privacy : un'affermazione che mi ha scioccato.

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senzaorario
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privacy : un'affermazione che mi ha scioccato.

Messaggio da senzaorario » 19/12/2013, 22:35

In chat avevo un'ora fa una persona che ho conosciuto ad un evento assai recente.
Gli ho fatto un appunto, che a mio parere non avrebbe dovuto rivelarmi la malattia che affligge un'altra persona che avevo conosciuto allo stesso evento (io non lo sapevo che fosse malato, la persona di cui si parla mi era sembrata in buona salute) . Oltretutto sia l'uno che l'altro sono dipendenti di un ospedale.
Era in buona fede, ci mancherebbe, mi voleva informare ( io vivo in un'altra città rispetto a loro) di un amico che non sta bene e che, diciamolo tutto, a quanto pare rischia anche grosso. Ma il fatto che non ci si senta in dovere di osservare uno dei precetti fondamentali di una professione, quello del segreto professionale, mi fa paura. Se un medico o infermiere rivelasse un mio stato di salutee io lo venissi a sapere, come reagirei? Certo dai medici chiacchieroni in tal senso io non mi faccio piu curare a partire dal momento in cui me ne accorgo.
Anche nel mondo della consulenza finanziaria ci sono stati operatori che allegramente sono venuti a dire a me, con tanto di nomi e cognomi "yanez de gomera, nostro cliente e ha triplicato il capitale", " Tremal Naik nostro cliente ha raddoppiato il capitale" e così via. E nel micromondo in cui vivo (Mompracem) queste persone sono conosciute da tutti, , e lui lo sapeva. Potremo andare avanti molto con altri esempi.
Costui (la persona che ha chattato con me) ad un certo punto, anzichè ammettere che non avrebbe dovuto (a meno che l'amico malato non avesse deciso lui di rivelarlo al mondo, e qualche volta capita) mi ha detto " la privacy serve per i lestofanti " . Un'affermazione che mi ha davvero scioccato.
Ovviamente è un problema complesso, ma penso che non ci sia persona al mondo che non abbia un segreto da tutelare. Perfino certi ipocriti del mondo cattolico (non tutti, beninteso) sono paladini del "io non ho nulla da nascondere". Dimenticando che il segreto lo hanno quasi inventato, quello confessionale (che in realtà la legge italiana, non quella canonica, prevede per i ministri di qualsiasi culto, su informazioni di grande impatto che abbiano saputo in ragione del loro ministero).
Voi cosa ne pensate? Come vi comportate quando capite che la vostra riservatezza non viene tutelata come si dovrebbe? Come giudicate il fatto che qualcuno non vorrebbe il diritto alla riservatezza e soprattutto che non vuole farlo rispettare lui benchè ci sia ?
la realtà non ha bisogno di essere verosimile, perchè è vera.
L.Pirandello

*pallina5*

Re: privacy : un'affermazione che mi ha scioccato.

Messaggio da *pallina5* » 22/12/2013, 21:50

senzaorario ha scritto:In chat avevo un'ora fa una persona che ho conosciuto ad un evento assai recente.
Gli ho fatto un appunto, che a mio parere non avrebbe dovuto rivelarmi la malattia che affligge un'altra persona che avevo conosciuto allo stesso evento (io non lo sapevo che fosse malato, la persona di cui si parla mi era sembrata in buona salute) . Oltretutto sia l'uno che l'altro sono dipendenti di un ospedale.
Era in buona fede, ci mancherebbe, mi voleva informare ( io vivo in un'altra città rispetto a loro) di un amico che non sta bene e che, diciamolo tutto, a quanto pare rischia anche grosso. Ma il fatto che non ci si senta in dovere di osservare uno dei precetti fondamentali di una professione, quello del segreto professionale, mi fa paura. Se un medico o infermiere rivelasse un mio stato di salutee io lo venissi a sapere, come reagirei? Certo dai medici chiacchieroni in tal senso io non mi faccio piu curare a partire dal momento in cui me ne accorgo.
Anche nel mondo della consulenza finanziaria ci sono stati operatori che allegramente sono venuti a dire a me, con tanto di nomi e cognomi "yanez de gomera, nostro cliente e ha triplicato il capitale", " Tremal Naik nostro cliente ha raddoppiato il capitale" e così via. E nel micromondo in cui vivo (Mompracem) queste persone sono conosciute da tutti, , e lui lo sapeva. Potremo andare avanti molto con altri esempi.
Costui (la persona che ha chattato con me) ad un certo punto, anzichè ammettere che non avrebbe dovuto (a meno che l'amico malato non avesse deciso lui di rivelarlo al mondo, e qualche volta capita) mi ha detto " la privacy serve per i lestofanti " . Un'affermazione che mi ha davvero scioccato.
Ovviamente è un problema complesso, ma penso che non ci sia persona al mondo che non abbia un segreto da tutelare. Perfino certi ipocriti del mondo cattolico (non tutti, beninteso) sono paladini del "io non ho nulla da nascondere". Dimenticando che il segreto lo hanno quasi inventato, quello confessionale (che in realtà la legge italiana, non quella canonica, prevede per i ministri di qualsiasi culto, su informazioni di grande impatto che abbiano saputo in ragione del loro ministero).
Voi cosa ne pensate? Come vi comportate quando capite che la vostra riservatezza non viene tutelata come si dovrebbe? Come giudicate il fatto che qualcuno non vorrebbe il diritto alla riservatezza e soprattutto che non vuole farlo rispettare lui benchè ci sia ?
Tanto per iniziare non credo che tenere alla propria riservatezza corrisponda ad esser dei lestofanti; se non si desidera condividere con altri(o con chiunque) certi particolari della nostra vita , non vuol dire mica che vogliamo "nascondere" dei segreti per chissà quali scopi...

Poi non capisco che cosa c'entri il "non ho nulla da nascondere" con il fatto di non voler mettere in piazza qualcosa che riguarda la mia persona :rolleyes:

Mi spiace che possano esserci persone che "faticano" a rispettare la privacy altrui, lo trovo un atteggiamento che denota maleducazione ed ignoranza.

ps: in riferimento al fatto dell'amico malato, se questi non voleva che si sapesse della sua malattia, allora l'altro vostro amico non avrebbe dovuto parlartene.

Ospite


Messaggio da Ospite » 25/12/2013, 21:34

Una situazione simile a quella da te descritta, dove una persona divulgò ad altri il motivo del ricovero ospedaliero di un terzo, finì con una denuncia penale, oltre che rotture drastiche di rapporti professionali e amichevoli, dai quali si generarono anche conflitti aspri fra fazioni opposte.

Il segreto professionale è obbligatorio, così come le regole a tutela della privacy, vanno comunque rispettate. Questo è il mio parere personale.

A margine però, mi sento anche di considerare come, l'introduzione del concetto di privacy, con relativo impatto mediatico e sociale di forte risonanza (anche troppo...) ha generato un turbinio di paure, angosce, levate di scudi, pregiudizi e contraposizioni esagerate. Sarà anche la diffusione massiccia dei mezzi di comunicazione, Internet, tecnologie ecc ecc, ma qualche volta mi sembra che la gente si faccia troppi castelli in aria, anche per una semplice domanda, un passaparola o una banale indagine di marketing.

Quanto alla riservatezza, per me è un concetto intimo e personale, al quale mi sento di aderire da ben prima delle varie leggi sulla privacy che vennero promulgate. Già di mio detesto il pettegolezzo, il chiacchiericcio e i ficcanaso in generale, che senza ricorrere ai vari garanti, cerco di tutelarmi con un po' di sana attenzione e prudenza.