Compagnie a numero chiuso

L'amicizia, gli amici, gruppi di amici: idee, esperienze, consigli, riflessioni

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enemyofthesun
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Compagnie a numero chiuso

Messaggio da enemyofthesun » 29/03/2008, 18:53

Una cosa che ho costantemente notato, tutte le volte che mi relazionavo agli altri, è l'esistenza pressochè in tutti i casi di meccanismi di selezione rigida e di limitazione all'ingresso in una nuova compagnia.
Immaginiamo, per fare da esempio, che tu entri in un locale riservato. Ci vai tu e un certo numero di persone. Tendenzialmente, non vuoi far entrare nuove persone, o se le vuoi far entrare devono corrispondere a precisi rigidi requisiti, oppure sono i tuoi amici, più o meno tacitamente, a porli.
Ecco, fuori di metafora mi sembra che l'amicizia al giorno d'oggi sia composta tutta da questa infinita serie di "locali privati", di compagnie a numero chiuso dove nessuno vuol farti entrare.
E allora vaghi di persona in persona, quasi come se ti aspettassi che ti aprano prima o poi.

Perchè è così difficile entrare in un nuovo giro, in una nuova compagnia, e chi è fuori dai giri non riesce assolutamente a crearne una propria nè ad essere annesso a una compagnia preesistente?
Questa la mia annosa esperienza.
Sarà che io mi faccio mille problemi, non riesco ad essere sfacciato, a chiedere, ho paura di essere invadente, e sono poco propositivo. Ma non ce la si fa se nessuno ti dà una mano per entrare e anzi sembra che ti guardano sospettosi "ma questo che vuole da me?"

Se uno di voi abitasse vicino a me e avesse degli amici, me li presenterebbe e mi chiederebbe di uscire con loro, oppure farebbe finta di niente, tanto in fondo "chissenefrega, ho già i miei amici, perchè fare un favore a lui?"?
O cos'altro spinge le persone a essere così diffidenti?

Giuro che se avessi una compagnia e vedessi uno che è solo, farei il possibile per immetterlo e integrarlo. Poi vabbè, mal che vada se si diventa troppi, i gruppi si possono frazionare. Ma è il principio di disponibilità che sembra una rarità.
Un giorno mi farò una compagnia mia, così non dovrò rendere conto a nessuno, ci riuscirò prima o poi :rolleyes:
Seee! :rolleyes:

sfigata

Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da sfigata » 02/04/2008, 23:15

enemyofthesun ha scritto:Una cosa che ho costantemente notato, tutte le volte che mi relazionavo agli altri, è l'esistenza pressochè in tutti i casi di meccanismi di selezione rigida e di limitazione all'ingresso in una nuova compagnia.
Immaginiamo, per fare da esempio, che tu entri in un locale riservato. Ci vai tu e un certo numero di persone. Tendenzialmente, non vuoi far entrare nuove persone, o se le vuoi far entrare devono corrispondere a precisi rigidi requisiti, oppure sono i tuoi amici, più o meno tacitamente, a porli.
Ecco, fuori di metafora mi sembra che l'amicizia al giorno d'oggi sia composta tutta da questa infinita serie di "locali privati", di compagnie a numero chiuso dove nessuno vuol farti entrare.
E allora vaghi di persona in persona, quasi come se ti aspettassi che ti aprano prima o poi.

Perchè è così difficile entrare in un nuovo giro, in una nuova compagnia, e chi è fuori dai giri non riesce assolutamente a crearne una propria nè ad essere annesso a una compagnia preesistente?
Questa la mia annosa esperienza.
Sarà che io mi faccio mille problemi, non riesco ad essere sfacciato, a chiedere, ho paura di essere invadente, e sono poco propositivo. Ma non ce la si fa se nessuno ti dà una mano per entrare e anzi sembra che ti guardano sospettosi "ma questo che vuole da me?"

Se uno di voi abitasse vicino a me e avesse degli amici, me li presenterebbe e mi chiederebbe di uscire con loro, oppure farebbe finta di niente, tanto in fondo "chissenefrega, ho già i miei amici, perchè fare un favore a lui?"?
O cos'altro spinge le persone a essere così diffidenti?

Giuro che se avessi una compagnia e vedessi uno che è solo, farei il possibile per immetterlo e integrarlo. Poi vabbè, mal che vada se si diventa troppi, i gruppi si possono frazionare. Ma è il principio di disponibilità che sembra una rarità.
Un giorno mi farò una compagnia mia, così non dovrò rendere conto a nessuno, ci riuscirò prima o poi :rolleyes:
Seee! :rolleyes:
ciao sono d' accordo con te e molto difficile far parte di una compagnia dove tutti i suoi componenti si conosco e sono affiatati tra di loro perche' di fatto non ti permettono di entrare. parlano tra di loro di fatti e persone che riguardano la compagnia che tu neanche conosci e di cui non ne vieni informato di fatto ti escludono. risultato ti senti un pesce fuori d'acqua a disagio, fuori posto in pratica sei presente solo fisicamente tanto che ti domandi ma io che sto a fare qua? almeno questa e la mia esperienza personale. In bocca al lupo per la tua compagnia e mi raccomando chiamami che arrivo di corsa. ci conto

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Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da enemyofthesun » 02/04/2008, 23:36

sfigata ha scritto:[...]
In bocca al lupo per la tua compagnia e mi raccomando chiamami che arrivo di corsa. ci conto
Sfigata, un nome un programma 8) mi ispiri simpatia...
Vabbè, a parte questo, non ho capito se dicevi per dire o che cosa. Io sono delle parti di Lecco, se guardi su Amicizia non solo virtuale trovi una mia discussione.
In teoria si starebbe cercando di formarne una, ma vorrei più entusiasmo, perchè se non ce l'hanno neanche gli altri, io lo perdo facilmente, sono anni che va così... :rolleyes:

luca79


Messaggio da luca79 » 04/04/2008, 23:05

posso darti la mia esperienza... sono sempre stato in una compagnia + o - affiatata ma posso garantirti che difficilmente si trovano al proprio interno amici veri, di solito sono composte solo per puro passatempo...
io sono sempre stato legato ad alcuni amici veri, pochi ma ottimi, su cui posso sempre contare anche solo per una parola di conforto.
Quello che io vado cercando è una vera amicizia e non solo un passatempo giusto per non stare soli, sono stato "tradito" troppe volte e l'ultima è successa questa estate ho avuto durante un viaggio in moto un incidente e i miei amici di anni mi hanno abbandonato al mio destino deridendomi, capisci cosa intendo?

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Messaggio da enemyofthesun » 05/04/2008, 13:24

Anch'io ho sempre avuto la stessa impressione, anche dai racconti degli altri: gli amici veri sono ben pochi, ma in genere il gruppo rimane per convenienze di passatempo.
Capisco la tua esigenza di trovare amici veri, e te lo auguro, spiacevolissimo l'episodio dell'incidente che hai raccontato :(

Quanto a me, non so che pensare. Mi considero a un livello più basso del tuo, nel senso che se tu cerchi, per esempio, una Ferrari, io sono ancora alla ricerca di un'utilitaria, o al massimo di una media cilindrata.
Non che non ambisca alla Ferrari pure io. Ma la vita m'ha regalato al massimo qualche motorino finora (cioè fino all'anno scorso, per intenderci).

Fuori di metafora, purtroppo sono stato costretto ad abbassare di tantissimo le mie aspettative sugli altri. Sono stato tentato persino di chiudermi in casa, o di uscire da solo. E mandare a quel paese gli altri, perchè stufo, di delusioni, di indifferenza, di freddezza.
Ma non m'è mai riuscito e mi dicono di perseverare (senza necessariamente, però, offrirmi in pasto agli altri se vedo che se ne fregano).

Ora ho una buonissima amica, che abita dalle mie parti. Con lei c'è una mezza storia anche, ma da quel punto di vista la cosa è decisamente più deludente di quanto non sia invece l'amicizia (che mi sembra solida). Spero proprio che quella componente amorosa non sia la tomba anche per l'amicizia, in un futuro...
Un'altra amica sta a Monza. Altre persone al momento non danno un contributo significativo alla mia vita sociale (identificarle come amicizie o conoscenze, mi è problematico).

Nelle condizioni in cui sono, posso dire che tutto, o quasi, fa brodo... :rolleyes:
Ma il fatto è che io non ho le basi...non posso ambire subito ai vertici...semmai quando avrò le basi potrò essere più selettivo (quando?)...

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Messaggio da Sabrina » 05/04/2008, 15:29

enemyofthesun ha scritto:Anch'io ho sempre avuto la stessa impressione, anche dai racconti degli altri: gli amici veri sono ben pochi, ma in genere il gruppo rimane per convenienze di passatempo.
.......

Fuori di metafora, purtroppo sono stato costretto ad abbassare di tantissimo le mie aspettative sugli altri. Sono stato tentato persino di chiudermi in casa, o di uscire da solo. E mandare a quel paese gli altri, perchè stufo, di delusioni, di indifferenza, di freddezza.
Ma non m'è mai riuscito e mi dicono di perseverare (senza necessariamente, però, offrirmi in pasto agli altri se vedo che se ne fregano).

....

Nelle condizioni in cui sono, posso dire che tutto, o quasi, fa brodo... :rolleyes:
Ma il fatto è che io non ho le basi...non posso ambire subito ai vertici...semmai quando avrò le basi potrò essere più selettivo (quando?)...
Ciao Enemy :) io ho imparato, con il passare degli anni, che il modo migliore per cercare amici veri è proprio essere selettivi. Inutile sperare nell'amicizia di chi non la sa dare, di chi è troppo superficiale per capire, di chi ti cerca solo per convenienza. Se il prezzo di tutto ciò è uscire spesso soli io sono disposta a pagarlo, perchè il vecchio detto " meglio soli che male accompagnati" è validissimo soprattutto in questi tempi. E la solitudine serve anche a capire chi sono i veri amici.

ciao ciao

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Messaggio da idiana » 05/04/2008, 16:07

Sabrina ha scritto:[...]



Ciao Enemy :) io ho imparato, con il passare degli anni, che il modo migliore per cercare amici veri è proprio essere selettivi. Inutile sperare nell'amicizia di chi non la sa dare, di chi è troppo superficiale per capire, di chi ti cerca solo per convenienza. Se il prezzo di tutto ciò è uscire spesso soli io sono disposta a pagarlo, perchè il vecchio detto " meglio soli che male accompagnati" è validissimo soprattutto in questi tempi. E la solitudine serve anche a capire chi sono i veri amici.

ciao ciao

Concordo con Sabrina, poche persone sono all'altezza di conoscerci profondamente ed anche loro possono ferirci e deluderci perchè sono esseri umani proprio come noi ed in quanto tali falliscono.
Però concordo anche con enemy...essere troppo selettivi sempre e comunque non porta mai lontano...in fondo un pò di tempo piacevole lo si può trascorrere anche con quegli amici senza la "a" maiuscola o conoscenti giusto?Certo non sto dicendo che tutto fa brodo, ma trovare delle persone con cui si sta bene a fare due chiacchiere od una passeggiata non può essere che una cosa positiva.
Riguardo la tua domanda:
enemyofthesun ha scritto:Se uno di voi abitasse vicino a me e avesse degli amici, me li presenterebbe e mi chiederebbe di uscire con loro, oppure farebbe finta di niente, tanto in fondo "chissenefrega, ho già i miei amici, perchè fare un favore a lui?"?
O cos'altro spinge le persone a essere così diffidenti?
Ti dico che io mi proporrei come aggancio alla mia compagnia poi certo non posso garantirti che sarebbero di sicuro rose e fiori perchè le compagnie si formano quando si ritrovano persone che hanno più o meno lo stesso modo di fare, poi ci si mettono le sensazioni a pelle e tutti quegli aspetti che determinano la nascita o meno di un qualsiasi tipo di rapporto umano.
Io ho conosciuto la mia attuale comitiva grazie ad una ragazza ( adesso amica)che mi invitò ad uscire quando ci conoscevamo pochissimo e devo dire che tuttora non c'è alcun tipo di "selezione all'ingresso" anzi quando si crea la possibilità si cerca di aggregare più gruppi di persone in modo da far crescere il gruppo.
Chiacchierando con qualcuno non puoi proporre un tuo inserimento in qualche modo?So che preferiresti l'invito fosse spontaneo, ma spesso le persone non ci pensano e poi a volte basta davvero poco perchè la situazione si smuova.
In bocca al lupo! ;)
:ciao:
Ogni ombra per quanto profonda è minacciata dalla luce del mattino...

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Messaggio da Sabrina » 05/04/2008, 16:26

idiana ha scritto:[...]




Però concordo anche con enemy...essere troppo selettivi sempre e comunque non porta mai lontano...in fondo un pò di tempo piacevole lo si può trascorrere anche con quegli amici senza la "a" maiuscola o conoscenti giusto?Certo non sto dicendo che tutto fa brodo, ma trovare delle persone con cui si sta bene a fare due chiacchiere od una passeggiata non può essere che una cosa positiva.
Riguardo la tua domanda:

[...]


:ciao:
Si Idiana io parlavo di amici con la A maiuscola.. insomma tutti gli altri li considero conoscenze.. pero' il punto principale è non avere "ansia" di inserirsi a forza in un gruppo.. tante volte poi il gruppo si crea da solo come aggregazione di persone più o meno sole o comunque che hanno qualcosa in comune. Meno ansia e meno problemi ci facciamo per non essere " di un gruppi" e più facile è trovarne uno ex novo magari anche solo di.. tre persone :D

ciao ciao

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Messaggio da enemyofthesun » 05/04/2008, 17:16

Sabrina ha scritto:[...]



Ciao Enemy :) io ho imparato, con il passare degli anni, che il modo migliore per cercare amici veri è proprio essere selettivi. Inutile sperare nell'amicizia di chi non la sa dare, di chi è troppo superficiale per capire, di chi ti cerca solo per convenienza. Se il prezzo di tutto ciò è uscire spesso soli io sono disposta a pagarlo, perchè il vecchio detto " meglio soli che male accompagnati" è validissimo soprattutto in questi tempi. E la solitudine serve anche a capire chi sono i veri amici.

ciao ciao
Però, Sabrina, bisogna dire che a una simile constatazione si può arrivare solo dopo un po'. Se si tronca subito la persona, difficile capire se questa è superficiale oppure valida. Il mio discorso vale più per le nuove conoscenze che per quelle vecchie (perchè lì sì, ho fatto selezione già, le ho tolte di mezzo in molti casi).
Poi boh, comunque non si sa mai, magari qualche sorpresa può arrivare, mai essere troppo definitivi. Neanche illusi però.

Mmm, uscire da solo non mi dà stimoli, finisce che me ne sto in casa...è un mio limite, forse lo supererò conoscendo persone che mi facciano uscire, forse invece lo supererò uscendo comunque per i fatti miei, appena avrò la motivazione sufficiente...

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Messaggio da enemyofthesun » 05/04/2008, 17:29

idiana ha scritto:[...]

Ti dico che io mi proporrei come aggancio alla mia compagnia poi certo non posso garantirti che sarebbero di sicuro rose e fiori perchè le compagnie si formano quando si ritrovano persone che hanno più o meno lo stesso modo di fare, poi ci si mettono le sensazioni a pelle e tutti quegli aspetti che determinano la nascita o meno di un qualsiasi tipo di rapporto umano.
Io ho conosciuto la mia attuale comitiva grazie ad una ragazza ( adesso amica)che mi invitò ad uscire quando ci conoscevamo pochissimo e devo dire che tuttora non c'è alcun tipo di "selezione all'ingresso" anzi quando si crea la possibilità si cerca di aggregare più gruppi di persone in modo da far crescere il gruppo.
Chiacchierando con qualcuno non puoi proporre un tuo inserimento in qualche modo?So che preferiresti l'invito fosse spontaneo, ma spesso le persone non ci pensano e poi a volte basta davvero poco perchè la situazione si smuova.
In bocca al lupo! ;)
:ciao:
Questa risposta mi sembra equilibrata, realistica, colla giusta disponibilità. Ma magari fosse quella che mi fornirebbe la maggioranza delle persone qui intorno.

Io cerco di parlare della mia situazione, sia qui sia in altri forum. Più che questo, cosa potrei fare? Non vedo altre persone dal vivo.
Quelli che mi conoscono sanno della mia vita sociale, almeno a grandi linee, persino la mia "più che amica" mi ha sbarrato la strada nell'entrare nel suo giro, purtroppo...
Però la situazione lì è un po' limite: tutte donne, interessi diversi, e per di più ho con lei un legame particolare...
Non ho il coraggio di propormi direttamente, anche perchè mi sembra di essere invadente, alla luce poi di tanti pareri negativi su questo modo di agire che quasi mai ho portato avanti. E quando ci ho provato sono stato decisamente frenato.
Penso che sia un po' come se chiedessi a te: quest'estate andiamo in vacanza insieme?

A volte mi sento decisamente disilluso...penso che questa situazione ormai, alla mia età, mai cambierà...è troppo tardi...
Ma tentiamoci ancora...

Ogni consiglio è ben accetto...

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Messaggio da enemyofthesun » 05/04/2008, 17:43

Sabrina ha scritto:[...]
il punto principale è non avere "ansia" di inserirsi a forza in un gruppo.. tante volte poi il gruppo si crea da solo come aggregazione di persone più o meno sole o comunque che hanno qualcosa in comune. Meno ansia e meno problemi ci facciamo per non essere " di un gruppi" e più facile è trovarne uno ex novo magari anche solo di.. tre persone :D

ciao ciao
Mi sembra molto improbabile che tutto nasca così per caso. Certo, una dose di fortuna aiuta, ma senza un certo impegno nulla cambia. Poi, se mi dici che non è il caso di insistere troppo, sono d'accordo con te, è inutile, frustrante.

Ma a me basterebbe infatti avere altre 2-3 amicizie o conoscenze che siano, ma che ci si veda abbastanza frequentemente. Quelle che ho sono troppo distratte o impegnate altrove, non ci si può vedere una volta al mese o ogni tot mesi, non va bene per me, anche se alcune di queste conoscenze sono importanti per me.

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Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da Amico82 » 06/04/2008, 18:21

enemyofthesun ha scritto:Una cosa che ho costantemente notato, tutte le volte che mi relazionavo agli altri, è l'esistenza pressochè in tutti i casi di meccanismi di selezione rigida e di limitazione all'ingresso in una nuova compagnia.
Immaginiamo, per fare da esempio, che tu entri in un locale riservato. Ci vai tu e un certo numero di persone. Tendenzialmente, non vuoi far entrare nuove persone, o se le vuoi far entrare devono corrispondere a precisi rigidi requisiti, oppure sono i tuoi amici, più o meno tacitamente, a porli.
Ecco, fuori di metafora mi sembra che l'amicizia al giorno d'oggi sia composta tutta da questa infinita serie di "locali privati", di compagnie a numero chiuso dove nessuno vuol farti entrare.
E allora vaghi di persona in persona, quasi come se ti aspettassi che ti aprano prima o poi.

Perchè è così difficile entrare in un nuovo giro, in una nuova compagnia, e chi è fuori dai giri non riesce assolutamente a crearne una propria nè ad essere annesso a una compagnia preesistente?
Questa la mia annosa esperienza.
Sarà che io mi faccio mille problemi, non riesco ad essere sfacciato, a chiedere, ho paura di essere invadente, e sono poco propositivo. Ma non ce la si fa se nessuno ti dà una mano per entrare e anzi sembra che ti guardano sospettosi "ma questo che vuole da me?"

Se uno di voi abitasse vicino a me e avesse degli amici, me li presenterebbe e mi chiederebbe di uscire con loro, oppure farebbe finta di niente, tanto in fondo "chissenefrega, ho già i miei amici, perchè fare un favore a lui?"?
O cos'altro spinge le persone a essere così diffidenti?

Giuro che se avessi una compagnia e vedessi uno che è solo, farei il possibile per immetterlo e integrarlo. Poi vabbè, mal che vada se si diventa troppi, i gruppi si possono frazionare. Ma è il principio di disponibilità che sembra una rarità.
Un giorno mi farò una compagnia mia, così non dovrò rendere conto a nessuno, ci riuscirò prima o poi :rolleyes:
Seee! :rolleyes:
ciao! ;)
guarda secondo me qui al nord, soprattutto in provincia e nei paesi, è molto diffusa "la compagnia fissa " (e chiusa) tanto che è sempre molto difficile, se non quasi impossibile fare nuove amicizie.
l'unica scorciatoia è trovare quelle (poche)persone a cui la compagnia fissa non interessa o perlomeno non vi siano inseriti in una fissa e chiusa.
personalmente fino a pochi anni fa ne soffrivo molto di sta cosa (avrei sempre voluto avere una compagnia tutta mia e invece non sono mai stato inserito in un gruppo..) ma con il passare degli anni (e in particolare nell'ultimo anno) mi sono accorto che è meglio avere amici ma sparsi, conoscere nuove persone e non limitarsi solo a pochi membri di una comitiva o del proprio paese (come fanno molti qui) e a non pretendere per forza una compagnia fissa e rigida ma meglio compagnie occasionali e spontanee (ultimamente, grazie ad alcuni hobbies mi è successo di frequentare alcune persone - con le quali ho fatto amicizia- che non avevano nessun collegamento tra di loro mentre anche loro avevano amici ma non compagnie fisse)
con questi amici sto benissimo, ci si vede meno che non come quelli che hanno compagnie fisse, ma gli incontri sono sempre entusiasmanti e stimolanti ( mentre credo che con le compagnie fisse dopo un po diventino una monotonia) e comunque ci si sente molto spesso telematicamente.
molto probabilmente oggi come oggi non mi piacerebbe piu avere una compagnia fissa e chiusa con la quale si esce tutti i venerdi e sabato (sempre con loro) e si fanno sempre le stesse cose e si frequentano sempre gli stessi posti.
forse è anche la mentalità che cambia, gli anni dell'adolescenza sono ormai lontani (generamente è fin verso i 20-22 anni che si prediligono le compagnie fisse)
"la mente è la sua stessa condizione e, in sè sola, può fare dell'inferno un paradiso, del paradiso un inferno"

Abracris

Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da Abracris » 06/04/2008, 22:16

enemyofthesun ha scritto:Una cosa che ho costantemente notato, tutte le volte che mi relazionavo agli altri, è l'esistenza pressochè in tutti i casi di meccanismi di selezione rigida e di limitazione all'ingresso in una nuova compagnia.
:rolleyes:
Seee! :rolleyes:
E io che pensavo che fosse solo un problema mio...

anch'io ho preso fregate dalle varie compagnie, e pensavo meglio poche e buone ma non si intravedeono nemmeno quelle poche!! Le poche Amicizie che ho non le vedo spesso perchè chi ha i figli grandi, chi li ha piccoli, ognuno ha le sue esigenze, mentre a me picerebbe passare la domenica scaricando la tensione con una persona amica... fortuna che ho la palestra la mattina, mi sono fatta un'amica lì, ma è ancora roba fresca...

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Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da enemyofthesun » 06/04/2008, 22:25

Amico82 ha scritto:[...]



ciao! ;)
guarda secondo me qui al nord, soprattutto in provincia e nei paesi, è molto diffusa "la compagnia fissa " (e chiusa) tanto che è sempre molto difficile, se non quasi impossibile fare nuove amicizie.
l'unica scorciatoia è trovare quelle (poche)persone a cui la compagnia fissa non interessa o perlomeno non vi siano inseriti in una fissa e chiusa.
personalmente fino a pochi anni fa ne soffrivo molto di sta cosa (avrei sempre voluto avere una compagnia tutta mia e invece non sono mai stato inserito in un gruppo..) ma con il passare degli anni (e in particolare nell'ultimo anno) mi sono accorto che è meglio avere amici ma sparsi, conoscere nuove persone e non limitarsi solo a pochi membri di una comitiva o del proprio paese (come fanno molti qui) e a non pretendere per forza una compagnia fissa e rigida ma meglio compagnie occasionali e spontanee (ultimamente, grazie ad alcuni hobbies mi è successo di frequentare alcune persone - con le quali ho fatto amicizia- che non avevano nessun collegamento tra di loro mentre anche loro avevano amici ma non compagnie fisse)
con questi amici sto benissimo, ci si vede meno che non come quelli che hanno compagnie fisse, ma gli incontri sono sempre entusiasmanti e stimolanti ( mentre credo che con le compagnie fisse dopo un po diventino una monotonia) e comunque ci si sente molto spesso telematicamente.
molto probabilmente oggi come oggi non mi piacerebbe piu avere una compagnia fissa e chiusa con la quale si esce tutti i venerdi e sabato (sempre con loro) e si fanno sempre le stesse cose e si frequentano sempre gli stessi posti.
forse è anche la mentalità che cambia, gli anni dell'adolescenza sono ormai lontani (generamente è fin verso i 20-22 anni che si prediligono le compagnie fisse)

Il tuo discorso non fa una piega, ma il mio discorso riflette un mio desiderio di sicurezze anche sulle amicizie, dopo anni e anni di incertezza. Ma sembra utopia.
La compagnia fissa dà sicurezza, mentre le amicizie occasionali al momento sono le uniche che ho e sono quelle con cui rischio spesso di stare vari giorni da solo. Non so se mi spiego :rolleyes:
Sarà che queste amicizie occasionali, eccetto una (la mia amica che vedo nel weekend, messa come me) sono indubbiamente già connesse ad altre conoscenze o compagnie.

sfigata

Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da sfigata » 06/04/2008, 22:47

enemyofthesun ha scritto:[...]



Sfigata, un nome un programma 8) mi ispiri simpatia...
Vabbè, a parte questo, non ho capito se dicevi per dire o che cosa. Io sono delle parti di Lecco, se guardi su Amicizia non solo virtuale trovi una mia discussione.
In teoria si starebbe cercando di formarne una, ma vorrei più entusiasmo, perchè se non ce l'hanno neanche gli altri, io lo perdo facilmente, sono anni che va così... :rolleyes:
ciao gia sfigata e come mi sento nelle amicizie se no io sono semplicemente bettY. No quello era semplicemente un modo di dire visto che io abito abbastanza lontano da te sono di torino. vuol dire che la nostra sarà solamente un amicizia virtuale

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Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da Amico82 » 07/04/2008, 10:18

enemyofthesun ha scritto:[...]




Il tuo discorso non fa una piega, ma il mio discorso riflette un mio desiderio di sicurezze anche sulle amicizie, dopo anni e anni di incertezza. Ma sembra utopia.
La compagnia fissa dà sicurezza, mentre le amicizie occasionali al momento sono le uniche che ho e sono quelle con cui rischio spesso di stare vari giorni da solo. Non so se mi spiego :rolleyes:
Sarà che queste amicizie occasionali, eccetto una (la mia amica che vedo nel weekend, messa come me) sono indubbiamente già connesse ad altre conoscenze o compagnie.
de gustibus ;)
l'importante per me è avere veri amici, con questi amici sparsi (che si dimostrano tali, si fanno sentire quasi quotidianamente con squilli,sms,msn e non ti abbandonano senza motivo come ha fatto qualcun'altro... :rolleyes: ) mi trovo benissimo e cerchiamo di vederci quando possiamo e comunque li sento presenti...
poi ??? le compagnie fisse tendono a disgregarsi nel tempo, in particolare dopo i 20-25 anni (c'è chi si fidanza, chi si sposa e mette su famiglia, chi va a convivere, chi si trasferisce per studio e lavoro...).
meglio coltivare le amicizie sparse e tentare di fare sempre nuove conoscenze piuttosto che continuare a farsi paranoie sul gruppo fisso! ;)
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Compagnie a numero chiuso e amicizie sparse

Messaggio da enemyofthesun » 07/04/2008, 16:40

Amico82 ha scritto:[...]



de gustibus ;)
l'importante per me è avere veri amici, con questi amici sparsi (che si dimostrano tali, si fanno sentire quasi quotidianamente con squilli,sms,msn e non ti abbandonano senza motivo come ha fatto qualcun'altro... :rolleyes: ) mi trovo benissimo e cerchiamo di vederci quando possiamo e comunque li sento presenti...
poi ??? le compagnie fisse tendono a disgregarsi nel tempo, in particolare dopo i 20-25 anni (c'è chi si fidanza, chi si sposa e mette su famiglia, chi va a convivere, chi si trasferisce per studio e lavoro...).
meglio coltivare le amicizie sparse e tentare di fare sempre nuove conoscenze piuttosto che continuare a farsi paranoie sul gruppo fisso! ;)
Victor, ma io non sto dicendo che il tuo modo di agire sia sbagliato. Ben vengano i veri amici. Il problema è queste persone sparse che io conosco, sono quelle che poi probabilmente, o rimangono in casa (ma non le vedo tanto connesse nel weekend, quindi...) o escono con altre persone (non so se colla propria compagnia, o con altre amicizie per così dire "sparse", come dici tu) senza coinvolgermi. Forse tanto amici in effetti non li sento, anche se li sento a volte o anche spesso su internet. E qui mi ricollego al discorso delle compagnie: io non ci tengo a entrare in una compagnia, ma se le persone che conosco in genere stanno dentro le compagnie (anche piccoli gruppi) e a me tengono fuori? Quando le incontro?

L'unica persona che esula da questo discorso è un'amica, che infatti vedo quasi di fisso nel weekend.

Il gruppo è una sicurezza ulteriore, ma andrebbero bene anche solo queste amicizie sparse, se fossero solide. Manco quello :rolleyes:

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Messaggio da enemyofthesun » 28/04/2008, 17:38

Forse l'unica soluzione concreta e stabile potrebbe essere formare un nuovo gruppo, o gruppetto, con chi ci sta: solido ed aperto.
E ci stiamo provando: [url]http://www.mailamici.it/forum/ftopic92355.html[/url]

fatina868

Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da fatina868 » 18/05/2008, 1:04

enemyofthesun ha scritto:Una cosa che ho costantemente notato, tutte le volte che mi relazionavo agli altri, è l'esistenza pressochè in tutti i casi di meccanismi di selezione rigida e di limitazione all'ingresso in una nuova compagnia.
Immaginiamo, per fare da esempio, che tu entri in un locale riservato. Ci vai tu e un certo numero di persone. Tendenzialmente, non vuoi far entrare nuove persone, o se le vuoi far entrare devono corrispondere a precisi rigidi requisiti, oppure sono i tuoi amici, più o meno tacitamente, a porli.
Ecco, fuori di metafora mi sembra che l'amicizia al giorno d'oggi sia composta tutta da questa infinita serie di "locali privati", di compagnie a numero chiuso dove nessuno vuol farti entrare.
E allora vaghi di persona in persona, quasi come se ti aspettassi che ti aprano prima o poi.

Perchè è così difficile entrare in un nuovo giro, in una nuova compagnia, e chi è fuori dai giri non riesce assolutamente a crearne una propria nè ad essere annesso a una compagnia preesistente?
Questa la mia annosa esperienza.
Sarà che io mi faccio mille problemi, non riesco ad essere sfacciato, a chiedere, ho paura di essere invadente, e sono poco propositivo. Ma non ce la si fa se nessuno ti dà una mano per entrare e anzi sembra che ti guardano sospettosi "ma questo che vuole da me?"

Se uno di voi abitasse vicino a me e avesse degli amici, me li presenterebbe e mi chiederebbe di uscire con loro, oppure farebbe finta di niente, tanto in fondo "chissenefrega, ho già i miei amici, perchè fare un favore a lui?"?
O cos'altro spinge le persone a essere così diffidenti?

Giuro che se avessi una compagnia e vedessi uno che è solo, farei il possibile per immetterlo e integrarlo. Poi vabbè, mal che vada se si diventa troppi, i gruppi si possono frazionare. Ma è il principio di disponibilità che sembra una rarità.
Un giorno mi farò una compagnia mia, così non dovrò rendere conto a nessuno, ci riuscirò prima o poi :rolleyes:
Seee! :rolleyes:
Ciao, mi sono iscritta da pochissimo al forum e quindi ho potuto leggere solo ora il tuo messaggio. Quello che scrivi è verissimo, è una cosa che io soffro da tempo questa, e non è solo un problema dei piccoli paesi di provincia, assicuro che anche in città ci sono i numeri chiusi... io purtroppo ho una famiglia molto rigida dalla quale non riesco a staccarmi, non mi permettono di uscire di sera, e se lo faccio, devo rientrare come Cenerentola a mezzanotte, quindi per me è praticamente IMPOSSIBILE inserirmi in un gruppo di persone che sono certamente molto più libere di me. Spesso vengo derisa, trattata in modo superficiale per questo mio problema, sembra che non gliene freghi niente a nessuno, e purtroppo ormai mi sono abituata alle amicizie "di comodo". E' una cosa orribile, ma quelle amiche che ho (se così si possono chiamare), nè vogliono passare i sabati sera a casa mia, nè mi vogliono accompagnare a mezzanotte, nè si prodigano per questo mio problema, ma siccome gli faccio pena tentano di "inserirmi" nei ritagli di tempo della loro vita mondana e superimpegnata, naturalmente il ragazzo viene al primo posto...
Quello poi è un altro problema serio...ho l'impressione che queste presunte amiche abbiano paura che io gli porti via il ragazzo...ma perchè??! Non mi vesto in maniera provocante, non sono Naomi Campbell, non mi metto assolutamente in mostra e per me i fidanzati delle amiche diventano praticamente asessuati...ma nonostante ciò loro fanno di tutto per evitare che io e i loro fidanzati ci incontriamo...
Insomma, io non tollero queste cose perchè io non le faccio e quindi mi trovo da sola. Anch'io come te ho sempre pensato che, se avessi una mia compagnia, farei di tutto per inserire una nuova persona che mi sembra simpatica e sincera, anche per ravvivare il gruppo e introdurre novità!
Proprio ieri ho avuto due bidonate da due amici, una la mattina e una il pomeriggio: sto talmente male che non riesco neppure a dormire. Purtroppo nei loro ritagli di tempo non c'era spazio per me...mi hanno mandato messaggini con su scritto: perdonami ma ho un imprevisto! ed io come al solito ho risposto: non mi preoccupate, domani sera non ho problemi posso tornare anche tardi perchè i miei non ci sono, che facciamo di bello?
Nessuna risposta...per una volta che potevo uscire nessuna risposta...forse erano troppo impegnate con i loro fidanzati e non c'era spazio per me, oppure siccome sanno che io sono quella che il sabato rimane a casa magari hanno pure organizzato ma si sono dimenticate di me...ma dico io, per una volta che potevo uscire di sabato, non avrebbero potuto organizzare qualcosa, rimandare le loro serate coi fidanzati, ricordarsi di me?no...per me, quella ragazza diversa,non c'è posto...
Questo può sembrare un OT, ma ho voluto darti la mia testimonianza personale di come si viene esclusi dalle compagnie se non si entra "nel giro". E io nel giro non ci sono e non ci posso entrare! A volte penso che non ce la farò mai...che rimarrò per sempre così...che passerò tutti i miei sabati a casa anche quando non vivrò più con i miei genitori!

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Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da enemyofthesun » 18/05/2008, 12:04

fatina868 ha scritto:[...]
io purtroppo ho una famiglia molto rigida dalla quale non riesco a staccarmi, non mi permettono di uscire di sera, e se lo faccio, devo rientrare come Cenerentola a mezzanotte, quindi per me è praticamente IMPOSSIBILE inserirmi in un gruppo di persone che sono certamente molto più libere di me. Spesso vengo derisa, trattata in modo superficiale per questo mio problema, sembra che non gliene freghi niente a nessuno, e purtroppo ormai mi sono abituata alle amicizie "di comodo". E' una cosa orribile, ma quelle amiche che ho (se così si possono chiamare), nè vogliono passare i sabati sera a casa mia, nè mi vogliono accompagnare a mezzanotte, nè si prodigano per questo mio problema, ma siccome gli faccio pena tentano di "inserirmi" nei ritagli di tempo della loro vita mondana e superimpegnata, naturalmente il ragazzo viene al primo posto...
E' effettivamente strano che una ragazza di 21 anni non possa tornare a casa all'ora che vuole. Questo non va bene e dovresti parlarne coi tuoi genitori...
Porrei però il mio punto di vista, magari anche un po' sui generis...
A me i miei genitori non dicono niente, però tutto sommato mi domando: perchè devo tornare tardi?
Sarà che ormai vado per i 27 anni, l'epoca delle trasgressioni varie dovrebbe essere passata...
Non amo la discoteca, la vita notturna, il caos, alla fine a me sta bene anche andare a letto a mezzanotte, l'una, massimo le due...che problema c'è? Così poi ci si alza al mattino belli svegli e non rincoglioniti ;)
Qualche chiacchiera a un pub davanti a qualcosa da bere, proprio come ieri sera, il tempo passa bene e non si fanno orari assurdi...si evita di tornare a casa a notte fonda con tutti i rischi e i problemi del caso...
Francamente non ho più stimoli per fare quello che però fanno tuttora tanti miei coetanei.
Mi rendo conto che però sono sempre in tanti, specialmente intorno ai 20 anni, a fare le ore piccole. Ma a loro non dico niente, ognuno sceglie per sè.
A me piace uscire pure nel pomeriggio, per esempio.
E' solo questione di abitudine, di convenzioni.

Certo, quando si ha a che fare cogli altri, giustamente bisogna venire a compromessi, e nel tuo caso è un problema perchè mi pare di capire che non sei indipendente dal punto di vista dei trasporti e potrebbe essere difficoltoso per gli altri riaccompagnarti oppure frustrante stare alle tue esigenze. E' giusto che ognuno abbia libertà di scelta e che non incida in maniera troppo forte sugli altri, quindi dovresti trovare delle soluzioni per renderti indipendente dal punto di vista dei trasporti.
L'atteggiamento delle tue amiche comunque non mi sembra molto positivo nei tuoi confronti, e forse faresti pure bene a cercare altrove...

Certo che se io avessi un'amica che deve tornare a mezzanotte non avrei problemi ;) e anche passare le serate a casa di amici a me piacerebbe davvero, peccato che non sia così facile organizzare, e poi quasi tutti viviamo ancora in casa e si disturba, inevitabilmente.

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Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da Pippi68 » 19/05/2008, 0:08

enemyofthesun ha scritto:
Giuro che se avessi una compagnia e vedessi uno che è solo, farei il possibile per immetterlo e integrarlo. Poi vabbè, mal che vada se si diventa troppi, i gruppi si possono frazionare. Ma è il principio di disponibilità che sembra una rarità.
Un giorno mi farò una compagnia mia, così non dovrò rendere conto a nessuno, ci riuscirò prima o poi :rolleyes:
Seee! :rolleyes:
Come ti capisco, anche io sono così come te. E ti dirò di più, anche se fossi nell'ambiente lavorativo, dove mi stanno tutti in punta (non mi giudicate, c'è il motivo)... beh, pure lì cercherei in qualche modo di coinvolgere qualcuno in una discussione. Eppure gli altri non lo fanno. Una mia..."amica" mi ha ripreso diversi anni fa dicendomi che preferiva vedermi da sola anzichè a casa mia dove c'era anche mio marito perchè... coinvolgevo anche lui nelle nostre discussioni! Ma ti pare? Assurdo. Aspetta che gli dò quattro calci nel sedere e lo mando a prendersi una birra al bar. E questa sarebbe una mia amica? Come se avessi fatto una cosa sbagliata, poi. E quando era da sola con me continuava a dirmi cose tipo "... però non dirglielo a tuo marito, eh?".

Comunque, a parte le vicende personali di ognuno di noi, è proprio così. Per farsi accettare devi sorridere a tutti, devi parlare con tutti. Assolutamente non fissare troppo qualcuno e se lo fai e quello se ne accorge inventati qualcosa tipo "stavo guardando la tua camicia, troppo carina, dove l'hai comprata?" perchè se solo si accorgono che sei una persona che pensa, sei già messo alla berlina. Probabilmente si sentono in qualche modo giudicati se vengono guardati troppo. Nessuno ha voglia di mostrare quello che ha dentro. Se un uomo parlasse in questo modo con una donna probabilmente si sentirebbe subito coinvolto sentimentalmente ma non amichevolmente.
Pure io come te, enemyofthesun, ho sempre paura di essere di troppo, un po' la timidezza un po' l'educazione, chissà. Dai che facciamo su la nostra compagnia virtuale!

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Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da tempest » 19/05/2008, 0:50

Pippi68 ha scritto:[...]



Come ti capisco, anche io sono così come te. E ti dirò di più, anche se fossi nell'ambiente lavorativo, dove mi stanno tutti in punta (non mi giudicate, c'è il motivo)... beh, pure lì cercherei in qualche modo di coinvolgere qualcuno in una discussione. Eppure gli altri non lo fanno. Una mia..."amica" mi ha ripreso diversi anni fa dicendomi che preferiva vedermi da sola anzichè a casa mia dove c'era anche mio marito perchè... coinvolgevo anche lui nelle nostre discussioni! Ma ti pare? Assurdo.
Ehm... me non pare assurdo per niente. ;)
A me pare normalissimo voler parlare con un'amica da sola senza suo marito!
Io sono single, ma devo dire che anche alle mie amiche ( sposate o conviventi ) pare una cosa naturale. Le mie amiche spesso invitano a casa quando i mariti non ci sono ( quando sono in palestra o da qualche loro amico a guardare la partita ad esempio ) in alternativa si fa un'uscita tra donne.
Io non sono sempre dell'idea di coinvolgere più persone possibili in una conversazione, o in un gruppo, anzi. Io per carattere lego bene con poche persone per volta e soprattutto trovo che un gruppo resti ben affiatato se piccolo.
E poi...non si ha lo stesso grado di confidenza con tutti, non con tutti si vogliono condividere certe cose... se sono amica di qualcuno, non lo sono necessariamente o in egual misura del partner/coniuge.

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Messaggio da enemyofthesun » 19/05/2008, 0:51

Pippi68 ha scritto:[...]
Dai che facciamo su la nostra compagnia virtuale!
Beh vale la pena di ampliare l'accenno che avevo fatto riguardo alla mia compagnia non virtuale.
Come avevo già postato precedentemente, in Amicizia non solo virtuale c'è una mia discussione in cui organizziamo (non necessariamente esplicitandolo) ogni settimana un incontro locale e finora siamo stati generalmente in 3, due sabati fa eravamo in 4.
Quindi inaspettatamente, e spero non sia troppo presto per parlare, qualcosa si sta muovendo e si sta creando qualcosa perchè noi ci diamo da fare. Non ho elemosinato "posti" in altre compagnie.

Probabilmente per te è troppo lontano e anche magari il tuo ipotetico target sta su età più avanzate, e ben vengano le compagnie virtuali, ma invece stavolta siamo di fronte a una compagnia reale che davvero promette bene ;)

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Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da enemyofthesun » 19/05/2008, 1:25

tempest ha scritto:[...]

Io non sono sempre dell'idea di coinvolgere più persone possibili in una conversazione, o in un gruppo, anzi. Io per carattere lego bene con poche persone per volta e soprattutto trovo che un gruppo resti ben affiatato se piccolo.
Trascuro l'esempio del partner, che è un po' particolare.
Porti le tue ragioni che possono avere un fondamento di validità. Però secondo me sarebbe anche giusto riflettere sul fatto che ci sono persone che non essendo inserite in compagnie, gruppi, gruppetti (anche di 2-3 persone) rischiano di rimanere ai margini della vita sociale. Chiaro che se tu non esci con me perchè esci con altre persone e non mi vuoi tra loro, e questo processo si ripete per n conoscenze, io rimango solo.
Non è che poi uno debba appurare il fatto di essere più o meno indesiderato, è che se non ti viene detto niente, nessuna proposta, nessun tentativo di coinvolgimento, voglio vedere se riesci a fare qualcosa...
Valutare anche questi fattori e non chiudersi a riccio nel proprio egoismo da compagnia chiusa...aaah, quant'è difficile essere altruisti però... :rolleyes:

Un gruppo stabile, anche piccolo, è un punto di riferimento costante nel tempo. Poi non è mica detto che uno debba per forza rimanere fedele a quel gruppo tutte le settimane e così via. Ma vuol dire che se non so cos'altro fare (mettiamola anche un po' così, terra terra) ma anche se quel che potrei fare mi dà meno stimoli, intanto ho quel riferimento stabile.
E' ben diverso che contendersi persone ed occasioni...

Comunque, oltre al discorso nuova compagnia, ultimamente mi sto accostando a un'associazione giovanile che mi pare interessante. Un modo per aggregarsi nel reale e fare anche qualcosa di concreto per passare il tempo.

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Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da tempest » 19/05/2008, 8:40

enemyofthesun ha scritto:[...]



Trascuro l'esempio del partner, che è un po' particolare.
Porti le tue ragioni che possono avere un fondamento di validità. Però secondo me sarebbe anche giusto riflettere sul fatto che ci sono persone che non essendo inserite in compagnie, gruppi, gruppetti (anche di 2-3 persone) rischiano di rimanere ai margini della vita sociale.
Io ad esempio! :? Guarda io non ho mai avuta una vera vita sociale, non sono mai stata inserita in un vero gruppo.
Sinceramente però non saprei dire se ciò è stato causato dalle compagnie a numero chiuso o dal mio carattere, che oggettivamente non mi aiuta ad inseriremi facilmente. Se sono arrivata a 38 anni in una condizione di "solitudine", immagino che sia stata oltre che colpa della sfortuna che non mi ha fatto incontrare le amicizie giuste, anche colpa mia.
Ho parlato di piccoli gruppi affiatati perchè io tendo a trovarmi bene con poche persone per volta, infatti pur trovandomi dall'altra parte della barricata ( dalla parte di chi è solo e non di chi è in "compagnia" ) io stessa non aspiro ad entrare in nessun "gruppo" numeroso.
Le tue ragioni le comprendo benissimo, ma nonostante ciò comprendo anche, e in parte condivido, l'idea di mantenere un gruppo piuttosto ristretto per mantenerlo ben affiatato.

Xandr
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Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da Xandr » 20/05/2008, 22:30

fatina868 ha scritto:[...]



Ciao, mi sono iscritta da pochissimo al forum e quindi ho potuto leggere solo ora il tuo messaggio. Quello che scrivi è verissimo, è una cosa che io soffro da tempo questa, e non è solo un problema dei piccoli paesi di provincia, assicuro che anche in città ci sono i numeri chiusi... io purtroppo ho una famiglia molto rigida dalla quale non riesco a staccarmi, non mi permettono di uscire di sera, e se lo faccio, devo rientrare come Cenerentola a mezzanotte, quindi per me è praticamente IMPOSSIBILE inserirmi in un gruppo di persone che sono certamente molto più libere di me. Spesso vengo derisa, trattata in modo superficiale per questo mio problema, sembra che non gliene freghi niente a nessuno, e purtroppo ormai mi sono abituata alle amicizie "di comodo". E' una cosa orribile, ma quelle amiche che ho (se così si possono chiamare), nè vogliono passare i sabati sera a casa mia, nè mi vogliono accompagnare a mezzanotte, nè si prodigano per questo mio problema, ma siccome gli faccio pena tentano di "inserirmi" nei ritagli di tempo della loro vita mondana e superimpegnata, naturalmente il ragazzo viene al primo posto...
Quello poi è un altro problema serio...ho l'impressione che queste presunte amiche abbiano paura che io gli porti via il ragazzo...ma perchè??! Non mi vesto in maniera provocante, non sono Naomi Campbell, non mi metto assolutamente in mostra e per me i fidanzati delle amiche diventano praticamente asessuati...ma nonostante ciò loro fanno di tutto per evitare che io e i loro fidanzati ci incontriamo...
Insomma, io non tollero queste cose perchè io non le faccio e quindi mi trovo da sola. Anch'io come te ho sempre pensato che, se avessi una mia compagnia, farei di tutto per inserire una nuova persona che mi sembra simpatica e sincera, anche per ravvivare il gruppo e introdurre novità!
Proprio ieri ho avuto due bidonate da due amici, una la mattina e una il pomeriggio: sto talmente male che non riesco neppure a dormire. Purtroppo nei loro ritagli di tempo non c'era spazio per me...mi hanno mandato messaggini con su scritto: perdonami ma ho un imprevisto! ed io come al solito ho risposto: non mi preoccupate, domani sera non ho problemi posso tornare anche tardi perchè i miei non ci sono, che facciamo di bello?
Nessuna risposta...per una volta che potevo uscire nessuna risposta...forse erano troppo impegnate con i loro fidanzati e non c'era spazio per me, oppure siccome sanno che io sono quella che il sabato rimane a casa magari hanno pure organizzato ma si sono dimenticate di me...ma dico io, per una volta che potevo uscire di sabato, non avrebbero potuto organizzare qualcosa, rimandare le loro serate coi fidanzati, ricordarsi di me?no...per me, quella ragazza diversa,non c'è posto...
Questo può sembrare un OT, ma ho voluto darti la mia testimonianza personale di come si viene esclusi dalle compagnie se non si entra "nel giro". E io nel giro non ci sono e non ci posso entrare! A volte penso che non ce la farò mai...che rimarrò per sempre così...che passerò tutti i miei sabati a casa anche quando non vivrò più con i miei genitori!
mamma mia ma mica possono obbligarti a tornare ad una certa ora o proibirti di uscire il sabato sera...ormai sei maggiorenne e sei libera di decidere per conto tuo....ma se poi non rispetti gli orari che fanno poi?comunque mi dispiace per questa situazione che stai vivendo....fossi in te cercherei di non contattare più questi "amici" che hai anche perchè da come scrivi sembrano poco sinceri

senpai

Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da senpai » 30/08/2008, 21:53

enemyofthesun ha scritto: compagnie a numero chiuso dove nessuno vuol farti entrare
nel piccolo paesino dove abito io le compagnie sono formate da persone che si conoscono fin dai tempi dell'asilo e se sei fuori sei fregato

tappo
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Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da tappo » 31/08/2008, 20:04

enemyofthesun ha scritto:Una cosa che ho costantemente notato, tutte le volte che mi relazionavo agli altri, è l'esistenza pressochè in tutti i casi di meccanismi di selezione rigida e di limitazione all'ingresso in una nuova compagnia.
Immaginiamo, per fare da esempio, che tu entri in un locale riservato. Ci vai tu e un certo numero di persone. Tendenzialmente, non vuoi far entrare nuove persone, o se le vuoi far entrare devono corrispondere a precisi rigidi requisiti, oppure sono i tuoi amici, più o meno tacitamente, a porli.
Ecco, fuori di metafora mi sembra che l'amicizia al giorno d'oggi sia composta tutta da questa infinita serie di "locali privati", di compagnie a numero chiuso dove nessuno vuol farti entrare.
E allora vaghi di persona in persona, quasi come se ti aspettassi che ti aprano prima o poi.

Perchè è così difficile entrare in un nuovo giro, in una nuova compagnia, e chi è fuori dai giri non riesce assolutamente a crearne una propria nè ad essere annesso a una compagnia preesistente?
Questa la mia annosa esperienza.
Sarà che io mi faccio mille problemi, non riesco ad essere sfacciato, a chiedere, ho paura di essere invadente, e sono poco propositivo. Ma non ce la si fa se nessuno ti dà una mano per entrare e anzi sembra che ti guardano sospettosi "ma questo che vuole da me?"

Se uno di voi abitasse vicino a me e avesse degli amici, me li presenterebbe e mi chiederebbe di uscire con loro, oppure farebbe finta di niente, tanto in fondo "chissenefrega, ho già i miei amici, perchè fare un favore a lui?"?
O cos'altro spinge le persone a essere così diffidenti?

:
Seee! :rolleyes:
quando leggo certe cose sono contento, perchè qui sul forum tutti dicono che sono io l'asociale, che non riesco a stringere amicizia con nessuno, invece vedo che non sono solo... il problema delle compagnie chiuse c'è anche qui dove vivo io ed è impossibile entrarci... io ci ho provato, sembrava di esserci riuscito, invece poi ti trattano in modo strano, ti fanno capire che alla tu sei un estraneo e alla fine ti mettono fuori :'(

senpai

Re: Compagnie a numero chiuso

Messaggio da senpai » 03/09/2008, 18:20

tappo ha scritto:[...]



io ci ho provato, sembrava di esserci riuscito, invece poi ti trattano in modo strano, ti fanno capire che alla tu sei un estraneo e alla fine ti mettono fuori :'(
non sai quanto ci ho provato io negli ultimi mesi,adesso ho deciso di provare a cambiare zona,magari sono più fortunato

ASTROFULGENTE


Messaggio da ASTROFULGENTE » 12/09/2008, 5:47

Sabrina ha scritto:[...]



Si Idiana io parlavo di amici con la A maiuscola.. insomma tutti gli altri li considero conoscenze.. pero' il punto principale è non avere "ansia" di inserirsi a forza in un gruppo.. tante volte poi il gruppo si crea da solo come aggregazione di persone più o meno sole o comunque che hanno qualcosa in comune. Meno ansia e meno problemi ci facciamo per non essere " di un gruppi" e più facile è trovarne uno ex novo magari anche solo di.. tre persone :D

ciao ciao
Sabrina hai detto una cosa giustissima. Tante volte volte , chi cerca amici o la persona del cuore e' cosi ansioso di inserirsi che finisce per essere rifiutato. Quasi volesse per forza stabilire un rapporto che per sua natura deve nascere spontaneamente. Comunque se vuoi fare ue chiacchiere io sono disponibile anche per email Astrofulgente