Mister71 ha scritto:[...]
Ciao...
molto più che la sufficienza!
Devo dire che il genere di confusione che si ascolta dentro una trattoria, un ristorante o una pizzeria è differente da quello di un locale, nel senso che io non volevo dire di essere del tutto intollerante ai rumori, ma soltanto ad alcune situazioni, che non percepisco come gradevoli, è quindi alla fin fine inutili! A quel punto, meglio un bel film davanti al televisore...
E' probabile che dipenda anche dal fatto di vivere a Roma. Se uno deve sopportare il traffico e tutte le seccature annesse durante la settimana, non si può chiedere a se stessi di farlo anche durante il weekend. Forse, se vivessimo in un luogo differente, sarebbe diverso.
Vedi, io ho una casa in montagna, mi piace la natura, il genere di silenzio che si può notare quando comincia a nevicare, non so se l'hai mai sentito, ad occhi chiusi mentre il freddo asciutto ti entra nelle narici... Rimango a bocca aperta davanti ad una foresta, anche quando è la stessa che vedo da trent'anni... e cose di questo genere. Se penso di dover trascorrere anche una minima parte del mio tempo in un qualunque luogo del centro storico, c'è una parte di me che comincia a lamentarsi, anche se in modo civile ed equilibrato, come tutto il resto, d'altra parte...
Purtroppo io abito molto lontano da villa pamphili, se voglio vedere un pò di verde faccio molto prima ad uscire da Roma...
Penso che questo discorso chiami in causa tante altre cose. Ad esempio, non essendo un consumista, non trovo particolarmente interessante girare per vetrine, se cammino lo faccio per il puro piacere di camminare, fin quando ho avuto meno di trent'anni ho provato centinaia e centinaia di ristoranti e trattorie, fino al punto di dover andare a riguardare la mia collezione di biglietti da visita per ricordarmi di essere stato in un certo posto. Alla fine, dopo qualche anno, ho realizzato che , salvo alcune minime varianti, i ristoranti "sono tutti uguali", e il fascino che si prova quando si entra è solo una illusione. Oggi, penso che la trattoria tranquilla a conduzione familiare, dove madre padre e figli mangiano quello che propinano ai clienti, sia più che sufficiente, senza cercare la luna e scenografie hollywoodiane... tanto e tutto finto...
Insomma, questo è un discorso lungo, pieno di cose, a volerne parlare... Potrei anche dirti che non fumo, e l'idea di trascorrere qualche ora in un posto pieno di fumatori non mi attira...
Arriviamo al senso dell' amicizia. Quand'è che uno è davvero contento di uscire con un'altra persona? Secondo me, quando deve fare appello il meno possibile alle proprie capacità di tolleranza. Sono d'accordo con te sul fatto che si debba cercare un compromesso con gli altri, ma solo fino ad un certo punto. Se questi "altri" sono troppo diversi da me e io da loro, la reciproca compagnia non sarà fonte di piacere, anche se io sono perfettamente in grado di ammutolire la vocina interiore che comincia a farsi sentire... In altre parole: non sono intollerante, ci posso pure stare in un posto strapieno di gente che fuma, ma non sarà una delle mie migliori serate...
Continuiamo a parlare... Ciao!

Scusami se ti ho fatto aspettare... Più si avvicinano le feste, più è complicato mantenere gli impegni... più nascono contrattempi.
Il traffico sta diventando sempre più intenso e tornare a casa diventa sempre più un'avventura alla Indiana Jones tra la giungla delle auto...
Certamente condivido con te il pensiero che il piacere di uscire con un'altra persona implica il fatto di far il meno possibile appello alle proprie capacità di tolleranza, anche perché purtroppo quando non mi trovo bene non riesco a nascondere il fastidio... e se anche ci provo, in qualche modo si nota. Stare, tanto per far scorrere il tempo, non fa per me!!
E' sempre bello e piacevole avere una buona comunicazione con tutti (o quasi). La vita è più interessante e ricca di momenti entusiasmanti se si riesce a sorridere e a dialogare serenamente con tutti dal più piccolo ed inesperto interlocutore all'anziano più saggio ed avveduto.
Ci sono però tempi e luoghi diversi per ognuno.
Divertirsi e stare veramente in beatitudine, implica necessariamente di stare con persone con le quali condividi abitualmente interessi, passioni, gioie e a volte anche dolori... persone con cui hai una profonda conoscenza reciproca. Credo che la definizione "amici" calzi a pennello.
Sono momenti particolari e di assoluta semplicità, senza sfarzo o pomposità.
Lo scenario che hai presentato della tua casa in montagna regala una certa quiete interiore... Immagino montagne cosparse di abeti ricolmi di neve e
tanti svolazzanti fiocchi bianchi... tutto bianco intorno... un silenzio che è ninfa per l'anima... sicuramente una suggestione rilassante, ritemprante...
Sarà che a Roma, come tu ben sai, la neve la vediamo ogni "morte di papa", che me la sogno ad occhi aperti.
Ben diverso è andare per vetrine e ristoranti. Attività che ben poco pratico. La prima non più di tre/quattro volte l'anno e per necessità. La seconda un tantino di più giusto per stare insieme e mantenere tutti liberi da pensieri di fornelli e/o pulitura...
Non disdegno neanche la visione di un bel film davanti al televisore. Lo posso fare, volendo, anche in totale assenza di compagnia. Sto bene con me stessa... e non mi provoca scompensi di solitudine... come posso vedere un film anche con altri e avere da commentare poi... In ogni occasione, comunque, in presenza di amici (intendendo per amici quello che ho descritto sopra) qualsiasi cosa mi venga proposto, in realtà va sempre bene, tranne ribadisco con vigore: discoteca o locali simili!!!
Scendere a compromessi significa far scegliere agli altri qualcosa che sta più a cuore a loro che a me, ma io sono già soddisfatta passando il mio tempo con le persone che amo...
Per quanto, ahimé, io sia una fumatrice, neanch'io amo i locali fumosi. Devo dire che il pensiero di entrare in una "bisca" nebulosa mi fa rabbrividire... Oggi però è fatto divieto di fumare nei locali pubblici, per cui questo rischio non si corre...
Stasera sono "cotta". Il sonno sta prendendo il sopravvento. Non so se mi sono ripetuta, ma spero di aver espresso chiaramente i concetti...
A presto.
