Cosa vivo a fare?

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giallorossonellanima
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Cosa vivo a fare?

Messaggio da giallorossonellanima » 28/10/2009, 3:13

Era tanto che non tornavo in questo forum...forse sommerso dalla sofferenza che ho dentro,che non mi dava nemmeno la forza di alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua.
E questa sera,in quegli ormai pochi momenti di speranza di risollevarmi che mi prendono ogni tanto,ho deciso di riprendere il pc in mano e sfogare tutto il dolore che mi riempie il cuore(visto che ormai mi rimane solo quello).
Per non ripetervi tutto,ho fatto tante scelte sbagliate nella mia vita e ora...beh,mi ritrovo solo,e ne pago le conseguenze.
Senza amici,senza una donna,senza qualcuno con cui poter parlare nemmeno del tempo che fa.
Mi sto chiudendo in me stesso in modo irreversibile...ormai non riesco neppure più a guardare in faccia gli altri mentre mi rivolgono la parola(la rivolgono al muro più che altro,visto che ultimamente ho anche preso l'abitudine di andarmene senza degnarli di una risposta.E non perchè mi senta superiore,bensì tutto il contrario).
La mia vita non ha senso,non mi faccio una risata da tempo immemorabile,e il solo uscire di casa per portare a spasso il cane diventa uno strazio insopportabile..
Diagnosi? Depressione. La terapia? Inutile spesa di denaro(dei miei oltretutto).
E in tutto questo le persone giudicano. Giudicano in base a ciò che vedono ovviamente,ma tali giudizi sono di una cattiveria disumana,e mi sento morire solo a pensarci...
I risolini quando gli passi davanti...bleah,una derisione continua.
Avete mai sentito parlare della strage compiuta da due ragazzi americani alla Columbine School,Ohio,nel 2002? Furono uccisi 8 ragazzi,4 ragazze e un insegnante.
Una persona diciamo "normale" giudicherebbe tale gesto come un puro atto di follia da censurare.
Io invece li capisco. Capisco perchè lo hanno fatto,so ciò che li ha spinti a farlo...io stesso provo ciò che provavano.
Fu accertato da varie perizie che soffrissero di depressione,effetto di emarginazione,non accettazione,umiliazione quotidiana da parte di chiunque,senza avere la minima possibilità di dimostrare al prossimo che anche loro avevano del buono da dare.
Spesso penso che anche io sarei in grado di compiere un atto del genere,anche se in fondo ho intrinseco in me un rispetto verso il prossimo(trasmesso dalle uniche persone al mondo che ho:i miei genitori)che mi impedirebbe di farlo.
Ma in fin dei conti non li biasimo. So bene quanto può essere dura dover lottare ogni giorno della tua vita per cose che agli altri si palesano come quotidianità....
In tutto questo cosa dire...il solo sapere che possiate leggere ciò che vi ho scritto e che forse mi rispondiate,mi fa dire...vi voglio bene ragazzi...
Vivete fino in fondo voi che potete

g.gabry

Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da g.gabry » 28/10/2009, 8:08

giallorossonellanima ha scritto:Era tanto che non tornavo in questo forum...forse sommerso dalla sofferenza che ho dentro,che non mi dava nemmeno la forza di alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua.
E questa sera,in quegli ormai pochi momenti di speranza di risollevarmi che mi prendono ogni tanto,ho deciso di riprendere il pc in mano e sfogare tutto il dolore che mi riempie il cuore(visto che ormai mi rimane solo quello).
Per non ripetervi tutto,ho fatto tante scelte sbagliate nella mia vita e ora...beh,mi ritrovo solo,e ne pago le conseguenze.
Senza amici,senza una donna,senza qualcuno con cui poter parlare nemmeno del tempo che fa.
Mi sto chiudendo in me stesso in modo irreversibile...ormai non riesco neppure più a guardare in faccia gli altri mentre mi rivolgono la parola(la rivolgono al muro più che altro,visto che ultimamente ho anche preso l'abitudine di andarmene senza degnarli di una risposta.E non perchè mi senta superiore,bensì tutto il contrario).
La mia vita non ha senso,non mi faccio una risata da tempo immemorabile,e il solo uscire di casa per portare a spasso il cane diventa uno strazio insopportabile..
Diagnosi? Depressione. La terapia? Inutile spesa di denaro(dei miei oltretutto).
E in tutto questo le persone giudicano. Giudicano in base a ciò che vedono ovviamente,ma tali giudizi sono di una cattiveria disumana,e mi sento morire solo a pensarci...
I risolini quando gli passi davanti...bleah,una derisione continua.
Avete mai sentito parlare della strage compiuta da due ragazzi americani alla Columbine School,Ohio,nel 2002? Furono uccisi 8 ragazzi,4 ragazze e un insegnante.
Una persona diciamo "normale" giudicherebbe tale gesto come un puro atto di follia da censurare.
Io invece li capisco. Capisco perchè lo hanno fatto,so ciò che li ha spinti a farlo...io stesso provo ciò che provavano.
Fu accertato da varie perizie che soffrissero di depressione,effetto di emarginazione,non accettazione,umiliazione quotidiana da parte di chiunque,senza avere la minima possibilità di dimostrare al prossimo che anche loro avevano del buono da dare.
Spesso penso che anche io sarei in grado di compiere un atto del genere,anche se in fondo ho intrinseco in me un rispetto verso il prossimo(trasmesso dalle uniche persone al mondo che ho:i miei genitori)che mi impedirebbe di farlo.
Ma in fin dei conti non li biasimo. So bene quanto può essere dura dover lottare ogni giorno della tua vita per cose che agli altri si palesano come quotidianità....
In tutto questo cosa dire...il solo sapere che possiate leggere ciò che vi ho scritto e che forse mi rispondiate,mi fa dire...vi voglio bene ragazzi...
Vivete fino in fondo voi che potete


ciao,
ascolta anche io molte volte mi sono chiesta che ci faccio al mondo, sono inutile, ma non bisogna pensare queste cose perchè non ci aiuta; hai un anno in meno di me e leggere quanto hai scritto mi si stringe il cuore, ma non arrenderti alzati, esci con il cane, anche per me il mio cane mi ha aiutato più di qualunque altra persona; continua a scrivere perchè così ti sfoghi e poi, perchè non vai da uno psicologo? oppure fai come me, io mi sento aiutata grazie alla mia fede, giorno per giorno cerco di migliorare, vai da un prete e raccontagli tutto ciò che provi e pensi su te e gli altri, per me è stato utile...
:ciao:

Ospite

Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Ospite » 28/10/2009, 8:19

giallorossonellanima ha scritto:Era tanto che non tornavo in questo forum...forse sommerso dalla sofferenza che ho dentro,che non mi dava nemmeno la forza di alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua.
E questa sera,in quegli ormai pochi momenti di speranza di risollevarmi che mi prendono ogni tanto,ho deciso di riprendere il pc in mano e sfogare tutto il dolore che mi riempie il cuore(visto che ormai mi rimane solo quello).
Per non ripetervi tutto,ho fatto tante scelte sbagliate nella mia vita e ora...beh,mi ritrovo solo,e ne pago le conseguenze.
Senza amici,senza una donna,senza qualcuno con cui poter parlare nemmeno del tempo che fa.
Mi sto chiudendo in me stesso in modo irreversibile...ormai non riesco neppure più a guardare in faccia gli altri mentre mi rivolgono la parola(la rivolgono al muro più che altro,visto che ultimamente ho anche preso l'abitudine di andarmene senza degnarli di una risposta.E non perchè mi senta superiore,bensì tutto il contrario).
La mia vita non ha senso,non mi faccio una risata da tempo immemorabile,e il solo uscire di casa per portare a spasso il cane diventa uno strazio insopportabile..
Diagnosi? Depressione. La terapia? Inutile spesa di denaro(dei miei oltretutto).
E in tutto questo le persone giudicano. Giudicano in base a ciò che vedono ovviamente,ma tali giudizi sono di una cattiveria disumana,e mi sento morire solo a pensarci...
I risolini quando gli passi davanti...bleah,una derisione continua.
Avete mai sentito parlare della strage compiuta da due ragazzi americani alla Columbine School,Ohio,nel 2002? Furono uccisi 8 ragazzi,4 ragazze e un insegnante.
Una persona diciamo "normale" giudicherebbe tale gesto come un puro atto di follia da censurare.
Io invece li capisco. Capisco perchè lo hanno fatto,so ciò che li ha spinti a farlo...io stesso provo ciò che provavano.
Fu accertato da varie perizie che soffrissero di depressione,effetto di emarginazione,non accettazione,umiliazione quotidiana da parte di chiunque,senza avere la minima possibilità di dimostrare al prossimo che anche loro avevano del buono da dare.
Spesso penso che anche io sarei in grado di compiere un atto del genere,anche se in fondo ho intrinseco in me un rispetto verso il prossimo(trasmesso dalle uniche persone al mondo che ho:i miei genitori)che mi impedirebbe di farlo.
Ma in fin dei conti non li biasimo. So bene quanto può essere dura dover lottare ogni giorno della tua vita per cose che agli altri si palesano come quotidianità....
In tutto questo cosa dire...il solo sapere che possiate leggere ciò che vi ho scritto e che forse mi rispondiate,mi fa dire...vi voglio bene ragazzi...
Vivete fino in fondo voi che potete


Per esperienza personale e ti assicuro che non sono stati soldi buttati, io ho intrapreso un discorso con un psichiatra il quale in pochissimo tempo mi ha ridato la vita, anzi se ho ricominciato a vivere e proprio grazie a lui.
Non ti spaventare non voglio dirti che sei pazzo o che io ero pazzo, ma la tua fase di depressione a questi livelli, l'ho avuta anche io.
Vedi non voglio sembrarti il solito vecchio che ti dice "ma alla tua età certe cose non si devono pensare", ti dico che non le devi pensare e basta.
Ti capisco perchè, come ho detto prima, anche io ho avuto quel periodo no e quindi ho pensato anche io di farla finita e credimi è la verità.
Mi trovavo completamente solo, senza famiglia e con un problema di salute che mi stava portando alla pazzia che ho ancora oggi ma lo sopporto benissimo. Quindi rispetto a te avevo qualche problema in più ma adesso mi sento sereno, o meglio dire, rinato grazie principalmente alla cura medica che è durata pochissimo tempo.
Il tuo problema è la solitudine da quando ho potuto capire. Ma perchè non leggi un pò nel forum, troverai la maggior parte di noi che soffre di questo male ma riesce a essere ottimista.
Leggi un pò la mia presentazione. Ero disperato e ti parlo di agosto 2009, oggi invece sono felice perchè grazie a questo forum ho conosciuto degli amici con la quale ho intrapreso un discorso appunto di amicizia e non mi sento più solo.
Arietina è stata la prima a darmi una mano, anche se virtualmente ma io mi sono "attaccato" ai suoi messaggi di conforto perchè volevo uscerne fuori.
Tu hai una famiglia, dei genitori che sono a pochi metri da te, accorcia questa distanza e parlane con loro. Non c'è nulla di male, anzi. Lo so che ti manca la voglia, ma DEVI rimboccarti le maniche e incominciare a venirne a galla. DEVI essere TU a darti forza, incomincia a parlarne con loro e con noi. Qualsiasi cosa che ti viene in mente, parlane con noi, noi siamo qui ad ascoltarti e se vuoi io sono pronto a conoscerti e ascoltarti dal "vivo". Ma DEVI essere tu a volerlo.
Ti devi stringere le palle e dire basta non voglio più vivere in questa situazione.
Spero che mi leggerai e contattami, ti prego, io ti ascolterò e nel mio piccolo cercherò con tutto il mio cuore di aiutarti.
Ti aspetto non mi deludere.

Possiamo incontrarci anche stasera.

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arietina76
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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da arietina76 » 28/10/2009, 9:10

giallorossonellanima ha scritto:Era tanto che non tornavo in questo forum...forse sommerso dalla sofferenza che ho dentro,che non mi dava nemmeno la forza di alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua.
E questa sera,in quegli ormai pochi momenti di speranza di risollevarmi che mi prendono ogni tanto,ho deciso di riprendere il pc in mano e sfogare tutto il dolore che mi riempie il cuore(visto che ormai mi rimane solo quello).
Per non ripetervi tutto,ho fatto tante scelte sbagliate nella mia vita e ora...beh,mi ritrovo solo,e ne pago le conseguenze.
Senza amici,senza una donna,senza qualcuno con cui poter parlare nemmeno del tempo che fa.
Mi sto chiudendo in me stesso in modo irreversibile...ormai non riesco neppure più a guardare in faccia gli altri mentre mi rivolgono la parola(la rivolgono al muro più che altro,visto che ultimamente ho anche preso l'abitudine di andarmene senza degnarli di una risposta.E non perchè mi senta superiore,bensì tutto il contrario).
La mia vita non ha senso,non mi faccio una risata da tempo immemorabile,e il solo uscire di casa per portare a spasso il cane diventa uno strazio insopportabile..
Diagnosi? Depressione. La terapia? Inutile spesa di denaro(dei miei oltretutto).
E in tutto questo le persone giudicano. Giudicano in base a ciò che vedono ovviamente,ma tali giudizi sono di una cattiveria disumana,e mi sento morire solo a pensarci...
I risolini quando gli passi davanti...bleah,una derisione continua.
Avete mai sentito parlare della strage compiuta da due ragazzi americani alla Columbine School,Ohio,nel 2002? Furono uccisi 8 ragazzi,4 ragazze e un insegnante.
Una persona diciamo "normale" giudicherebbe tale gesto come un puro atto di follia da censurare.
Io invece li capisco. Capisco perchè lo hanno fatto,so ciò che li ha spinti a farlo...io stesso provo ciò che provavano.
Fu accertato da varie perizie che soffrissero di depressione,effetto di emarginazione,non accettazione,umiliazione quotidiana da parte di chiunque,senza avere la minima possibilità di dimostrare al prossimo che anche loro avevano del buono da dare.
Spesso penso che anche io sarei in grado di compiere un atto del genere,anche se in fondo ho intrinseco in me un rispetto verso il prossimo(trasmesso dalle uniche persone al mondo che ho:i miei genitori)che mi impedirebbe di farlo.
Ma in fin dei conti non li biasimo. So bene quanto può essere dura dover lottare ogni giorno della tua vita per cose che agli altri si palesano come quotidianità....
In tutto questo cosa dire...il solo sapere che possiate leggere ciò che vi ho scritto e che forse mi rispondiate,mi fa dire...vi voglio bene ragazzi...
Vivete fino in fondo voi che potete
ho letto molto attentamente il tuo post, e mi dispiace tantissimo sapere che stai attraversando un periodo tanto buio, dal quale ti auguro di uscire al più presto.
il primo consiglio che mi sento di darti è di farti aiutare da uno specialista, al quale affidarti completamente per uscirne. a volta c' è una sorta di omertà quasi nel rivolgersi a psicologi o psichiatri, come se fosse una cosa di cui vergognarsi. be', non è così: anzi, penso che ci voglia più coraggio per ammettere di avere un problema, e quindi farsi aiutare, che proseguire come se nulla fosse, fingendo che vada tutto bene. non esitare a chiedere aiuto a uno specialista, e ovviamente anche alla tua famiglia: avere l'affetto ma soprattutto l'appoggio dei nostri cari è una fattore da non sottovalutare nella guarigione. non lasciarti fermare dalla paura di essere compatito o deriso dagli altri, perchè io credo che in parte il problema sia anche questo. molto stesso ci sentiamo osservati e compatiti dagli altri anche quando, in relatà, gli altri stanno guardando da un'altra parte, perchè il problema siamo solo noi ad averlo. ti faccio un esempio per renderti l'idea, anche se ovviamente è un caso diverso: chi magari ha il naso pronunciato è ossessionato, ha il complesso del suo naso. e magari invece è una persona tanto dolce, gentile e piacevole che tu neanche ti sei accorto che l'ha, il naso, perchè sei rimasto incantato dalla persona nel suo complesso. io credo che oggi nessuno (salvo qualche sciocco superficiale) rida più di fronte alla parola "depressione": forse ti sembra che sghignazzino perchè TU hai paura che lo facciano.
non ti dirò, adesso, di scriverti a qualche corso o attività che ti consenta il contatto con la gente, perchè credo sia prematuro: prima devi ritrovare il sorriso e un equilibrio con te stesso, poi potrai nuovamente relazionarti agli altri. sarà un passo che potrai fare successivamente.
una cosa però ti dico: pur in questa tremenda situazione, hai la fortuna di stare a Roma, dove si è già formato un bel gruppetto di amici del forum, che ti sta già tendendo la mano (e non ne dubitavo, visto il gran cuore che ha Giuseppe). non sprecare questa possibilità: afferra la sua mano e iniziate a sentirvi, magari via mail o mp. poi, se e quando te la sentirai, potrai partecipare a una dello loro uscite.
certo, ti faranno passare sotto un metal detector, vista la tua uscita sulle stragi nei college americani! ovviamente scherzo, è solo un goffo tentativo per riuscire a strapparti almeno un abbozzo di sorriso...
io spero davvero che la tua uscita (il fatto che capisci chi compie simili gesti) sia dettata non da tua reale convizione, ma dalla disperazione. sono comunque convinta che qul tipo di situazioni siano difficili da capire, perchè oncorrono più di un fattore.
ripeto, comunque: afferra la mano che ti hanno teso. mannaggia, sono così bravi e simatici che io farei carte false per portarmi a casa in blocco il gruppo di roma al completo: tu che invece hai l'ooportunità di conoscerli, non sprecarla.
un abbraccio

giallorossonellanima
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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da giallorossonellanima » 28/10/2009, 9:26

giuseppe62 ha scritto:[...]

Il tuo problema è la solitudine da quando ho potuto capire.
Diciamo di si. Tutto è iniziato 5 anni fa,dopo un gravissimo incidente in motorino di cui sono stato vittima ahimè in quanto non guidavo io.Rischiai la sedia a rotelle per 0,4 mm,poichè la frattura esposta del bacino che mi porto dietro si è fermata solo a tale distanza dal nervo che controlla il movimento delle gambe...cicatrici su tutta la schiena e le braccia nonchè fratture di costole e vertebre dovute al fatto di essere stato investito da un auto e trascinato per 30 metri in spaccata sotto la macchina.
Persi un anno e mezzo della mia vita di cui 8 mesi in ospedale e 6 mesi a casa SEMPRE immobile a letto. E per immobile intendo immobile.
Il ragazzo che guidava mi venne a trovare solo una volta in ospedale con il padre il quale disse al mio:"mi dispiace per quello che è successo a tuo figlio...ti do 100 euro e finiamola qua ok?".
Fu grazie all'intervento di 2 infermiere se mio padre non gli staccò la testa dal resto del corpo.
In quel periodo non ci fu un amico che sia uno che mi venne a trovare.
Nessuno.
Nemmeno un ***** di cristiano.
E questo cambiò per sempre il modo di vedere gli altri e di rapportarmi a loro. Un mondo colmo di egoismo,pieno zeppo di parassiti dalla personalità nulla.
Uscito da casa e ancora con le stampelle,conobbi un paio di persone che probabilmente impietositi dalla mia condizione mi fecero entrare nel loro gruppo.
Di li a poco se la mia vita era stata rovinata a metà,loro l'avrebbero rovinata totalmente.
Perchè come credo ovvio sia stato,la depressione mi pervase...mi vedevo diverso,deturpato nel fisico e nell'animo,disilluso per sempre verso i rapporti umani.
E per cercare di alleviare l'immensa sofferenza che avevo dentro,mi gettai come uno stupido nel tunnel della droga,sospinto da costoro che avevo per l'ennesima volta reputato "amici".
Come tutti,iniziai con poco,pensando dentro di me.."vabbè,questa è l'ultima canna,ma domani smetto". E senza rendermene conto,si passò a cocaina,anfetamina,mdma,pasticche nel giro di poco tempo.
"Daje che non ce pensi,datte sta botta che dopo stai mejo,fidati"
Ero diventato uno schiavo.
Il mio solo scopo era drogarmi. Non pensare. Non soffrire.
I soldi non bastavano mai,accumulavo debiti su debiti,arrivai a rubare i gioielli d'oro di mia madre per andare a rivenderli in gioielleria in modo da placare i nervi di coloro che "comandano",diciamo così.
Ma anche cosi non ne uscivo.
Ad acuire il tutto l'essenza di queste persone. In una parola...vuote.
Si limitava tutto alla droga,le donne,i "buffi"(se dice a roma).
Altrimenti se era possibile schiacciare il prossimo lo si faceva senza alcun rimorso,anzi lo si pianificava.
Solo grazie alla vicinanza di un paio di persone(delle quali adesso non c'è piu nessuno...ed è meglio così vista la sofferenza -d'altro genere- ricevuta) ne sono parzialmente fuori,anche se ogni tanto ci ricasco.
Nei periodi in cui ero comunque impegnato avvertivo meno il mio problema,ma da quando è finita si è ripresentato più forte che mai.
Ora come ora si,sono solo. E forse lo sono sempre stato,anche se stupidamente non me ne sono mai reso conto.
giuseppe62 ha scritto:[...]

Ero disperato e ti parlo di agosto 2009, oggi invece sono felice perchè grazie a questo forum ho conosciuto degli amici con la quale ho intrapreso un discorso appunto di amicizia e non mi sento più solo.
Arietina è stata la prima a darmi una mano, anche se virtualmente ma io mi sono "attaccato" ai suoi messaggi di conforto perchè volevo uscerne fuori.
Sono veramente contento per te. Io ormai sono totalmente incapace di provare qualsiasi emozione,o di instaurare un qualsiasi tipo di legame...
giuseppe62 ha scritto:[...]

Tu hai una famiglia, dei genitori che sono a pochi metri da te, accorcia questa distanza e parlane con loro. Non c'è nulla di male, anzi. Lo so che ti manca la voglia, ma DEVI rimboccarti le maniche e incominciare a venirne a galla. DEVI essere TU a darti forza, incomincia a parlarne con loro e con noi.
Loro sono gli unici sui quali so di poter sempre contare. Li amo.
Mi sono stati vicini nei momenti più bui...mio padre ha dormito in ospedale per otto mesi su un trespolo di seggiola vicino a me...
Talvolta li tratto male,li snobbo perchè la depressione che mi corrode dentro mi rende tutto nero,ma nonostante questo gli voglio un bene incredibile. E sono fortunato ad averli con me

Roberto88
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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Roberto88 » 28/10/2009, 9:29

giallorossonellanima ha scritto:Era tanto che non tornavo in questo forum...forse sommerso dalla sofferenza che ho dentro,che non mi dava nemmeno la forza di alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua.
E questa sera,in quegli ormai pochi momenti di speranza di risollevarmi che mi prendono ogni tanto,ho deciso di riprendere il pc in mano e sfogare tutto il dolore che mi riempie il cuore(visto che ormai mi rimane solo quello).
Per non ripetervi tutto,ho fatto tante scelte sbagliate nella mia vita e ora...beh,mi ritrovo solo,e ne pago le conseguenze.
Senza amici,senza una donna,senza qualcuno con cui poter parlare nemmeno del tempo che fa.
Mi sto chiudendo in me stesso in modo irreversibile...ormai non riesco neppure più a guardare in faccia gli altri mentre mi rivolgono la parola(la rivolgono al muro più che altro,visto che ultimamente ho anche preso l'abitudine di andarmene senza degnarli di una risposta.E non perchè mi senta superiore,bensì tutto il contrario).
La mia vita non ha senso,non mi faccio una risata da tempo immemorabile,e il solo uscire di casa per portare a spasso il cane diventa uno strazio insopportabile..
Diagnosi? Depressione. La terapia? Inutile spesa di denaro(dei miei oltretutto).
E in tutto questo le persone giudicano. Giudicano in base a ciò che vedono ovviamente,ma tali giudizi sono di una cattiveria disumana,e mi sento morire solo a pensarci...
I risolini quando gli passi davanti...bleah,una derisione continua.
Avete mai sentito parlare della strage compiuta da due ragazzi americani alla Columbine School,Ohio,nel 2002? Furono uccisi 8 ragazzi,4 ragazze e un insegnante.
Una persona diciamo "normale" giudicherebbe tale gesto come un puro atto di follia da censurare.
Io invece li capisco. Capisco perchè lo hanno fatto,so ciò che li ha spinti a farlo...io stesso provo ciò che provavano.
Fu accertato da varie perizie che soffrissero di depressione,effetto di emarginazione,non accettazione,umiliazione quotidiana da parte di chiunque,senza avere la minima possibilità di dimostrare al prossimo che anche loro avevano del buono da dare.
Spesso penso che anche io sarei in grado di compiere un atto del genere,anche se in fondo ho intrinseco in me un rispetto verso il prossimo(trasmesso dalle uniche persone al mondo che ho:i miei genitori)che mi impedirebbe di farlo.
Ma in fin dei conti non li biasimo. So bene quanto può essere dura dover lottare ogni giorno della tua vita per cose che agli altri si palesano come quotidianità....
In tutto questo cosa dire...il solo sapere che possiate leggere ciò che vi ho scritto e che forse mi rispondiate,mi fa dire...vi voglio bene ragazzi...
Vivete fino in fondo voi che potete

Onestamente non saprei cosa dire in risposta a questo tuo sfogo, perchè avrei paura di sbagliare...non so.
Però, allo stesso modo, sentivo che sarebbe stato utile per te anche la mia, sia pur breve, risposta, per farti capire che c'è gente che ti capisce. Certo, io non sono depresso, nel senso medico del termine: sono un pò malinconico, diciamo pessimista, ma qualcosa di simile al tuo pensiero è anche nel mio.
Cerca di non abbatterti troppo: già riconoscere la propria condizione è un passo in avanti; devi continuare e cercare l'aiuto di qualcuno che abbia le competenze giuste per farlo e vedrai che ti riprenderai

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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da giallorossonellanima » 28/10/2009, 9:47

Ringrazio tutti quanti delle risposte.

Purtroppo però la terapia psicologica a cui mi sono sottoposto è durata un anno e non ha dato alcun effetto purtroppo. In più ogni seduta 50 euro per un totale di 200 euro al mese,che al giorno d'oggi sarebbe meglio tenersi in tasca...
L'unica cosa che posso dirvi è che sono sotto psicofarmaci e antidepressivi da circa 5 mesi. Qualche effetto c'è anche se passeggero e mutevole...

Ospite

Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Ospite » 28/10/2009, 10:35

giallorossonellanima ha scritto:Ringrazio tutti quanti delle risposte.

Purtroppo però la terapia psicologica a cui mi sono sottoposto è durata un anno e non ha dato alcun effetto purtroppo. In più ogni seduta 50 euro per un totale di 200 euro al mese,che al giorno d'oggi sarebbe meglio tenersi in tasca...
L'unica cosa che posso dirvi è che sono sotto psicofarmaci e antidepressivi da circa 5 mesi. Qualche effetto c'è anche se passeggero e mutevole...
Come si chiamano questi medicinali che stai assumendo?

Comunque in certi casi il denaro non conta. Stai tentando è questo è già positivo. La droga, credimi, non serve a nulla, e tu lo sai perfettamente. Serve solo a distruggerti. Devi dire basta anche a una semplice canna.
Come ti senti adesso che ne hai parlato? Anche se solo virtualmente comunque penso che sia uno sfogo. Hai visto, per qualsiasi cosa qui c'è sempre qualche amico pronto ad ascoltarti e consigliarti.
Abitiamo vicino quindi quando vuoi fammi un fischio e ricordati che la vita è una e breve e non vale la pena sprecarla. Bisogna viverla con i suoi prò e i suoi contro, affrontarla e deliziare delle belle cose che ci regala.
La vita è un regalo stà a noi essere soddisfatti del regalo ricevuto.
Ti aspetto sul forum e in un bar.
Non mi deludere sento che sei un ragazzo in gamba e forte.
ciao

Ospite

Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Ospite » 28/10/2009, 13:29

giallorossonellanima ha scritto:Diciamo di si. Tutto è iniziato 5 anni fa,dopo un gravissimo incidente in motorino di cui sono stato vittima ahimè in quanto non guidavo io.Rischiai la sedia a rotelle per 0,4 mm,poichè la frattura esposta del bacino che mi porto dietro si è fermata solo a tale distanza dal nervo che controlla il movimento delle gambe...cicatrici su tutta la schiena e le braccia nonchè fratture di costole e vertebre dovute al fatto di essere stato investito da un auto e trascinato per 30 metri in spaccata sotto la macchina.
Persi un anno e mezzo della mia vita di cui 8 mesi in ospedale e 6 mesi a casa SEMPRE immobile a letto. E per immobile intendo immobile.
Il ragazzo che guidava mi venne a trovare solo una volta in ospedale con il padre il quale disse al mio:"mi dispiace per quello che è successo a tuo figlio...ti do 100 euro e finiamola qua ok?".
Fu grazie all'intervento di 2 infermiere se mio padre non gli staccò la testa dal resto del corpo. In quel periodo non ci fu un amico che sia uno che mi venne a trovare. Nessuno. Nemmeno un ***** di cristiano.
E questo cambiò per sempre il modo di vedere gli altri e di rapportarmi a loro. Un mondo colmo di egoismo,pieno zeppo di parassiti dalla personalità nulla. Uscito da casa e ancora con le stampelle,conobbi un paio di persone che probabilmente impietositi dalla mia condizione mi fecero entrare nel loro gruppo. Di li a poco se la mia vita era stata rovinata a metà,loro l'avrebbero rovinata totalmente.
Perchè come credo ovvio sia stato,la depressione mi pervase...mi vedevo diverso,deturpato nel fisico e nell'animo,disilluso per sempre verso i rapporti umani. E per cercare di alleviare l'immensa sofferenza che avevo dentro,mi gettai come uno stupido nel tunnel della droga,sospinto da costoro che avevo per l'ennesima volta reputato "amici". Come tutti,iniziai con poco,pensando dentro di me.."vabbè,questa è l'ultima canna,ma domani smetto". E senza rendermene conto,si passò a cocaina,anfetamina,mdma,pasticche nel giro di poco tempo.
"Daje che non ce pensi,datte sta botta che dopo stai mejo,fidati"
Ero diventato uno schiavo.
Il mio solo scopo era drogarmi. Non pensare. Non soffrire.
I soldi non bastavano mai,accumulavo debiti su debiti,arrivai a rubare i gioielli d'oro di mia madre per andare a rivenderli in gioielleria in modo da placare i nervi di coloro che "comandano",diciamo così.
Ma anche cosi non ne uscivo.
Ad acuire il tutto l'essenza di queste persone. In una parola...vuote.
Si limitava tutto alla droga,le donne,i "buffi"(se dice a roma).
Altrimenti se era possibile schiacciare il prossimo lo si faceva senza alcun rimorso,anzi lo si pianificava.
Solo grazie alla vicinanza di un paio di persone(delle quali adesso non c'è piu nessuno...ed è meglio così vista la sofferenza -d'altro genere- ricevuta) ne sono parzialmente fuori,anche se ogni tanto ci ricasco.
Nei periodi in cui ero comunque impegnato avvertivo meno il mio problema,ma da quando è finita si è ripresentato più forte che mai.
Ora come ora si,sono solo. E forse lo sono sempre stato,anche se stupidamente non me ne sono mai reso conto.

Sono veramente contento per te. Io ormai sono totalmente incapace di provare qualsiasi emozione,o di instaurare un qualsiasi tipo di legame...

Loro sono gli unici sui quali so di poter sempre contare. Li amo.
Mi sono stati vicini nei momenti più bui...mio padre ha dormito in ospedale per otto mesi su un trespolo di seggiola vicino a me...
Talvolta li tratto male,li snobbo perchè la depressione che mi corrode dentro mi rende tutto nero,ma nonostante questo gli voglio un bene incredibile. E sono fortunato ad averli con me
Ciao giallorossonellanima.

La tua storia mi ha davvero commossa. Hai certamente vissuto dei momenti molto tragici e difficili per chiunque, figuriamoci a un ragazzo di soli 21 anni. Voglio anche dirti che sono dalla parte dei tuoi genitori e soprattutto di tuo padre. Guarda, pure io avrei staccato piu' che volentieri la testa all'uomo che si permise di offrirgli 100 miseri euro per fare tacere quanto accaduto. :-)

Comunque scherzi a parte; il fatto che hai dei genitori che ti vogliono bene e sono disposti a starti vicino, e' gia' un qualcosa, credimi. E' vero come dici tu; nel mondo ci sono molte persone egoiste, pero' esistono anche molte persone buone, disposte ad aiutare. Sfortunatamente per te, sinora ad ora non le hai ancora incontrate.

Voglio chiarire che non sono un specialista, pero' ho un'eta' abbastanza adulta e ricca di esperienze sia vissute che osservate. Non conosco molti centri in Italia essendo che resido da piu' di 24 anni negli Stati Uniti; la cosa di cui mi sembra tu abbisogna sia di inserirti in un Centro Riabilitativo per Tossicodipendenti. Come gia' scrissi: non resido li' quindi non saprei esattamente come funzionino le cose da te, da noi questi centri sono munitissimi di dottori, infermieri, psicologi e "support groups", disposti ad aiutare i pazienti sia a riinserirsi nella comunita', che a capire e riconoscere i propri punti deboli, la ragione e lo stato emotivo che li hanno portati ad usare i stupefacienti e come imparare a scacciare via quei momenti buii e cupi capaci di disorientare la mente e il proprio percorso di vita. Nel caso ne fossi interessato, in rete ho trovato: La Promessa:[url]http://www.lapromessa.org/lapromessa/[/url]
E/o la Tossicodipendenza.org:[url]http://www.tossicodipendenza.org/prevenzione_tossicodipendenza.htm[/url]

Se puoi, parlane con i tuoi genitori.

Capisco anche che tu ti trova depresso ed e' certamente da capire, pero' sono personalmente convinta che questa depressione sia causata in gran parte dal fatto che il tuo fisico (mente e corpo) e' ancora dipendente alla droga. Non sei ancora del tutto "pulito" dalla dipendenza spicologica e fisica di questa. Non trovo esatto, gia' con un fisico "dipendente", lasciarti usare/usufruire dei farmaci i quali potrebbero lasciarti "dipendente" ad essi. Non so' se riesco a dare l'idea.

Comunque, vedi tu; anzi...devi vedere poi cosa ne pensano i tuoi genitori.
Per ora un abbraccio e in bocca al lupo. Ciao.

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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da tropicsnow » 28/10/2009, 14:18

giallorossonellanima ha scritto:Era tanto che non tornavo in questo forum...forse sommerso dalla sofferenza che ho dentro,che non mi dava nemmeno la forza di alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua.
E questa sera,in quegli ormai pochi momenti di speranza di risollevarmi che mi prendono ogni tanto,ho deciso di riprendere il pc in mano e sfogare tutto il dolore che mi riempie il cuore(visto che ormai mi rimane solo quello).
Per non ripetervi tutto,ho fatto tante scelte sbagliate nella mia vita e ora...beh,mi ritrovo solo,e ne pago le conseguenze.
Senza amici,senza una donna,senza qualcuno con cui poter parlare nemmeno del tempo che fa.
Mi sto chiudendo in me stesso in modo irreversibile...ormai non riesco neppure più a guardare in faccia gli altri mentre mi rivolgono la parola(la rivolgono al muro più che altro,visto che ultimamente ho anche preso l'abitudine di andarmene senza degnarli di una risposta.E non perchè mi senta superiore,bensì tutto il contrario).
La mia vita non ha senso,non mi faccio una risata da tempo immemorabile,e il solo uscire di casa per portare a spasso il cane diventa uno strazio insopportabile..
Diagnosi? Depressione. La terapia? Inutile spesa di denaro(dei miei oltretutto).
E in tutto questo le persone giudicano. Giudicano in base a ciò che vedono ovviamente,ma tali giudizi sono di una cattiveria disumana,e mi sento morire solo a pensarci...
I risolini quando gli passi davanti...bleah,una derisione continua.
Avete mai sentito parlare della strage compiuta da due ragazzi americani alla Columbine School,Ohio,nel 2002? Furono uccisi 8 ragazzi,4 ragazze e un insegnante.
Una persona diciamo "normale" giudicherebbe tale gesto come un puro atto di follia da censurare.
Io invece li capisco. Capisco perchè lo hanno fatto,so ciò che li ha spinti a farlo...io stesso provo ciò che provavano.
Fu accertato da varie perizie che soffrissero di depressione,effetto di emarginazione,non accettazione,umiliazione quotidiana da parte di chiunque,senza avere la minima possibilità di dimostrare al prossimo che anche loro avevano del buono da dare.
Spesso penso che anche io sarei in grado di compiere un atto del genere,anche se in fondo ho intrinseco in me un rispetto verso il prossimo(trasmesso dalle uniche persone al mondo che ho:i miei genitori)che mi impedirebbe di farlo.
Ma in fin dei conti non li biasimo. So bene quanto può essere dura dover lottare ogni giorno della tua vita per cose che agli altri si palesano come quotidianità....
In tutto questo cosa dire...il solo sapere che possiate leggere ciò che vi ho scritto e che forse mi rispondiate,mi fa dire...vi voglio bene ragazzi...
Vivete fino in fondo voi che potete
mi dispiace tanto per il tuo stato... quanto all'esortazione a vivere fino in fondo, la rivolgo anche io a te :) sei giovanissimo, la tua vita non è finita e non può finire in questo modo. la depressione è una brutta bestia. ma vive solo nella tua testa! la sensazione che hai è quella di essere chiuso in una stanza vuota e buia, in completo isolamento, e non sai come uscirne. in queste condizioni i pensieri si affollano e ci si sente con le spalle al muro per cui ogni cosa diventa possibile perchè tanto non si ha più niente da perdere, pensando di aver già perso tutto! (ecco perchè comprendi e condividi la reazione di quei ragazzi di cui hai parlato). non è così. la chiave per uscire da quella stanza la possiedi solo tu, tirala fuori e apri quella porta. :)
quanto agli psicofarmaci, credo che se il tuo medico te li abbia prescritti vuol dire che si tratta di una depressione grave, ma l'uso delle benzodiazepine può condurre allo sviluppo di dipendenza fisica e psichica. il rischio aumenta con la dose e la durata del trattamento, ed è maggiore in pazienti con una storia di abuso di droghe e alcool. per questo la durata del trattamento dovrebbe essere la più breve possibile. immagino che tu prenda più di un tipo di psicofarmaci... quindi sei stato anche da uno psichiatra?
ti abbraccio forte :heart:

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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da mamma Luli » 28/10/2009, 15:10

giallorossonellanima ha scritto:Era tanto che non tornavo in questo forum...forse sommerso dalla sofferenza che ho dentro,che non mi dava nemmeno la forza di alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua.
E questa sera,in quegli ormai pochi momenti di speranza di risollevarmi che mi prendono ogni tanto,ho deciso di riprendere il pc in mano e sfogare tutto il doolore.................................................................................................................................................................................................................................... So bene quanto può essere dura dover lottare ogni giorno della tua vita per cose che agli altri si palesano come quotidianità....
In tutto questo cosa dire...il solo sapere che possiate leggere ciò che vi ho scritto e che forse mi rispondiate,mi fa dire...vi voglio bene ragazzi...
Vivete fino in fondo voi che potete
Ciao, un abbraccio prima di tutto. Ho letto la tua lettera da cui traspare in maniera forte il tuo dolore ed ho pensato a come è vero che nella vita tutto è relativo!!!!!. Tu ti lamenti (giustamente) di aver perso un anno e mezzo della tua vita tra ospedale e cure. Io, che ho perso mio figlio in un incidente simile al tuo, ti ho invece invidiato.......
Con questo non voglio sminuire o fare paragoni sui diversi dolori, perché il dolore, da qualsiasi parte o per qualsiasi motivo provenga, quando è il massimo che uno può sopportare, più grande non può essere.
Però tra il mio e il tuo una differenza c'è ed è la SPERANZA. E' questo che te hai ancora, la speranza di riuscire a riprendere in mano la tua vita, anche dopo tutte le traversie e tutti gli sbagli che puoi aver fatto, puoi ancora ricominciare.
E' sufficiente che tu, guardando lontano, veda una lucina anche piccola piccola, ma un passo per volta, andando in quella direzione, anche se dovrai perdere altro tempo, troverai però la tua rinascita.
Io sento che questa speranza già ti è nata dentro proprio perché hai aperto questo topic che è ricerca di condivisione e che quindi è già un passo verso quella lucina.
Pensa anche che nella vita niente succede per caso, e questo tuo dolore, questa tua depressione, potrebbe anche aver lo scopo di darti il tempo di leggerti dentro, di insegnarti ad apprezzare ciò che prima davi solo per scontato, a cercare nuovi amici, ma anche ad essere tu un vero amico.
Avrei anche altre cose da dirti ma non vorrei tu ti stancassi subito di me! Prima però voglio invitarti ad accettare l'aiuto di Giuseppe, magari per un caffè al bar sotto casa tua, ma sarebbe comunque un altro passo avanti. Per ora, :ciao:(un sorriso per favore!!!)

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massi24
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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da massi24 » 28/10/2009, 17:28

giallorossonellanima ha scritto:Era tanto che non tornavo in questo forum...
Ciao.
Intanto bentornato.
Ti dico subito che è impossibile restare impassibili di fronte a una "lettera" come la tua. Tocca le più profonde corde dell'anima.
Intanto non sottovaluterei questa tua "richiesta di aiuto".. se sei qui a parlarne e a sfogarti è perchè questo posto è per te una nicchia dove sentirti " a tuo agio" perchè puoi scrivere liberamente, perchè sai che ti ascoltano senza voltare la faccia dall'altra parte.
E ciò significa solo voglia di uscirne fuori.. è un passo molto importante, ma devi esserne convinto, devi volerlo!
In quale modo noi possiamo aiutarti?
Portandoti le nostre esperienze.
Io non son mai caduto in depressione, ma credo di esserci andato vicino.. Avevo periodicamente dei momenti in cui vedevo che tutto era nero, che mi alzavo dal letto solo perchè obbligato (il lavoro in questo aiuta!) eti giuro tutt'ora non ne capisco il motivo. Ero solo (intendo senza una fidanzata) ma comunque non era una buona ragione per sentirmi così. Ho avuto la fortuna di avere persone che quando sapevano di questi miei momenti mi aiutavano, mi spronavano.. lì per lì non li vedevo, ma il mio inconscio evidentemente sentiva che erano la mia ancora e non son mai caduto. Poi, dopo due settimane, questi miei momenti passavano ed io tornavo più allegro di prima.
Queste persone son state fondamentli per me, erano davvero speciali, tanto è che uno è il mio migliore amico e una è poi diventata la mia ragazza.
Ma quel che ricordo è la non-voglia di reagire.
E' vero che tu nella tua pur giovane età ne hai vissute tante che molte persone non vivrebbero in 50 vite.. ma è proprio questo che dovrebbe spingerti ad avere più voglia, più grinta, più spinta degli altri..
Avere la voglia di vivere almeno fino a che la Roma non vinca nuovamente lo scudetto.. quindi almeno una sessantina d'anni li hai garantiti :DD
No, dai che scherzo, era per sdrammatizzare un pochino!!!

Se sei venuto qui è perchè sai che non ti si volteranno mai le spalle.
Tutto l'aiuto che possiamo darti lo avrai.
E tu, con le tue esperienze, potrai essere d'aiuto a tanti che entrano qui e stanno come te.
Aiutali a uscirne.
Mi sembra che aiutare gli altri, anche se su un forum può sembrare poca cosa, possa essere una risposta esaudiente alla tua domanda del topic.

TI voglio vedere più presente, più attento, più combattivo.

Un in bocca al lupo grande come una palazzina.

Massimo

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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da arietina76 » 28/10/2009, 17:44

giallorossonellanima ha scritto:[...]



Diciamo di si. Tutto è iniziato 5 anni fa,dopo un gravissimo incidente in motorino di cui sono stato vittima ahimè in quanto non guidavo io.Rischiai la sedia a rotelle per 0,4 mm,poichè la frattura esposta del bacino che mi porto dietro si è fermata solo a tale distanza dal nervo che controlla il movimento delle gambe...cicatrici su tutta la schiena e le braccia nonchè fratture di costole e vertebre dovute al fatto di essere stato investito da un auto e trascinato per 30 metri in spaccata sotto la macchina.
Persi un anno e mezzo della mia vita di cui 8 mesi in ospedale e 6 mesi a casa SEMPRE immobile a letto. E per immobile intendo immobile.
Il ragazzo che guidava mi venne a trovare solo una volta in ospedale con il padre il quale disse al mio:"mi dispiace per quello che è successo a tuo figlio...ti do 100 euro e finiamola qua ok?".
Fu grazie all'intervento di 2 infermiere se mio padre non gli staccò la testa dal resto del corpo.
In quel periodo non ci fu un amico che sia uno che mi venne a trovare.
Nessuno.
Nemmeno un ***** di cristiano.
E questo cambiò per sempre il modo di vedere gli altri e di rapportarmi a loro. Un mondo colmo di egoismo,pieno zeppo di parassiti dalla personalità nulla.
Uscito da casa e ancora con le stampelle,conobbi un paio di persone che probabilmente impietositi dalla mia condizione mi fecero entrare nel loro gruppo.
Di li a poco se la mia vita era stata rovinata a metà,loro l'avrebbero rovinata totalmente.
Perchè come credo ovvio sia stato,la depressione mi pervase...mi vedevo diverso,deturpato nel fisico e nell'animo,disilluso per sempre verso i rapporti umani.
E per cercare di alleviare l'immensa sofferenza che avevo dentro,mi gettai come uno stupido nel tunnel della droga,sospinto da costoro che avevo per l'ennesima volta reputato "amici".
Come tutti,iniziai con poco,pensando dentro di me.."vabbè,questa è l'ultima canna,ma domani smetto". E senza rendermene conto,si passò a cocaina,anfetamina,mdma,pasticche nel giro di poco tempo.
"Daje che non ce pensi,datte sta botta che dopo stai mejo,fidati"
Ero diventato uno schiavo.
Il mio solo scopo era drogarmi. Non pensare. Non soffrire.
I soldi non bastavano mai,accumulavo debiti su debiti,arrivai a rubare i gioielli d'oro di mia madre per andare a rivenderli in gioielleria in modo da placare i nervi di coloro che "comandano",diciamo così.
Ma anche cosi non ne uscivo.
Ad acuire il tutto l'essenza di queste persone. In una parola...vuote.
Si limitava tutto alla droga,le donne,i "buffi"(se dice a roma).
Altrimenti se era possibile schiacciare il prossimo lo si faceva senza alcun rimorso,anzi lo si pianificava.
Solo grazie alla vicinanza di un paio di persone(delle quali adesso non c'è piu nessuno...ed è meglio così vista la sofferenza -d'altro genere- ricevuta) ne sono parzialmente fuori,anche se ogni tanto ci ricasco.
Nei periodi in cui ero comunque impegnato avvertivo meno il mio problema,ma da quando è finita si è ripresentato più forte che mai.
Ora come ora si,sono solo. E forse lo sono sempre stato,anche se stupidamente non me ne sono mai reso conto.

[...]



Sono veramente contento per te. Io ormai sono totalmente incapace di provare qualsiasi emozione,o di instaurare un qualsiasi tipo di legame...

[...]



Loro sono gli unici sui quali so di poter sempre contare. Li amo.
Mi sono stati vicini nei momenti più bui...mio padre ha dormito in ospedale per otto mesi su un trespolo di seggiola vicino a me...
Talvolta li tratto male,li snobbo perchè la depressione che mi corrode dentro mi rende tutto nero,ma nonostante questo gli voglio un bene incredibile. E sono fortunato ad averli con me
la situazione, allora, è molto più difficile e problematica di quanto non sembrasse.
mi sento solo di dirti, ancora una volta, di farti aiutare da chi di dovere, da specialisti che sappiano il fatto loro. forse fino ad ora, senza che sia colpa di nessuno, non hai saputo trovare la terapia e le cure adatte al tuo caso. considera poi che ognuno di sè ha i propri tempi di reazione, quindi non credo sia possibile fare discorso generali sulla tempistica di "guarigione". non demordere, lotta con tutte le tue forze, per quanto sia dura e possa far male. devi lavorare molto con te stesso, per riacquistare serenità ed equilibrio. il resto, poi, pian piano verrà da sè.
quanto alle persone a cui fai riferimento (tanto per indetenderci, quelle dell'incidente in motorino), smetti di piangere per il loro comportamento: evidentemente non valevano poi molto, e l'hanno dimostrato. so che fa comunque male, ma tu devi pensare questo: che non hai perso niente, perchè persone di quel tipo non hanno niente da dare, punto e basta.
ti auguro davvero di riuscire a voltare pagina.

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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Mister71 » 28/10/2009, 19:45

giallorossonellanima ha scritto:Era tanto che non tornavo in questo forum...forse sommerso dalla sofferenza che ho dentro,che non mi dava nemmeno la forza di alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua.
E questa sera,in quegli ormai pochi momenti di speranza di risollevarmi che mi prendono ogni tanto,ho deciso di riprendere il pc in mano e sfogare tutto il dolore che mi riempie il cuore(visto che ormai mi rimane solo quello).
Per non ripetervi tutto,ho fatto tante scelte sbagliate nella mia vita e ora...beh,mi ritrovo solo,e ne pago le conseguenze.
Senza amici,senza una donna,senza qualcuno con cui poter parlare nemmeno del tempo che fa.
Mi sto chiudendo in me stesso in modo irreversibile...ormai non riesco neppure più a guardare in faccia gli altri mentre mi rivolgono la parola(la rivolgono al muro più che altro,visto che ultimamente ho anche preso l'abitudine di andarmene senza degnarli di una risposta.E non perchè mi senta superiore,bensì tutto il contrario).
La mia vita non ha senso,non mi faccio una risata da tempo immemorabile,e il solo uscire di casa per portare a spasso il cane diventa uno strazio insopportabile..
Diagnosi? Depressione. La terapia? Inutile spesa di denaro(dei miei oltretutto).
E in tutto questo le persone giudicano. Giudicano in base a ciò che vedono ovviamente,ma tali giudizi sono di una cattiveria disumana,e mi sento morire solo a pensarci...
I risolini quando gli passi davanti...bleah,una derisione continua.
Avete mai sentito parlare della strage compiuta da due ragazzi americani alla Columbine School,Ohio,nel 2002? Furono uccisi 8 ragazzi,4 ragazze e un insegnante.
Una persona diciamo "normale" giudicherebbe tale gesto come un puro atto di follia da censurare.
Io invece li capisco. Capisco perchè lo hanno fatto,so ciò che li ha spinti a farlo...io stesso provo ciò che provavano.
Fu accertato da varie perizie che soffrissero di depressione,effetto di emarginazione,non accettazione,umiliazione quotidiana da parte di chiunque,senza avere la minima possibilità di dimostrare al prossimo che anche loro avevano del buono da dare.
Spesso penso che anche io sarei in grado di compiere un atto del genere,anche se in fondo ho intrinseco in me un rispetto verso il prossimo(trasmesso dalle uniche persone al mondo che ho:i miei genitori)che mi impedirebbe di farlo.
Ma in fin dei conti non li biasimo. So bene quanto può essere dura dover lottare ogni giorno della tua vita per cose che agli altri si palesano come quotidianità....
In tutto questo cosa dire...il solo sapere che possiate leggere ciò che vi ho scritto e che forse mi rispondiate,mi fa dire...vi voglio bene ragazzi...
Vivete fino in fondo voi che potete

Bentornato! In effetti era da parecchio che non passavi da queste parti...

Senti un pò: hai fatto delle scelte sbagliate nei tuoi appena 21 anni di vita, ma guarda che tutti ne commettono, anche gravi. Se te ne rendi conto, puoi cercare di cambiare strada, anche facendoti aiutare da chi si trova fuori dal mondo dei tuoi conflitti... Se uno sta annegando, è necessario che qualcun'altro non nella stessa situazione faccia qualcosa...

Renditi conto che molte delle cose che ci capitano, oppure che "non" ci capitano dipendono dal caso, e dall'azione di altre persone. Noi possiamo avere il controllo diretto di una minima parte, e questo, dal mio punto di vista, dovrebbe farci stare più sereni...
Se tutto dipendesse da noi, forse saremmo ancora di più causa del nostro male...

Non partire dal presupposto che la vita abbia o debba avere un senso, lasciandoti così influenzare dal luogo comune, cioé da quello che comunemente si pensa. Non è così. Noi veniamo al mondo, e respiriamo. Abbiamo occhi per vedere, orecchie per sentire, eccetera. Quando nella nostra vita c'è un senso preciso, la carriera, un hobby trascinante, un vizio potente, un'idea fissa e centrale, è perché siamo stati noi a mettercelo, è una nostra costruzione, oppure di qualcun'altro a noi vicino. Quando stavi nella culla, non conoscevi il mondo, ti guardavi intorno, vedevi i colori, sentivi i suoni, avevi in mente un senso? Quella è la condizione di base della nostra esistenza: guardarci intorno, conoscere le cose, alzare gli occhi al cielo eccetera. Il resto, lo abbiamo costruito in seguito, qualunque cosa sia. Ma non faceva parte di noi, capisci? Quindi può anche non esserci, e questo non è il segno di un fallimento, oppure di uno sbandamento, niente affatto. Noi dobbiamo solo respirare e fare poco altro, in verità. Se ti fermi a riflettere con calma, ad occhi chiusi e senza fretta, forse puoi riscoprire questa verità fondamentale che ci portiamo sempre appresso. E' sufficiente questo per desiderare di andare avanti? Io penso di si, è come fare un viaggio e guardarsi intorno senza immaginare di fare chissa cos'altro...

La tua sofferenza di oggi ha delle cause. Devi conoscerle, senza dargli significati particolari. Solo capire come le cose sono andate, senza giudicare. Immagina di osservare un quadro davanti a te. Non devi giudicarlo, devi solo vedere come è fatto, devi capirlo! I colori, le forme...

Ricordati che sei dotato di mente e corpo proprio come gli altri. Né superiore né inferiore. Se ti senti in un modo o nell'altro, è perché la tua vita fino ad oggi ti ha convinto di questo, ma non è la verità. E' l'effetto del condizionamento, che colpisce tutti.
Credere di essere o di non essere qualcosa non è come esserlo davvero...
Insomma, prima di lasciarti andare allo sconforto più completo, ne hai di cose da capire e da vedere...

Ciao.

giogio77

Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da giogio77 » 28/10/2009, 20:52

Mi dispiace moltissimo leggere le tue parole anche se penso che la tua condizione di isolamento e solitudine sia una cosa molto più diffusa di quanto non si possa pensare. Di consigli da darti ce ne sarebbero tanti come quelli di cercare aiuto da uno specialista. Vorrei però farti notare che non esiste solo la psicoterapia tradizionale ma anche altri tipi di terapia detta non verbale (artiterapie)che sono ugualmente efficaci...se non di più...posso solo dirti di cercare di fare piccoli passi per riacquistare un po di serenità.

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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da tempest » 28/10/2009, 21:53

giallorossonellanima ha scritto:Era tanto che non tornavo in questo forum...forse sommerso dalla sofferenza che ho dentro,che non mi dava nemmeno la forza di alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua.
E questa sera,in quegli ormai pochi momenti di speranza di risollevarmi che mi prendono ogni tanto,ho deciso di riprendere il pc in mano e sfogare tutto il dolore che mi riempie il cuore(visto che ormai mi rimane solo quello).
Per non ripetervi tutto,ho fatto tante scelte sbagliate nella mia vita e ora...beh,mi ritrovo solo,e ne pago le conseguenze.
Senza amici,senza una donna,senza qualcuno con cui poter parlare nemmeno del tempo che fa.
Mi sto chiudendo in me stesso in modo irreversibile...ormai non riesco neppure più a guardare in faccia gli altri mentre mi rivolgono la parola(la rivolgono al muro più che altro,visto che ultimamente ho anche preso l'abitudine di andarmene senza degnarli di una risposta.E non perchè mi senta superiore,bensì tutto il contrario).
La mia vita non ha senso,non mi faccio una risata da tempo immemorabile,e il solo uscire di casa per portare a spasso il cane diventa uno strazio insopportabile..
Diagnosi? Depressione. La terapia? Inutile spesa di denaro(dei miei oltretutto).
E in tutto questo le persone giudicano. Giudicano in base a ciò che vedono ovviamente,ma tali giudizi sono di una cattiveria disumana,e mi sento morire solo a pensarci...
I risolini quando gli passi davanti...bleah,una derisione continua.
Avete mai sentito parlare della strage compiuta da due ragazzi americani alla Columbine School,Ohio,nel 2002? Furono uccisi 8 ragazzi,4 ragazze e un insegnante.
Una persona diciamo "normale" giudicherebbe tale gesto come un puro atto di follia da censurare.
Io invece li capisco. Capisco perchè lo hanno fatto,so ciò che li ha spinti a farlo...io stesso provo ciò che provavano.
Fu accertato da varie perizie che soffrissero di depressione,effetto di emarginazione,non accettazione,umiliazione quotidiana da parte di chiunque,senza avere la minima possibilità di dimostrare al prossimo che anche loro avevano del buono da dare.
Spesso penso che anche io sarei in grado di compiere un atto del genere,anche se in fondo ho intrinseco in me un rispetto verso il prossimo(trasmesso dalle uniche persone al mondo che ho:i miei genitori)che mi impedirebbe di farlo.
Ma in fin dei conti non li biasimo. So bene quanto può essere dura dover lottare ogni giorno della tua vita per cose che agli altri si palesano come quotidianità....
In tutto questo cosa dire...il solo sapere che possiate leggere ciò che vi ho scritto e che forse mi rispondiate,mi fa dire...vi voglio bene ragazzi...
Vivete fino in fondo voi che potete
Ciao,
a tratti mi sono riconosciuta in questo tuo primo post, il secondo invece ha definito meglio le cause del tuo stato e mi ha fatto dubitare dell'opportunità di offrire un mio un contributo e dei consigli, ma visto che ci hai scritto, ti dirò la mia.... di momenti un po' bui ne ho vissuti anche io, anche se non mi è mai mancato l'affetto dei miei genitori e non mi è mai mancata la salute.
Ho avuto momenti di grande solitudine, momenti in cui ho intravisto l'abisso della depressione ( anche io alla tua età ho cominciato a sviluppare una sorta di fobia all'idea di uscire di casa ), momenti in cui ero piena di rancore e di odio, ma tutti questi momenti sono passati.
Visto che sei in terapia ( la migliore strada da seguire con lquesto livello di depressione ), non c'è molto che da "profana" ed estranea io possa aggiungere, ma proverò a dare picoli consigli pratici:
prima di tutto pensa che avendo solo 21 anni hai ampissime possibilità di migliorare la tua vita, hai perduto un anno della tua vita, ma hai tanto tempo davanti, questo deve darti un po' di serenità: nella vita ci sono momenti più bui di altri ma non durano per sempre.
Secondo: visto che questo mezzo ( internet ) esiste, fanne buon uso, quì sul forum per sfogarti, per condividere, e magari anche per cercare contatti nella vita reale, in altri siti per coltivare i tuoi interessi, se ne hai. Terzo: cerca di ignorare chi ti infastidice o ti deride, esercita su di te un certo autocontrollo, dì a te stesso che queste persone per te non sono niente e che le loro prese in giro non ti possono toccare, esci di casa, vai in luoghi diversi da quelli che ti mettono ansia, evita di incrociare chi ti disturba, ma esci. Imponiti di fare un piccolo passo per volta, ogni giorno fai una cosa che il giorno prima non hai fatto, ad esempio stai fuori col tuo cane un po' più a lungo, fai una breve gita, un giro in macchina, vai in un centro commericiale, per negozi...porta con te un mp3 e ascolta musica che ti rilassa e ti fa sentire bene. Non trascurare di nutrirti bene e dormi...a me ha fatto sempre bene dormire nei momenti di grande stress.
Non so ho ho detto cose stupide, o se ho scritto consigli sbagliati, non voglio fare la psicologa da strapazzo, mi rendo conto che la tua situazione è dura, preferisco comunque dire in buona fede qualcosa di poco utile piutosto che tacere davanti alla tua sofferenza.
Coraggio!

Tizi

Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Tizi » 28/10/2009, 23:41

giallorossonellanima ha scritto:Era tanto che non tornavo in questo forum...forse sommerso dalla sofferenza che ho dentro,che non mi dava nemmeno la forza di alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua.
E questa sera,in quegli ormai pochi momenti di speranza di risollevarmi che mi prendono ogni tanto,ho deciso di riprendere il pc in mano e sfogare tutto il dolore che mi riempie il cuore(visto che ormai mi rimane solo quello).
Per non ripetervi tutto,ho fatto tante scelte sbagliate nella mia vita e ora...beh,mi ritrovo solo,e ne pago le conseguenze.
Senza amici,senza una donna,senza qualcuno con cui poter parlare nemmeno del tempo che fa.
Mi sto chiudendo in me stesso in modo irreversibile...ormai non riesco neppure più a guardare in faccia gli altri mentre mi rivolgono la parola(la rivolgono al muro più che altro,visto che ultimamente ho anche preso l'abitudine di andarmene senza degnarli di una risposta.E non perchè mi senta superiore,bensì tutto il contrario).
La mia vita non ha senso,non mi faccio una risata da tempo immemorabile,e il solo uscire di casa per portare a spasso il cane diventa uno strazio insopportabile..
Diagnosi? Depressione. La terapia? Inutile spesa di denaro(dei miei oltretutto).
E in tutto questo le persone giudicano. Giudicano in base a ciò che vedono ovviamente,ma tali giudizi sono di una cattiveria disumana,e mi sento morire solo a pensarci...
I risolini quando gli passi davanti...bleah,una derisione continua.
Avete mai sentito parlare della strage compiuta da due ragazzi americani alla Columbine School,Ohio,nel 2002? Furono uccisi 8 ragazzi,4 ragazze e un insegnante.
Una persona diciamo "normale" giudicherebbe tale gesto come un puro atto di follia da censurare.
Io invece li capisco. Capisco perchè lo hanno fatto,so ciò che li ha spinti a farlo...io stesso provo ciò che provavano.
Fu accertato da varie perizie che soffrissero di depressione,effetto di emarginazione,non accettazione,umiliazione quotidiana da parte di chiunque,senza avere la minima possibilità di dimostrare al prossimo che anche loro avevano del buono da dare.
Spesso penso che anche io sarei in grado di compiere un atto del genere,anche se in fondo ho intrinseco in me un rispetto verso il prossimo(trasmesso dalle uniche persone al mondo che ho:i miei genitori)che mi impedirebbe di farlo.
Ma in fin dei conti non li biasimo. So bene quanto può essere dura dover lottare ogni giorno della tua vita per cose che agli altri si palesano come quotidianità....
In tutto questo cosa dire...il solo sapere che possiate leggere ciò che vi ho scritto e che forse mi rispondiate,mi fa dire...vi voglio bene ragazzi...
Vivete fino in fondo voi che potete
Dopo il tuo secondo post è un po' più difficile darti un consiglio.
L'unica cosa che posso dirti è che per l'età che hai, sai analizzarti o meglio, analizzare la tua situazione abbastanza a fondo ed in modo lucido e questo è un bel passo avanti. Se sei veramente convinto di tutto ciò che dici non dovresti essere molto lontano dalla fine del tunnel, tieni duro, lotta con tutte le tue forze. Io sto vivendo un periodo buio, sicuramente il più brutto della mia vita e delle volte vorrei non esserci in questo mondo ma sto lottando (a modo mio), impegno la mia giornata fino allo spasimo, quando vado a letto è perchè sto per crollare dalla stanchezza e poi parlo, con chiunque mi capiti (anche colleghi di lavoro), cosa che prima non accadeva mai, mi sfogo parlando, a volte, anche dei miei problemi personali.
Parla con noi, scrivi ogni sera, raccontaci come hai passato la giornata, che cosa hai fatto. Sei di Roma come me e sai, a Roma c'è un bel gruppo di persone che io ancora non ho avuto il piacere di conoscere personalmente ma con le quali converso tramite questo forum da un po' di giorni.
Tienici aggiornati, ah dimenticavo, tanto per sdrammatizzare un po', non guardare le partite di campionato della Roma, altro che depressione! :O

mamma Luli
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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da mamma Luli » 29/10/2009, 0:28

giallorossonellanima ha scritto:
E' vero. Ho ancora una speranza. E questo è un fatto positivo.
Ma d'altro canto la speranza è un qualcosa che,per continuare a vivere,deve essere alimentata e nutrita...e quindi se ci fosse anche la volontà di attizzare quella sua flebile fiammella, devono inevitabilmente concorrere eventi esterni che la rafforzino giorno per giorno.
Non si tratta di piangersi addosso purtroppo...è la cruda realtà.
E fino ad ora tali eventi non sono avvenuti.

Comunque mi ripeto:grazie a voi tutti.
Sapere di non essere i soli ad aver passato questi momenti mi fa sentire un pò meglio.
Sembra che non accadano eventi nuovi, sembra che ogni giorno sia uguale all'altro, in realtà ogni giorno è diverso e quello che non è successo fino ad oggi può succedere domani o dopodomani o dopo ancora, ma succederà.......
Intanto oggi hai parlato con noi, hai tirato fuori parte del tuo malessere, per ora è rimasto nella stanza ma piano piano, vedrai, uscirà dalla finestra.
Cerca di pensare che anche tu sei importante come persona, nonostante gli errori che puoi aver commesso, resti sempre una persona unica ed importante, amata dalla tua famiglia, dal tuo cane e cominci ad essere amata anche da noi. E poi via, non si può pensare agli altri, se ci giudicano male o bene, dobbiamo tenere in considerazione solo i sentimenti di chi ci ama.....
Sai io cosa penso? Che se Dio, pur conoscendoci bene, continua ad amarci e a restarci vicino nonostante tutto quello che combiniamo è perché riesce a leggere nei nostri cuori, e allora, chi si credano di essere queste persone che, con tanta presunzione, ci giudicano e ci allontanano senza nemmeno conoscerci veramente? Solo degli sciocchi che non meritano nemmeno di essere considerati perché, anche se a loro non sembra, sono peggiori di noi.
Non pensare a loro, le tue energie servono per la tua guarigione, non le sprecare! Un bacio
(P.S. ... e con questa scusa è già più volte che oggi mi sbaciucchio un ventenne!!!!)

g.gabry

Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da g.gabry » 29/10/2009, 7:52

giallorossonellanima ha scritto:[...]



Diciamo di si. Tutto è iniziato 5 anni fa,dopo un gravissimo incidente in motorino di cui sono stato vittima ahimè in quanto non guidavo io.Rischiai la sedia a rotelle per 0,4 mm,poichè la frattura esposta del bacino che mi porto dietro si è fermata solo a tale distanza dal nervo che controlla il movimento delle gambe...cicatrici su tutta la schiena e le braccia nonchè fratture di costole e vertebre dovute al fatto di essere stato investito da un auto e trascinato per 30 metri in spaccata sotto la macchina.
Persi un anno e mezzo della mia vita di cui 8 mesi in ospedale e 6 mesi a casa SEMPRE immobile a letto. E per immobile intendo immobile.
Il ragazzo che guidava mi venne a trovare solo una volta in ospedale con il padre il quale disse al mio:"mi dispiace per quello che è successo a tuo figlio...ti do 100 euro e finiamola qua ok?".
Fu grazie all'intervento di 2 infermiere se mio padre non gli staccò la testa dal resto del corpo.
In quel periodo non ci fu un amico che sia uno che mi venne a trovare.
Nessuno.
Nemmeno un ***** di cristiano.
E questo cambiò per sempre il modo di vedere gli altri e di rapportarmi a loro. Un mondo colmo di egoismo,pieno zeppo di parassiti dalla personalità nulla.
Uscito da casa e ancora con le stampelle,conobbi un paio di persone che probabilmente impietositi dalla mia condizione mi fecero entrare nel loro gruppo.
Di li a poco se la mia vita era stata rovinata a metà,loro l'avrebbero rovinata totalmente.
Perchè come credo ovvio sia stato,la depressione mi pervase...mi vedevo diverso,deturpato nel fisico e nell'animo,disilluso per sempre verso i rapporti umani.
E per cercare di alleviare l'immensa sofferenza che avevo dentro,mi gettai come uno stupido nel tunnel della droga,sospinto da costoro che avevo per l'ennesima volta reputato "amici".
Come tutti,iniziai con poco,pensando dentro di me.."vabbè,questa è l'ultima canna,ma domani smetto". E senza rendermene conto,si passò a cocaina,anfetamina,mdma,pasticche nel giro di poco tempo.
"Daje che non ce pensi,datte sta botta che dopo stai mejo,fidati"
Ero diventato uno schiavo.
Il mio solo scopo era drogarmi. Non pensare. Non soffrire.
I soldi non bastavano mai,accumulavo debiti su debiti,arrivai a rubare i gioielli d'oro di mia madre per andare a rivenderli in gioielleria in modo da placare i nervi di coloro che "comandano",diciamo così.
Ma anche cosi non ne uscivo.
Ad acuire il tutto l'essenza di queste persone. In una parola...vuote.
Si limitava tutto alla droga,le donne,i "buffi"(se dice a roma).
Altrimenti se era possibile schiacciare il prossimo lo si faceva senza alcun rimorso,anzi lo si pianificava.
Solo grazie alla vicinanza di un paio di persone(delle quali adesso non c'è piu nessuno...ed è meglio così vista la sofferenza -d'altro genere- ricevuta) ne sono parzialmente fuori,anche se ogni tanto ci ricasco.
Nei periodi in cui ero comunque impegnato avvertivo meno il mio problema,ma da quando è finita si è ripresentato più forte che mai.
Ora come ora si,sono solo. E forse lo sono sempre stato,anche se stupidamente non me ne sono mai reso conto.

[...]



Sono veramente contento per te. Io ormai sono totalmente incapace di provare qualsiasi emozione,o di instaurare un qualsiasi tipo di legame...

[...]



Loro sono gli unici sui quali so di poter sempre contare. Li amo.
Mi sono stati vicini nei momenti più bui...mio padre ha dormito in ospedale per otto mesi su un trespolo di seggiola vicino a me...
Talvolta li tratto male,li snobbo perchè la depressione che mi corrode dentro mi rende tutto nero,ma nonostante questo gli voglio un bene incredibile. E sono fortunato ad averli con me



mi dispiace che alla tua età hai già dovuto sopportare tanto doloro e portarti sulle spalle le conseguenze di tutto ciò, ma la droga non ti aiuta, anzi ti peggiora, in quanto muta di più i tuoi stati d'animo, quindi non arrenderti, rendici partecipi, scrivi tutto perchè così ti sfoghi, piangi che è uno sfogo anche quello, non tenerti tutto dentro, anche se solo con le parole spero di darti una mano...
:ciao:

Ospite

Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Ospite » 29/10/2009, 9:05

g.gabry ha scritto:[...]

scrivi tutto perchè così ti sfoghi, piangi che è uno sfogo anche quello, non tenerti tutto dentro, anche se solo con le parole spero di darti una mano...
:ciao:
Buongiorno giallorossonellanima, anche se per te non è un buongiorno per via del risultato della partita di ieri ma non deprimerti prima che finisca il campionato la roma una partita la DEVE vincere ihihihihihihihi.

Scherzi a parte.

Oggi come ti senti???

Hai visto quanti amici ti hanno risposto. Noi ci siamo virtualmente e non solo. Fatti sentire, facci sapere quello che stai facendo adesso, come pensi di organizzare la giornata ecc. A parte questa parentisi delle tua vita, raccontaci qualche altra cosa. Hai la ragazza??

Lo so che mi dovrei fare i fatti miei in merito, ma non ci riesco eheheheheh

Dai partecipa alle varie discussioni noi ti aspettiamo
Ciao

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Merlino
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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Merlino » 29/10/2009, 9:53

giallorossonellanima ha scritto:Era tanto che non tornavo in questo forum...forse sommerso dalla sofferenza che ho dentro,che non mi dava nemmeno la forza di alzarmi dal letto per andare a bere un bicchiere d'acqua.
[...]
In tutto questo cosa dire...il solo sapere che possiate leggere ciò che vi ho scritto e che forse mi rispondiate,mi fa dire...vi voglio bene ragazzi...
Vivete fino in fondo voi che potete
Caro amico,

la tua storia mi ha incuriosito e mi sono permesso di fare qualche ricerca...
Ho trovato un altro ragazzo, della tua stessa età, della tua stessa città (Roma) e pure della tua stessa zona (Tor Vergata) che racconta cose molto diverse di sè.

"ho 20 anni e studio economia a tor vergata"
"ho 20 anni e sono di roma. premetto pero di essere felicemente fidanzato e di non cercare altro se non una bella amicizia"
([url]http://forum.alfemminile.com/forum/contact1/__f13025_p2_contact1-Cerco-amiche-a-roma.html#94159[/url])

E' uno sfortunato caso di omonimia o, come onestamente sospetto, ci stai prendendo in giro?

Spero di sbagliare...

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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da arietina76 » 29/10/2009, 10:44

Merlino ha scritto:[...]



Caro amico,

la tua storia mi ha incuriosito e mi sono permesso di fare qualche ricerca...
Ho trovato un altro ragazzo, della tua stessa età, della tua stessa città (Roma) e pure della tua stessa zona (Tor Vergata) che racconta cose molto diverse di sè.

"ho 20 anni e studio economia a tor vergata"
"ho 20 anni e sono di roma. premetto pero di essere felicemente fidanzato e di non cercare altro se non una bella amicizia"
([url]http://forum.alfemminile.com/forum/contact1/__f13025_p2_contact1-Cerco-amiche-a-roma.html#94159[/url])

E' uno sfortunato caso di omonimia o, come onestamente sospetto, ci stai prendendo in giro?

Spero di sbagliare...
spero tanto, Merlino, che tu abbia ragione, nel senso che allora c'è in giro un ragazzo in meno con problemi tanto difficile da risolvere.
certo però che, se è davvero come dici tu, ci sarebbe un pò di amaro in bocca nel vedere che alcune persone scherzano su certi argomenti pesanti, come depressione e droga... :(

Xandr
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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Xandr » 29/10/2009, 10:59

Merlino ha scritto:[...]



Caro amico,

la tua storia mi ha incuriosito e mi sono permesso di fare qualche ricerca...
Ho trovato un altro ragazzo, della tua stessa età, della tua stessa città (Roma) e pure della tua stessa zona (Tor Vergata) che racconta cose molto diverse di sè.

"ho 20 anni e studio economia a tor vergata"
"ho 20 anni e sono di roma. premetto pero di essere felicemente fidanzato e di non cercare altro se non una bella amicizia"
([url]http://forum.alfemminile.com/forum/contact1/__f13025_p2_contact1-Cerco-amiche-a-roma.html#94159[/url])

E' uno sfortunato caso di omonimia o, come onestamente sospetto, ci stai prendendo in giro?

Spero di sbagliare...
se vedi le date sono stati lasciati a gennaio di quest'anno...adesso stiamo a novembre...

Ospite

Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Ospite » 29/10/2009, 11:51

arietina76 ha scritto:[...]
spero tanto, Merlino, che tu abbia ragione, nel senso che allora c'è in giro un ragazzo in meno con problemi tanto difficile da risolvere.
certo però che, se è davvero come dici tu, ci sarebbe un pò di amaro in bocca nel vedere che alcune persone scherzano su certi argomenti pesanti, come depressione e droga... :(
Ti quoto in pieno arietina. Mi auguro che sia così e se dovesse essere come sospetta merlino penso proprio che comunque giallorossonellanima abbia bisogno di un aiuto medico perchè stà male nel suo io, stà male dentro di se.

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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Merlino » 29/10/2009, 12:00

Xandr ha scritto:[...]

se vedi le date sono stati lasciati a gennaio di quest'anno...adesso stiamo a novembre...
Lo so!
Avevo notato le data e, come detto, spero che il nostro amico non ci stia prendendo in giro.
Anche se, per contro, sarei felice di sapere che i problemi di cui parla sono stati inventati!!!

franki

Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da franki » 29/10/2009, 12:15

giallorossonellanima ha scritto:Ringrazio tutti quanti delle risposte.

Purtroppo però la terapia psicologica a cui mi sono sottoposto è durata un anno e non ha dato alcun effetto purtroppo. In più ogni seduta 50 euro per un totale di 200 euro al mese,che al giorno d'oggi sarebbe meglio tenersi in tasca...
L'unica cosa che posso dirvi è che sono sotto psicofarmaci e antidepressivi da circa 5 mesi. Qualche effetto c'è anche se passeggero e mutevole...
javascript:emoticon(':D')
Sorriso felice

Ciao amico mio ho letto in questo momento quello che ti è capitato e che ancora stai alle prese di questa infame depressione. Io sono in perfetta sintonia di quello che ha detto Giuseppe 62, che a mio avviso è una persona squisita,pensa un po ti ha chiesto anche di incontrarti cio significa che a messo a disposizione il suo tempo purchè di aiutare un amico. Nostro Signore ci ha donato una cosa preziosissima che è la vita! non ti devi avvilire anche se è difficile ci puoi riuscire non è il solo caso che si è verificato quindi forza e coraggio alzati da terra che è il momento di camminare non perdere un minuto in più il tempo è prezioso. Se io da Caserta posso fare qualcosa dimmi pure sto a tua completa disposizione a costo di venire anche da te qualche sabato o Qualche domenica La prima cosa devi abbandonare i farmaci, servono solo a rovinarti.esci da casa dedicati allo sport magari facendo un po di corsa vai in palestra iscriviti ai balli di gruppo aiutati che Dio ti aiuta Dio è grande confidati in lui senza timore e senza sottovalutare quello che ti ho detto. Quello che puo fare Dio non lo puo fare nessuno La vita è bella porca miseria ci devi riuscire forza forza forza!!!!!! :D

g.gabry

Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da g.gabry » 29/10/2009, 12:38

Merlino ha scritto:[...]



Caro amico,

la tua storia mi ha incuriosito e mi sono permesso di fare qualche ricerca...
Ho trovato un altro ragazzo, della tua stessa età, della tua stessa città (Roma) e pure della tua stessa zona (Tor Vergata) che racconta cose molto diverse di sè.

"ho 20 anni e studio economia a tor vergata"
"ho 20 anni e sono di roma. premetto pero di essere felicemente fidanzato e di non cercare altro se non una bella amicizia"
([url]http://forum.alfemminile.com/forum/contact1/__f13025_p2_contact1-Cerco-amiche-a-roma.html#94159[/url])

E' uno sfortunato caso di omonimia o, come onestamente sospetto, ci stai prendendo in giro?

Spero di sbagliare...


wuau :applause: ...tu non sei merlino, ma mago merlino...(spero che non ti offenda per questa battuta)
se mi occore un detectiv ti posso assumere? :D
spero che ciò che ha scritto non sia frutto dell'immaginazione perchè ci sono persone, come giuseppe che si è offerto di incontrarlo e poi ci ha preso in giro...
:ciao:

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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da massi24 » 29/10/2009, 12:49

ho letto le parole di Merlino e incuriosito mi son permesso di indagare anche io.
ricordavo che Giallorosso aveva già accennato a qualcosa di simile in un altro post, proprio a gennaio.

Eccolo qui http://www.mailamici.it/forum/viewtopic.php?t=166474&highlight=

Il nostro amico dice cose molto diverse da sè in un altro forum? E quali? Di essere fidanzato, forse? Ma anche nel topic di gennaio di mailamici disse lo stesso, praticamente.. E poi, non può essere finita una storia? Dove stanno tutte ste differenze?

Perchè sollevare polveroni quando non serve?

Giudicate voi.

E ora torniamo tutti in topic, i messaggi che non saranno attinenti verranno spostati.

grazie.

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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Merlino » 29/10/2009, 13:31

massi24 ha scritto:ho letto le parole di Merlino e incuriosito mi son permesso di indagare anche io.
ricordavo che Giallorosso aveva già accennato a qualcosa di simile in un altro post, proprio a gennaio.

Eccolo qui http://www.mailamici.it/forum/viewtopic.php?t=166474&highlight=

Il nostro amico dice cose molto diverse da sè in un altro forum? E quali? Di essere fidanzato, forse? Ma anche nel topic di gennaio di mailamici disse lo stesso, praticamente.. E poi, non può essere finita una storia? Dove stanno tutte ste differenze?

Perchè sollevare polveroni quando non serve?

Giudicate voi.

E ora torniamo tutti in topic, i messaggi che non saranno attinenti verranno spostati.

grazie.
Nessun polverone: mi sono solo incuriosito a vedere messaggi di tenore tanto diverso a relativamente poco tempo l'uno da l'altro.
Se il nostro amico è stato sincero, tutto ok!
Saremo ancora qui ad aiutarlo!

Lospy
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Re: Cosa vivo a fare?

Messaggio da Lospy » 29/10/2009, 13:44

Ciao giallorosso.. quando ho letto il tuo post... mi ci son fiondato a capofitto.... ho letto tutto ed ero pronto a scriverti a condividere qualche consiglio sicuramente utile ed efficace... e poi alla fine sembra si tratti solo di una farsa... che dirti...bhè... se di farsa si tratta.. tanti saluti...altrimenti non scomparire! scrivi ancora su questo topic.... se ci sei ed hai bisogno di aiuto...qualche cosa da raccontarti e da consigliarti ce l'ho... so di cosa stavi parlando... vedi tu... ma se la tua richiesta era reale.. non perdere quest'occsasione! Ciao
Anzi no! una cosa la voglio scrivere... se non servirà a te.. magari potrà servire ad un'altra persona che verrà qui a leggere... perchè le cose scritte sono reali anche se magari non x te, è pieno di persone in queste situazioni solo che nella maggior parte dei casi non ci si riconoscono.... bhè il consiglio base è quello di cercare di fare del bene x gli altri... sembra strano eh??... ma se ci si trova nella situazione descritta questa per me è la medicina migliore di tutte... fare del bene (sotto qualsiasi forma e aspetto)oltre che ad aiutare gli altri serve a generare uno stato d'animo appagante e positivo che aiuta chi si trova nella tua posizione....
Poi se esisti realmente ne vorrai parlare ed approfondire sarò a tua disposizione altrimenti è inutile che stia a dilungarmi...
Se eravamo belli facevamo di fissa i fotomodelli... ma siamo brutti e non ci resta che fare i farabutti !!!