ISOLOTTA ha scritto:... ti dò ragione, ma posso dire che la penso veramente come te quando sto bene, o meglio , quando ho un giro ormonale che non mi affossa...ma che dici di una situazione che ti vede un giorno piena di propositi e capacità di fare, ed il giorno dopo, senza che nessun accadimento possa farlo presagire, sottoterra, con un forte istinto autodistruttivo? ovvio pensare "c'è un problema di fondo da risolvere", ma spesso è davvero un fatto chimico, e quando la chimica ti annulla il carattere...o comunque ti rende tutto miliardi di volte più difficile...allora la domanda è "ritento da sola e poi ritento e poi ritento e poi ritento quante sono le volte che mi ributto giù"? e il concetto "la giovinezza non è eterna?"e il discorso "magari con uno che ti supporta il percorso può diventare piacevole invece che infernale?" premetto che non mi sono mai indorata la pillola, ho sempre scelto la strada più difficile perchè mi sono convinta che più è faticoso e più è giusto, più è di valore...ma sempre con la vaga sensazione che si trattasse di masochismo travestito da forza di carattere...comincio a dubitare...che gli "altri" quelli che si fanno aiutare, quelli che demandano anche solo parzialmente, la sappiano molto più lunga di me...
Si chiamano semplicemente Bioritmi, i quali non sono propriamente "addomesticabili". I Bioritmi sono una miscela Chimico-Fisica fuori controllo e generano da svariate e molteplici cause.
Ciò che mi aiuta, molto spesso, è evitare che ad una situazione assolutamente normale venga attribuita una "patologia".
L'unica cosa che pone un soddisfacente controllo sui Bioritmi è la mente, e a questo punto ti faccio una domanda, una domanda che forse richiederebbe l'apertura di un Topic dedicato:
"Tu, quanto vuoi essere felice?" ...
Non cadere nell'apparente banalità della domanda, racchiude in se una forza inimmaginabile.
Di tutti gli stati d'animo, la felicità, è l'unica che possiamo imporci. Non decidiamo deliberatamente di essere tristi, angosciati, afflitti (saremmo dei masochisti) in quanto questi effetti sono causati da cause indotte.
Ma scegliere di essere felice si può! Ca**o se si può !!!
Guarda il mondo da un altra prospettiva, sali su un tavolo e vedrai, quella stanza così tanto familiare lo sembrerà un po' meno.
Non c'è lavoro, amante, amicizia che tenga, posso sopportare tutto, anche di più, perchè voglio fermamente essere felice. E non ci vuole chissà chè, lo sai? La felicità genera dalle piccole cose, hai un figlio... inutile stare quà a spiegare a te cosa sia la felicità...
Per concludere, il supporto degli altri l'ho inteso come "supporto professionale" cosa che aborrisco in maniera risoluta.
Ma quando scrivi:
ISOLOTTA ha scritto:... magari con uno che ti supporta il percorso può diventare piacevole invece che infernale...
Allora forse ho inteso davvero male, perchè espliciti la già vissuta convinzione che con una persona al proprio fianco non c'è problema che tenga... lo si distrugge con una facilità che pare invera.
Scegliere la strada più difficile e farcela... è quanto di più soddisfacente e formativo si possa fare

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A te e a tuo figlio l'augurio di ogni bene

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