kim90 ha scritto:[...]
Quello che non condivido invece sono le modalità, molti sembrano affetti da una sindrome che li spinge a trovare amici come se cercassero un farmaco salvavita, e questo potrebbe rappresentare un segnale di qualche disagio ben più profondo.
Spero di essermi spiegato!
Ciao
sono d'accordo, in quei momenti non ti apri agli altri cercando di scoprire punti in comune da cui far nascere un amicizia, ma cerchi l'amico a tutti i costi fino a pensare che sia un dovere dell'altro diventare tuo amico.....
Se non lo fa viene etichettato come insensibile, incapace di sentire il tuo bisogno. Poi ti accorgi che non è così che vanno le cose e che il problema non è il non avere amici ma il vuoto che hai dentro, e solo affrontando quello poi vai avanti e scopri che gli amici ci sono, che ci sono molte persone positive intorno a te.
Alex76BO ha scritto:[...]
Così come è fastidiosamente allarmente per me notare come tanta gente non ha nemmeno voglia di provare a mettersi nei panni altrui alle volte.
Non che sia obbligo ma io dico se non vuoi dare una mano ad una persona almeno risparmiati i consigli inutilmente banali!
Tenendo sempre presente che c'è (almeno per ora!) la max libertà di espressione, e se non si arreca offesa, ognuno pò dire ciò che gli aggrada
cito quest'ultimo passaggio ma ho letto anche gli altri tuoi interventi.
E' vero quello che dici il disinteresse o il menefreghismo di certe persone di condividere una situazione di solitudine o di sofferenza in genere.
Si ci sono poi i consigli generici tipo iscriviti in palestra, al posto magari di un aiuto a trovare il gancio più idoneo per quella persona: magari la palestra fa schifo e preferirebbe altro.
Ma non mi sento di essere altrettanto critico nei confronti di chi, magari non con grandissima capacità empatica, di espressione di vicinanza o anche di dialettica, cerca di starti vicino e magari ti ricorda alcuni concetti che possono sembrare frasi fatte o consigli demagogici.
Anche a me in quei momenti sembravano tali e non erano certo la soluzione al bisogno del momento: quante lvolte le avevo dette anche io! Ma poi quelle stesse frasi mi rimanevano dentro, ritornavano fuori, ti sembrava di "risentirle" formulate dalla persona che te le aveva dette.......
Io personalmente mi sento di dire a grazie alle persone per i momenti di attenzione che mi hanno dedicato cogliendo un segno di disagio o un segnale di bisogno di aiuto (e non è facile coglierlo con me visto che tendo a mascherare fino all''impossibile!) e per le parole cha hanno saputo dirmi, anche se simili a molti altri consigli generici: ma in quel momento erano per me, mi servivano a non dimenticare che bisognava reagire, ed erano pronti a ricomparire nei sprazzi di voglia di reagire....