meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

L'amicizia, gli amici, gruppi di amici: idee, esperienze, consigli, riflessioni

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nama
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meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da nama » 02/08/2009, 17:55

A qualcuno di voi è mai successo di trovarsi a passare il proprio tempo con delle persone con cui si ha poco in comune (interessi, valori..) e con le quali la relazione era poco o affatto soddisfacente (litigate) solo perchè stare soli era troppo penoso?
A me è successo tante volte, solo che si arriva sempre a un punto limite, nel quale (da ambe le parti) il rapporto porta più dolore che altro, e non ci si sopporta più, e si preferisce stare soli (anche se si resiste ben poco tempo, e si cerca qualcun altro che ci faccia compagnia).
Però allo stesso tempo penso che ogni amicizia sia sempre una questione di "compromesso", essendo che non siamo fatti con lo stampino, e non è detto che si trovino sempre persone che condividano la nostra visione del mondo, e che abbiano caratteri compatibili con i nostri..
E poi nessuno sarebbe da scartare, tutti meriterebbero amicizia..
Allora, secondo voi, con le persone molto diverse da noi, bisogna lottare per adattarsi all'altro e cercare di capirlo, per cercare di costruire una qualche amicizia, sopportando dolori e incomprensioni; oppure bisogna farsi forza e restarsene da soli perchè questo è solo un atto di puro masochismo, una lotta che ci fa solo stare male con noi stessi che non vale la pena di intrapprendere? Bisogna adattarsi alla solitudine (per il momento) e cercare contesti nuovi, o cercare di essere amici "del primo che passa" solo perchè la solitudine si fa sentire troppo?
Parlo di amicizia ma anche di relazioni di "amore" (dato che mi sono anche trovata a frequentare un ragazzo con il quale per la maggior parte del tempo mi chiedevo "chi me lo fa fare, non abbiamo niente in comune")
Ciao
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Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da Ospite » 02/08/2009, 18:33

nama ha scritto:Allora, secondo voi, con le persone molto diverse da noi, bisogna lottare per adattarsi all'altro e cercare di capirlo, per cercare di costruire una qualche amicizia, sopportando dolori e incomprensioni; oppure bisogna farsi forza e restarsene da soli perchè questo è solo un atto di puro masochismo, una lotta che ci fa solo stare male con noi stessi che non vale la pena di intrapprendere?
Dipende da cosa potrebbe significare "molto diversa". Una persona potrebbe essere diversa pero' "in sostanza" interessante e simpatica abbastanza da poterla frequentare senza troppi problemi.
nama ha scritto:Bisogna adattarsi alla solitudine (per il momento) e cercare contesti nuovi, o cercare di essere amici "del primo che passa" solo perchè la solitudine si fa sentire troppo?
Mi adatterei alla solitudine (per il momento) riconoscendola una situazione passeggera e cercherei contesti nuovi.
nama ha scritto:Parlo di amicizia ma anche di relazioni di "amore" (dato che mi sono anche trovata a frequentare un ragazzo con il quale per la maggior parte del tempo mi chiedevo "chi me lo fa fare, non abbiamo niente in comune") Ciao
Ecco, in situazioni d'amore ci starei piu' attenta. Qui quindi sceglierei: "meglio sola che male accompagnata".

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tempest
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Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da tempest » 02/08/2009, 19:30

nama ha scritto:A qualcuno di voi è mai successo di trovarsi a passare il proprio tempo con delle persone con cui si ha poco in comune (interessi, valori..) e con le quali la relazione era poco o affatto soddisfacente (litigate) solo perchè stare soli era troppo penoso?
Non mi è mai successo. Non credo alle amicizie con "litigate" annesse, se si è amici di solito si va d'accordo...ho una visone abbastanza spontanea e un po' "ingenua" dell'amicizia: ci si trova simpatici, si trova qualcosa in comune, si apprezza il tempo trascorso assieme, si condividono dei valori, delle idee... ecco, queste sono amicizie, secondo me le altre altre sono le cosiddette "compagnie".
Io preferisco sicuramente stare da sola ( oltre tutto sono abituata alla solitudine e la reggo abbastanza bene...di solito...), piuttosto che con qualcuno con il quale non mi trovo a mio agio o che non ritengo stimolante in qualche modo.
Il compromesso con gli amici ci vuole: il compromesso del buon senso e del rispetto per le preferenze e le opinioni altrui...ma non mi pare che sia questo ciò di cui parli tu.

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arietina76
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Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da arietina76 » 02/08/2009, 19:31

nama ha scritto: Però allo stesso tempo penso che ogni amicizia sia sempre una questione di "compromesso", essendo che non siamo fatti con lo stampino, e non è detto che si trovino sempre persone che condividano la nostra visione del mondo, e che abbiano caratteri compatibili con i nostri..
E poi nessuno sarebbe da scartare, tutti meriterebbero amicizia..
Allora, secondo voi, con le persone molto diverse da noi, bisogna lottare per adattarsi all'altro e cercare di capirlo, per cercare di costruire una qualche amicizia, sopportando dolori e incomprensioni; oppure bisogna farsi forza e restarsene da soli perchè questo è solo un atto di puro masochismo, una lotta che ci fa solo stare male con noi stessi che non vale la pena di intrapprendere? Bisogna adattarsi alla solitudine (per il momento) e cercare contesti nuovi, o cercare di essere amici "del primo che passa" solo perchè la solitudine si fa sentire troppo?
Parlo di amicizia ma anche di relazioni di "amore" (dato che mi sono anche trovata a frequentare un ragazzo con il quale per la maggior parte del tempo mi chiedevo "chi me lo fa fare, non abbiamo niente in comune")
Ciao
che tutti meritebbero amicizia, mi sembra ovvio. non penso che non essere amico o non provare affetto per qualcuno equivalga automaticamente a scartarlo. ci sono persone che, semplicemente, non suscitano niente in noi. questo non vuol dire nè che non sono belle persone (e quindi da scartare), nè che non meritano amici. semplicemente è quello che sentiamo noi in un dato momento.
quanto poi al venirsi incontro, è inevitabile che in qualunque rapporto umano - amicizia o amore - ci si debba venire reciprocamente incontro. è normale. venirsi incontro non deve però dire snaturare sè stessi, questo no. quanto al "meglio soli che male accompagnati", io ne sono grande sostenitrice, ma in senso parzialmente diverso da come lo usi tu. io voglio soltanto rapporti umani (vale per amore e amicizia) sinceri, non interessati o dettati soltanto dalla convenienza. allora - ti porto l'esempio dell'amico - dico sempre che, prima che avere un amico falso, soltanto interessato, che viene da me solo quando ha bisogno e poi si dimentica che esisto e dei miei sentimenti, preferisco stare da sola. e credimi, mi è già capitato - ahimè - di perdere amici proprio per questo motivo. è doloroso ma, per come la vedo io, inevitabile.
quanto all'amore, sono assolutamente d'accordo con affabile.

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Mister71
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Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da Mister71 » 02/08/2009, 20:14

nama ha scritto:A qualcuno di voi è mai successo di trovarsi a passare il proprio tempo con delle persone con cui si ha poco in comune (interessi, valori..) e con le quali la relazione era poco o affatto soddisfacente (litigate) solo perchè stare soli era troppo penoso?
A me è successo tante volte, solo che si arriva sempre a un punto limite, nel quale (da ambe le parti) il rapporto porta più dolore che altro, e non ci si sopporta più, e si preferisce stare soli (anche se si resiste ben poco tempo, e si cerca qualcun altro che ci faccia compagnia).
Però allo stesso tempo penso che ogni amicizia sia sempre una questione di "compromesso", essendo che non siamo fatti con lo stampino, e non è detto che si trovino sempre persone che condividano la nostra visione del mondo, e che abbiano caratteri compatibili con i nostri..
E poi nessuno sarebbe da scartare, tutti meriterebbero amicizia..
Allora, secondo voi, con le persone molto diverse da noi, bisogna lottare per adattarsi all'altro e cercare di capirlo, per cercare di costruire una qualche amicizia, sopportando dolori e incomprensioni; oppure bisogna farsi forza e restarsene da soli perchè questo è solo un atto di puro masochismo, una lotta che ci fa solo stare male con noi stessi che non vale la pena di intrapprendere? Bisogna adattarsi alla solitudine (per il momento) e cercare contesti nuovi, o cercare di essere amici "del primo che passa" solo perchè la solitudine si fa sentire troppo?
Parlo di amicizia ma anche di relazioni di "amore" (dato che mi sono anche trovata a frequentare un ragazzo con il quale per la maggior parte del tempo mi chiedevo "chi me lo fa fare, non abbiamo niente in comune")
Ciao
Ciao...
Io penso che il problema di fondo (che a sua volta ha altre cause...) sia il fatto di non riuscire a stare soli, e che questa difficoltà ci spinga a relazioni sociali nelle quali altrimenti non ci saremmo intrattenuti.
Ho la sensazione che per stare tranquillamente con gli altri sia prima il caso di imparare a stare con se stessi, in modo da evitare che un rapporto sia paragonabile ad un bicchiere di acqua fresca per un assetato.
E per carità, non pensare nemmeno di cominciare una relazione di (presunto) amore per la stessa "sete", altrimenti i problemi e la sofferenza non tarderanno ad accumularsi, nella tua vita, invece di diminuire gradualmente!
Che ne pensi...?

nama
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Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da nama » 02/08/2009, 20:29

arietina76 ha scritto:[...]


quanto poi al venirsi incontro, è inevitabile che in qualunque rapporto umano - amicizia o amore - ci si debba venire reciprocamente incontro. è normale. venirsi incontro non deve però dire snaturare sè stessi, questo no.
quanto all'amore, sono assolutamente d'accordo con affabile.


Giusto, bisogna mettere dei paletti. Bisogna ascoltare se stessi e rispettarsi a vicenda, senza però indossare maschere per piacere a chi, in fondo, non ci dice niente (apunto snaturando se stessi, con i propri veri sentimenti e simpatie)
Quanto all'amore, rispondo a mister71
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nama
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Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da nama » 02/08/2009, 20:42

Mister71 ha scritto:[...]



Ho la sensazione che per stare tranquillamente con gli altri sia prima il caso di imparare a stare con se stessi, in modo da evitare che un rapporto sia paragonabile ad un bicchiere di acqua fresca per un assetato.
E per carità, non pensare nemmeno di cominciare una relazione di (presunto) amore per la stessa "sete", altrimenti i problemi e la sofferenza non tarderanno ad accumularsi, nella tua vita, invece di diminuire gradualmente!
Che ne pensi...?

Sarà solo per la nostra biologica necessità a relazionarci che molti (o forse tutti) di noi non riescono a stare soli, o la cosa è anche influenzata dai tratti caratteriali e le esperienze vissute?

In quanto all'amore, in certi momenti è difficile stare senza..Certo qualche tratto positivo c'è sempre in ogni persona..qualche tratto compatibile con i nostri..Però non basta, accidenti, bisognerebbe innamorarsi.
Auguro a tutti i single del forum di innamorarsi, di sentirsi sulla luna e colpiti fin nel profondo dall'incontro con una persona davvero speciale per noi! Non succede solo nei film, vero?
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Gine88

Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da Gine88 » 02/08/2009, 20:50

nama ha scritto:[...]

Auguro a tutti i single del forum di innamorarsi, di sentirsi sulla luna e colpiti fin nel profondo dall'incontro con una persona davvero speciale per noi! Non succede solo nei film, vero?

Spero proprio che succeda anche nella realtà!!
Grazie per l'augurio, te lo rifaccio a mia volta :)
Per il resto in linea di massima sono d'accordo col ''meglio soli che mal accompagnati''...anche perchè pur con tutta la buona volontà alla lunga si finisce inevitabilmente per allontanarsi dalle persone con cui proprio non ci si prende, e si rimane da soli lo stesso...però concordo con te sul fatto che la solitudine sia una condizione bruttissima, e a volte pur di sfuggirle si ripieghi su persone che non ci sono del tutto congeniali solo per avere un pò di compagnia.

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arietina76
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Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da arietina76 » 02/08/2009, 22:17

Mister71 ha scritto:[...]



Ciao...
Io penso che il problema di fondo (che a sua volta ha altre cause...) sia il fatto di non riuscire a stare soli, e che questa difficoltà ci spinga a relazioni sociali nelle quali altrimenti non ci saremmo intrattenuti.
Ho la sensazione che per stare tranquillamente con gli altri sia prima il caso di imparare a stare con se stessi, in modo da evitare che un rapporto sia paragonabile ad un bicchiere di acqua fresca per un assetato.
E per carità, non pensare nemmeno di cominciare una relazione di (presunto) amore per la stessa "sete", altrimenti i problemi e la sofferenza non tarderanno ad accumularsi, nella tua vita, invece di diminuire gradualmente!
Che ne pensi...?
sono pienamente d'accordo con te. la "sete d'affetto" non deve mai portarci ad accettare amicizie o storie che, in condizioni normali, non avremmo mai preso nemmeno in considerazioni. se queste sono le premesse, non possiamo aspettarci nessun esito positivo. allora è veramente meglio stare soli, perchè in questo modo si va certamente incontro a terribili delusioni. e le delusioni già si ricevono così, quando si parte con le migliori premesse, che non è proprio il caso di cercarne altre per forza!
mister71, posso dire che spesso, nei tuoi interventi, ti trovo molto saggio? sei un piccolo guru....

elypv

Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da elypv » 02/08/2009, 23:50

Mister71 ha scritto:[...]



Ciao...
Io penso che il problema di fondo (che a sua volta ha altre cause...) sia il fatto di non riuscire a stare soli, e che questa difficoltà ci spinga a relazioni sociali nelle quali altrimenti non ci saremmo intrattenuti.
Ho la sensazione che per stare tranquillamente con gli altri sia prima il caso di imparare a stare con se stessi, in modo da evitare che un rapporto sia paragonabile ad un bicchiere di acqua fresca per un assetato.
E per carità, non pensare nemmeno di cominciare una relazione di (presunto) amore per la stessa "sete", altrimenti i problemi e la sofferenza non tarderanno ad accumularsi, nella tua vita, invece di diminuire gradualmente!
Che ne pensi...?
perfettamente d'accordo

Angela Nerina

Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da Angela Nerina » 03/08/2009, 11:56

nama ha scritto:...allo stesso tempo penso che ogni amicizia sia sempre una questione di "compromesso", essendo che non siamo fatti con lo stampino, e non è detto che si trovino sempre persone che condividano la nostra visione del mondo, e che abbiano caratteri compatibili con i nostri..
Sono d'accordo con te: il compromesso inteso come elasticità, come capacità di accettare che gli altri non sono tenuti a corrispondere alle nostre esigenze.

D'altra parte, come osserva Tempest, non credo neanche io alle amicizie troppo conflittuali e combattute.
Le vere amicizie, nella mia esperienza, sono un posto nel quale se pure non può andare sempre tutto bene, si sta fondamentalmente molto bene.

max72li

Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da max72li » 03/08/2009, 13:27

nama ha scritto:A qualcuno di voi è mai successo di trovarsi a passare il proprio tempo con delle persone con cui si ha poco in comune (interessi, valori..) e con le quali la relazione era poco o affatto soddisfacente (litigate) solo perchè stare soli era troppo penoso?
A me è successo tante volte, solo che si arriva sempre a un punto limite, nel quale (da ambe le parti) il rapporto porta più dolore che altro, e non ci si sopporta più, e si preferisce stare soli (anche se si resiste ben poco tempo, e si cerca qualcun altro che ci faccia compagnia).
Però allo stesso tempo penso che ogni amicizia sia sempre una questione di "compromesso", essendo che non siamo fatti con lo stampino, e non è detto che si trovino sempre persone che condividano la nostra visione del mondo, e che abbiano caratteri compatibili con i nostri..
E poi nessuno sarebbe da scartare, tutti meriterebbero amicizia..
Allora, secondo voi, con le persone molto diverse da noi, bisogna lottare per adattarsi all'altro e cercare di capirlo, per cercare di costruire una qualche amicizia, sopportando dolori e incomprensioni; oppure bisogna farsi forza e restarsene da soli perchè questo è solo un atto di puro masochismo, una lotta che ci fa solo stare male con noi stessi che non vale la pena di intrapprendere? Bisogna adattarsi alla solitudine (per il momento) e cercare contesti nuovi, o cercare di essere amici "del primo che passa" solo perchè la solitudine si fa sentire troppo?
Parlo di amicizia ma anche di relazioni di "amore" (dato che mi sono anche trovata a frequentare un ragazzo con il quale per la maggior parte del tempo mi chiedevo "chi me lo fa fare, non abbiamo niente in comune")
Ciao
io invece sono dell'opinione che è meglio NON ADATTARSI E CAMBIARE GIRI.. opinione personale naturalmente.. ma verificata sulla mia pelle

Angela Nerina

Re: meglio soli che male accompagnati, sarà vero?

Messaggio da Angela Nerina » 03/08/2009, 13:33

max72li ha scritto:[...]



io invece sono dell'opinione che è meglio NON ADATTARSI E CAMBIARE GIRI.. opinione personale naturalmente.. ma verificata sulla mia pelle
In effetti c'è una certa differenza tra l'adattamento con il singolo e quello con il gruppo.

Ospite


Messaggio da Ospite » 03/08/2009, 14:49

Mi è capitato moltissime volte di assistere, e partecipare, a discussioni sul "meglio soli che male accompagnati"? Stando a quanto sento quasi tutte le persone sono per il "meglio soli", ma io su questo sono quanto meno perplesso, che vuol dire "soli"? Quanto tempo si dovrebbe stare "soli", quand'è che dovrebbe scattare il "meglio soli"?
La mia perplessità aumenta soprattutto quando mi guardo intorno e vedo che la maggioranza delle persone, più che per il "meglio soli" è per il "meglio accompagnati non troppo male", io credo che non si può stare soli per troppo tempo, la solitudine è un mostro che logora piano piano, e la cui presa diventa, col tempo, sempre più forte, nessuno di noi è così onnipotente da resistere indenne a lungo alla solitudine.
Quello che io consiglio è sempre di cercare di adattarsi, magari rivedendo alcuni propri punti di vista (e cercare di capire se il problema non siamo noi stessi invece degli altri), ovviamente senza snaturarsi e senza eccedere, cercare, nel gruppo di persone, quelle con cui si sta bene o meno peggio, e limitare a periodi non troppo lunghi la solitudine.
Vi dico questo perché spesso mi sono spezzato pur di non piegarmi, ma a parte una sensazione di fierezza, molto passeggera tra l'altro, i segni alla lunga si sentono

Angela Nerina


Messaggio da Angela Nerina » 03/08/2009, 15:01

Klaus72 ha scritto:... spesso mi sono spezzato pur di non piegarmi, ma a parte una sensazione di fierezza, molto passeggera tra l'altro, i segni alla lunga si sentono
Sì, il rischio è questo.
E possono rimanere degli strappi più difficili da gestire del compromesso.

max72li


Messaggio da max72li » 04/08/2009, 12:30

Angela Nerina ha scritto:[...]



Sì, il rischio è questo.
E possono rimanere degli strappi più difficili da gestire del compromesso.

è vero anche questo, il meglio è come diceva qualcuno di voi: meglio accompagnati non troppo male

e poi c'è anche un segreto... ALLARGARE I GIRI... IN MODO DA NON RIMANERE SOLI... E TRA QUESTI SCEGLIERE

Angela Nerina


Messaggio da Angela Nerina » 04/08/2009, 12:44

max72li ha scritto:[...]

e poi c'è anche un segreto... ALLARGARE I GIRI... IN MODO DA NON RIMANERE SOLI... E TRA QUESTI SCEGLIERE
Differenziare gli investimenti. :D

Ace


Messaggio da Ace » 04/08/2009, 16:14

Klaus72 ha scritto:Mi è capitato moltissime volte di assistere, e partecipare, a discussioni sul "meglio soli che male accompagnati"? Stando a quanto sento quasi tutte le persone sono per il "meglio soli", ma io su questo sono quanto meno perplesso, che vuol dire "soli"? Quanto tempo si dovrebbe stare "soli", quand'è che dovrebbe scattare il "meglio soli"?
La mia perplessità aumenta soprattutto quando mi guardo intorno e vedo che la maggioranza delle persone, più che per il "meglio soli" è per il "meglio accompagnati non troppo male", io credo che non si può stare soli per troppo tempo, la solitudine è un mostro che logora piano piano, e la cui presa diventa, col tempo, sempre più forte, nessuno di noi è così onnipotente da resistere indenne a lungo alla solitudine.
Quello che io consiglio è sempre di cercare di adattarsi, magari rivedendo alcuni propri punti di vista (e cercare di capire se il problema non siamo noi stessi invece degli altri), ovviamente senza snaturarsi e senza eccedere, cercare, nel gruppo di persone, quelle con cui si sta bene o meno peggio, e limitare a periodi non troppo lunghi la solitudine.
Vi dico questo perché spesso mi sono spezzato pur di non piegarmi, ma a parte una sensazione di fierezza, molto passeggera tra l'altro, i segni alla lunga si sentono
Dagli errori se ne trae sempre esperienza,poi ognuno deciderà se usarla o meno all'occasione successiva...
Anche io tante volte mi sono spezzato pur di non piegarmi,colpa del carattere poco accondiscendente e paziente e dalle volte che me ne sono pentito davvero ho imparato le sfumature.
Quei rapporti rotti non li recupererò più,ma in quelli nuovi ho notato una mia elasticità maggiore.

max72li


Messaggio da max72li » 04/08/2009, 17:08

Angela Nerina ha scritto:[...]



Differenziare gli investimenti. :D
si eheheh lavori in banca ?
:DD

Angela Nerina


Messaggio da Angela Nerina » 04/08/2009, 17:35

max72li ha scritto:[...]



si eheheh lavori in banca ?
:DD
Non puoi immaginare quanto tu sia lontano dalla verità. :D

Comunque se il "male accompagnati" significa correre dei pericoli o snaturarsi completamente, è forse meglio temporaneamente soli, altrimenti immagino che un po' di elasticità possa essere una buona cosa.
Non sono però sicura che il principio si possa applicare anche in amore.