tu. dimostra di essere un uomo trova la forza di smettere di bere e il coraggio di andare avanti. solo risolvendo i problemi con te stesso riuscirai ad affrontare gli altri. [...] ho altre cose in comune con te tante persone hano cos ein comune con te. non sei diverso anzi considerati speciale piuttosto ;) ciao
Più facile a dirsi che a farsi, ma ad ogni modo cercherò di fare qualcosa. Probabilmente dovrò mettermi in cura dallo psicologo, per ora ci sono andato una sola volta. Sono d'accordo che il primo problema ce l'ho con me stesso.

Grazie comunque :)

daiane

Re: Malessere e amicizia, possono convivere?

Messaggio da daiane » 02/09/2005, 23:46

enemyofthesun ha scritto: Sono stato un bimbo asociale, che non parlava mai. Che si isolava. Non so perchè lo facevo, ero molto timido, o non so. E poi i miei compagni di scuola non facevano altro che prendermi per il sedere poi giustificandosi che lo facevano per "sbloccarmi". Bel metodo.

Non ricordo quasi nessun volto amichevole nella mia infanzia. Pochissime persone che si sono avvicinate con dolcezza, e che mi stimolavano a parlare e fidarmi di loro. Pochissime. Il resto, un manipolo di *******, di persone perfide, che mi facevano scherzi di ogni genere, mi mettevano anche le mani addosso e mi prendevano le mie cose (ero molto geloso della mie cose). Io reagivo altrettanto male, colle parolacce e colle mani.
Alle medie per 2 anni sono stato in balia di un piccolo bullo della mia classe, che mi ha fatto soffrire un casino. Alla fine forse crescendo, sono riuscito a fregarmene un po' di più e l'ultimo anno non è stato così infernale, aveva anche un po'smesso.

Alle superiori una boccata di respiro...ma ancora per poco. Ero sempre molto chiuso, molto solo. Pensavo solo a studiare, e me la cavavo benino.
Per 2 anni sono rimasto abbastanza isolato, poi sono arrivati dei nuovi compagni veramente migliori. Sono stato abbastanza bene con loro, ho conosciuto la musica punk. Ho però anche iniziato a bere...
Ho cominciato a chiedermi che **** ci facevo su questo pezzo di roccia chiamato Terra.
E perchè non uscivo spesso. Quasi mai. Perchè l'altro sesso non aveva alcuna attenzione per me. Perchè non riuscivo a essere più brillante.
A volte mi sentivo male...e bevevo...allora bastava poco...andavo fuori con 1 birra..max 2...

Università. Tante aspettative, voglia di cambiare, dopo 1 estate in solitudine. Dopo che anche i compagni del liceo erano spariti.
Delusione, gelo, rapporti umani quasi assenti.
Ripiego per la prima volta su internet...scopro le chat...
Scopro un nuovo metodo per conoscere qualche amico, sì. Ma a che prezzo? Abbandoni, delusioni, cotte finite in un nulla di fatto. Tante speranze fallite.
Alcool.
Ero ingenuo, stupido, ci cascavo, mi prendevo bene subito? Beh...comprensibile dal momento che io ero rimasto sempre solo. Donne? Quasi mai viste. Bastavano poche parole dolci e sognavo. Tante volte ero rimasto a sognare in precedenza, dal vivo, veri e propri amori platonici.

Intanto, cominciavano forse a sentirsi i sintomi profondi di tutta questa sofferenza...cominciavo a smontarmi...pezzo per pezzo...cominciavo a intubarmi...infossarmi...cominciava probabilmente lì la depressione. All'università uno schifo, sempre più disincentivato. Eppure cercavo di andare avanti, studiare.
Su un forum ho conosciuto la mia ex ragazza. Sembrava uguale a me all'inizio..sola...sofferente...non aveva mai baciato un ragazzo.
E invece era così diversa. Ci baciammo, stemmo insieme 4 mesi. La prima volta per entrambi. Era diversa da me, stava diventando qualcosa di molto diverso dalla ragazza timida e tranquilla che conoscevo.
Tempo pochi giorni e mi lasciò per un altro. Poi fu lasciata e cominciò a frequentare uomini solo per fare sesso. Ma a me ormai non importava più, ero disgustato a sufficienza.
Ancora più sfiduciato. Non ho più provato nulla per altre ragazze, di serio. Non ho più avuto nessuna vicino.

Un colpo di fortuna, l'anno scorso ho conosciuto delle persone valide della mia università tramite un altro forum. Ho cominciato a frequentare quello che divenne poi il mio migliore amico.
Pian piano abbiam formato un piccolo gruppo...
In cui però io continuavo a sentirmi un po' la pecora nera, a causa dei miei problemi, che si stavano aggravando. Il fatto di essere in compagnia cominciava a non distrarmi più.
Loro però si fidavano, sperando che la vacanza insieme mi facesse riprendere. Cominciavo a tagliarmi ai polsi, poi l'avrei fatto anche più in alto.
La vacanza è risultata un fallimento totale, passavo giorni a bere e notti a tagliarmi. Loro si sono spaventati, nervi tesi, si è litigato, è venuto fuori il peggio del peggio.
I miei amici mi hanno rispedito a casa, dopo un disgustoso litigio che mi aveva fatto riprecipitare nuovamente nello sconforto della solitudine, che da lì a poco sarebbe ritornata padrona della mia vita.

Mi hanno promesso di starmi vicino, invece dallo psicologo mi ci hanno portato i miei genitori. Il mio ex migliore amico si fa ancora vivo, ma si sente benissimo che tutto è cambiato. La sua ragazza è stata l'amica con cui ho litigato più pesante. Non ci sono speranze di riprendere.
Loro escono insieme. Io me ne sto a casa, da un mese ormai.
Ad affrontare senza più forze i miei fantasmi, con una vita sempre più vuota, inutile.
Non mi va più di studiare...ho ridotto al minimo qualsiasi attività. Mangio persino meno.
Passo il tempo su internet e ad ascoltare musica per cercare di riempire la mia testa di qualcosa e non affondare col peso dei miei pensieri.
Li odio, non li controllo. Mi sembra di non essere più in grado di fare più nulla. Quando non ce la faccio più mi metto a bere...va sempre a finire male, che vomito o addirittura che prendo in mano un taglierino o una lametta.

Mi sento lontano dalle persone "normali". Ma non capisco se questo debba rinchiudermi del tutto...alla fine se sono qui non mi sono chiuso del tutto...avrei bisogno di distrarmi, di rompere questa infernale abitudine.

Il malessere rende soli? Ma io sono sempre stato solo, anche quando stavo meglio.
Ma esiste una barriera immaginaria tra i "malati" e i "normali"?
Io, e chi soffre di depressione, fobia sociale, disturbi alimentari, disturbi psicologici di qualunque genere...?!
Siamo i "pazzi"?
Mi sento così diverso a volte. Ma sono una persona anch'io! :rolleyes:
Anche se così svuotata di sentimenti ed emozioni...un quasi cadavere.
Perchè tutti si spaventano...

Io non penso che "guarirò" presto...devo rimanere da solo fino a quando sarò riammesso nel mondo dei "normali"...?
A parte che non voglio essere "normale". Non voglio uniformarmi a nessuno, a me non piace la gente, non piace la società. Ho una brutta immagine del mondo.
Egoismo, indifferenza, ostentazione, violenza.
Sono sentimenti che possono pervadere anche me, ma so che non mi appartengono, non mi piacciono.
So che qualcuno là fuori mi assomiglia. Senza necessariamente star male come me. So di poter dare poco in questo momento ma mi piacerebbe dare di più...

Che dire, se qualcuno vuole dire la sua...e scusate per lo sfogo, forse mi sono dilungato troppo, ma era per presentare le persone coi cui ho avuto a che fare.
Io qui non parto totalmente sfiduciato, altrimenti non mi sarei nemmeno iscritto a questo sito.
Sarebbe bello scrivere pagine più allegre in futuro.
Hey enemyofthesun, per avere solo 17 anni, posso dirti che la tua vita, piu' o meno descriva la mia...
17 anni passati da sola, anche se ero accerchiata da molte persone...ma loro non avevano nessun significato per me...erano dei puntini neri nella mia vita, la scuola, i primi anni, sono stati i piu' difficili, forse perche' venivo considerata diversa...Una ragazza straniera in una classe di razzisti...ho avuto tanti sopranomi che non credo mai di essermi meritata visto che anche in classe ero sempre tra i miei pensieri...non ho mai cercato di integrarmi in un gruppo se non fosse stato per la mia migliore amica...che ho lasciato molte volte da sola, soprattutto quando la mia vita continuava a prendere una brutta strada...
Odio il fumo, ma in prima media, non so perche' avevo iniziato ad uscire con una compagnia di fumatori, la sera uscivamo al parchetto a fumare...ma dopo 5 mesi, la mia migliore amica mi ha tirato fuori...Alle superiori le nostre strade si sono divise...Ho riniziato a chiudermi in me stessa, a voler essere diversa, piu' le mie compagne cercavano di avicinarsi, piu' diventavo una persona aggressiva...Ho iniziato come te ha tagliarmi...la mia migliore amica, non poteva farci nulla, anche perche' era un autolesionista...I miei tagli, sono iniziati a diventare sempre piu' profondi...non so perche', ma anche nei momenti che credo felici, ci sono dei tagli che fanno pensare al contrario...

Ormai non esco molto, esco per fare l'allenatrice, ma per il resto mi rinchiudo in casa, con il computer o la televisione, la musica accesa a palla su qualunque stazione radio, o i primi cd che mi capitano in mano...
Ho sempre trovato la solitudine un'alleata, non mi poteva abbandonare...
mi hanno mandato da una pedagogista, da uno psicologo, ma non hanno risolto niente...sono sempre la stessa persona...non amo i gesti affettivi, e se incontro qualcuno, non l'abbraccio, solo una stretta di mano...

Ho avuto due ragazzi, ma e' finito tutto subito perche' io li trovavo diversi e loro mi trovavano "pazza', non amavo uscire con i loro amici perche' era gente che si faceva...non ho mai azzardato attaccarmi a una bottiglia per cercare di dimenticare, anzi, non bevo apposta per ricordarmi, e lo trovo un pretesto per nuove discussioni con i miei genitori, ricordandogli quello che non sono...e quello che mi hanno fatto...

Solo per avere 17 anni, posso dire ho una vita un po' movimentata....solo i miei "catechisti" mi sono riusciti a stare accanto...non ho molti amici, perche' non so come mai, ho il "potere" di allontanarli...Posso risultare strana, ma questa differenza mi fa' vedere molte cose in modo diverso, ed e' per questo che (non dico di amare questa mia differenza) ma se serve a far capire le differenze del mondo...allora posso dirvi BENVENUTI SUL MIO PIANETA!!!

:mangahappy: daiane

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Re: Malessere e amicizia, possono convivere?

Messaggio da enemyofthesun » 03/09/2005, 0:23

daiane ha scritto: Ormai non esco molto, esco per fare l'allenatrice, ma per il resto mi rinchiudo in casa, con il computer o la televisione, la musica accesa a palla su qualunque stazione radio, o i primi cd che mi capitano in mano...
Ho sempre trovato la solitudine un'alleata, non mi poteva abbandonare...
mi hanno mandato da una pedagogista, da uno psicologo, ma non hanno risolto niente...sono sempre la stessa persona...non amo i gesti affettivi, e se incontro qualcuno, non l'abbraccio, solo una stretta di mano...

Ho avuto due ragazzi, ma e' finito tutto subito perche' io li trovavo diversi e loro mi trovavano "pazza', non amavo uscire con i loro amici perche' era gente che si faceva...non ho mai azzardato attaccarmi a una bottiglia per cercare di dimenticare, anzi, non bevo apposta per ricordarmi, e lo trovo un pretesto per nuove discussioni con i miei genitori, ricordandogli quello che non sono...e quello che mi hanno fatto...

Solo per avere 17 anni, posso dire ho una vita un po' movimentata....solo i miei "catechisti" mi sono riusciti a stare accanto...non ho molti amici, perche' non so come mai, ho il "potere" di allontanarli...Posso risultare strana, ma questa differenza mi fa' vedere molte cose in modo diverso, ed e' per questo che (non dico di amare questa mia differenza) ma se serve a far capire le differenze del mondo...allora posso dirvi BENVENUTI SUL MIO PIANETA!!!

:mangahappy: daiane


Sei stata molto carina a scrivere qui la tua testimonianza, molto coraggiosa :)

Quello che posso dirti è che sì, sentiamo e soffriamo un po' questo appartenere a una specie di mondo a parte, piuttosto personale.

E che probabilmente un po' è colpa nostra, un po' degli altri che fanno tutto per non venirci incontro.

Nel tuo caso, come già tu sai, sento che hai dentro molta rabbia...e che probabilmente trova sfogo un po' così...anch'io ho molta rabbia e insoddisfazione e la sfogo in qualche modo, sebbene diverso dal tuo...

Un abbraccio, ci sentiamo quando torni ;)

mimmi

Re: Malessere e amicizia, possono convivere?

Messaggio da mimmi » 03/09/2005, 13:08

enemyofthesun ha scritto:Ciao a tutti, vorrei parlare della mia storia, magari non sono il solo a sentirsi così. Ho detto qualcosa nella presentazione e comunque non molto, e poi quella discussione è stata chiusa.
Spero di non annoiare nessuno.

Sono stato un bimbo asociale, che non parlava mai. Che si isolava. Non so perchè lo facevo, ero molto timido, o non so. E poi i miei compagni di scuola non facevano altro che prendermi per il sedere poi giustificandosi che lo facevano per "sbloccarmi". Bel metodo.

Non ricordo quasi nessun volto amichevole nella mia infanzia. Pochissime persone che si sono avvicinate con dolcezza, e che mi stimolavano a parlare e fidarmi di loro. Pochissime. Il resto, un manipolo di *******, di persone perfide, che mi facevano scherzi di ogni genere, mi mettevano anche le mani addosso e mi prendevano le mie cose (ero molto geloso della mie cose). Io reagivo altrettanto male, colle parolacce e colle mani.
Alle medie per 2 anni sono stato in balia di un piccolo bullo della mia classe, che mi ha fatto soffrire un casino. Alla fine forse crescendo, sono riuscito a fregarmene un po' di più e l'ultimo anno non è stato così infernale, aveva anche un po'smesso.

Alle superiori una boccata di respiro...ma ancora per poco. Ero sempre molto chiuso, molto solo. Pensavo solo a studiare, e me la cavavo benino.
Per 2 anni sono rimasto abbastanza isolato, poi sono arrivati dei nuovi compagni veramente migliori. Sono stato abbastanza bene con loro, ho conosciuto la musica punk. Ho però anche iniziato a bere...
Ho cominciato a chiedermi che **** ci facevo su questo pezzo di roccia chiamato Terra.
E perchè non uscivo spesso. Quasi mai. Perchè l'altro sesso non aveva alcuna attenzione per me. Perchè non riuscivo a essere più brillante.
A volte mi sentivo male...e bevevo...allora bastava poco...andavo fuori con 1 birra..max 2...

Università. Tante aspettative, voglia di cambiare, dopo 1 estate in solitudine. Dopo che anche i compagni del liceo erano spariti.
Delusione, gelo, rapporti umani quasi assenti.
Ripiego per la prima volta su internet...scopro le chat...
Scopro un nuovo metodo per conoscere qualche amico, sì. Ma a che prezzo? Abbandoni, delusioni, cotte finite in un nulla di fatto. Tante speranze fallite.
Alcool.
Ero ingenuo, stupido, ci cascavo, mi prendevo bene subito? Beh...comprensibile dal momento che io ero rimasto sempre solo. Donne? Quasi mai viste. Bastavano poche parole dolci e sognavo. Tante volte ero rimasto a sognare in precedenza, dal vivo, veri e propri amori platonici.

Intanto, cominciavano forse a sentirsi i sintomi profondi di tutta questa sofferenza...cominciavo a smontarmi...pezzo per pezzo...cominciavo a intubarmi...infossarmi...cominciava probabilmente lì la depressione. All'università uno schifo, sempre più disincentivato. Eppure cercavo di andare avanti, studiare.
Su un forum ho conosciuto la mia ex ragazza. Sembrava uguale a me all'inizio..sola...sofferente...non aveva mai baciato un ragazzo.
E invece era così diversa. Ci baciammo, stemmo insieme 4 mesi. La prima volta per entrambi. Era diversa da me, stava diventando qualcosa di molto diverso dalla ragazza timida e tranquilla che conoscevo.
Tempo pochi giorni e mi lasciò per un altro. Poi fu lasciata e cominciò a frequentare uomini solo per fare sesso. Ma a me ormai non importava più, ero disgustato a sufficienza.
Ancora più sfiduciato. Non ho più provato nulla per altre ragazze, di serio. Non ho più avuto nessuna vicino.

Un colpo di fortuna, l'anno scorso ho conosciuto delle persone valide della mia università tramite un altro forum. Ho cominciato a frequentare quello che divenne poi il mio migliore amico.
Pian piano abbiam formato un piccolo gruppo...
In cui però io continuavo a sentirmi un po' la pecora nera, a causa dei miei problemi, che si stavano aggravando. Il fatto di essere in compagnia cominciava a non distrarmi più.
Loro però si fidavano, sperando che la vacanza insieme mi facesse riprendere. Cominciavo a tagliarmi ai polsi, poi l'avrei fatto anche più in alto.
La vacanza è risultata un fallimento totale, passavo giorni a bere e notti a tagliarmi. Loro si sono spaventati, nervi tesi, si è litigato, è venuto fuori il peggio del peggio.
I miei amici mi hanno rispedito a casa, dopo un disgustoso litigio che mi aveva fatto riprecipitare nuovamente nello sconforto della solitudine, che da lì a poco sarebbe ritornata padrona della mia vita.

Mi hanno promesso di starmi vicino, invece dallo psicologo mi ci hanno portato i miei genitori. Il mio ex migliore amico si fa ancora vivo, ma si sente benissimo che tutto è cambiato. La sua ragazza è stata l'amica con cui ho litigato più pesante. Non ci sono speranze di riprendere.
Loro escono insieme. Io me ne sto a casa, da un mese ormai.
Ad affrontare senza più forze i miei fantasmi, con una vita sempre più vuota, inutile.
Non mi va più di studiare...ho ridotto al minimo qualsiasi attività. Mangio persino meno.
Passo il tempo su internet e ad ascoltare musica per cercare di riempire la mia testa di qualcosa e non affondare col peso dei miei pensieri.
Li odio, non li controllo. Mi sembra di non essere più in grado di fare più nulla. Quando non ce la faccio più mi metto a bere...va sempre a finire male, che vomito o addirittura che prendo in mano un taglierino o una lametta.

Mi sento lontano dalle persone "normali". Ma non capisco se questo debba rinchiudermi del tutto...alla fine se sono qui non mi sono chiuso del tutto...avrei bisogno di distrarmi, di rompere questa infernale abitudine.

Il malessere rende soli? Ma io sono sempre stato solo, anche quando stavo meglio.
Ma esiste una barriera immaginaria tra i "malati" e i "normali"?
Io, e chi soffre di depressione, fobia sociale, disturbi alimentari, disturbi psicologici di qualunque genere...?!
Siamo i "pazzi"?
Mi sento così diverso a volte. Ma sono una persona anch'io! :rolleyes:
Anche se così svuotata di sentimenti ed emozioni...un quasi cadavere.
Perchè tutti si spaventano...

Io non penso che "guarirò" presto...devo rimanere da solo fino a quando sarò riammesso nel mondo dei "normali"...?
A parte che non voglio essere "normale". Non voglio uniformarmi a nessuno, a me non piace la gente, non piace la società. Ho una brutta immagine del mondo.
Egoismo, indifferenza, ostentazione, violenza.
Sono sentimenti che possono pervadere anche me, ma so che non mi appartengono, non mi piacciono.
So che qualcuno là fuori mi assomiglia. Senza necessariamente star male come me. So di poter dare poco in questo momento ma mi piacerebbe dare di più...

Che dire, se qualcuno vuole dire la sua...e scusate per lo sfogo, forse mi sono dilungato troppo, ma era per presentare le persone coi cui ho avuto a che fare.
Io qui non parto totalmente sfiduciato, altrimenti non mi sarei nemmeno iscritto a questo sito.
Sarebbe bello scrivere pagine più allegre in futuro.
Ciao enemy...eccomi qua...dopo la chat ingarbugliata di ieri sera ;-)...con questo messaggio hai compiuto un primo ed importantissimo passo...non è falice rivelare i nostri più profondi sentimenti ed emozioni...tu ci sei riuscito...come ti ho accennato ieri non sei tu la persona che ha dei problemi...hai incontrato, in un periodo importante per la costruzione del tuo io, persone che erano tutt'altro che amiche, questo probabilmente ti ha reso più vulnerabile...internet può aiutarti a sfogarti e a manifestare ciò che provi...ma devi sforzarti di uscire, riallacciare rapporti con le persone che, anche se ti sembrano lontane, in realtà ci sono ancora...è dura, ma il primo passo lo devi fare tu, è necessario...non devi aver paura...in un periodo assai difficile per me una persona mi disse: dove c'è un negativo c'è sempre anche un positivo da vedere...piano piano queste parole mi hanno aiutato, ho iniziato a vedere che cosa di positivo mi aveva lasciato quella prova...superato del tutto no, ma sicuramente adesso lo vivo meglio...e poi mantieni fede alle ultime parole che hai usato nel messaggio...continua ad aver fiducia...adesso la prossima che ci sentiamo mi parli di quel genere musicale dal nome un pò strano che hai detto che scolti, ok?...ciao ciao :mangahello: :mangahappy:

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Massimo
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Messaggio da Massimo » 03/09/2005, 17:51

enemyofthesun ha scritto:[...]



Perdonami ma ho capito solo in parte il senso del tuo intervento, e questa ultima frase mi è particolarmente oscura.

:rolleyes: Che dovrei dare alla vita? Calci, parolacce, delusioni, cattiveria? :?
bravo enemy l' hai capito tutto il pensiero tira fuori la cattiveria che gl' altri ti hanno messo nel cuore senza che tu l' avresti chiesto, non bisogna per forza ferire qualcuno ma se il metodo migliore per sentirsi bene in questa societa di schifo e essere cattivi fallo a chi ti dona pane dai pane a chi ti dona odio dai adio, e se qualcuno ha bisogno dei tuoi calci per far capire che pretendi rispetto fallo magari torni a casa gonfio di botte ma x una volta hai gridato basta. Finiamola tutti a fare le vittime la societa chiede cattiveria bene eccoti servito, riempi sempre il tuo cuore d' amore ma ricordati di lasciare un piccolo angolo di odio. Forse qualcuno non' è d' accordo e dira certamente che bisogna essere docili buoni e intanto tutte le persone docili e buoni ricordano la loro infanzia fatta di calci e delusioni io ho insegnato hai miei figli di donare il pane a chi non l' ho ha ma o detto a loro di non farsi mai neanche per gioco mancare di rispetto, il mondo cammina cosi purtroppo, o ti adegui o vittima, e di sicuro durante il tuo cammino incontrerai ottimi amici gente che ti apprezza per quel che sei, x quel che vali, x come vivi e per cosa fai.
......Snake....

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Messaggio da enemyofthesun » 03/09/2005, 18:05

Massimo ha scritto:[...]



bravo enemy l' hai capito tutto il pensiero tira fuori la cattiveria che gl' altri ti hanno messo nel cuore senza che tu l' avresti chiesto, non bisogna per forza ferire qualcuno ma se il metodo migliore per sentirsi bene in questa societa di schifo e essere cattivi fallo a chi ti dona pane dai pane a chi ti dona odio dai adio, e se qualcuno ha bisogno dei tuoi calci per far capire che pretendi rispetto fallo magari torni a casa gonfio di botte ma x una volta hai gridato basta. Finiamola tutti a fare le vittime la societa chiede cattiveria bene eccoti servito, riempi sempre il tuo cuore d' amore ma ricordati di lasciare un piccolo angolo di odio. Forse qualcuno non' è d' accordo e dira certamente che bisogna essere docili buoni e intanto tutte le persone docili e buoni ricordano la loro infanzia fatta di calci e delusioni io ho insegnato hai miei figli di donare il pane a chi non l' ho ha ma o detto a loro di non farsi mai neanche per gioco mancare di rispetto, il mondo cammina cosi purtroppo, o ti adegui o vittima, e di sicuro durante il tuo cammino incontrerai ottimi amici gente che ti apprezza per quel che sei, x quel che vali, x come vivi e per cosa fai.
Non hai nemmeno tutti i torti nemmeno tu...mi prendo la mia parte di colpa e responsabilità ma non torno a baciare i piedi a nessuno, nemmeno ai miei ex amici, che così tanto innocenti secondo me non sono.
Quelle promesse di aiuto, di starmi vicino non sono mai state spiegate, ma solo smentite coi fatti. Non ascolto nessuno?
No, no, non ci siamo. Anche loro mi hanno deluso.

Anche per rispondere a mimmi, io preferirei buttarmi su nuove persone...comunque la porta non è mai chiusa.

BANANAPEEL


Messaggio da BANANAPEEL » 04/09/2005, 0:17

ciao enemyofthesyn...eccomi qua,la banana. ho appena letto tutta la tua storia..ce n'è di materiale per scoraggiarsi indubbiamente non ti si può biasimare troppo però sei qui a raccontare tutto,per filo e per segno...hai voglia di fare chiarezza? io spero di si e cominciare chiedendo aiuto mi sembra un'ottima idea..qui e anche da un terapeuta.

per mie esperienza posso raccontarti che fino a luglio ero in terapia e d passi ne ho fatti,da gigante credimi...

ho bloccato un momento per questioni economiche e perchè alla mia età potrei anche provare a stare sulle mie gambe da sola,ma ci tornerei se potessi...è uno specchio limpido e disteso che fa bene a chiunque abbia qualcosa da distrcare e su cui far luce.

io ti auguro davvero tanto di farlo e di trovarti bene

uffa non esiste un emoticon che dà un bacetto!!

vabè accontentati di questa è simpatica lo stesso no!!! :mangalove:

ne avevo messa un'altra che sembrava tutta dolce e carina ma poi appariva la scritta "manganello" ?!?!?! inquietante! vabè!

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Messaggio da enemyofthesun » 04/09/2005, 0:26

BANANAPEEL ha scritto:ciao enemyofthesyn...eccomi qua,la banana. ho appena letto tutta la tua storia..ce n'è di materiale per scoraggiarsi indubbiamente non ti si può biasimare troppo però sei qui a raccontare tutto,per filo e per segno...hai voglia di fare chiarezza? io spero di si e cominciare chiedendo aiuto mi sembra un'ottima idea..qui e anche da un terapeuta.

per mie esperienza posso raccontarti che fino a luglio ero in terapia e d passi ne ho fatti,da gigante credimi...

ho bloccato un momento per questioni economiche e perchè alla mia età potrei anche provare a stare sulle mie gambe da sola,ma ci tornerei se potessi...è uno specchio limpido e disteso che fa bene a chiunque abbia qualcosa da distrcare e su cui far luce.

io ti auguro davvero tanto di farlo e di trovarti bene

uffa non esiste un emoticon che dà un bacetto!!

vabè accontentati di questa è simpatica lo stesso no!!! :mangalove:

ne avevo messa un'altra che sembrava tutta dolce e carina ma poi appariva la scritta "manganello" ?!?!?! inquietante! vabè!
Grazie Gioia :)
Speriamo bene...se poi ti va di dirmi di cosa soffrivi...ti ho mandato un messaggio privato ;)

Era questa vero? :mangahello:

Non è manganello eheh..ma manga-hello!

Grazie per la tua testimonianza, mi sembrava essere uno stupido a venire qui e spiattellare i miei problemi e mi vergognavo non poco...grazie per il vostro sostegno e per il fatto di esserci passati (alcuni di voi) o di sentire cose simili...

Bacioni!

BANANAPEEL


Messaggio da BANANAPEEL » 04/09/2005, 0:50

pffffffffffffffffuhahahahahahahahahahahahahahahahaha!!!!!!!!!!!!!!!!!!!1

oddio te prego sto a piange dalle risate!!!!!

manganello!!!!!!!!!1111 ma come stò?????????? ahahahahhahahhhhahah!!!

ok. torno seria e dignitosa! (ormai non potrò mai più!!!ahahahahah....)

di che soffrivo io?

uhhhhhhhhh...è luuuunga!

in ordine cronologico: mutismo in adolescenza (rapporto apertamente violento con padre,rapporto subdolamente violento con madre,rapporto inesistente e/o violento con sorella) disadattamento giovanile,bulimia&alcoolismo interdipendenti,abuso di stupefacenti "moderni",estrema confusione mentale,attacchi di panico....e disadattamento senile!!


bacioni a te caro e adesso beccate sto manganello tiè! :mangahello:

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Messaggio da enemyofthesun » 04/09/2005, 0:58

BANANAPEEL ha scritto:
in ordine cronologico: mutismo in adolescenza (rapporto apertamente violento con padre,rapporto subdolamente violento con madre,rapporto inesistente e/o violento con sorella) disadattamento giovanile,bulimia&alcoolismo interdipendenti,abuso di stupefacenti "moderni",estrema confusione mentale,attacchi di panico....e disadattamento senile!!

:'( Cavoli quante brutte cose...spero tu stia meglio ora...ma come disadattamento senile? :? Sei mica vecchia!
Vieni in chat? :P

MORETTO44


Messaggio da MORETTO44 » 04/09/2005, 18:02

:D ciao ragazzi chi di noi non ha dei poblemi???? tutti ne abbiamo chi piu' gravi chi meno gravi. Tanti di questi poblemi secondo me sono causati da poblemi che provengono dall'infanzia, quindi leggendo quello che avete scritto ....oltre l'aiuto degli amici del forum si ha bisogno di un buon terapeuta e sicuramente si vincera' questa battaglia...ma bisogna lottare SEMPRE bisogna Volerlo dentro di noi e diventa quasi facile :) CORAGGIO ne vale la pena tentare la vita e' sempre bella , e come c'e'la facciamo noi. ;)

McGyver7


Messaggio da McGyver7 » 05/09/2005, 14:43

Penso in generale che i disagi esistenziali siano una dura prova per alcuni di noi,certo un terapeuta aiuta
ma la cosa iniziale da fare è incominciare da soli ad avere stima di se stessi

daiane


Messaggio da daiane » 21/09/2005, 23:03

McGyver7 ha scritto:Penso in generale che i disagi esistenziali siano una dura prova per alcuni di noi,certo un terapeuta aiuta
ma la cosa iniziale da fare è incominciare da soli ad avere stima di se stessi
Ciao, sono tornata da poco, quindi scusatemi se rispondo cosi' tardi ai vostri consigli...

Giustamente Mc, la terapia puo' aiutare, ma a molti di noi, potrebbe avere un effetto contrario...io ti dico che la stima in me stessa, non l'ho mai avuta, e quelle poche volte che credevo finalmente di avere stima di me stessa, mi sentivo portare giu' dai commenti delle persone che mi circondavano...

Oramai non ci faccio piu' caso, ma prima, era una cosa insopportabile, passavo e la le persone dicevano qualcosa, poi, non grazie a un teraupeuta, ma ad un'amica, ho capito che me ne dovevo fregare di quello che mi dicevano gli altri....che dovevo fare quello che mi sentivo di fare...adesso sono una persona "libera". La mia liberta si ferma quando vado dal teraupeuta, e come se ci fosse un dottore che mi deve tirar fuori tutte le mie viscere....

Non ho mai amato dire le mie cose, personali a persone "sconosciute", soprattutto se chiamati strizzacervelli o psicologi ecc...io non volevo, mi hanno costretta, ma il risultato che hanno ottenuto e' diverso da quello che si aspettavano...mi hanno mandato la' perche' sono una persona che parla poco, parlo solo quando mi viene richiesto, se no poi, non ci faccio neanche caso....
Quando esco dal terapeuta, e' ancora peggio, perche' ho paura che possano sapere cosa ho detto, cosa ho fatto...che consigli mi ha dato ecc...Ormai la mia vita e' diventata una routine stressante almeno dal mio punto di vista, come se fosse programmata ma non da me, dalle altre persone...prendono appuntamenti, fanno tutto senza che io lo sappia, e poi a me mi tocca subire ore e ore di psicoanalisi...

Non e' tanto bello, ma se e' un modo per far si che poi non mi continuino a stressare la vita, allora mi va bene...lo faccio volentieri la maggior parte delle volte....invece ci sono dei giorni che tiro giu' il mondo pur di non doverci andare...e non ci posso fare proprio niente.....

Grazie e ciao
:mangahappy: daiane

McGyver7


Messaggio da McGyver7 » 22/09/2005, 9:24

daiane ha scritto:[...]



Non e' tanto bello, ma se e' un modo per far si che poi non mi continuino a stressare la vita, allora mi va bene...lo faccio volentieri la maggior parte delle volte....invece ci sono dei giorni che tiro giu' il mondo pur di non doverci andare...e non ci posso fare proprio niente.....

Grazie e ciao
:mangahappy: daiane
Frncamente daiane a 17 anni...io fossi in te riderei, starei con le amiche e cercherei di farmene di nuove, virei quel periodo che ora a 27 anni non ho piu e rimpiango, si forse è anche bene che tu te ne frega di commenti e opinioni altrui anche perchè vedo che ne dai molto peso fino a raccontarlo piu,gioca ridi e stai spensierata...
insomma alzati alla mattina e fai quel c... che ti pare a 17 anni ahi diritto di farlo e di avere l'animo leggero non pesante ogni santo giorno....


Raoul

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Messaggio da Massimo » 22/09/2005, 18:31

daiane ha scritto:[...]



Ciao, sono tornata da poco, quindi scusatemi se rispondo cosi' tardi ai vostri consigli...

Giustamente Mc, la terapia puo' aiutare, ma a molti di noi, potrebbe avere un effetto contrario...io ti dico che la stima in me stessa, non l'ho mai avuta, e quelle poche volte che credevo finalmente di avere stima di me stessa, mi sentivo portare giu' dai commenti delle persone che mi circondavano...

Oramai non ci faccio piu' caso, ma prima, era una cosa insopportabile, passavo e la le persone dicevano qualcosa, poi, non grazie a un teraupeuta, ma ad un'amica, ho capito che me ne dovevo fregare di quello che mi dicevano gli altri....che dovevo fare quello che mi sentivo di fare...adesso sono una persona "libera". La mia liberta si ferma quando vado dal teraupeuta, e come se ci fosse un dottore che mi deve tirar fuori tutte le mie viscere....

Non ho mai amato dire le mie cose, personali a persone "sconosciute", soprattutto se chiamati strizzacervelli o psicologi ecc...io non volevo, mi hanno costretta, ma il risultato che hanno ottenuto e' diverso da quello che si aspettavano...mi hanno mandato la' perche' sono una persona che parla poco, parlo solo quando mi viene richiesto, se no poi, non ci faccio neanche caso....
Quando esco dal terapeuta, e' ancora peggio, perche' ho paura che possano sapere cosa ho detto, cosa ho fatto...che consigli mi ha dato ecc...Ormai la mia vita e' diventata una routine stressante almeno dal mio punto di vista, come se fosse programmata ma non da me, dalle altre persone...prendono appuntamenti, fanno tutto senza che io lo sappia, e poi a me mi tocca subire ore e ore di psicoanalisi...

Non e' tanto bello, ma se e' un modo per far si che poi non mi continuino a stressare la vita, allora mi va bene...lo faccio volentieri la maggior parte delle volte....invece ci sono dei giorni che tiro giu' il mondo pur di non doverci andare...e non ci posso fare proprio niente.....

Grazie e ciao
:mangahappy: daiane
hai 17 anni non devi prendere la vita troppo sul serio sii un po piu menefreghista e molto sciolta
......Snake....

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Messaggio da enemyofthesun » 22/09/2005, 18:38

McGyver7 ha scritto:[...]



Frncamente daiane a 17 anni...io fossi in te riderei, starei con le amiche e cercherei di farmene di nuove, virei quel periodo che ora a 27 anni non ho piu e rimpiango, si forse è anche bene che tu te ne frega di commenti e opinioni altrui anche perchè vedo che ne dai molto peso fino a raccontarlo piu,gioca ridi e stai spensierata...
insomma alzati alla mattina e fai quel c... che ti pare a 17 anni ahi diritto di farlo e di avere l'animo leggero non pesante ogni santo giorno....


Raoul

Io però proprio a quell'età ho cominciato a farmi pensieri sul mondo...a elaborare un mio pensiero originale e non soltanto frutto dell'educazione e delle persone che avevo intorno...

Quindi ok, cercare di rimanere spensierati a quell'età può essere condivisibile, ma è normale cominciare a porsi anche domande serie...