george clooney ha scritto:[...]
Sono pienamente d'accordo con te; è quello che ho sempre pensato e fatto al mio matrimonio.

Ciao Miss...
Secondo te sono d'accordo anch'io oppure no?
Vorrei aggiungere che trovo fuori luogo più o meno qualunque manifestazione di ricorrenza o festeggiamento che vada oltre le sponde della cerchia più ristretta, e che magari si sceglie di fare più per mostrare a parenti e altri la propria disponibilità economica, il proprio dinamismo o la propria vanità che non i sentimenti che quell'evento dovrebbe rappresentare.
Faccio un esempio reale per far capire cosa intendo: anni fa un mio parente diventa padre. La moglie, brava persona (mi pare) ma anche portata ad un certo desiderio di protagonismo sempre e dovunque, ossia di quelle che devono cercare di stare al centro dell'attenzione ovunque vadano, mettendo in mostra quello che possono, organizza una festa in casa - la loro villa - per accogliere la nuova nata. Il salone di casa loro era addobbato in modo simile a quanto si vede in certi telefilm americani del filone adolescenziale/college, cioé striscioni con su scritto "benvenuta <nome della piccola>", palloncini colorati eccetera.
Quando ho letto quelle frasi, mi ricordo di aver pensato che un neonato non poteva apprezzare tutto ciò, e neanche il resto, essendo nato da poco, non sapendo leggere, essendo incline al sonno, e via così.
Ora, a che serviva quella festa, come le altre che la stessa famiglia ha fatto negli anni successivi?
A festeggiare la bimba? Ma lei era inconsapevole di tutto ciò, magari oggi che è una giovane donna si riguarderà le foto.
A mostrare a tutti la felicità di essere diventato genitore? Ma quando uno ha un orgasmo, lo mostra a tutti? Non mi risulta, al massimo c'è un'altra persona che vive il momento, e poi appena dopo qualcuno (i nonni) che hanno un grande piacere di essere diventati tali, e si festeggia con loro... anche.
E tutti gli altri a che servono? A nulla, ma si vuol mostrare loro qualcosa, e la bambina era un pretesto, una occasione, perché un certo sentimento è bello proprio perché non lo si diffonde a pioggia, soprattutto quando ha il potere di cambiare la percezione di sé (non ero padre, adesso si) e lo si vive con chi ha contribuito e sente la stessa cosa, cioé con chi ha dentro lo stesso fuoco nello stesso momento, mentre gli altri sono comparse, non c'è neanche una brace dentro di loro...
Però sono lì dentro "il mio film" a recitare passivamente la parte che io ho scelto per loro, cioé tutte le manifestazioni di apprezzamento per il mio mondo.
E la protagonista? Dorme, non sa nulla della festa...
