pero e anche vero che in una nuova compagnia e molto difficile riuscire ad integrarsi,anzi che gli altri ti integrino .e come un circolo a numero chiusoASTROFULGENTE ha scritto:[...]
Sabrina hai detto una cosa giustissima. Tante volte volte , chi cerca amici o la persona del cuore e' cosi ansioso di inserirsi che finisce per essere rifiutato. Quasi volesse per forza stabilire un rapporto che per sua natura deve nascere spontaneamente. Comunque se vuoi fare ue chiacchiere io sono disponibile anche per email Astrofulgente




Compagnie a numero chiuso
L'amicizia, gli amici, gruppi di amici: idee, esperienze, consigli, riflessioni
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Messaggio da Ospite » 13/09/2008, 16:18
Messaggio da ASTROFULGENTE » 13/09/2008, 17:31
Si la maggior parte funziona a numero chiuso, e in quel caso e' difficile inserirsi. Tante volte anche in altri ambiti. Per' ricordatevi, che voi avete una freccia al vostro arco: siete disponibili all'apertura, chi vi rifiuta no, e' lui o lei che si chiude e dovrebbe chiedersi perche'. Ma non lo fa perche' pesa troppo.alf68 ha scritto:[...]
pero e anche vero che in una nuova compagnia e molto difficile riuscire ad integrarsi,anzi che gli altri ti integrino .e come un circolo a numero chiuso
Messaggio da senpai » 13/09/2008, 22:29
ma certo che io sono disponibile all'apertura(in realtà mi sono già aperto)ma quelli che mi hanno rifiutato non mi sembra che si siano chiusi come dici tu,loro sono contenti con le loro compagnie mentre io mi rodo l'anima nel cercare di capire perchè mi escludonoASTROFULGENTE ha scritto:[...]
Si la maggior parte funziona a numero chiuso, e in quel caso e' difficile inserirsi. Tante volte anche in altri ambiti. Per' ricordatevi, che voi avete una freccia al vostro arco: siete disponibili all'apertura, chi vi rifiuta no, e' lui o lei che si chiude e dovrebbe chiedersi perche'. Ma non lo fa perche' pesa troppo.
Messaggio da ASTROFULGENTE » 13/09/2008, 22:49
Infatti sono felici tra loro non ammettono altri !senpai ha scritto:[...]
ma certo che io sono disponibile all'apertura(in realtà mi sono già aperto)ma quelli che mi hanno rifiutato non mi sembra che si siano chiusi come dici tu,loro sono contenti con le loro compagnie mentre io mi rodo l'anima nel cercare di capire perchè mi escludono
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Messaggio da enemyofthesun » 14/09/2008, 15:58
Sì, sono d'accordo, certi processi non possono essere forzati o diventano vuoti e inconsistenti: essere amici a tutti i costi non è possibile.ASTROFULGENTE ha scritto:[...]
Tante volte volte , chi cerca amici o la persona del cuore e' cosi ansioso di inserirsi che finisce per essere rifiutato. Quasi volesse per forza stabilire un rapporto che per sua natura deve nascere spontaneamente.
Però tutto sommato, chi cerca tanto? sono realista.
Anche persone con uscire, con cui scambiare 4 chiacchiere...non sarebbe male.
Non riesco a rompere il ghiaccio in altri contesti, (forse è un mio limite e anche grave, questo), internet mi aiuta potenzialmente, ma poi nel 99% dei casi ognuno colla sua vita, ognuno per la sua strada...
Non è che poi in questo periodo me la passo così male, però un po' più di vivacità nei rapporti non sarebbe male.
Difficilmente altrimenti, con un così ristretto range di conoscenze, può capitare l'amico nuovo, o, ancor più arduo, la fidanzata...

Vero. Io sono aperto, la mia compagnia (piccola, piccolissima compagnia) NON è a numero chiuso. L'ho voluta aperta, e difenderò questa mia scelta anche se a qualcuno non stesse bene. Non sarò io a lasciar fuori dalla porta uno che viene a bussare.Per' ricordatevi, che voi avete una freccia al vostro arco: siete disponibili all'apertura, chi vi rifiuta no, e' lui o lei che si chiude e dovrebbe chiedersi perche'. Ma non lo fa perche' pesa troppo.
Perlomeno una volta a settimana, il sabato sera, la compagnia si apre a tutti quelli che vogliono aderire.
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Messaggio da follettina25 » 11/11/2008, 3:23
Legend Killer ha scritto:anch'io ho lo stesso problema.. non riesco a inserirmi in una compagnia nè riesco a crearne una io, vuoi perchè sono troppo chiuso caratterialmente, vuoi perchè le persone sono troppo diverse tra di loro... è drammatico per quanto mi riguarda
Ciao!
La situazione certo non è delle più facili, però come avrai ben letto ci sono molte persone con i tuoi stessi problemi, compresa chi scrive!
Dopo aver letto diversi di questi messaggi, una domanda mi ronza per la testa:
siamo in molti a volerci creare delle amicizie, ma come mai non riusciamo ad incontrarci?
Non so se sono stata abbastanza chiara nell'esprimere il concetto.
Cioè, ho conosciuto diverse persone interessanti con cui avrei voluto instaurare un rapporto di amicizia, ma un pò per colpa loro, sicuramente un pò per colpa mia questo non è successo.
Poi penso che un altro "ostacolo" sia dato dall'idea che noi abbiamo di amico, ovvero noi vorremmo che una persona possedesse determinati requisiti per essere nostro amico.
Comunque secondo me anche nei momenti di sconforto non dobbiamo "svendere" la nostra amicizia, dobbiamo ricorda che è meglio stare da soli che essere male accompagnati.
Probabilmente non sarò molto popolare con questa frase,però non riesco a venire a compromessi su un argomento molto importante per me.
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Messaggio da giallorossonellanima » 11/12/2008, 1:29
follettina25 ha scritto:[...]
Ciao!
La situazione certo non è delle più facili, però come avrai ben letto ci sono molte persone con i tuoi stessi problemi, compresa chi scrive!
Dopo aver letto diversi di questi messaggi, una domanda mi ronza per la testa:
siamo in molti a volerci creare delle amicizie, ma come mai non riusciamo ad incontrarci?
Non so se sono stata abbastanza chiara nell'esprimere il concetto.
Cioè, ho conosciuto diverse persone interessanti con cui avrei voluto instaurare un rapporto di amicizia, ma un pò per colpa loro, sicuramente un pò per colpa mia questo non è successo.
Poi penso che un altro "ostacolo" sia dato dall'idea che noi abbiamo di amico, ovvero noi vorremmo che una persona possedesse determinati requisiti per essere nostro amico.
Comunque secondo me anche nei momenti di sconforto non dobbiamo "svendere" la nostra amicizia, dobbiamo ricorda che è meglio stare da soli che essere male accompagnati.
Probabilmente non sarò molto popolare con questa frase,però non riesco a venire a compromessi su un argomento molto importante per me.
Ciao a tutti. Anche la mia situazione è molto simile...e ne soffro molto, anche perchè fondamentalmente sono una persona sincera, che nonostante tutte le delusioni dei gruppi fissi(ne ho avuti alcuni), cerca ancora degli amici veri.
E fidati, che i gruppi fissi sono solo amicizie di convenienza che ti cercano solo quando hai qualcosa che gli interessa:soldi,macchina,inviti a feste etc...
Ma come te non demordo. Spero che la situazione cambi prima o poi....
Un saluto a tutti

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Messaggio da anatragialla » 01/01/2009, 1:49
vorrei dire la mia in proposito di ??? letto finora...
credo che sia impossibile entrare a far parte di una compagnia preesistente e questo è dovuto al fatto che anche se i membri di ???? compagnia sono persone aperte, ?? si puo' pensare di entrare a far parte di un gruppo senza conoscerne pienamente tutti i membri, le usanze , le tradizioni e il passato.
Resta secondo me l' unica possibilita', quella di creare dal nulla una bella e sana comitiva in modo da condividerne da subito tutte quelle circostanze e quelle piccole cose che accomunano i membri di una comunita'.........
in linea di massima la penso cosi'........salvo naturalmente rarissime eccezioni.
voi che ne pensate?
- serena82
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Messaggio da serena82 » 02/04/2009, 12:27
Io penso che è vero che entrare in una compagnia già affiatata sia difficile, soprattutto se i membri si conoscono già da tempo. Penso anche, però, che sarebbe giusto permettere anche a nuove persone di entrare a farne parte... ognuno di noi può arricchire un gruppo. Ovviamente ci si deve integrare pian piano, ma spetta anche ai membri della compagnia fare di tutto perchè il nuovo si integri. Ci sono tante persone che, per un motivo o per un altro, sono rimaste senza amici.... perchè non dare anche a loro la possibilità di integrarsi? Anche perchè da un nuovo amico se ne conoscono altri e così via...anatragialla ha scritto:ciao raagzzi sono nuovo........
vorrei dire la mia in proposito di ??? letto finora...
credo che sia impossibile entrare a far parte di una compagnia preesistente e questo è dovuto al fatto che anche se i membri di ???? compagnia sono persone aperte, ?? si puo' pensare di entrare a far parte di un gruppo senza conoscerne pienamente tutti i membri, le usanze , le tradizioni e il passato.
Resta secondo me l' unica possibilita', quella di creare dal nulla una bella e sana comitiva in modo da condividerne da subito tutte quelle circostanze e quelle piccole cose che accomunano i membri di una comunita'.........
in linea di massima la penso cosi'........salvo naturalmente rarissime eccezioni.
voi che ne pensate?
Re: Compagnie a numero chiuso
Messaggio da mollichina » 04/04/2009, 0:31
Ciao! se dai un'occhiata al mio forum "Vecchi a 30 anni" diciamo che su per giù diciamo le stesse cose. Cambiare compagnia, conoscere gente nuova ormai è diventato come un esame di ammissione a medicina, è a numero chiuso e si entra solo per conoscenza...Ahimè ti capisco, io credimi non so davvero cosa fare, mi sento proprio tagliata fuori, nel week end sono spesso di cattivo umore, vorrei fare mille cose ma con chi???baci ciao e grazie del libero sfogo...enemyofthesun ha scritto:Una cosa che ho costantemente notato, tutte le volte che mi relazionavo agli altri, è l'esistenza pressochè in tutti i casi di meccanismi di selezione rigida e di limitazione all'ingresso in una nuova compagnia.
Immaginiamo, per fare da esempio, che tu entri in un locale riservato. Ci vai tu e un certo numero di persone. Tendenzialmente, non vuoi far entrare nuove persone, o se le vuoi far entrare devono corrispondere a precisi rigidi requisiti, oppure sono i tuoi amici, più o meno tacitamente, a porli.
Ecco, fuori di metafora mi sembra che l'amicizia al giorno d'oggi sia composta tutta da questa infinita serie di "locali privati", di compagnie a numero chiuso dove nessuno vuol farti entrare.
E allora vaghi di persona in persona, quasi come se ti aspettassi che ti aprano prima o poi.
Perchè è così difficile entrare in un nuovo giro, in una nuova compagnia, e chi è fuori dai giri non riesce assolutamente a crearne una propria nè ad essere annesso a una compagnia preesistente?
Questa la mia annosa esperienza.
Sarà che io mi faccio mille problemi, non riesco ad essere sfacciato, a chiedere, ho paura di essere invadente, e sono poco propositivo. Ma non ce la si fa se nessuno ti dà una mano per entrare e anzi sembra che ti guardano sospettosi "ma questo che vuole da me?"
Se uno di voi abitasse vicino a me e avesse degli amici, me li presenterebbe e mi chiederebbe di uscire con loro, oppure farebbe finta di niente, tanto in fondo "chissenefrega, ho già i miei amici, perchè fare un favore a lui?"?
O cos'altro spinge le persone a essere così diffidenti?
Giuro che se avessi una compagnia e vedessi uno che è solo, farei il possibile per immetterlo e integrarlo. Poi vabbè, mal che vada se si diventa troppi, i gruppi si possono frazionare. Ma è il principio di disponibilità che sembra una rarità.
Un giorno mi farò una compagnia mia, così non dovrò rendere conto a nessuno, ci riuscirò prima o poi![]()
Seee!
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Re: Compagnie a numero chiuso
Messaggio da serena82 » 04/04/2009, 11:18
mollichina ha scritto:[...]
Ciao! se dai un'occhiata al mio forum "Vecchi a 30 anni" diciamo che su per giù diciamo le stesse cose. Cambiare compagnia, conoscere gente nuova ormai è diventato come un esame di ammissione a medicina, è a numero chiuso e si entra solo per conoscenza...Ahimè ti capisco, io credimi non so davvero cosa fare, mi sento proprio tagliata fuori, nel week end sono spesso di cattivo umore, vorrei fare mille cose ma con chi???baci ciao e grazie del libero sfogo...
Ti quoto su tutto.... nella realtà è difficilissimo incontrare nuove persone che ti coinvolgano nella loro compagnia....invece su facebook tutti fanno a gara per collezionarsi più amici degli altri!!!
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Messaggio da enemyofthesun » 14/04/2009, 16:58
Entrare in una compagnia consolidata, dopo i 20 anni, cioè dopo che le amicizie si stanno già di per sè disgregando e selezionando molto (si apre l'età della coppia, della convivenza, del matrimonio), è praticamente impossibile anche per chi possiede delle buone doti sociali (e non è il caso di molti di noi).serena82 ha scritto:[...]
Io penso che è vero che entrare in una compagnia già affiatata sia difficile, soprattutto se i membri si conoscono già da tempo. Penso anche, però, che sarebbe giusto permettere anche a nuove persone di entrare a farne parte... ognuno di noi può arricchire un gruppo. Ovviamente ci si deve integrare pian piano, ma spetta anche ai membri della compagnia fare di tutto perchè il nuovo si integri. Ci sono tante persone che, per un motivo o per un altro, sono rimaste senza amici.... perchè non dare anche a loro la possibilità di integrarsi? Anche perchè da un nuovo amico se ne conoscono altri e così via...
Si aprono due strade: cercare di frequentare persone singole (ricordo il post di Amico82 a tal proposito, che ora mi sentirei di sottoscrivere più volentieri) oppure creare addirittura un nuovo giro, una nuova compagnia.
La seconda strada, che ho tentato personalmente, si è rivelata molto deludente. Tante persone tutte diverse accomunate solo dalla voglia di conoscere gente nuova, ma null'altro.
Troppo poco per essere un collante.
Così anch'io ho scremato, e nel gruppo qualcuno si è salvato.
C'è da dire che ultimamente penso di aver sopravvalutato le amicizie (e anche l'amore) come ruolo nella mia vita: tutto sommato i miei problemi interiori rimangono, che qualcuno vicino ci sia, o che non ci sia.
Con ciò, non dico che stare da soli faccia bene, certamente no. Ma certo non "salvano" le persone, secondo me.
Sto riscoprendo la solitudine (parziale) in una chiave diversa: condizione realistica in cui alla fine, i primi su cui possiamo davvero contare...sono quelli nel nostro specchio.
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Messaggio da serena82 » 14/04/2009, 17:11
Punto 1: Io la penso un po' diversamente... secondo me, l'amicizia, se di amicizia si parla, non conosce età... è come l'amore, lo puoi trovare a 20, 30, 40 anni e avanti così...enemyofthesun ha scritto:[...]
Entrare in una compagnia consolidata, dopo i 20 anni, cioè dopo che le amicizie si stanno già di per sè disgregando e selezionando molto (si apre l'età della coppia, della convivenza, del matrimonio), è praticamente impossibile anche per chi possiede delle buone doti sociali (e non è il caso di molti di noi).
Si aprono due strade: cercare di frequentare persone singole (ricordo il post di Amico82 a tal proposito, che ora mi sentirei di sottoscrivere più volentieri) oppure creare addirittura un nuovo giro, una nuova compagnia.
La seconda strada, che ho tentato personalmente, si è rivelata molto deludente. Tante persone tutte diverse accomunate solo dalla voglia di conoscere gente nuova, ma null'altro.
Troppo poco per essere un collante.
Così anch'io ho scremato, e nel gruppo qualcuno si è salvato.
C'è da dire che ultimamente penso di aver sopravvalutato le amicizie (e anche l'amore) come ruolo nella mia vita: tutto sommato i miei problemi interiori rimangono, che qualcuno vicino ci sia, o che non ci sia.
Con ciò, non dico che stare da soli faccia bene, certamente no. Ma certo non "salvano" le persone, secondo me.
Sto riscoprendo la solitudine (parziale) in una chiave diversa: condizione realistica in cui alla fine, i primi su cui possiamo davvero contare...sono quelli nel nostro specchio.
Punto 2: Si, ma se uno è solo come fa a crearsi una compagnia? Che fa? è costretto a mettere un annuncio sul giornale "cercasi amicizie"???? oppure deve ricorrere ai mezzi tecnologici (web) con il timore di fare "brutti incontri"????
Punto 3: Purtroppo viviamo in una società in corsa perenne, dove nessuno è più disposto ad ascoltare il prossimo, bensì sono tutti presi a soddisfare i propri interessi ed i propri egoismi in cui i valori, come l'amicizia appunto, e l'amore, trovano ben poco spazio!!!
Messaggio da joyness » 14/04/2009, 17:23
serena82 ha scritto:[...]
Purtroppo viviamo in una società in corsa perenne, dove nessuno è più disposto ad ascoltare il prossimo, bensì sono tutti presi a soddisfare i propri interessi ed i propri egoismi in cui i valori, come l'amicizia appunto, e l'amore, trovano ben poco spazio!!! [/i]
questo è quello che volevo dire io cara serena eheh

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Messaggio da serena82 » 14/04/2009, 17:28
joyness ha scritto:[...]
questo è quello che volevo dire io cara serena ehehho sofferto molto per questi episodi perche la gente non ha più sentimenti?? perche??
eh, bella domanda... bisognerebbe chiederlo "a quelle persone"... io posso dire di essere ricca di sentimenti e di valori, ma ahimè, per questo non vengo apprezzata. Prima mi apprezzano per l'aspetto fisico e, ben più tardi, per il resto.... raramente mi è capitato il contrario...che delusione, questa società è davvero vuota!!!
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Messaggio da enemyofthesun » 14/04/2009, 20:34
Certo. Non la pensi diversamente da me. Ma la pensiamo diversamente dalla maggior parte delle persone, credo.serena82 ha scritto:[...]
Punto 1: Io la penso un po' diversamente... secondo me, l'amicizia, se di amicizia si parla, non conosce età... è come l'amore, lo puoi trovare a 20, 30, 40 anni e avanti così...
E comunque cambiano le priorità: per esempio un amico-compagno di sventure che chissà se legge ancora questo forum, sta dedicandosi completamente alla ricerca dell'agognata anima gemella...
Io invece personalmente sono molto scettico nei confronti dell'amore, più di quanto (ahimè) lo sia già nei confronti dell'amicizia. L'amore viene al pari o anche dopo rispetto l'amicizia, per importanza.
Ma questi sono casi rari.
Così ho fatto, non essendo in grado di utilizzare altri strumenti per socializzare, che eppure esistono e forse funzionano anche meglio.Punto 2: Si, ma se uno è solo come fa a crearsi una compagnia? Che fa? è costretto a mettere un annuncio sul giornale "cercasi amicizie"???? oppure deve ricorrere ai mezzi tecnologici (web) con il timore di fare "brutti incontri"????
E' nata una discussione su Amicizia non solo virtuale, e ci sono state due fasi in cui potevamo dire di essere un gruppo. Ho creato un gruppo Google, poi un gruppo Yahoo, per rendere più efficiente e ufficiale la comunicazione.
Il gruppo Yahoo è ancora attivo, ci sono stati dei nuovi iscritti, ma nulla si muove nel concreto ultimamente.
Non sono solo, posso contare su pochissime persone ma fidate, e due di queste erano anche parte del gruppo.
Il bicchiere mezzo pieno è: ho trovato amici validi (e uno di questi è diretta conseguenza dell'esistenza del gruppo). Il bicchiere mezzo vuoto è: com'è possibile che 20 persone (e oltre) desiderose di nuove conoscenze, si siano disperse così, smarrite nell'oblio di internet?

Messaggio da joyness » 14/04/2009, 21:17
serena82 ha scritto:[...]
eh, bella domanda... bisognerebbe chiederlo "a quelle persone"... io posso dire di essere ricca di sentimenti e di valori, ma ahimè, per questo non vengo apprezzata. Prima mi apprezzano per l'aspetto fisico e, ben più tardi, per il resto.... raramente mi è capitato il contrario...che delusione, questa società è davvero vuota!!!
scusate se vado un attimo offtopic: l'epoca migliore per le amicizie secondo me stava negli anni 80 e secondo voi?
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Messaggio da serena82 » 15/04/2009, 16:52
Mah non saprei risponderti... essendo nata nell'82, negli anni 80 ero una bambina e l'amicizia tra bambini è tutt'altra cosa rispetto all'amicizia tra gli adulti! Secondo me, comunque, forse una volta si credeva di più nei valori, ma l'egoismo delle persone e la superficialità in fatto di amicizia ed amore esistono da sempre...joyness ha scritto:[...]
scusate se vado un attimo offtopic: l'epoca migliore per le amicizie secondo me stava negli anni 80 e secondo voi?
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Messaggio da serena82 » 15/04/2009, 17:04
Complimenti perchè hai fatto davvero tanto... però anche tu hai notato, data la poca partecipazione e costanza degli iscritti, che il valore all'amicizia, al giorno d'oggi, ha il tempo che trova... sono tanti quelli che "partono" con i buoni propositi e poi si "perdono" x strada... sarà bastato un nuovo interesse per non continuare questo "cammino" intrapreso insieme.... ma allora, x me, non si parla più di "amici".... l'amico vero non si comporta così!!enemyofthesun ha scritto:[...]
[...]
Così ho fatto, non essendo in grado di utilizzare altri strumenti per socializzare, che eppure esistono e forse funzionano anche meglio.
E' nata una discussione su Amicizia non solo virtuale, e ci sono state due fasi in cui potevamo dire di essere un gruppo. Ho creato un gruppo Google, poi un gruppo Yahoo, per rendere più efficiente e ufficiale la comunicazione.
Il gruppo Yahoo è ancora attivo, ci sono stati dei nuovi iscritti, ma nulla si muove nel concreto ultimamente.
Non sono solo, posso contare su pochissime persone ma fidate, e due di queste erano anche parte del gruppo.
Il bicchiere mezzo pieno è: ho trovato amici validi (e uno di questi è diretta conseguenza dell'esistenza del gruppo). Il bicchiere mezzo vuoto è: com'è possibile che 20 persone (e oltre) desiderose di nuove conoscenze, si siano disperse così, smarrite nell'oblio di internet?
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Messaggio da tropicsnow » 15/04/2009, 18:11
secondo me questo è generalizzare troppo, non credo che la "gente" non ha più sentimenti, gli altri, quelli che vediamo come dei diversi, sono esseri umani come noi, con le loro paure, ansie, sogni, delusioni, emozioni..... forse è ai nostri occhi che sembrano avere la sabbia in fondo al cuore ma questa, molto probabilmente, è una difesa per evitare l'ennesima fregatura, magari gli altri ci vedono allo stesso modo. forse il vero problema, sempre secondo il mio personale parere, è che si è troppo poco disposti a rischiare per paura di soffrire ancora, troppa paura di mostrarsi fragili, di mettersi a nudo e così si indossa una maschera.... anche io spesso ho pensato di essere l'unica a pensare certe cose, a trovare diffocoltà a farne altre e così via rendendomi poi conto che non era affatto così! bisognebbe andare oltre l'apparenza saper leggere tra le righe, osservare.... a me è capitato con un mio amico: un nucleo di acciaio impenetrabile, non permette a nessuno di avvicinarsi, alza solo paletti, adesso dopo tanto tempo e pazienza mi sta permettendo di entrare nel suo recinto ma non hai idea cosa mi ha fatto passarejoyness ha scritto:[...]
questo è quello che volevo dire io cara serena ehehho sofferto molto per questi episodi perche la gente non ha più sentimenti?? perche??

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Messaggio da enemyofthesun » 16/04/2009, 11:49
Grazieserena82 ha scritto:[...]
Complimenti perchè hai fatto davvero tanto... però anche tu hai notato, data la poca partecipazione e costanza degli iscritti, che il valore all'amicizia, al giorno d'oggi, ha il tempo che trova... sono tanti quelli che "partono" con i buoni propositi e poi si "perdono" x strada... sarà bastato un nuovo interesse per non continuare questo "cammino" intrapreso insieme.... ma allora, x me, non si parla più di "amici".... l'amico vero non si comporta così!!


Tra l'altro non sono uno pratico a organizzare, a trovare locali e iniziative, a spostarmi sul territorio (forse è anche perchè mi manca totalmente l'abitudine) e ho investito tantissime energie (troppe, appunto) che sono state davvero mal ripagate.
E' esattamente come dici te: bastano nuovi o vecchi interessi che non coincidono con quelli altrui, nuove amicizie, o magari anche antipatie sorte tra persone del gruppo, e si molla tutto. Dopo i 20 anni nessuno si accontenta e nessuno è malleabile.
O forse, anche, non era l'amicizia ciò che si andava cercando. Forse si cercava un partner e non lo si è trovato; sebbene il gruppo non dovrebbe essere scambiato per questo.
Pazienza, se le relazioni con gli altri sono così problematiche e difficoltose, non resta che riscoprire il rapporto con se stessi, con le sue luci ed ombre. E magari chissà che lavorando su se stessi si riesce a capire come mai è così difficile trovare le persone "giuste", perchè penso che le mancanze siano negli altri (come si diceva prima) ma anche in me stesso.
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Messaggio da tropicsnow » 16/04/2009, 16:30
condivido. il nostro pocesso educativo tende a fare di noi delle maschere umane, corrispondenti al ruolo che dobbiamo assolvere, sta poi alla nostra maturazione interiore riuscire a infrangere questa identificazione, per far sentire la nostra presenza umana nel rapporto. bisognerebbe essere capaci di esporsi, di rivelarsi per ciò che si è, ma ogni rivelazione è dolorosa in quanto, abolendo le difese, rende vulnerabili al rifiuto e all'aggressione altrui. preservarsi da tale rischio però significa alienarsi sempre più, diffidando gli uni dagli altri, ci si isola... insomma un circolo vizioso da cui si può uscire, come dicevi tu, riscoprendo il rapporto con se stessienemyofthesun ha scritto:[...]
Pazienza, se le relazioni con gli altri sono così problematiche e difficoltose, non resta che riscoprire il rapporto con se stessi, con le sue luci ed ombre. E magari chissà che lavorando su se stessi si riesce a capire come mai è così difficile trovare le persone "giuste", perchè penso che le mancanze siano negli altri (come si diceva prima) ma anche in me stesso.

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Messaggio da serena82 » 16/04/2009, 19:25
Mi piace come scrivi e come la pensi...hai detto tutte cose verissime!! Fossero tutte le persone come te, forse non ci troveremmo ora nella situazione in cui ci troviamo!enemyofthesun ha scritto:[...]
Grazieanche troppo, dal mio punto di vista...e ora ne sto pagando le conseguenze, con una scarsissima fiducia negli altri (una sorta di ritorno al passato), voglia di chiudermi tra le poche persone che ancora mi sembrano affidabili e poca voglia di conoscerne di nuove.
![]()
Tra l'altro non sono uno pratico a organizzare, a trovare locali e iniziative, a spostarmi sul territorio (forse è anche perchè mi manca totalmente l'abitudine) e ho investito tantissime energie (troppe, appunto) che sono state davvero mal ripagate.
E' esattamente come dici te: bastano nuovi o vecchi interessi che non coincidono con quelli altrui, nuove amicizie, o magari anche antipatie sorte tra persone del gruppo, e si molla tutto. Dopo i 20 anni nessuno si accontenta e nessuno è malleabile.
O forse, anche, non era l'amicizia ciò che si andava cercando. Forse si cercava un partner e non lo si è trovato; sebbene il gruppo non dovrebbe essere scambiato per questo.
Pazienza, se le relazioni con gli altri sono così problematiche e difficoltose, non resta che riscoprire il rapporto con se stessi, con le sue luci ed ombre. E magari chissà che lavorando su se stessi si riesce a capire come mai è così difficile trovare le persone "giuste", perchè penso che le mancanze siano negli altri (come si diceva prima) ma anche in me stesso.
Solo un appunto... che bisogna lavorare su se stessi concordo perfettamente (bisogna farlo tutta la vita), però è davvero triste vivere "isolati", non poter condividere un sorriso, una battuta, una pizza... sono tutte piccole cose che un'amicizia ti può dare... e ciò vale anche per l'amore...
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Messaggio da Amico82 » 02/05/2009, 1:34
Già carissimo Enemyofthesun,enemyofthesun ha scritto:[...]
Entrare in una compagnia consolidata, dopo i 20 anni, cioè dopo che le amicizie si stanno già di per sè disgregando e selezionando molto (si apre l'età della coppia, della convivenza, del matrimonio), è praticamente impossibile anche per chi possiede delle buone doti sociali (e non è il caso di molti di noi).
Si aprono due strade: cercare di frequentare persone singole (ricordo il post di Amico82 a tal proposito, che ora mi sentirei di sottoscrivere più volentieri) oppure creare addirittura un nuovo giro, una nuova compagnia.
La seconda strada, che ho tentato personalmente, si è rivelata molto deludente. Tante persone tutte diverse accomunate solo dalla voglia di conoscere gente nuova, ma null'altro.
Troppo poco per essere un collante.
Così anch'io ho scremato, e nel gruppo qualcuno si è salvato.
C'è da dire che ultimamente penso di aver sopravvalutato le amicizie (e anche l'amore) come ruolo nella mia vita: tutto sommato i miei problemi interiori rimangono, che qualcuno vicino ci sia, o che non ci sia.
Con ciò, non dico che stare da soli faccia bene, certamente no. Ma certo non "salvano" le persone, secondo me.
Sto riscoprendo la solitudine (parziale) in una chiave diversa: condizione realistica in cui alla fine, i primi su cui possiamo davvero contare...sono quelli nel nostro specchio.
purtroppo le persone non salvano, anzi spesso sono certe persone che a causa del loro comportamento ti fanno stare ancora piu male ( il detto "meglio soli che mal accompagnati" è azzeccatissimo!).
comunque non posso che continuare a confermare che alla nostra età (sia tu che io siamo ormai prossimi ai 30!) si devono conoscere le persone singolarmente, l'età dei gruppi ( e in particolare delle "compagnie") è ormai passata da un pezzo..
non per questo non ci si ritrova ogni tanto in compagnia di piu persone, ma si tratta perlopiu di amici degli amici e di compagnie occasionali (ma sicuramente è meglio così, a tutt'oggi non desiderei più essere in una compagnia chiusa e fissa come lo desideravo 10 anni fa).
negli ultimi anni ho conosciuto qualche persona "singolarmente" (grazie ad un hobby...) sono uscito con loro, ho passato delle serate con dei loro amici. ma pure loro non erano inseriti in compagnie fisse, avevano amici sparsi (tanto che spesso ci si trovava con persone che non si conoscevano neanche o si conoscevano a malapena tra di loro, si formavano appunto compagnie saltuarie).
Tornando a questi amici che ho avuto purtroppo pure io ho sopravalutato l'amicizia di alcuni (che si sono pian piano dileguati, ma ormai ci ho fatto l'abitudine anche in passato. quante persone ho perso per strada!), mentre per fortuna con altri non è stato cosi (per ora).
sta di fatto che i veri amici si contano a malapena sulle dita di una mano.
i rapporti umani sono sempre piu "precari" e difficili è inutile negarlo, l'amicizia è rarissima e bisogna almeno saper coltivare e mantenere saldo il rapporto che si ha con quelle pochissime persone che si considerano amiche.
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Messaggio da elfo26 » 04/05/2009, 12:34
concordo pienamente sul fatto che intorno ai 30 anni occorre conoscere le persone singolarmente perchè l'età dei gruppi e delle compagnie è tipica dei ventanni.Anche se ci possono essere gruppi anche dopo i trenta ma sono eccezioni dovute a condizioni sociologiche particolari ,tipo i ragazzi sono quasi tutti single o divorziati con un marimonio alle spalle.Personalmente faccio parte di un gruppo di amici i cui componenti sono anche di differente età e quindi si fa molta fatica a conciliare gli interessi di tutti.Ad esempio a me piace andare in discoteca ad altri meno eccedera.Anche se per ora il gruppo è solido grazie anche al amicizia non escludo che ci possano essere delle scissioni in futuro proprio a causa dei diversi interessi.Riguardo ai gruppi cosidetti a numero chiuso posso dire che sono molto frequenti anche in ambito universitario, che è l'ambiente che frequento, questo è dovuto ad una diffidenza verso i nuovi, ad una chiusura totale nei confronti degli esterni e per quanto uno possa essere socievole ed estroverso, pronto a crearsi nuovi amici rimarrà comunque fuori.l'importante è non scoraggiarsi e provare a partire dai pochi amici che uno ha ,per poi allargare le proprie conoscenze che poi diverranno si spera amicizie.Amico82 ha scritto:[...]
Già carissimo Enemyofthesun,
purtroppo le persone non salvano, anzi spesso sono certe persone che a causa del loro comportamento ti fanno stare ancora piu male ( il detto "meglio soli che mal accompagnati" è azzeccatissimo!).
comunque non posso che continuare a confermare che alla nostra età (sia tu che io siamo ormai prossimi ai 30!) si devono conoscere le persone singolarmente, l'età dei gruppi ( e in particolare delle "compagnie") è ormai passata da un pezzo..
non per questo non ci si ritrova ogni tanto in compagnia di piu persone, ma si tratta perlopiu di amici degli amici e di compagnie occasionali (ma sicuramente è meglio così, a tutt'oggi non desiderei più essere in una compagnia chiusa e fissa come lo desideravo 10 anni fa).
negli ultimi anni ho conosciuto qualche persona "singolarmente" (grazie ad un hobby...) sono uscito con loro, ho passato delle serate con dei loro amici. ma pure loro non erano inseriti in compagnie fisse, avevano amici sparsi (tanto che spesso ci si trovava con persone che non si conoscevano neanche o si conoscevano a malapena tra di loro, si formavano appunto compagnie saltuarie).
Tornando a questi amici che ho avuto purtroppo pure io ho sopravalutato l'amicizia di alcuni (che si sono pian piano dileguati, ma ormai ci ho fatto l'abitudine anche in passato. quante persone ho perso per strada!), mentre per fortuna con altri non è stato cosi (per ora).
sta di fatto che i veri amici si contano a malapena sulle dita di una mano.
i rapporti umani sono sempre piu "precari" e difficili è inutile negarlo, l'amicizia è rarissima e bisogna almeno saper coltivare e mantenere saldo il rapporto che si ha con quelle pochissime persone che si considerano amiche.

Re: Compagnie a numero chiuso
Messaggio da Gine88 » 14/07/2009, 14:41
enemyofthesun ha scritto:Una cosa che ho costantemente notato, tutte le volte che mi relazionavo agli altri, è l'esistenza pressochè in tutti i casi di meccanismi di selezione rigida e di limitazione all'ingresso in una nuova compagnia.
Immaginiamo, per fare da esempio, che tu entri in un locale riservato. Ci vai tu e un certo numero di persone. Tendenzialmente, non vuoi far entrare nuove persone, o se le vuoi far entrare devono corrispondere a precisi rigidi requisiti, oppure sono i tuoi amici, più o meno tacitamente, a porli.
Ecco, fuori di metafora mi sembra che l'amicizia al giorno d'oggi sia composta tutta da questa infinita serie di "locali privati", di compagnie a numero chiuso dove nessuno vuol farti entrare.
E allora vaghi di persona in persona, quasi come se ti aspettassi che ti aprano prima o poi.
Perchè è così difficile entrare in un nuovo giro, in una nuova compagnia, e chi è fuori dai giri non riesce assolutamente a crearne una propria nè ad essere annesso a una compagnia preesistente?
Questa la mia annosa esperienza.
Sarà che io mi faccio mille problemi, non riesco ad essere sfacciato, a chiedere, ho paura di essere invadente, e sono poco propositivo. Ma non ce la si fa se nessuno ti dà una mano per entrare e anzi sembra che ti guardano sospettosi "ma questo che vuole da me?"
Se uno di voi abitasse vicino a me e avesse degli amici, me li presenterebbe e mi chiederebbe di uscire con loro, oppure farebbe finta di niente, tanto in fondo "chissenefrega, ho già i miei amici, perchè fare un favore a lui?"?
O cos'altro spinge le persone a essere così diffidenti?
Giuro che se avessi una compagnia e vedessi uno che è solo, farei il possibile per immetterlo e integrarlo. Poi vabbè, mal che vada se si diventa troppi, i gruppi si possono frazionare. Ma è il principio di disponibilità che sembra una rarità.
Un giorno mi farò una compagnia mia, così non dovrò rendere conto a nessuno, ci riuscirò prima o poi![]()
Seee!
Ti capisco, qui dalle mie parti è lo stesso...e purtroppo non posso darti consigli perchè sono nella tua stessa situazione e non so come migliorarla...ho provato a uscire un paio di volte con il gruppo di una mia amica dell'università, però mi sento un pesce fuor d'acqua...e anche lei sembra quasi scocciata di inoltrarmi nella sua compagnia...mi cerca solo quando ha bisogno o per sfogarsi perchè ''solo io la capisco'' (e questo riporta al discorso che faceva qualcuno prima sul fatto che molto spesso in queste compagnie la gente si frequenta per comodo, per divertirsi non per amicizia vera, altrimenti lei non avrebbe bisogno di venire a confidarsi ogni volta con me perchè loro non la capiscono...) allora ho lasciato stare perchè piuttosto di elemosinarie amicizia da chi non è in grado di darla se non ad un numero fisso di persone selezionate, me ne sto da sola...sperando un giorno di trovare degli amici sinceri, anche se mi rendo conto che è davvero difficile al giorno d'oggi.
Messaggio da Occhiverdi85 » 14/07/2009, 15:30
mi spiace che ci siano compagnie chiuse.. nella mia.. siamo una diecina.. quasi ogni volta cè una new entry.. e anzi siamo anche propensi a conoscere gente ed aggregarci.. x me dipende dalla gente da cui è composta questa compagnia.. se non t fanno integrare certo non puoi farci nulla oltre che renderti simpatico e disponibile..Ospite ha scritto:[...]
pero e anche vero che in una nuova compagnia e molto difficile riuscire ad integrarsi,anzi che gli altri ti integrino .e come un circolo a numero chiuso
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