invidiare la vita degli altri

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gobblin75

invidiare la vita degli altri

Messaggio da gobblin75 » 16/07/2011, 18:53

vi è mai capitato d'invidiare la vita degli altri???: ha me capita spesso, qualche tempo fa ho visto un mio vecchio amico di comitiva, ha la mia stessa età , e una moglie che lo ama e un bimbo, una piccola casa in periferia e una sola macchina certo con uno stipendio simile al mio non faranno di certo la vita dei nababbi ( al mio contrario che invece vivo nella casa dei miei lo il mo mensile è oltre le normali necessità) ed ecco che i soldi non fanno la felicità. Loro sono felici e io provo invidia per quella felicità.
Mi chiedo sempre più spesso perchè io non abbia avuto una relazione stabile che sia potuta durare tanto da arrivare al matrimonio, mi chiedo come mai non ho tanti amici come spesso mi capita di vedere invece a miei parenti o ex colleghi di facoltà, mi chiedo perchè ha me siano state negate queste particolarità che non riesco a raggiungere e più tento di avvicinarmi a qualcuno e più questi si allontanano, come se avessi la lebbra o forse mi si legge in faccia la mia piena solitudine, e l'inutile ricerca di qualcosa che per chiunque altro/a sarebbe solo un peso.
Ad aggiungere sconforto e rabbia alla mia vita ha contribuito un mio vecchio diario trovato per caso e aperto nelle pagine dell'estate del'99 ho letto di un me stesso 24enne che non aveva nulla solo la macchina prestata da papà e qualche dindino dato dalla nonna, ma.....ricchissimo di amici e conoscenti e ogni giorno era pieno di fatti da raccontare oggi non ho nulla da raccontare tranne che del mio lavoro.
Cos'ì prendendo i loro nomi li ho ricercati su FB la maggior parte di essi sono sposati o andati al nord per lavoro i rimanenti, ben ????, convivono con una compagna o ??? hanno una vita che reputo più vivace e piena della mia.
Ho anche provato a riallaccire i contatti ma sembra quasi come ho già detto prima che io abbia quasi la lebbra, così più gli anni passano più sento le mie possibilità di cambiare vita scivolare via come la sabbia tra le dita della mano.
Ad aggiungersi alla lista di ME come fallimento e gli altri vincenti, un ex compagno di liceo lavora nella mia stessa struttura come autista e factotum io invece con una laurea quadriennale ho il secondo grado in struttura e mi limito ad insegnare, lavoro meno ore di lui e prendo mensilmente più di lui. Ecco il caso pur avendo ottenuto anche la nomina di tutor per i laureandi della mia facoltà mi passano parecchie tirocinanti davanti con cui spesso ho stretti contatti di lavoro tutte rigorosamente FIDANZATE in casa o in procinto di sposarsi. Beh! a lui gli assegnano una sola pedibus per i ragazzi e la becca carina, single e dolce dopo neppure un'anno stanno assieme e tra 7 mesi avranno un bambino.
Ma guarda mpò il caso.
Ora mi spiego il perchè della mia continua rabbia, sfiga all'ennesima potenza o.......il mio destino è solo quello di lavorare e trarre dal lavoro la sola gratificazione oppure devo espiare una colpa ma non sò neppure quale essa sia.
Scusate il mio sfogo ma ne avevo bisogno.

gobblin75


Messaggio da gobblin75 » 16/07/2011, 18:58

aggiungiamo poi:
l'elenco di tutte le cose che invidio io a loro..sottolineo che sono cose mie e sono soggettive:

1- l'avere un gruppo stabile di amici su cui poter contare
2- riuscire a relazionarsi tranquillamente con le ragazze
3- il non sentirsi a disagio ogni volta che qualcuno ti guarda negli occhi e quindi il non riuscire a mandare avanti una conversazione per tanto tempo perchè c'è questo disagio
4- il poter andare in vacanza con gli amici alla ricerca di avventure e divertimento
5- il poter andare al mare d'estate e il non essere costretti da maggio a settembre a starsene rinchiusi dentro casa in depressione a vedere tutti gli altri che si divertono, vanno al mare ecc...
6- l'avere sempre qualcosa da raccontare in tutti i contesti e con qualsiasi tipo di persona che gli capiti a tiro
7- il riuscire a non demoralizzarsi dopo un momento difficile perchè hanno persone che li consolano mentre io debbo contare solo su me stesso perchè non ho nessuno

Darthino83


Messaggio da Darthino83 » 17/07/2011, 10:17

gobblin75 ha scritto:aggiungiamo poi:
l'elenco di tutte le cose che invidio io a loro..sottolineo che sono cose mie e sono soggettive:

1- l'avere un gruppo stabile di amici su cui poter contare
2- riuscire a relazionarsi tranquillamente con le ragazze
3- il non sentirsi a disagio ogni volta che qualcuno ti guarda negli occhi e quindi il non riuscire a mandare avanti una conversazione per tanto tempo perchè c'è questo disagio
4- il poter andare in vacanza con gli amici alla ricerca di avventure e divertimento
5- il poter andare al mare d'estate e il non essere costretti da maggio a settembre a starsene rinchiusi dentro casa in depressione a vedere tutti gli altri che si divertono, vanno al mare ecc...
6- l'avere sempre qualcosa da raccontare in tutti i contesti e con qualsiasi tipo di persona che gli capiti a tiro
7- il riuscire a non demoralizzarsi dopo un momento difficile perchè hanno persone che li consolano mentre io debbo contare solo su me stesso perchè non ho nessuno
Guarda, potrei dirti che è una questione di egoismo, che la gentgecambia col tempo e siamo tutti in costantecambiamneto ed evoluzione in megloio o in peggio e che chi oghgi è il tuo amicoi del cuore magari fra 10 anni sarà solo un remoto ricordo, insomma, la vita gira.
per la ragazza io sto messo peggio di te perché non h mai avuto nemmeno una mezza relazione. al matrimonio spesso son contrario perchévedo troppi divorzi, divorzi spesso fatti per sciocchezze, cavolate, mancanze di comunicazione e dialogo e aiuto.il matriomonio è una promossa sacra sul proprio omore e su tutto ciò che è prezioso al mondo.
infrangere quella promessa per me è una mancanza totale di dignità. per me è il divorzio il vero tradimento, molto più di aver una tresca exttraconiugale. il vero tradimento è abbandonare il marito o la moglie quando sta soffrendo e ha davvero bisogno di te perché non si fa avvicinare o non rtiesci a comunicarci per come la penso. e penso lo stesso anche per l'amicizia.
un amico ti tradisce quando ti abbanmdona nel momento del bisogno perché il legame fra due persone, il vero legame fra due persone si evince nei momen ti di difficoltà e di crisi e non quando si sta tranquilli a uscir la sera a farsi una pizzata.

io sono nella tua stessa situazione. e a mia volta dovrei invidiare te, perché io sono messo peggio di te e almeno te forse la salute ce l'hai. se non ci credi, leggi il mio post di accesso "AAA cercasi amicizie fantastiche."
per quanto si sta male, c'è sempre qualcuno che sta male più di te, ricordalo. ci sono miliardi di perosne che non hanno ne' casam, ne' lavoro, ne' sanno leggere, ne' hanno assistenza medica etc etc etc.
anche io vivo una vita da castigato solitario e anche io tendo più ad aver inbvidia per la gioia dell'altro che compassione peril dolore del prossimo.
invece di guardare la gente che sta meglòio di te, prova a guardarti attorno e a vedere chi sta soffrendo più di te e prova ad aiutarlo. Forse scoprirai che così potrai farti degli amici più sinceri, perché spesso il dolore è maestro di vita, e chi soffre tanto, è una persona più vera di coloro che non soffrono mai e hanno tutte le fortune.
quando convertirai l'egoismo in altruismo e vedrai le tue fortune anziché le tue sfortune, e darai agli altri le tue capacità e qualità allora vedrai che la vita acquisterà un connotato diverso.
insomma, la vita ti da carte scadenti? E tu capolvgila! prendila per le corna! ribalta la situaizone!
ciao.

e per risponderti...

1- io son abituato ad avere amici e assistenti della malattia a scadendza, nella vita reale-ogni anno cambiano. figurati. anche io vorrei aver un gruppo stabile di amici su cui contare fino alla morte.
2- il problema non è tanto quello per me, quanto il fatto che non posso deambulare o uscire di casa e quindi le ragszze non vengon mai da me, e io n on posso andar da loro e le posso sentirree solo via telefono o chat.
-_-
3- quello non è un grosso problema. io guardo negli occhi solo le persone di cui mi fido davvero o a cui voglio dire quacosa di importante,. anche io evito di incrociare gli sguardi conm gli estranei.
4- io non vado in vacanza da 14 anni. vedi tu.
5- Ho passato l'ultimo mese proprio a deprimermi perché perfino i miei amnici di chat erano spariti tutti a causa delle vacanze o di problemi vari e ho passato il mese di giugno solo come non mai.
6- per mia fortuna ho una grande fantasia. leggo moltissimo, sono appasisonato di fantasy e di fantascienza, di scienze, di simbologia, di fumetti e di molte altre cose. coltivare interessi è fondamentale per aver qualcosa di cui parlare poi. inizia a scoprire che hobby ti interessnao o che talenti naturali hai. arte? scrittura? ballo? lettura? pittura? cucina? ci sarà pure qualcosa in cui sein particolarmente bravo!
7- la gente odia l'autocommiserazione e ha paura della sofferenza poerché la scietà del benesser eh acreato una generaizone malata che fugge alla morte e alla sofferenza in pred aal panico quando esse invece son parte naturale dell'ordine delle cose. per quanto sia disgustoso ciò, se vuoi farti piacere dagli altri,lamprima impressione è molto importante.
non autocommiserarti subito quando conosci qualcuno, ma ostebta sicurezza in te stesso enelle tue convinzioni. i problemi meglio tenerli quando il rapporto di amicizia è ben cesellato. questo è disgustosoem e abomievole per me. io nonfuggo una persona perchP ha dei problemi, ma molti lo fanno.
se sei interessato a fatti amico chi fugge dai problemi devi far cos'. se sei interessato a farti amco invece chi ascolta e aiuta i problemi degli altri... sii te stesspo e guardati attorno. n on tutti sono corrotti, ancora.

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Re: invidiare la vita degli altri

Messaggio da tropicsnow » 17/07/2011, 13:05

gobblin75 ha scritto:vi è mai capitato d'invidiare la vita degli altri???:


Ad aggiungersi alla lista di ME come fallimento e gli altri vincenti, un ex compagno di liceo lavora nella mia stessa struttura come autista e factotum io invece con una laurea quadriennale ho il secondo grado in struttura e mi limito ad insegnare, lavoro meno ore di lui e prendo mensilmente più di lui. Ecco il caso pur avendo ottenuto anche la nomina di tutor per i laureandi della mia facoltà mi passano parecchie tirocinanti davanti con cui spesso ho stretti contatti di lavoro tutte rigorosamente FIDANZATE in casa o in procinto di sposarsi. Beh! a lui gli assegnano una sola pedibus per i ragazzi e la becca carina, single e dolce dopo neppure un'anno stanno assieme e tra 7 mesi avranno un bambino.
Ma guarda mpò il caso.
Ora mi spiego il perchè della mia continua rabbia, sfiga all'ennesima potenza o.......il mio destino è solo quello di lavorare e trarre dal lavoro la sola gratificazione oppure devo espiare una colpa ma non sò neppure quale essa sia.
Scusate il mio sfogo ma ne avevo bisogno.
hai mai pensato che gli altri possano invidiare te?

ad esempio dici che questo tuo collega è riuscito a trovare la ragazza proprio sul posto di lavoro, ma tu hai una posizione lavorativa migliore della sua e tu stesso dici che trai gratificazione da esso... ora, non potrebbe essere che qualcuno vorrebbe avere il tuo stesso lavoro o gratificazioni?

si guarda sempre a ciò che non si ha che poi diventa la fonte principale della propria sofferenza. mi pare di capire che a te manchi una compagna, una vita familiare eppure conosco tante persone che vorrebbero essere single, che vorrebbero non aver mai fatto il grande passo etc. apparentemente persone che hanno tutto e sembrano anche felici, ma dietro quella maschera non è affatto così. tu vedi solo ciò che appare, ma se potessi vedere oltre forse non invidieresti più tante persone...

secondo me non sei sfigato, hai solo un carattere diverso da chi invece riesce subito ad attacar bottone con tutti. magari tu sei il tipo più riflessivo, tranquillo, riservato, che può dar l'idea di essere inaccessibile. forse involontariamente metti distanza tra te e gli altri. gli altri dovrebbero prima conoscerti per poi apprezzarti. non vieni subito fuori e questo potrebbe essere il motivo per cui tu, a differenza di altri, hai più difficoltà ad allacciare rapporti...

dovresti lavorare un pò su te stesso per cercare si cambiare quelle cose ti fanno sentire a disagio... non è facile e occorre tempo, però non è impossibile ;)

[smilie=ciau.gif]

gobblin75


Messaggio da gobblin75 » 17/07/2011, 19:11

Darthino83 ha scritto:[...]



Guarda, potrei dirti che è una questione di egoismo, che la gentgecambia col tempo e siamo tutti in costantecambiamneto ed evoluzione in megloio o in peggio e che chi oghgi è il tuo amicoi del cuore magari fra 10 anni sarà solo un remoto ricordo, insomma, la vita gira.
per la ragazza io sto messo peggio di te perché non h mai avuto nemmeno una mezza relazione. al matrimonio spesso son contrario perchévedo troppi divorzi, divorzi spesso fatti per sciocchezze, cavolate, mancanze di comunicazione e dialogo e aiuto.il matriomonio è una promossa sacra sul proprio omore e su tutto ciò che è prezioso al mondo.
infrangere quella promessa per me è una mancanza totale di dignità. per me è il divorzio il vero tradimento, molto più di aver una tresca exttraconiugale. il vero tradimento è abbandonare il marito o la moglie quando sta soffrendo e ha davvero bisogno di te perché non si fa avvicinare o non rtiesci a comunicarci per come la penso. e penso lo stesso anche per l'amicizia.
un amico ti tradisce quando ti abbanmdona nel momento del bisogno perché il legame fra due persone, il vero legame fra due persone si evince nei momen ti di difficoltà e di crisi e non quando si sta tranquilli a uscir la sera a farsi una pizzata.

io sono nella tua stessa situazione. e a mia volta dovrei invidiare te, perché io sono messo peggio di te e almeno te forse la salute ce l'hai. se non ci credi, leggi il mio post di accesso "AAA cercasi amicizie fantastiche."
per quanto si sta male, c'è sempre qualcuno che sta male più di te, ricordalo. ci sono miliardi di perosne che non hanno ne' casam, ne' lavoro, ne' sanno leggere, ne' hanno assistenza medica etc etc etc.
anche io vivo una vita da castigato solitario e anche io tendo più ad aver inbvidia per la gioia dell'altro che compassione peril dolore del prossimo.
invece di guardare la gente che sta meglòio di te, prova a guardarti attorno e a vedere chi sta soffrendo più di te e prova ad aiutarlo. Forse scoprirai che così potrai farti degli amici più sinceri, perché spesso il dolore è maestro di vita, e chi soffre tanto, è una persona più vera di coloro che non soffrono mai e hanno tutte le fortune.
quando convertirai l'egoismo in altruismo e vedrai le tue fortune anziché le tue sfortune, e darai agli altri le tue capacità e qualità allora vedrai che la vita acquisterà un connotato diverso.
insomma, la vita ti da carte scadenti? E tu capolvgila! prendila per le corna! ribalta la situaizone!
ciao.

e per risponderti...

1- io son abituato ad avere amici e assistenti della malattia a scadendza, nella vita reale-ogni anno cambiano. figurati. anche io vorrei aver un gruppo stabile di amici su cui contare fino alla morte.
2- il problema non è tanto quello per me, quanto il fatto che non posso deambulare o uscire di casa e quindi le ragszze non vengon mai da me, e io n on posso andar da loro e le posso sentirree solo via telefono o chat.
-_-
3- quello non è un grosso problema. io guardo negli occhi solo le persone di cui mi fido davvero o a cui voglio dire quacosa di importante,. anche io evito di incrociare gli sguardi conm gli estranei.
4- io non vado in vacanza da 14 anni. vedi tu.
5- Ho passato l'ultimo mese proprio a deprimermi perché perfino i miei amnici di chat erano spariti tutti a causa delle vacanze o di problemi vari e ho passato il mese di giugno solo come non mai.
6- per mia fortuna ho una grande fantasia. leggo moltissimo, sono appasisonato di fantasy e di fantascienza, di scienze, di simbologia, di fumetti e di molte altre cose. coltivare interessi è fondamentale per aver qualcosa di cui parlare poi. inizia a scoprire che hobby ti interessnao o che talenti naturali hai. arte? scrittura? ballo? lettura? pittura? cucina? ci sarà pure qualcosa in cui sein particolarmente bravo!
7- la gente odia l'autocommiserazione e ha paura della sofferenza poerché la scietà del benesser eh acreato una generaizone malata che fugge alla morte e alla sofferenza in pred aal panico quando esse invece son parte naturale dell'ordine delle cose. per quanto sia disgustoso ciò, se vuoi farti piacere dagli altri,lamprima impressione è molto importante.
non autocommiserarti subito quando conosci qualcuno, ma ostebta sicurezza in te stesso enelle tue convinzioni. i problemi meglio tenerli quando il rapporto di amicizia è ben cesellato. questo è disgustosoem e abomievole per me. io nonfuggo una persona perchP ha dei problemi, ma molti lo fanno.
se sei interessato a fatti amico chi fugge dai problemi devi far cos'. se sei interessato a farti amco invece chi ascolta e aiuta i problemi degli altri... sii te stesspo e guardati attorno. n on tutti sono corrotti, ancora.
comprendo la tua situzione appieno e capisco anche che...paragonandola alla mia la tua situzione attuale non sia molto rosea però dalle tue parole capisco che hai qualcuno sempre vicino come i tuoi genitori io a mia volta sto diventando il genitore dei miei (?? figlio unico e loro ormai grandicelli e mia madre molto malata), quindi io vivo con un lavoro e con chiamiamole pure gratificaficazioni lavorative, e forse proprio del mio lavoro non ho parlato bene: io sono un pedagogista, indirizzo educatore professionale e svolgo un progetto legato alla facoltà di catania con la collaborazione del mio comune che ha una struttura per ragazzi diversamente abili alcuni con problemi di deambulazione altri di manipolazione : 1a parte l'alfabetizzazione attraverso l'uso del pc ( per chi non ha le piene capacite prensili delle mani) attraverso l'uso di tastiere speciali e di mouse trackball a sfera grande rallentata, parto da 0 totale e li porto a scrivere frasi, leggere dai libri e a raccontare per iscritto le cose che più li colpiscono durante le nostre uscite ( proprio domani li porterò assieme al fortunato autista:-) a vedere il centro storico di Ibla dove spesso hanno girato montalbano) la 2a parte del mio lavoro è di permettere alla sfera di coloro che non possono molto uscire di casa ragazzi/e la cui età è tra i 13 e i 28 anni di imparare ad usare il pc così da avere la possibilità di conoscere questa piccola finestra sul mondo a casa spesso sono relegati nella solitudine hanno solo la tv lo stereo e la ps2, io ho conosciuto le loro famiglie e devo ammettere che spesso alcuni genitori li sentono quasi come un peso avendo dato tutto al cavallo vincente il secondo genito o ??? il normodotato di famiglia (nota teoria pedagogica che ho appreso nella mia facoltà) per loro noi tutti del centro dei veri estranei siamo i loro unici amici e compagni di gioco, mi ritrovo a lavorare con 5 operatrici (tutte sposate tranquilli nessuna single :DD ) e le tirocinanti così c'inventiamo giochi e lavori di svolgere in funzione delle loro capacità, e non hai idea di quanto loro siano contenti di vederci quando tornano dalle vacanze, siamo le persone che gli regaliamo battute scherzetti, inventiamo scenette dove ognuno di loro ha una propria parte, e poi con la bella ma calda stagione li portiamo in giro per la sicilia con i pulmini a vedere musei, le zone archeologiche e io faccio un pò da guida illustrando come sia possibile che ci fossero persone che costruivano grandi templi o città 5 secoli prima di cristo.

??? mi ?? troppo dilungato sul mio impiego, e vorrei dire che anche se guardando loro dovrei trarre un sospiro di sollievo per la mia di vita sarebbe una vera scortesia verso chi ha delle difficoltà il giusto è considerare l'altro come te, e non è che volgendo lo sgurdo a chi sta peggio puoi smettere di desiderare, io desidero una famiglia, e invidio ma nel senso buono chi ha tutto questo. E mi chiedo ancora perchè per me la vita mi ha riservato uno spazio sociale fatto quasi di solitudine dove solo i miei hobby anche troppi possono riempirlo.

Darthino83


Messaggio da Darthino83 » 17/07/2011, 19:58

Beh fai un lavoro molto più utile di tanti lavori ritenuti malamente socialmente utili! :O
e fai un gran bene ai meno fortunati.
e nonostante questo desidero comunque qualcosa di più perché giusatemente non puoi viver solo del tuo lavoro.
Beh, non so che hobby hai, ma i tuoi ghobby non ti permettono di relazionare? possibile che non hjai qualche hobby che ti permetta di conoscere ragazze o donne del sesso opposto?

per il resto, guarda io sarò accudito dai miei ma fino a un certo punto. anche mia madre è invalida e fa delle cure che la rendono abbatsanza stranita.
qua grava tutto su mio padre. e non so come finirà quando luin non cis arà più.
:S

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justeyes89
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Messaggio da justeyes89 » 17/07/2011, 20:04

darthino83 ha scritto:

per me è il divorzio il vero tradimento, molto più di aver una tresca extraconiugale
ah beh darthy questa me la devi spiegare.E' ammirevole la tua idea del matrimonio,soprattutto pensando a tutte le persone superficiali che ci sono in giro,ma questa frase non l'ho capita.Non sarai mica uno di quelli a favore dell'amore libero? [smilie=smileysex.gif] :angel:
gobblin75 ha scritto:
comprendo la tua situzione appieno e capisco anche che...paragonandola alla mia la tua situzione attuale non sia molto rosea però dalle tue parole capisco che hai qualcuno sempre vicino come i tuoi genitori io a mia volta sto diventando il genitore dei miei (?? figlio unico e loro ormai grandicelli e mia madre molto malata), quindi io vivo con un lavoro e con chiamiamole pure gratificaficazioni lavorative, e forse proprio del mio lavoro non ho parlato bene: io sono un pedagogista, indirizzo educatore professionale e svolgo un progetto legato alla facoltà di catania con la collaborazione del mio comune che ha una struttura per ragazzi diversamente abili alcuni con problemi di deambulazione altri di manipolazione : 1a parte l'alfabetizzazione attraverso l'uso del pc ( per chi non ha le piene capacite prensili delle mani) attraverso l'uso di tastiere speciali e di mouse trackball a sfera grande rallentata, parto da 0 totale e li porto a scrivere frasi, leggere dai libri e a raccontare per iscritto le cose che più li colpiscono durante le nostre uscite ( proprio domani li porterò assieme al fortunato autista:-) a vedere il centro storico di Ibla dove spesso hanno girato montalbano) la 2a parte del mio lavoro è di permettere alla sfera di coloro che non possono molto uscire di casa ragazzi/e la cui età è tra i 13 e i 28 anni di imparare ad usare il pc così da avere la possibilità di conoscere questa piccola finestra sul mondo a casa spesso sono relegati nella solitudine hanno solo la tv lo stereo e la ps2, io ho conosciuto le loro famiglie e devo ammettere che spesso alcuni genitori li sentono quasi come un peso avendo dato tutto al cavallo vincente il secondo genito o ??? il normodotato di famiglia (nota teoria pedagogica che ho appreso nella mia facoltà) per loro noi tutti del centro dei veri estranei siamo i loro unici amici e compagni di gioco, mi ritrovo a lavorare con 5 operatrici (tutte sposate tranquilli nessuna single ) e le tirocinanti così c'inventiamo giochi e lavori di svolgere in funzione delle loro capacità, e non hai idea di quanto loro siano contenti di vederci quando tornano dalle vacanze, siamo le persone che gli regaliamo battute scherzetti, inventiamo scenette dove ognuno di loro ha una propria parte, e poi con la bella ma calda stagione li portiamo in giro per la sicilia con i pulmini a vedere musei, le zone archeologiche e io faccio un pò da guida illustrando come sia possibile che ci fossero persone che costruivano grandi templi o città 5 secoli prima di cristo.

??? mi ?? troppo dilungato sul mio impiego, e vorrei dire che anche se guardando loro dovrei trarre un sospiro di sollievo per la mia di vita sarebbe una vera scortesia verso chi ha delle difficoltà il giusto è considerare l'altro come te, e non è che volgendo lo sgurdo a chi sta peggio puoi smettere di desiderare, io desidero una famiglia, e invidio ma nel senso buono chi ha tutto questo. E mi chiedo ancora perchè per me la vita mi ha riservato uno spazio sociale fatto quasi di solitudine dove solo i miei hobby anche troppi possono riempirlo.
si dice che in questi casi non bisogna guardare chi sta meglio,ma chi sta peggio di noi,ma io non sono molto d'accordo.Secondo me non c'é niente di male ad avere dei desideri,delle speranze,dei sogni.Chi lo dice che bisogna per forza accontentarsi nella vita.Perché il tuo lavoro,che é meraviglioso perché ti permette di aiutare tante persone,deve essere per forza la tua unica fonte di felicità?Fai bene a sperare e a sognare,perché la famiglia é la cosa più bella che possa esserci.Construire un progetto con un'altra persona e ricevere da questa,il dono più bello che Dio ci ha donato:i figli.Non smettere di cercare,non rassegnarti ma trai forza dalle persone che aiuti,per continuare ad andare avanti e non demordere.
PS
Sai anchio ho il problema di guardare le persone negli occhi.E' un contatto troppo diretto,ho quasi paura che l'altra persona,guardandomi,possa leggere cose che non vorrei che si sapessero,come la mia fragilità.Pensavo di essere l'unica e invece.... ;)
ah un'ultima cosa.Il fatto di avere sempre qualcosa da raccontare in tutti i contesti e con qualsiasi tipo di persona che capita a tiro manca anche a me.Mia cugina ad esempio é una di queste .Ma posso confessarti una cosa?Io non so come fai ad invidiare questo tipo di persone,perché io le trovo snervanti,soprattutto per il loro continuo bla bla bla.Meglio uno che parla poco e pensa bene quello che dice :D
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

gobblin75


Messaggio da gobblin75 » 17/07/2011, 21:38

mi fa piacere che apprezziate il mio lavoro, forse ho messo troppo e dovevo essere più sintetico nel descriverlo, ma...può sembrare anche divertente a prima vista ma spesso non lo è, sapete cosa rende difficile questo: mostrare allegria e felicità quando questa dentro non c'è affatto, con i ragazzi con sui lavoro ogni mattina non posso arrivare pieno della mia solitudine interiore oppure del mio vuoto sociale, o ancora pensare che la mia vita specie da quando sono tornato al paesello mi sembra scorra più veloce di prima e vuota di ogni stimolo, DEVI prima di scendere dalla macchina convincerti che sei TU la persona allegra inventarti battute come scherzare con una ragazzina di 13 o 14 anni che ti viene incontro su una carrozzina e dirle:" se ancora urli il mio nome quando arrivo prendo il gancio di traino ti lego e ti porto lontaaano lontaaaano tanto che nessuno potrà trovarti:" e lei scatta a ridere o ancora :" fortunati voi tanto avete le rotelle io me la devo sempre fare appiedi": trovare il modo a chi ha meno di te di farlo sentire come te non è facile anzi è difficile specie per chi come me ha alle spalle qualche ferita che non vuole rimaginarsi, evitare che persino i colleghi di lavoro lo capiscano e così inizi a fingere che tutto va bene che la tua scelta del sabato a casa o di non andare al mare è una TUA scelta non la mancanza di compagnia.
Rispondo per i miei hobby quando ho studiato e lavorato nella metropoli del sud CT gli hobby erano l'aperitivo le uscite con i colleghi di facoltà e di lavoro tutti bene o male coetanei e tutti non sposati magari con relazioni ok ma erano pari miei, tornato al paese tutto è cambiato, ?? ho più trovato i riferimenti di un tempo tutto è cambiato, così riverso il mio tempo nel restauro di moto d'epoca come la mia special del '75, ho anche una gilera sempre '75 da rivedere, e una maggiolina del'70, rimango di più a casa con i miei e se mi si chiede dei club degli appasionati, questi non sono in un piccolo paese di provincia ma solo nelle grandi città e anche volendo andare ad un raduno con chi???? dato che in zona sono solo io l'appassionato.
Ora a voler riempire le giornate ho inserito l'aereomodellismo la tenuta dei miei è grande e ci ?? ampi spazi dove far volare i modelli anche su questo campo nell'arco di 100km ci sono solo io, era una passione che mi era venuta in mente nella metropoli del sud dove vi erano anche ampie aree attrezzate( la mia ex ragazza sapeva che mi piacevano e trovò i luoghi di volo) ma lì tra lo studio prima, il lavoro dopo e i contatti sociali era rimasta accontanata come un passatempo del poi vediamo.
Tra 10 giorni andrò in ferie e non nascondo l'invidia quando sento altri parlare del viaggio che faranno in spagna, malta, e irlanda, mia cugina mi aveva invitato ad andare con lei e il suo ragazzo a new york per 2 settimane ma sinceramente mi sentivo come quello che tiene la candela così ho scantonato l'invito vorrà dire che nella mia camera appenderò un'altra cartolina.

simonsaid


Messaggio da simonsaid » 17/07/2011, 22:48

gobblin75 ha scritto:aggiungiamo poi:
l'elenco di tutte le cose che invidio io a loro..sottolineo che sono cose mie e sono soggettive:

1- l'avere un gruppo stabile di amici su cui poter contare
2- riuscire a relazionarsi tranquillamente con le ragazze
3- il non sentirsi a disagio ogni volta che qualcuno ti guarda negli occhi e quindi il non riuscire a mandare avanti una conversazione per tanto tempo perchè c'è questo disagio
4- il poter andare in vacanza con gli amici alla ricerca di avventure e divertimento
5- il poter andare al mare d'estate e il non essere costretti da maggio a settembre a starsene rinchiusi dentro casa in depressione a vedere tutti gli altri che si divertono, vanno al mare ecc...
6- l'avere sempre qualcosa da raccontare in tutti i contesti e con qualsiasi tipo di persona che gli capiti a tiro
7- il riuscire a non demoralizzarsi dopo un momento difficile perchè hanno persone che li consolano mentre io debbo contare solo su me stesso perchè non ho nessuno
Ciao....non c'è niente di "costruttivo" nell'invidiare gli altri....Sii sempre te stesso e non scendere a compromessi che snaturerebbero la tua persona...sia nel lavoro, nelle amicizie e nell'amore. L'essere più sensibili, riservati, educati, timidi e intelligenti sono i "veri valori" e non tutti hanno la fortuna di riconoscerli come tali. Lo so, a questo punto tutti svaniscono e si perdono le loro traccie....perchè? Perchè per loro sei "un'anomalia"....e allora?....allora fregatene...prima o poi incontrerai chi li apprezzerà (lo so è difficile....ma ricordati che non dipende assolutamente da te). In fondo "la normalità" non è fashion o trendy...bisogna essere per forza simpatici a tutti i costi se non addirittura dei buffoni, fare le cose più disparate, attirare l'attenzione più possibile....in poche parole rendersi "interessanti" a prescindere ...Non parliamo poi dell'aspetto fisico....importantissimo. La maggior parte delle persone segue questo "canone" e ripudia chi non lo fa...per questo motivo alcune persone si trovano sole e non capiscono bene il perchè. Oggi giorno tutti sembrano dei cloni e quelli che per un motivo o l'altro non si riconoscono "nel gruppo" sono drammaticamente "out"....Come si fa a invidiare persone che, ogni volta che le incontri ti dicono..."ma io sono andato li....ho fatto questo..ho comperato quell'altro e devo ancora fare quello.....a me sinceramente mi stanno sui c......i. Si vive in una società completamente trasformata dove le cose più semplici e genuine hanno lasciato il posto alla freddezza e all'indiffrerenza....molte persone si trovono completamente spiazzate.....Io sono una di queste....e me ne frego altamente....Saluti

simonsaid

Re: invidiare la vita degli altri

Messaggio da simonsaid » 17/07/2011, 22:57

tropicsnow ha scritto:[...]


secondo me non sei sfigato

[smilie=ciau.gif]
Ciao tropicsnow... di tanto in tanto "vedo e sento" ripetere questo termine "sfigato"...Per te cosa significa? Saluti....

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Messaggio da tropicsnow » 18/07/2011, 0:27

simonsaid ha scritto:


Ciao tropicsnow... di tanto in tanto "vedo e sento" ripetere questo termine "sfigato"...Per te cosa significa? Saluti....
ciao... :D

beh, gobblin diceva di essere "sfigato", io ho replicato dicendo che, dal mio punto di vista, non è questione di "sfiga", sfortuna, di qualcosa che al di fuori di lui e si sottrae al suo controllo. infatti ho detto che è questione di carattere, ma credo di essere stata imprecisa. l’esperienza negativa passata influisce molto sul suo modo di relazionarsi. lui ha detto che non riesce a guardare una persona negli occhi e a portare avanti la conversazione per troppo tempo, perchè? perchè lui non è presente alla conversazione, ma si perde in altri ragionamenti, negativi, che lo distolgono dal vero motivo per cui è lì. il suo dialogo interiore è sempre negativo perchè vede solo i suoi punti deboli e teme che anche altri possano vederli e non accettarlo per questo oltre a temere il ripetersi di situazioni passate non ancora del tutto superate. questo timore è naturale, umano, ma per esperienza posso dire che sono poche le persone che riescono a vedere oltre ciò che lo specchio riflette. dovrebbe quindi elaborare le sue convinzioni limitanti e scoprirà di non essere così "sfigato" al massimo è questione di opportunità che non ci sono, però quando l'occasione si presenterà almeno non la saboterà :)

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Messaggio da justeyes89 » 18/07/2011, 9:51

tropicsnow ha scritto:[...]



ciao... :D

beh, gobblin diceva di essere "sfigato", io ho replicato dicendo che, dal mio punto di vista, non è questione di "sfiga", sfortuna, di qualcosa che al di fuori di lui e si sottrae al suo controllo. infatti ho detto che è questione di carattere, ma credo di essere stata imprecisa. l’esperienza negativa passata influisce molto sul suo modo di relazionarsi. lui ha detto che non riesce a guardare una persona negli occhi e a portare avanti la conversazione per troppo tempo, perchè? perchè lui non è presente alla conversazione, ma si perde in altri ragionamenti, negativi, che lo distolgono dal vero motivo per cui è lì. il suo dialogo interiore è sempre negativo perchè vede solo i suoi punti deboli e teme che anche altri possano vederli e non accettarlo per questo oltre a temere il ripetersi di situazioni passate non ancora del tutto superate. questo timore è naturale, umano, ma per esperienza posso dire che sono poche le persone che riescono a vedere oltre ciò che lo specchio riflette. dovrebbe quindi elaborare le sue convinzioni limitanti e scoprirà di non essere così "sfigato" al massimo è questione di opportunità che non ci sono, però quando l'occasione si presenterà almeno non la saboterà :)
no io non credo sia così.Il fatto di non riuscire a guardare fisso negli occhi non significa che non si é attenti a ciò che viene detto,diciamo che è più un atteggiamento difensivo che altro.E' come se si avesse paura che la persona con la quale stai parlando,possa capire il tuo disagio o il tuo imbarazzo ad un contatto troppo diretto.Comunque da una parte é una paura ingiustificata perché come hai ben detto tu,sono poche le persone che vedono oltre. :rolleyes:
Preoccupati più del carattere che della tua reputazione,perchè il carattere è ciò che sei,la reputazione ciò che gli altri pensano di te

Darthino83


Messaggio da Darthino83 » 18/07/2011, 10:11

justeyes89 ha scritto:[...]



ah beh darthy questa me la devi spiegare.E' ammirevole la tua idea del matrimonio,soprattutto pensando a tutte le persone superficiali che ci sono in giro,ma questa frase non l'ho capita.Non sarai mica uno di quelli a favore dell'amore libero? [smilie=smileysex.gif] :angel:

[...]



si dice che in questi casi non bisogna guardare chi sta meglio,ma chi sta peggio di noi,ma io non sono molto d'accordo.Secondo me non c'é niente di male ad avere dei desideri,delle speranze,dei sogni.Chi lo dice che bisogna per forza accontentarsi nella vita.Perché il tuo lavoro,che é meraviglioso perché ti permette di aiutare tante persone,deve essere per forza la tua unica fonte di felicità?Fai bene a sperare e a sognare,perché la famiglia é la cosa più bella che possa esserci.Construire un progetto con un'altra persona e ricevere da questa,il dono più bello che Dio ci ha donato:i figli.Non smettere di cercare,non rassegnarti ma trai forza dalle persone che aiuti,per continuare ad andare avanti e non demordere.
PS
Sai anchio ho il problema di guardare le persone negli occhi.E' un contatto troppo diretto,ho quasi paura che l'altra persona,guardandomi,possa leggere cose che non vorrei che si sapessero,come la mia fragilità.Pensavo di essere l'unica e invece.... ;)
ah un'ultima cosa.Il fatto di avere sempre qualcosa da raccontare in tutti i contesti e con qualsiasi tipo di persona che capita a tiro manca anche a me.Mia cugina ad esempio é una di queste .Ma posso confessarti una cosa?Io non so come fai ad invidiare questo tipo di persone,perché io le trovo snervanti,soprattutto per il loro continuo bla bla bla.Meglio uno che parla poco e pensa bene quello che dice :D
@JUSTEYES:
amore libero? non esattamente. ma penso che il matrimonio vada fatto solo se due sono DAVVERO sicuri del loro amore.
e poenso che ci son persone che vivon meglio senza legami e con uno stile di vita poligamico (la gente che ha relazioni aperte o che cambia partner ogn i 6 mesi) e gente che invece è alla ricerca della metà che completi la loro anima vuota.
io personalmente vorrei la convivenza con una persona sola, ma non voglio che per questo debba rinunciare ai miie inteessi, hobby, passioni, laviri, spazi vitali o amicizie reali o di rete. insomma, una relazione aperta. nel senso di Non stressante, ecco.
Un po' come quella che hanno paperino e paperina, per intendeci: fanno vite separate,c ase separate etc etc. però ogni tanto stanno assieme un po' di giorni o di ore.
qualcosa di simile, almeno per ora. magari in fututro, con l'età che avanza potrei anche sentire bisogno di qualcosa din più stretto.
??? penso che non ci sia un modo univoco di amare e che ognuno deve cercare o sentiee quello che più lo rende felice o completa il suo animo.

per quanto concerne il nostro amico aiutadisabili.
io penso che lui non sia uno sfigato e che si auna persona etremamente
nobile.
ma è anche vero che far la "facciata" allegra per nondemoralizzare chi è giàdemoralizzato di suo è sfiancante ed è un lavoro a tempo pieno.
lui porta una maschera, che gli va stretta, perché la sua vita reale la sente vuota come quella delle persone che assiste, spesso.
e i suoi colleghi di lavoro son giàaccoppiati\e
io posso solo suggeirrgli di cercarer amiizie\a, passatempi, hobby o disttazionmi il più possiible al di fuiori del suo ambiente lavorativo, in odo da crearsi una seconda vita che serva a ricaricarglo e a dargli la forza di affrontare la vita lavorativa.
ammetto che è estremamente difficile.
devi uscire dal tuo guscio, guardarti attorno e cercar di capire chi merita e chi no.
nessuno di questo forum è delle sue parti o della sua città? potrebbe essergli di grande aiuto.

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Messaggio da tropicsnow » 18/07/2011, 10:48

justeyes89 ha scritto: no io non credo sia così.Il fatto di non riuscire a guardare fisso negli occhi non significa che non si é attenti a ciò che viene detto,diciamo che è più un atteggiamento difensivo che altro.E' come se si avesse paura che la persona con la quale stai parlando,possa capire il tuo disagio o il tuo imbarazzo ad un contatto troppo diretto.Comunque da una parte é una paura ingiustificata perché come hai ben detto tu,sono poche le persone che vedono oltre. :rolleyes:
tu stessa dici che ti fai prendere dal timore che gli altri scorgano aspetti che vorresti tenere celati, quindi incosapelvolmente ti distrai in altri pensieri pur continuando ad essere attenta alla conversazione. è una cosa che si fa automaticamente senza neanche accorgersene. bisognerebbe imparare a monitorare i propri pensieri così da sostituire quelli positivi a quelli negativi che ti assolgono. lo so, non è facile. è un esercizio, devi ripeterlo fino a quando questo processo diventerà automatico.

Darthino83


Messaggio da Darthino83 » 18/07/2011, 14:34

tropicsnow ha scritto:[...]



tu stessa dici che ti fai prendere dal timore che gli altri scorgano aspetti che vorresti tenere celati, quindi incosapelvolmente ti distrai in altri pensieri pur continuando ad essere attenta alla conversazione. è una cosa che si fa automaticamente senza neanche accorgersene. bisognerebbe imparare a monitorare i propri pensieri così da sostituire quelli positivi a quelli negativi che ti assolgono. lo so, non è facile. è un esercizio, devi ripeterlo fino a quando questo processo diventerà automatico.
training autogeno. è molto duro da fare ma spesos funziona.
consiglio al nostro amico un bel film din jim carrey sull'argomento: Yes Man.

E... "da che punto guardi il mondo tutto dipende" diceva jovanotti. XD

io ho viaggiato in aereo, e quando ti trovi a guardar il mondo da un oblo a 10 km di altezza ti rendi conto di come tutte le beghe della razza umana siano davvero piccole e insignificanti di fronte all'immensità del mondo e del creato.come un sussurro appena percettibile nel vuoto.
un vagitonelle profondità di una caverna,
è un pensiero disarmante, ma questo pensiero straniante a volte è utile quando ilmondo ci sembra crollarci addosso. da un altro punto di vista, le cose sono molto meno dolorose.
ma le mie son solom parole e le paroile non cambiano la realtàdei fatti o i sentimenti di chi soffre, ciò che cambia le cose sono le AZIONI.
ora devo andare.
ciao!

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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 18/07/2011, 15:52

tropicsnow ha scritto:[...]


gobblin diceva di essere "sfigato", io ho replicato dicendo che, dal mio punto di vista, non è questione di "sfiga", sfortuna, di qualcosa che al di fuori di lui e si sottrae al suo controllo. infatti ho detto che è questione di carattere, ma credo di essere stata imprecisa. l’esperienza negativa passata influisce molto sul suo modo di relazionarsi. lui ha detto che non riesce a guardare una persona negli occhi e a portare avanti la conversazione per troppo tempo, perchè? perchè lui non è presente alla conversazione, ma si perde in altri ragionamenti, negativi, che lo distolgono dal vero motivo per cui è lì. il suo dialogo interiore è sempre negativo perchè vede solo i suoi punti deboli e teme che anche altri possano vederli e non accettarlo per questo oltre a temere il ripetersi di situazioni passate non ancora del tutto superate. questo timore è naturale, umano, ma per esperienza posso dire che sono poche le persone che riescono a vedere oltre ciò che lo specchio riflette. dovrebbe quindi elaborare le sue convinzioni limitanti e scoprirà di non essere così "sfigato" al massimo è questione di opportunità che non ci sono, però quando l'occasione si presenterà almeno non la saboterà :)
Finalmente, è proprio la giusta chiave di lettura al caso.
Ora direi che al nostro gli manca solo la "serratura" :zitto: .

gobblin75


Messaggio da gobblin75 » 18/07/2011, 18:02

non ho molta forza per rispondere ho avuto una mattinata svervante siamo partiti con un pulman solo, quello da 20 posti, sarebbe stato meglio se eravamo con i soliti due da 9 posti, ed eravamo in 18, tra ragazzi ed operatori 20 min dopo è saltata l'AC ma all'andata il sole della sicilia ancora non troppo sveglio, ha lasciato che arrivassimo ad ibla diciamo ancora nelle piene facoltà mentali e fisiche, il problema è stato al ritorno alle 13e30 abbiamo ripreso il pulmann rimasto sotto il sole per l'intera mattinata, e così fatto un viaggio di ritorno da collasso fuori i segnalatori delle farmacie indicavano 39gradi noi non avevamo nulla tranne le bottigliette d'acqua che poi erano bollite, per disperazione ci siamo armati di piatti di plastica e li abbiamo usati come ventagli, siamo rientrati nella struttura comunale distrutti, io ?? capivo più cosa mi dicevano gli altri. E per giunta avevo accanto un'operatrice che parlava solo di attacchi di panico così prima mi stava salendo l'ansia dopo mi è venuta una mezza crisi omicida peccato che non ci fossero neppure i finestrini apribili. Ecco le mie belle avventure

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Messaggio da tropicsnow » 18/07/2011, 18:07

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:
Finalmente, è proprio la giusta chiave di lettura al caso.
sei d'accordo me, non ci posso credere [smilie=yaho.gif]

L'Uomo dell'Alpe ha scritto:
Ora direi che al nostro gli manca solo la "serratura" :zitto: .
perchè ho sempre l'impressione, in questo tipo di affermazioni, che ci sia qualcosa di... uhmmm... vagamente allusivo :thinking: :P

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Messaggio da tropicsnow » 18/07/2011, 18:13

gobblin75 ha scritto:non ho molta forza per rispondere ho avuto una mattinata svervante siamo partiti con un pulman solo, quello da 20 posti, sarebbe stato meglio se eravamo con i soliti due da 9 posti, ed eravamo in 18, tra ragazzi ed operatori 20 min dopo è saltata l'AC ma all'andata il sole della sicilia ancora non troppo sveglio, ha lasciato che arrivassimo ad ibla diciamo ancora nelle piene facoltà mentali e fisiche, il problema è stato al ritorno alle 13e30 abbiamo ripreso il pulmann rimasto sotto il sole per l'intera mattinata, e così fatto un viaggio di ritorno da collasso fuori i segnalatori delle farmacie indicavano 39gradi noi non avevamo nulla tranne le bottigliette d'acqua che poi erano bollite, per disperazione ci siamo armati di piatti di plastica e li abbiamo usati come ventagli, siamo rientrati nella struttura comunale distrutti, io ?? capivo più cosa mi dicevano gli altri. E per giunta avevo accanto un'operatrice che parlava solo di attacchi di panico così prima mi stava salendo l'ansia dopo mi è venuta una mezza crisi omicida peccato che non ci fossero neppure i finestrini apribili. Ecco le mie belle avventure
hai avuto una gironata piena. dai, meglio che starsene a casa da soli [smilie=emo_pic_18.gif]

simonsaid


Messaggio da simonsaid » 18/07/2011, 19:33

tropicsnow ha scritto:[...]



ciao... :D

beh, gobblin diceva di essere "sfigato", io ho replicato dicendo che, dal mio punto di vista, non è questione di "sfiga", sfortuna, di qualcosa che al di fuori di lui e si sottrae al suo controllo. infatti ho detto che è questione di carattere, ma credo di essere stata imprecisa. l’esperienza negativa passata influisce molto sul suo modo di relazionarsi. lui ha detto che non riesce a guardare una persona negli occhi e a portare avanti la conversazione per troppo tempo, perchè? perchè lui non è presente alla conversazione, ma si perde in altri ragionamenti, negativi, che lo distolgono dal vero motivo per cui è lì. il suo dialogo interiore è sempre negativo perchè vede solo i suoi punti deboli e teme che anche altri possano vederli e non accettarlo per questo oltre a temere il ripetersi di situazioni passate non ancora del tutto superate. questo timore è naturale, umano, ma per esperienza posso dire che sono poche le persone che riescono a vedere oltre ciò che lo specchio riflette. dovrebbe quindi elaborare le sue convinzioni limitanti e scoprirà di non essere così "sfigato" al massimo è questione di opportunità che non ci sono, però quando l'occasione si presenterà almeno non la saboterà :)
Ciao...credo che lui abbia paura di essere "giudicato" e basta. Deve capire che il giudizio degli altri non è importante.....Chi si permette di giudicare, a prescindere, pensa di essere in uno stato di onnipotenza e di superiorità talmente evidente che alla fine intimidisce quello più sensibile e riservato.....Perciò, tropicsnow, "lo sfigato" è soltanto una conseguenza di svariati "giudizi" che isolano i "giudicati"......e i giudicati ,per "autodifesa", si chiudono ancora più in se stessi......saluti......

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Messaggio da arietina76 » 18/07/2011, 19:37

simonsaid ha scritto:[...]



Ciao...credo che lui abbia paura di essere "giudicato" e basta. Deve capire che il giudizio degli altri non è importante.....Chi si permette di giudicare, a prescindere, pensa di essere in uno stato di onnipotenza e di superiorità talmente evidente che alla fine intimidisce quello più sensibile e riservato.....Perciò, tropicsnow, "lo sfigato" è soltanto una conseguenza di svariati "giudizi" che isolano i "giudicati"......e i giudicati ,per "autodifesa", si chiudono ancora più in se stessi......saluti......
pienamente d'accordo con quello che hai scritto! :D

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Messaggio da tropicsnow » 18/07/2011, 20:11

simonsaid ha scritto:

Ciao...credo che lui abbia paura di essere "giudicato" e basta. Deve capire che il giudizio degli altri non è importante.....Chi si permette di giudicare, a prescindere, pensa di essere in uno stato di onnipotenza e di superiorità talmente evidente che alla fine intimidisce quello più sensibile e riservato.....Perciò, tropicsnow, "lo sfigato" è soltanto una conseguenza di svariati "giudizi" che isolano i "giudicati"......e i giudicati ,per "autodifesa", si chiudono ancora più in se stessi......saluti......
ok che il giudizio altrui possa far sentire "diversi" e portare ad isolarsi però, permettimi di dire che tutti noi quando conosciamo una persona ci facciamo un'idea. ora c'è chi se la tiene per sè e cerca di conoscerla meglio e chi invece la esprime, spesso anche con poco tatto, urtando la sensibilità dell'altro. se si tratta di un giudizio positivo ci fa piacere riceverlo, ma se è negativo dobbiamo, allo stesso modo, sapere accettarlo anche se fa male.
sta a noi saper gestire queste cose. non possiamo pretendere sempre di avere a che fare con persone educate, sensibili e via dicendo. poi dipende molto anche dall'importanza che attribuiamo alla persona che lo esprime: non si può mettere tutti sullo stesso piano.

gobblin non mi sembra uno sprovveduto e con il lavoro che fa è molto attento all'aspetto emotivo e di conseguenza più sensibile rispetto ad altri, forse proprio per questo avrebbe bisogno di avere qualcuno che dia un pò di forza anche a lui. se al momento non c'è, non può che cercare di lavorare su se stesso.

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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 18/07/2011, 20:26

tropicsnow ha scritto:
perchè ho sempre l'impressione, in questo tipo di affermazioni, che ci sia qualcosa di... uhmmm... vagamente allusivo :thinking: :P
Ma no dai. E' solo che ad un pensiero profondo non si può non esprimere il più vigoroso apprezzamento. Tutto qui. :arrampicata:

simonsaid


Messaggio da simonsaid » 18/07/2011, 23:00

tropicsnow ha scritto:[...]



ok che il giudizio altrui possa far sentire "diversi" e portare ad isolarsi però, permettimi di dire che tutti noi quando conosciamo una persona ci facciamo un'idea. ora c'è chi se la tiene per sè e cerca di conoscerla meglio e chi invece la esprime, spesso anche con poco tatto, urtando la sensibilità dell'altro. se si tratta di un giudizio positivo ci fa piacere riceverlo, ma se è negativo dobbiamo, allo stesso modo, sapere accettarlo anche se fa male.
sta a noi saper gestire queste cose. non possiamo pretendere sempre di avere a che fare con persone educate, sensibili e via dicendo. poi dipende molto anche dall'importanza che attribuiamo alla persona che lo esprime: non si può mettere tutti sullo stesso piano.

gobblin non mi sembra uno sprovveduto e con il lavoro che fa è molto attento all'aspetto emotivo e di conseguenza più sensibile rispetto ad altri, forse proprio per questo avrebbe bisogno di avere qualcuno che dia un pò di forza anche a lui. se al momento non c'è, non può che cercare di lavorare su se stesso.
Certo....tutti noi ci facciamo un'idea su chi abbiamo a che fare, è normale, ma sicuramente non è il caso "esternare" la propria valutazione (positiva o negativa che sia)....io lo trovo molto scortese....a meno che non faccia un torto o un favore. Esatto...non siamo tutti uguali.....due gruppi....educati e maleducati......ficcanaso e riservati......insensibili e sensibili........Notte tropicsnow

gobblin75


Messaggio da gobblin75 » 19/07/2011, 21:39

abbiamo un pò perso il filo del discorso veramente il nocciolo per cui ho aperto questo topic era per esprimere un mio sfogo dovuto alla forte solitudine che sto passando in questo periodo.
1 mi chiedo se mai per me ci sarà la possbilità di farmi una famiglia ed ecco il motivo dell'invidia verso la vita degli altri.
2 come mai tutti alla fine dopo qualche relazione ne trovano una stabile che arriva al vero e voluto matrimonio e invece io ?? passato da chi stavo per sposare a chi credevo fosse la figura della mia vita che poi mi ha mollato per un polizziotto conosciuto in chat, e così via fino al 2009.
3 perchè più gli anni passano e più non mi raccapezzo nel mondo sociale dove mi trovo?
4 sento dentro di me come se dovessi sconatere una colpa continua ma non riesco a capire questa da dove giunga.
5 stasera sto morendo di caldo

felicita

Re: invidiare la vita degli altri

Messaggio da felicita » 19/07/2011, 23:35

No a me non è mai capitato.Non ho tutto quello che desidero dalla vita, anzi, ho ricevuto la mia dose di batoste, ma non guardo gli altri. Al massimo posso fare un sano confronto, ma non invidio. Nulla di quello che hanno gli altri toglie qualcosa a me, quindi...
Io ti consiglio se lo accetti, di non pensare agli altri, al passato e a tutti i tuoi problemi, ma di concentrarti sul presente e partire da qui. Ogni giorno sorridi a te stesso e alla vita e non pensare mai nemmeno al domani. Baci
gobblin75 ha scritto:vi è mai capitato d'invidiare la vita degli altri???: ha me capita spesso, qualche tempo fa ho visto un mio vecchio amico di comitiva, ha la mia stessa età , e una moglie che lo ama e un bimbo, una piccola casa in periferia e una sola macchina certo con uno stipendio simile al mio non faranno di certo la vita dei nababbi ( al mio contrario che invece vivo nella casa dei miei lo il mo mensile è oltre le normali necessità) ed ecco che i soldi non fanno la felicità. Loro sono felici e io provo invidia per quella felicità.
Mi chiedo sempre più spesso perchè io non abbia avuto una relazione stabile che sia potuta durare tanto da arrivare al matrimonio, mi chiedo come mai non ho tanti amici come spesso mi capita di vedere invece a miei parenti o ex colleghi di facoltà, mi chiedo perchè ha me siano state negate queste particolarità che non riesco a raggiungere e più tento di avvicinarmi a qualcuno e più questi si allontanano, come se avessi la lebbra o forse mi si legge in faccia la mia piena solitudine, e l'inutile ricerca di qualcosa che per chiunque altro/a sarebbe solo un peso.
Ad aggiungere sconforto e rabbia alla mia vita ha contribuito un mio vecchio diario trovato per caso e aperto nelle pagine dell'estate del'99 ho letto di un me stesso 24enne che non aveva nulla solo la macchina prestata da papà e qualche dindino dato dalla nonna, ma.....ricchissimo di amici e conoscenti e ogni giorno era pieno di fatti da raccontare oggi non ho nulla da raccontare tranne che del mio lavoro.
Cos'ì prendendo i loro nomi li ho ricercati su FB la maggior parte di essi sono sposati o andati al nord per lavoro i rimanenti, ben ????, convivono con una compagna o ??? hanno una vita che reputo più vivace e piena della mia.
Ho anche provato a riallaccire i contatti ma sembra quasi come ho già detto prima che io abbia quasi la lebbra, così più gli anni passano più sento le mie possibilità di cambiare vita scivolare via come la sabbia tra le dita della mano.
Ad aggiungersi alla lista di ME come fallimento e gli altri vincenti, un ex compagno di liceo lavora nella mia stessa struttura come autista e factotum io invece con una laurea quadriennale ho il secondo grado in struttura e mi limito ad insegnare, lavoro meno ore di lui e prendo mensilmente più di lui. Ecco il caso pur avendo ottenuto anche la nomina di tutor per i laureandi della mia facoltà mi passano parecchie tirocinanti davanti con cui spesso ho stretti contatti di lavoro tutte rigorosamente FIDANZATE in casa o in procinto di sposarsi. Beh! a lui gli assegnano una sola pedibus per i ragazzi e la becca carina, single e dolce dopo neppure un'anno stanno assieme e tra 7 mesi avranno un bambino.
Ma guarda mpò il caso.
Ora mi spiego il perchè della mia continua rabbia, sfiga all'ennesima potenza o.......il mio destino è solo quello di lavorare e trarre dal lavoro la sola gratificazione oppure devo espiare una colpa ma non sò neppure quale essa sia.
Scusate il mio sfogo ma ne avevo bisogno.

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Messaggio da tropicsnow » 20/07/2011, 14:33

gobblin75 ha scritto:abbiamo un pò perso il filo del discorso veramente il nocciolo per cui ho aperto questo topic era per esprimere un mio sfogo dovuto alla forte solitudine che sto passando in questo periodo.
1 mi chiedo se mai per me ci sarà la possbilità di farmi una famiglia ed ecco il motivo dell'invidia verso la vita degli altri.
2 come mai tutti alla fine dopo qualche relazione ne trovano una stabile che arriva al vero e voluto matrimonio e invece io ?? passato da chi stavo per sposare a chi credevo fosse la figura della mia vita che poi mi ha mollato per un polizziotto conosciuto in chat, e così via fino al 2009.
3 perchè più gli anni passano e più non mi raccapezzo nel mondo sociale dove mi trovo?
4 sento dentro di me come se dovessi sconatere una colpa continua ma non riesco a capire questa da dove giunga.
tu riesci a vedere solo quelli che sono coniugati perchè è il tuo pensiero costante e non vedi che ci sono tante altre persone, sia uomini che donne, che come te si pongono le stesse domande e desiderano le stesse cose.
non devi trascurare poi il fatto che molti hanno trovato qualcuno perchè si sono accontentati, di persone così ne conosco diverse...

se tu ritieni che questa cosa stia diventando per te fonte di particolare sofferenza e addirittura di un'oscura colpa da espiare, prendi in considerazione l'idea di rivolgerti a un professionista che possa fornirti una chiave di lettura migliore di quella che qui possiamo solo ipotizzare. magari ci sono delle cose irrisolte che attendono solo di essere affrontate per liberarsene e guardare al futuro con più serenità. ;)

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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 20/07/2011, 16:55

tropicsnow ha scritto:[...]



tu riesci a vedere solo quelli che sono coniugati perchè è il tuo pensiero costante e non vedi che ci sono tante altre persone, sia uomini che donne, che come te si pongono le stesse domande e desiderano le stesse cose. non devi trascurare poi il fatto che molti hanno trovato qualcuno perchè si sono accontentati, di persone così ne conosco diverse...

se tu ritieni che questa cosa stia diventando per te fonte di particolare sofferenza e addirittura di un'oscura colpa da espiare, prendi in considerazione l'idea di rivolgerti a un professionista che possa fornirti una chiave di lettura migliore di quella che qui possiamo solo ipotizzare. magari ci sono delle cose irrisolte che attendono solo di essere affrontate per liberarsene e guardare al futuro con più serenità. ;)
E' proprio vero, riguardo i casi di molti/e che scelgono qualcuno/a accontentandosi, magari a causa dell'età ma soprattutto perchè è la società con i suoi usi che obbliga in non pochi casi una scelta di ripiego. Comunque mi trovo d'accordo per tutto anche in questo caso...come sia possibile, non lo so.

Ares87
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Messaggio da Ares87 » 20/07/2011, 17:13

gobblin75 ha scritto:abbiamo un pò perso il filo del discorso veramente il nocciolo per cui ho aperto questo topic era per esprimere un mio sfogo dovuto alla forte solitudine che sto passando in questo periodo.
1 mi chiedo se mai per me ci sarà la possbilità di farmi una famiglia ed ecco il motivo dell'invidia verso la vita degli altri.
2 come mai tutti alla fine dopo qualche relazione ne trovano una stabile che arriva al vero e voluto matrimonio e invece io ?? passato da chi stavo per sposare a chi credevo fosse la figura della mia vita che poi mi ha mollato per un polizziotto conosciuto in chat, e così via fino al 2009.
3 perchè più gli anni passano e più non mi raccapezzo nel mondo sociale dove mi trovo?
4 sento dentro di me come se dovessi sconatere una colpa continua ma non riesco a capire questa da dove giunga.
5 stasera sto morendo di caldo
Io sono d'accordo con quello che dice tropic. Secondo me noi invidiamo la vita degli altri perchè la vita degli altri in realtà non la conosciamo. Magari all'apparenza ci sembra che "quella certa persona" abbia tutto quello che noi desideriamo, ma magari deve affrontare ogni giorno delle problematiche che noi nemmeno immaginiamo. Io penso che non esistano persone sempre felici. Forse esistono persone sempre tristi, ma sempre felici non credo proprio, almeno che non siano stupide... (ma poi conta anche la qualità della felicità!). Quindi quando a me capita di invidiare qualcuno penso sempre che anche nella sua vita qualcosa che va male ci deve essere per forza... :[

1. Ma si che hai la possibilità di farti una famiglia!!! Non hai mica 70 anni... e poi noi uomini siamo più fortunati perchè non abbiamo la pressione dell'orologio biologico... (e possiamo puntare su quelle più giovani senza creare troppi scandali)

2. Anche qui concordo con tropic.. 8 su 10 è perchè si accontentano... gli altri 2 sono stati fortunati...

3. Forse sarebbe più preoccupante il contrario!

4. Non so perchè tu viva ciò come una colpa. Io credo che noi associamo la nostra felicità a ciò che ci manca pensando che una volta che l'avremo ottenuto allora saremo anche felici... Non credo sia così... (è molto più difficile! :D ) Il fatto che tu senta il bisogno di crearti una famiglia è ultracomprensibile, ma alla fine che ne sai che poi staresti davvero bene? Magari ti ritroveresti a rimpiangere i tempi passati quando forse eri un pò più solo si, ma essere soli significa anche non dover rendere conto di niente a nessuno (è una grande libertà!)

5. Questo è il vero dramma!

ernesto
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Re: invidiare la vita degli altri

Messaggio da ernesto » 21/07/2011, 8:03

gobblin75 ha scritto:vi è mai capitato d'invidiare la vita degli altri???..........Ora mi spiego il perchè della mia continua rabbia, sfiga all'ennesima potenza o.......il mio destino è solo quello di lavorare e trarre dal lavoro la sola gratificazione oppure devo espiare una colpa ma non sò neppure quale essa sia........
Non mi è mai capitato, a me succede di vivere una "condizione" simile a quella descritta nelle seguenti righe

Il problema non è la durezza della sorte,poichè tutto quello che si desidera con bastante forza, si ottiene.Il problema è piuttosto che ciò che si ottiene disgusta.E allora non deve mai accadere di prendersela con la sorte,ma con il proprio desiderio.

Ciao
le orecchie ascoltano....