Alla fine non posso fare anche la parte degli altri.
Mi sembra che con il passare del tempo sia sempre più difficile formare delle amicizie, sono in troppi ad essere sempre più diffidenti nei confronti degli altri a priori, anche quando non c'è nulla di chè da perdere, se non qualche parola, un saluto. C'è chi ha una piccola facciata di fiducia (a che fine poi?) al di sotto della quale è comunque troppo diffidente. Certo, non intendo dire che ci si debba fidare di chiunque, nemmeno io mi fido di chiunque, ma penso che si debba saper distinguere, altrimenti si corre il rischio diventare come chi descrivevo prima, freddi e aridi come chi non è più capace di essere amico di qualcuno o di apprezzarne uno, come in un circolo vizioso da cui difficilmente si esce fuori. Almeno questa è a volte la mia paura, non so se questo meccanismo mi farà diventare come loro, come non voglio, o se già lo sono diventato e non me ne accorgo. Spero di no.
Io stesso, come molti di voi, ho avuto delusioni da altre persone, chi dice di cercare davvero amici, con cui dicono di voler uscire, organizzare, salvo poi cambiare idea improvvisamente o addirittura sparire senza alcun motivo. Chi si definisce "amico", ma si fa vivo sempre e solo quando ha bisogno di te, che diventa stranamente gentile quando gli servi e molto irritabile quando ti liquida, ogni volta che lo chiami, nel dirti che è sempre guardacaso impegnato da qualcosa di troppo importante e non ha mai neanche una mezz'ora di tempo per prendersi un caffè e fare due chiacchiere. E ancora, chi dice di ritrovarsi anch'esso circondato da questo tipo di persone, e di vederla come me, ma che alla prima occasione buona si comporta come o peggio di loro. E continuo parlando di chi mette annunci sul web, su forum, su social netowork, che dice di "voler conoscere gente nuova" o "nuovi amici", salvo poi non rispondere mai, o per un paio di volte al massimo prima di sparire nel nulla senza motivo. Forse perchè degli amici non li cercano veramente, forse non ne hanno davvero bisogno, forse non si accontentano o non apprezzano quelli che già hanno, vogliono di piu o di meglio. Forse non hanno di meglio da fare che far perdere tempo e speranze a chi li cerca davvero. Tutta gente a dir poco triste.
Comunque, per fortuna riesco ancora a considerare le vere amicizie la base di una vita migliore, e spero lo faccia anche chi come me non ne ha, o chi, come me, si ritrova solo degli inutili numeri sulla rubrica del telefono, di leggendari "amici" fantasmi sempre presi con un grande impegno di turno guardacaso capitato proprio in quel momento o addirittura perenne. Che mai si disturbano a farsi sentire, a farti una chiamata. Beh forse chiamare a proprie spese una volta tanto un amico che ti chiama sempre a spese sue, può sembrare brutto, magari gli costa più di una chiamata normale?

La mancanza di affidabili amicizie esistenti limita molto, come nel mio caso, le possibilità di stabilirne di nuove, non sono il tipo a cui piace uscire da solo. Il fatto di vivere in una città come Roma dove, per esperienze vissute sulla mia pelle, maggior parte della socializzazione si basa su comitive formate spesso dall'infanzia, dalla scuola, o da quartieri sufficientemente popolati da gente "attiva". Una situazione in cui ci si ritrova ma se sfortunatamente viene a mancare causa scioglimento del gruppo, allontanamento degli amici, o non c'è mai stata, difficilmente viene a crearsi partendo da zero o difficilmente ci si riesce ad entrare.
Una città in cui moltissimi dei miei coetanei, in particolare per uscire la sera, si muovono in gruppi di almeno 3-4 persone (se non una decina), e capita spesso di vedere dentro i locali (pizzeria, pub, discopub) molti gruppi ai loro tavoli che dialogano principalmente solo al loro interno o tra altri gruppi, e meno nuove conoscenze tra persone in cui almeno uno o entrambi non facciano parte di gruppi. Come a formare dei gruppi "chiusi", dico "chiusi" anche perchè chi ha provato ad integrarsi conosce la difficoltà a potersi inserire quando il gruppo è già formato, già affiatato, magari da molto tempo, gruppi in cui capita di assistere spesso a discussioni di cui non si riesce a capire nulla perchè non si conoscono i trascorsi del gruppo, o i discorsi sono volutamente resi incomprensibili per chi non è membro "approvato", il quale può rendersene conto con spiacere. Atteggiamento che mi ricorda un pò quello infantile.
La difficoltà nell'accedere a questi gruppi limita ulteriormente la possibilità di trovare nuove amicizie, non avendo già altri amici, dato che l'integrazione tra due gruppi è più semplice.
Questo aspetto della realtà porta spesso chi vive queste situazioni a cercare speranza nella socializzazione virtuale (MSN, chat o simili).
Non sono un fan di chat e di social network (leggi facebook) in cui molta gente arriva ad avere anche 500-600 "amici", di cui poi nella realtà magari ne frequenta si e no la decima parte, il resto sono persone salutate magari un paio di volte al massimo o ancora amici di amici conosciuti sempre tramite lo stesso sito, ed aggiunti al proprio elenco o addirittura estranei. Non so se queste amicizie virtuali siano in grado di essere come quelle reali, o si possa davvero contare su questi sistemi per formare poi delle amicizie reali. Non so se questo tipo di "vita sociale" possa integrare quella reale o addirittura "sostituirla" in caso non vene fosse una, ma anche se così fosse non mi attira lo stesso. Preferisco decisamente l'amicizia reale vissuta magari ogni giorno, che penso lasci piu belle emozioni e ricordi. Ma c'è il problema del circolo vizioso della ricerca di amicizie senza averne altre, senza le quali a sua volta è più difficile accedere ad altri gruppi e se si aggiunge lo scarso interesse nell'uscire da soli, ad esclusione, le proprie speranze ricadono infine sul virtuale, che accentua tra l'altro la chiusura in se stessi. Un ambiente virtuale in cui, come si sà, non manca anch'esso di illusori, di falsi, di chi cerca solo secondi fini, di chi si diverte sulle disgrazie altrui e di spam. Senza contare lo sforzo e il tempo richiesto dal seguire lunghe discussioni / chat per cercare di identificare il buono dalla spazzatura, perchè ovviamente le delusioni sono anche virtuali, e le delusioni virtuali portano a voler accelerare i tempi a voler stringere, cercare di sapere subito se il contatto è sincero e non la solita perdita di tempo, che non vuoi o che non hai più da perdere. Ma è anche vero che non sai più dove cercare. Tutto ciò ripetendosi in un circolo vizioso che ti toglie un pò alla volta la speranza di trovare delle vere amicizie e magari un pò la speranza in tutto anche perchè l'amicizia è una cosa fondamentale, non c'è che io sappia, una valida sostituzione ad una vera amicizia.
Se poi si aggiunge, come nel mio caso, la mancanza di una ragazza, che in alcuni casi riesce a svolgere oltre al ruolo di compagna, anche quello di amica, si capisce l'importanza dell'amicizia, si capisce perchè chi non ha amici, ma ha una ragazza con cui riesce ad avere anche un rapporto di amicizia, tende ulteriormente a tenersela stretta e a ritenersi giustamente felice e fortunato. Ma se non si ha questa fortuna è dai veri amici che parte tutto, per questo io li considero un punto di partenza, da cui parte il resto.
Per questo continuo a sperare.
Mi ritengo una persona normale: lavoro in un'agenzia immobiliare, studio per superare dei concorsi pubblici, cerco di tenermi in forma andando in palestra, mi piace il cinema, i motori, la musica rock (ligabue). Sto cercando nuovi amici magari coetanei con cui uscire, divertirsi, fare due chiacchiere, condividere interessi, andare per negozi (anche gli uomini comprano vestiti).
Può sembrare banale, ma credo che alla fine l'unica cosa che possa aiutare sia la capacità di saper distinguere. Distinguere chi ha davvero voglia di fare la propria parte da chi non ne ha voglia o non vuole farla. Chi desidera davvero un'amicizia invia dei "segnali", ad un potenziale amico/a, ma poi sta a lui/lei ricambiarli. Chi ha sofferto davvero la mancanza di amicizia, se riesce a riconoscere un potenziale vero amico/a cerca di non perderlo/a, di frequentarlo/a, di mantenere i rapporti, ma questo è possibile solo se anche l'altro/a è davvero interessato/a. Forse sarà capitato anche a voi di conoscere questo tipo di persone o di essere voi ad aver sofferto questa mancanza, in ogni caso spero troverete prima o poi qualcuno che ricambi davvero la vostra amicizia. L'importante credo sia fare la propria parte, cercando sempre di reagire, di mantenersi reattivi, senza chiedere troppo a se stessi, senza prendersela con se stesso o con gli altri anche perchè non cambierà la situazione.
So che a parole è facile e che probabilmente ci saranno periodi bui, ma la strada credo sia quella, io almeno adesso, forse vedo una via d'uscita, e spero di essere ancora capace di apprezzare l'amicizia.
Se cercate un'amico magari coetaneo io sono qui, se vi va!
Beh, su di me vi ho detto un pò tutto, e di voi che mi dite?
Scusate la lunghezza, spero apprezziate la sincerità e spero che tutto ciò servirà a qualcosa, e poi mi sono sfogato quanno ce vò ce vò eh!

Ciao,
Marco