invidiare la vita degli altri
Inviato: 16/07/2011, 18:53
vi è mai capitato d'invidiare la vita degli altri???: ha me capita spesso, qualche tempo fa ho visto un mio vecchio amico di comitiva, ha la mia stessa età , e una moglie che lo ama e un bimbo, una piccola casa in periferia e una sola macchina certo con uno stipendio simile al mio non faranno di certo la vita dei nababbi ( al mio contrario che invece vivo nella casa dei miei lo il mo mensile è oltre le normali necessità) ed ecco che i soldi non fanno la felicità. Loro sono felici e io provo invidia per quella felicità.
Mi chiedo sempre più spesso perchè io non abbia avuto una relazione stabile che sia potuta durare tanto da arrivare al matrimonio, mi chiedo come mai non ho tanti amici come spesso mi capita di vedere invece a miei parenti o ex colleghi di facoltà, mi chiedo perchè ha me siano state negate queste particolarità che non riesco a raggiungere e più tento di avvicinarmi a qualcuno e più questi si allontanano, come se avessi la lebbra o forse mi si legge in faccia la mia piena solitudine, e l'inutile ricerca di qualcosa che per chiunque altro/a sarebbe solo un peso.
Ad aggiungere sconforto e rabbia alla mia vita ha contribuito un mio vecchio diario trovato per caso e aperto nelle pagine dell'estate del'99 ho letto di un me stesso 24enne che non aveva nulla solo la macchina prestata da papà e qualche dindino dato dalla nonna, ma.....ricchissimo di amici e conoscenti e ogni giorno era pieno di fatti da raccontare oggi non ho nulla da raccontare tranne che del mio lavoro.
Cos'ì prendendo i loro nomi li ho ricercati su FB la maggior parte di essi sono sposati o andati al nord per lavoro i rimanenti, ben ????, convivono con una compagna o ??? hanno una vita che reputo più vivace e piena della mia.
Ho anche provato a riallaccire i contatti ma sembra quasi come ho già detto prima che io abbia quasi la lebbra, così più gli anni passano più sento le mie possibilità di cambiare vita scivolare via come la sabbia tra le dita della mano.
Ad aggiungersi alla lista di ME come fallimento e gli altri vincenti, un ex compagno di liceo lavora nella mia stessa struttura come autista e factotum io invece con una laurea quadriennale ho il secondo grado in struttura e mi limito ad insegnare, lavoro meno ore di lui e prendo mensilmente più di lui. Ecco il caso pur avendo ottenuto anche la nomina di tutor per i laureandi della mia facoltà mi passano parecchie tirocinanti davanti con cui spesso ho stretti contatti di lavoro tutte rigorosamente FIDANZATE in casa o in procinto di sposarsi. Beh! a lui gli assegnano una sola pedibus per i ragazzi e la becca carina, single e dolce dopo neppure un'anno stanno assieme e tra 7 mesi avranno un bambino.
Ma guarda mpò il caso.
Ora mi spiego il perchè della mia continua rabbia, sfiga all'ennesima potenza o.......il mio destino è solo quello di lavorare e trarre dal lavoro la sola gratificazione oppure devo espiare una colpa ma non sò neppure quale essa sia.
Scusate il mio sfogo ma ne avevo bisogno.
Mi chiedo sempre più spesso perchè io non abbia avuto una relazione stabile che sia potuta durare tanto da arrivare al matrimonio, mi chiedo come mai non ho tanti amici come spesso mi capita di vedere invece a miei parenti o ex colleghi di facoltà, mi chiedo perchè ha me siano state negate queste particolarità che non riesco a raggiungere e più tento di avvicinarmi a qualcuno e più questi si allontanano, come se avessi la lebbra o forse mi si legge in faccia la mia piena solitudine, e l'inutile ricerca di qualcosa che per chiunque altro/a sarebbe solo un peso.
Ad aggiungere sconforto e rabbia alla mia vita ha contribuito un mio vecchio diario trovato per caso e aperto nelle pagine dell'estate del'99 ho letto di un me stesso 24enne che non aveva nulla solo la macchina prestata da papà e qualche dindino dato dalla nonna, ma.....ricchissimo di amici e conoscenti e ogni giorno era pieno di fatti da raccontare oggi non ho nulla da raccontare tranne che del mio lavoro.
Cos'ì prendendo i loro nomi li ho ricercati su FB la maggior parte di essi sono sposati o andati al nord per lavoro i rimanenti, ben ????, convivono con una compagna o ??? hanno una vita che reputo più vivace e piena della mia.
Ho anche provato a riallaccire i contatti ma sembra quasi come ho già detto prima che io abbia quasi la lebbra, così più gli anni passano più sento le mie possibilità di cambiare vita scivolare via come la sabbia tra le dita della mano.
Ad aggiungersi alla lista di ME come fallimento e gli altri vincenti, un ex compagno di liceo lavora nella mia stessa struttura come autista e factotum io invece con una laurea quadriennale ho il secondo grado in struttura e mi limito ad insegnare, lavoro meno ore di lui e prendo mensilmente più di lui. Ecco il caso pur avendo ottenuto anche la nomina di tutor per i laureandi della mia facoltà mi passano parecchie tirocinanti davanti con cui spesso ho stretti contatti di lavoro tutte rigorosamente FIDANZATE in casa o in procinto di sposarsi. Beh! a lui gli assegnano una sola pedibus per i ragazzi e la becca carina, single e dolce dopo neppure un'anno stanno assieme e tra 7 mesi avranno un bambino.
Ma guarda mpò il caso.
Ora mi spiego il perchè della mia continua rabbia, sfiga all'ennesima potenza o.......il mio destino è solo quello di lavorare e trarre dal lavoro la sola gratificazione oppure devo espiare una colpa ma non sò neppure quale essa sia.
Scusate il mio sfogo ma ne avevo bisogno.