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Inviato: 16/12/2007, 18:44
da Cerbiatto
Non ci si può nutrire dell'amarezza della solitudine e dell'emarginazione.

Re: ......

Inviato: 16/12/2007, 18:55
da Anima fragile...
Cerbiatto ha scritto:Non ci si può nutrire dell'amarezza della solitudine e dell'emarginazione.
Esatto. Bisogna aprirsi sempre al mondo, uscire sempre al di fuori. Sono troppo ottimista? Può darsi ;) ma ho sempre pensato che non bisogni chiudersi nel proprio pessisismo..mai!

Re: ......

Inviato: 16/12/2007, 19:24
da netilib
Cerbiatto ha scritto:Non ci si può nutrire dell'amarezza della solitudine e dell'emarginazione.
Sulla teoria siamo tutti d'accordo, occorrerebbero più dettagli per valutare il caso pratico...

Re: ......

Inviato: 19/12/2007, 14:02
da Cherry
Cerbiatto ha scritto:Non ci si può nutrire dell'amarezza della solitudine e dell'emarginazione.
certo che no... il nutrimento dell'anima è composta da tante cose... ma forse quella più difficile da capire è che a volte si pensa che il nutrimento deve venire solo dall'esterno... mentre dovremmo esser i primi a sfamare e a non metterci lontani dagli altri...

Re: ......

Inviato: 19/12/2007, 16:32
da border84
Cerbiatto ha scritto:Non ci si può nutrire dell'amarezza della solitudine e dell'emarginazione.
Verissimo!! Peccato che se se sulla prima noi possiamo agire...spesso sulla seconda non sempre si possa...
Comunque quoto: son d'accordo con te!!

Re: ......

Inviato: 19/12/2007, 16:39
da francy64
border84 ha scritto:[...]
Verissimo!! Peccato che se se sulla prima noi possiamo agire...spesso sulla seconda non sempre si possa...
Comunque quoto: son d'accordo con te!!
Io invece penso che se si riesce ad agire sulla solitudine e a farla regredire, automaticamente regredisce anche la seconda.
Chi è meno solo è anche meno emarginato...