Meglio male accompagnati che soli?
L'amicizia, gli amici, gruppi di amici: idee, esperienze, consigli, riflessioni
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Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Ares87 » 26/05/2010, 20:24
Spesso qui si parla di amicizia e oggi vorrei farlo io. Nel leggere i vari topic di persone che hanno bisogno di amicizie mi sono sempre sentito fortunato, io che gli amici li ho e che ho sempre messo al primo posto. Ma sto mettendo in dubbio tutto questo. Non so se è l'ennesima inutile paranoia o se mi sono finalmente svegliato da una morbida illusione. So che adesso, anche a me, capita di sentirmi solo.
AVVISO : Mi sa che scriverò un pò, anche per sfogarmi... quindi se avete fretta non leggete!
Durante gli anni del liceo eravamo un bel gruppo, molto affiatato. Finiti quegli anni ovviamente ognuno ha preso la sua strada e molti sono spariti, altri sono arrivati, ma diciamo che c'era sempre un nocciolo duro di sette otto persone che si manteneva. Tra di loro con due in particolare ero e sono molto amico perchè ci conosciamo da una vita, con uno addirittura dall'asilo. Ed è proprio di lui che vorrei soprattutto parlare. L è cresciuto in maniera diversa da noi altri. Non tanto diversa, ma giusto quel poco che forse può dipendere anche dal fatto che mentre tutti abbiamo seguito la strada dell'università, lui no. Noi abbiamo fatto un certo tipo di scelte e lui altre, noi avevamo certi interessi, lui altri. E forse era naturale che L si avvicinasse ad altre persone, diciamo, più simili a lui che a noi. Fatto sta che la comitiva si è allargata e quel nocciolo di cui parlavo prima si è sfaldato. Non posso dire con assoluta certezza che ciò sia dipeso solo da questo e non magari da qualcos'altro, ma sinceramente è quello che penso. Tuttavia, l'amicizia, almeno tra noi tre è rimasta intatta. Gli altri hanno iniziato a farsi vedere di tanto in tanto, alcuni sono spariti del tutto. Ma fino a qui nessun problema. Con questi nuovi ragazzi tutto sommato mi ci trovavo bene e per quanto riguarda chi era sparito, certo, all'inizio ci sono rimasto male, ma dopo un pò ho smesso di interessarmici. Poi è arrivata una sera in cui nessuno del mio vecchio gruppo usciva e non c'era nemmeno l'altro mio migliore amico. Insomma eravamo io e L e questo nuovo gruppo di persone. E mi sono reso conto di avere davvero poco in comune con loro, e a questo punto anche con L. E che forse non me ne ero mai accorto perchè c'era sempre qualcun'altro più simile a me, che rendeva, indirettamente, anche il rapporto con loro più piacevole. Questa situazione è diventata praticamente la normalità, poichè l'altro mio amico è partito per sei mesi. A un paio di loro mi sono anche affezionato e non dico che sia tutto da buttare, ma spesso mi capita di vivere l'avvicinarsi del fine settimana con angoscia anzichè con gioia e questo significa che c'è qualcosa che non va. E mi sono rispecchiato nelle parole di chi, poco tempo fa, in un altro topic, ha detto che spesso si esce con conoscenti per fare quelle cose che da solo non faresti. In effetti è così. E se non ci fosse L, con questi ragazzi non ci uscirei nemmeno. Non li sento mai durante la settimana, ma li vedo solo nel week end e penso che questo basti a non poterli qualificare come amici... è come essere entrato in un gruppo già affiatato e oltretutto di persone molto diverse da te. Può darsi che con il passare del tempo possa prendere sempre più confidenza, ma credo che la cosa non possa funzionare.
Tuttavia (e per fortuna) non ci sono solo loro nella mia vita. A volte mi capita di uscire con una ragazza anche se non c'è nè una che frequento regolarmente adesso come adesso, ma soprattutto, dopo tre anni, anche all'università si è creato un bel gruppo. Usciamo anche insieme e con loro sto obiettivamente molto meglio. Parlo e rido molto di più e non ho mai voglia di tornare a casa. Insomma sono molto più me stesso. Però anche con loro non è una frequentazione regolare (parlo dell'uscire la sera, perchè poi li vedo quasi tutti i giorni all'università) un pò perchè comunque abitiamo tutti in zone diverse della città, un pò perchè hanno già le loro comitive.
La sostanza di tutto il discorso è che, il più delle volte, se non uscissi con L e i suoi amici mi toccherebbe starmene a casa. Cosa che farei anche, se avessi una ragazza o settant'anni, ma adesso proprio non ci penso...
Che fare quindi? Continuare a uscire con loro anche se non ne ho voglia, solo per non stare a casa (sarebbero proprio amicizie di comodo allora e la cosa non mi appartiene, però non vorrei nemmeno allontanarmi troppo da L, così come hanno già fatto in tanti)? Cercare di uscire più spesso con quelli dell'università? Farsi dei nuovi amici?
EPILOGO : So bene che molti vorrebbero averne di questi problemi, ma cercate di immedesimarvi in chi ha sempre considerato l'amicizia un valore fondamentale della sua esistenza e che adesso se ne sente privo sempre più spesso... La cosa è destabilizzante...
Ciao!
Messaggio da cristian » 26/05/2010, 22:15
Messaggio da Wayne » 26/05/2010, 22:24
Comunque non sta scritto da nessuna parte che sia obbligatorio uscire sempre ogni fine settimana, se il fatto di uscire con questo gruppo lo vivi male è meglio che tu stia a casa. a volte è peggio sentirsi solo in mezzo a tante persone che realmente da soli a casa.
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Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da mamma Luli » 28/05/2010, 2:20
Secondo me dovresti vivere questo momento senza preoccuparti o spaventarti più di quanto ce ne sia bisogno, stai solo crescendo e maturando, è normale quindi che stiano cambiando i tuoi pensieri, i tuoi interessi, le tue priorità e che tu quindi ti senta meno vicino a determinate persone e più vicino ad altre. D'altra parte pensa che anche in loro può accadere la stessa cosa.Ares87 ha scritto:Ciao a tutti...
Spesso qui si parla di amicizia e oggi vorrei farlo io. Nel leggere i vari topic di persone che hanno bisogno di amicizie mi sono sempre sentito fortunato, io che gli amici li ho e che ho sempre messo al primo posto. Ma sto mettendo in dubbio tutto questo. Non so se è l'ennesima inutile paranoia o se mi sono finalmente svegliato da una morbida illusione. So che adesso, anche a me, capita di sentirmi solo. ..............................................................................................................................................................................................................
Che fare quindi? Continuare a uscire con loro anche se non ne ho voglia, solo per non stare a casa (sarebbero proprio amicizie di comodo allora e la cosa non mi appartiene, però non vorrei nemmeno allontanarmi troppo da L, così come hanno già fatto in tanti)? Cercare di uscire più spesso con quelli dell'università? Farsi dei nuovi amici?
EPILOGO : So bene che molti vorrebbero averne di questi problemi, ma cercate di immedesimarvi in chi ha sempre considerato l'amicizia un valore fondamentale della sua esistenza e che adesso se ne sente privo sempre più spesso... La cosa è destabilizzante...
Ciao!
L'amicizia è come l'amore, può durare tutta la vita, ma può durare anche solo un periodo, più o meno lungo, in cui ci riconosciamo in questi amici e con loro scegliamo di fare insieme un tratto della nostra vita. E' anche normale però, ad un certo punto, sentire il bisogno di rallentare i contatti perché le diverse esperienze che la vita ci porta a vivere, ci portano ad allontanarci da loro. Anche se si diraderanno le occasioni di uscire insieme, queste persone continueranno comunque ad avere un posto nel nostro cuore e magari, tra altri anni, le nostre strade si potranno di nuovo incrociare.
Quindi alla domanda che tu poni: che cosa fare?, io ti risponderei che, per il momento, puoi anche non sceglire, ma fare tutte le cose che tu proponi. Puoi uscire con loro quando ne hai voglia, puoi uscire con gli amici dell'università quando ne hai voglia, puoi farti nuovi amici quando ne hai voglia e puoi rimanere a casa quando ne hai voglia. Piano piano la scelta poi avverrà da sola e chi è tuo amico capirà e continuerete ad essere amici nei vostri cuori e ad incontrarvi ogni qualvolta ne sentirete il bisogno.
Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Emybeckett » 29/05/2010, 17:59
spero di esserti stata utile!
Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Lis » 30/06/2010, 0:24
ciao ares!Ares87 ha scritto:Ciao a tutti...
Spesso qui si parla di amicizia e oggi vorrei farlo io. Nel leggere i vari topic di persone che hanno bisogno di amicizie mi sono sempre sentito fortunato, io che gli amici li ho e che ho sempre messo al primo posto. Ma sto mettendo in dubbio tutto questo. Non so se è l'ennesima inutile paranoia o se mi sono finalmente svegliato da una morbida illusione. So che adesso, anche a me, capita di sentirmi solo.
AVVISO : Mi sa che scriverò un pò, anche per sfogarmi... quindi se avete fretta non leggete!
Durante gli anni del liceo eravamo un bel gruppo, molto affiatato. Finiti quegli anni ovviamente ognuno ha preso la sua strada e molti sono spariti, altri sono arrivati, ma diciamo che c'era sempre un nocciolo duro di sette otto persone che si manteneva. Tra di loro con due in particolare ero e sono molto amico perchè ci conosciamo da una vita, con uno addirittura dall'asilo. Ed è proprio di lui che vorrei soprattutto parlare. L è cresciuto in maniera diversa da noi altri. Non tanto diversa, ma giusto quel poco che forse può dipendere anche dal fatto che mentre tutti abbiamo seguito la strada dell'università, lui no. Noi abbiamo fatto un certo tipo di scelte e lui altre, noi avevamo certi interessi, lui altri. E forse era naturale che L si avvicinasse ad altre persone, diciamo, più simili a lui che a noi. Fatto sta che la comitiva si è allargata e quel nocciolo di cui parlavo prima si è sfaldato. Non posso dire con assoluta certezza che ciò sia dipeso solo da questo e non magari da qualcos'altro, ma sinceramente è quello che penso. Tuttavia, l'amicizia, almeno tra noi tre è rimasta intatta. Gli altri hanno iniziato a farsi vedere di tanto in tanto, alcuni sono spariti del tutto. Ma fino a qui nessun problema. Con questi nuovi ragazzi tutto sommato mi ci trovavo bene e per quanto riguarda chi era sparito, certo, all'inizio ci sono rimasto male, ma dopo un pò ho smesso di interessarmici. Poi è arrivata una sera in cui nessuno del mio vecchio gruppo usciva e non c'era nemmeno l'altro mio migliore amico. Insomma eravamo io e L e questo nuovo gruppo di persone. E mi sono reso conto di avere davvero poco in comune con loro, e a questo punto anche con L. E che forse non me ne ero mai accorto perchè c'era sempre qualcun'altro più simile a me, che rendeva, indirettamente, anche il rapporto con loro più piacevole. Questa situazione è diventata praticamente la normalità, poichè l'altro mio amico è partito per sei mesi. A un paio di loro mi sono anche affezionato e non dico che sia tutto da buttare, ma spesso mi capita di vivere l'avvicinarsi del fine settimana con angoscia anzichè con gioia e questo significa che c'è qualcosa che non va. E mi sono rispecchiato nelle parole di chi, poco tempo fa, in un altro topic, ha detto che spesso si esce con conoscenti per fare quelle cose che da solo non faresti. In effetti è così. E se non ci fosse L, con questi ragazzi non ci uscirei nemmeno. Non li sento mai durante la settimana, ma li vedo solo nel week end e penso che questo basti a non poterli qualificare come amici... è come essere entrato in un gruppo già affiatato e oltretutto di persone molto diverse da te. Può darsi che con il passare del tempo possa prendere sempre più confidenza, ma credo che la cosa non possa funzionare.
Tuttavia (e per fortuna) non ci sono solo loro nella mia vita. A volte mi capita di uscire con una ragazza anche se non c'è nè una che frequento regolarmente adesso come adesso, ma soprattutto, dopo tre anni, anche all'università si è creato un bel gruppo. Usciamo anche insieme e con loro sto obiettivamente molto meglio. Parlo e rido molto di più e non ho mai voglia di tornare a casa. Insomma sono molto più me stesso. Però anche con loro non è una frequentazione regolare (parlo dell'uscire la sera, perchè poi li vedo quasi tutti i giorni all'università) un pò perchè comunque abitiamo tutti in zone diverse della città, un pò perchè hanno già le loro comitive.
La sostanza di tutto il discorso è che, il più delle volte, se non uscissi con L e i suoi amici mi toccherebbe starmene a casa. Cosa che farei anche, se avessi una ragazza o settant'anni, ma adesso proprio non ci penso...
Che fare quindi? Continuare a uscire con loro anche se non ne ho voglia, solo per non stare a casa (sarebbero proprio amicizie di comodo allora e la cosa non mi appartiene, però non vorrei nemmeno allontanarmi troppo da L, così come hanno già fatto in tanti)? Cercare di uscire più spesso con quelli dell'università? Farsi dei nuovi amici?
EPILOGO : So bene che molti vorrebbero averne di questi problemi, ma cercate di immedesimarvi in chi ha sempre considerato l'amicizia un valore fondamentale della sua esistenza e che adesso se ne sente privo sempre più spesso... La cosa è destabilizzante...
Ciao!
secondo me non dovresti accantonare del tutto L. Perchè non provi a 'rispolverare' la vostra amicizia cercando di trovare dei punti di contatto che magari avete dimenticato?potresti organizzare delle uscite che non prevedano necessariamente la presenza degli altri suoi amici, magari non nei momenti in cui sai che li deve incontrare .... potresti cercare di coinvolgere ancora qualcuno dei vecchi amici..
io comunque ti sconsiglierei di troncare con lui, avete trascorso tanto tempo insieme sarebbe brutto gettare tutto alle ortiche!
prova a allargare la tua cerchia, cerca di uscire con i compagni di corso anche fuori dall'orario delle lezioni...vedrai che la situazione si risolverà!
lo so che detto così sembra facile ma con un pò di coraggio i brutti periodi passano!
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Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Alexchil » 30/06/2010, 2:38
Credo che non c'è bisogno di scegliere tra gli amici dell'università o gli antichi. Se non ti senti completamente bene con loro puoi anche cercare nuovi ma non dimentichare quelli che hai.
Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Micol* » 30/06/2010, 12:16
Quoto tutto quello scritto da mamma Luli......a volte può capitare che pur crescendo insieme si scopra ad un certo punto di non avere più nulla in comune. Sia in amicizia e sia in amore....mamma Luli ha scritto:[...]
Secondo me dovresti vivere questo momento senza preoccuparti o spaventarti più di quanto ce ne sia bisogno, stai solo crescendo e maturando, è normale quindi che stiano cambiando i tuoi pensieri, i tuoi interessi, le tue priorità e che tu quindi ti senta meno vicino a determinate persone e più vicino ad altre. D'altra parte pensa che anche in loro può accadere la stessa cosa.
L'amicizia è come l'amore, può durare tutta la vita, ma può durare anche solo un periodo, più o meno lungo, in cui ci riconosciamo in questi amici e con loro scegliamo di fare insieme un tratto della nostra vita. E' anche normale però, ad un certo punto, sentire il bisogno di rallentare i contatti perché le diverse esperienze che la vita ci porta a vivere, ci portano ad allontanarci da loro. Anche se si diraderanno le occasioni di uscire insieme, queste persone continueranno comunque ad avere un posto nel nostro cuore e magari, tra altri anni, le nostre strade si potranno di nuovo incrociare.
Quindi alla domanda che tu poni: che cosa fare?, io ti risponderei che, per il momento, puoi anche non sceglire, ma fare tutte le cose che tu proponi. Puoi uscire con loro quando ne hai voglia, puoi uscire con gli amici dell'università quando ne hai voglia, puoi farti nuovi amici quando ne hai voglia e puoi rimanere a casa quando ne hai voglia. Piano piano la scelta poi avverrà da sola e chi è tuo amico capirà e continuerete ad essere amici nei vostri cuori e ad incontrarvi ogni qualvolta ne sentirete il bisogno.
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Messaggio da dies irae » 06/07/2010, 13:41
opportunisticamente meglio tenersele le conoscenze anche se non vanno troppo a genio, possono tornare utili per quelle volte in cui c'è il forte desiderio di uscire, fare qualcosa, ...
chiaramente vanno sfruttate per ciò che sono, un appoggio in attesa di compagnie migliori. c'è chi mi ha detto che che comportarsi così significa essere falsi, io non ne vedo il motivo. per divertirsi o fare delle attività riempitive mica occorre per forza stringere dei legami.
per cui non vedo il problema, le conoscenze e le amicizie che sono sicuro ti rifarai, mica sono esclusive
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Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da TheEmptyFlow » 06/07/2010, 18:27
Ho letto tutto e mi sono un po' perso per strada in alcuni punti....dovrei rileggere, ma al momento "ho fretta" Tipo mi era sembrato di capire che L era quello che più stava "marcendo" all'interno del primo gruppo mentre invece poi è rimasto e gli altri sono scomparsi?Ares87 ha scritto:Ciao a tutti...
Spesso qui si parla di amicizia e oggi vorrei farlo io. Nel leggere i vari topic di persone che hanno bisogno di amicizie mi sono sempre sentito fortunato, io che gli amici li ho e che ho sempre messo al primo posto. Ma sto mettendo in dubbio tutto questo. Non so se è l'ennesima inutile paranoia o se mi sono finalmente svegliato da una morbida illusione. So che adesso, anche a me, capita di sentirmi solo.
AVVISO : Mi sa che scriverò un pò, anche per sfogarmi... quindi se avete fretta non leggete!
Durante gli anni del liceo eravamo un bel gruppo, molto affiatato. Finiti quegli anni ovviamente ognuno ha preso la sua strada e molti sono spariti, altri sono arrivati, ma diciamo che c'era sempre un nocciolo duro di sette otto persone che si manteneva. Tra di loro con due in particolare ero e sono molto amico perchè ci conosciamo da una vita, con uno addirittura dall'asilo. Ed è proprio di lui che vorrei soprattutto parlare. L è cresciuto in maniera diversa da noi altri. Non tanto diversa, ma giusto quel poco che forse può dipendere anche dal fatto che mentre tutti abbiamo seguito la strada dell'università, lui no. Noi abbiamo fatto un certo tipo di scelte e lui altre, noi avevamo certi interessi, lui altri. E forse era naturale che L si avvicinasse ad altre persone, diciamo, più simili a lui che a noi. Fatto sta che la comitiva si è allargata e quel nocciolo di cui parlavo prima si è sfaldato. Non posso dire con assoluta certezza che ciò sia dipeso solo da questo e non magari da qualcos'altro, ma sinceramente è quello che penso. Tuttavia, l'amicizia, almeno tra noi tre è rimasta intatta. Gli altri hanno iniziato a farsi vedere di tanto in tanto, alcuni sono spariti del tutto. Ma fino a qui nessun problema. Con questi nuovi ragazzi tutto sommato mi ci trovavo bene e per quanto riguarda chi era sparito, certo, all'inizio ci sono rimasto male, ma dopo un pò ho smesso di interessarmici. Poi è arrivata una sera in cui nessuno del mio vecchio gruppo usciva e non c'era nemmeno l'altro mio migliore amico. Insomma eravamo io e L e questo nuovo gruppo di persone. E mi sono reso conto di avere davvero poco in comune con loro, e a questo punto anche con L. E che forse non me ne ero mai accorto perchè c'era sempre qualcun'altro più simile a me, che rendeva, indirettamente, anche il rapporto con loro più piacevole. Questa situazione è diventata praticamente la normalità, poichè l'altro mio amico è partito per sei mesi. A un paio di loro mi sono anche affezionato e non dico che sia tutto da buttare, ma spesso mi capita di vivere l'avvicinarsi del fine settimana con angoscia anzichè con gioia e questo significa che c'è qualcosa che non va. E mi sono rispecchiato nelle parole di chi, poco tempo fa, in un altro topic, ha detto che spesso si esce con conoscenti per fare quelle cose che da solo non faresti. In effetti è così. E se non ci fosse L, con questi ragazzi non ci uscirei nemmeno. Non li sento mai durante la settimana, ma li vedo solo nel week end e penso che questo basti a non poterli qualificare come amici... è come essere entrato in un gruppo già affiatato e oltretutto di persone molto diverse da te. Può darsi che con il passare del tempo possa prendere sempre più confidenza, ma credo che la cosa non possa funzionare.
Tuttavia (e per fortuna) non ci sono solo loro nella mia vita. A volte mi capita di uscire con una ragazza anche se non c'è nè una che frequento regolarmente adesso come adesso, ma soprattutto, dopo tre anni, anche all'università si è creato un bel gruppo. Usciamo anche insieme e con loro sto obiettivamente molto meglio. Parlo e rido molto di più e non ho mai voglia di tornare a casa. Insomma sono molto più me stesso. Però anche con loro non è una frequentazione regolare (parlo dell'uscire la sera, perchè poi li vedo quasi tutti i giorni all'università) un pò perchè comunque abitiamo tutti in zone diverse della città, un pò perchè hanno già le loro comitive.
La sostanza di tutto il discorso è che, il più delle volte, se non uscissi con L e i suoi amici mi toccherebbe starmene a casa. Cosa che farei anche, se avessi una ragazza o settant'anni, ma adesso proprio non ci penso...
Che fare quindi? Continuare a uscire con loro anche se non ne ho voglia, solo per non stare a casa (sarebbero proprio amicizie di comodo allora e la cosa non mi appartiene, però non vorrei nemmeno allontanarmi troppo da L, così come hanno già fatto in tanti)? Cercare di uscire più spesso con quelli dell'università? Farsi dei nuovi amici?
EPILOGO : So bene che molti vorrebbero averne di questi problemi, ma cercate di immedesimarvi in chi ha sempre considerato l'amicizia un valore fondamentale della sua esistenza e che adesso se ne sente privo sempre più spesso... La cosa è destabilizzante...
Ciao!
In ogni caso, la risposta secondo me è SI. Uscire fa bene e anche se non ti trovi esattamente con le persone con cui esci, il relazionarsi fa sempre "palestra", se inizi a chiuderti e a perdere l'abitudine di vedere persone farai molta più fatica dopo...
Ti consiglierei però di uscire anche più spesso con quelli dell'università. Spesso gruppi non crescono perché non c'è nessuno che propone. Da qualche anno io sto frequentando un gruppo di persone che in realtà è nato solo perché un bel giorno una ragazza ha iniziato a proporre uscite e altri (non tutti) l'hanno seguita....è diventata poi un'abitudine e l'iniziale contesto "obbligato" in cui ci si vedeva è passato in secondo piano per lasciare posto a frequentazioni abituali e gradevoli... Quindi, se nessuno fa niente per coltivare il gruppo università al di fuori dell'università, inizia a farlo tu ...ci va solo il trascinatore...non importa se credi che abbiano altre compagnie, ci saranno sempre quelli che in mezzo agli "indaffarati" hanno bisogno di vedere persone nuove, solo che non lo puoi sapere..
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Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Ares87 » 06/07/2010, 18:57
TheEmptyFlow ha scritto:[...]
Ho letto tutto e mi sono un po' perso per strada in alcuni punti....dovrei rileggere, ma al momento "ho fretta" Tipo mi era sembrato di capire che L era quello che più stava "marcendo" all'interno del primo gruppo mentre invece poi è rimasto e gli altri sono scomparsi?
In ogni caso, la risposta secondo me è SI. Uscire fa bene e anche se non ti trovi esattamente con le persone con cui esci, il relazionarsi fa sempre "palestra", se inizi a chiuderti e a perdere l'abitudine di vedere persone farai molta più fatica dopo...
Ti consiglierei però di uscire anche più spesso con quelli dell'università. Spesso gruppi non crescono perché non c'è nessuno che propone. Da qualche anno io sto frequentando un gruppo di persone che in realtà è nato solo perché un bel giorno una ragazza ha iniziato a proporre uscite e altri (non tutti) l'hanno seguita....è diventata poi un'abitudine e l'iniziale contesto "obbligato" in cui ci si vedeva è passato in secondo piano per lasciare posto a frequentazioni abituali e gradevoli... Quindi, se nessuno fa niente per coltivare il gruppo università al di fuori dell'università, inizia a farlo tu ...ci va solo il trascinatore...non importa se credi che abbiano altre compagnie, ci saranno sempre quelli che in mezzo agli "indaffarati" hanno bisogno di vedere persone nuove, solo che non lo puoi sapere..
Si diciamo che quelli che sono scomparsi lo hanno fatto perchè non avevano voglia di frequentare il nuovo gruppo di amici di L e comunque non avevano con lui il rapporto che abbiamo io e l'altro mio amico che infatti siamo rimasti. Il fatto è che in questo nuovo gruppo di persone c'è con chi mi trovo bene e chi invece non posso proprio vedere. Mi scoccia uscire con gente che non mi piace anche se si tratta magari di una sola persona all'interno di un gruppo. Purtroppo un pò è una cosa che magari mi condiziona una serata... Comunque sia ci continuo a uscire, sia con quelli dell'uni che con loro, anche perchè L è come se fosse mio fratello. Non posso certo scordarmi di lui per colpa di qualcun altro. L'unico dubbio che ho è se dirgli chiaramente questi miei pensieri perchè è uno che prende molto tutto sul personale...
Comunque grazie veramente a tutti dei consigli...
Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Ospite » 06/07/2010, 19:35
lascia perdere: l'onestà non paga. guarda ares nel mondo del lavoro troverai sempre qualcuno che non ti piace: è la maturità. litigherai con la fidanzata, i tuoi due amici non saranno piu' fratelli.... forse.Ares87 ha scritto:[...]
Si diciamo che quelli che sono scomparsi lo hanno fatto perchè non avevano voglia di frequentare il nuovo gruppo di amici di L e comunque non avevano con lui il rapporto che abbiamo io e l'altro mio amico che infatti siamo rimasti. Il fatto è che in questo nuovo gruppo di persone c'è con chi mi trovo bene e chi invece non posso proprio vedere. Mi scoccia uscire con gente che non mi piace anche se si tratta magari di una sola persona all'interno di un gruppo. Purtroppo un pò è una cosa che magari mi condiziona una serata... Comunque sia ci continuo a uscire, sia con quelli dell'uni che con loro, anche perchè L è come se fosse mio fratello. Non posso certo scordarmi di lui per colpa di qualcun altro. L'unico dubbio che ho è se dirgli chiaramente questi miei pensieri perchè è uno che prende molto tutto sul personale...
Comunque grazie veramente a tutti dei consigli...
gli altri sono maleducati con te? oppure è solo antipatia nascosta ?
crescerai
quindi
1) come dice empty frequentali e fomenta l'altro grupp.
2) non devi pensare che esistano solo due persone: puo essere che non sarete piu' amici come una volta, ma sempre amici. si cambia, nessuno volta le spalle a nessuno . ti faccio un esempio: una mia amica era la leader del nostro gruppo di ventenni. tutte l'hanno abbandonata tranne me che tengo i contatti (anche se molto meno di una volta). lei ha sofferto molto, ma era inevitabile : le altre si sono sposate, figli, lavoro, sono maturate mentre lei è rimasta immutabile. tu non sei responsabile di l.
so che mi odierai , ma siccome sei intelligente ti rispondo. altrimenti avrei detto "che quesito infantile". peccato che a 23 anni la pensavo come te: l'amicizia del liceo, l'amicizia prima di tutto. poi capirai che gli abbandoni ci saranno, e ci sono nuove unioni e devi mantenere un senso di continuità nonostante tutto.adesso non ci crederai , ma potresti anche tu abbandonare gli amici perchè travolto dalla vita.
un salutone
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Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Sims » 06/07/2010, 19:47
Ti quoto totalmente ma questa parte finale in particolare: ci vuole molta onestà con se stessi per rendersi conto che la vita è una ruota che gira. Quello che subiamo generalmente lo infliggiamo prima o poi, perché è la vita che ci porta come come cose fluide a modificare i confini dei nostri interessi. A volte ci sentiamo vittime della sorte avversa ma è impossibile che non abbiamo per primi lasciato indietro qualcuno nel corso della vita. E'naturale, non sempre traumatico (questo lo dico per Ares!).parola ha scritto:so che mi odierai , ma siccome sei intelligente ti rispondo. altrimenti avrei detto "che quesito infantile". peccato che a 23 anni la pensavo come te: l'amicizia del liceo, l'amicizia prima di tutto. poi capirai che gli abbandoni ci saranno, e ci sono nuove unioni e devi mantenere un senso di continuità nonostante tutto.adesso non ci crederai , ma potresti anche tu abbandonare gli amici perchè travolto dalla vita.
un salutone
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Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Ares87 » 06/07/2010, 20:23
Guarda, magari sul lavoro la penso come te, forse perfino sull'amore.. ma sull'amicizia no sinceramente. Tu ne fai un discorso di età, ma secondo me non è questo. Credo sia tutta una questione di scegliere se mantenere i rapporti o no. è ovvio che ognuno avrà la sua vita (già è molto diversa la mia dalla sua) e magari saremo anche lontani, ma se uno vuole rimanere amico di una persona ci rimane e basta, non ci sono cavoli...parola ha scritto:[...]
lascia perdere: l'onestà non paga. guarda ares nel mondo del lavoro troverai sempre qualcuno che non ti piace: è la maturità. litigherai con la fidanzata, i tuoi due amici non saranno piu' fratelli.... forse.
gli altri sono maleducati con te? oppure è solo antipatia nascosta ?
crescerai
quindi
1) come dice empty frequentali e fomenta l'altro grupp.
2) non devi pensare che esistano solo due persone: puo essere che non sarete piu' amici come una volta, ma sempre amici. si cambia, nessuno volta le spalle a nessuno . ti faccio un esempio: una mia amica era la leader del nostro gruppo di ventenni. tutte l'hanno abbandonata tranne me che tengo i contatti (anche se molto meno di una volta). lei ha sofferto molto, ma era inevitabile : le altre si sono sposate, figli, lavoro, sono maturate mentre lei è rimasta immutabile. tu non sei responsabile di l.
so che mi odierai , ma siccome sei intelligente ti rispondo. altrimenti avrei detto "che quesito infantile". peccato che a 23 anni la pensavo come te: l'amicizia del liceo, l'amicizia prima di tutto. poi capirai che gli abbandoni ci saranno, e ci sono nuove unioni e devi mantenere un senso di continuità nonostante tutto.adesso non ci crederai , ma potresti anche tu abbandonare gli amici perchè travolto dalla vita.
un salutone
Se fosse veramente come dite voi allora l'amicizia sarebbe qualcosa di assolutamente inutile.. tanto alla fine saremmo tutti condannati a rimanere soli oppure, certo, con il grande amore se siamo fortunati, limitandoci a frequentare i conoscenti, non gli amici...
Non è questo ciò che ho in mente per me.
Riguardo agli altri, no assolutamente nessuno mi ha mai mancato di rispetto. Credo sia più una questione di incompatibilità di carattere, tutto qui..
Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da stellacadente1957 » 06/07/2010, 21:05
Altra domanda...ma con gli amici dell'universita' sei mai uscito di sera il fine settimana? Con loro sei in sintonia quindi perche' non provare?
Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Ospite » 06/07/2010, 21:13
1) perchè mai? gli amici cambiano. bisogna avere sempre le stesse amicizie?Ares87 ha scritto:[...]
Se fosse veramente come dite voi allora l'amicizia sarebbe qualcosa di assolutamente inutile.. tanto alla fine saremmo tutti condannati a rimanere soli oppure, certo, con il grande amore se siamo fortunati, limitandoci a frequentare i conoscenti, non gli amici...
Non è questo ciò che ho in mente per me.
Riguardo agli altri, no assolutamente nessuno mi ha mai mancato di rispetto. Credo sia più una questione di incompatibilità di carattere, tutto qui..
mi pare te l'abbiano detto tutti. SI CAMBIA.
puoi essere amico di l. anche se non lo frequenti sempre se la tua amicizia è inossidabile.
ci sono molti cavoli, invece. c'è gente che si sposa , sta sposata per 20 anni e si separa . e tu parli d'amicizie infinite?
puo' essere come no.
puoi avere in mente tutto quello che vuoi, i propositi migliori, ma la vita è piu' grande di te.
tu non ahi lasciato ancora nessuno, ma sei ancora all'università, un giorno ti trovi problemi economici o ti ammali e gli amici scompaiono.
2) ed allora perchè non frequentarli? ciao
qunado si è ragazzi si pensa che la'micizia dura per sempre e l'amore no!
intendi questo????
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Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Ares87 » 06/07/2010, 21:29
Solo con L sicuro che posso uscirci solo che, sai com'è, il fine settimana alla fine si sta tutti insieme... però posso provare a proporgielo quando proprio non ho voglia di vedere gli altri...stellacadente1957 ha scritto:Ciao Ares...scusa una domanda? Ma non ti è possibile usciere solo con L. ? Almeno ogni tanto..giudto per mentenere questa amicizia a cui tieni e non essere obbligato a stare con persone con cui non ti trovi..Hai provato a chiederglielo?
Altra domanda...ma con gli amici dell'universita' sei mai uscito di sera il fine settimana? Con loro sei in sintonia quindi perche' non provare?
Con quelli dell'uni si, siamo usciti parecchie volte insieme il fine settimana, infati con loro nessun problema... Qui l'unica cosa è che non sono uscite regolari, vuoi anche solo per un fatto di organizzazione... è molto più semplice vedersi con i tuoi amici sotto casa e andare da qualche parte piuttosto che con loro che abitiamo tutti lontanti. E poi come me anche loro hanno i loro amici...
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Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Ares87 » 06/07/2010, 21:39
Non bisogna avere sempre gli stessi amici, ma certe persone spero che ci saranno per me sempre. Non ho intenzione di sostituirle...parola ha scritto:[...]
1) perchè mai? gli amici cambiano. bisogna avere sempre le stesse amicizie?
mi pare te l'abbiano detto tutti. SI CAMBIA.
puoi essere amico di l. anche se non lo frequenti sempre se la tua amicizia è inossidabile.
ci sono molti cavoli, invece. c'è gente che si sposa , sta sposata per 20 anni e si separa . e tu parli d'amicizie infinite?
puo' essere come no.
puoi avere in mente tutto quello che vuoi, i propositi migliori, ma la vita è piu' grande di te.
tu non ahi lasciato ancora nessuno, ma sei ancora all'università, un giorno ti trovi problemi economici o ti ammali e gli amici scompaiono.
2) ed allora perchè non frequentarli? ciao
qunado si è ragazzi si pensa che la'micizia dura per sempre e l'amore no!
intendi questo????
Io penso che l'amicizia abbia molte più possibilità di durare a lungo rispetto all'amore. Magari dà meno emozioni, ma è più duratura... in genere...
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Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Sims » 06/07/2010, 21:53
Forse tu hai in mente quel concetto di compagnia di amici che si ritrovano sempre insieme, che a Pasquetta, Capodanno, i sabati sera sai che ci sono. Quel tipo di amicizia rassicurante perché riempie i tempi che la nostra società considera obbligatoriamente dedicabili al "divertimento".Ares87 ha scritto:Solo con L sicuro che posso uscirci solo che, sai com'è, il fine settimana alla fine si sta tutti insieme... però posso provare a proporgielo quando proprio non ho voglia di vedere gli altri...
Con quelli dell'uni si, siamo usciti parecchie volte insieme il fine settimana, infati con loro nessun problema... Qui l'unica cosa è che non sono uscite regolari, vuoi anche solo per un fatto di organizzazione... è molto più semplice vedersi con i tuoi amici sotto casa e andare da qualche parte piuttosto che con loro che abitiamo tutti lontanti. E poi come me anche loro hanno i loro amici...
Io non ho mai avuto una compagnia, pur avendo tanti amici. Ogni volta, che io fossi fidanzata o single, c'era da rimboccarsi le maniche e vedere chi c'era. Sbattersi fino in città, perché io abito in provincia. Tuttora che convivo se usciamo con gli amici "di lui" sono sempre quelli da cent'anni e anche se non tutti qualcuno c'è sempre; se decido che voglio vedere qualcuno dei "miei" amici sono tutti sparpagliati e tra loro a mala pena si conoscono. Incasinati a loro volta con altri giri... Ecco, è meno rassicurante (nel senso che ti capita che non ci sia nessuno che abbia tempo e magari le festone non riescono altrettanto bene) ma io adoro i miei amici. L'amica di più vecchia data che ho, da quando ero bambina, la vedo sì e no una volta all'anno e ci sentiamo di tanto in tanto ma nessuna delle due ha mai pensato che l'amicizia fosse finita.
Secondo me questo tuo amico lo potresti vedere in tutti quei momenti liberi diversi dal sabato sera. Ci avevi pensato?
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Messaggio da Amico82 » 06/07/2010, 23:43
Inizio a dirti che sei molto fortunato ad aver mantenuto i contatti con L fino a quest'età.Che fare quindi? Continuare a uscire con loro anche se non ne ho voglia, solo per non stare a casa (sarebbero proprio amicizie di comodo allora e la cosa non mi appartiene, però non vorrei nemmeno allontanarmi troppo da L, così come hanno già fatto in tanti)? Cercare di uscire più spesso con quelli dell'università? Farsi dei nuovi amici?
EPILOGO : So bene che molti vorrebbero averne di questi problemi, ma cercate di immedesimarvi in chi ha sempre considerato l'amicizia un valore fondamentale della sua esistenza e che adesso se ne sente privo sempre più spesso... La cosa è destabilizzante...
tante persone perdono gli amici d'infanzia per strada, gli amici d'infanzia sono quelli che ti conoscono e che ti capiscono di più (ovviamente se sono veri amici ma dopo tutti sti anni non lo metterei in dubbio).
io ad esempio non ho nessun amico d'infanzia (li ho persi tutti o meglio ci siamo allontanati già dai tempi delle scuole, ma pensandoci dopo non erano veri amici ma solo compagni. pensa che alcuni di questi se li incontro oggi per strada manco mi salutano!!!) e i miei piu cari amici li ho conosciuti tutti dopo i 20 anni.
Certamente mi trovo bene con loro e, per ora, sono sicuro che sono dei veri amici anche se è come se mi mancasse qualcosa... è difficile spiegarlo... praticamente loro di me (e io di loro) conoscono (conosco) solo una piccola parte della mia vita. Non abbiamo giocato assieme da bambini, non siamo andati a scuola assieme, non abbiamo condiviso le prime uscite adolescenziali,non abbiamo condiviso i i primi amori,ecc ecc... dev'essere molto bello avere un amico con cui inizi a condividere la tua vita (fin dall'asilo) e con il quale la percorri una buona parte (se non tutta) della strada assieme.
Quindi il mio primo consiglio è: qualunque cosa tu decida cerca di non allontanarti e di non mollare l'amicizia con L, per nessun motivo! 20 anni di amicizia non si possono buttare nel cessx!
Per quanto riguarda questo gruppo di amici è evidente (da come scrivi) che non ti trovi bene con loro:
C'è tanta gente che esce con conoscenti (pur non trovandosi a proprio agio) solo per uscire e non stare in casa da sola (come c'è tanta gente che si fidanza solo per non rimanere da sola ma questo è un altro discorso)
io personalmente non sono uno di quelli (e penso di essere uno dei pochi che ragiona così), esco solo con gente con la quale mi fa piace uscire altrimenti preferisco starmene solo a casa (mi è successo in passato di trovarmi in mezzo a compagnie che non mi andavano. ho fatto anche la prova di uscirci per 3-4 volte ma alla fine mi sono accorto che proprio non mi ci trovavo (vuoi perchè avevamo gusti diversi vuoi perchè mi trovavo come un pesce fuor d'acqua, ecc ecc). E' difficile darti un consiglio ma visto che non ti trovi bene con loro secondo me è inutile continuare questa "farsa"(anche perchè non potrebbe durare a lungo, tu stesso dici di sentirti "angosciato" quando stanno per iniziare i fine settimana). Secondo me dovresti trovarti dei nuovi amici con cui ti trovi bene ed uscire con loro (magari con quelli dell'università). per quanto riguarda L. dovresti tentare di svincolare la sua amicizia dalle sue uscite con questi suoi amici. Nel senso che pur essendo molto amici non dovete per forza uscire sempre assieme, lui magari si trova bene con questa compagnia e non ha intenzione di abbandonarla.
Allo stesso tempo però devi continuare a coltivare l'amicizia con lui, magari vi vedete da soli una sera diversa (magari il mercoledi o il venerdi) oppure la domenica...
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Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Amico82 » 07/07/2010, 0:09
Sono d'accordo solo in parte cara Parola.parola ha scritto:[...]
2) non devi pensare che esistano solo due persone: puo essere che non sarete piu' amici come una volta, ma sempre amici. si cambia, nessuno volta le spalle a nessuno . ti faccio un esempio: una mia amica era la leader del nostro gruppo di ventenni. tutte l'hanno abbandonata tranne me che tengo i contatti (anche se molto meno di una volta). lei ha sofferto molto, ma era inevitabile : le altre si sono sposate, figli, lavoro, sono maturate mentre lei è rimasta immutabile. tu non sei responsabile di l.
Ho notato che siete in tanti che pensare così, ma forse è anche un modo per giustificarsi e per non sentirsi in colpa di aver rotto una o più amicizie.
Sono d'accordo sul fatto che, con il passare del tempo, visti anche i cambiamenti di ognuno di noi (e le strade diverse che si intraprendono), i rapporti si affievoliscano ma se è una vera amicizia è difficile che ci si perda completamente.
Ovviamente è normale che le uscite e i contatti si riducano (penso ad esempio a chi si sposa e fa famiglia), però per mantenere un'amicizia a cui si tiene bastano anche piccoli gesti (un sms di saluto ogni tanto, una chiamata ogni tanto, farsi gli auguri di compleanno, di natale, ecc ecc).
Se c'è volontà ed interesse a mantere un'amicizia si può farlo, non è impossibile!
Se ci si perde completamente di di vista vuol dire che effettivamente con quelle persone non c'era una vera amicizia ma ci si frequentava solo per altri scopi (per uscire il sabato sera, per non rimanere soli in casa, ecc ecc).
Alcuni di voi dicono che effettivamente hanno "abbandonato degli amici", io lo dico con tutta sincerità che non l'ho mai fatto (anzi ho sempre cercato di fare il possibile per mantenere i contatti con le persone a cui tenevo). al contrario sono rimasto male diverse volte perchè sono stato "abbandonato" spesso senza motivi apparenti (si vede che dall'altra parte non ci tenevano alla mia amicizia)
Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Ospite » 07/07/2010, 10:13
mah per te amicizia è mandarsi sms a natale o fare una chiamata ogni tanto ? un po' facile no ????Amico82 ha scritto:[...]
.
Ovviamente è normale che le uscite e i contatti si riducano (penso ad esempio a chi si sposa e fa famiglia), però per mantenere un'amicizia a cui si tiene bastano anche piccoli gesti (un sms di saluto ogni tanto, una chiamata ogni tanto, farsi gli auguri di compleanno, di natale, ecc ecc).
Se c'è volontà ed interesse a mantere un'amicizia si può farlo, non è impossibile!
Se ci si perde completamente di di vista vuol dire che effettivamente con quelle persone non c'era una vera amicizia ma ci si frequentava solo per altri scopi (per uscire il sabato sera, per non rimanere soli in casa, ecc ecc).
Alcuni di voi dicono che effettivamente hanno "abbandonato degli amici", io lo dico con tutta sincerità che non l'ho mai fatto (anzi ho sempre cercato di fare il possibile per mantenere i contatti con le persone a cui tenevo). al contrario sono rimasto male diverse volte perchè sono stato "abbandonato" spesso senza motivi apparenti (si vede che dall'altra parte non ci tenevano alla mia amicizia)
e questo vuol dire non abbandonare gli amici?
ci sei rimasto male, ma i dolori sono altri.
si puo' anche cambiare e non avere piu' niente da dirsi... anche gli amori finiscono . e questo non vuol dire abbandonare nessuno.
abbandonare per me significa: sai che una persona è in difficoltà e non la aiuti (e tu stai bene)
ci sono purtroppo delle situazioni in cui sei malato e disperato e puoi fare anche degli errori (non rispondere alle chiamate etc). sono gli altri che non ti dovrebbero abbandonare.. ma l'abbandono fa parte della vita . c'è sempre un motivo per essere felice!
ti assicuro che io mi ritengo una buona amica, ma so che crescendo ci sono cose piu' grosse.
e come dice sims (che in effetti ha avuto una vita che l'ha fatta maturare): ma sei proprio sicuro di non avere lasciato per strada nessuno? qualcuno che per te non era importante e per lui si'? e sei sicuro che qualcuno non dica lo stesso di te? in generale guardiamo sempre la pagliuzza nell'occhio altrui e non la trave nel nostro.
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Re: Meglio male accompagnati che soli?
Messaggio da Sims » 07/07/2010, 16:48
Mamma mia, ho l'impressione che ti ricordi davvero tanto di meparola ha scritto:mah per te amicizia è mandarsi sms a natale o fare una chiamata ogni tanto ? un po' facile no ????
e questo vuol dire non abbandonare gli amici?
ci sei rimasto male, ma i dolori sono altri.
si puo' anche cambiare e non avere piu' niente da dirsi... anche gli amori finiscono . e questo non vuol dire abbandonare nessuno.
abbandonare per me significa: sai che una persona è in difficoltà e non la aiuti (e tu stai bene)
ci sono purtroppo delle situazioni in cui sei malato e disperato e puoi fare anche degli errori (non rispondere alle chiamate etc). sono gli altri che non ti dovrebbero abbandonare.. ma l'abbandono fa parte della vita . c'è sempre un motivo per essere felice!
ti assicuro che io mi ritengo una buona amica, ma so che crescendo ci sono cose piu' grosse.
e come dice sims (che in effetti ha avuto una vita che l'ha fatta maturare): ma sei proprio sicuro di non avere lasciato per strada nessuno? qualcuno che per te non era importante e per lui si'? e sei sicuro che qualcuno non dica lo stesso di te? in generale guardiamo sempre la pagliuzza nell'occhio altrui e non la trave nel nostro.
Hai centrato in pieno cosa intendevo: la vita è più grande di noi e a volte non si riesce a stare dietro a tutto e si compiono delle scelte. A volte ci si rende conto solo dopo di cosa è successo.
Aggiungo che a volte si capisce che certe persone non sono così amiche come si credeva e lentamente le si lascia indietro sul nostro cammino. Ma è una cosa che evidentemente bisogna provare per capire. Ah, quante volte hanno mollato indietro me...
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Messaggio da Amico82 » 07/07/2010, 21:29
Evidentemente mi hai frainteso (ma sono anch'io che mi sono spiegato male). intendevo dire che a causa degli impegni (lavoro, famiglia, ecc) dopo un certo periodo è sempre più difficile vedersi o sentirsi spesso (a 20 anni è diverso, studi, non hai famiglia e figli piccoli, ecc mentre a 35-40 anni è un po' piu complicato). Ma non per questo uno deve sparire completamente (tu affermavi che dopo un po' le situazioni personali tendono ad allontanarci definitivamente), l'importante è che un amico sia sempre presente (e qui dicevo che non costa nulla mandare qualche sms a settimana, chiamare ogni tanto, farsi gli auguri di compleanno, di natale,ecc...)parola ha scritto:[...]
mah per te amicizia è mandarsi sms a natale o fare una chiamata ogni tanto ? un po' facile no ????
e questo vuol dire non abbandonare gli amici?
ci sei rimasto male, ma i dolori sono altri.
si puo' anche cambiare e non avere piu' niente da dirsi... anche gli amori finiscono . e questo non vuol dire abbandonare nessuno.
abbandonare per me significa: sai che una persona è in difficoltà e non la aiuti (e tu stai bene)
ci sono purtroppo delle situazioni in cui sei malato e disperato e puoi fare anche degli errori (non rispondere alle chiamate etc). sono gli altri che non ti dovrebbero abbandonare.. ma l'abbandono fa parte della vita . c'è sempre un motivo per essere felice!
ti assicuro che io mi ritengo una buona amica, ma so che crescendo ci sono cose piu' grosse.
e come dice sims (che in effetti ha avuto una vita che l'ha fatta maturare): ma sei proprio sicuro di non avere lasciato per strada nessuno? qualcuno che per te non era importante e per lui si'? e sei sicuro che qualcuno non dica lo stesso di te? in generale guardiamo sempre la pagliuzza nell'occhio altrui e non la trave nel nostro.
Se una persona ci tiene a te si farà sempre sentire, il fatto che non si faccia piu sentire (salvo causa di forza maggiore tipo grave malattia o chissà cosa) vuol dire che tutto sommato non gliene frega un granchè di te.
l'amicizia non è solo uscire tutti i week-end assieme ma anche, e soprattutto, la presenza!!
Per me l'abbandono è tutt'altra cosa: ad esempio una persona, con la quale sei stato amico (non un semplice conoscente) e un po' alla volta, senza motivo, non si fa piu sentire per niente, non risponde piu ai tuoi sms o chiamate, ti blocca su msn, se lo incontri per strada ti saluta a malapena o neanche lo fa...
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Messaggio da Ares87 » 07/07/2010, 21:40
Concordo con te su tutto!!!Amico82 ha scritto:[...]
Evidentemente mi hai frainteso (ma sono anch'io che mi sono spiegato male). intendevo dire che a causa degli impegni (lavoro, famiglia, ecc) dopo un certo periodo è sempre più difficile vedersi o sentirsi spesso (a 20 anni è diverso, studi, non hai famiglia e figli piccoli, ecc mentre a 35-40 anni è un po' piu complicato). Ma non per questo uno deve sparire completamente (tu affermavi che dopo un po' le situazioni personali tendono ad allontanarci definitivamente), l'importante è che un amico sia sempre presente (e qui dicevo che non costa nulla mandare qualche sms a settimana, chiamare ogni tanto, farsi gli auguri di compleanno, di natale,ecc...)
Se una persona ci tiene a te si farà sempre sentire, il fatto che non si faccia piu sentire (salvo causa di forza maggiore tipo grave malattia o chissà cosa) vuol dire che tutto sommato non gliene frega un granchè di te.
l'amicizia non è solo uscire tutti i week-end assieme ma anche, e soprattutto, la presenza!!
Per me l'abbandono è tutt'altra cosa: ad esempio una persona, con la quale sei stato amico (non un semplice conoscente) e un po' alla volta, senza motivo, non si fa piu sentire per niente, non risponde piu ai tuoi sms o chiamate, ti blocca su msn, se lo incontri per strada ti saluta a malapena o neanche lo fa...
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Messaggio da Niobe85 » 07/07/2010, 22:48
La penso esattamente come te!!Amico82 ha scritto:[...]
Evidentemente mi hai frainteso (ma sono anch'io che mi sono spiegato male). intendevo dire che a causa degli impegni (lavoro, famiglia, ecc) dopo un certo periodo è sempre più difficile vedersi o sentirsi spesso (a 20 anni è diverso, studi, non hai famiglia e figli piccoli, ecc mentre a 35-40 anni è un po' piu complicato). Ma non per questo uno deve sparire completamente (tu affermavi che dopo un po' le situazioni personali tendono ad allontanarci definitivamente), l'importante è che un amico sia sempre presente (e qui dicevo che non costa nulla mandare qualche sms a settimana, chiamare ogni tanto, farsi gli auguri di compleanno, di natale,ecc...)
Se una persona ci tiene a te si farà sempre sentire, il fatto che non si faccia piu sentire (salvo causa di forza maggiore tipo grave malattia o chissà cosa) vuol dire che tutto sommato non gliene frega un granchè di te.
l'amicizia non è solo uscire tutti i week-end assieme ma anche, e soprattutto, la presenza!!
Per me l'abbandono è tutt'altra cosa: ad esempio una persona, con la quale sei stato amico (non un semplice conoscente) e un po' alla volta, senza motivo, non si fa piu sentire per niente, non risponde piu ai tuoi sms o chiamate, ti blocca su msn, se lo incontri per strada ti saluta a malapena o neanche lo fa...
Messaggio da fabos84 » 07/07/2010, 23:33
Amico82 ha scritto:[...]
Evidentemente mi hai frainteso (ma sono anch'io che mi sono spiegato male). intendevo dire che a causa degli impegni (lavoro, famiglia, ecc) dopo un certo periodo è sempre più difficile vedersi o sentirsi spesso (a 20 anni è diverso, studi, non hai famiglia e figli piccoli, ecc mentre a 35-40 anni è un po' piu complicato). Ma non per questo uno deve sparire completamente (tu affermavi che dopo un po' le situazioni personali tendono ad allontanarci definitivamente), l'importante è che un amico sia sempre presente (e qui dicevo che non costa nulla mandare qualche sms a settimana, chiamare ogni tanto, farsi gli auguri di compleanno, di natale,ecc...)
Se una persona ci tiene a te si farà sempre sentire, il fatto che non si faccia piu sentire (salvo causa di forza maggiore tipo grave malattia o chissà cosa) vuol dire che tutto sommato non gliene frega un granchè di te.
l'amicizia non è solo uscire tutti i week-end assieme ma anche, e soprattutto, la presenza!!
Per me l'abbandono è tutt'altra cosa: ad esempio una persona, con la quale sei stato amico (non un semplice conoscente) e un po' alla volta, senza motivo, non si fa piu sentire per niente, non risponde piu ai tuoi sms o chiamate, ti blocca su msn, se lo incontri per strada ti saluta a malapena o neanche lo fa...
Anch'io la penso allo stesso modo.
Messaggio da Ospite » 08/07/2010, 12:40
anchio ?? mi sono spiegata.Amico82 ha scritto:[...]
Evidentemente mi hai frainteso (ma sono anch'io che mi sono spiegato male). intendevo dire che a causa degli impegni (lavoro, famiglia, ecc) dopo un certo periodo è sempre più difficile vedersi o sentirsi spesso (a 20 anni è diverso, studi, non hai famiglia e figli piccoli, ecc mentre a 35-40 anni è un po' piu complicato). Ma non per questo uno deve sparire completamente (tu affermavi che dopo un po' le situazioni personali tendono ad allontanarci definitivamente), l'importante è che un amico sia sempre presente (e qui dicevo che non costa nulla mandare qualche sms a settimana, chiamare ogni tanto, farsi gli auguri di compleanno, di natale,ecc...)
Se una persona ci tiene a te si farà sempre sentire, il fatto che non si faccia piu sentire (salvo causa di forza maggiore tipo grave malattia o chissà cosa) vuol dire che tutto sommato non gliene frega un granchè di te.
l'amicizia non è solo uscire tutti i week-end assieme ma anche, e soprattutto, la presenza!!
Per me l'abbandono è tutt'altra cosa: ad esempio una persona, con la quale sei stato amico (non un semplice conoscente) e un po' alla volta, senza motivo, non si fa piu sentire per niente, non risponde piu ai tuoi sms o chiamate, ti blocca su msn, se lo incontri per strada ti saluta a malapena o neanche lo fa...
ci sono situazioni personai che ti allontanano: malattie, soldi, problemi familiari. cose GOSSE, non fisiologiche come farsi una famiglia.
ti parlo di situazioni pesanti, negative....
con l'età o con l'esperienza (e voi non avete 30 anni) si perdona e si diventa tolleranti. meno idealisti e piu' consapevoli, meno egocentrici...
a mio parere l'amicizia vera è esserci sempre, molto piu' di quelloche dici tu, chiedersi perchè un amco non si fa sentire, ascoltaro per ore quando è malato, aiutarlo economicamente.
ma ognuno ha avuto le sue esperienze ....
ciao
p.s: non te lo posso spiwgare, è una frase brutta, ma bisogna viverle certe situazioni e nel forum non ci si puo' conoscere. ciao
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Messaggio da francesco75 » 13/08/2010, 16:14
"Odio coloro che mi tolgono la solitudine senza farmi compagnia."
..chiaro no?
Messaggio da waxwork78 » 13/08/2010, 16:53
La scorsa settimana ho fatto una settimana in Puglia da un mio amico ?? mi doveva tirar sù di morale x i casini che ho con mia moglie beh ... ero io ?? lo trascinavo a destra e a sinistra ... sta uscendo da una depressione forte lui ... a volte mi sentivo solo, a parlare pure da solo vederlo spento ... brutta cosa la depressione mia moglie ne è uscita fuori ma facendo spegnere me ... aggrappandosi forte così forte a me da buttarmi giù ... ora lei sta bene ... io mi sono svegliato ma è troppo tardi
(tranquilli non sono depresso io ce ne vuole x deprimermi )
In definitiva da soli si può star sì bene ma i problemi si risolvono in 2
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