Solitudine, peggio della morte

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er_che

Solitudine, peggio della morte

Messaggio da er_che » 21/01/2009, 20:45

Ciao. Sono un ragazzo di 20 e vivo a Roma. Per molti, questa città è stupenda, bella, da visitare. Per me è solo un luogo da cui scappare. Sono solo. Ormai, mi trovo questa situazione da troppo tempo...dal secondo superiore! Avevo pochi amici, e a piano a piano, li ho persi tutti!!! Il motivo, non lo so. Eppure sono una persona altruista, sempre pronto ad aiutare gli altri, ma questo, al giorno d'oggi è solo un difetto. Ho sempre provato ad uscirne, ma niente. E' come se, qualcuno, me lo impedisse. Anche all'università ho fatto amicizia con qualcuno, ma appena fuori di lì, tornavo ad essere solo. Adesso ho iniziato a lavorare. Ho due colleghe. Loro naturalmente hanno una vita normale, quella che non ho io...parlo poco della mia vita perchè al di fuori del lavoro non ho niente. Tutti i giorni prendo la metro e vedo o innamorati o gruppi di amici, che si divertono... che invidia. La tragedia è soprattutto il week end, che non so cosa fare... Per un breve periodo sono andato dallo psicologo, perchè soffro d'insonnia (e la notte mi tormento sempre più), oltre alla solita rabbia o mal di stomaco, quanto sento qualcuno che parla della prorpia vita che vorrei avere io. Esplosione di calore, a cuasa della rabbia e invidia che provo. Mi dispiace soprattutto per mia madre perchè mi vede così. Non merita di soffrire come faccio io. Adesso, per passare un pò di tempo fuori casa, frequento un gruppo di volontariato e stò entrando in contatto con un movimento politico. Ormai casa è solo la mia prigione. Tanto, dentro e fuori è uguale, solita sofferenza. Nonostante c'è la stò mettendo tutta per uscire da questa situazione niente; anzi, mi sembra di precipitare sempre più. Se solo venisse premiato in minimo del mio impegno, che ci stò mettendo... la cosa più brutta, è che stò perdendo la speranza di uscirne; E' inutile combattere contro qualcosa che non potrai mai sconfiggere. Mi sento vuoto, perso nel buio che circonda il mio mondo; non trovo alcun senso in quello che faccio e l'unico sentimento che ormai provo è il dolore!!! Mi vergogno nel dovermi inventare scuse, quando qualcuno vuole sapere qualcosa su di me, a causa della mia SOLITUDINE FORZATA!!! La domanda che mi faccio è sempre la solita, perchè, io non posso avere una vita come tutti? Perchè son sempre le persone buone (come ho letto nel forum), come me, a dover passare tutto questo....
scusa se se ho scritto così tanto ma avevo bisogno di uno sfogo.... e non volevo scrivere su un pezzo di carta....

giallorossonellanima
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Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da giallorossonellanima » 22/01/2009, 1:26

er_che ha scritto:Ciao. Sono un ragazzo di 20 e vivo a Roma. Per molti, questa città è stupenda, bella, da visitare. Per me è solo un luogo da cui scappare. Sono solo. Ormai, mi trovo questa situazione da troppo tempo...dal secondo superiore! Avevo pochi amici, e a piano a piano, li ho persi tutti!!! Il motivo, non lo so. Eppure sono una persona altruista, sempre pronto ad aiutare gli altri, ma questo, al giorno d'oggi è solo un difetto. Ho sempre provato ad uscirne, ma niente. E' come se, qualcuno, me lo impedisse. Anche all'università ho fatto amicizia con qualcuno, ma appena fuori di lì, tornavo ad essere solo. Adesso ho iniziato a lavorare. Ho due colleghe. Loro naturalmente hanno una vita normale, quella che non ho io...parlo poco della mia vita perchè al di fuori del lavoro non ho niente. Tutti i giorni prendo la metro e vedo o innamorati o gruppi di amici, che si divertono... che invidia. La tragedia è soprattutto il week end, che non so cosa fare... Per un breve periodo sono andato dallo psicologo, perchè soffro d'insonnia (e la notte mi tormento sempre più), oltre alla solita rabbia o mal di stomaco, quanto sento qualcuno che parla della prorpia vita che vorrei avere io. Esplosione di calore, a cuasa della rabbia e invidia che provo. Mi dispiace soprattutto per mia madre perchè mi vede così. Non merita di soffrire come faccio io. Adesso, per passare un pò di tempo fuori casa, frequento un gruppo di volontariato e stò entrando in contatto con un movimento politico. Ormai casa è solo la mia prigione. Tanto, dentro e fuori è uguale, solita sofferenza. Nonostante c'è la stò mettendo tutta per uscire da questa situazione niente; anzi, mi sembra di precipitare sempre più. Se solo venisse premiato in minimo del mio impegno, che ci stò mettendo... la cosa più brutta, è che stò perdendo la speranza di uscirne; E' inutile combattere contro qualcosa che non potrai mai sconfiggere. Mi sento vuoto, perso nel buio che circonda il mio mondo; non trovo alcun senso in quello che faccio e l'unico sentimento che ormai provo è il dolore!!! Mi vergogno nel dovermi inventare scuse, quando qualcuno vuole sapere qualcosa su di me, a causa della mia SOLITUDINE FORZATA!!! La domanda che mi faccio è sempre la solita, perchè, io non posso avere una vita come tutti? Perchè son sempre le persone buone (come ho letto nel forum), come me, a dover passare tutto questo....
scusa se se ho scritto così tanto ma avevo bisogno di uno sfogo.... e non volevo scrivere su un pezzo di carta....
Ciao.anche io sono di roma.ho 21 anni.la mia situazione è stata fino a pochi giorni fa molto simile alla tua(ma di sicuro causata da motivi molto diversi dai tuoi)e solo in questo ultimo periodo sta leggermente migliorando....o forse invece è solo il mio essere lunatico a farmi pensare questo.
Tu di che zona sei?ci si potrebbe incontrare no? a risentirci. un saluto :)

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francy64
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Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da francy64 » 22/01/2009, 10:08

er_che ha scritto: Eppure sono una persona altruista, sempre pronto ad aiutare gli altri, ma questo, al giorno d'oggi è solo un difetto. Ho sempre provato ad uscirne, ma niente.

Loro naturalmente hanno una vita normale, quella che non ho io...parlo poco della mia vita perchè al di fuori del lavoro non ho niente. Tutti i giorni prendo la metro e vedo o innamorati o gruppi di amici, che si divertono... che invidia.

Esplosione di calore, a cuasa della rabbia e invidia che provo. Mi dispiace soprattutto per mia madre perchè mi vede così.

Mi vergogno nel dovermi inventare scuse, quando qualcuno vuole sapere qualcosa su di me, a causa della mia SOLITUDINE FORZATA!!! La domanda che mi faccio è sempre la solita, perchè, io non posso avere una vita come tutti? Perchè son sempre le persone buone (come ho letto nel forum), come me, a dover passare tutto questo....
scusa se se ho scritto così tanto ma avevo bisogno di uno sfogo.
Ciao, non devi scusarti per aver scritto i tuoi pensieri... ;)

Ho molti anni più di te, ma sai quante volte mi sono chiesta perchè non posso avere una vita come tutti? Ci ho messo tempo a capire che in realtà la vita di tutti è complicata da problemi più o meno gravi, ma noi tendiamo a vedere solo la nostra situazione e questa sembra la più grave.

Cosa puoi fare?
Agire in due direzioni:
- non provare invidia per chi reputi avere una vita più soddisfacente.
L'invidia e la rabbia corrodono senza apportare vantaggi.
- non vergognarti di dire che sei solo e che ti farebbe piacere uscire in compagnia.
Non sono queste le cose di cui vergognarsi...se tu nascondi la tua situazione, gli altri non possono sapere il dolore che ti affligge e quindi non possono aiutarti...

occhietto

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da occhietto » 22/01/2009, 10:16

er_che ha scritto:Ciao. Sono un ragazzo di 20 e vivo a Roma. Per molti, questa città è stupenda, bella, da visitare. Per me è solo un luogo da cui scappare. Sono solo. Ormai, mi trovo questa situazione da troppo tempo...dal secondo superiore! Avevo pochi amici, e a piano a piano, li ho persi tutti!!! Il motivo, non lo so. Eppure sono una persona altruista, sempre pronto ad aiutare gli altri, ma questo, al giorno d'oggi è solo un difetto. Ho sempre provato ad uscirne, ma niente. E' come se, qualcuno, me lo impedisse. Anche all'università ho fatto amicizia con qualcuno, ma appena fuori di lì, tornavo ad essere solo. Adesso ho iniziato a lavorare. Ho due colleghe. Loro naturalmente hanno una vita normale, quella che non ho io...parlo poco della mia vita perchè al di fuori del lavoro non ho niente. Tutti i giorni prendo la metro e vedo o innamorati o gruppi di amici, che si divertono... che invidia. La tragedia è soprattutto il week end, che non so cosa fare... Per un breve periodo sono andato dallo psicologo, perchè soffro d'insonnia (e la notte mi tormento sempre più), oltre alla solita rabbia o mal di stomaco, quanto sento qualcuno che parla della prorpia vita che vorrei avere io. Esplosione di calore, a cuasa della rabbia e invidia che provo. Mi dispiace soprattutto per mia madre perchè mi vede così. Non merita di soffrire come faccio io. Adesso, per passare un pò di tempo fuori casa, frequento un gruppo di volontariato e stò entrando in contatto con un movimento politico. Ormai casa è solo la mia prigione. Tanto, dentro e fuori è uguale, solita sofferenza. Nonostante c'è la stò mettendo tutta per uscire da questa situazione niente; anzi, mi sembra di precipitare sempre più. Se solo venisse premiato in minimo del mio impegno, che ci stò mettendo... la cosa più brutta, è che stò perdendo la speranza di uscirne; E' inutile combattere contro qualcosa che non potrai mai sconfiggere. Mi sento vuoto, perso nel buio che circonda il mio mondo; non trovo alcun senso in quello che faccio e l'unico sentimento che ormai provo è il dolore!!! Mi vergogno nel dovermi inventare scuse, quando qualcuno vuole sapere qualcosa su di me, a causa della mia SOLITUDINE FORZATA!!! La domanda che mi faccio è sempre la solita, perchè, io non posso avere una vita come tutti? Perchè son sempre le persone buone (come ho letto nel forum), come me, a dover passare tutto questo....
scusa se se ho scritto così tanto ma avevo bisogno di uno sfogo.... e non volevo scrivere su un pezzo di carta....

Mi spiace pr quello che stai passando, io vedo che più buono sei e meno carattere dimostri e meno la gente ti apprezza e passi per una persona banale, poco interessante, questo è quello che ho visto su di me, poi è anche una questione di tanta fortuna trovare le persone simili a noi che ci apprezzano.
La Bontà è apprezzata, ma a volte viene anche considerata debolezza.
Veramentre sei giovane, hai già un amico virtuale con cui trovarti, non aspettare, gli amici chiamano amici...

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ruby.sunday
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Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da ruby.sunday » 22/01/2009, 20:31

er_che ha scritto:Ciao. Sono un ragazzo di 20 e vivo a Roma. Sono solo...
In questo sito è uno dei problemi più spesso citati, la solitudine. Strano che in un'epoca in cui la tecnologia facilita i contatti, dove puoi stare vicino a uno anche se quello sta dall'altra parte del pianeta, tanta gente è sola. Strano che tu vivi a Roma, una megalopoli di milioni di persone e sei solo. Strano che hai 20 anni e sei solo...
Ma potrebbe non essere troppo difficile riuscire a risolvere questo problema. A volte è sufficiente anche una sola persona per vincere la solitudine. Il primo passo comunque, secondo me, non è cercare gli altri, ma piuttosto trovare se stessi. Riuscire a non sentirsi solo anche quando sei solo con te stesso, essere capace di organizzarsi. Poi il secondo passo è aprirsi all'altro, interessarsi dell'altro, donarsi, non avere la pretesa di soddisfare se stesso ma concedere spazio e disponibilità...
Ma il discorso è ampio e lungo: io dico che con un po' di impegno puoi risolvere tranquillamente quello che ti sembra un problema insormontabile...
"Tutto ciò su cui si riflette troppo diventa un problema"

er_che

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da er_che » 23/01/2009, 20:50

ruby.sunday ha scritto:[...]



In questo sito è uno dei problemi più spesso citati, la solitudine. Strano che in un'epoca in cui la tecnologia facilita i contatti, dove puoi stare vicino a uno anche se quello sta dall'altra parte del pianeta, tanta gente è sola. Strano che tu vivi a Roma, una megalopoli di milioni di persone e sei solo. Strano che hai 20 anni e sei solo...
Ma potrebbe non essere troppo difficile riuscire a risolvere questo problema. A volte è sufficiente anche una sola persona per vincere la solitudine. Il primo passo comunque, secondo me, non è cercare gli altri, ma piuttosto trovare se stessi. Riuscire a non sentirsi solo anche quando sei solo con te stesso, essere capace di organizzarsi. Poi il secondo passo è aprirsi all'altro, interessarsi dell'altro, donarsi, non avere la pretesa di soddisfare se stesso ma concedere spazio e disponibilità...
Ma il discorso è ampio e lungo: io dico che con un po' di impegno puoi risolvere tranquillamente quello che ti sembra un problema insormontabile...
Quando la vivi giorno per giorno è difficile. Tutto sembra impossibile. di solito mi mostro come una persona dal carattere forte, ma appena solo, lo sconforto prende il sopravvento. Guarda anch'io, mi sono chiesto come è possibile..ma non riesco a capire! da un giorno all'altro mi sono ritrovato solo, e per quanto abbia tentato, son ancora così.

er_che

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da er_che » 23/01/2009, 20:58

giallorossonellanima ha scritto:[...]



Ciao.anche io sono di roma.ho 21 anni.la mia situazione è stata fino a pochi giorni fa molto simile alla tua(ma di sicuro causata da motivi molto diversi dai tuoi)e solo in questo ultimo periodo sta leggermente migliorando....o forse invece è solo il mio essere lunatico a farmi pensare questo.
Tu di che zona sei?ci si potrebbe incontrare no? a risentirci. un saluto :)
Zona eur...

giallorossonellanima
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Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da giallorossonellanima » 23/01/2009, 23:40

er_che ha scritto:[...]



Zona eur...
Io tor vergata...beccamose un giorno. Un saluto :P

macgyver33

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da macgyver33 » 09/02/2009, 15:58

er_che ha scritto:Ciao. Sono un ragazzo di 20 e vivo a Roma. Per molti, questa città è stupenda, bella, da visitare. Per me è solo un luogo da cui scappare. Sono solo. Ormai, mi trovo questa situazione da troppo tempo...dal secondo superiore! Avevo pochi amici, e a piano a piano, li ho persi tutti!!! Il motivo, non lo so. Eppure sono una persona altruista, sempre pronto ad aiutare gli altri, ma questo, al giorno d'oggi è solo un difetto. Ho sempre provato ad uscirne, ma niente. E' come se, qualcuno, me lo impedisse. Anche all'università ho fatto amicizia con qualcuno, ma appena fuori di lì, tornavo ad essere solo. Adesso ho iniziato a lavorare. Ho due colleghe. Loro naturalmente hanno una vita normale, quella che non ho io...parlo poco della mia vita perchè al di fuori del lavoro non ho niente. Tutti i giorni prendo la metro e vedo o innamorati o gruppi di amici, che si divertono... che invidia. La tragedia è soprattutto il week end, che non so cosa fare... Per un breve periodo sono andato dallo psicologo, perchè soffro d'insonnia (e la notte mi tormento sempre più), oltre alla solita rabbia o mal di stomaco, quanto sento qualcuno che parla della prorpia vita che vorrei avere io. Esplosione di calore, a cuasa della rabbia e invidia che provo. Mi dispiace soprattutto per mia madre perchè mi vede così. Non merita di soffrire come faccio io. Adesso, per passare un pò di tempo fuori casa, frequento un gruppo di volontariato e stò entrando in contatto con un movimento politico. Ormai casa è solo la mia prigione. Tanto, dentro e fuori è uguale, solita sofferenza. Nonostante c'è la stò mettendo tutta per uscire da questa situazione niente; anzi, mi sembra di precipitare sempre più. Se solo venisse premiato in minimo del mio impegno, che ci stò mettendo... la cosa più brutta, è che stò perdendo la speranza di uscirne; E' inutile combattere contro qualcosa che non potrai mai sconfiggere. Mi sento vuoto, perso nel buio che circonda il mio mondo; non trovo alcun senso in quello che faccio e l'unico sentimento che ormai provo è il dolore!!! Mi vergogno nel dovermi inventare scuse, quando qualcuno vuole sapere qualcosa su di me, a causa della mia SOLITUDINE FORZATA!!! La domanda che mi faccio è sempre la solita, perchè, io non posso avere una vita come tutti? Perchè son sempre le persone buone (come ho letto nel forum), come me, a dover passare tutto questo....
scusa se se ho scritto così tanto ma avevo bisogno di uno sfogo.... e non volevo scrivere su un pezzo di carta....

Ciao er_che, ti ho appena risposto sul topic "La mia solitudine".
Come ti ho detto "di là", cerca di non ti abbattere. Dalle tue parole si capisce che sei un ragazzo molto sensibile che prova rabbia x ciò che non ha. Anch'io mi trovo nella tua stessa condizione ma adesso non provo più rabbia. Penso che forse la mia vita debba andare così x ora. Pensalo anche tu ;) Mia nonna diceva sempre: "Mal tempo e bel tempo non durano tutto il tempo" ed è vero! Prima o poi cambieranno le cose, ma nel frattempo non provare rabbia perchè non serve a niente. Cerca di sorridere :D
Non dobbiamo mollare MAI !!!!!!!!!!!! :) :) :)

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Messaggio da fotoamatore65 » 11/02/2009, 18:38

Accidenti, non mi ricordavo a 20 anni di avere tutti questi problemi, però è vero che oggi molte cose sono cambiate, il clima in Italia nel mondo (la televisione ed la radio ci martella) non è dei più felici...e diventa sempre più difficile fare amicizia vera.

Non a caso molti giovani soffrono anche di problematiche psicologiche molto pesanti (anoressia, bulimia...), dove diventa complicato uscirne da soli.

Detto questo non buttarti giù: trova un interesse che davvero di appassiona (io sono un fotografo, per esempio) e cerca di coltivarlo: riempie la mente e magari porta a fare nuove amicizie.

Può essere la passione per il mare (corsi sub, andare in piscina...), passeggiate nella natura (fare passeggiate ecologiche...) e sicuramente Roma offre una miniera di circoli ed associazioni adatti proprio per condividere queste ed altre passioni.

Non sei su un paesino abitato solo da vecchietti pensionati (con tutti il rispetto per questa categoria) ed isolato dal mondo: pensa alle potenzialità che regala una grande città: sei addirittura nella capitale! 8)

Lo so, probabilmente non ti aiuta questo messaggio, ma comunque sei giovane ed hai milioni di persone attorno a te: devi solo trovare il modo di entrare in empatia con gli altri.

Ma prima cerca di trovare entusiasmo per te stesso: credi nelle tue potenzialità e tu sei la persona più importante...sempre.

Bravo ad iscriverti in un' associazione di volontariato (anch' io da alcuni anni ne faccio parte) e nonostante le problematiche (cerco con altri amici di portarla avanti e non è facile) le potenzialità ci sono.

Credi in te stesso: cerca di seguire una sana alimentazione e magari nei momenti più negativi non chiuderti dentro casa...ma fai lunghe passeggiate nella natura.

A Roma?
Bé, esistono più di un grande parco pieno di verde...magari facendo anche veloci camminate si impegna il fisico e dopo ci si ferma sotto un albero per una sana lettura.
Libri positivi e che aprono la mente.

In bocca al lupo.

sandy

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da sandy » 13/02/2009, 8:18

er_che ha scritto:Ciao. Sono un ragazzo di 20 e vivo a Roma. Per molti, questa città è stupenda, bella, da visitare. Per me è solo un luogo da cui scappare. Sono solo. Ormai, mi trovo questa situazione da troppo tempo...dal secondo superiore! Avevo pochi amici, e a piano a piano, li ho persi tutti!!! Il motivo, non lo so. Eppure sono una persona altruista, sempre pronto ad aiutare gli altri, ma questo, al giorno d'oggi è solo un difetto. Ho sempre provato ad uscirne, ma niente. E' come se, qualcuno, me lo impedisse. Anche all'università ho fatto amicizia con qualcuno, ma appena fuori di lì, tornavo ad essere solo. Adesso ho iniziato a lavorare. Ho due colleghe. Loro naturalmente hanno una vita normale, quella che non ho io...parlo poco della mia vita perchè al di fuori del lavoro non ho niente. Tutti i giorni prendo la metro e vedo o innamorati o gruppi di amici, che si divertono... che invidia. La tragedia è soprattutto il week end, che non so cosa fare... Per un breve periodo sono andato dallo psicologo, perchè soffro d'insonnia (e la notte mi tormento sempre più), oltre alla solita rabbia o mal di stomaco, quanto sento qualcuno che parla della prorpia vita che vorrei avere io. Esplosione di calore, a cuasa della rabbia e invidia che provo. Mi dispiace soprattutto per mia madre perchè mi vede così. Non merita di soffrire come faccio io. Adesso, per passare un pò di tempo fuori casa, frequento un gruppo di volontariato e stò entrando in contatto con un movimento politico. Ormai casa è solo la mia prigione. Tanto, dentro e fuori è uguale, solita sofferenza. Nonostante c'è la stò mettendo tutta per uscire da questa situazione niente; anzi, mi sembra di precipitare sempre più. Se solo venisse premiato in minimo del mio impegno, che ci stò mettendo... la cosa più brutta, è che stò perdendo la speranza di uscirne; E' inutile combattere contro qualcosa che non potrai mai sconfiggere. Mi sento vuoto, perso nel buio che circonda il mio mondo; non trovo alcun senso in quello che faccio e l'unico sentimento che ormai provo è il dolore!!! Mi vergogno nel dovermi inventare scuse, quando qualcuno vuole sapere qualcosa su di me, a causa della mia SOLITUDINE FORZATA!!! La domanda che mi faccio è sempre la solita, perchè, io non posso avere una vita come tutti? Perchè son sempre le persone buone (come ho letto nel forum), come me, a dover passare tutto questo....
scusa se se ho scritto così tanto ma avevo bisogno di uno sfogo.... e non volevo scrivere su un pezzo di carta....
Ciao, io sono più grnade di te, ma leggendo quello che hai scritto, mi sono detta:" ma questo è quello che succede a me tutti i giorni!" anche io come te sono molto sola, l'unico svago è il lavoro dove purtroppo il lunedi, c'è la classica domanda " cosa hai fatto ne week end?" ormai sono diventata brava a inventare uscite, passatempi.. , ma cosa si può fare ho provato di tutto, palestra, volontariato, ma tutto si comclude li' sul momento. tutti mi reputano simpatica, aperta, e pensano che fuori dal lavoro io abbia una vita piena di amici, appena espongo il mio problema invece di essere aiutata, vengo allontanata. Cosa si può fare?

macgyver33

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da macgyver33 » 13/02/2009, 13:58

sandy ha scritto:[...]



Ciao, io sono più grnade di te, ma leggendo quello che hai scritto, mi sono detta:" ma questo è quello che succede a me tutti i giorni!" anche io come te sono molto sola, l'unico svago è il lavoro dove purtroppo il lunedi, c'è la classica domanda " cosa hai fatto ne week end?" ormai sono diventata brava a inventare uscite, passatempi.. , ma cosa si può fare ho provato di tutto, palestra, volontariato, ma tutto si comclude li' sul momento. tutti mi reputano simpatica, aperta, e pensano che fuori dal lavoro io abbia una vita piena di amici, appena espongo il mio problema invece di essere aiutata, vengo allontanata. Cosa si può fare?
Ciao Sandy, il tuo problema è uguale al mio. Io adesso però ne soffro un pò meno, ho cercato di farmene una ragione, e mi sono autoconvinto che prima o poi passerà. Voglio essere ottimista! Vai a leggere il mio topic "La mia solitudine" dove spiego il mio stato d'ani o e la mia solitudine.
Un abbraccio e non ti abbattere ;) :)

Verdegiardini

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da Verdegiardini » 15/02/2009, 21:46

er_che ha scritto:Ciao. Sono un ragazzo di 20 e vivo a Roma. Per molti, questa città è stupenda, bella, da visitare. Per me è solo un luogo da cui scappare. Sono solo. Ormai, mi trovo questa situazione da troppo tempo...dal secondo superiore! Avevo pochi amici, e a piano a piano, li ho persi tutti!!! Il motivo, non lo so. Eppure sono una persona altruista, sempre pronto ad aiutare gli altri, ma questo, al giorno d'oggi è solo un difetto. Ho sempre provato ad uscirne, ma niente. E' come se, qualcuno, me lo impedisse. Anche all'università ho fatto amicizia con qualcuno, ma appena fuori di lì, tornavo ad essere solo. Adesso ho iniziato a lavorare. Ho due colleghe. Loro naturalmente hanno una vita normale, quella che non ho io...parlo poco della mia vita perchè al di fuori del lavoro non ho niente. Tutti i giorni prendo la ........
Ciao,inutile dire hai 20 anni, sei in una grande città ecc... la solitudine è solitudine ed è molto dura soprattutto quando non è una scelta (e non lo è quasi mai). Un motivo c'è sempre per cui si rimane soli ma credo che a 20 anni sia un pò difficile capirlo. Io non ti voglio dare consigli ma solo dirti che io mi sono sentito meglio quando ho cominciato ad accetttare i miei stati d'animo. Mentre provo quelli negativi non è che mi piaccia ma li accetto per come sono e aspetto che passi. Non farti prendere dall'ansia, il tempo c'è per risolvere i problemi e quello che devi imparare con l'esperienza è fregartene un pò del giudizio altrui per non rimanere prigioniero come succede a molti che pur di non esporsi al giudizio altrui evitano di risolvere i problemi. Ti assicuro che ci sono problemi ben più difficili da palesare ma capisco che solo le esperienze ti aiuteranno a convincertene. Lo psicologo aiuta se è capace, continua se puoi.
Ciao un abbraccio, spero che questo forum ti aiuti ad andare avanti.


:)

er_che

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da er_che » 17/02/2009, 12:45

sandy ha scritto:[...]



Ciao, io sono più grnade di te, ma leggendo quello che hai scritto, mi sono detta:" ma questo è quello che succede a me tutti i giorni!" anche io come te sono molto sola, l'unico svago è il lavoro dove purtroppo il lunedi, c'è la classica domanda " cosa hai fatto ne week end?" ormai sono diventata brava a inventare uscite, passatempi.. , ma cosa si può fare ho provato di tutto, palestra, volontariato, ma tutto si comclude li' sul momento. tutti mi reputano simpatica, aperta, e pensano che fuori dal lavoro io abbia una vita piena di amici, appena espongo il mio problema invece di essere aiutata, vengo allontanata. Cosa si può fare?
E' questo il problema, cosa fare. Ci penso sempre più, ma alla fine si rimane sempre con un pugno di mosche in mano. E' perfettamente vero, che anche se trovi un hobby e conosci persone, poi finisce tutto là, perchè alla fine per loro è solo un passatempo, ma per me è l'ora d'aria dalla cappio al collo che sempre di più mi stringe (la solitudine)

zapaterina

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da zapaterina » 17/02/2009, 14:20

er_che ha scritto:[...]



E' questo il problema, cosa fare. Ci penso sempre più, ma alla fine si rimane sempre con un pugno di mosche in mano. E' perfettamente vero, che anche se trovi un hobby e conosci persone, poi finisce tutto là, perchè alla fine per loro è solo un passatempo, ma per me è l'ora d'aria dalla cappio al collo che sempre di più mi stringe (la solitudine)
Siamo diversi ragazzi di Roma, coetanei ed affamati di amicizie. Prova a postare di più e a farti conoscere meglio, magari si può organizzar eun gruppetto. Ciao!!

creativa76

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da creativa76 » 26/08/2009, 21:54

francy64 ha scritto:[...]


Ciao, non devi scusarti per aver scritto i tuoi pensieri... ;)

Ho molti anni più di te, ma sai quante volte mi sono chiesta perchè non posso avere una vita come tutti? Ci ho messo tempo a capire che in realtà la vita di tutti è complicata da problemi più o meno gravi, ma noi tendiamo a vedere solo la nostra situazione e questa sembra la più grave.

Cosa puoi fare?
Agire in due direzioni:
- non provare invidia per chi reputi avere una vita più soddisfacente.
L'invidia e la rabbia corrodono senza apportare vantaggi.
- non vergognarti di dire che sei solo e che ti farebbe piacere uscire in compagnia.
Non sono queste le cose di cui vergognarsi...se tu nascondi la tua situazione, gli altri non possono sapere il dolore che ti affligge e quindi non possono aiutarti...
Concordo ..deciso e costruttivo..

;)

creativa76

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da creativa76 » 26/08/2009, 22:11

sandy ha scritto:[...]



Ciao, io sono più grnade di te, ma leggendo quello che hai scritto, mi sono detta:" ma questo è quello che succede a me tutti i giorni!" anche io come te sono molto sola, l'unico svago è il lavoro dove purtroppo il lunedi, c'è la classica domanda " cosa hai fatto ne week end?" ormai sono diventata brava a inventare uscite, passatempi.. , ma cosa si può fare ho provato di tutto, palestra, volontariato, ma tutto si comclude li' sul momento. tutti mi reputano simpatica, aperta, e pensano che fuori dal lavoro io abbia una vita piena di amici, appena espongo il mio problema invece di essere aiutata, vengo allontanata. Cosa si può fare?
Ciao Sandy ..hai tutta la mia solidarietà .. è capitato anche a me di inventare weekend divertenti per non apparire come una persona sola..
Mi piacerebbe darti una mano....una impressione o un suggerimento ..Qual è il punto dove la conoscenza non va più avanti?
Sei tu di solito che proponi?

creativa76

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da creativa76 » 26/08/2009, 22:16

er_che ha scritto:[...]



Zona eur...
Si stanno vendendo tutta la squadra.. come la vivete la situazione a Roma?
Forza Magica

omiganet

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da omiganet » 26/08/2009, 22:22

er_che ha scritto:Ciao. Sono un ragazzo di 20 e vivo a Roma. Per molti, questa città è stupenda, bella, da visitare. Per me è solo un luogo da cui scappare. Sono solo. Ormai, mi trovo questa situazione da troppo tempo...dal secondo superiore! Avevo pochi amici, e a piano a piano, li ho persi tutti!!! Il motivo, non lo so. Eppure sono una persona altruista, sempre pronto ad aiutare gli altri, ma questo, al giorno d'oggi è solo un difetto. Ho sempre provato ad uscirne, ma niente. E' come se, qualcuno, me lo impedisse. Anche all'università ho fatto amicizia con qualcuno, ma appena fuori di lì, tornavo ad essere solo. Adesso ho iniziato a lavorare. Ho due colleghe. Loro naturalmente hanno una vita normale, quella che non ho io...parlo poco della mia vita perchè al di fuori del lavoro non ho niente. Tutti i giorni prendo la metro e vedo o innamorati o gruppi di amici, che si divertono... che invidia. La tragedia è soprattutto il week end, che non so cosa fare... Per un breve periodo sono andato dallo psicologo, perchè soffro d'insonnia (e la notte mi tormento sempre più), oltre alla solita rabbia o mal di stomaco, quanto sento qualcuno che parla della prorpia vita che vorrei avere io. Esplosione di calore, a cuasa della rabbia e invidia che provo. Mi dispiace soprattutto per mia madre perchè mi vede così. Non merita di soffrire come faccio io. Adesso, per passare un pò di tempo fuori casa, frequento un gruppo di volontariato e stò entrando in contatto con un movimento politico. Ormai casa è solo la mia prigione. Tanto, dentro e fuori è uguale, solita sofferenza. Nonostante c'è la stò mettendo tutta per uscire da questa situazione niente; anzi, mi sembra di precipitare sempre più. Se solo venisse premiato in minimo del mio impegno, che ci stò mettendo... la cosa più brutta, è che stò perdendo la speranza di uscirne; E' inutile combattere contro qualcosa che non potrai mai sconfiggere. Mi sento vuoto, perso nel buio che circonda il mio mondo; non trovo alcun senso in quello che faccio e l'unico sentimento che ormai provo è il dolore!!! Mi vergogno nel dovermi inventare scuse, quando qualcuno vuole sapere qualcosa su di me, a causa della mia SOLITUDINE FORZATA!!! La domanda che mi faccio è sempre la solita, perchè, io non posso avere una vita come tutti? Perchè son sempre le persone buone (come ho letto nel forum), come me, a dover passare tutto questo....
scusa se se ho scritto così tanto ma avevo bisogno di uno sfogo.... e non volevo scrivere su un pezzo di carta....
Perché non ci si incontra? Ho 18 anni, tuttavia penso possa andare...
Certo magari l'amicizia potrà crescere pian piano, ma è meglio che stare soli. Magari a passare un pomeriggio diverso...
Io non ho i mezzi per contattarti (Sono iscritto da poco), ma se tu puoi farlo contattami.
Ci si mette d'accordo...
Ah, ovviamente romano anche io (Anche se di roma ne so poco, visto che anch'io esco poco, ma si può rimediare). ;)

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aradis
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Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da aradis » 26/08/2009, 22:26

ruby.sunday ha scritto:[...]



In questo sito è uno dei problemi più spesso citati, la solitudine. Strano che in un'epoca in cui la tecnologia facilita i contatti, dove puoi stare vicino a uno anche se quello sta dall'altra parte del pianeta, tanta gente è sola. Strano che tu vivi a Roma, una megalopoli di milioni di persone e sei solo. Strano che hai 20 anni e sei solo...
Ma potrebbe non essere troppo difficile riuscire a risolvere questo problema. A volte è sufficiente anche una sola persona per vincere la solitudine. Il primo passo comunque, secondo me, non è cercare gli altri, ma piuttosto trovare se stessi. Riuscire a non sentirsi solo anche quando sei solo con te stesso, essere capace di organizzarsi. Poi il secondo passo è aprirsi all'altro, interessarsi dell'altro, donarsi, non avere la pretesa di soddisfare se stesso ma concedere spazio e disponibilità...
Ma il discorso è ampio e lungo: io dico che con un po' di impegno puoi risolvere tranquillamente quello che ti sembra un problema insormontabile...
Condivido in pieno. Soltanto il fatto che in una megalopoli come Roma (dove anch'io vivo) non è proprio il massimo per incontrare gente, proprio perché dispersiva. Però è certo che molti non sanno (e questo l'ho provato a mie spese) che il malumore e il senso di solitudine traspare dall'atteggiamento che uno ha quotidianamente, cosa che rende la socializzazione molto complicata. Benché sia difficile, con il cuore pesante bisogna sforzarsi di essere allegri, di sorridere e di ascoltare gli altri. Per altri intendo proprio tutti, anche quello che ti siede accanto in metro (tranne personaggi realmente negativi che vedono sempre nero, come fosse una missione). La gente si sente rassicurata da un viso cordiale ed più propensa ad avvicinarsi. Se invece si sta a testa bassa tra i propri pensieri si perde l'occasione per incrociare volto amico. Tocca a noi fare il primo passo se vogliamo che lo facciano gli altri. Altrimenti non si muove nessuno e nulla di nuovo accade. Con i migliori auguri..

Angel80

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da Angel80 » 27/08/2009, 16:38

er_che ha scritto: Mi vergogno nel dovermi inventare scuse, quando qualcuno vuole sapere qualcosa su di me, a causa della mia SOLITUDINE FORZATA!!! La domanda che mi faccio è sempre la solita, perchè, io non posso avere una vita come tutti? Perchè son sempre le persone buone (come ho letto nel forum), come me, a dover passare tutto questo....
scusa se se ho scritto così tanto ma avevo bisogno di uno sfogo.... e non volevo scrivere su un pezzo di carta....
Ti vergogni!! Perchè, ti devi vergognare? Non hai nulla che non va bene, anzi da come parli, mi sembri un ragazzo molto intelligente e disponibile verso il prossimo (doti veramente da invidiare)...credimi sono altre le persone che si devono vergognare! Ti do solo un consiglio, quando la gente ti chiede qualcosa della tua vita, raccontala e vedrai che potrai essere solo apprezzato... se ti chiudi a riccio e non permetti a nessuno di entrare nel tuo mondo non puoi pretendere di condividere qualcosa con qualcuno

;) ;)

tappo
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Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da tappo » 27/08/2009, 19:33

sandy ha scritto:[...]

Ciao, io sono più grande di te, ma leggendo quello che hai scritto, mi sono detta:" ma questo è quello che succede a me tutti i giorni!" anche io come te sono molto sola, l'unico svago è il lavoro dove purtroppo il lunedi, c'è la classica domanda " cosa hai fatto ne week end?" ormai sono diventata brava a inventare uscite, passatempi.. , ma cosa si può fare ho provato di tutto, palestra, volontariato, ma tutto si comclude li' sul momento. tutti mi reputano simpatica, aperta, e pensano che fuori dal lavoro io abbia una vita piena di amici, appena espongo il mio problema invece di essere aiutata, vengo allontanata. Cosa si può fare?
stessa cosa che capita a me... mi reputano simpatico e aperto... ma io al lunedì, quando mi chiedono del week end, dico la verità e cioè che me ne sono stato a casa a guardare la TV o leggere un libro.... qualche volta, quando insistono, rispondo che sono stato al paese (cosa che non è vera :rolleyes: ), e anche io vengo allontanato 8) .. ma ormai mi ci sono talmente abituato che non ci faccio più caso :DD

Pris

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da Pris » 11/09/2009, 14:24

francy64 ha scritto:[...]

- non vergognarti di dire che sei solo e che ti farebbe piacere uscire in compagnia.
Non sono queste le cose di cui vergognarsi...se tu nascondi la tua situazione, gli altri non possono sapere il dolore che ti affligge e quindi non possono aiutarti...
anche se uno ce la mette tutta per mantenere la testa alta e non vergognarsi, sono gli altri che spingono verso l'insicurezza: perché se una persona denuncia una condizione personale difficoltosa, la gente lo ritiene il più delle volte anomalo, seguendo il classico e banale ragionamento "allora c'è qualcosa che non va". E lo isolano. Perchè i problemi degli altri nessuno se li vuole accollare, bisogna proprio avere la fortuna di conoscere persone intelligenti e grandemente sensibili per ricevere aiuto e amicizia quando si hanno difficoltà relazionali. La cosa buona è che noi non possiamo sapere dove e quando queste persone possono comparire sulla nostra strada, quindi la speranza c'è sempre, con la consapevolezza che tutto può cambiare in meglio in brevissimo tempo. ;)
E, sì, la solitudine è peggio della morte e bisogna impegnarsi per uscirne.

_iwastela_
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Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da _iwastela_ » 08/10/2009, 23:51

Pris ha scritto:[...]
anche se uno ce la mette tutta per mantenere la testa alta e non vergognarsi, sono gli altri che spingono verso l'insicurezza
Sono d'accordo. E' umiliante sentirsi dire "cosa hai fatto ieri sera?" e domande del genere. Dire la verità può funzionare con alcune persone (ma penso che, soprattutto per le persone timide, sia difficile dirla a persone con cui non si è in confidenza...) ma in genere non so se può essere una buona idea: tante persone non sono comprensive né hanno la capacità di capire motivazioni o situazioni altrui... e proseguirebbero con altre domande imbarazzanti. E spesso va male anche con persone che in buona fede danno suggerimenti assolutamente stupidi del tipo "se non hai amici, trovali", "esci cosi incontri gente"... come se per una persona sola, timida e introversa fosse facile andare non si sa bene dove e socializzare.

NaNa87

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da NaNa87 » 23/10/2009, 23:05

"anche se uno ce la mette tutta per mantenere la testa alta e non vergognarsi, sono gli altri che spingono verso l'insicurezza: perché se una persona denuncia una condizione personale difficoltosa, la gente lo ritiene il più delle volte anomalo, seguendo il classico e banale ragionamento "allora c'è qualcosa che non va". E lo isolano. Perchè i problemi degli altri nessuno se li vuole accollare, bisogna proprio avere la fortuna di conoscere persone intelligenti e grandemente sensibili per ricevere aiuto e amicizia quando si hanno difficoltà relazionali. La cosa buona è che noi non possiamo sapere dove e quando queste persone possono comparire sulla nostra strada, quindi la speranza c'è sempre, con la consapevolezza che tutto può cambiare in meglio in brevissimo tempo. ;)"
sono d'accordo con te.. è proprio per la paura del rifiuto che si finisce col tenersi tutto dentro..e così tutto si amplifica.. la maggior parte della gente pensa che chi soffre per la solitudine abbia qualche problema, che quella persona stessa abbia costruito il vuoto attorno a sè.. è proprio chi ti giudica in questo modo che poi ti allontana, pensando di avere davanti una persona priva di iniziativa, che si culla nel suo dolore per comodità.. non capisce che proprio lei che ti rifiuta era l'ennesimo tentativo di uscire da una situazione logorante..
per fortuna c'è chi non ti giudica seguendo il senso comune..è raro trovare persone così ma è proprio questo che le rende ancora più speciali :)

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bluver
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Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da bluver » 24/10/2009, 8:25

sandy ha scritto:[...]



Ciao, io sono più grnade di te, ma leggendo quello che hai scritto, mi sono detta:" ma questo è quello che succede a me tutti i giorni!" anche io come te sono molto sola, l'unico svago è il lavoro dove purtroppo il lunedi, c'è la classica domanda " cosa hai fatto ne week end?" ormai sono diventata brava a inventare uscite, passatempi.. , ma cosa si può fare ho provato di tutto, palestra, volontariato, ma tutto si comclude li' sul momento. tutti mi reputano simpatica, aperta, e pensano che fuori dal lavoro io abbia una vita piena di amici, appena espongo il mio problema invece di essere aiutata, vengo allontanata. Cosa si può fare?
è vero, io conosco molta gente per lavoro e durante la settimana spesso capita un aperitivo, la cena, un invito per qualche iniziativa, soprattutto se finisci tardi, visto che non ho un orario fisso non essendo dipendente. Ma tutto finisce il venerdì. A volte ho detto la mia difficoltà a costruire amicizie ora che una relazione si è conclusa e sono in una città che non sento mia (dopo alcuni trasferimenti). Però la risposta è: ti capisco, si è verò è difficile, mi dispiace e la cosa finisce li. E anche per me la cosa non è migliorata con il gruppo di volontariato o altre iniziative.

Polka

Re: Solitudine, peggio della morte

Messaggio da Polka » 24/10/2009, 14:14

er_che ha scritto:Ciao. Sono un ragazzo di 20 e vivo a Roma. Per molti, questa città è stupenda, bella, da visitare. Per me è solo un luogo da cui scappare. Sono solo. Ormai, mi trovo questa situazione da troppo tempo...dal secondo superiore! Avevo pochi amici, e a piano a piano, li ho persi tutti!!! Il motivo, non lo so. Eppure sono una persona altruista, sempre pronto ad aiutare gli altri, ma questo, al giorno d'oggi è solo un difetto. Ho sempre provato ad uscirne, ma niente. E' come se, qualcuno, me lo impedisse. Anche all'università ho fatto amicizia con qualcuno, ma appena fuori di lì, tornavo ad essere solo. Adesso ho iniziato a lavorare. Ho due colleghe. Loro naturalmente hanno una vita normale, quella che non ho io...parlo poco della mia vita perchè al di fuori del lavoro non ho niente. Tutti i giorni prendo la metro e vedo o innamorati o gruppi di amici, che si divertono... che invidia. La tragedia è soprattutto il week end, che non so cosa fare... Per un breve periodo sono andato dallo psicologo, perchè soffro d'insonnia (e la notte mi tormento sempre più), oltre alla solita rabbia o mal di stomaco, quanto sento qualcuno che parla della prorpia vita che vorrei avere io. Esplosione di calore, a cuasa della rabbia e invidia che provo. Mi dispiace soprattutto per mia madre perchè mi vede così. Non merita di soffrire come faccio io. Adesso, per passare un pò di tempo fuori casa, frequento un gruppo di volontariato e stò entrando in contatto con un movimento politico. Ormai casa è solo la mia prigione. Tanto, dentro e fuori è uguale, solita sofferenza. Nonostante c'è la stò mettendo tutta per uscire da questa situazione niente; anzi, mi sembra di precipitare sempre più. Se solo venisse premiato in minimo del mio impegno, che ci stò mettendo... la cosa più brutta, è che stò perdendo la speranza di uscirne; E' inutile combattere contro qualcosa che non potrai mai sconfiggere. Mi sento vuoto, perso nel buio che circonda il mio mondo; non trovo alcun senso in quello che faccio e l'unico sentimento che ormai provo è il dolore!!! Mi vergogno nel dovermi inventare scuse, quando qualcuno vuole sapere qualcosa su di me, a causa della mia SOLITUDINE FORZATA!!! La domanda che mi faccio è sempre la solita, perchè, io non posso avere una vita come tutti? Perchè son sempre le persone buone (come ho letto nel forum), come me, a dover passare tutto questo....
scusa se se ho scritto così tanto ma avevo bisogno di uno sfogo.... e non volevo scrivere su un pezzo di carta....
ciao la mia vita sentimentale va molto bene, ma in ambito amicizie no, non sono una persona con molti amici, si si tanti conoscenti, ma anche io sempre delusioni e sempre più difficoltà a trovare amicizia sincere e senza doppi fini. per fortuna che ho la mia famiglia, mia sorella e il mio ragazzo che oltre ad essere il mio amore è anche il mio migliore amico.
ma spero anche io di conoscere prima o poi persone veramente amiche, con cui condividere uscite, confidenze, consigli e esperienze di vita. ciao e un abbraccio forte e complimenti per la tua sensibilità, non ti sentire mai inadeguato perchè non hai nulla di diverso dagli altri, semmai molti reputano amicizie, conoscenze futili e si sentono spesso pieni di amici, quando invece forse non ce n'è nemmeno uno da salvare. trovare un amico è davvero trovare un tesoro.