Introversione

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lupo76
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Re: Introversione

Messaggio da lupo76 » 07/11/2009, 21:55

enemyofthesun ha scritto:L'introversione è descritta comunemente come un tratto di personalità che porta l'individuo a concentrarsi sull'interiorità, a esplorarne i contenuti e purtroppo, di conseguenza, a distaccarsi dal mondo esterno.
Il suo opposto è l'estroversione, che invece porta ad avere uno scambio continuo e intenso con il mondo esterno, in particolare con le altre persone.

L'introverso si ritrova generalmente ad essere timido con gli altri, in quanto poco avvezzo al relazionarsi con gli altri, e in quanto riflessivo e insicuro. L'estroverso al contrario tende a una certa esuberanza.
Naturalmente esistono tante sfumature e condizioni intermedie. Diciamo che l'introversione rappresenta sicuramente una minoranza delle persone e talvolta, ahimè, una condizione di diversità vista negativamente persino dagli introversi stessi.

Il punto chiave, che vorrei evidenziare qui, è che un introverso, timido, non è necessariamente una persona che ama stare da sola. E' una persona che generalmente sta bene anche da sola. Che a volte vorrebbe stare in compagnia, ma non riesce, e quando anche ci riesce, magari partecipa poco, sembra freddo, distaccato, perso nei suoi pensieri, e difficilmente si trova a suo agio.
Questo fa sì che spesso i rapporti di un introverso con le persone (in gran parte estroverse) rischino di essere deludenti e avvilenti, e ulteriore motivo di isolamento.

Essendo questo un forum che tratta prevalentemente di amicizia, mi chiedevo quante persone tra voi hanno una personalità introversa, e quanto è motivo di difficoltà a relazionare con gli altri.
Io lo sono. Parliamone. Perchè secondo me non basta soltanto chiedere "cerco amici a..." oppure dire "dai, partecipa al raduno/incontro del..."
Se ci si sofferma solo al desiderio di stare con gli altri e non si capisce il perchè sia realmente poi così difficile incontrare le persone, non si faranno passi avanti...
A parer mio c'è una differenza sostanziale tra semplice introversione e timidezza. La semplice introversione rappresenta la tendenza a farsi i fatti propri per scelta, perché non ci si vuole relazionare al prossimo, quindi, senza sofferenze. Mentre chi è timido è si introverso, ma non per scelta. Chi è timido soffre per il suo stato, vorrebbe relazionarsi, vorrebbe partecipare attivamente al mondo che lo circonda, ma non ci riesce. Il vero motivo per cui non ci riesce è che, per varie vicessitudini della vita che possono essere le più disparate, non ha imparato a relazionarsi già da piccolo, è cresciuto senza acquisire delle semplici capacità. In sostanza la persona timida semplicemente non sa relazionarsi, e imparare da grandi è molto difficile, ma non impossibile.
Io sono molto molto timido e vi dico che una volta appreso che il mio stato non dipende da una mia mancanza o da una mia colpa, ma semplicemente dal non saper fare qualcosa, esattamente come non so parlare l'inglese, la mia vita sta’ lentamente cambiando. Sto cercando di imparare, e se non ci riuscirò da solo mi farò insegnare da qualcuno, ma in ogni modo imparerò perché me lo devo.

Tizi

Re: Introversione

Messaggio da Tizi » 07/11/2009, 23:20

lupo76 ha scritto:[...]



A parer mio c'è una differenza sostanziale tra semplice introversione e timidezza. La semplice introversione rappresenta la tendenza a farsi i fatti propri per scelta, perché non ci si vuole relazionare al prossimo, quindi, senza sofferenze. Mentre chi è timido è si introverso, ma non per scelta. Chi è timido soffre per il suo stato, vorrebbe relazionarsi, vorrebbe partecipare attivamente al mondo che lo circonda, ma non ci riesce. Il vero motivo per cui non ci riesce è che, per varie vicessitudini della vita che possono essere le più disparate, non ha imparato a relazionarsi già da piccolo, è cresciuto senza acquisire delle semplici capacità. In sostanza la persona timida semplicemente non sa relazionarsi, e imparare da grandi è molto difficile, ma non impossibile.
Io sono molto molto timido e vi dico che una volta appreso che il mio stato non dipende da una mia mancanza o da una mia colpa, ma semplicemente dal non saper fare qualcosa, esattamente come non so parlare l'inglese, la mia vita sta’ lentamente cambiando. Sto cercando di imparare, e se non ci riuscirò da solo mi farò insegnare da qualcuno, ma in ogni modo imparerò perché me lo devo.

mi piace questa analisi che hai fatto, del problema in generale e del tuo in particolare.
Io non sono estroversa, lo divento una volta che ho capito chi ho di fronte e se riesco a relazionarmi con questa persona, a sentirmi a mio agio.
Penso che essere troppo estroversi sia un problema come essere troppo introversi, probabilmente le fregature, con chi ci si "apre" troppo frettolosamente, sono dietro l'angolo!

elypv

Re: Introversione

Messaggio da elypv » 08/11/2009, 23:15

enemyofthesun ha scritto:L'introversione è descritta comunemente come un tratto di personalità che porta l'individuo a concentrarsi sull'interiorità, a esplorarne i contenuti e purtroppo, di conseguenza, a distaccarsi dal mondo esterno.
Il suo opposto è l'estroversione, che invece porta ad avere uno scambio continuo e intenso con il mondo esterno, in particolare con le altre persone.

L'introverso si ritrova generalmente ad essere timido con gli altri, in quanto poco avvezzo al relazionarsi con gli altri, e in quanto riflessivo e insicuro. L'estroverso al contrario tende a una certa esuberanza.
Naturalmente esistono tante sfumature e condizioni intermedie. Diciamo che l'introversione rappresenta sicuramente una minoranza delle persone e talvolta, ahimè, una condizione di diversità vista negativamente persino dagli introversi stessi.

Il punto chiave, che vorrei evidenziare qui, è che un introverso, timido, non è necessariamente una persona che ama stare da sola. E' una persona che generalmente sta bene anche da sola. Che a volte vorrebbe stare in compagnia, ma non riesce, e quando anche ci riesce, magari partecipa poco, sembra freddo, distaccato, perso nei suoi pensieri, e difficilmente si trova a suo agio.
Questo fa sì che spesso i rapporti di un introverso con le persone (in gran parte estroverse) rischino di essere deludenti e avvilenti, e ulteriore motivo di isolamento.

Essendo questo un forum che tratta prevalentemente di amicizia, mi chiedevo quante persone tra voi hanno una personalità introversa, e quanto è motivo di difficoltà a relazionare con gli altri.
Io lo sono. Parliamone. Perchè secondo me non basta soltanto chiedere "cerco amici a..." oppure dire "dai, partecipa al raduno/incontro del..."
Se ci si sofferma solo al desiderio di stare con gli altri e non si capisce il perchè sia realmente poi così difficile incontrare le persone, non si faranno passi avanti...
io sono una persona introversa, abbastanza timida e parlo poco. Faccio un pò fatica a relazionarmi con le persone a meno che a pelle non mi stiano subito simpatiche allora in quel caso a volte mi sciolgo anche. Però in genere tendo ad apparire fredda, aggressiva e mi hanno detto anche che in apparenza sembra che me la tiro. Ci sono dei periodi in cui mi isolo dal mondo e me ne sto per i fatti miei insomma non ho nessun tipo di problema a stare da sola. Comunque essere timidi non lo vedo come problema ma anzi come un pregio... a me non piacciono le persone invadenti o che danno subito confidenza... ho bisogno di tempo per capire chi ho di fronte e nella maggior parte dei casi faccio più che bene!

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lupo76
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Re: Introversione

Messaggio da lupo76 » 08/11/2009, 23:57

elypv ha scritto:[...]



io sono una persona introversa, abbastanza timida e parlo poco. Faccio un pò fatica a relazionarmi con le persone a meno che a pelle non mi stiano subito simpatiche allora in quel caso a volte mi sciolgo anche. Però in genere tendo ad apparire fredda, aggressiva e mi hanno detto anche che in apparenza sembra che me la tiro. Ci sono dei periodi in cui mi isolo dal mondo e me ne sto per i fatti miei insomma non ho nessun tipo di problema a stare da sola. Comunque essere timidi non lo vedo come problema ma anzi come un pregio... a me non piacciono le persone invadenti o che danno subito confidenza... ho bisogno di tempo per capire chi ho di fronte e nella maggior parte dei casi faccio più che bene!
La timidezza diventa un problema quando ti limita nelle scelte e ti impedisce di essere o fare quello che davvero desideri. In tal caso è un problema perchè riduce le possibilità di fare quelle conoscenze che nella vita possono dare la svolta, sia in campo lavorativo che di amiciazie o amore.

miriamnew

Re: Introversione

Messaggio da miriamnew » 11/11/2009, 12:03

giogio77 ha scritto:[...]



Io sono introversa e timida, faccio una gran fatica a stare in compagnia anche se mi piacerebbe molto avere tanti amici...nei momenti più bui divento troppo "rigida" e schematica e in un certo senso esigente verso gli altri così che qualche volta mi autoescludo dalle situazioni per paura raccontandomi mille diverse scuse. Quando faccio così mi odio e allo stesso tempo faccio fatica a uscire da questa situazione che si autoalimenta.Anche se è ciclica e dipende molto dall'ambiente che ho intorno in quel determinato momento.Vuol dire che sono full
In passato ero anch'io molto introversa, però si cambia, cambiando certe circostanze anche il nostro carattere può cambiare. Bisogna avere più fiducia in se stessi, nelle proprie capacità, cominciando dalle piccole cose, smetterla di mettersi in discussione e lanciarsi in cose che ci mettono timore. Non è facile mettersi in gioco, spesso si è bloccati dalla paura di essere inadeguati, di essere criticati... il più delle volte è così solo nella nostra testa ma una cosa è certa, quando si inizia a rompere quel muro di timori, continua tutto da sè. Bisogna credere di più in se stessi, nel proprio valore... Bisogna tenere solo le cose buone dell'introversione e cioè la capacità di essere più riflessivi e sensibili nel cogliere certe cose nelle situazioni e nelle persone che ci sono di fronte (chi è molto estroverso o si definisce tale, è quasi sempre una persona superficiale con un ego smisurato che non gli fa vedere oltre il suo naso...), guardare aldilà delle apparenze e cercare di migliorarsi sempre aprendosi agli altri, non per senso di insicurezza ma per confrontarsi. :idea: :idea: :idea:

miriamnew

Re: Introversione

Messaggio da miriamnew » 11/11/2009, 12:21

lupo76 ha scritto:[...]



A parer mio c'è una differenza sostanziale tra semplice introversione e timidezza. La semplice introversione rappresenta la tendenza a farsi i fatti propri per scelta, perché non ci si vuole relazionare al prossimo, quindi, senza sofferenze. Mentre chi è timido è si introverso, ma non per scelta. Chi è timido soffre per il suo stato, vorrebbe relazionarsi, vorrebbe partecipare attivamente al mondo che lo circonda, ma non ci riesce. Il vero motivo per cui non ci riesce è che, per varie vicessitudini della vita che possono essere le più disparate, non ha imparato a relazionarsi già da piccolo, è cresciuto senza acquisire delle semplici capacità. In sostanza la persona timida semplicemente non sa relazionarsi, e imparare da grandi è molto difficile, ma non impossibile.
Io sono molto molto timido e vi dico che una volta appreso che il mio stato non dipende da una mia mancanza o da una mia colpa, ma semplicemente dal non saper fare qualcosa, esattamente come non so parlare l'inglese, la mia vita sta’ lentamente cambiando. Sto cercando di imparare, e se non ci riuscirò da solo mi farò insegnare da qualcuno, ma in ogni modo imparerò perché me lo devo.

Giusto :!: E' qualcosa che si può imparare, si può cambiare il nostro modo di essere se questo ci fa stare bene. ;)