



La felicità... oggi!
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La felicità... oggi!
Messaggio da templare1971 » 13/11/2012, 18:39
Personalmente, sono felice quando ho la sensazione di poter essere me stesso e di poter influire positivamente sul corso della mia vita e di quella degli altri.
Esiste una felicità indotta dal piacere fisico o affettivo? E se sì, può creare una dipendenza ?
Re: La felicità... oggi!
Messaggio da Artemisia » 13/11/2012, 23:09
Per me la felicita' vuol dire essere sereni, e credimi, essere sereni oggi non e' affatto semplice.templare1971 ha scritto:Le domande sulla propria esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per te la felicità?
Personalmente, sono felice quando ho la sensazione di poter essere me stesso e di poter influire positivamente sul corso della mia vita e di quella degli altri.
Esiste una felicità indotta dal piacere fisico o affettivo? E se sì, può creare una dipendenza ?
Raggiungere un equilibrio che ti possa far godere di tutto cio' che ti piace, che ti assicuri un benessere psico-fisico, che ti assicuri gli affetti esssenziali e' gia' uno zenit di felicita' per il mio modo di pensare.
Il piacere fisico non da' la felicita', accontenta i sensi.
Il piacere affettivo invece si, l'amore se vissuto serenamente e' una grande fonte di felicita', ma per me non devono mancare gli amici che sono indispensabili. Dipendenza? No, la ricerca della serenita' (o felicita') e' un dovere che abbiamo verso noi stessi, se ci amiamo e un bisogno assolutamente lecito.
Re: La felicità... oggi!
Messaggio da templare1971 » 14/11/2012, 18:35
Anche se in parte hai già risposto, ti pongo un quesito:Artemisia ha scritto:[...]
Per me la felicita' vuol dire essere sereni, e credimi, essere sereni oggi non e' affatto semplice.
Raggiungere un equilibrio che ti possa far godere di tutto cio' che ti piace, che ti assicuri un benessere psico-fisico, che ti assicuri gli affetti esssenziali e' gia' uno zenit di felicita' per il mio modo di pensare.
Il piacere fisico non da' la felicita', accontenta i sensi.
Il piacere affettivo invece si, l'amore se vissuto serenamente e' una grande fonte di felicita', ma per me non devono mancare gli amici che sono indispensabili. Dipendenza? No, la ricerca della serenita' (o felicita') e' un dovere che abbiamo verso noi stessi, se ci amiamo e un bisogno assolutamente lecito.
Ti accontenteresti di una felicità "indotta artificialmente"... metti caso una grossa vincita, rinunciando a qualche affetto…
Oppure i propri valori familiari, pur con tutti i problemi che si possano incontrare, giorno dopo giorno….
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Re: La felicità... oggi!
Messaggio da marcy71973 » 14/11/2012, 19:23
Artemisia ha scritto:[...]
Per me la felicita' vuol dire essere sereni, e credimi, essere sereni oggi non e' affatto semplice.
Raggiungere un equilibrio che ti possa far godere di tutto cio' che ti piace, che ti assicuri un benessere psico-fisico, che ti assicuri gli affetti esssenziali e' gia' uno zenit di felicita' per il mio modo di pensare.
Il piacere fisico non da' la felicita', accontenta i sensi.
Il piacere affettivo invece si, l'amore se vissuto serenamente e' una grande fonte di felicita', ma per me non devono mancare gli amici che sono indispensabili. Dipendenza? No, la ricerca della serenita' (o felicita') e' un dovere che abbiamo verso noi stessi, se ci amiamo e un bisogno assolutamente lecito.
essere felici oggi un bel quesito,
io sono felice quando sto con le mie nipoti di setti anni quando le vedo sorridere per un piccolo risultato a scuola o mentre fanno ginnastica artistica,
Re: La felicità... oggi!
Messaggio da Artemisia » 14/11/2012, 20:06
Non ho attaccamento ai soldi, vorrei avere il giusto per poter vivere con un basso profilo ma dignitosamente, non amo i lussi o gli sprechi, sono una persona molto semplice.templare1971 ha scritto:[...]
Anche se in parte hai già risposto, ti pongo un quesito:
Ti accontenteresti di una felicità "indotta artificialmente"... metti caso una grossa vincita, rinunciando a qualche affetto…
Oppure i propri valori familiari, pur con tutti i problemi che si possano incontrare, giorno dopo giorno….
Mai, mai e poi mai rinuncerei alle persone che amo, ad un amico, quelle per me sono le vere ricchezze.
Re: La felicità... oggi!
Messaggio da Pallina5 » 14/11/2012, 20:37
La felicità? un bicchiere di vino con un panino...e se poi nel panino mi ci metti il salame di cinghiale..templare1971 ha scritto:Le domande sulla propria esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte e difficilmente in presenza della felicità che tutti rincorriamo, che cos’è per te la felicità?
Personalmente, sono felice quando ho la sensazione di poter essere me stesso e di poter influire positivamente sul corso della mia vita e di quella degli altri.
Esiste una felicità indotta dal piacere fisico o affettivo? E se sì, può creare una dipendenza ?
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Re: La felicità... oggi!
Messaggio da lomarcan77 » 16/11/2012, 8:28
Il salame di cinghiale manco sapevo esistesse ioPallina5 ha scritto: La felicità? un bicchiere di vino con un panino...e se poi nel panino mi ci metti il salame di cinghiale..

Vi siete scordati la cosa più importante di tutto... la CIOCCOLATA!
Re: La felicità... oggi!
Messaggio da Artemisia » 16/11/2012, 9:33
E delle lasagne nessuno parla?lomarcan77 ha scritto:[...]
Il salame di cinghiale manco sapevo esistesse io
Vi siete scordati la cosa più importante di tutto... la CIOCCOLATA!

Re: La felicità... oggi!
Messaggio da templare1971 » 16/11/2012, 18:59
E dai!!Artemisia ha scritto:[...]
E delle lasagne nessuno parla?
Lo sapevo che avremmo sconfinato nel culinare... In fin dei conti mangiare è una gran bella felicità! Una delle poche sicurezze della vita... magari un pò materiale, ma certamente unica.
E già che siamo in tema... le preferisci tradizionali (ragù, besciamella...) e/o di mare?
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Re: La felicità... oggi!
Messaggio da templare1971 » 16/11/2012, 19:01
Passi la cioccolata... ma il salame di cinghiale, merita un assaggio... E' solitamente fatto di carne mista maiale/cinghiale e sicuramente ha le sue calorie... ma sai che felicità per il palato!lomarcan77 ha scritto:[...]
Il salame di cinghiale manco sapevo esistesse io
Vi siete scordati la cosa più importante di tutto... la CIOCCOLATA!
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Messaggio da Novembrine » 16/11/2012, 23:38
La paragono ad un orgasmo ecco.
Quella è la felicità, è l'appagamento totale, la soddisfazione, il sorriso di serenità, la tranquillità, sentirsi parte del tutto...
Non è ovvio essere sempre così. Ci possono essere sprazzi di questi sentimenti, ma è così difficile che siano tutti assieme e perdurino per molto.
Re: La felicità... oggi!
Messaggio da Artemisia » 16/11/2012, 23:38
Di mare non le ho mai mangiate. Quale occasione migliore per regalarmi un picco di felicita'?templare1971 ha scritto:[...]
E dai!!
Lo sapevo che avremmo sconfinato nel culinare... In fin dei conti mangiare è una gran bella felicità! Una delle poche sicurezze della vita... magari un pò materiale, ma certamente unica.
E già che siamo in tema... le preferisci tradizionali (ragù, besciamella...) e/o di mare?
Messaggio da Artemisia » 16/11/2012, 23:45
1) Una passeggiata in riva al mare
2) Una tavolata di amici
3) Guidare l'auto dei sogni
4) un bacio dalla persona che amo
5) Fare l'amore davanti ad un camino acceso
6) tre giorni in una beauty-farm
7)Una mostra del mio pittore preferito

9) un tramonto su una scogliera
10)il sorriso delle persone che amo
11)l'assenza di dolore
12) risate tra amici
13) una visita gradita
Messaggio da templare1971 » 17/11/2012, 12:47
Ciao Artemisia, buona giornata e ben ritrovata.Artemisia ha scritto:Facciamo un elenco delle cose che potrebbero farmi felice, in ordine sparso
1) Una passeggiata in riva al mare
2) Una tavolata di amici
3) Guidare l'auto dei sogni
4) un bacio dalla persona che amo
5) Fare l'amore davanti ad un camino acceso
6) tre giorni in una beauty-farm
7)Una mostra del mio pittore preferito
visitare una citta' d'arte
9) un tramonto su una scogliera
10)il sorriso delle persone che amo
11)l'assenza di dolore
12) risate tra amici
13) una visita gradita
Mi permetto di risponderti, in ordine cronologico, secondo i miei pensieri:
1) - 9) Una passeggiata in riva al mare / Un tramonto su di una scogliera – Molto romantica e se ti trovi con la persona giusta, può regalarti sensazioni uniche! Immaginati il tramonto con i suoi colori, ma anche un alba.. con il sole che cresce alle nostre spalle (almeno in Toscana) e ci prende per mano accompagnandoci, in una nuova giornata.
E poi la luna, lato mare, che ci saluta facendoci “spallucce”, per la serie: “Tanto ci rivedremo…”; Un momento del genere, può essere paragonabile solamente al miglio verde…
2) - 12) - 13) Una tavolata di amici / Risate tra amici / Una visita gradita – Non si può chiedere di meglio, soprattutto se le amicizie sono vere e sincere; Magari dopo aver iniziato con un buon antipasto, potremmo provare con le lasagne di mare… che ne dici!
3) Guidare l'auto dei sogni – Magari può apparire un poco materialistico, ma stiamo parlando della nostra felicità e quindi, perché no… magari una bella Lamborghini;
4) un bacio dalla persona che amo – E’ come una ricarica… Ed al contrario della precedente, è gratis!
5) Fare l'amore davanti ad un camino acceso – L’unico problema sarebbe controllare il fuoco ogni tanto… Altrimenti sai che felicità se inizi a sentir feddo e/o ancora meglio se ti prende fuoco la coperta…!!! Nella realtà non è come essere in un film!
6) tre giorni in una beauty-farm – A chi lo dici… dalle mie parti ci sono un paio di centri, che solo a vederne i contenuti… altro che felicità e benessere, sarebbe quasi da prenderci la residenza! Comprendono centri estetici e beauty, centri massaggi tradizionali e orientali, centri di dimagrimento…. percorsi attraverso bagni turchi e bagni di vapore, saune e zone relax… Addirittura percorsi termali all’interno di grotte….
7) Una mostra del mio pittore preferito - Personalmente, adoro Fattori;

10) il sorriso delle persone che amo – Ineguagliabile, ti apre il cuore… sia che si presentino in un momento di gioia che di dolore;
11) l'assenza di dolore – Questo probabilmente sarebbe chiedere troppo!!!

Messaggio da templare1971 » 17/11/2012, 12:56
"Un plus ultra", E' come superare il limite estremo, cioè il massimo della perfezione, dell'eleganza, dell'arte con cui magari si riesce a far nostra la vita e le proprie sensazioni...Novembrine ha scritto:La felicità è un'emozione talmente labile che è così difficile raggiungerla così come è facile perderla.
La paragono ad un orgasmo ecco.
Quella è la felicità, è l'appagamento totale, la soddisfazione, il sorriso di serenità, la tranquillità, sentirsi parte del tutto...
Non è ovvio essere sempre così. Ci possono essere sprazzi di questi sentimenti, ma è così difficile che siano tutti assieme e perdurino per molto.
Messaggio da Artemisia » 17/11/2012, 13:44
Bravo!
(P.S. Ehhhh, il fuoco va sempre controlalto, perche' se si spegne e' un guaio, ma se brucia troppo e' un grosso guaio

Messaggio da templare1971 » 17/11/2012, 13:53
Le cose che appartengono ai nostri sentimenti, non sono mai banali!Artemisia ha scritto:Templare, sei riuscito a rendere uniche le cose che io avevo elencato in modo sparso e apparentemente banale, in effetti sono cose semplici che ai piu' saranno sembrate bazzeccole, ma tu davvero le hai rese smaglianti
Bravo!
(P.S. Ehhhh, il fuoco va sempre controlalto, perche' se si spegne e' un guaio, ma se brucia troppo e' un grosso guaio)
Saranno pure semplici da elencare, potranno apparire di carattere universale magari... ma ognuno le fa proprie, associnando ad esse, momenti, ricordi, attimi di felicità estrema...
Il tutto nel calderone della vita, contribuisce a creare una memoria che bella o brutta che sia, ci rappresenta e ci rende noi stessi!
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Messaggio da Artemisia » 17/11/2012, 14:18
Parole sagge, profonde e ricche di sentimento....templare1971 ha scritto:[...]
Le cose che appartengono ai nostri sentimenti, non sono mai banali!
Saranno pure semplici da elencare, potranno apparire di carattere universale magari... ma ognuno le fa proprie, associnando ad esse, momenti, ricordi, attimi di felicità estrema...
Il tutto nel calderone della vita, contribuisce a creare una memoria che bella o brutta che sia, ci rappresenta e ci rende noi stessi!

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Messaggio da Turbo » 17/11/2012, 18:02
Naturalmente le risposte date fino ad ora sottolineano le cose che fanno piacere ad ognuno, ma ogni risposta riporta un qualcosa che non è rapportabile ne al momento ne alla personalità di un altro.
Ad esempio... per marcy la felicità è stare in mezzo ai bambini (se un tipo di "felicita'" venisse a me, mi metterei ad urlare come shrek nell'ultimo capitolo della sua saga)

si è parlato sulla "felicità = cibo" ma....sareste altrettanto "felici" se dovreste mangiare una carbonara quando siete già sazi, o mangiare della nutella mentre siete in preda ad attacco di colite?
Io posso essere felice quando mi trova ad un raduno di motori o mentre corro in pista durante qualche manifestazione motociclistica o automobilistica ("quando le ruote avevano i raggi" a Varano di Melegari, "Amici di fontana del garzeto" a Soragna, Italian F&F a Modena etc...) Ma lo sarei altrettanto se in quel giorno avessi l'influenza, il mal di schiena o desidererei essere in un altro posto con la persona che amo???
Non credo proprio.
In conclusione la "felicità" è un qualcosa di inafferrabile come la nebbia (anche quella c'è ma non riuscirai mai ad imprigionarla)...
Credo che la risposta più vicina a questa dissertazione possa essere data leggendo "Lettera sulla Felicità" di Epicuro

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Messaggio da Turbo » 17/11/2012, 19:13
Artemisia ha scritto:Pallina5 ha scritto:[...]
"Il dolore distilla l'anima tra un sorriso ed una lacrima."
non è l'assenza del dolore a facilitare la felicità, ma la presenza di quest'ultima a rendere sopportabile il primo
questa frase e' semplicemente meravigliosa.


Se parlava di felicità e si finisce a filosofeggià sul dolore.... :(
eppure templare lo ha specificato molto bene ...
allora me ce metto pure io....templare1971 ha scritto:Le domande sulla propria esistenza nascono in presenza del dolore, della malattia, della morte
Lo sai ched'è la Bolla de Sapone?
l'astuccio trasparente d'un sospiro.
Uscita da la canna vola in giro,
sballottolata senza direzzione,
pe' fasse cunnalà come se sia
dall'aria stessa che la porta via.
Una farfalla bianca, un certo giorno,
ner vede quela palla cristallina
che rispecchiava come una vetrina
tutta la robba che ciaveva intorno,
j'agnede incontro e la chiamò: - Sorella,
fammete rimirà! Quanto sei bella!
Er celo, er mare, l'arberi, li fiori
pare che t'accompagnino ner volo:
e mentre rubbi, in un momento solo,
tutte le luci e tutti li colori,
te godi er monno e te ne vai tranquilla
ner sole che sbrilluccica e sfavilla.-
La bolla de Sapone je rispose:
- So' bella, sì, ma duro troppo poco.
La vita mia, che nasce per un gioco
come la maggior parte de le cose,
sta chiusa in una goccia... Tutto quanto
finisce in una lagrima de pianto.
Ma a che gioco si gioca? a deprimersi?

Forse la verità è che è più facile darsi dei negativi che pensare positivo ....
O no?

Messaggio da Artemisia » 17/11/2012, 21:32
Siccome io sono una persona che ama stare bene ho pensato che gia' il fatto di non stare male significava essere felici.
Pero' e' anche vero che il dolore fa parte della vita ed e' inutile e stupido volerlo rifiutare o evitare a tutti i costi, tanto lui arrivera' prima o poi. Non per questo dobbiamo sbatterci la bottiglia sugli attributi come faceva il buon Tafazzi (te lo ricordi?)

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Messaggio da Turbo » 17/11/2012, 21:59
No, non ricordo Tafazzi, però mi ricordo Albanese che faceva su per giù lo stesso gesto (epifanio che si menava sugli attributi cin una paletta schiacciamosche)Artemisia ha scritto:Turbo, tutto e' nato dalla mia ultima nota sulla felicita', definita assenza di dolore, perche' quando hai un dolore grande sia fisico che interiore e' un po' difficile pensare di essere felici a menoche' uno non sia masochista e ci goda a stare da bestia.
Siccome io sono una persona che ama stare bene ho pensato che gia' il fatto di non stare male significava essere felici.
Pero' e' anche vero che il dolore fa parte della vita ed e' inutile e stupido volerlo rifiutare o evitare a tutti i costi, tanto lui arrivera' prima o poi. Non per questo dobbiamo sbatterci la bottiglia sugli attributi come faceva il buon Tafazzi (te lo ricordi?)

Non è per il tuo interveento, figurati

Non è forse perchè in un flash di egoismo atavico (suggerito e percepito naturalmente in maniera inconscia) si preferisce dividere la sofferenza piuttosto che la gioia? Forse se fosse davvero così, la cosa sarebbe molto triste e preoccupante

Messaggio da Artemisia » 17/11/2012, 22:52
Turbo ha scritto:[...]
No, non ricordo Tafazzi, però mi ricordo Albanese che faceva su per giù lo stesso gesto (epifanio che si menava sugli attributi cin una paletta schiacciamosche)
Non è per il tuo interveento, figuratima ho notato (non in questo forum, ma dappertutto) che quando si inizia un discorso sulla felicità, di solito si va a parare sulla sofferenza (e non sono mai riuscito a capire il perchè)
Non è forse perchè in un flash di egoismo atavico (suggerito e percepito naturalmente in maniera inconscia) si preferisce dividere la sofferenza piuttosto che la gioia? Forse se fosse davvero così, la cosa sarebbe molto triste e preoccupante
Perche' quando si parla di felicita' si parla di sofferenza? Perche' quando si parla del bene si parla anche del male, quando si parla di fedelta' poi saltano fuori le corna e via dicendo....come rappresenta il disegno del TAO, non puoi parlare di un concetto senza tirare in ballo il suo opposto.
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Messaggio da Turbo » 17/11/2012, 23:20
DaiArtemisia ha scritto:[...]
Perche' quando si parla di felicita' si parla di sofferenza? Perche' quando si parla del bene si parla anche del male, quando si parla di fedelta' poi saltano fuori le corna e via dicendo....come rappresenta il disegno del TAO, non puoi parlare di un concetto senza tirare in ballo il suo opposto.


La rappresentazione grafica dello jin e dello yang (il disegno del tao) rappresenta l'armonia della sfera dinamica, ma anche se "neutra" (il dantian mediano) canalizza il flusso degli altri due dantian , quello superiore (il drago, lo jing) e quello inferiore (la tigre lo yang).
Naturalmente tale concetto taoista (e antimoralista) è l'antitesi precisa della filosofia confuciana (e moralista) ed anche se è una filosofia (e come tutte le filosofie è pallosa e tediosa) può essere in un certo senso definita una linea di pensiero positiva e come tale tende ad allontanare il concetto di "sofferenza" non ad alimentarlo

Diciamocelo francamente...la tendenza a piangersi addosso è una tendenza inequivocabile della natura umana. Non serve andare a parare sulle filosofie orientali per giustificare la "gaiezza" (che non è sinonimo di felicità) o per evocare la sofferenza...
Penso che tutto parta dall'insana tendenza di seguire il luogo comune (oggigiorno un pò accantonato ma pur sempre una remora attuale) che "siamo nati per soffrire".... Ma dato che (personalmente) non sono ne un frate trappista, ne un "zenoniano" convinto, preferisco crearmi intorno un "terreno" in cui la spensieratezza cancelli e uccida il pathos d'animo.... in altre parole : "gente allegra il ciel l'aiuta".
ps.
Preferisco essere truzzo, trucido e animale piuttosto che farmi certe dissertazioni. Non per elogiare la beata ignoranza, ma lo spremersi il cervello sul "come" e "perchè" di una cosa ti fa perdere la visuale di tutta la bellezza che ti gira intorno.
ps.
ho insegnato la filosofia dello jin e yang per 10 anni, quelle di sopra non sono considerazioni fatte dopo una veloce lettura su wikipedia

per concludere... "meglio trucido e 'gnorante ma contento, che filosofo e colto ma triste".... o no? ah ah ah ah ah ah ah

Messaggio da Artemisia » 17/11/2012, 23:34
Guarda che non mi devi provare i tuoi studi, io non volevo insegnare niente a nessuno perche' non ho nessun titolo per farlo, la mia era solo una considerazione e basta. Il piangersi addosso e' tipicamente latino, non lo trovi nelle culture teutoniche ne' anglosassoni, tantomeno quelle orientali. Non parliamo degli americani che tengono veri e propri corsi sul come essere felici in mille modi, anche quando ti cade un meteorite in testa.Turbo ha scritto:[...]
Daiconosco molto bene lao tze e il tao te king, il concetto della tigre del drago e dei tre dantian del chi gong (non a caso ne ho tatuato uno sul braccio sinistro)
![]()
La rappresentazione grafica dello jin e dello yang (il disegno del tao) rappresenta l'armonia della sfera dinamica, ma anche se "neutra" (il dantian mediano) canalizza il flusso degli altri due dantian , quello superiore (il drago, lo jing) e quello inferiore (la tigre lo yang).
Naturalmente tale concetto taoista (e antimoralista) è l'antitesi precisa della filosofia confuciana (e moralista) ed anche se è una filosofia (e come tutte le filosofie è pallosa e tediosa) può essere in un certo senso definita una linea di pensiero positiva e come tale tende ad allontanare il concetto di "sofferenza" non ad alimentarlo
Diciamocelo francamente...la tendenza a piangersi addosso è una tendenza inequivocabile della natura umana. Non serve andare a parare sulle filosofie orientali per giustificare la "gaiezza" (che non è sinonimo di felicità) o per evocare la sofferenza...
Penso che tutto parta dall'insana tendenza di seguire il luogo comune (oggigiorno un pò accantonato ma pur sempre una remora attuale) che "siamo nati per soffrire".... Ma dato che (personalmente) non sono ne un frate trappista, ne un "zenoniano" convinto, preferisco crearmi intorno un "terreno" in cui la spensieratezza cancelli e uccida il pathos d'animo.... in altre parole : "gente allegra il ciel l'aiuta".
ps.
Preferisco essere truzzo, trucido e animale piuttosto che farmi certe dissertazioni. Non per elogiare la beata ignoranza, ma lo spremersi il cervello sul "come" e "perchè" di una cosa ti fa perdere la visuale di tutta la bellezza che ti gira intorno.
ps.
ho insegnato la filosofia dello jin e yang per 10 anni, quelle di sopra non sono considerazioni fatte dopo una veloce lettura su wikipedia
per concludere... "meglio trucido e 'gnorante ma contento, che filosofo e colto ma triste".... o no? ah ah ah ah ah ah ah

Certo che e' meglio vedere tutto il piu' positivo possibile, ma non mi piace nemmeno questa mania di non voler mai sondare i dispiaceri: se li analizzi gia' li vedi meno grandi di quel che senti.
E poi, a me piace parlare di tutto

Comunque, meglio intelligente e allegro, l'ignorante rompe sempre i cabbasisi anche quando sta bene, perche' la stupidita' e' irritante.
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Messaggio da Turbo » 17/11/2012, 23:59
Ma no,Artemisia ha scritto:[...]
Guarda che non mi devi provare i tuoi studi, io non volevo insegnare niente a nessuno perche' non ho nessun titolo per farlo, la mia era solo una considerazione e basta. Il piangersi addosso e' tipicamente latino, non lo trovi nelle culture teutoniche ne' anglosassoni, tantomeno quelle orientali. Non parliamo degli americani che tengono veri e propri corsi sul come essere felici in mille modi, anche quando ti cade un meteorite in testa.![]()
Certo che e' meglio vedere tutto il piu' positivo possibile, ma non mi piace nemmeno questa mania di non voler mai sondare i dispiaceri: se li analizzi gia' li vedi meno grandi di quel che senti.
E poi, a me piace parlare di tutto![]()
Comunque, meglio intelligente e allegro, l'ignorante rompe sempre i cabbasisi anche quando sta bene, perche' la stupidita' e' irritante.



A me piace l'america...incasinata come sta eppure c'ha st'energia positiva che le sprizza da tutti i pori (che poi si inguaiano la salute a botta di Mc Donald di pastelle, di buonismi politici e religiosi è tutto da dire)...
Anche i greci avevano sta fissa del pathos (tant'è vero che la parola l'hanno inventata loro prima ancora dei latini) quindi non ci dovremmo meravigliare se ancora oggi la maggior parte della gente si rovina l'esistenza ad "innaffiare" le radici de sta turba mentale come se fosse na bella pianta da far crescere e fruttare

Tornando all'argomento del topic vorrei concludere chiedendomi "in fondo cos'è la felicità???"
(o quello della citazione era "l'amore" ???l'ombraa di un sogno fuggente....
la favola che presto svanisce....
il vero e immortale....




Messaggio da Pallina5 » 18/11/2012, 16:49
Anticipatamente chiedo scusa a Templare se gli "rubo" spazio un secondo...ma lui è Mago e capiràTurbo ha scritto:[...]
Ma a che gioco si gioca? a deprimersi?![]()
Forse la verità è che è più facile darsi dei negativi che pensare positivo ....
O no?

Nessun gioco.. e nessuna depressione in atto caro Turbo.. Anzi il senso che dò io a quella citazione è proprio l'opposto di quello che forse gli hai attribuito tu... Io, per quel che mi riguarda dico:" nonostante tutto ancora sono e posso essere felice, o perlomeno trovare attimi di felicità..."..
Da un pò di tempo a questa parte il "dolore"( un dolore che non puoi risolvere tu ma solo il destino) accompagna me e mio figlio ogni giorno, c'è pure quando non si fà sentire...ma , ancora mica ho capito bene come, entrambi riusciamo in qualche modo a "sbattercene" ed a vivere attimi felici appunto... La sua passione per le auto, la musica, le corse in bici..le mie e le sue "cose", quelle che ci rendono felici, non ce le scordiamo...
No, non è difficile esser felici, soprattutto se hai la fortuna di avere qualcuno accanto che ti mostri come si fà... e se ce la fà un ragazzino a cui la vita ha deciso di "rompere " le scatole, non vedo perchè un adulto dovrebbe mettersi a piagnuccolare...

Messaggio da Artemisia » 18/11/2012, 19:40
Bello questo passo, non c'e' niente che trasmetta energia positiva come una persona che lotta per essere felice.Pallina5 ha scritto:[...]
No, non è difficile esser felici, soprattutto se hai la fortuna di avere qualcuno accanto che ti mostri come si fà... e se ce la fà un ragazzino a cui la vita ha deciso di "rompere " le scatole, non vedo perchè un adulto dovrebbe mettersi a piagnuccolare...
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