le due facce della solitudine

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kairos
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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da kairos » 30/04/2010, 22:00

Rita77xx ha scritto:[...]




Penso sia importante trovare il giusto equilibrio tra momenti di solitudine positiva ci aiuta a ritrovare noi stessi e momenti in cui si sta con gli altri Anzi il fatto di stare un po' da soli ci aiuta ad aprezzare la compagnia degli altri, la cosa brutta è quando la solitudine non è una condizione cercata ma l' avvertiamo come subita, allora lì si soffre e di brutto.
Ciao Rita,

si quando la solitudine è subita si soffre terribilmente,perché ci sentiamo esclusi,non apprezzati e cominciamo a fare il confronto con gli altri che vediamo più importanti di noi,più felici,pieni di gente che li cerca e li ama.
La realtà è diversa ma noi in queste situazioni non ci sentiamo a posto,come deprivati di diritti che ci spettano.... E' un argomento molto delicato questo,soprattutto se c'è di mezzo il rifiuto da parte di una persona per noi molto importante....

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Eliosbm71
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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da Eliosbm71 » 01/05/2010, 21:32

kairos ha scritto:[...]


Le tue parole sono davvero preziose,le apprezzo molto perché si capisce che sono frutto di esperienze.
Faccciamo spesso l'errore di etichettare quello che ci accade come negativo mentre è solo una tappa che magari sta per aprirci le porte a qualcosa di migliore,di più favorevole per noi. Penso che è il cambiamento che ci spaventa,ci attacchiamo a ciò che ci dà sicurezza e quando questo viene meno ci sembra di non avere più la terra sotto i piedi e di precipitare nel vuoto.
Grazie ancora!
Ciao Kairos
Hai ragione a considerare la paura del cambiamento, ma diventa paura quando non crediamo in noi stessi. La vita ci pone sempre dei cambiamenti, perche' non viviamo da soli e spesso la nostra vita dipende da quella di altri. Quindi il vero valore aggiunto della solitudine sta nella capacita' di fermarci e nella possibilita' di riflettere onestamente con noi stessi e trarre sempre piu' forza. Una volta sereni, tornare nel mondo e affrontare i cambiamenti con una sinergia continua. Allora si' che la solitudine e' positiva. Se invece diventa l'isolotto del naufragio delle sicurezze, allora restera' una prigione via via piu' stretta nel tempo. La sicurezza e' solo in noi stessi e non potra' mai essere all'esterno.
Un abbraccio.
Ho un sogno: Essere amato per quello che sono e amare quanto vorrei essere amato.

Massimiliano

kairos
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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da kairos » 02/05/2010, 20:20

Eliosbm71 ha scritto:[...]



Ciao Kairos
Hai ragione a considerare la paura del cambiamento, ma diventa paura quando non crediamo in noi stessi. La vita ci pone sempre dei cambiamenti, perche' non viviamo da soli e spesso la nostra vita dipende da quella di altri. Quindi il vero valore aggiunto della solitudine sta nella capacita' di fermarci e nella possibilita' di riflettere onestamente con noi stessi e trarre sempre piu' forza. Una volta sereni, tornare nel mondo e affrontare i cambiamenti con una sinergia continua. Allora si' che la solitudine e' positiva. Se invece diventa l'isolotto del naufragio delle sicurezze, allora restera' una prigione via via piu' stretta nel tempo. La sicurezza e' solo in noi stessi e non potra' mai essere all'esterno.
Un abbraccio.
Ciao Massimiliano,
condivido il tuo pensiero. Tante cose però avvengono a livello inconscio quindi sì, riflettendo arrivo serenamente a queste conclusioni ma gli stati d'animo spesso dicono tutt'altro e sono difficili da tenere sotto controllo.
Comunque sto comprendendo sempre di più che chi non è capace di stare con se stesso non è capace neanche di stare con gli altri.
Ecco sto accettando che la solitudine è indispensabile perchè è l'unica che ci permette di riconoscere le maschere che ci mettiamo e di liberarcene.
Un abbraccio anche a te.

gfalco


Messaggio da gfalco » 02/05/2010, 20:25

e aggiungo.. chi non si vuol bene .. non riesce a voler bene agli altri..

kairos
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Messaggio da kairos » 02/05/2010, 20:28

gfalco ha scritto:e aggiungo.. chi non si vuol bene .. non riesce a voler bene agli altri..
:P niente di più vero!
Se capiamo questo siamo a buon punto ;)

gfalco


Messaggio da gfalco » 02/05/2010, 20:31

Il problema non è capireeeeeeeee

Io so tuttoooooooooooooo (modesto)

Il problema è guarireeeeeeeeeee :wcrash:

kairos
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Messaggio da kairos » 02/05/2010, 20:38

gfalco ha scritto:Il problema non è capireeeeeeeee

Io so tuttoooooooooooooo (modesto)

Il problema è guarireeeeeeeeeee :wcrash:
Hai centrato il problema Giuseppe,
ed è la parte più lunga quella della guarigione :'(
Ma essere consapevoli di aver bisogno di guarire credimi è essere sulla buona strada perché c'è chi vive (o meglio sopravvive) ignorando le proprie ferite.
Mi sembra Gandhi o qualche altro illuminato disse questa frase:

La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera

Ospite


Messaggio da Ospite » 02/05/2010, 20:46

kairos ha scritto:[...]Hai centrato il problema Giuseppe,
ed è la parte più lunga quella della guarigione :'(
Ma essere consapevoli di aver bisogno di guarire credimi è essere sulla buona strada perché c'è chi vive (o meglio sopravvive) ignorando le proprie ferite.
Mi sembra Gandhi o qualche altro illuminato disse questa frase:

La vostra gioia è il vostro dolore senza maschera
ma guarire dalla solitudine e' guarire trovando compagnia o riuscire a star bene da soli?
io non sopporto molto spesso la gente, il traffico, le colleghe, ed ho proprio bisogno di staccare, poi a casa c'e' da fare e il cervello comunque non smette di girare, tipo sto facendo questo, pero' poi non ho impegni, che palle...beh provo vedere se mi riesce far qualcosa da sola...
e intanto comincio a pensare a chi non mi calcola, a che non esisto, se muoio non viene nessuno al mio funerale...tutti bei pensieri 8)
e vorrei non sentire piu' i miei pensieri, e allora appunto li e il momento in cui mi stanco star con me stessa, e mi manca tanto proprio il PARLARE, chiaccherare con qualcuno. di me, ma anche di qualsiasi cosa...

kairos
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Messaggio da kairos » 02/05/2010, 21:34

@roberta@ ha scritto:[...]



ma guarire dalla solitudine e' guarire trovando compagnia o riuscire a star bene da soli?
io non sopporto molto spesso la gente, il traffico, le colleghe, ed ho proprio bisogno di staccare, poi a casa c'e' da fare e il cervello comunque non smette di girare, tipo sto facendo questo, pero' poi non ho impegni, che palle...beh provo vedere se mi riesce far qualcosa da sola...
e intanto comincio a pensare a chi non mi calcola, a che non esisto, se muoio non viene nessuno al mio funerale...tutti bei pensieri 8)
e vorrei non sentire piu' i miei pensieri, e allora appunto li e il momento in cui mi stanco star con me stessa, e mi manca tanto proprio il PARLARE, chiaccherare con qualcuno. di me, ma anche di qualsiasi cosa...
Ci vuole equilibrio tra l'una e l'altra cosa,non si può stare sempre in attività,nella mischia come non si può vivere senza contatti umani. Il problema è che entrambe le condizioni possono essere vissute in maniera non naturale direi. Penso che ognuno di noi ha bisogno di sapere che da qualche parte c'è qualcuno disposto a dialogare,a relazionarsi,se no non saremo qui in questo sito a scriverci
:)

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Messaggio da Ospite » 02/05/2010, 21:46

kairos ha scritto:[...]


Ci vuole equilibrio tra l'una e l'altra cosa,non si può stare sempre in attività,nella mischia come non si può vivere senza contatti umani. Il problema è che entrambe le condizioni possono essere vissute in maniera non naturale direi. Penso che ognuno di noi ha bisogno di sapere che da qualche parte c'è qualcuno disposto a dialogare,a relazionarsi,se no non saremo qui in questo sito a scriverci
:)
certo nessuno e' fatto per stare solo. ma anche se sono qua, e non e' sputare nel piatto...preferisco i rapporti reali, o comunque relazionarmi con qualcuno posso incontrare, guardare negli occhi.
e, nel mio caso, io cerco voi per chiaccherare e relazionarmi :)
ma nella realta' vorrei che chi ho gia' conosciuto, e posso frequentare, mi cercasse, come se avessi lasciato un buon ricordo, invece per motivi incomprensioni, sono lunatica, chudo spesso i rapporti per poi stare a vedere se queste persone mi cercano...come una prova...ma queste non mi calcolano piu'. questa e' la triste realta' come se la solitudine la indossassi bene ormai, ma cosciente anche che non sono nei pensieri di nessuno.
ma son sicura che tutto cio' dipende dal mio karma delle vite passate :DD :P evidentemente ho fatto qualcosa di male e devo pagare...
pero' questo forum e' pieno belle persone e non e' lecca c ula ggine ;)

kairos
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Messaggio da kairos » 02/05/2010, 22:03

@roberta@ ha scritto:[...]



certo nessuno e' fatto per stare solo. ma anche se sono qua, e non e' sputare nel piatto...preferisco i rapporti reali, o comunque relazionarmi con qualcuno posso incontrare, guardare negli occhi.
e, nel mio caso, io cerco voi per chiaccherare e relazionarmi :)
ma nella realta' vorrei che chi ho gia' conosciuto, e posso frequentare, non mi calcola. questa e' la triste realta' come se la solitudine la indosso bene ormai ma mi e' un po' imposta dal silenzio degli altri...
ma son sicura che tutto cio' dipende dal mio karma delle vite passate :DD :P evidentemente ho fatto qualcosa di male e devo pagare...
pero' questo forum e' pieno belle persone e non e' lecca c ula ggine ;)
Hai toccato dei tasti molto delicati Roberta,capisco benissimo come ci si sente a non ricevere attenzioni da chi vorremmo e a trovarci in una solitudine subita. Questa però non è una punizione o una pena da scontare,le cose spiacevoli che la vita ci mette davanti le possiamo interpretare come castighi ma sono solo dei segnali per farci capire dove stiamo andando...

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Messaggio da Eliosbm71 » 02/05/2010, 22:06

@roberta@ ha scritto:[...]



ma guarire dalla solitudine e' guarire trovando compagnia o riuscire a star bene da soli?
io non sopporto molto spesso la gente, il traffico, le colleghe, ed ho proprio bisogno di staccare, poi a casa c'e' da fare e il cervello comunque non smette di girare, tipo sto facendo questo, pero' poi non ho impegni, che palle...beh provo vedere se mi riesce far qualcosa da sola...
e intanto comincio a pensare a chi non mi calcola, a che non esisto, se muoio non viene nessuno al mio funerale...tutti bei pensieri 8)
e vorrei non sentire piu' i miei pensieri, e allora appunto li e il momento in cui mi stanco star con me stessa, e mi manca tanto proprio il PARLARE, chiaccherare con qualcuno. di me, ma anche di qualsiasi cosa...
Ciao Roberta
Intanto benvenuta e buona permanenza.
Come dicevo a Kairos, la solitudine e' una componente della nostra vita, quindi volenti o nolenti la conosciamo. il punto sta nel capire che la nostra vita si intreccia con le altre e a volte, diciamo anche spesso, le nostre necessita' non sono allineate alle altre. quindi dobbiamo sforzarci e cercare sempre nuove vie per comunicare o trovare persone, come noi, desiderose di parlare, in modo da avere sempre piu' possibilita'. il mio consiglio e', quindi, di non scoraggiarti e di farti conoscere il piu' possibile in modi diversi, tipo circoli, volontariato e altro. Certo il tempo puo' essere poco, ma solo provarci aiuta a sentirsi meno soli.
un abbraccio.
Ho un sogno: Essere amato per quello che sono e amare quanto vorrei essere amato.

Massimiliano

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Messaggio da Ospite » 02/05/2010, 22:19

Eliosbm71 ha scritto:[...]



Ciao Roberta
Intanto benvenuta e buona permanenza.
Come dicevo a Kairos, la solitudine e' una componente della nostra vita, quindi volenti o nolenti la conosciamo. il punto sta nel capire che la nostra vita si intreccia con le altre e a volte, diciamo anche spesso, le nostre necessita' non sono allineate alle altre. quindi dobbiamo sforzarci e cercare sempre nuove vie per comunicare o trovare persone, come noi, desiderose di parlare, in modo da avere sempre piu' possibilita'. il mio consiglio e', quindi, di non scoraggiarti e di farti conoscere il piu' possibile in modi diversi, tipo circoli, volontariato e altro. Certo il tempo puo' essere poco, ma solo provarci aiuta a sentirsi meno soli.
un abbraccio.
sai che c'e' eliosbm71 che c'e' voglia di divertirsi, io ho solo voglia andare al mare possibilmente con qualcuno, perche' poi sola dopo mezz'ora non so piu' che fare, ho voglia di fare un viaggio, pero' in compagnia, solo il fatto poterlo organizzare con qualcuno...ho voglia andare ad un concerto e ballare come una forsennata, di volontariato non sarei proprio in grado, ho troppo bisogno di cose per me, i circoli mi annoiano. grazie consiglio ma e' cosi. comunque mi piace il "il punto sta nel capire che la nostra vita si intreccia con le altre e a volte, diciamo anche spesso, le nostre necessita' non sono allineate alle altre." e piu' che capire, accettarlo senza darsi delle colpe ma considerarla una sfortunata coincidenza...non affinita'.

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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da kim90 » 04/05/2010, 18:34

Niobe85 ha scritto:[...]

Ciao Kim, quello che dici è vero e lo condivido, ma mi chiedo, come si scinde la sofferenza dal dolore?

Premetto che non mi voglio arrogare il diritto di impartire consigli su questo argomento, tuttavia mi sono permesso di esprime un parere a motivo di esperienze del tutto personali.
Per esempio la letteratura di competenza (psicodinamica) ci pone delle importanti riflessioni e si tratta, secondo me, di comprenderne il significato più profondo.

Alcuni autori citano: “la strada per ampliare l’esperienza passa dunque per l’atto di soffrire che non deve però ripiegarsi su se stesso e produrre continuo dolore, ma divenire il mezzo per acquisire nuove consapevolezze, un nuovo modo di porsi alla vita”... Lo so, mi dirai facile da dirsi ma difficile da attuare!
Io credo che ciascuno di noi ha le risorse per vivere la sofferenza nei modi migliori, come per la solitudine, quando asserivo che essa è in grado di pulire la mente.
Purtroppo l’errore più frequente è quello di confondere la sofferenza che porta evoluzione con quella cercata o ampliata dalla nostra mente. Penso che ognuno ha piena facoltà e capacità di affrontare i momenti difficili con un percorso più ampio, senza bloccarsi in modo improduttivo su se stessi, anzi vissuti come processo di trasformazione .

Infine ricordiamoci che stiamo parlando di sofferenza, il tema di questo topic invece era la solitudine, certo due argomenti diversi ma che in molti casi si coniugano sulla stessa strada.


Ciao

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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da Niobe85 » 04/05/2010, 19:15

kim90 ha scritto:[...]




Premetto che non mi voglio arrogare il diritto di impartire consigli su questo argomento, tuttavia mi sono permesso di esprime un parere a motivo di esperienze del tutto personali.
Per esempio la letteratura di competenza (psicodinamica) ci pone delle importanti riflessioni e si tratta, secondo me, di comprenderne il significato più profondo.

Alcuni autori citano: “la strada per ampliare l’esperienza passa dunque per l’atto di soffrire che non deve però ripiegarsi su se stesso e produrre continuo dolore, ma divenire il mezzo per acquisire nuove consapevolezze, un nuovo modo di porsi alla vita”... Lo so, mi dirai facile da dirsi ma difficile da attuare!
Io credo che ciascuno di noi ha le risorse per vivere la sofferenza nei modi migliori, come per la solitudine, quando asserivo che essa è in grado di pulire la mente.
Purtroppo l’errore più frequente è quello di confondere la sofferenza che porta evoluzione con quella cercata o ampliata dalla nostra mente. Penso che ognuno ha piena facoltà e capacità di affrontare i momenti difficili con un percorso più ampio, senza bloccarsi in modo improduttivo su se stessi, anzi vissuti come processo di trasformazione .

Infine ricordiamoci che stiamo parlando di sofferenza, il tema di questo topic invece era la solitudine, certo due argomenti diversi ma che in molti casi si coniugano sulla stessa strada.


Ciao
Ciao Kim, grazie per questa delucidazione, ti sei espresso in maniera semplice e diretta e condivido pienamente quello che dici. Come te credo che la sofferenza, così come anche i momenti difficili, oltre ad essere importanti insegnanti di vita, aiutino a prendere coscienza della nostra forza e quindi ci permettono di evolverci.
Grazie ancora, ciao.
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...

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Messaggio da kairos » 04/05/2010, 21:31

Eliosbm71 ha scritto:[...]



Ciao Roberta
Intanto benvenuta e buona permanenza.
Come dicevo a Kairos, la solitudine e' una componente della nostra vita, quindi volenti o nolenti la conosciamo. il punto sta nel capire che la nostra vita si intreccia con le altre e a volte, diciamo anche spesso, le nostre necessita' non sono allineate alle altre. quindi dobbiamo sforzarci e cercare sempre nuove vie per comunicare o trovare persone, come noi, desiderose di parlare, in modo da avere sempre piu' possibilita'. il mio consiglio e', quindi, di non scoraggiarti e di farti conoscere il piu' possibile in modi diversi, tipo circoli, volontariato e altro. Certo il tempo puo' essere poco, ma solo provarci aiuta a sentirsi meno soli.
un abbraccio.
Ciao Massimiliano,
Il volontariato e i circoli sono cose molto belle e utili però non tutto va bene per tutti. Quando uno vive un profondo momento di solitudine e
perdipiù subita,non accettata,non compresa,buttarsi in situazioni che non sente proprie potrebbe portare al rischio di fuggire da sè e rimanere ulteriormente deluso da esperienze che non risultano per niente appaganti. Io penso che bisogna ascoltarsi molto,capire cos'è che vogliamo veramente e che siamo pronti a vivere in questo momento e da qualche parte la risposta arriva quando meno ce l'aspettiamo.
Io mi sono dedicata per anni a tempo pieno al volontariato,diciamo così,attraverso un movimento religioso. Ho cominciato molto giovane,ad un certo punto mi sono accorta che non era quello che realmente volevo e
che c'erano molte esperienze di cui mi stavo privando. Con fatica ho accettato che quelle esperienze erano necessarie per la mia evoluzione ed è stato l'inizio di una grande liberazione.

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Messaggio da bluver » 05/05/2010, 0:54

kairos ha scritto:[...]



Il volontariato e i circoli sono cose molto belle e utili però non tutto va bene per tutti. Quando uno vive un profondo momento di solitudine e
perdipiù subita,non accettata,non compresa,buttarsi in situazioni che non sente proprie potrebbe portare al rischio di fuggire da sè e rimanere ulteriormente deluso da esperienze che non risultano per niente appaganti. Io penso che bisogna ascoltarsi molto,capire cos'è che vogliamo veramente e che siamo pronti a vivere in questo momento e da qualche parte la risposta arriva quando meno ce l'aspettiamo.
.
Sono d'accordo
Il volontariato o altri impegni associazionistici sono importanti (a mio avviso), possono essere un occasione per creare rapporti umani significativi , ma vanno scelti non come riempitivo ma in relazione al nostro modo di essere, a quello in cui credamo, a cosa siamo in grado di dare. Io ho scelto in cosa impegnarmi nei momenti in cui stavo meglio, in cui sapevo cosa volevo
Ti dirò di più. Forse anche per il tipo di attività in cui sono impegnata, nei momenti in cui c'era negativa solitudine, poi tramutata in solitudine "positiva" intesa come momento per svuotare la mente (come l'ha definita Kim) per poi rielaborare il tutto, io ho allentato i miei impegni e le mie disponibilità.
Certo i rapporti che avevo costruito, anche nell'associazione, sono stati importanti per sentire il sostegno degli altri, non ho tagliato i ponti con loro. Ma ho ripreso le attività vere solo quando ho iniziato a superare quella fase critica.
Io son come loro in perpetuo volo

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Messaggio da Eliosbm71 » 05/05/2010, 13:54

@roberta@ ha scritto:[...]



sai che c'e' eliosbm71 che c'e' voglia di divertirsi, io ho solo voglia andare al mare possibilmente con qualcuno, perche' poi sola dopo mezz'ora non so piu' che fare, ho voglia di fare un viaggio, pero' in compagnia, solo il fatto poterlo organizzare con qualcuno...ho voglia andare ad un concerto e ballare come una forsennata, di volontariato non sarei proprio in grado, ho troppo bisogno di cose per me, i circoli mi annoiano. grazie consiglio ma e' cosi. comunque mi piace il "il punto sta nel capire che la nostra vita si intreccia con le altre e a volte, diciamo anche spesso, le nostre necessita' non sono allineate alle altre." e piu' che capire, accettarlo senza darsi delle colpe ma considerarla una sfortunata coincidenza...non affinita'.
Ciao roberta
Scusa per il ritardo con cui ti rispondo: tra famiglia e lavoro sono pieno fino ai capelli.
Capisco il tuo disagio e il mio consiglio era proprio finalizzato a farti conoscere gente nuova. La partecipazione ai circoli o altro ti deve servire per conoscere persone diverse e confrontarti con realta' sempre nuove.
Non credere che siano poche le persone che accusano un disagio come il tuo e spesso sono in mezzo alla gente tutto il girno, come il sottoscritto, e spesso e' solo una questione di domanda e offerta. Approfittando di tutte le situazioni, si puo' arrivare a conoscere persone con le nostre esigenze e creare un gruppo o anche solo un amico. So' di miei conoscenti che frequentano circoli solo per incontrare cari amici in un contesto comune, avendo purtroppo poco tempo libero. Non e' molto carino dirlo, ma l'attivita' spesso passa in secondo piano. Sono convinto che l'impegno e la buona volonta' vengono sempre ripagati e vedrai che la costanza ti permettera' di incontrare qualcuno con cui divertirti. Lo so', ci vuole tempo, ma e' l'unico consiglio che ho da darti. le scorciatoie sono troppo pericolose.
Un abbraccio.
Ho un sogno: Essere amato per quello che sono e amare quanto vorrei essere amato.

Massimiliano

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Messaggio da Ospite » 05/05/2010, 22:26

Eliosbm71 ha scritto:[...]
Ciao roberta
Scusa per il ritardo con cui ti rispondo: tra famiglia e lavoro sono pieno fino ai capelli.
Capisco il tuo disagio e il mio consiglio era proprio finalizzato a farti conoscere gente nuova. Un abbraccio.
grazie :cheers: tranqui, lo so!

carmen64

Re: le due facce della solitudine

Messaggio da carmen64 » 07/05/2010, 16:30

kairos ha scritto:Ciao amici del forum!
Il tema solitudine ricorre spesso nelle nostre conversazioni,penso che infondo ognuno la sperimenta. Vorrei condividere con voi alcuni pensieri al riguardo che ho letto in un libro molto interessante che affronta appunto questo argomento. Citando Quinodoz l'autore dice:"la solitudine ha due facce:può eseere una consigliera mortale,ma,quando la si addomestica può diventare un'amica infinitamente preziosa".
I momenti di solitudine non arrivano per caso,significa che abbiamo bisogno di una pausa per stare un po' con noi stessi,per ascoltarci,capire di cosa abbiamo veramente bisogno e chiederci:chi sono io senza gli "altri"?
"C'è quindi una solitudine sana,gratificante,feconda,quella per cui ci si pone senza turbamento di fronte a se stessi e che apre alla vita.(...)C'è una solitudine illuminante,come momento necessario per la presa di coscienza di sè e dell'altro in piena distinzione e autonomia,e una solitudine carica di ombre,dove non c'è spazio per l'incontro,ma ci si sente esclusi e si esclude,si è lontani e si allontana(...) C'è una solitudine che va cercata e c'è una solitudine che va evitata.

("Dentro la solitudine" di Vittorio Luigi Castellazzi) :mangahello:
ciao sono carmen
io in questo periodo mi sento sola e la solitudine mi pesa.
eppure vivo con mia madre, mia sorella, mia figlia.
è una solitudine interiore, è un momento nero per me e penso che nessuno possa capirmi
la solutudine a volte è una sensazione, che non dipende dalla gente che hai intorno
ciao

Ospite


Messaggio da Ospite » 07/05/2010, 17:44

Ho temuto la solitudine quando non la conoscevo perchè sentivo di dipendere troppo da qualcuno. In realtà, credo, avevo paura di ascoltarmi e di ritrovarmi a faccia a faccia con me stessa... con una sconosciuta che con molta probabilità neanche mi sarebbe piaciuta. Per una serie di motivi mi sono trovata sola senza sapere come gestirmi in questa strana e nuova situazione, dovevo iniziare da zero.. la mia vita aveva subito profonde trasformazioni e la mia socialità doveva cambiare. Dentro ero nervosa, piena di situazioni irrisolte, piena di conflitti .. era quello che temevo .. Piano piano ho scoperto quanto fosse gratificante acquisire la serenità, quanto fosse piacevole trovare le risposte che cercavo, quanto fosse salutare ritrovare la calma e con essa il mio equilibrio. Oggi ho ancora bisogno di stare un pò sola e lo faccio volentieri perchè sò ne ho davvero bisogno.. devo portare un pò di silenzio dentro me ... La cosa positiva è che mentre dentro mi sto tranquillizzando fuori hanno iniziato a cercarmi alcuni amici, piano piano si sono aperte da sole alcune porte senza che io abbia fatto niente di particolare... Tutto questo mi ha rafforzato la convinzione che senza adoperarci troppo ma solo cercando le risposte dentro di noi riusciamo ad ottenere quello che cerchiamo, senza accanimenti che sono solo sprechi di energie.

newage72

Re: le due facce della solitudine

Messaggio da newage72 » 07/05/2010, 22:07

kairos ha scritto:Ciao amici del forum!
Il tema solitudine ricorre spesso nelle nostre conversazioni,penso che infondo ognuno la sperimenta. Vorrei condividere con voi alcuni pensieri al riguardo che ho letto in un libro molto interessante che affronta appunto questo argomento. Citando Quinodoz l'autore dice:"la solitudine ha due facce:può eseere una consigliera mortale,ma,quando la si addomestica può diventare un'amica infinitamente preziosa".
I momenti di solitudine non arrivano per caso,significa che abbiamo bisogno di una pausa per stare un po' con noi stessi,per ascoltarci,capire di cosa abbiamo veramente bisogno e chiederci:chi sono io senza gli "altri"?
"C'è quindi una solitudine sana,gratificante,feconda,quella per cui ci si pone senza turbamento di fronte a se stessi e che apre alla vita.(...)C'è una solitudine illuminante,come momento necessario per la presa di coscienza di sè e dell'altro in piena distinzione e autonomia,e una solitudine carica di ombre,dove non c'è spazio per l'incontro,ma ci si sente esclusi e si esclude,si è lontani e si allontana(...) C'è una solitudine che va cercata e c'è una solitudine che va evitata.

("Dentro la solitudine" di Vittorio Luigi Castellazzi) :mangahello:
Ciao, ti dico la mia, fermo restando che nella vita si possono passare dei periodi dove si sta bene da soli, comunque credo che questo possa andar bene per un periodo, se si protrae per molto, può degenerare in una condizione patologica, e di dipendenza. L'uomo è per sua natura un animale sociale tuttavia ritengo che la compagnia, per sfuggire dalla solitudine non sia una questione di quantità, ma di assonanza, mi spiego meglio, non è che se facessi 10 attività diverse dal volontariato al circolo culturale alla palestra e quindi conoscessi centinaia di persone, mi sentirei meno solo, perchè non è la quantità che fa la vera compagnia, bensi la sintonia, se trovi anche una sola amica o un amico, che condivide molto con te, che ti capisce che ti dà ciò di cui hai bisogno, basta quell'una o due persone che non sei più sola.Un'altro esempio, io ho un amico che vedo ogni tanto, con lui parliamo di cultura di politica, di ciò che va e non và della società, di cosa si potrebbe fare per sistemare situazioni che non vanno, crisi economica, stili di vita, troppo frenetici e legati al consumo, cioè pensiamo una nuova società e supponiamo un nuovo modo di vivere, parliamo di musica ecc.con lui non mi sento mai solo e non mi annoio mai. Poi ho altri amici, discorsi ripetitivi, sul calcio, sul più e meno, insomma sono le classiche persone comuni, bè con loro mi sento solo, appunto perchè siamo due mondi differenti!!

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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da kim90 » 09/05/2010, 8:26

carmen64 ha scritto:[...]
la solutudine a volte è una sensazione, che non dipende dalla gente che hai intorno
ciao
Esattamente, questo è il nocciolo della questione, non dipende dagli altri.
Infatti c'è la pessima tendenza a voler colpevolizzare sempre il prossimo quando ci si sente isolati.

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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da kairos » 09/05/2010, 12:48

carmen64 ha scritto:[...]



ciao sono carmen
io in questo periodo mi sento sola e la solitudine mi pesa.
eppure vivo con mia madre, mia sorella, mia figlia.
è una solitudine interiore, è un momento nero per me e penso che nessuno possa capirmi
la solutudine a volte è una sensazione, che non dipende dalla gente che hai intorno
ciao
Ciao Carmen,
come puoi vedere dalle testimonianze riportate in questa discussione non sei l'unica a vivere questa dolorosa esperienza,prendere atto di questo è importante per non sentirci più soli di quanto ci sentiamo già,è un sollievo constatare come certe situazioni facciano parte del naturale percorso di ogni essere umano e quindi crolla quella convinzione che siamo noi a non essere nella norma,siamo noi gli sfigati,nessuno può capire perchè non c'è sofferenza più terribile della nostra,ecc.
Come dice Giada,l'aspetto più spaventoso della solitudine è il ritrovarsi faccia a faccia con se stessi,con le proprie ombre,con tutto ciò che dentro di noi crea angoscia.Ma queste cose vanno guardate e affrontate con coraggio,non ci sono scorciatoie,tutto il resto è illusione. Invece di usare il termine solitudine,che può suonare negativo,possiamo dire stare con se stessi per conoscersi e cominciare a volersi bene. Guardare in faccia il proprio dolore non significa soccombere sotto il suo peso,ma sottrargli il potere di governare la nostra vita,scoprire finalmente che non siamo obbligati a restare incatenati per sempre.
La luce c'è,basta aprire pian piano le finestre dentro di noi per permetterle di entrare,illuminarci,riscaldarci.
:sun:

Ospite

Re: le due facce della solitudine

Messaggio da Ospite » 09/05/2010, 19:18

kairos ha scritto:la solitudine ha due facce:può eseere una consigliera mortale,ma,quando la si addomestica può diventare un'amica infinitamente preziosa"
Personalmente credo che quando la solitudine è un diversivo può essere utile, mentre quando non lo è può diventare un brutto mostro. Se stiamo alle dichiarazioni nessuno ha paura di rimanere solo, anzi da solo si trova a meraviglia, però, stranamente le palestre ed i corsi di ballo sono sempre pieni zeppi, tutti appassionati di fitness e di ballo?

kairos
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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da kairos » 09/05/2010, 19:53

Klaus72 ha scritto:[...]


Personalmente credo che quando la solitudine è un diversivo può essere utile, mentre quando non lo è può diventare un brutto mostro. Se stiamo alle dichiarazioni nessuno ha paura di rimanere solo, anzi da solo si trova a meraviglia, però, stranamente le palestre ed i corsi di ballo sono sempre pieni zeppi, tutti appassionati di fitness e di ballo?
Questo sta a dimostrare che siamo in una fuga continua,pur di non stare soli va bene qualsiasi cosa. Ma in mezzo alla gente il "brutto mostro"che ci appare nella solitudine non è annientato,infatti è pronto a riapparire non appena le luci si spengono,ognuno torna a casa propria e sopravviene il silenzio. C'è qualcuno che quando arriva a casa non accende subito la tv,o la radio o il pc,magari tutti e tre contemporaneamente? Io credo di no.

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bluver
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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da bluver » 09/05/2010, 20:21

Klaus72 ha scritto:[...]


Personalmente credo che quando la solitudine è un diversivo può essere utile, mentre quando non lo è può diventare un brutto mostro. Se stiamo alle dichiarazioni nessuno ha paura di rimanere solo, anzi da solo si trova a meraviglia, però, stranamente le palestre ed i corsi di ballo sono sempre pieni zeppi, tutti appassionati di fitness e di ballo?
E quelli che riempiono corsi, palestre e discoteche si sentono forse meno soli?

La solitudine non è positiva di per se, lo diventa se aiuta a fare il punto di dove siamo e ci fa riprendere la direzione più confacente per riportarci verso gli altri

kairos ha scritto:[...]


infatti è pronto a riapparire non appena le luci si spengono,ognuno torna a casa propria e sopravviene il silenzio.?
a volte non serve rientrare a casa, ci si può sentire soli anche a luci accese...... (come qualcuno ha credo abbia già detto sopra, anche se in modo diverso)
Io son come loro in perpetuo volo

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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da kim90 » 09/05/2010, 20:57

bluver ha scritto:[...]

E quelli che riempiono corsi, palestre e discoteche si sentono forse meno soli?

a volte non serve rientrare a casa, ci si può sentire soli anche a luci accese...... (come qualcuno ha credo abbia già detto sopra, anche se in modo diverso)
Quoto.
Infatti spesso il tutto si traduce in un vano e disperato tentativo.
Per molti sofferenti di solitudine la frequentazione degli ambienti affollati diventa la ricerca della soluzione immediata al proprio intimo stato di insoddisfazione, con il risultato di ritrovarsi il giorno dopo sempre più delusi e amareggiati. Il rischio poi è quello di entrare in un triste e scoraggiante circolo vizioso.

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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da Eliosbm71 » 09/05/2010, 22:04

kim90 ha scritto:[...]



Quoto.
Infatti spesso il tutto si traduce in un vano e disperato tentativo.
Per molti sofferenti di solitudine la frequentazione degli ambienti affollati diventa la ricerca della soluzione immediata al proprio intimo stato di insoddisfazione, con il risultato di ritrovarsi il giorno dopo sempre più delusi e amareggiati. Il rischio poi è quello di entrare in un triste e scoraggiante circolo vizioso.

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Ciao Kim
Hai perfettamente ragione: La paura sta alla base di quella situazione.
Finche' si cerchera' di esorcizzarla e non di capirla e assimilarla, ci fara' stare male e vedere il male dove non c'e'. La solitudine e' un effetto e non una causa di dolore. Per battere quella paura, dobbiamo lavorare su noi stessi ed amarci di piu. Allora la nostra positivita' sapra' attirare gli altri.
Un abbraccio.
Ho un sogno: Essere amato per quello che sono e amare quanto vorrei essere amato.

Massimiliano

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Re: le due facce della solitudine

Messaggio da Niobe85 » 10/05/2010, 0:25

Eliosbm71 ha scritto:[...]



Ciao Kim
Hai perfettamente ragione: La paura sta alla base di quella situazione.
Finche' si cerchera' di esorcizzarla e non di capirla e assimilarla, ci fara' stare male e vedere il male dove non c'e'. La solitudine e' un effetto e non una causa di dolore. Per battere quella paura, dobbiamo lavorare su noi stessi ed amarci di piu. Allora la nostra positivita' sapra' attirare gli altri.
Un abbraccio.
Sempre impeccabile! :applause:
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...