Il tipo di compagnia ideale

L'amicizia, gli amici, gruppi di amici: idee, esperienze, consigli, riflessioni

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hely

Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da hely » 08/02/2010, 20:16

Lady Morgana ha scritto:Qual'è il vostro tipo di compagnia ideale? Siete amanti delle comitive oppure siete persone più discrete, amanti dei piccoli gruppi, con cui imbastire un rapporto più stretto e confidenziale?
Io per esempio ho sempre preferito il secondo tipo di compagnia: da ragazzina ho avuto sempre l'amica del cuore e da adulta mi trovo meglio a frequentare pochi amici con i quali ho una certa affinità.
ciao ladymorgana,
io sono dell'idea che nella vita gli amici, quelli veri con cui crei un rapporto davvero unico e profondo, come si suol dire, si contano sulle dita di una mano.. l'amico di tutti - si dice - è l'amico di nessuno. Infatti io ho 2 amiche carissime di vecchia data a cui affiderei la mia vita e di cui mi fido ciecamente.. ma ho anche avuto nella mia vita l'esperienza del gruppo o comitiva. Per definizione una comitiva io credo sia l'insieme di persone che sono unite da stessi intenti, interessi, e dalla sana voglia di stare insieme. Ne ho avute due : una al liceo quando ero animatrice di ragazzi delle medie e quindi tra campiscuola vari (con tematiche e attività poi non solo ludiche ma religiose essendo una scuola privata cattolica) si era creata una bella affinità e intesa vera tra noi animatori.. e un'altra da più grandina con un gruppo di amici con cui si usciva e si organizzava sempre e sempre ma sempre.. insieme!
Ovviamente all'interno di un gruppo si creano vari tipi di amicizie.. con alcuni è più forte, con altri meno.. con qualcuno poi ti perdi di vista mentre con qualcun altro magari nasce l'amicizia che ti accompagnerà poi per tutta la vita.
Tutto dipende dalle persone dunque.. dalla loro sincerità in un sentimento così puro e bello come l'amicizia e dalla sintonia e affinità che nasce spontanea tra le persone.. non importa dove si è, ma con CHI si è!
E allora vada per la seratona di gruppo se si sta bene con gli altri e si è uniti in sorrisi e chiacchierate sincere.. o con la serata a casa a cena tranquilli (anch'io son molto casalinga-casareccia! ;) ).... l'importante è che ci siano rapporti veri e belli !!!

Una cosa ho imparato nell'amicizia per esperienza e passati errori fatti in buona fede.. (e anche in positivo grazie a questo forum :D ) :

mai "chiudersi"... mai porsi dei paletti.. mai escludere a priori una possibilità che ti regala la vita... perchè ogni giorno può essere quello in cui magari conosci meglio una persona.. magari proprio in una comitiva.. magari è proprio quella che lì per lì non avevi avuto modo di conoscere.. e che poi tra tanti si rivelerà invece preziosa e unica per te!!!! :D
:D ;) :)

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tropicsnow
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Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da tropicsnow » 08/02/2010, 22:12

hely ha scritto: io sono dell'idea che nella vita gli amici, quelli veri con cui crei un rapporto davvero unico e profondo, come si suol dire, si contano sulle dita di una mano.. l'amico di tutti - si dice - è l'amico di nessuno.
mi hai rubato le parole ;)

anche io penso che, una persona che assume il medesimo atteggiamento con tutti, con qualcuno sta fingendo, perchè umanamente non è possibile che tutti piacciano allo stesso modo...
anche io sono per "pochi amici ma buoni" ;)
non amo molto i gruppi. preferisco singole persone perchè è con queste che si interagisce. una comunicazione tra due persone non è la stessa che tra tre, quattro, cinque e così via... e con ognuna ci rapportiamo in modo diverso. la compagnia per me è formata da persone con cui poter avere un confronto e con cui devo sentirmi in sintonia. in questo concordo con bluver.

Fabrizio5778

Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da Fabrizio5778 » 08/02/2010, 22:23

hely ha scritto:[...]






mai "chiudersi"... mai porsi dei paletti.. mai escludere a priori una possibilità che ti regala la vita... perchè ogni giorno può essere quello in cui magari conosci meglio una persona..

D'accordissimo al 1000% con la cara Hely... come diceva F. GUMP: "La vita è come una scatola di cioccolatini... non sai mai quello che ti capita"... e dato che a me i cioccolatini piacciono molto... me li vojo magnà tutti!!!!!! :D

Ospite

Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da Ospite » 08/02/2010, 22:32

hely ha scritto:[...]
.. mai "chiudersi"... mai porsi dei paletti.. mai escludere a priori una possibilità che ti regala la vita... perchè ogni giorno può essere quello in cui magari conosci meglio una persona.. magari proprio in una comitiva.. magari è proprio quella che lì per lì non avevi avuto modo di conoscere.. e che poi tra tanti si rivelerà invece preziosa e unica per te!!!! :D
:D ;) :)
Io credo più al caso cara hely, non ho mai creduto che l'amico particolare (così come l'amore della mia vita) potessi trovarlo secondo il criterio del calcolo delle probabilità. Forse ho un modo di legare un pò diverso, mi piace individuare in ogni luogo la persona che sento affine al mio modo di essere e lentamente approfondisco grazie ad uno scambio di confidenze e di bisogni comuni. Non si tratta di mettere dei paletti, si tratta d'interagire con modalità diverse secondo un rapporto uno a uno. Questo modo più discreto se vogliamo non mi ha privato affatto del piacere di conoscere svariate persone con le quali ho un rapporto davvero splendido fatto di stima reciproca. Purtroppo le comitive le vedo transitorie, sono destinate a spaccarsi per i più disparati motivi, uno fra cui la selezione naturale che ci fa scegliere a suo interno chi frequentare e chi no. Senza calcolare che nei grandi gruppi ognuno ha il suo carattere e mettere d'accordo tante teste non è facile.. senza parlare poi della tendenza al pettegolezzo... Tutto questo mi piace poco.. meglio starsene in un contesto più discreto possibilmente non sotto i riflettori. Ne vale della tua serenità-

hely

Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da hely » 08/02/2010, 23:05

Lady Morgana ha scritto:[...
Io credo più al caso cara hely, non ho mai creduto che l'amico particolare (così come l'amore della mia vita) potessi trovarlo secondo il criterio del calcolo delle probabilità. Forse ho un modo di legare un pò diverso, mi piace individuare in ogni luogo la persona che sento affine al mio modo di essere e lentamente approfondisco grazie ad uno scambio di confidenze e di bisogni comuni. Non si tratta di mettere dei paletti, si tratta d'interagire con modalità diverse secondo un rapporto uno a uno. Questo modo più discreto se vogliamo non mi ha privato affatto del piacere di conoscere svariate persone con le quali ho un rapporto davvero splendido fatto di stima reciproca. Purtroppo le comitive le vedo transitorie, sono destinate a spaccarsi per i più disparati motivi, uno fra cui la selezione naturale che ci fa scegliere a suo interno chi frequentare e chi no. Senza calcolare che nei grandi gruppi ognuno ha il suo carattere e mettere d'accordo tante teste non è facile.. senza parlare poi della tendenza al pettegolezzo... Tutto questo mi piace poco.. meglio starsene in un contesto più discreto possibilmente non sotto i riflettori. Ne vale della tua serenità-
Sacrosante parole cara ladymorgana.. Non credo che i nostri concetti siano in contrapposizione! Io rispetto ogni modo di essere.. e non parlavo del TUO modo di concepire e preferire i rapporti.
Io parlavo di ME STESSA e delle mie esperienze passate quando ho scritto di mettere dei paletti e chiudersi.. non della tua preferenza ai piccoli gruppi!
Non è un calcolo di probabilità.. assolutamente.. :DD ti spiego subito. è che io mi son resa conto che nella mia vita ci son stati momenti in cui mi son chiusa (negli ultimi anni per esempio) tra una storia importante d'amore e lunga.. e un'amicizia altrettanto importante... vivevo come evitando volontariamente altre POSSIBILITà di amicizia. NON è qualcosa che fai coscientemete.. sembra che hai tutto.. lo fai e basta.. e sai cos'è successo?
Che nello stesso momento mi son ritrovata a chiudere sia un amore che un'amicizia.. tralasciando l'argomento amore che qui non c'entra, riguardo l'amicizia, mi son trovata da sola (a parte quelle due mie amiche del cuore che però son fidanzate e che quindi vedo durante la settimana!). Così mi son resa conto che mi ero chiusa un pò nel mio mondo.. E quando poi ricevi delle delusioni e ti ritrovi come mi son trovata io.. bè te le fai le tue riflessioni con te stessa.. sono una persona molto riflessiva ed "autocritica" che non tira le somme dando solo colpa allo sfortuna.. e così ho capito che è giusto aprirsi SEMPRE agli altri.
Così mi son iscrittta a questo forum.. e non è questa una "possibilità" che mi ha dato la vita? e la cosa bella è che aprendomi di nuovo "al mondo" sto trovando amicizie.. anche partendo da un gruppo sconosciuto di persone che si incontrano.. amicizie vere (questo è il fatto straordinario) come spero siano e durino!
spero tu mi abbia capita ora.. era una riflessione su di ME come avevo scritto ma poi non mi son in effetti dilugata a spiegare nei dettagli..
;)
:ciao:

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Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da Mister71 » 08/02/2010, 23:33

Lady Morgana ha scritto:[...]

Non si tratta di mettere dei paletti, si tratta d'interagire con modalità diverse secondo un rapporto uno a uno.
Cara Lady...

Diventa sempre più arduo darti torto, anche solo per finta...! ;) ;) ;) ;)

Io la penso come te, uno può anche trovarsi in un gruppo di varie proporzioni, ma poi deve "partire alla scoperta" delle singole persone, non vivacchiare di solo gruppo...

Io ho sempre cercato di capire come sono e cosa pensano oltre la facciata e l'apparenza... ma non sempre si trovano persone disposte a farsi scoprire in questo modo, soprattutto se dell'altro sesso, - magari in parte per un comprensibile timore - a rilassarsi in un rapporto uno a uno, per usare le tue fin troppo chiare parole, anche alternando un rapporto personale con uno di gruppo...

Ciao Lady... :)

hely

Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da hely » 08/02/2010, 23:48

Lady Morgana ha scritto:[...]
senza parlare poi della tendenza al pettegolezzo... Tutto questo mi piace poco.. meglio starsene in un contesto più discreto possibilmente non sotto i riflettori. Ne vale della tua serenità-
Quando prima dicevo ti ho detto "sacrosante" parole ladymorgana, alludevo anche a queste tue parole.. che dire, è verissimo purtroppo.

Torno ad aggiungere che tutto dipende dalle persone.. Ho speranza di credere che se un gruppo è formato da persone non in prevalenza pettegole e malignette.. poi alla fine chi lo è si vedrà eccome!

Ti parlo così spontanea perchè io per ora attraverso questo forum sto vivendo degli incontri "in comitiva" diciamo (dove ci siamo incontrate anche noi!! :D ) .. e delle amicizie sono nate in cui io credo.. vere intendo.. e così voglio continuare a crederci in questo gruppo.... Ma ti aggiornerò cara.. e da subito
ti ringrazio delle tue sincere parole per me lady... DAVVERO!

a presto! ;)

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Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da Fibbio » 09/02/2010, 9:51

Lady Morgana ha scritto:Qual'è il vostro tipo di compagnia ideale? Siete amanti delle comitive oppure siete persone più discrete, amanti dei piccoli gruppi, con cui imbastire un rapporto più stretto e confidenziale?
Io per esempio ho sempre preferito il secondo tipo di compagnia: da ragazzina ho avuto sempre l'amica del cuore e da adulta mi trovo meglio a frequentare pochi amici con i quali ho una certa affinità.
Sono per il pochi ma buoni. Tanti concetti sono stati espressi che più o meno condivido anche io.
Quando si è pochi si ha l'opportunità di essere e diventare più intimi e creare quell'unione forte che ti fa sentire parte di qualcosa. Ma non disdegno le uscite di un "gruppo", dove c'è la possibilità di approfondire con altre persone, scoprendo magari dei lati che di cui non ci si era accorti prima.

Io in passato ero parte di un gruppetto di ragazzi, eravamo in 5. Uniti per la vita; cresciuti insieme in un paesino e fra bastonate e vita da strada e lavoro duro allora puoi dire che quelli sono amici. Abbiamo fatto le peggiori caz**** che si potevano fare, ma quanto ci siamo divertiti... :-) la vita poi ci ha portato ad allontanarci, ed ora sono in contatto praticamente con uno solo di loro. Mi sono posto delle domande a quel punto. Mi ero limitato troppo al gruppetto... quindi via alla ricerca, perchè c'era e c'è la volontà di crearsi nuovi amici, sinceri, che sappiano apprezzarti per quello che sei. Ho preso questo forum come punto di partenza e credo che ancora siamo lontani dall'usare termini come gruppo. Io per gruppo, numeroso o meno intendo qualcosa di consolidato. In questo caso parlerei più di comitiva, ossia delle persone che si riuniscono per vedere se c'è la possibilità di potersi frequentare anche al di fuori del forum.

Voglio dire....il massimo sarebbe quello di avere 10 gruppetti e poterli frequentare assiduamente tutti e 10; magari un gruppetto è fatto di motociclisti ( :D ) e quindi ha degli interessi; un altro è per la discoteca; un altro ancora per le gite... insomma ogni gruppetto ha le sue caratteristiche, ma sempre per intimi...

Me sa che me so spiegato da solo pure qua.
Secondo me, la conoscenza accresce il dolore, ma c'è anche chi ha detto: "fosti non fatte per viver come bruti ma per seguir virtute e canoscenza".

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Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da Niobe85 » 09/02/2010, 21:34

Lady Morgana ha scritto:Qual'è il vostro tipo di compagnia ideale? Siete amanti delle comitive oppure siete persone più discrete, amanti dei piccoli gruppi, con cui imbastire un rapporto più stretto e confidenziale?
Io per esempio ho sempre preferito il secondo tipo di compagnia: da ragazzina ho avuto sempre l'amica del cuore e da adulta mi trovo meglio a frequentare pochi amici con i quali ho una certa affinità.
Premesso che preferisco i piccoli gruppi, dove "sei" e non quelli dispersivi in cui ti confondi con la massa e spesso non ricordano nemmeno il tuo nome, pagherei non so cosa per far parte di un gruppo adesso... la mia comitiva si è letteralmente sfasciata un pò di anni fa e da allora non sono stata in grado di inserirmi altrove... sono troppo insicura...
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...

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Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da Ospite » 10/02/2010, 19:58

Niobe85 ha scritto:[...]



Premesso che preferisco i piccoli gruppi, dove "sei" e non quelli dispersivi in cui ti confondi con la massa e spesso non ricordano nemmeno il tuo nome, pagherei non so cosa per far parte di un gruppo adesso... la mia comitiva si è letteralmente sfasciata un pò di anni fa e da allora non sono stata in grado di inserirmi altrove... sono troppo insicura...
O forse sei più selettiva? Legare non è facile, o almeno legare nel senso di uscire con qualche amicizia e trovarcisi in sintonia.

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Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da Niobe85 » 10/02/2010, 21:17

Lady Morgana ha scritto:[...]



O forse sei più selettiva? Legare non è facile, o almeno legare nel senso di uscire con qualche amicizia e trovarcisi in sintonia.
Probabilmente si è innescato in me un meccanismo di autodifesa, sono stata veramente malissimo quando ci siamo separati tutti, vuoi per un motivo, vuoi per un altro; ad ogni modo il passato non si può cambiare ed io dovrei guardare avanti, ma non ci riesco, vedo il marcio ovunque e non riesco più a fidarmi, eppure ci provo... sono selettiva dici? Certamente ti rispondo, ma non perché voglio fare la difficile, ma proprio perché non mi fido... tutto finisce prima o poi e preferisco risparmiarmi nuovamente la batosta.
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...

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Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da Mister71 » 10/02/2010, 21:35

Niobe85 ha scritto:[...]



Probabilmente si è innescato in me un meccanismo di autodifesa, sono stata veramente malissimo quando ci siamo separati tutti, vuoi per un motivo, vuoi per un altro; ad ogni modo il passato non si può cambiare ed io dovrei guardare avanti, ma non ci riesco, vedo il marcio ovunque e non riesco più a fidarmi, eppure ci provo... sono selettiva dici? Certamente ti rispondo, ma non perché voglio fare la difficile, ma proprio perché non mi fido... tutto finisce prima o poi e preferisco risparmiarmi nuovamente la batosta.

Ciao...

Invece di guardare "avanti", ti suggerisco di soffermarti molto di più sul presente, quando ti trovi di fronte a qualche persona nuova...

Se sei consapevole di stare difendendoti in modo automatico, senza che ve ne sia la necessità, allora sei già un passo avanti...

Qualunque relazione umana, di tutti i tipi, comincia con il dialogo. E' dentro questo "contenitore" che ogni cosa prende forma, e può essere chiarita, quindi forse dovresti fare almeno all'inizio uno sforzo supplementare per lasciarti andare a questo, e valutare poi...

Prova, lentamente, e vedi se funziona...

Ciao!

Ospite

Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da Ospite » 10/02/2010, 21:57

Niobe85 ha scritto:[...]



Probabilmente si è innescato in me un meccanismo di autodifesa, sono stata veramente malissimo quando ci siamo separati tutti, vuoi per un motivo, vuoi per un altro; ad ogni modo il passato non si può cambiare ed io dovrei guardare avanti, ma non ci riesco, vedo il marcio ovunque e non riesco più a fidarmi, eppure ci provo... sono selettiva dici? Certamente ti rispondo, ma non perché voglio fare la difficile, ma proprio perché non mi fido... tutto finisce prima o poi e preferisco risparmiarmi nuovamente la batosta.
Non capisco una cosa: ma voi oltre l'uscita di gruppo non vi vedevate anche singolarmente? Non hai mantenuto nessun contatto con qualcuno di loro?

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Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da Niobe85 » 10/02/2010, 22:11

Lady Morgana ha scritto:[...]



Non capisco una cosa: ma voi oltre l'uscita di gruppo non vi vedevate anche singolarmente? Non hai mantenuto nessun contatto con qualcuno di loro?
Pian piano ci siamo persi anche singolarmente: molti hanno cambiato città per lavoro, studio o altro. Altri mi hanno fatto chiaramente comprendere che non servivo più... brutto esprimerlo in questo modo, ma è così. Sono una persona molto disponibile, cerco di farmi in dieci per gli altri, poi quando si tratta di me, volatilizzati tutti! Ho avuto un periodo un pò difficile e gli altri si sono tirati indietro, si nascondevano dietro gli impegni e la distanza, ma non importa perché ho dimostrato a me stessa che ce la posso fare anche da sola... però è anche vero che a volte si ha bisogno di qualcuno con cui sfogarsi, anche solo per dire: "cavolo, oggi è una giornataccia!"
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...

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Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da Ospite » 10/02/2010, 22:35

Niobe85 ha scritto:[...]



Pian piano ci siamo persi anche singolarmente: molti hanno cambiato città per lavoro, studio o altro. Altri mi hanno fatto chiaramente comprendere che non servivo più... brutto esprimerlo in questo modo, ma è così. Sono una persona molto disponibile, cerco di farmi in dieci per gli altri, poi quando si tratta di me, volatilizzati tutti! Ho avuto un periodo un pò difficile e gli altri si sono tirati indietro, si nascondevano dietro gli impegni e la distanza, ma non importa perché ho dimostrato a me stessa che ce la posso fare anche da sola... però è anche vero che a volte si ha bisogno di qualcuno con cui sfogarsi, anche solo per dire: "cavolo, oggi è una giornataccia!"
Hai ragione.. magari bastassimo a noi stessi. Non è così per questo abbiamo bisogno di affetto e di amore.

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Messaggio da Ospite » 11/02/2010, 10:49

Non quoto nessuno perchè dovrei fare un copia e incolla di vari messaggi e sinceramente (come sapete) queste "diavolerie" non vogliono entrare nella mia testa.

Vi parlo francamente nella speranza di non essere frainteso da nessuno.
Forse mi esprimo male, ma cercate di capire il senso buono delle mie parole.

Prima di tutto vi voglio bene a tutti e vi ringrazio per la vostra disponibilità nei miei confronti e la pazienza di leggere questo mio pensiero forse troppo lungo.

Quando mi sono iscritto a questo forum è stato perchè realmente non avevo amici.
Ero in astinenza e Arietina lo può confermare.
Non avevo quello che ho sempre cercato ossia l'amico/a con la A maiuscola.

La prima persona che ho conosciuto è stata Aradis con la quale da subito è scoccata la scintilla, l'intesa, quindi abbiamo incominciato a comunicare maggiormente per via sms e email (per un mio problema) ma oggi posso dire che il nostro è un bellissimo rapporto.
Ecco la considero l'amica con la A maiuscola.
Poi successivamente ho conosciuto, tramite un raduno di amici di diverse città, altre persone e posso tranquillamente dire (parlo degli amici di Roma) che un’amica mi è piaciuta subito e la considero mia amica con la A maiuscola, l’altro invece per niente.
Piano piano ai nostri incontri si sono associati altre persone, ragazzi e giovanotti come me e si è formato un gruppo.
Ma è normale che accada tutto questo ed è altrettando normale che poi all’interno di questo nascano delle amicizie più ristrette con la quale incontrarsi anche in occasioni non consacrate sul forum ed iniziare una amicizia più intima, ma senza mettere in secondo piano gli altri.

In effetti il gruppo serve anche a farsi conoscere e quindi individuare gli amici con i quali si possa creare quell’affinità intima.
In effetti è quello che cerchiamo un pò tutti noi, io lo cerco.

Ma mi pongo una domanda.
Come faccio a conoscere amici se non conosco nessuno?

Quindi per forza ma piacevolmente devo frequentare un gruppo, o no.

In ogni incontro mi sono sempre comportato come sono io, genuino e spontaneo.
Non ho mai usato una doppia personalità non avrei avuto motivo ma poi non sono la persona che assume questo tipo di atteggiamento e i pettegolezzi proprio non mi si addicono.

Frequentando questo gruppo ho, diciamo così, individuato amici con i quali penso possa nascere quell'amicizia ristretta, (ovviamente se io piaccio a loro) ma ciò non toglie di non frequentare "gli altri" in certe occasioni a livello comitiva. Ad esempio una pattinata tutti assieme.

Penso che ci stiamo ancora conoscendo, di fatti questi “raduni” servono a questo, almeno per me.
Non posso dire che Vittorio è il mio amico con la A maiuscola se non conosco che tipo è, come ragione, se è intenzionato ad avere una bella e sana amicizia con me, lo devo frequentare e per il momento c’è questo gruppo che me lo permette.
Cerco di conoscer e Vittorio anche tramite sms, una email, una telefonatina e quant’altro anche perché fortunatamente abbiamo un lavoro e capisco bene che durante la settimana diventerebbe un problema incontrarsi considerando anche che viviamo io a sud e lui a nord.
Ma deve essere reciproco.
Se noto che Vittorio (scusami ma ti prendo come esempio) non mi contatta potrei anche pensare che non gli sono piaciuto quindi la nostra amicizia si limita in qualche occasione di gruppo come la famosa pattinata.
Ma se debbo raccontare a Vittorio una mia vicenda personale, questo no lo faccio con gli amici che sento più vicino a me.

Sicuramente non mi sono espresso bene, ma quello che cerco di dire è che devo frequentare persone che non conosco e capire che scocchi la famosa scintilla che deve essere reciproca è ovvio per intraprendere una vera amicizia.

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Messaggio da Mister71 » 11/02/2010, 18:28

giuseppe62 ha scritto:Vi parlo francamente nella speranza di non essere frainteso da nessuno.
Forse mi esprimo male, ma cercate di capire il senso buono delle mie parole.
Ciao Giusé...

Invece ti sei espresso anche troppo bene...

La prima persona che ho conosciuto è stata Aradis con la quale da subito è scoccata la scintilla, l'intesa, quindi abbiamo incominciato a comunicare maggiormente per via sms e email...
Infatti... condivido. La cara Aradis è una persona di cui si sente la mancanza quando non c'è... ;)

Poi successivamente ho conosciuto, tramite un raduno di amici di diverse città, altre persone e posso tranquillamente dire (parlo degli amici di Roma) che un’amica mi è piaciuta subito... ... ....
Ma guarda un pò! Abbiamo la stessa opinione... E Dopo, altre persone piacevoli sono comparse...

Ma è normale che accada tutto questo ed è altrettando normale che poi all’interno di questo nascano delle amicizie più ristrette con la quale incontrarsi anche in occasioni non consacrate sul forum ed iniziare una amicizia più intima, ma senza mettere in secondo piano gli altri.
Certo... è tutto normale. Almeno all'inizio si dialoga con tutti. Proprio tutti. C'è sempre qualcuno che ha un'idea diversa, però. Per alcuni il valore del dialogo semplicemente non esiste...

Non posso dire che Vittorio è il mio amico con la A maiuscola se non conosco che tipo è, come ragione, se è intenzionato ad avere una bella e sana amicizia con me, lo devo frequentare e per il momento c’è questo gruppo che me lo permette.
Cerco di conoscere Vittorio anche tramite sms, una email, una telefonatina e quant’altro
... ... Ma deve essere reciproco.
Ecco il punto. Bisogna conoscere è farsi conoscere, stabilire quel minimo di reciprocità che serve a capire l'altra persona e farsi capire. Il dialogo reciproco è come un ponte tra due persone. Ci si incontra su questo ponte, quando però entrambi vogliono percorrerlo. Magari qualcuno preferisce rimanere sulla propria sponda e continuare a contemplare unicamente il suo punto di osservazione. Se succede, avremo fatto comunque la nostra parte...


Se noto che Vittorio (scusami ma ti prendo come esempio) non mi contatta potrei anche pensare che non gli sono piaciuto quindi la nostra amicizia si limita in qualche occasione di gruppo come la famosa pattinata.
Ma no... nel caso di Vittorio è che non è capace di usare il cellulare...! (Scherzo... scherzo...);) ;) ;)

la famosa scintilla che deve essere reciproca è ovvio per intraprendere una vera amicizia.
Giustamente... dopo aver condiviso con una persona un dialogo, una comunicazione reciproca per un certo tempo, si arriva ad una impressione... è normale... dopo essersi conosciuti per un pò...


Giusé... hai detto tutto tu. Parole e significati. Però è stato piacevole mettere qualche punto e qualche virgola... (Metafora...)

Ciao ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;) ;)

hely


Messaggio da hely » 11/02/2010, 19:39

giuseppe62 ha scritto:Non quoto nessuno perchè dovrei fare un copia e incolla di vari messaggi e sinceramente (come sapete) queste "diavolerie" non vogliono entrare nella mia testa.

Vi parlo francamente nella speranza di non essere frainteso da nessuno.
Forse mi esprimo male, ma cercate di capire il senso buono delle mie parole.

Prima di tutto vi voglio bene a tutti e vi ringrazio per la vostra disponibilità nei miei confronti e la pazienza di leggere questo mio pensiero forse troppo lungo.

Quando mi sono iscritto a questo forum è stato perchè realmente non avevo amici.
Ero in astinenza e Arietina lo può confermare.
Non avevo quello che ho sempre cercato ossia l'amico/a con la A maiuscola.

La prima persona che ho conosciuto è stata Aradis con la quale da subito è scoccata la scintilla, l'intesa, quindi abbiamo incominciato a comunicare maggiormente per via sms e email (per un mio problema) ma oggi posso dire che il nostro è un bellissimo rapporto.
Ecco la considero l'amica con la A maiuscola.
Poi successivamente ho conosciuto, tramite un raduno di amici di diverse città, altre persone e posso tranquillamente dire (parlo degli amici di Roma) che un’amica mi è piaciuta subito e la considero mia amica con la A maiuscola, l’altro invece per niente.
Piano piano ai nostri incontri si sono associati altre persone, ragazzi e giovanotti come me e si è formato un gruppo.
Ma è normale che accada tutto questo ed è altrettando normale che poi all’interno di questo nascano delle amicizie più ristrette con la quale incontrarsi anche in occasioni non consacrate sul forum ed iniziare una amicizia più intima, ma senza mettere in secondo piano gli altri.

In effetti il gruppo serve anche a farsi conoscere e quindi individuare gli amici con i quali si possa creare quell’affinità intima.
In effetti è quello che cerchiamo un pò tutti noi, io lo cerco.

Ma mi pongo una domanda.
Come faccio a conoscere amici se non conosco nessuno?

Quindi per forza ma piacevolmente devo frequentare un gruppo, o no.


In ogni incontro mi sono sempre comportato come sono io, genuino e spontaneo.
Non ho mai usato una doppia personalità non avrei avuto motivo ma poi non sono la persona che assume questo tipo di atteggiamento e i pettegolezzi proprio non mi si addicono.

Frequentando questo gruppo ho, diciamo così, individuato amici con i quali penso possa nascere quell'amicizia ristretta, (ovviamente se io piaccio a loro) ma ciò non toglie di non frequentare "gli altri" in certe occasioni a livello comitiva. Ad esempio una pattinata tutti assieme.Penso che ci stiamo ancora conoscendo, di fatti questi “raduni” servono a questo, almeno per me.
Non posso dire che Vittorio è il mio amico con la A maiuscola se non conosco che tipo è, come ragione, se è intenzionato ad avere una bella e sana amicizia con me, lo devo frequentare e per il momento c’è questo gruppo che me lo permette.
Cerco di conoscer e Vittorio anche tramite sms, una email, una telefonatina e quant’altro anche perché fortunatamente abbiamo un lavoro e capisco bene che durante la settimana diventerebbe un problema incontrarsi considerando anche che viviamo io a sud e lui a nord.
Ma deve essere reciproco.
Se noto che Vittorio (scusami ma ti prendo come esempio) non mi contatta potrei anche pensare che non gli sono piaciuto quindi la nostra amicizia si limita in qualche occasione di gruppo come la famosa pattinata.
Ma se debbo raccontare a Vittorio una mia vicenda personale, questo no lo faccio con gli amici che sento più vicino a me.

Sicuramente non mi sono espresso bene, ma quello che cerco di dire è che devo frequentare persone che non conosco e capire che scocchi la famosa scintilla che deve essere reciproca è ovvio per intraprendere una vera amicizia
.
ciao giuseppe, ti quoto pienamente perchè un discorso così spontaneo non sì può proprio frammentare.. rivela la tua persona: pulita lineare chiara e buona.. come tu sei!

Dubiti che tu ti sia "espresso" bene? Sfido chiunque a dire il contrario.. ;) Secondo me la SEMPLICITà è uno dei doni più rari e preziosi... semplicità in TUTTO, anche nel modo di esprimersi come il tuo così sentito diretto e personale senza enigmi e orpelli.. ma mettendoci del TUO.. "mettendoci la faccia" come si suol dire.. ovvero il tuo vissuto anche presente senza nulla da nascondere!! Quindi non preoccuparti mai.. e vai sempre alla grande così come sei! Anzi.. è da un pò che non ti leggevo sul forum.. e ci mancavi!

Concordo pienamente con quanto hai detto.. e infatti nel mio post precedente i concetti son gli stessi.
Sottolineo ora il felice termine "scintilla" che hai usato.. è proprio vero... una scintilla.. non si può spiegare tanto meno mai pretendere.. accade .. spontaneamente da ambo le parti.. e pian pian, magari partendo proprio da un gruppo, quelle due persone si avvicinano naturalmente creando un legame che è unico.
E anche se quella particolare scintilla non potrà scoccare ovviamente con ognuno nel gruppo.. sarà sempre bello vedersi e incontrarsi tra persone sincere e belle con la sana voglia di stare insieme!

Fabrizio5778


Messaggio da Fabrizio5778 » 11/02/2010, 22:10

hely ha scritto:[...]



Secondo me la SEMPLICITà è uno dei doni più rari e preziosi... semplicità in TUTTO, anche nel modo di esprimersi


sarà sempre bello vedersi e incontrarsi tra persone sincere e belle con la sana voglia di stare insieme!
Condivido a pieno il concetto della semplicità, un dono che veramente in pochi hanno... Saper mettere la faccia nelle situazioni, saper convivere e condividere con gli altri... SAPER ESSERE SE STESSI...
tutti concetti che spero di trovare ;)
un caloroso abbraccio a tutti :)

joyness


Messaggio da joyness » 11/02/2010, 22:46

Le mie comitive?? Lasciamo perdere in tutta la mia vita gente che mi ha snobbato, parlato alle spalle, assente nei momenti importanti , inaffidabili e chi una Volta fidanzati spariscono senza Farsi più sentire
non ho mai avuto una vera comitiva in cui sono stato felice e ormai ho subito diversi shock Che pian piano mi rassegno al mio destino di restare da solo

non mi rimane che fare il tifo per voi

vi abbraccio

gaffe001
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Messaggio da gaffe001 » 12/02/2010, 12:37

joyness ha scritto:Le mie comitive?? Lasciamo perdere in tutta la mia vita gente che mi ha snobbato, parlato alle spalle, assente nei momenti importanti , inaffidabili e chi una Volta fidanzati spariscono senza Farsi più sentire
non ho mai avuto una vera comitiva in cui sono stato felice e ormai ho subito diversi shock Che pian piano mi rassegno al mio destino di restare da solo

non mi rimane che fare il tifo per voi

vi abbraccio
hei guarda che stai ancora in tempo per conoscere nuove persone,vieni ad un incontro qui a Roma
Anche io fino a poco tempo fa ero come te,quello che serve è abbandonare il proprio egocentrismo e armarsi di una buona dose di umiltà
:ciao:

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Niobe85
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Messaggio da Niobe85 » 12/02/2010, 13:07

joyness ha scritto:Le mie comitive?? Lasciamo perdere in tutta la mia vita gente che mi ha snobbato, parlato alle spalle, assente nei momenti importanti , inaffidabili e chi una Volta fidanzati spariscono senza Farsi più sentire
non ho mai avuto una vera comitiva in cui sono stato felice e ormai ho subito diversi shock Che pian piano mi rassegno al mio destino di restare da solo

non mi rimane che fare il tifo per voi

vi abbraccio
La pensavo come te, ma sai che c'è di nuovo? Il destino lo creiamo noi, basta solo non perdere le speranze... te lo dico io che mi sento sola da una vita, eppure non mi arrendo, prima o poi troverò qualcuno meno ipocrita e più disponibile ad accettarmi per quella che sono!! ;)
Il Sognatore che crede ai propri Sogni, sicuramente li vedrà realizzati...

joyness


Messaggio da joyness » 12/02/2010, 13:07

gaffe001 ha scritto:[...]



hei guarda che stai ancora in tempo per conoscere nuove persone,vieni ad un incontro qui a Roma
Anche io fino a poco tempo fa ero come te,quello che serve è abbandonare il proprio egocentrismo e armarsi di una buona dose di umiltà
:ciao:
Che centra egocentrismo??

vittorioSR
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Messaggio da vittorioSR » 12/02/2010, 17:29

giuseppe62 ha scritto:Non quoto nessuno perchè dovrei fare un copia e incolla di vari messaggi e sinceramente (come sapete) queste "diavolerie" non vogliono entrare nella mia testa.
Vi parlo................
Sicuramente non mi sono espresso bene, ma quello che cerco di dire è che devo frequentare persone che non conosco e capire che scocchi la famosa scintilla che deve essere reciproca è ovvio per intraprendere una vera amicizia.
:ciao: Giuseppe
sono contento :P , felice :P :P :P di averti conosciuto e di aver istaurato con te un rapporto di amicizia, con la A maiuscola. Hai espresso bene le tue convinzioni che condivido e sottoscrivo senza alcuna remora.
Sono altrettanto contento :P :P :P :P :P :P :P :P :P :P di aver conosciuto questo forum che mi ha dato la possibilità di incontrare delle persone, come ho avuto già modo di sottolineare, "stupende" con le quali mi sono trovato bene da subito :yodance: e con le quali spero (con tutto il cuore) di costruire un rapporto di amicizia sincero e perchè no con una A altrettanto grande.
:ciao:

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Messaggio da gaffe001 » 12/02/2010, 20:53

joyness ha scritto:[...]



Che centra egocentrismo??
Centra perchè se sei carente in relazioni umane devi(e mi ci metto anch'io) abbandonare i tuoi capricci e aprirti il più possibile agli altri in modo positivo

Possibile che tutti i nostri problemi esistenziali sono dovuti dagli eventi esterni,dagli altri che sono cattivi perchè ci abbandonano,ci tradiscono,ci deludono bla bla bla BE IO NON CI CREDO
Non diamo sempre la colpa agli altri

ti segnalo una parte di citazione di un filosofo indiano(non voglio fare il maestrino sia ben inteso)
"Spesso noi continuiamo a soffrire senza fare uno sforzo per cambiare"

Tutto vero

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tempest
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Messaggio da tempest » 13/02/2010, 0:37

giuseppe62 ha scritto:In effetti il gruppo serve anche a farsi conoscere e quindi individuare gli amici con i quali si possa creare quell’affinità intima.
In effetti è quello che cerchiamo un pò tutti noi, io lo cerco.

Ma mi pongo una domanda.
Come faccio a conoscere amici se non conosco nessuno?

Quindi per forza ma piacevolmente devo frequentare un gruppo, o no.

No, non necessariamente, secondo me. Io ad esempio in un "gruppo" non potrei farmi conoscere o cogliere le affinità che sono il presupposto per la nascita delle amicizie, non ne sarai capace, perchè nel "gruppo" non mi sento a mio agio e perchè il "gruppo" è dispersivo. Non devo per forza passare dal gruppo per cercare nuove amicizie però, posso passare anche attraverso incontri a due, a tre, a quatto persone, questa è la mia strada, il mio "terreno fertile" diciamo, poi, può non dare frutti questo terreno, ma è comunque meglio che io mi muova sul terreno adatto a me piuttosto che sul terreno non adatto....anche perchè sul terreno non adatto, io nemmeno mi diverto. :)

Beppe79


Messaggio da Beppe79 » 14/02/2010, 1:00

tempest ha scritto:[...]


No, non necessariamente, secondo me. Io ad esempio in un "gruppo" non potrei farmi conoscere o cogliere le affinità che sono il presupposto per la nascita delle amicizie, non ne sarai capace, perchè nel "gruppo" non mi sento a mio agio e perchè il "gruppo" è dispersivo. Non devo per forza passare dal gruppo per cercare nuove amicizie però, posso passare anche attraverso incontri a due, a tre, a quatto persone, questa è la mia strada, il mio "terreno fertile" diciamo, poi, può non dare frutti questo terreno, ma è comunque meglio che io mi muova sul terreno adatto a me piuttosto che sul terreno non adatto....anche perchè sul terreno non adatto, io nemmeno mi diverto. :)
Anche io, come tempest, preferisco piccoli gruppi: sono meno dispersivi e c'è la possibilità, non solo di cazzeggiare, ma anche di intavolare qualche discorso interessante e conoscere meglio l'altra persona.

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Messaggio da Francesca_84a » 14/02/2010, 16:35

Anch'io credo di esser come te. Anche perchè quando ero più piccola avevo la mia amica del cuore, che per me era come una sorella, ma poi ci siamo perse di vista, per fortuna però ne avevo un'altra con la quale uscivo ancora (che mi aveva presentato proprio questa migliore amica). Poi ho perso di vista anche questa. Ora son sola, ma ho notato che quando mi trovo in gruppo (non di amici in questo caso), non riesco a spiccicare parola. Tendo a starmene nell'angolino silenziosa e persa a volte nei miei pensieri, mentre quando sono con una sola persona, divento anche chiacchierona. Insomma, da qui si è capito che non riuscirei mai ad uscire in gruppo.
Baci baci a tutti!

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LunaTranquilla
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Re: Il tipo di compagnia ideale

Messaggio da LunaTranquilla » 14/02/2010, 19:34

Fabrizio5778 ha scritto:[...]


... come diceva F. GUMP: "La vita è come una scatola di cioccolatini... non sai mai quello che ti capita"... ... me li vojo magnà tutti!!!!!! :D


Mi accodo a tutta la serie di interventi e dico la mia.......prendo la frase di Fabrizio perchè, per me è esattamente il contrario :)
In amicizia sei tu a scegliere quale cioccolatino prendere, quale scartare, li osservi per bene tutti come quando esci con un gruppo di persone nuove...
ti poni in modo spontaneo, forse timido ma pur sempre da attento osservatore ( e parlo almeno di come sono io) e tra tutti quanti i cioccolatini presenti, a istinto ti butti su uno e provi a vedere se il suo gusto ti lascia qualcosa di particolare.
Lascio l'esempio dei cioccolatini perchè altrimenti è di facile incomprensione.....
a me piace uscire e conoscere...non ho mai avuto problema su questo. Le mie amicizie o conoscenze, sono di generi diversi tra loro.....a chi piace fare una cosa, con alcuni mi lega un interesse, con altri vado solo a divertirmi, con altri amo ( e sono queste le cose che mi danno + piacere) stare anche in intimità.
Ma non sono una dalla facile fiducia, non m lancio di solito con qualsiasi persona che cordialmente mi pone il suo aiuto o mi fa un sorriso....comincio ad incuriosirmi, ad avvicinarmi, a tenere una sorta di distanza che non è spirito critico o disfattista ma una distanza che mi permette di far entrare le persone nella mia vita nel modo in cui ritengo + opportuno....
m piace che gli altri entrino se lo desiderano davvero e oltre la battuta e la risata che si fa indistintamente, per andare un paassetto in avanti, io qualche riserva la metto sempre, e non forzatamente.

Vi racconto un episodio per spiegare come vedo io il gruppo: cominciavo il percorso della cresima, avevo 15 anni e il primo giorno la catechista ci mette tutti in cerchio seduti e comicia a prendere un gomitolo. Lo prende in mano e lo lancia ad una persona a sua scelta, e invita quest'altra a lanciare il gomitolo ad un'altra persona per poi aarrivare a coinvolgere tutti.....
alla fine il gruppo era unito ma c'era un filo che singolarmente univa ogni componente del gruppo.....
si parte dal singolo, si parte dall'intimo, si parte da una frase condivisa sottovoce, da una battuta che un paio di orecchie percepiscono in mezzo al marasma di un pub affollato.....e così nasce un gruppo.....
nasce perchè si ha voglia di mettersi in gioco ma credo che si riesca a mantenere se i rapporti esistano indipendentemente dal gruppo.

A me piace uscire sia con poche persone sia a fare caciara con un un gruppo + folto di gente ma so che per natura, vado alla ricerca di chi sia + simile a me e riconoscendolo è da là che inizio a sentire desiderio di far parte di un gruppo......per evitare che rimanga solo un contesto senza un reale valore.

nel mio essere contorta, spero di essermi spiegata :)
..uomo libero amerai sempre il mare... è il tuo specchio