Oggi ho perso un amico.

L'amicizia, gli amici, gruppi di amici: idee, esperienze, consigli, riflessioni

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mi.

Oggi ho perso un amico.

Messaggio da mi. » 23/03/2007, 16:14

E' una giornata particolare, oggi. Fuori c'è un sole che è una meraviglia e io qua, al lavoro, con le lacrime agli occhi.
E' strano ritrovarmi davanti ad una tastiera a descrivere certe cose, profonde, intime, mie. Di solito ci si tiene certe cose dentro, o se ne parla con qualcuno di cui si ha profonda fiducia.
Ma ho bisogno di tirar fuori il dolore che provo, un dolore che non riesco a tenermi dentro.
Io credo fermamente nell'amicizia, la vera amicizia, quella che ti conforta, ti sostiene, ti fa affrontare le 1000 difficoltà della vita sapendo che non sei da solo. Quell'amicizia che ti fa sentire grande, che ti fa sentire e credere di essere importante. Che ti fa vedere il mondo con occhi nuovi e che ti insegna, ogni giorno, qualcosa di importante.
Fino a 19 anni ho vissuto in un paese che qualcuno potrebbe considerare "isolato dal mondo", una realtà forse chiusa da tanti punti di vista ma in cui i rapporti umani erano e sono vissuti però con intensità e con la voglia di conoscersi, aiutarsi, divertirsi ma anche ritrovarsi e sostenersi in qualsiasi momento di bisogno. Mi piace pensarla come una realtà poco o per niente intaccata dalla vita moderna, sempre più "fredda" ed individualista.
Da quel mio mondo ho dovuto staccarmi di colpo alla "verde età" di 19 anni. Per motivi scolastici miei e di lavoro di mio padre mi sono trasferito in un paese alle porte di un capoluogo di provincia. Quella realtà fredda e da molti punti di vista individualistica a cui ero rimasto distante per tutta la giovinezza.
Ho lasciato gli Amici, gli affetti, il mio cuore andando incontro ad un mondo che non mi sentivo mio, e che non mi sono mai sentito mio. I rapporti fra le persone erano diversi e con difficoltà mi sono creato pian piano delle conoscenze. Fino a quando, un paio d'anni dopo, ho conosciuto un mio coetaneo. Mi assomigliava come carattere e fin da subito abbiamo condiviso molte passioni. Come a volte capita ho sentito fin da subito un feeling con questa persona. Abbiamo viaggiato insieme, girando per l'Europa, vedendo realtà e mondi incredibili che mi resteranno per sempre impressi.
Fin da subito c'è stata quella giusta complicità che ha cementato la nostra amicizia. Eravamo una squadra, un gruppo, una "potenza" insieme. Certo, quando si è coinvolti all'interno di una forte amicizia non si guardano magari i difetti o i fattori negativi, e ce n'erano. E non sono mai stati risolti probabilmente.
L'amico che avevo trovato era introverso, molto chiuso e difficilmente parlava di se'.
Ma era un grande, un mito, un esempio. Un fratello.
Con il passare degli anni i rapporti si sono fatti più freddi. Per carità, c'era sempre l'occasione per sentirci ma l'atteggiamento verso di me si faceva sempre più freddo e distante. Ma se si è amici si dà sempre una possibilità di recupero, no? E se quella possibilità passa senza risultati, bhè, se ne dà un'altra, e poi un'altra ancora magari...
Da un paio d'anni le cose sono cambiate. Mi sento dentro un affetto ancora vivo come il primo giorno, che però non è ricambiato. Ci sono cose non dette che senti e precepisci, e quando un amico si allontana senti una parte di te che grida, soffre e non si dà pace. Non ti dà pace.
Così è la mia situazione da parecchio tempo ormai. Ma la speranza non era mai tramontata, una porta è sempre rimasta aperta.
Fino a questa mattina. Ho scoperto che il mio amico, la persona chiusa ed introversa che conoscevo, o pensavo di conoscere, si è innamorato. E l'ho scoperto per caso, su internet. Un po' come sto facendo io, ora, su di un forum ha dichiarato di essersi innamorato. La notizia è bellissima, e da amico non posso che essere felice per lui.
Ma non è venuto a parlarne con me, non ha pensato a me in questo momento speciale della sua vita.
Non sono stato il confidente e il sostegno che pensavo di essere. O forse non ho saputo farglielo capire.
Fino a 19 anni vivevo attorniato da Amici che mi cercavano e mi volevano bene, che sapevano che in me trovavano sempre una parola, un conforto, una pacca sulla spalla per qualsiasi occasione.
Pensavo di aver costruito qualcosa di importante, di aver fatto capire quanto valgo e quanto posso dare. Ma non è stato così. Quel vecchio mondo ora mi sembra distante e la fredda realtà di adesso mi dà un senso di solitudine mai provato.
L'amicizia non si può comprare e non si può pretendere. E' un valore che pochi sanno dare e pochi sanno apprezzare.
Me ne sono reso conto stamattina. Ed ora mi sento inutile, solo, con una gran voglia di piangere.
Per anni ho pensato che stavo costruendo qualcosa di importante. Stamattina tutto è cambiato. Tutto mi sembra passato inutilmente.

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Merlino
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Re: Oggi ho perso un amico.

Messaggio da Merlino » 23/03/2007, 16:26

mi. ha scritto:E' una giornata particolare, oggi. Fuori c'è un sole che è una meraviglia e io qua, al lavoro, con le lacrime agli occhi.
...
Per anni ho pensato che stavo costruendo qualcosa di importante. Stamattina tutto è cambiato. Tutto mi sembra passato inutilmente.
Domanda banale: ma tutta questa tristezza deriva solo dal fatto che il tuo amico non ti ha detto di essersi innamorato?
Non ti pare una reazione un po' esagerata?
Perchè invece non prendi il telefono e ne parli con lui? Magari c'è un buon motivo per cui non te l'ha detto!

Ciao.

mi.

Re: Oggi ho perso un amico.

Messaggio da mi. » 23/03/2007, 16:35

MERLINO ha scritto:[...]

Domanda banale: ma tutta questa tristezza deriva solo dal fatto che il tuo amico non ti ha detto di essersi innamorato?
Non ti pare una reazione un po' esagerata?
Perchè invece non prendi il telefono e ne parli con lui? Magari c'è un buon motivo per cui non te l'ha detto!

Ciao.
La questione è un po' complessa. L'ho sempre visto come una persona chiusa che difficilmente sapeva parlare di sè. Capire che è innamorato e vedere che si confida su internet bhè, è stato capire che non si può parlare di amicizia. Non so come dire, ti cade quella certezza che credevi negli anni d'aver raggiunto. E' un po' come sentirsi sconfitti. E inutili.

elypv

Re: Oggi ho perso un amico.

Messaggio da elypv » 23/03/2007, 16:52

mi. ha scritto:[...]



La questione è un po' complessa. L'ho sempre visto come una persona chiusa che difficilmente sapeva parlare di sè. Capire che è innamorato e vedere che si confida su internet bhè, è stato capire che non si può parlare di amicizia. Non so come dire, ti cade quella certezza che credevi negli anni d'aver raggiunto. E' un po' come sentirsi sconfitti. E inutili.

L'hai detto tu stesso: "L'ho sempre visto come una persona chiusa che difficilmente sapeva parlare di sè."..anche io sono cosi e siccome faccio fatica a parlare delle mie cose con gli amici deduco che 1)Magari si "vergognava" a dirti che era innamorato 2)semplicemente preferiva fartelo sapere al momento oppurtuno. Come giustamente ha detto merlino alza il telefono e chiedi spiegazioni!! Senza aggredirlo ma parlando tranquillamente però! Ci sono tante cose mie personali che confido solo su internet all'oscuro degli amici...perchè magari mi vergogno..ma mi sento comunque una buona amica!! Mi pare stupido prendersela perchè non ti ha detto di essere innamorato...

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Re: Oggi ho perso un amico.

Messaggio da Merlino » 23/03/2007, 17:09

elypv ha scritto:[...]

L'hai detto tu stesso: "L'ho sempre visto come una persona chiusa che difficilmente sapeva parlare di sè."..anche io sono cosi e siccome faccio fatica
...
amica!! Mi pare stupido prendersela perchè non ti ha detto di essere innamorato...
Concordo!!!!!!!

Tigrotta


Messaggio da Tigrotta » 23/03/2007, 18:00

Quella che è attualmente la mia migliore amica, 2 anni fa circa si è innamorata di un amico comune.
Io l'ho saputo tardi, e al tempo ci sono rimasta male. Ci eravamo sempre dette tutto, poi lei si era innamorata e io venivo a saperlo a "cose fatte"?
Certo, da lei, ma comunque a cose fatte.

Le ho parlato e chiesto il perchè, mi spiegò come si era sentita mentre si stava innamorando di un ragazzo già fidanzato, seppure affezionato a lei e in procinto di lasciarsi con la morosa, e come le sembrasse "immorale" desiderare qualcuno già impegnato.
Dirlo sarebbe equivalso ad ammetterlo, e questo lei non voleva renderlo "reale".

Ci siamo perciò chiarite ed è andato tutto a posto.
Perchè prima di trarre conclusioni non ci parli?

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Eckhart
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Re: Oggi ho perso un amico.

Messaggio da Eckhart » 23/03/2007, 22:35

mi. ha scritto:E' una giornata particolare, oggi. Fuori c'è un sole che è una meraviglia e io qua, al lavoro, con le lacrime agli occhi.
E' strano ritrovarmi davanti ad una tastiera a descrivere certe cose, profonde, intime, mie. Di solito ci si tiene certe cose dentro, o se ne parla con qualcuno di cui si ha profonda fiducia.
Ma ho bisogno di tirar fuori il dolore che provo, un dolore che non riesco a tenermi dentro.
Io credo fermamente nell'amicizia, la vera amicizia, quella che ti conforta, ti sostiene, ti fa affrontare le 1000 difficoltà della vita sapendo che non sei da solo. Quell'amicizia che ti fa sentire grande, che ti fa sentire e credere di essere importante. Che ti fa vedere il mondo con occhi nuovi e che ti insegna, ogni giorno, qualcosa di importante.
Fino a 19 anni ho vissuto in un paese che qualcuno potrebbe considerare "isolato dal mondo", una realtà forse chiusa da tanti punti di vista ma in cui i rapporti umani erano e sono vissuti però con intensità e con la voglia di conoscersi, aiutarsi, divertirsi ma anche ritrovarsi e sostenersi in qualsiasi momento di bisogno. Mi piace pensarla come una realtà poco o per niente intaccata dalla vita moderna, sempre più "fredda" ed individualista.
Da quel mio mondo ho dovuto staccarmi di colpo alla "verde età" di 19 anni. Per motivi scolastici miei e di lavoro di mio padre mi sono trasferito in un paese alle porte di un capoluogo di provincia. Quella realtà fredda e da molti punti di vista individualistica a cui ero rimasto distante per tutta la giovinezza.
Ho lasciato gli Amici, gli affetti, il mio cuore andando incontro ad un mondo che non mi sentivo mio, e che non mi sono mai sentito mio. I rapporti fra le persone erano diversi e con difficoltà mi sono creato pian piano delle conoscenze. Fino a quando, un paio d'anni dopo, ho conosciuto un mio coetaneo. Mi assomigliava come carattere e fin da subito abbiamo condiviso molte passioni. Come a volte capita ho sentito fin da subito un feeling con questa persona. Abbiamo viaggiato insieme, girando per l'Europa, vedendo realtà e mondi incredibili che mi resteranno per sempre impressi.
Fin da subito c'è stata quella giusta complicità che ha cementato la nostra amicizia. Eravamo una squadra, un gruppo, una "potenza" insieme. Certo, quando si è coinvolti all'interno di una forte amicizia non si guardano magari i difetti o i fattori negativi, e ce n'erano. E non sono mai stati risolti probabilmente.
L'amico che avevo trovato era introverso, molto chiuso e difficilmente parlava di se'.
Ma era un grande, un mito, un esempio. Un fratello.
Con il passare degli anni i rapporti si sono fatti più freddi. Per carità, c'era sempre l'occasione per sentirci ma l'atteggiamento verso di me si faceva sempre più freddo e distante. Ma se si è amici si dà sempre una possibilità di recupero, no? E se quella possibilità passa senza risultati, bhè, se ne dà un'altra, e poi un'altra ancora magari...
Da un paio d'anni le cose sono cambiate. Mi sento dentro un affetto ancora vivo come il primo giorno, che però non è ricambiato. Ci sono cose non dette che senti e precepisci, e quando un amico si allontana senti una parte di te che grida, soffre e non si dà pace. Non ti dà pace.
Così è la mia situazione da parecchio tempo ormai. Ma la speranza non era mai tramontata, una porta è sempre rimasta aperta.
Fino a questa mattina. Ho scoperto che il mio amico, la persona chiusa ed introversa che conoscevo, o pensavo di conoscere, si è innamorato. E l'ho scoperto per caso, su internet. Un po' come sto facendo io, ora, su di un forum ha dichiarato di essersi innamorato. La notizia è bellissima, e da amico non posso che essere felice per lui.
Ma non è venuto a parlarne con me, non ha pensato a me in questo momento speciale della sua vita.
Non sono stato il confidente e il sostegno che pensavo di essere. O forse non ho saputo farglielo capire.
Fino a 19 anni vivevo attorniato da Amici che mi cercavano e mi volevano bene, che sapevano che in me trovavano sempre una parola, un conforto, una pacca sulla spalla per qualsiasi occasione.
Pensavo di aver costruito qualcosa di importante, di aver fatto capire quanto valgo e quanto posso dare. Ma non è stato così. Quel vecchio mondo ora mi sembra distante e la fredda realtà di adesso mi dà un senso di solitudine mai provato.
L'amicizia non si può comprare e non si può pretendere. E' un valore che pochi sanno dare e pochi sanno apprezzare.
Me ne sono reso conto stamattina. Ed ora mi sento inutile, solo, con una gran voglia di piangere.
Per anni ho pensato che stavo costruendo qualcosa di importante. Stamattina tutto è cambiato. Tutto mi sembra passato inutilmente.
"Quel dolore avvolse nelle tenebre il mio cuore; tutto quello su cui posavo lo sguardo era morte. Un supplizio diventò per me il luogo dove mi trovavo, incredibile infelicità la casa paterna: quanto avevo avuto in comune con lui, senza lui era tramutato in immenso tormento... Tutto era diventato odioso perché egli non c’era… Ero diventato un grande enigma per me stesso: domandavo all’anima mi perché fosse così triste, perché mi dolesse tanto, ma essa non sapeva che cosa rispondermi… Il pianto solo mi era dolce ed aveva preso il posto dell’amico nelle gioie dell’animo…"

(Agostino, Confessioni, Libro IV, cap. IV: Perdita di un amico carissimo)


Come vedi, ci sono dei precedenti :)

Però il tuo amico non è morto, né si è allontanato improvvisamente da te.
Ma tu non hai comunque accettato la perdita.

Io, fossi in te, rifletterei sul motivo per cui non riesco ad accettare che l’amico viva la sua libertà.
Probabilmente scoprirei che il mio bisogno di lui è tale da impedirmi di riconoscergli questa (altrimenti ovvia) libertà.
Allora mi chiederei da dove nasce il mio bisogno di lui. E azzarderei due risposte (che forse non si escludono).

O vivevo la sua presenza in una dimensione diversa dall’amicizia (e non meno bella dell’amicizia), che lui però probabilmente non può condividere con me.

Oppure da troppo tempo vivevo così poco la dimensione dell’amicizia da arrivare a credere di poterla vivere solo per il tramite di lui.

In entrambe i casi concluderei che non c’è altro da fare se non cominciare a lavorare per colmare il vuoto che lui mi ha lasciato.

Magari anche attraverso un forum :)
è tempo che amando ci liberiamo dell'amato restando frementi; come la freccia, che è tesa alla corda, raccolta nello scatto, per essere oltre e più di se stessa (R.M. Rilke)

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Re: Oggi ho perso un amico.

Messaggio da catia » 24/03/2007, 9:42

mi. ha scritto:E' una giornata particolare, oggi. Fuori c'è un sole che è una meraviglia e io qua, al lavoro, con le lacrime agli occhi.
E' strano ritrovarmi davanti ad una tastiera a descrivere certe cose, profonde, intime, mie. Di solito ci si tiene certe cose dentro, o se ne parla con qualcuno di cui si ha profonda fiducia.
Ma ho bisogno di tirar fuori il dolore che provo, un dolore che non riesco a tenermi dentro.
Io credo fermamente nell'amicizia, la vera amicizia, quella che ti conforta, ti sostiene, ti fa affrontare le 1000 difficoltà della vita sapendo che non sei da solo. Quell'amicizia che ti fa sentire grande, che ti fa sentire e credere di essere importante. Che ti fa vedere il mondo con occhi nuovi e che ti insegna, ogni giorno, qualcosa di importante.
Fino a 19 anni ho vissuto in un paese che qualcuno potrebbe considerare "isolato dal mondo", una realtà forse chiusa da tanti punti di vista ma in cui i rapporti umani erano e sono vissuti però con intensità e con la voglia di conoscersi, aiutarsi, divertirsi ma anche ritrovarsi e sostenersi in qualsiasi momento di bisogno. Mi piace pensarla come una realtà poco o per niente intaccata dalla vita moderna, sempre più "fredda" ed individualista.
Da quel mio mondo ho dovuto staccarmi di colpo alla "verde età" di 19 anni. Per motivi scolastici miei e di lavoro di mio padre mi sono trasferito in un paese alle porte di un capoluogo di provincia. Quella realtà fredda e da molti punti di vista individualistica a cui ero rimasto distante per tutta la giovinezza.
Ho lasciato gli Amici, gli affetti, il mio cuore andando incontro ad un mondo che non mi sentivo mio, e che non mi sono mai sentito mio. I rapporti fra le persone erano diversi e con difficoltà mi sono creato pian piano delle conoscenze. Fino a quando, un paio d'anni dopo, ho conosciuto un mio coetaneo. Mi assomigliava come carattere e fin da subito abbiamo condiviso molte passioni. Come a volte capita ho sentito fin da subito un feeling con questa persona. Abbiamo viaggiato insieme, girando per l'Europa, vedendo realtà e mondi incredibili che mi resteranno per sempre impressi.
Fin da subito c'è stata quella giusta complicità che ha cementato la nostra amicizia. Eravamo una squadra, un gruppo, una "potenza" insieme. Certo, quando si è coinvolti all'interno di una forte amicizia non si guardano magari i difetti o i fattori negativi, e ce n'erano. E non sono mai stati risolti probabilmente.
L'amico che avevo trovato era introverso, molto chiuso e difficilmente parlava di se'.
Ma era un grande, un mito, un esempio. Un fratello.
Con il passare degli anni i rapporti si sono fatti più freddi. Per carità, c'era sempre l'occasione per sentirci ma l'atteggiamento verso di me si faceva sempre più freddo e distante. Ma se si è amici si dà sempre una possibilità di recupero, no? E se quella possibilità passa senza risultati, bhè, se ne dà un'altra, e poi un'altra ancora magari...
Da un paio d'anni le cose sono cambiate. Mi sento dentro un affetto ancora vivo come il primo giorno, che però non è ricambiato. Ci sono cose non dette che senti e precepisci, e quando un amico si allontana senti una parte di te che grida, soffre e non si dà pace. Non ti dà pace.
Così è la mia situazione da parecchio tempo ormai. Ma la speranza non era mai tramontata, una porta è sempre rimasta aperta.
Fino a questa mattina. Ho scoperto che il mio amico, la persona chiusa ed introversa che conoscevo, o pensavo di conoscere, si è innamorato. E l'ho scoperto per caso, su internet. Un po' come sto facendo io, ora, su di un forum ha dichiarato di essersi innamorato. La notizia è bellissima, e da amico non posso che essere felice per lui.
Ma non è venuto a parlarne con me, non ha pensato a me in questo momento speciale della sua vita.
Non sono stato il confidente e il sostegno che pensavo di essere. O forse non ho saputo farglielo capire.
Fino a 19 anni vivevo attorniato da Amici che mi cercavano e mi volevano bene, che sapevano che in me trovavano sempre una parola, un conforto, una pacca sulla spalla per qualsiasi occasione.
Pensavo di aver costruito qualcosa di importante, di aver fatto capire quanto valgo e quanto posso dare. Ma non è stato così. Quel vecchio mondo ora mi sembra distante e la fredda realtà di adesso mi dà un senso di solitudine mai provato.
L'amicizia non si può comprare e non si può pretendere. E' un valore che pochi sanno dare e pochi sanno apprezzare.
Me ne sono reso conto stamattina. Ed ora mi sento inutile, solo, con una gran voglia di piangere.
Per anni ho pensato che stavo costruendo qualcosa di importante. Stamattina tutto è cambiato. Tutto mi sembra passato inutilmente.
Ciao mi,
mi pare un po' troppo drastico, dire che hai perso un amico, mica è morto? In quel caso si, che l'avresti perso per sempre.
Il tuo amico sta facendo il suo percorso, com'è naturale che sia. Posso capire che non ti abbia fatto piacere l'aver saputo che è felice perchè ha trovato l'amore, non dalla sua voce, ma da un computer, però...potresti chiedergli perchè non te l'ha detto di persona.
Forse ti sei sentito 'tradito', per non averti fatto partecipe di ciò che gli stava succedendo, ma, se tieni a lui, fatti sentire e non farlo sentire in colpa per non avertelo detto.

Catia.

kubicol
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Re: Oggi ho perso un amico.

Messaggio da kubicol » 24/03/2007, 10:45

catia ha scritto:[...]
Ciao mi,
mi pare un po' troppo drastico, dire che hai perso un amico, mica è morto? In quel caso si, che l'avresti perso per sempre.
Il tuo amico sta facendo il suo percorso, com'è naturale che sia. Posso capire che non ti abbia fatto piacere l'aver saputo che è felice perchè ha trovato l'amore, non dalla sua voce, ma da un computer, però...potresti chiedergli perchè non te l'ha detto di persona.
Forse ti sei sentito 'tradito', per non averti fatto partecipe di ciò che gli stava succedendo, ma, se tieni a lui, fatti sentire e non farlo sentire in colpa per non avertelo detto.

Catia.
Concordo, quando ho visto il topic mi sono preoccupato pensavo fosse morto... dovresti essere felice per lui se ci tieni veramente, penzo...

nota

Re: Oggi ho perso un amico.

Messaggio da nota » 25/03/2007, 11:49

mi. ha scritto:E' una giornata particolare, oggi. Fuori c'è un sole che è una meraviglia e io qua, al lavoro, con le lacrime agli occhi.
E' strano ritrovarmi davanti ad una tastiera a descrivere certe cose, profonde, intime, mie. Di solito ci si tiene certe cose dentro, o se ne parla con qualcuno di cui si ha profonda fiducia.
Ma ho bisogno di tirar fuori il dolore che provo, un dolore che non riesco a tenermi dentro.
Io credo fermamente nell'amicizia, la vera amicizia, quella che ti conforta, ti sostiene, ti fa affrontare le 1000 difficoltà della vita sapendo che non sei da solo. Quell'amicizia che ti fa sentire grande, che ti fa sentire e credere di essere importante. Che ti fa vedere il mondo con occhi nuovi e che ti insegna, ogni giorno, qualcosa di importante.
Fino a 19 anni ho vissuto in un paese che qualcuno potrebbe considerare "isolato dal mondo", una realtà forse chiusa da tanti punti di vista ma in cui i rapporti umani erano e sono vissuti però con intensità e con la voglia di conoscersi, aiutarsi, divertirsi ma anche ritrovarsi e sostenersi in qualsiasi momento di bisogno. Mi piace pensarla come una realtà poco o per niente intaccata dalla vita moderna, sempre più "fredda" ed individualista.
Da quel mio mondo ho dovuto staccarmi di colpo alla "verde età" di 19 anni. Per motivi scolastici miei e di lavoro di mio padre mi sono trasferito in un paese alle porte di un capoluogo di provincia. Quella realtà fredda e da molti punti di vista individualistica a cui ero rimasto distante per tutta la giovinezza.
Ho lasciato gli Amici, gli affetti, il mio cuore andando incontro ad un mondo che non mi sentivo mio, e che non mi sono mai sentito mio. I rapporti fra le persone erano diversi e con difficoltà mi sono creato pian piano delle conoscenze. Fino a quando, un paio d'anni dopo, ho conosciuto un mio coetaneo. Mi assomigliava come carattere e fin da subito abbiamo condiviso molte passioni. Come a volte capita ho sentito fin da subito un feeling con questa persona. Abbiamo viaggiato insieme, girando per l'Europa, vedendo realtà e mondi incredibili che mi resteranno per sempre impressi.
Fin da subito c'è stata quella giusta complicità che ha cementato la nostra amicizia. Eravamo una squadra, un gruppo, una "potenza" insieme. Certo, quando si è coinvolti all'interno di una forte amicizia non si guardano magari i difetti o i fattori negativi, e ce n'erano. E non sono mai stati risolti probabilmente.
L'amico che avevo trovato era introverso, molto chiuso e difficilmente parlava di se'.
Ma era un grande, un mito, un esempio. Un fratello.
Con il passare degli anni i rapporti si sono fatti più freddi. Per carità, c'era sempre l'occasione per sentirci ma l'atteggiamento verso di me si faceva sempre più freddo e distante. Ma se si è amici si dà sempre una possibilità di recupero, no? E se quella possibilità passa senza risultati, bhè, se ne dà un'altra, e poi un'altra ancora magari...
Da un paio d'anni le cose sono cambiate. Mi sento dentro un affetto ancora vivo come il primo giorno, che però non è ricambiato. Ci sono cose non dette che senti e precepisci, e quando un amico si allontana senti una parte di te che grida, soffre e non si dà pace. Non ti dà pace.
Così è la mia situazione da parecchio tempo ormai. Ma la speranza non era mai tramontata, una porta è sempre rimasta aperta.
Fino a questa mattina. Ho scoperto che il mio amico, la persona chiusa ed introversa che conoscevo, o pensavo di conoscere, si è innamorato. E l'ho scoperto per caso, su internet. Un po' come sto facendo io, ora, su di un forum ha dichiarato di essersi innamorato. La notizia è bellissima, e da amico non posso che essere felice per lui.
Ma non è venuto a parlarne con me, non ha pensato a me in questo momento speciale della sua vita.
Non sono stato il confidente e il sostegno che pensavo di essere. O forse non ho saputo farglielo capire.
Fino a 19 anni vivevo attorniato da Amici che mi cercavano e mi volevano bene, che sapevano che in me trovavano sempre una parola, un conforto, una pacca sulla spalla per qualsiasi occasione.
Pensavo di aver costruito qualcosa di importante, di aver fatto capire quanto valgo e quanto posso dare. Ma non è stato così. Quel vecchio mondo ora mi sembra distante e la fredda realtà di adesso mi dà un senso di solitudine mai provato.
L'amicizia non si può comprare e non si può pretendere. E' un valore che pochi sanno dare e pochi sanno apprezzare.
Me ne sono reso conto stamattina. Ed ora mi sento inutile, solo, con una gran voglia di piangere.
Per anni ho pensato che stavo costruendo qualcosa di importante. Stamattina tutto è cambiato. Tutto mi sembra passato inutilmente.
Ciao mi.
ti posso capire perchè a me è successa una cosa simile con un'amica dopo 12anni di amicizia....
Non so se ora è innamorata se ha trovato la persona giusta (e quindi la sua strada...):"sento di si"....Ma non è questo il punto (per me almeno)

Non è il fatto che ha trattenuto per sè alcune cose....credo che semplicemente abbia avuto bisogno di altre amicizie, altre esperienze....Forse contesti nuovi che semplicemente non voleva più condividere con me....(che ero una vecchia amicizia e probabilmente non facevo più parte della ricerca di quel suo nuovo mondo che ha trovato e che comunque l'ha resa felice)

Ogni tanto la sento comunque...:capisco cosa provi quando noto che non c'è più condivisione....(ed eravamo come sorelle) nè l'ombra di quell'amicizia di un tempo....

Forse bisogna -anche a fatica- accettare che le persone non sempre restano legate a noi....
Certo...questa cosa (soprattutto all'inizio) mi ha fatto molto soffrire, ma ho rispettato la sua scelta, la sua libertà.

Un abbraccio....

Thomas

Re: Oggi ho perso un amico.

Messaggio da Thomas » 25/03/2007, 15:50

internet...i forum... sono dei posti dove è possibile sfogarsi, confidarsi chiedere consigli...
tutte cose che potremmo fare con i nostri amici nella "realtà", ma che spesso ci vergogniamo di fare, perchè non vogliamo mostrare i nostri dubbi "esistenziali", le nostre incertezze, tutti nostri problemi...