Quante volte mi capita (e mi è capitata...) questa circostanza. E sebbene dentro di me non avrei voluto nascesse qualcosa del genere, chiedendomi il perchè, scoprivo che non avevo torto a sentire questi sentimenti di ritrosia nell'approfondire la conoscenza. Non è facile a spiegare, ma è come se a livello percettivo, si sentisse che in quella persona c'è qualcosa che non va. C'è come una barriera a impedirci di andare oltre, e saltare quelli che potrebbero essere semplici pregiudizi.bluver ha scritto:[...]
... con altre un sentimento di .... come dire fastidio? titubanza,? rifiuto? ..comunque reazioni di non attrattività.
Io tra l'altro non mi punto immediatamente su una parola, una frase o un'espressione, quindi non mi viene da dare giudizi rapidi. Però ammetto che, qualche volta, poteva bastare anche un modo di parlare o di osservarci al primo incontro, per capire che non saremmo mai andati daccordo su tante cose.
Ad esempio il fatto che, nell'approcciarmi durante un primo scambio di conoscenza, esterno un'impronta di fermezza, determinazione e disponibilità. Se qualcuno, magari anche con un movimento del corpo, mi trasmette adagio, noncuranza e intrigo, me ne sento subito colpito e avverto repulsione.