Ho scritto separate o deboli per indicare entrambi i casidies irae ha scritto:[...]
di sicuro figli di genitori separati avranno dei problemi, ma è bene esser cauti a dire che ne abbiano di più, e più gravi, di genitori che rimangano insieme "per forza", a dispetto di ogni evidenza.
comunque parliamo di una casistica limitata, mentre l'atteggiamento di prepotenza, da "adulti non adulti", è trasversalmente diffuso.




L'amicizia in questa società
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Re: L'amicizia in questa società
Messaggio da The mind » 19/08/2011, 16:23
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Re: L'amicizia in questa società
Messaggio da justeyes89 » 19/08/2011, 23:11
ahahahaah scusa,ma non tutti i figli di genitori separati hanno dei problemi o dei risvolti psicologici.Secondo me ce li hanno di più quelli con i genitori che stanno insieme,perché assistono alle liti dei genitori,nella maggior parte dei casi.Meglio separati ma felici,che insieme ma tristi.dies irae ha scritto:[...]
di sicuro figli di genitori separati avranno dei problemi, ma è bene esser cauti a dire che ne abbiano di più, e più gravi, di genitori che rimangano insieme "per forza", a dispetto di ogni evidenza.
comunque parliamo di una casistica limitata, mentre l'atteggiamento di prepotenza, da "adulti non adulti", è trasversalmente diffuso.

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Re: L'amicizia in questa società
Messaggio da dies irae » 19/08/2011, 23:23
justeyes89 ha scritto:[...]
ahahahaah scusa,ma non tutti i figli di genitori separati hanno dei problemi o dei risvolti psicologici.Secondo me ce li hanno di più quelli con i genitori che stanno insieme,perché assistono alle liti dei genitori,nella maggior parte dei casi.Meglio separati ma felici,che insieme ma tristi.
hai ragione, ho scritto una frase assolutista, ma è stato un errore non voluto, hai fatto bene a farmelo notare, per il resto siamo d'accordo
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Re: L'amicizia in questa società
Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 21/08/2011, 23:59
Mi dìa pure del tu, se desidera.The mind ha scritto:[...]
Ciao Uomo dell’Alpe,
diamoci il tu, il lei mi sembra distaccato. Tanto più che ho 23 anni, e i 41 anni indicati del profilo erano frutto di una mia distrazione.
Non condivido alcune tue interpretazioni, come: “Le Sue righe sono da interpretare come uno sfogo o un modo per darsi coraggio” e “Le sue righe al primo istante appaiono come un attacco, per poi concludere in una quasi disperata difesa”. Non le condivido per due motivi; il primo è che cercano di leggermi troppo dentro, come se volessero arrivare alle motivazioni del mio messaggio; il secondo è che portano a una conclusione del tipo “Hai scritto questo messaggio per sfogarti, per criticare gli altri”.
Ho usato probabilmente alcune espressioni troppo forti, ma la mia intenzione non era assolutamente criticare bensì invogliare tutti, soprattutto chi si sente più fragile, ad essere se stessi. Questa è anche l’unica base possibile per instaurare amicizie, visto che siamo su un sito nato per questo.
Ti chiedo di considerarlo un intervento costruttivo e non distruttivo.
Per il resto, certo che ci sono anche molti giovani validi! Io stesso ho fatto volontariato e conosco ragazzi che sacrificano parte del loro tempo libero per fare volontariato. Frequento da anni un gruppo di giovani cattolici dove ho conosciuto moltissimi ragazzi in gamba.
Ma non puoi negare che la maggior parte dei giovani seguono i modelli non umani dei mass media, ed è di questa CATEGORIA di giovani che volevo parlare.
A presto
Ok lo considero un intervento costruttivo, però quella categoria di giovani di cui ha voluto parlare è un po' esistita in tutte le epoche, certo con diverse sfumature, forse ora c'è qualche imbecille in più.....ma sottolineerei che in questo momento i giovani e in particolar modo quei giovani sui quali ha focalizzato l'attenzione non sono affatto responsabili dei mali del mondo, semmai sono proprio le migliori vittime, ovvero prede indifese in una società a forte trazione brizzolata (o tinta in simil-asfalto) e generalmente di belve e sciacalli. E dato che mi diletto a scuoiare questi ultimi, preferisco quindi essere indulgente nei confronti di quei ragassuoli e pischelle fragili e insicuri.
Ripeto che il migliore aiuto, se proprio li si vuole "aiutare", è l'esempio e non il sermone. Ognuno di noi nel quotidiano può essere un piccolo Mahatma.
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Messaggio da L'Uomo dell'Alpe » 22/08/2011, 0:11
Ma cara, hai dimenticato della mia promessa sul tu...rubina88 ha scritto:bene mi fa piacere che la pensi come me. Tranquillo lui da del lei a tutti gliel'ho chiesto anche io ma dice che la sua età la cambia vuole essere misterioso e dare del lei a tutti. Oramai mi sono rassegnata. Comunque viva la vera amicizia!
"Vuole essere misterioso", eh no! Sono misterioso, qui come nella realtà. Quindi mi pare di essere coerente.
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Re: L'amicizia in questa società
Messaggio da Ares87 » 24/08/2011, 13:33
A me dispiace, ma non sono molto d'accordo. Per come la vedo io il ritratto che hai fatto tu dei giovani d'oggi non corrisponde alla realtà, ma solo ad una parte di realtà (che non è la più importante) che però è quella che viene sempre mostrata in televisione. Primo perchè è molto più interessante il ragazzo che si sballa in discoteca rispetto a quello che magari si fa il mazzo. Secondo perchè così si delegittimano le nostre proteste. Già perchè penso che se questa società fa davvero delle vittime allora quelle siamo proprio noi, impossibilitati in tantissime cose e minati nella nostra credibilità da questi programmi del cavolo. Oltre al danno c'è la beffa. Siamo infatti anche costretti ad ascoltare le lezioni di chi ha avuto il gran c**o di nascere negli anni Cinquanta e che oggi ci dà dei bamboccioni e ci racconta di quanto ai suoi tempi i giovani fossero molto meglio di come sono oggi. Nel frattempo siamo noi a pagare i suoi errori.The mind ha scritto:Salve ragazzi,
vorrei riflettere un pò coi voi sulla solitudine.
Ogni persona si sente sola in qualche periodo della propria vita, ma in questa società molti di noi sentono una solitudine costante, come se ci rimanesse sempre dentro.
Penso che molta responsabilità ce l'ha la SOCIETA' in cui viviamo.
Parlo dei giovani, perchè di adulti ne conosco pochi, mentre di compagni di università di 19-20 anni ne ho una marea.
La maggior parte dei giovani è molto superficiale. Sono egocentrici, cioè mettono costantemente se stessi al centro della loro vita, dicono sempre "a ME non importa", "IO ho fatto questo e quello", ascoltano poco. Parlare con loro non sembra dialogare, ma trovare il momento per inserirsi nel loro monologo ed ottenere un secondo della loro attenzione, praticamente inesistente. Sono come bambini, il primo stimolo che gli arriva, la prima cosa che vedono e si distraggono, e dopo un paio di attimi che si concentrano su questa cosa gli arriverà un messaggio, li saluterà un'altra persona e si perderanno di nuovo.
Non parlano di loro stessi, per esempio di come si sentono o dei loro sentimenti, ma sempre di quello che FANNO oppure fanno battute spesso volgari e stupide.
Se un altro ragazzo è in difficoltà, più facilmente lo prendono in giro piuttosto che aiutarlo, oppure il malessere di quella persona gli scivola addosso e rimangono indifferenti come se non fosse accaduto nulla.
Concludo il profilo dei giovani d'oggi con la loro caratteristica più importante: il loro massimo obbiettivo nella vita è il loro PIACERE. Quindi ubriacarsi, baciare un bel ragazzo che neanche conoscono, fare sesso con una ragazza conosciuta da una settimana in discoteca, andare a ballare in discoteca solo perchè ci vanno tutti, anche se forse preferirebbero fare altro, magari parlare. Cazzeggiare.
Come ha detto Franco Battiato, "è tutto un cazzeggio".
Ora, perchè ho scritto questa accusa sociale? Perchè voglio essere un Cicerone o un Demostene del terzo millennio? Perchè mi sento un eroico Falcone che combatte una spregevole mafia?
No; ma per dire che in questo tipo di società, con questi giovani, è facile che ci ritroviamo soli. NON siamo noi a essere STRANI: è la società ad essere costruita su BASI SBAGLIATE. BASI DISUMANE, perchè essere superficiali ed egoisti significa non essere uomini ma come bestie.
Io CREDO che non dobbiamo diventare superficiali. Non dobbiamo diventare burattini senza personalità nè anima, non dobbiamo accontentarci di relazioni di plastica.
Non dobbiamo accettare queste regole, altrimenti entreremmo in questo GIOCO. Noi dobbiamo proprio rifiutarci di partecipare al gioco.
Secondo me, noi dobbiamo cercare altre persone simili a noi. Persone profonde, persone che abbiano provato la sofferenza e che sappiano capirci. Persone ci vogliano bene, vero bene.
Sentivo un forte desiderio di lanciarvi questo messaggio. Desidero che, con la stessa forza, anche voi possiate sentire questo messaggio. Desidero che mi sentiate uno di voi, vicino.
Un grande saluto a tutti
è vero che ci sono molti ragazzi vuoti e superficiali, ma le vere piaghe sociali sono altre. E Ce ne sono molti di più che non sono così! Credo che farsi degli amici e parlare sia ancora possibile e non penso che l'andare in discoteca lo escluda. Ho pensato anche io per molto tempo che non fosse giusto entrare in questo "gioco", ma oggi la vedo come dies. Oggi bisogna sapersi vendere per stare al mondo. Sempre nei limiti, sempre senza dimenticare chi siamo, ma arrocarsi dietro ai propri ideali porta ben poco secondo me.
Diceva uno: bisogna imparare bene le regole, prima di infrangerle nel modo giusto.
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