Il genitore-amico

L'amicizia, gli amici, gruppi di amici: idee, esperienze, consigli, riflessioni

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Il genitore-amico

Messaggio da Ospite » 26/12/2010, 22:49

Non di rado mi capita di sentire genitori dichiarare che "io sono anche amico/a dei miei figli".
Una cosa del genere mi lascia abbastanza esterrefatto, in quanto io credo che un genitore è un genitore, e non debba esserci complicità tra genitori e figli. Chiaramente il dialogo deve esserci, ma l'"amicizia" è ben altra cosa.
Che ne pensate?

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tempest
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Re: Il genitore-amico

Messaggio da tempest » 26/12/2010, 23:09

Klaus72 ha scritto:Non di rado mi capita di sentire genitori dichiarare che "io sono anche amico/a dei miei figli".
Una cosa del genere mi lascia abbastanza esterrefatto, in quanto io credo che un genitore è un genitore, e non debba esserci complicità tra genitori e figli. Chiaramente il dialogo deve esserci, ma l'"amicizia" è ben altra cosa.
Che ne pensate?
Bisogna vedere che cosa intendono questi genitori per essere "amici" dei figli. Potrebbero usare la parola in senso metaforico. Se con ciò intendono dire che hanno dialogo aperto e sincero con i figli, che c'è anche un rapporto di complicità in famiglia, per me va bene.
Non ci deve però essere parità tra genitori e figli: i primi devono mantenere un ruolo di guida e una certa autorevolezza, i secondi devono guardare ai genitori come figure che proteggono, ascoltanto, insegnano e sanno dire "no" quando un "no" va detto. Questo vale ovviamente per figli giovani, non figli oltre l'adolescenza.
Comunque io vedo in giro parecchi genitori davvero incapaci con figli menefreghisti e arroganti.

mamma Luli
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Re: Il genitore-amico

Messaggio da mamma Luli » 30/12/2010, 19:08

tempest ha scritto:[...]


Bisogna vedere che cosa intendono questi genitori per essere "amici" dei figli. Potrebbero usare la parola in senso metaforico. Se con ciò intendono dire che hanno dialogo aperto e sincero con i figli, che c'è anche un rapporto di complicità in famiglia, per me va bene.
Non ci deve però essere parità tra genitori e figli: i primi devono mantenere un ruolo di guida e una certa autorevolezza, i secondi devono guardare ai genitori come figure che proteggono, ascoltanto, insegnano e sanno dire "no" quando un "no" va detto. Questo vale ovviamente per figli giovani, non figli oltre l'adolescenza.
Comunque io vedo in giro parecchi genitori davvero incapaci con figli menefreghisti e arroganti.
Perfettamente d'accordo con te. Lasciando da parte il dialogo riguardo al quale tutti siamo d'accordo che debba esserci, il dichiarare di essere amici dei figli secondo me viene detto solo per mascherare l'incapacità di dire quei "no" di cui anche tu parli.
E poi io mi sono sempre chiesta, se i genitori si prendono il ruolo di amici dei figli chi, secondo loro, dovrebbe prendersi il ruolo di genitori???

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Re: Il genitore-amico

Messaggio da arietina76 » 30/12/2010, 20:13

mamma Luli ha scritto:[...]



Perfettamente d'accordo con te. Lasciando da parte il dialogo riguardo al quale tutti siamo d'accordo che debba esserci, il dichiarare di essere amici dei figli secondo me viene detto solo per mascherare l'incapacità di dire quei "no" di cui anche tu parli.
E poi io mi sono sempre chiesta, se i genitori si prendono il ruolo di amici dei figli chi, secondo loro, dovrebbe prendersi il ruolo di genitori???
sono d'accordissimo con te e con Tempest.
come giustamente dite, tutti siamo d'accordo sul fatto che ci debba essere il giusto dialogo tra genitori e figli: è, secondo me, un presupposto fondamentale perchè una famiglia pissa davvero definirsi tale.
ciò detto, però, una cosa è il dialogo, altro è fare gli amici dei figli. credo che nei rapporti umani ci siano dei ruoli ben precisi, che non devono essere scardinati. e quello dei genitori è forse il ruolo più importante.

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Re: Il genitore-amico

Messaggio da tempest » 30/12/2010, 21:54

arietina76 ha scritto:[...]



sono d'accordissimo con te e con Tempest.
come giustamente dite, tutti siamo d'accordo sul fatto che ci debba essere il giusto dialogo tra genitori e figli: è, secondo me, un presupposto fondamentale perchè una famiglia pissa davvero definirsi tale.
ciò detto, però, una cosa è il dialogo, altro è fare gli amici dei figli. credo che nei rapporti umani ci siano dei ruoli ben precisi, che non devono essere scardinati. e quello dei genitori è forse il ruolo più importante.
forse però c'è da dire una cosa: essere "amici" dei figli non esclude necessariamente la distinzione di ruoli, ad esempio certe mamme cercano di dire alle figlie pre-adolescenti e adolescenti: "ricorda sempre che la mamma è la tua migliore amica", questo perchè le ragazzine sentano di poter confidare tutto...insomma, siamo tutti d'accordo sull'importanza del dialogo, la confidenza è un passo in più, ed in età critica come quella adolescenziale, avere la confidenza dei figli è positivo.
Quindi abbiamo 2 punti importanti:
-distinzione di ruoli ( non deve venire meno )
-confidenza ( se c'è, è una buona cosa )

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Re: Il genitore-amico

Messaggio da arietina76 » 31/12/2010, 9:31

tempest ha scritto:[...]


forse però c'è da dire una cosa: essere "amici" dei figli non esclude necessariamente la distinzione di ruoli, ad esempio certe mamme cercano di dire alle figlie pre-adolescenti e adolescenti: "ricorda sempre che la mamma è la tua migliore amica", questo perchè le ragazzine sentano di poter confidare tutto...insomma, siamo tutti d'accordo sull'importanza del dialogo, la confidenza è un passo in più, ed in età critica come quella adolescenziale, avere la confidenza dei figli è positivo.
Quindi abbiamo 2 punti importanti:
-distinzione di ruoli ( non deve venire meno )
-confidenza ( se c'è, è una buona cosa )
secondo me, però, un rapporto di questo genere è pura utopia.
per quanta confidenza ci possa essere tra genitori e figli (ed è giusto che ci sia), proprio il mantenimento della distinzione dei ruoli impedisce che la confidenza possa sfociare in un vero e proprio rapporto di amicizia.
per quanta complicità ci possa essere, il genitore prima o poi si troverà a dire quel no, o ad adottare quella decisione, che farà capire al figlio che non ci può essere amicizia, intesa in senso proprio...

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Re: Il genitore-amico

Messaggio da bluver » 31/12/2010, 9:46

arietina76 ha scritto:[...]



secondo me, però, un rapporto di questo genere è pura utopia.
per quanta confidenza ci possa essere tra genitori e figli (ed è giusto che ci sia), proprio il mantenimento della distinzione dei ruoli impedisce che la confidenza possa sfociare in un vero e proprio rapporto di amicizia.
per quanta complicità ci possa essere, il genitore prima o poi si troverà a dire quel no, o ad adottare quella decisione, che farà capire al figlio che non ci può essere amicizia, intesa in senso proprio...
non solo, secondome un figlio ha poi bisogno di un distacco nella ricerca della sua identità, in quel passaggio tra infanzia e vita adulta. In fase il genitore ha un riuolo complesso tra guida, riferimento e capacità di rimanere in secondo piano. Completamente diverso da quello dell'amico con cui ti confidi e condividi esperienze.
Io son come loro in perpetuo volo

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Re: Il genitore-amico

Messaggio da occhietto » 31/12/2010, 11:02

arietina76 ha scritto:[...]



secondo me, però, un rapporto di questo genere è pura utopia.
per quanta confidenza ci possa essere tra genitori e figli (ed è giusto che ci sia), proprio il mantenimento della distinzione dei ruoli impedisce che la confidenza possa sfociare in un vero e proprio rapporto di amicizia.
per quanta complicità ci possa essere, il genitore prima o poi si troverà a dire quel no, o ad adottare quella decisione, che farà capire al figlio che non ci può essere amicizia, intesa in senso proprio...
Sono d’accordo con te.
Per quanta confidenza ci sia, certe cose, si dicono ad un amico e non ad un genitore.
Ad ognuno il suo ruolo, non perché sia sbagliato provare o essere
amico di un figlio, perché un figlio, è un figlio, non è possibile trattarlo da amico.
Io ho un rapporto molto aperto con mia madre, invece mio padre era un tipo un po’ più chiuso, ad ogni modo è bello che la parola “amico” compaia nel vocabolario di un genitore, che mi fa tanto capire la volontà di avere un dialogo aperto coi propri figli.

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Re: Il genitore-amico

Messaggio da tempest » 31/12/2010, 13:49

arietina76 ha scritto:[...]



secondo me, però, un rapporto di questo genere è pura utopia.
per quanta confidenza ci possa essere tra genitori e figli (ed è giusto che ci sia), proprio il mantenimento della distinzione dei ruoli impedisce che la confidenza possa sfociare in un vero e proprio rapporto di amicizia.
per quanta complicità ci possa essere, il genitore prima o poi si troverà a dire quel no, o ad adottare quella decisione, che farà capire al figlio che non ci può essere amicizia, intesa in senso proprio...
Si, avete ragione....

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Re: Il genitore-amico

Messaggio da arietina76 » 01/01/2011, 19:44

bluver ha scritto:[...]



non solo, secondome un figlio ha poi bisogno di un distacco nella ricerca della sua identità, in quel passaggio tra infanzia e vita adulta. In fase il genitore ha un riuolo complesso tra guida, riferimento e capacità di rimanere in secondo piano. Completamente diverso da quello dell'amico con cui ti confidi e condividi esperienze.
è proprio quello che intendevo dire. secondo me il ruolo (come dici tu, di guida e riferimento) che un genitore deve tenere gli impedisce automaticamente di poter assumere il ruolo di amico.
con gli amici condividi esperienze, a volte anche negative: è con loro, magari, che affronti anche gli sbagli più significativi della tua adolescenza e magari anche dell'età adulta. sbagli rispetto ai quali un genitore non può essere complice, pur non facendo magare il proprio appoggio al figlio...

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Re: Il genitore-amico

Messaggio da Bea86 » 05/01/2011, 19:09

quoto tempest in tutto e per tutto, loro devono essere genitori ma non devono metterci paura di poterci raccontare e chiedere consigli se ce ne fosse bisogno...
intendo cose "importanti" come problemi a scuola o con gli amici, a me piacerebbe parlarne con loro, quando avevo grossi problemi sentimentali avrei voluto parlarne per avere un po' di conforto, ma l'unica volta che ci ho provato è andata male, è l'unicissimo sbaglio che credo che i miei abbiano commesso, per il resto non ho nulla da ridire.

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Re: Il genitore-amico

Messaggio da Sentiero » 05/01/2011, 23:56

Klaus72 ha scritto:Non di rado mi capita di sentire genitori dichiarare che "io sono anche amico/a dei miei figli".
Una cosa del genere mi lascia abbastanza esterrefatto, in quanto io credo che un genitore è un genitore, e non debba esserci complicità tra genitori e figli. Chiaramente il dialogo deve esserci, ma l'"amicizia" è ben altra cosa.
Che ne pensate?

Sono d'accordo con te. I ragazzi hanno bisogno di esempi adulti positivi di riferimento. I genitori innanzitutto. Gli amici sono un'altra cosa. E in genere, li trovano fra i coetanei. Certo non ci sono barriere rigide ma l'ideale sarebbe che ognuno facesse il ruolo. Già essere figli è difficile, essere amici dei propri genitori è forse pretendere troppo.
"A che serve lo strepito della voce, se il cuore tace?" Sant' Agostino

brunell@


Messaggio da brunell@ » 08/01/2011, 3:00

io non so che vuol dire essere o non essere amico del proprio figlio.
Io non dimentico di essere stata una ragazza, non dimentico di non aver avuto dialogo con i miei, con mio figlio ho iniziato a parlare che era ancora in pancia..e non ho mai smesso, io sono LA MADRE, e mi prendo tutta l autorità di questo ruolo, ma i miei NO non son omai non motivati, e prima di dire un si o un no mi metto nei suoi panni...ricordo me ai suoi anni, parlo e insieme troviamo una soluzione...
Due anni fa (ora ne ha 22) ho dovuto fare una scelta..perchè dopo la separazione lui non capiva alcune mie di scelte...tipo non voler frequentare una persona innamorata di me...(mio figlio mi diceva che io gli ho insegnato ad amare e che gli ho sempre detto...che la vita è fatta ed è vissuta per amare..e quindi non capiva come mai io avevo paura) a quel punto mi sono aperta anche come donna, gli ho fatto conoscere la donna che sono, con le mie insicurezze, le mie paure, le mie fragilità...ma senza mai mettere in dubbio la mia enorme forza, quella che lui vede tutti i giorni, devo dire che subito dopo ho avuto paura, perchè mi son detta sarà forse spaventato di scoprire che sua madre..che sembra tatno forte in realtà è anche fragile...invece no, oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta, io resto LA MADRE...ma lui mi conosce a tutto tondo...quando si discute nè le sue ne le mie fragilità vengono prese da uno o dall altro per vincere la battaglia...
un giorno mi ha detto che gli ho dato molto con questo gesto, perchè gli ho dimostrato che si può essere forti anche se fragili, che si può combattere anche se non ci si sente cosi forti...
se questo vuol dire essere anche amico del proprio figlio..allora io lo sono...ma non cambierei il mio rapporto con lui perchè sento che l equilibrio che c'è è davvero raro e prezioso...

alm
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Messaggio da alm » 19/01/2011, 16:54

brunell@ ha scritto:io non so che vuol dire essere o non essere amico del proprio figlio.
Io non dimentico di essere stata una ragazza, non dimentico di non aver avuto dialogo con i miei, con mio figlio ho iniziato a parlare che era ancora in pancia..e non ho mai smesso, io sono LA MADRE, e mi prendo tutta l autorità di questo ruolo, ma i miei NO non son omai non motivati, e prima di dire un si o un no mi metto nei suoi panni...ricordo me ai suoi anni, parlo e insieme troviamo una soluzione...
Due anni fa (ora ne ha 22) ho dovuto fare una scelta..perchè dopo la separazione lui non capiva alcune mie di scelte...tipo non voler frequentare una persona innamorata di me...(mio figlio mi diceva che io gli ho insegnato ad amare e che gli ho sempre detto...che la vita è fatta ed è vissuta per amare..e quindi non capiva come mai io avevo paura) a quel punto mi sono aperta anche come donna, gli ho fatto conoscere la donna che sono, con le mie insicurezze, le mie paure, le mie fragilità...ma senza mai mettere in dubbio la mia enorme forza, quella che lui vede tutti i giorni, devo dire che subito dopo ho avuto paura, perchè mi son detta sarà forse spaventato di scoprire che sua madre..che sembra tatno forte in realtà è anche fragile...invece no, oggi posso dire di aver fatto la scelta giusta, io resto LA MADRE...ma lui mi conosce a tutto tondo...quando si discute nè le sue ne le mie fragilità vengono prese da uno o dall altro per vincere la battaglia...
un giorno mi ha detto che gli ho dato molto con questo gesto, perchè gli ho dimostrato che si può essere forti anche se fragili, che si può combattere anche se non ci si sente cosi forti...
se questo vuol dire essere anche amico del proprio figlio..allora io lo sono...ma non cambierei il mio rapporto con lui perchè sento che l equilibrio che c'è è davvero raro e prezioso...
ciao a tutti circa l'argomento genitori figli vi volevo chiedere un consiglio, io ho una figlia di 19 anni con cui ho un bellissimo rapporto. Lei ha un rapporto con un ragazzo da 4 anni (era proprio una bimba) e su questo calcolando che è un bravo ragazzo come si dice:"contante lei" ma da un anno a questa parte lui che prima era il massimo della gelosia e dell'amore anche troppo esagerato, a settembre gli ha detto:SONO CONFUSO NON SO COSA VOGLIO e qui tutto normale data l'età ma lei niente decide di aspettarlo nell'attesa della sua decisione (cosa che ad oggi ancora non è avvenuta) escono insieme (ovviamente lui nel frattempo ha finito scuola e lavoro ed esce con lei quando non esce con gli amici il sabato disco con gli amici sempre, ultimo dell'anno con gli aimici) quando esce con lei è sempre stanco.
Lei continua (dice lei) ha essere innamorata di lui ma quando ci esce torna sempre scontenta.
Ora il consiglio che vi volevo chiedere secondo voi cosa dovrei fare (le ho provate tutte sono dispetata) anche perchè lei nel frattempo se non fosse per me che ogni tanto la sprono ad uscire ha anche tagliato i ponti con tutti sempre aspettando un messaggio o un cenno di lui il quale è molto lascivo.
Io ho cercato di dirgli siete ragazzi o vivi la tua storia così come viene o lascialo e cerca di vivere la tua vita divertendoti come è giusto alla tua età ma lei mi dice che ragione ma non riesce a staccarsi da lui anche se secondo me e anche secondo le sue amiche (almeno quelle che gli sono rimaste) lei non è più così presa da lui è solo che forse non riesce a rompere questo legame.
Se qualcuno ha un consiglio da darmi lo accetto volentieri grazie

Ares87
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Messaggio da Ares87 » 19/01/2011, 18:20

alm ha scritto:[...]



ciao a tutti circa l'argomento genitori figli vi volevo chiedere un consiglio, io ho una figlia di 19 anni con cui ho un bellissimo rapporto. Lei ha un rapporto con un ragazzo da 4 anni (era proprio una bimba) e su questo calcolando che è un bravo ragazzo come si dice:"contante lei" ma da un anno a questa parte lui che prima era il massimo della gelosia e dell'amore anche troppo esagerato, a settembre gli ha detto:SONO CONFUSO NON SO COSA VOGLIO e qui tutto normale data l'età ma lei niente decide di aspettarlo nell'attesa della sua decisione (cosa che ad oggi ancora non è avvenuta) escono insieme (ovviamente lui nel frattempo ha finito scuola e lavoro ed esce con lei quando non esce con gli amici il sabato disco con gli amici sempre, ultimo dell'anno con gli aimici) quando esce con lei è sempre stanco.
Lei continua (dice lei) ha essere innamorata di lui ma quando ci esce torna sempre scontenta.
Ora il consiglio che vi volevo chiedere secondo voi cosa dovrei fare (le ho provate tutte sono dispetata) anche perchè lei nel frattempo se non fosse per me che ogni tanto la sprono ad uscire ha anche tagliato i ponti con tutti sempre aspettando un messaggio o un cenno di lui il quale è molto lascivo.
Io ho cercato di dirgli siete ragazzi o vivi la tua storia così come viene o lascialo e cerca di vivere la tua vita divertendoti come è giusto alla tua età ma lei mi dice che ragione ma non riesce a staccarsi da lui anche se secondo me e anche secondo le sue amiche (almeno quelle che gli sono rimaste) lei non è più così presa da lui è solo che forse non riesce a rompere questo legame.
Se qualcuno ha un consiglio da darmi lo accetto volentieri grazie
Che devi fare? Non devi fare niente secondo me, sono affari di tua figlia, non tuoi... Per come la vedo io un genitore non si deve mai intromettere in queste cose, cioè falle capire che se ha bisogno di sfogarsi o di parlare te ci sei, ma limitati a questo e non spingerla a fare nulla che è solo peggio... Purtroppo è normale che soffra dopo una storia che sicuramente sarà stata molto significativa per lei, ma ne deve uscire da sola e prima o poi lo farà sicuramente...

(poi va beh, io la vedo dal punto di vista di un figlio..)

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Messaggio da alm » 25/01/2011, 19:11

Ares87 ha scritto:[...]



Che devi fare? Non devi fare niente secondo me, sono affari di tua figlia, non tuoi... Per come la vedo io un genitore non si deve mai intromettere in queste cose, cioè falle capire che se ha bisogno di sfogarsi o di parlare te ci sei, ma limitati a questo e non spingerla a fare nulla che è solo peggio... Purtroppo è normale che soffra dopo una storia che sicuramente sarà stata molto significativa per lei, ma ne deve uscire da sola e prima o poi lo farà sicuramente...

(poi va beh, io la vedo dal punto di vista di un figlio..)
grazie per la tua risposta e sicuramente tu hai ragione ma proprio perchè sei giorvane e diaciamo con un anno di più del ragazzettodi mia figlia ti vorrei (sempre se ti va) chiedere una cosa la situazione di mia figlia è questa il sabato lui esce con lei solo il pomeriggio perchè le sera va in discoteca con gli amici, la domenica ovviamente è stanco e non esce, non la porta mai a mangiare una pizza perchè dice che non ha soldi (ma con gli amici ci va) non la porta al cinema per lo stesso motivo (ma con gli amici ci va), a natale si può dire che lei lo ha quasi obbligato a fargli un regalo perchè lui non ne aveva nessuna intenzione infatti per il compleanno non glielo ha fatto. Prima quando uscivano tante volte mi arrabiavo perchè faceva sempre tardi ora escono una volta a settimana e oltre al fatto che si incontrano sempre dalle aprti di lui (cioè lei si deve fare un viaggio con i mezzi abbastanza lungo) anche se lui ha la macchina ma dice che trova traffico poi dopo due oretta la riaccompagna alla fermata perchè deve tornare che è stanco.
Ora questi sono solo degli esempi per spiegarti un po la situazione quindi ti vorrei chiedere ma anche tu fai così con la tua ragazza cioè adesso va di moda così? ni perchè se mi dici che stare con una ragazza così è giusto evidentemente ha ragione mia figlia quando tante volte mi dice "A ma sei antica"!!!
Grazie

Ares87
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Messaggio da Ares87 » 25/01/2011, 21:25

alm ha scritto:[...]



grazie per la tua risposta e sicuramente tu hai ragione ma proprio perchè sei giorvane e diaciamo con un anno di più del ragazzettodi mia figlia ti vorrei (sempre se ti va) chiedere una cosa la situazione di mia figlia è questa il sabato lui esce con lei solo il pomeriggio perchè le sera va in discoteca con gli amici, la domenica ovviamente è stanco e non esce, non la porta mai a mangiare una pizza perchè dice che non ha soldi (ma con gli amici ci va) non la porta al cinema per lo stesso motivo (ma con gli amici ci va), a natale si può dire che lei lo ha quasi obbligato a fargli un regalo perchè lui non ne aveva nessuna intenzione infatti per il compleanno non glielo ha fatto. Prima quando uscivano tante volte mi arrabiavo perchè faceva sempre tardi ora escono una volta a settimana e oltre al fatto che si incontrano sempre dalle aprti di lui (cioè lei si deve fare un viaggio con i mezzi abbastanza lungo) anche se lui ha la macchina ma dice che trova traffico poi dopo due oretta la riaccompagna alla fermata perchè deve tornare che è stanco.
Ora questi sono solo degli esempi per spiegarti un po la situazione quindi ti vorrei chiedere ma anche tu fai così con la tua ragazza cioè adesso va di moda così? ni perchè se mi dici che stare con una ragazza così è giusto evidentemente ha ragione mia figlia quando tante volte mi dice "A ma sei antica"!!!
Grazie
Non sei antica, anche nel 2011 questo si chiama sfruttamento! Non lo so, da come l'hai raccontata mi sembra che la storia di tua figlia debba giungere al capolinea. Voglio dire, con la tua ragazza non ti ci vedi una volta a settimana. Probabilmente questo ragazzo ha bisogno di stare da solo e di divertirsi se preferisce stare più con gli amici che con lei. Il che sarebbe anche normale se non fosse passato un anno da quando ha manifestato i suoi dubbi a tua figlia. Ora, secondo me lei non dovrebbe prestarsi a questo gioco se la cosa la fa stare male. Certo se le sta bene non c'è problema. Però ti ripeto purtroppo non credo tu possa farci molto...

cescoFran


Messaggio da cescoFran » 25/01/2011, 21:38

alm ha scritto:[...]



grazie per la tua risposta e sicuramente tu hai ragione ma proprio perchè sei giorvane e diaciamo con un anno di più del ragazzettodi mia figlia ti vorrei (sempre se ti va) chiedere una cosa la situazione di mia figlia è questa il sabato lui esce con lei solo il pomeriggio perchè le sera va in discoteca con gli amici, la domenica ovviamente è stanco e non esce, non la porta mai a mangiare una pizza perchè dice che non ha soldi (ma con gli amici ci va) non la porta al cinema per lo stesso motivo (ma con gli amici ci va), a natale si può dire che lei lo ha quasi obbligato a fargli un regalo perchè lui non ne aveva nessuna intenzione infatti per il compleanno non glielo ha fatto. Prima quando uscivano tante volte mi arrabiavo perchè faceva sempre tardi ora escono una volta a settimana e oltre al fatto che si incontrano sempre dalle aprti di lui (cioè lei si deve fare un viaggio con i mezzi abbastanza lungo) anche se lui ha la macchina ma dice che trova traffico poi dopo due oretta la riaccompagna alla fermata perchè deve tornare che è stanco.
Ora questi sono solo degli esempi per spiegarti un po la situazione quindi ti vorrei chiedere ma anche tu fai così con la tua ragazza cioè adesso va di moda così? ni perchè se mi dici che stare con una ragazza così è giusto evidentemente ha ragione mia figlia quando tante volte mi dice "A ma sei antica"!!!
Grazie
emmm...i soldi guarda caso escono fuori sempre per l'uscita con gli amici e con la ragazza no... :rolleyes:
Tralascerei i regali di natale e compelanno che non son obbligatori, anche se magari fanno piacere, ma il tempo dedicato ad una persona anche per i cinema o una uscita c'è(soprattuto se per gli altri c'è sempre). La invita mai in discoteca con loro? Penso proprio dirai di no.
Sto qua a tua figlia non ci pensa più, certo, tu non potrai farci molto, ma almeno farle notare sta cosa del tempo speso con gli amici e con lei no, puoi farlo, poi le conclusioni se le tirerà fuori lei.
Auguri.

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Re: Il genitore-amico

Messaggio da damabianca » 28/01/2011, 21:33

tempest ha scritto:
Quindi abbiamo 2 punti importanti:
-distinzione di ruoli ( non deve venire meno )
-confidenza ( se c'è, è una buona cosa )
Mi ha fatto piacere leggerlo scritto da altri.
E' una cosa che penso anche io.
L'asimmetria tra genitori e figli è fondamentale e non va confusa con mancanza di empatia.

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Messaggio da alm » 01/02/2011, 17:30

Ares87 ha scritto:[...]



Non sei antica, anche nel 2011 questo si chiama sfruttamento! Non lo so, da come l'hai raccontata mi sembra che la storia di tua figlia debba giungere al capolinea. Voglio dire, con la tua ragazza non ti ci vedi una volta a settimana. Probabilmente questo ragazzo ha bisogno di stare da solo e di divertirsi se preferisce stare più con gli amici che con lei. Il che sarebbe anche normale se non fosse passato un anno da quando ha manifestato i suoi dubbi a tua figlia. Ora, secondo me lei non dovrebbe prestarsi a questo gioco se la cosa la fa stare male. Certo se le sta bene non c'è problema. Però ti ripeto purtroppo non credo tu possa farci molto...
Grazie per il consiglo e spero che presto lei possa aprire gli occhi perchè non ci sta bene non si gode nulla perchè è sempre angustiata da lui però non ne riesce ad uscire ed io ormai spero solo ogni giorno che uscendo chissa!!!!!!!!!!!!! magari incontra un'altra persona o comunque si rende conto che sta perdendo i migliori anni della sua vita

Ares87
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Messaggio da Ares87 » 01/02/2011, 19:49

alm ha scritto:[...]



Grazie per il consiglo e spero che presto lei possa aprire gli occhi perchè non ci sta bene non si gode nulla perchè è sempre angustiata da lui però non ne riesce ad uscire ed io ormai spero solo ogni giorno che uscendo chissa!!!!!!!!!!!!! magari incontra un'altra persona o comunque si rende conto che sta perdendo i migliori anni della sua vita
maaaa siiiiii, guarda, stai tranquilla. Chi più chi meno ci si è passati tutti in questa situazione (quella di starci male per qualcuno). Prima o poi se ne esce. Si potrà avere qualche rimpianto, ma sicuramente ci saranno anche tante possibilità di riscatto!

alm
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Messaggio da alm » 03/02/2011, 15:31

Ares87 ha scritto:[...]



maaaa siiiiii, guarda, stai tranquilla. Chi più chi meno ci si è passati tutti in questa situazione (quella di starci male per qualcuno). Prima o poi se ne esce. Si potrà avere qualche rimpianto, ma sicuramente ci saranno anche tante possibilità di riscatto!
spero tanto che tu abbia ragione anche eprchè proprio oggi ho un esempio pratico : sono uscite le materie per la maturità (lei la deve dare perchè ha perso un anno) è molto presa e agitata dalla situazione (giustamente) nello stesso tempo lui è sempre più lontanto e adesso anche le poche amiche che le erano rimaste si stanno allontanando anche perchè lei quando esce è sempre angosciata e le angoscia perchè quando esce se lo rimpone sempre perchè lui ROMPE . Infatti questo fine settimana lui va in discoteca con gli amici e lei ???? come al solito a casa perchè (giusrtamente ) le amiche (che forse si sono rotte delle sue lamentele) hanno da fare!!!!!!!!!!!!! spero che passi presto ciao e grazie