Penso che se una persona continui a commiserarsi indubbiamente risulta un pò pesantina, ma è differente dal caso in cui una persona si confida parlando di preoccupazioni o semplicemente si confronta perche vive un momento difficile. Se chi"ascolta" scappa o è poco sensibile o ha già i suoi problemi e non ha voglia di sentirne altri. Fatto sta che non è la persona giusta da aver vicino in quel momento.nimu ha scritto:[...]
ma stiamo scherzando???
chi di noi non ha complessi, paranoie o un trascorso???
se non li hai non hai vissuto, io credo.
e se conosco uno che scappa perchè a volte sono giù di morale, beh scusa ma che me ne faccio di un amico o compagno che scappa?
io non scappo se uno ha dei momenti no... mi aspetto lo stesso da chi mi sta vicino
poi un conto è se parliamo di una persona che si piange addosso ogni momento, un altro e credo che sia un po' il caso di ognuno di noi, persone che fanno la loro vita ma a volte si fermano e pensano a cosa vorrebbero o meno.
mi rendo conto di non avere l'agenda piena di appuntamenti serali, mi rerdo conto che a volte sono sola, ma meglio chi lo ammette, perchè ha preso coscienza del proprio stato piuttosto che le centinaia di persone che si vantano della loro solitudine, e poi in realtà è solo un modo per negare e nascondere il loro malessere.
credo che il prendere coscienza di noi stessi , lo stare bene da soli non sia il raggiungimento di uno stato di grazia, si ha bisogno degli altri, anche solo per sentire una voce diversa dalla tua.




quanta solitudine c è in giro
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Re: quanta solitudine c è in giro
Messaggio da Kisin » 04/01/2012, 11:55
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Re: quanta solitudine c è in giro
Messaggio da airlander » 04/01/2012, 15:52
non confondiamo i momenti no, che possono capitare a tutti, con stati di depressione costante, quando molto più semplicemente, anche attraverso la condivisione delle proprie passioni, hobby, interessi, assieme ad altre persone, si può contribuire meglio al superamente di eventuali stati di angoscia che potrebbero comparire là dove non si riesce ad accettare la propria solitudine.nimu ha scritto:[...]
ma stiamo scherzando???
chi di noi non ha complessi, paranoie o un trascorso???
se non li hai non hai vissuto, io credo.
e se conosco uno che scappa perchè a volte sono giù di morale, beh scusa ma che me ne faccio di un amico o compagno che scappa?
io non scappo se uno ha dei momenti no... mi aspetto lo stesso da chi mi sta vicino
poi un conto è se parliamo di una persona che si piange addosso ogni momento, un altro e credo che sia un po' il caso di ognuno di noi, persone che fanno la loro vita ma a volte si fermano e pensano a cosa vorrebbero o meno.
mi rendo conto di non avere l'agenda piena di appuntamenti serali, mi rerdo conto che a volte sono sola, ma meglio chi lo ammette, perchè ha preso coscienza del proprio stato piuttosto che le centinaia di persone che si vantano della loro solitudine, e poi in realtà è solo un modo per negare e nascondere il loro malessere.
credo che il prendere coscienza di noi stessi , lo stare bene da soli non sia il raggiungimento di uno stato di grazia, si ha bisogno degli altri, anche solo per sentire una voce diversa dalla tua.
certamente più ci si racchiude in se stessi, crogiolandosi nel proprio malessere, e meno opportunità si avranno....
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Re: quanta solitudine c è in giro
Messaggio da justeyes89 » 04/01/2012, 19:09
ahahahah é vero!amary ha scritto:xjusteyes89"
scusa solo per precisazione hai sbagliato a quotare non ho scritto quello a cui ti riferisci nella seconda citazione!!


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Messaggio da Vanadis85 » 21/01/2012, 9:59
Marcello80 ha scritto:Chi sei? Non tu airlander, chi sei? è una domanda che è un piacere farsi quando si passa un periodo di solitudine. Alla parola solitudine in genere si dà una accezione negativa e ci fa provare emozioni che non ci fanno sentire bene. Quindi c'è chi pensa di trovare la felicità e la serenità all'esterno. Magari dice:"Se avessi amici veri, allora sarei felice". Poi scopre che anche se lo circondano tante persone non trova un amico vero. Forse queste persone avrebbero la necessità di fermarsi, stare un pò soli e ragionare sulla domanda "chi sei?". Non essere concentrati su ciò che gli manca, ma su ciò che si ha. Tutto intorno a noi è abbondanza. La parola solitudine spaventa, ma è solo una parola. Sono d'accordo con justeyes89 quando dice che si ha bisogno di qualcuno. Si definisce spesso l'uomo come un animale sociale. Mi rendo sempre più conto che se non si parte dal conoscere se stessi non si arriva da nessuna parte. Se per capirlo e capire che non è tanto l'avere, quanto l'essere che ci serve, abbiamo bisogno di un pò di solitudine, che ben venga.
Hai ragione, è fondamentale conoscere se stessi..non solo per le amicizie, ma per stabilire in generale cosa possa farci stare davvero bene...spesso si rincorre qualcosa per tanto tempo e alla fine, dopo che l'hai ottenuta, ti senti più insoddisfatto di prima..non provi quella gioia che pensavi di provare..e vai avanti con un altro obiettivo. Forse allora bisognerebbe imparare ad apprezzare le piccole cose e a godere dei pochi momenti di serenità, senza pretendere sempre il massimo da noi stessi..cercando di capire quali sono i nostri limiti, ma imparando a volerci bene così come siamo..esseri imperfetti, ma unici e speciali nella nostra imperfezione. E' pur vero che dell'amicizia, dell'amore e di condivisione..l'uomo ne ha bisogno..sarebbe un essere incompleto se stesse sempre da solo e non potrebbe migliorarsi non confrontandosi con chi gli sta attorno...l'ideale sarebbe avere degli amici su cui poter contare, ma non disperarsi quando capita di vivere un periodo di solitudine..ma utilizzare in modo costruttivo questo periodo per guardarsi dentro.
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amicizia
Messaggio da Adam » 11/02/2012, 0:27
ho letto la discussione, visto che per un buon periodo della mia vita, ero veeramente solo, e quindi ho vissuto sulla mia pelle questa situazione dalla quale è veramente difficile riuscire a trovare una via d'uscita, in quanto diventa un circolo vizioso. più una persona sta sola, paradossalmente fa sempre più fatica ad uscire, si demoralizza e non ha più quella fiducia in se stessi è una condizione brutta e dolorosa.
una cosa volevo dire, bisognerebbe apprezzare, se si hanno, quelle poche persone che ci stanno attorno e non perdere mail la voglia di stare con gli altri, in caso contrario è veramente dura.
Secondo me noi non esterniamo la nostra solitudine perchè non vogliamo farci vedere fragili e di certo non è una cosa d'andare fieri è brutto ma è così
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Re: amicizia
Messaggio da Vanadis85 » 11/02/2012, 6:16
Condivido in pienoAdam ha scritto:ciao
ho letto la discussione, visto che per un buon periodo della mia vita, ero veeramente solo, e quindi ho vissuto sulla mia pelle questa situazione dalla quale è veramente difficile riuscire a trovare una via d'uscita, in quanto diventa un circolo vizioso. più una persona sta sola, paradossalmente fa sempre più fatica ad uscire, si demoralizza e non ha più quella fiducia in se stessi è una condizione brutta e dolorosa.
una cosa volevo dire, bisognerebbe apprezzare, se si hanno, quelle poche persone che ci stanno attorno e non perdere mail la voglia di stare con gli altri, in caso contrario è veramente dura.
Secondo me noi non esterniamo la nostra solitudine perchè non vogliamo farci vedere fragili e di certo non è una cosa d'andare fieri è brutto ma è così

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Re: quanta solitudine c è in giro
Messaggio da damabianca » 12/02/2012, 8:38
La penso così anche iodies irae ha scritto:[...]
non ci può essere alcuna felicità nella solitudine, quando quest'ultima è indesiderata.
al massimo si può coglierne un lato positivo, un motivo di saggezza, per riuscire a conviverci.
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Messaggio da fabius.ol » 12/02/2012, 9:27
Saluti.
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Messaggio da tropicsnow » 12/02/2012, 9:45
fabius.ol ha scritto:Conosco tante persone, eppure mi sento solo, evito di uscire per non far pesare agli altri i miei problemi, spero di recuperare e riprendere la mia vita. Spero di essere ancora felice e vivere dei momenti da ricordare, ma sono così quasi da un anno e sinceramente ci sono dei momenti di forte sconforto. Cerco di automotivarmi e qualche giorno va bene, ma quando penso che dovrei uscire, e quindi reinserirmi nel sociale, mi viene il panico, paura di non farcela, non riuscire a mantenere una conversazione brillante e lontana dai miei problemi, di esser giudicati per quello che non sono ed allora rinuncio, convincendomi che non sono ancora pronto, che è solo una questione di tempo, si, ma quanto?
Saluti.
questi momenti capitano a tutti e se senti il bisogno di startene un pò in disparte per risanare le tue ferite va bene, però se lo fai perchè temi di non essere all'altezza di una conversazione brillante allora devo dirti che sbagli, è un timore tutto interno: nel momento in cui ti trovi a confrontarti con altre persone vieni coinvolto nella conversazione o in ciò che si sta facendo e finisci per dimenticarti dei tuoi problemi, ansie, disagi... almeno per un po'



comincia a muovere i primi passi e vedrai che è meno difficile di quanto immaginavi.
ciao...
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Messaggio da fabius.ol » 12/02/2012, 10:42
Fossero le ferite, il problema è che mi mancano tante situazione e che questi ricordi mi tengono bloccato in un mondo in cui mi sento sconfitto e pieno di domande, a cui sto provando a dare delle risposte, ma non capisco quale è quella giusta! Quando chiedo un parere, chi mi conosce personalmente,penso mi dia delle risposte che considero di parte, ma se faccio di testa mia mi addosso tutti i mali e non va bene lo stesso. Qualcuno mi disse che ad alcune domande non ci sono risposte, ma allora perchè si continua a farle?tropicsnow ha scritto:[...]
questi momenti capitano a tutti e se senti il bisogno di startene un pò in disparte per risanare le tue ferite va bene, però se lo fai perchè temi di non essere all'altezza di una conversazione brillante allora devo dirti che sbagli, è un timore tutto interno: nel momento in cui ti trovi a confrontarti con altre persone vieni coinvolto nella conversazione o in ciò che si sta facendo e finisci per dimenticarti dei tuoi problemi, ansie, disagi... almeno per un po'non permettere a queste paure di frenarti, il blocco esiste nel momento in cui pensiamo perchè immaginiamo una serie di varianti con cui dobbiamo misurarci e iniziamo a temere di non farcela, nel momento in cui agisci riesci a pensare solo a ciò che stai facendo in quell'istante.
se poi dovessi parlare di te con qualcuno non è un dramma, gli altri non lo fanno con te? se ci badi, ci sono persone che non ti danno neanche la possibilità di parlare dei tuoi problemi che già ti hanno invaso con i loro.
![]()
comincia a muovere i primi passi e vedrai che è meno difficile di quanto immaginavi.
ciao...
ciao e scusa per lo sfogo
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Re: amicizia
Messaggio da Adam » 12/02/2012, 18:36
Ciao fa moto pieceere sapere che qualcona la pensa come meVanadis85 ha scritto:[...]
Condivido in pieno

leggendo le risposte successevi ho visto che si possono avere difficoltà a tener fuoi i propri problemi e la propria tristezza quando si inteeragisce con gli altri, questo non aiuta di certo a trovare nuove amicizie perchè a chi piace uscire con persone che raccontano e parlano solo di loro problemi e dell loro paure??? anche se è difficile non bisogna far pesare agli altri le nostre tristezze
Messaggio da londra » 03/03/2012, 20:47

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Messaggio da Kisin » 03/03/2012, 20:59
Forse è il partire prevenuta che tende a farti annoiarelondra ha scritto:Io sono una persona assolutamente sola, nonostante conosca un sacco di gente. Però la gente mi annoia mortalmente. Il problema è questo, cioè il fatto di trovare qualità nell'amicizia. A me non interessa ammazzare il tempo, ma viverlo in maniera significativa e non ci riesco assolutamente, allora preferisco annoiarmi da sola piuttosto che annoiarmi in compagnia. Tutte le persone che conosco sanno parlare solo delle vite degli altri, delle cose degli altri, dei corpi degli altri. Cosa cacchio me ne frega a me? Nessuno con cui commentare un libro, discutere di politica o qualsiasi altra cosa che possa arricchire. Agli uomini interessa solo l'estetica di una donna e alle donne interessa solo la propria estetica![]()
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Messaggio da nimu » 03/03/2012, 21:01
ti quoto... assolutamente d'accordo con te!!!!londra ha scritto:Io sono una persona assolutamente sola, nonostante conosca un sacco di gente. Però la gente mi annoia mortalmente. Il problema è questo, cioè il fatto di trovare qualità nell'amicizia. A me non interessa ammazzare il tempo, ma viverlo in maniera significativa e non ci riesco assolutamente, allora preferisco annoiarmi da sola piuttosto che annoiarmi in compagnia. Tutte le persone che conosco sanno parlare solo delle vite degli altri, delle cose degli altri, dei corpi degli altri. Cosa cacchio me ne frega a me? Nessuno con cui commentare un libro, discutere di politica o qualsiasi altra cosa che possa arricchire. Agli uomini interessa solo l'estetica di una donna e alle donne interessa solo la propria estetica![]()
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Messaggio da londra » 04/03/2012, 19:32
Ciao, cosa ti fa pensare che io sia prevenuta? Non lo sono per niente e se ancora continuo a relazionarmi con gli altri è proprio perchè sempre spero di trovare qualcosa di buono in giroKisin ha scritto:[...]
Forse è il partire prevenuta che tende a farti annoiare

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Messaggio da Kisin » 05/03/2012, 1:11
Questa è una buona cosa.londra ha scritto:[...]
Ciao, cosa ti fa pensare che io sia prevenuta? Non lo sono per niente e se ancora continuo a relazionarmi con gli altri è proprio perchè sempre spero di trovare qualcosa di buono in giro
La speranza è l'ultima a morire. Non è facile trovare gente con cui si ha un intesa, un confronto costruttivo e una continuità.
A me piacerebbe cambiare aria, proprio perchè qui, dove vivo, la gente mi sembra un pò spenta, poco propositiva, poco solare, a volte poco umana nel modo di porsi, pochissimi sorrisi. Ne parlavo stasera con un amico, la gente sembra aspettare la grande occasione, che arrivi dal cielo, nessuno sembra però voler esser l'occassione, o voler costruirla, o volerci credere.
Mi chiedo se l'apparente non aver bisogno di nulla sia una sia una verità o un apparenza.
Comunque sorry per lo sfogo. Notte
Messaggio da londra » 05/03/2012, 8:48
Ciao Kisin, grazie per la tua risposta. Dove vivo io è un delirio di solitudine, un deserto umano. Anche io sogno di andare via, di andare all'estero. Ogni anno vado a Londra e ci vado perchè là la gente è diversa. Potrei farti mille esempi di umanità quotidiana che ho vissuto in quei luoghi, come non ne ho mai vissuti in 46 anni di vita in Sicilia (a parte qualche raro momento). Io vedo che intorno a me tutti si affannano ad apparire, tutti si impegnano a procurarsi un marchio di fabbrica che possa dar loro valore. Tutti badano alle apparenze. Nessuno che rifletta sui contenuti. Il 99% della massa è ingannato dagli schemi, dal pensiero convergente. E' triste constatare come ci abbiano ridotti ad un gregge. In questo scenario il pensiero divergente è condannato alla solitudine. E questo è il caso mio e di mia figlia, che ha solo 10 anni, ma che io sto educando secondo "una filosofia etica e razionalmente sostenibile".Kisin ha scritto:[...]
Questa è una buona cosa.
La speranza è l'ultima a morire. Non è facile trovare gente con cui si ha un intesa, un confronto costruttivo e una continuità.
A me piacerebbe cambiare aria, proprio perchè qui, dove vivo, la gente mi sembra un pò spenta, poco propositiva, poco solare, a volte poco umana nel modo di porsi, pochissimi sorrisi. Ne parlavo stasera con un amico, la gente sembra aspettare la grande occasione, che arrivi dal cielo, nessuno sembra però voler esser l'occassione, o voler costruirla, o volerci credere.
Mi chiedo se l'apparente non aver bisogno di nulla sia una sia una verità o un apparenza.
Comunque sorry per lo sfogo. Notte
Re: quanta solitudine c è in giro
Messaggio da Ballerina84 » 05/03/2012, 9:10
Io penso che ci siano anche tante persone che non si sentono sole... Alcune persone non hanno fissa dimora, nel senso che non hanno un gruppo fisso o una cerchia fissa di ??????? con la quale uscire costantemente... Si destreggiano fra vari gruppetti quando e come torna meglio a loro... Magari però a volte si sentono soli pure loro. Al di là di tutto io penso che alla fine siamo tutti un po' soli e che questo aspetto debba essere vissuto positivamenteamary ha scritto:Cammino per le strade e penso che tutti siano contenti, guardo nelle auto dietro le finestre e mi sembra che ci sia vita...poi però non so di tutti i problemi che stanno dietro le facce che incontro.
Magari un mucchio di gente triste e depressa mi passa accanto e non ci sarà mai modo di contattarla perchè è cosi; viviamo ognuno chiuso nelle proprie solitudini pensando che l altro sia piu felice.
Il nostro modo di vivere ci penalizza perchè non ci occupiamo piu di chi ci sta vicino magari non conosciamo neanche la persona della porta accanto.
Ognuno nelle nostre scatolette chiamate case a rifugiarci davanti ad uno schermo
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Messaggio da Mister71 » 05/03/2012, 12:45
Buongiorno...londra ha scritto:[...]
Ciao Kisin, grazie per la tua risposta. Dove vivo io è un delirio di solitudine, un deserto umano. Anche io sogno di andare via, di andare all'estero. Ogni anno vado a Londra e ci vado perchè là la gente è diversa. Potrei farti mille esempi di umanità quotidiana che ho vissuto in quei luoghi, come non ne ho mai vissuti in 46 anni di vita in Sicilia (a parte qualche raro momento). Io vedo che intorno a me tutti si affannano ad apparire, tutti si impegnano a procurarsi un marchio di fabbrica che possa dar loro valore. Tutti badano alle apparenze. Nessuno che rifletta sui contenuti. Il 99% della massa è ingannato dagli schemi, dal pensiero convergente. E' triste constatare come ci abbiano ridotti ad un gregge. In questo scenario il pensiero divergente è condannato alla solitudine. E questo è il caso mio e di mia figlia, che ha solo 10 anni, ma che io sto educando secondo "una filosofia etica e razionalmente sostenibile".

Si, in buona sostanza hai ragione, io però prediligo una visione che attribuisca importanza ad entrambe le cose, contenitore e contenuto.
Non trovo gradevole la radicalizzazione dell'importanza di uno a danno dell'altro. Credo sia più utile considerarli degni di considerazione entrambi, rimodulandone l'equilibrio a seconda di quale sia l'oggetto: se sto scegliendo un paio di scarpe, la comodità (contenuto) è più importante della loro bellezza, visto che altrimenti potrei avere dolori e calli. Se ho a che fare con una ragazza, il suo mondo interiore è cruciale, ma l'attrazione fisica dipende da altro, in genere. Alle volte qualcosa può avere una forma che proprio non digerisci. Può anche succedere che la valutazione della forma ti dia informazioni anche sul contenuto...
Per quanto riguarda la nostra società... beh, c'è poco da aggiungere!
Basta veramente poco. E' sufficiente riflettere sul modo in cui viene usata la nostra televisione: invece di prediligere programmi utili per la cultura di ognuno, si mandano in onda porcherie come il grande fratello, l'isola dei famosi... eccetera...
Ciao...
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Messaggio da Kisin » 05/03/2012, 22:00
Anche io sono siciliano, di agrigento, e credo di capire a cosa ti riferisci.londra ha scritto:[...]
Ciao Kisin, grazie per la tua risposta. Dove vivo io è un delirio di solitudine, un deserto umano. Anche io sogno di andare via, di andare all'estero. Ogni anno vado a Londra e ci vado perchè là la gente è diversa. Potrei farti mille esempi di umanità quotidiana che ho vissuto in quei luoghi, come non ne ho mai vissuti in 46 anni di vita in Sicilia (a parte qualche raro momento). Io vedo che intorno a me tutti si affannano ad apparire, tutti si impegnano a procurarsi un marchio di fabbrica che possa dar loro valore. Tutti badano alle apparenze. Nessuno che rifletta sui contenuti. Il 99% della massa è ingannato dagli schemi, dal pensiero convergente. E' triste constatare come ci abbiano ridotti ad un gregge. In questo scenario il pensiero divergente è condannato alla solitudine. E questo è il caso mio e di mia figlia, che ha solo 10 anni, ma che io sto educando secondo "una filosofia etica e razionalmente sostenibile".
Giù il disfattismo è totale, e le conseguenze che ha portato questo modo di fare si stanno osservando proprio adesso.
Piacerebbe molto anche a me avere un luogo dove andare per avere un pò d'aria fresca e rigenerarmi un pò. Spero di riuscire a permettermelo perche son veramente stufo.
Ho provato a cercare lavoro a Londra ma senza conoscenze è diffcile , avrei voluto fare un salto per un paio di settimane e vedere "in situ" che cosa propone.
Incrocio le dita. Grazie della risposta a presto un abbraccio e in bocca al lupo per e tua figlia.
A presto
Messaggio da londra » 13/03/2012, 13:45
Il lavoro a Londra lo trovi subito se conosci la lingua. Esistono molte agenzie "trovalavoro" per italiani, assolutamente AFFIDABILI, che ti trovano l'impiego a stretto giro. L'agenzia ha un piccolo costo che pagherai con il primo contratto. CHe aspetti? Fare un salto a Londra può essere una buona mossa solo se hai un sacco di soldi da "bruciare" o un amico che ti ospita, perchè Londra è cara, soprattutto nei trasporti. Se però hai qualche migliaio di euro da investire in un piccolo soggiorno durante il quale incarichi un'agenzia trovalavoro, allora è fatta, ti assicuro!Kisin ha scritto:[...]
Anche io sono siciliano, di agrigento, e credo di capire a cosa ti riferisci.
Giù il disfattismo è totale, e le conseguenze che ha portato questo modo di fare si stanno osservando proprio adesso.
Piacerebbe molto anche a me avere un luogo dove andare per avere un pò d'aria fresca e rigenerarmi un pò. Spero di riuscire a permettermelo perche son veramente stufo.
Ho provato a cercare lavoro a Londra ma senza conoscenze è diffcile , avrei voluto fare un salto per un paio di settimane e vedere "in situ" che cosa propone.
Incrocio le dita. Grazie della risposta a presto un abbraccio e in bocca al lupo per e tua figlia.
A presto
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Messaggio da Kisin » 14/03/2012, 10:03
Metterò da parte 1 pò di soldi ma ci vorrà tempo, ho delle spese non da poco da affrontare, spero entro l'esatet di riuscire a fare un salto.londra ha scritto:[...]
Il lavoro a Londra lo trovi subito se conosci la lingua. Esistono molte agenzie "trovalavoro" per italiani, assolutamente AFFIDABILI, che ti trovano l'impiego a stretto giro. L'agenzia ha un piccolo costo che pagherai con il primo contratto. CHe aspetti? Fare un salto a Londra può essere una buona mossa solo se hai un sacco di soldi da "bruciare" o un amico che ti ospita, perchè Londra è cara, soprattutto nei trasporti. Se però hai qualche migliaio di euro da investire in un piccolo soggiorno durante il quale incarichi un'agenzia trovalavoro, allora è fatta, ti assicuro!
Sapresti indicarmi un sito o un portale presso cui informarmi meglio per favore per avere 1 idea ?
Grazie delle dritte
Messaggio da londra » 14/03/2012, 16:18
Appena ho un attimo di tempo ti invio il link che ti serve, perchè adesso ho appena avuto un intervento chirurgico e sono convalescente, quindi mi collego poco e con disagio. Se hai un account su FB, sappi che là ci sono alcune pagine di supporto agli italiani per i soggiorni lavoro su Londra (un esempio: italiani a Londra). Facci un giroKisin ha scritto:[...]
Metterò da parte 1 pò di soldi ma ci vorrà tempo, ho delle spese non da poco da affrontare, spero entro l'esatet di riuscire a fare un salto.
Sapresti indicarmi un sito o un portale presso cui informarmi meglio per favore per avere 1 idea ?
Grazie delle dritte

Messaggio da londra » 16/03/2012, 17:02
Eccoti un link utileKisin ha scritto:[...]
Metterò da parte 1 pò di soldi ma ci vorrà tempo, ho delle spese non da poco da affrontare, spero entro l'esatet di riuscire a fare un salto.
Sapresti indicarmi un sito o un portale presso cui informarmi meglio per favore per avere 1 idea ?
Grazie delle dritte
http://www.quilondra.com/lavorare-a-londra-come-dove-cercare-lavoro.html
Su FB invece puoi cercare la pagina "Noi Londra - Italiani a Londra".
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