il valore del nickname

Informazioni sui siti web o su altri generali servizi in rete, esperienze online, ecc. Domande, opinioni, commenti e suggerimenti. Non per fare spam

Moderatore: Andyphone

Regole del forum
No spam e pubblicità
Avatar utente
Eliosbm71
Nuovo Amico
Nuovo Amico
Messaggi: 313
Iscritto il: 11 dicembre 2009
Età: 52

il valore del nickname

Messaggio da Eliosbm71 » 15/01/2010, 23:14

Buona sera a tutti.
Voi che valore date al nickname che usate nei social network? lo considerate solo un biglietto d'ingresso da disfarsi subito o una vera identita' alternativa? chiaramente sto usando gli estremi.
Personalmente penso che il nick mi serva solo per definirmi uno spazio all'interno del social network, ma poi desidero che si conosca la realta' di me.
Ho un sogno: Essere amato per quello che sono e amare quanto vorrei essere amato.

Massimiliano

Avatar utente
catia
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1946
Iscritto il: 21 ottobre 2006
Età: 62

Re: il valore del nickname

Messaggio da catia » 16/01/2010, 12:14

Eliosbm71 ha scritto:Buona sera a tutti.
Voi che valore date al nickname che usate nei social network? lo considerate solo un biglietto d'ingresso da disfarsi subito o una vera identita' alternativa? chiaramente sto usando gli estremi.
Personalmente penso che il nick mi serva solo per definirmi uno spazio all'interno del social network, ma poi desidero che si conosca la realta' di me.
I nickname...x me non hanno senso...vedi il mio!!!...è davvero il mio nome e non ritengo di aver bisogno di un nickname, io sono io...punto e basta :D

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: il valore del nickname

Messaggio da tempest » 16/01/2010, 14:28

Eliosbm71 ha scritto:Buona sera a tutti.
Voi che valore date al nickname che usate nei social network? lo considerate solo un biglietto d'ingresso da disfarsi subito o una vera identita' alternativa? chiaramente sto usando gli estremi.
Personalmente penso che il nick mi serva solo per definirmi uno spazio all'interno del social network, ma poi desidero che si conosca la realta' di me.

Teoricamente nell'ambito di social networks ( facebook in particolare ) non avrebbe molto senso usare un nick, lo scopo più frequente dei social neltworks è quello di ritrovare vecchie conoscenze e condividere vita e amici con chi legge, usare un nickname non aiuta in questo scopo. Però si può anche utlizzare il social network in altro modo e un nickname potrebbe quindi andare benissimo.
Io non uso social networks, ma forum ( o altre community) e uso solo il nickname: uno diverso per ogni community/forum.
Scelgo io che cosa condividere in internet, la parte di "realtà" di me che desidero mostrare, questo a prescindere dall'uso del nickname, potrei dire tutto di me usando un nick, o dire niente usando il nome.
Il nick mi rappresenta ( così come l'avatar ) in un determinato luogo virtuale e mi piace che sia diverso per ogni luogo virtuale che frequento, quindi è una sorta di "identità alternativa" per ogni luogo.

Avatar utente
Mister71
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1649
Iscritto il: 18 marzo 2008
Età: 52

Re: il valore del nickname

Messaggio da Mister71 » 16/01/2010, 21:14

Eliosbm71 ha scritto: Personalmente penso che il nick mi serva solo per definirmi uno spazio all'interno del social network, ma poi desidero che si conosca la realta' di me.

Ciao...

Si, è vero, sono d'accordo con il tuo modo di vedere.
Secondo me sarebbe anche il caso di porsi un'altra domanda ovvero quale sia lo scopo per il quale uno frequenta un forum o qualcosa del genere.

Mi spiego:

se uno ha in mente di incontrarsi dal vivo, e crede che la permanenza davanti alla tastiera debba essere nei limiti del possibile un fatto temporaneo, è inutile "concepire" una identità online, perché io - ad esempio - voglio che mi si conosca personalmente, dal vivo, il mio desiderio è quello di recuperare non troppo lentamente quella naturalezza e spontaneità sottratte dal fatto di stare usando una tastiera e uno schermo. Uno come me non perderebbe mai troppo tempo a "costruirsi" on line, salvo creare una sorta di clone, ma che senso avrebbe?

Se invece uno pensa di "vivere" on line, allora tutto l'approccio è differente, ma io non lo condivido e non mi fa neanche una buona impressione... Il mio nickname è soltanto un accenno alla mia data di nascita. Tutto il resto deve o dovrebbe - mi dispiace per i troppi chilometri - essere una persona in carne ed ossa. Una persona reale.

Ciao...

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: il valore del nickname

Messaggio da tempest » 17/01/2010, 13:57

Mister71 ha scritto:[...]

Se invece uno pensa di "vivere" on line, allora tutto l'approccio è differente, ma io non lo condivido e non mi fa neanche una buona impressione... Il mio nickname è soltanto un accenno alla mia data di nascita. Tutto il resto deve o dovrebbe - mi dispiace per i troppi chilometri - essere una persona in carne ed ossa. Una persona reale.

Ciao...
E perchè non ti fa una "buona impressione", se posso chiedere? :thinking:
Pensi che chi sceglie di usare il web dalla tranquillità della propria casa, come mezzo per leggere, scrivere, scambiare opinioni, promuovere idee o progetti, coltivare e condividere interessi ecc.... sia una persona in qualche modo più "falsa" di una che invece usa il web come mero luogo di passaggio per arrivare ad incontri dal vivo?
Anche le persone che "vivono online", come dici tu, sono persone reali, forse hanno poco tempo, scarsi mezzi per coltivare una vita sociale, problemi di timidezza, di salute, di lavoro... oppure desiderano semplicemente chiaccherare davanti ad un monitor, anzichè passare ore davanti alla tv, senza avere come fine una chiaccherata dal vivo.
Io ho fatto pochissimi incontri in ben 10 anni di internet, i pochi incontri che ho fatto si sono concentrati esclusivamente negli ultimi 4 anni, nei precedenti 6 non ero però una persona diversa o meno "reale".

Avatar utente
Mister71
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1649
Iscritto il: 18 marzo 2008
Età: 52

Re: il valore del nickname

Messaggio da Mister71 » 17/01/2010, 17:35

tempest ha scritto:[...]


E perchè non ti fa una "buona impressione", se posso chiedere? :thinking:
Pensi che chi sceglie di usare il web dalla tranquillità della propria casa, come mezzo per leggere, scrivere, scambiare opinioni, promuovere idee o progetti, coltivare e condividere interessi ecc.... sia una persona in qualche modo più "falsa" di una che invece usa il web come mero luogo di passaggio per arrivare ad incontri dal vivo?
Anche le persone che "vivono online", come dici tu, sono persone reali, forse hanno poco tempo, scarsi mezzi per coltivare una vita sociale, problemi di timidezza, di salute, di lavoro... oppure desiderano semplicemente chiaccherare davanti ad un monitor, anzichè passare ore davanti alla tv, senza avere come fine una chiaccherata dal vivo.
Io ho fatto pochissimi incontri in ben 10 anni di internet, i pochi incontri che ho fatto si sono concentrati esclusivamente negli ultimi 4 anni, nei precedenti 6 non ero però una persona diversa o meno "reale".

Ciao Tempest...

Dunque, il fatto che non mi faccia una buona impressione non vuol dire necessariamente che questa abbia una fondatezza. E' un mio pensiero, e può darsi che la persona sbagliata pensi di essere chiamata in causa, e magari non è così. Una certa argomentazione di fondo, però, rimane. Io sono l'ultima persona di questo forum che può mettersi a criticarne un'altra perché magari ha qualche problema emotivo, ma è anche vero che questi problemi bisogna cercare di superarli, a mio avviso. Se un qualunque essere umano si accorge ad un certo punto del suo percorso di vita che soffre - ad esempio - di una timidezza abbastanza invalidante, ha due scelte: sprofondare in questo oppure cercare di risolvere la cosa, di combatterla. Che poi lo si faccia nel modo giusto, o meno, è un altro discorso.
Gli strumenti che noi usiamo per comunicare, come in questo momento, forniscono diversi gradi di irrealtà alla relazione, e una persona ritengo dovrebbe nei limiti del possibile sentirsi spronata a ridurre questa cosa, e recuperare in naturalezza e "realtà". Quindi non è tanto una questione di falsità, che comunque non faccio fatica a credere che esista in varie forme e misure, in giro per la rete, ma proprio di realtà. La realtà non è uno scritto che si legge sul monitor, quella è una mediazione, un surrogato, è come vedere una cosa con il cannocchiale perché si è troppo distanti per vederla "con i propri occhi".
Se una persona vive una fetta consistente della sua vita online, e basta, dovrebbe ad un certo punto chiedersi se è possibile fare un passo ulteriore, e se questo passo potrebbe portare magari una ventata di aria nuova nel bel mezzo delle proprie emozioni, dei propri limiti, soprattutto presunti, e via dicendo. E' senz'altro opportuno non attendere troppo prima di farsi questa domanda, non attendere la sera, ma magari porsela di mattina, quando c'è ancora la luce del giorno ad illuminare le mille scoperte e soddisfazioni, stupori e quant'altro la vita a computer spento può regalarci...

Vedi, si può stare alla finestra e guardare una strada piena di gente, che si crede magari più degna di noi di camminare, di vivere e provare... Uno può fare questa scelta per sé, e la cosa finisce qui. Oppure si può tentare di chiudere quella finestra e di scendere in strada, magari in quelle più vicine e non troppo trafficate, all'inizio. Se non altro avremo dato modo a noi stessi di cominciare a vedere la finestra da cui eravamo affacciati, e non sempre la strada dove, anche con fatica, ci troviamo adesso...

Ciao... ;)

Zerna90

Re: il valore del nickname

Messaggio da Zerna90 » 17/01/2010, 17:48

Mister71 ha scritto:[...]




Ciao Tempest...

Dunque, il fatto che non mi faccia una buona impressione non vuol dire necessariamente che questa abbia una fondatezza. E' un mio pensiero, e può darsi che la persona sbagliata pensi di essere chiamata in causa, e magari non è così. Una certa argomentazione di fondo, però, rimane. Io sono l'ultima persona di questo forum che può mettersi a criticarne un'altra perché magari ha qualche problema emotivo, ma è anche vero che questi problemi bisogna cercare di superarli, a mio avviso. Se un qualunque essere umano si accorge ad un certo punto del suo percorso di vita che soffre - ad esempio - di una timidezza abbastanza invalidante, ha due scelte: sprofondare in questo oppure cercare di risolvere la cosa, di combatterla. Che poi lo si faccia nel modo giusto, o meno, è un altro discorso.
Gli strumenti che noi usiamo per comunicare, come in questo momento, forniscono diversi gradi di irrealtà alla relazione, e una persona ritengo dovrebbe nei limiti del possibile sentirsi spronata a ridurre questa cosa, e recuperare in naturalezza e "realtà". Quindi non è tanto una questione di falsità, che comunque non faccio fatica a credere che esista in varie forme e misure, in giro per la rete, ma proprio di realtà. La realtà non è uno scritto che si legge sul monitor, quella è una mediazione, un surrogato, è come vedere una cosa con il cannocchiale perché si è troppo distanti per vederla "con i propri occhi".
Se una persona vive una fetta consistente della sua vita online, e basta, dovrebbe ad un certo punto chiedersi se è possibile fare un passo ulteriore, e se questo passo potrebbe portare magari una ventata di aria nuova nel bel mezzo delle proprie emozioni, dei propri limiti, soprattutto presunti, e via dicendo. E' senz'altro opportuno non attendere troppo prima di farsi questa domanda, non attendere la sera, ma magari porsela di mattina, quando c'è ancora la luce del giorno ad illuminare le mille scoperte e soddisfazioni, stupori e quant'altro la vita a computer spento può regalarci...

Vedi, si può stare alla finestra e guardare una strada piena di gente, che si crede magari più degna di noi di camminare, di vivere e provare... Uno può fare questa scelta per sé, e la cosa finisce qui. Oppure si può tentare di chiudere quella finestra e di scendere in strada, magari in quelle più vicine e non troppo trafficate, all'inizio. Se non altro avremo dato modo a noi stessi di cominciare a vedere la finestra da cui eravamo affacciati, e non sempre la strada dove, anche con fatica, ci troviamo adesso...

Ciao... ;)
Credo che qui sia la chiave del discorso. Dipende dal valore che la vita online assume nella persona. Se un giorno mi ritrovassi a vivere soltanto di internet, oltretutto senza svelare la mia vera identità e mascherandomi dietro un nickname... bè, autorizzo voi e tutti quelli che mi conoscono di prendere a martellate il monitor del mio pc e buttarmi in piazza, in mezzo alla strada e alla gente in carne ossa. :?
Se invece, si vede alla vita online non come alternativa, ma come momento rilassante della giornata in cui è possibile parlare, condiverere idee od opinioni anche con persone che non conosci, non ci vedo nulla di male nel voler mantenere l'anonimato. :) Si tratta comunque di relazioni interpersonali che arricchisono la persona ;)

Per rispondere alla domanda iniziale: il nick in un social network non lo trovo molto importante, mentre ad esempio sono capace di stare ore e ore a rimuginare su quale nick usare prima di iscrivermi ad un forum (escluso questo) o soprattutto ad un giocho on-line. :D

Avatar utente
Mister71
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1649
Iscritto il: 18 marzo 2008
Età: 52

Re: il valore del nickname

Messaggio da Mister71 » 17/01/2010, 18:06

Zerna90 ha scritto:[...]



... in cui è possibile parlare, condiverere idee od opinioni anche con persone che non conosci, non ci vedo nulla di male nel voler mantenere l'anonimato. :) Si tratta comunque di relazioni interpersonali che arricchisono la persona ;)

Ciao...

Aspetta un momento, l'anonimato non è la stessa cosa di una identità on line.

Le persone di questo forum che io ho conosciuto personalmente - con molta soddisfazione, se devo riferirmi al gruppo odierno di Roma e non solo - sanno come mi chiamo, che lavoro faccio, eccetera... Questo è il contraltare dell'anonimato, ossia la sua assenza. L'identità online è una cosa molto diversa, non è soltanto un nickname al posto del nome, e per me ha poco senso, perché se è senz'altro vero che la frequentazione di forum come questo è di per sé una esperienza istruttiva e piacevole, è ancora più piacevole che il tutto venga ricomposto all'interno di quel naturale modo di fare e di comportarsi che ci fa ricordare, alle volte con qualche dolore, che siamo esseri umani e non entità intelligenti attaccati alle macchine...

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: il valore del nickname

Messaggio da tempest » 17/01/2010, 18:07

Mister71 ha scritto:[...]




Se una persona vive una fetta consistente della sua vita online, e basta, dovrebbe ad un certo punto chiedersi se è possibile fare un passo ulteriore, e se questo passo potrebbe portare magari una ventata di aria nuova nel bel mezzo delle proprie emozioni, dei propri limiti, soprattutto presunti, e via dicendo. E' senz'altro opportuno non attendere troppo prima di farsi questa domanda, non attendere la sera, ma magari porsela di mattina, quando c'è ancora la luce del giorno ad illuminare le mille scoperte e soddisfazioni, stupori e quant'altro la vita a computer spento può regalarci...


Ciao... ;)
Mi sembra che delle diverse situazioni da me citate, tu ti sia concentrato solo sui problemi emotivi e sulla timidezza, mentre il restare dietro ad un monitor può essere una scelta dettata da altri fattori: comodità, scarse possibilità di uscire e viaggiare... pigrizia! Tante cose!
Ci sono persone che passano ore e ore a giocare online vivendo una specie di identità alternativa...altre che passano ore e ore a discutere del loro hobby nei forum ...non credo che queste persone si debbano porre domande sul loro "vivere troppo online", anzi, ti dirò, molto semplicemente se uno è soddisfatto del suo modo di vivere il web, a mio avviso, non si dovrebbe porre nessuna domanda, e questo vale anche per i forum generalisti, come questo: se ad uno sta bene chiaccherare online e basta, non vedo perchè dovrebbe per forza voler percorrere altre strade.
Ciao :)

PS la domanda era sul nickname quindi siamo andati OT...chiudo quà.

Avatar utente
catia
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1946
Iscritto il: 21 ottobre 2006
Età: 62

Re: il valore del nickname

Messaggio da catia » 18/01/2010, 8:59

tempest ha scritto:[...]



Mi sembra che delle diverse situazioni da me citate, tu ti sia concentrato solo sui problemi emotivi e sulla timidezza, mentre il restare dietro ad un monitor può essere una scelta dettata da altri fattori: comodità, scarse possibilità di uscire e viaggiare... pigrizia! Tante cose!
Ci sono persone che passano ore e ore a giocare online vivendo una specie di identità alternativa...altre che passano ore e ore a discutere del loro hobby nei forum ...non credo che queste persone si debbano porre domande sul loro "vivere troppo online", anzi, ti dirò, molto semplicemente se uno è soddisfatto del suo modo di vivere il web, a mio avviso, non si dovrebbe porre nessuna domanda, e questo vale anche per i forum generalisti, come questo: se ad uno sta bene chiaccherare online e basta, non vedo perchè dovrebbe per forza voler percorrere altre strade.
Ciao :)

PS la domanda era sul nickname quindi siamo andati OT...chiudo quà.

Ciao Tempest,
io non ho ben chiara una cosa...Che senso ha, per es., iscriversi ad un forum come questo (si presume che stiamo cercando amici, giusto?), se poi cominciamo con il mettere un nick? Non credo che tu in un pub, al cinema, in discoteca, ecc. se qualcuno ti si presenta tu gli risponda " Tempest, piacere mio"...o si? :O
Probabilmente ci sono situazioni in cui è più comodo 'presentarsi' con un nick, ma non mi pare che sia questo il caso. E poi...dal momento che una persona è reale sia che si iscriva con il nick, che con il nome...perchè scegliere di mettere il nick? A me pare più una moda, che una scelta dettata da motivazioni valide.

Avatar utente
tempest
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 9820
Iscritto il: 05 agosto 2007
Sesso:

Re: il valore del nickname

Messaggio da tempest » 18/01/2010, 12:08

catia ha scritto:[...]




Ciao Tempest,
io non ho ben chiara una cosa...Che senso ha, per es., iscriversi ad un forum come questo (si presume che stiamo cercando amici, giusto?), se poi cominciamo con il mettere un nick? Non credo che tu in un pub, al cinema, in discoteca, ecc. se qualcuno ti si presenta tu gli risponda " Tempest, piacere mio"...o si? :O
Probabilmente ci sono situazioni in cui è più comodo 'presentarsi' con un nick, ma non mi pare che sia questo il caso. E poi...dal momento che una persona è reale sia che si iscriva con il nick, che con il nome...perchè scegliere di mettere il nick? A me pare più una moda, che una scelta dettata da motivazioni valide.
Questo non è un pub, è internet, è una "bacheca" che può essere letta da milioni di persone, ogni parola resta scolpita quì per sempre ed è accessibile a chiunque, quindi il nick per me, anche in un posto come questo, è una scelta di privacy. Non mi piace usare il nome su internet, tu puoi avere idee diverse e le rispetto, tu metti anche la tua foto ad esempio, io invece sono molto attenta a queste cose: reale e virtuale per me devono restare separati. Se si intrecciano, per scelta mia, ovviamente abbandono il nick e passo al nome, ma per me questo "intreccio" è cosa abbastanza rara.
Questo luogo è una sorta di diario a volte, di luogo per sfogarsi, nessuno deve leggere il mio diario, ti faccio un banale esempio: tempest ha una giornataccia e si lamenta a raffica del suo fidanzato dicendo cose che magari non pensa...ma tempest è arrabbiata, se il "fidanzato" accende il pc capita sul forum legge "tempest" non legge il nome ed è meno incuriosito dal post, quindi il nick protegge la privacy più del nome, forse poco di più, ma comunque un po' di più del nome. Questa è la spiegazione "logica" del perchè usare un nick, c'è poi il fatto che a me, semplicemente, piace usarlo, che mi piace sceglierlo, così come mi piace scegliere l'avatar.
Spero di essermi spiegata...
ciao :)

Ospite

Re: il valore del nickname

Messaggio da Ospite » 18/01/2010, 12:23

catia ha scritto:[...]




Ciao Tempest,
io non ho ben chiara una cosa...Che senso ha, per es., iscriversi ad un forum come questo (si presume che stiamo cercando amici, giusto?), se poi cominciamo con il mettere un nick? Non credo che tu in un pub, al cinema, in discoteca, ecc. se qualcuno ti si presenta tu gli risponda " Tempest, piacere mio"...o si? :O
Probabilmente ci sono situazioni in cui è più comodo 'presentarsi' con un nick, ma non mi pare che sia questo il caso. E poi...dal momento che una persona è reale sia che si iscriva con il nick, che con il nome...perchè scegliere di mettere il nick? A me pare più una moda, che una scelta dettata da motivazioni valide.
penso che tu scherzi, vero?
quante foto e nomi vedi in giro qui?
io ho un nome particolare, odio che lo si scriva sui forum, non voglio essere rintracciata (e guarda che capita. in questo forum io ho riconosciuto una persona che conosco dal vero).
è uno spazio MIO e mi scoccia anche che chi mi conosce dal vivo parli di me in internet.
non ne faccio un dramma, non sono una maniaca, ma è anche questione di rispettto della volontà altrui.
allora i casi sono due
1) o si resta sul generico e si parla molto del piu' o del meno
2) o se si va sul personale (come molti utenti fanno) bisogna stare attenti.
se qulacuno scrive male della moglie vuole essere rintracciato ?
ci sono molti modi d'essere e molti motivi per cui non ci si vuole incontrare adl vivo. d'altra parte gli incontri sono rari e ci si puo' raccontare di tutto.
una piccola provocazione: perchè mister 71 fa parte solo adesso del gruppo di roma? da molto tempo frequenti il forum e mai ti ho visto partecipare all'amicizia non virtuale. quindi.....

Avatar utente
Mister71
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1649
Iscritto il: 18 marzo 2008
Età: 52

Re: il valore del nickname

Messaggio da Mister71 » 18/01/2010, 13:13

parola ha scritto:[...]


una piccola provocazione: perchè mister 71 fa parte solo adesso del gruppo di roma? da molto tempo frequenti il forum e mai ti ho visto partecipare all'amicizia non virtuale. quindi.....
Ciao...

No... nessuna provocazione, non ho particolari difficoltà a rispondere a delle domande... ;)

Io sono un essere umano come gli altri, il bello e il cattivo tempo esistono anche dentro di me, ho imparato ad usare l'ombrello,ma poi ho voluto - e parlo in generale, non limitatamente all'esperienza sul forum - togliermi la curiosità di vedere se la pioggia fosse meno dannosa di quanto le mie paure potessero suggerirmi. Dunque ho chiuso l'ombrello quando stava ancora piovendo.

Io non ho detto che uno debba "buttarsi", ho invece detto che la permanenza oltremisura davanti allo schermo può essere un modo per darla vinta a tutto quello che mantiene lo status quo dentro di noi. Io ho osservato, ma poi ho spento il computer e sono andato ad incontrare gli altri iscritti di Roma. Molti mesi fa, mi comportai allo stesso modo senza pubblicità e clamore, e l'esperienza fu del tutto diversa...

Inoltre, le persone che oggi costituiscono il gruppo di Roma non erano iscritte quando già c'ero io, a parte la nostra moderatrice, quindi io ho dovuto anche "aspettare"...
La permanenza davanti ad un monitor dovrebbe essere temporanea, fatte salve tutte le precauzioni... Se uno si rende conto che ci sono le giuste condizioni obiettive ma continua a rimandare preferendo la calda sicurezza della scrivania su cui si trova il monitor, allora deve fermarsi un attimo e porsi qualche domanda.

A voler essere più concreti:

io sono in contatto con persone che vivono anche molto distanti da Roma. Non so se e quando potremo incontrarci. Ci sono persone che vivono nella mia città, e c'è anche qualcuno che non è troppo distante da casa mia: ora, perché dovrei continuare a stare in contatto con loro tramite la tastiera, a tempo indeterminato? Che senso ha?
Dopo un periodo di "osservazione", perché dovrei ancora stare davanti al monitor? Se la risposta ha a che vedere con le limitazioni del mio mondo interiore, allora quella è la direzione in cui devo lavorare. Se non lo faccio, quelle limitazioni avranno vinto.

Ciao...

Avatar utente
arietina76
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 5827
Iscritto il: 15 luglio 2009
Età: 48

Re: il valore del nickname

Messaggio da arietina76 » 18/01/2010, 13:26

Mister71 ha scritto:[...]



Ciao...

No... nessuna provocazione, non ho particolari difficoltà a rispondere a delle domande... ;)

Io sono un essere umano come gli altri, il bello e il cattivo tempo esistono anche dentro di me, ho imparato ad usare l'ombrello,ma poi ho voluto - e parlo in generale, non limitatamente all'esperienza sul forum - togliermi la curiosità di vedere se la pioggia fosse meno dannosa di quanto le mie paure potessero suggerirmi. Dunque ho chiuso l'ombrello quando stava ancora piovendo.
Io non ho detto che uno debba "buttarsi", ho invece detto che la permanenza oltremisura davanti allo schermo può essere un modo per darla vinta a tutto quello che mantiene lo status quo dentro di noi. Io ho osservato, ma poi ho spento il computer e sono andato ad incontrare gli altri iscritti di Roma. Molti mesi fa, mi comportai allo stesso modo senza pubblicità e clamore, e l'esperienza fu del tutto diversa...

Inoltre, le persone che oggi costituiscono il gruppo di Roma non erano iscritte quando già c'ero io, a parte la nostra moderatrice, quindi io ho dovuto anche "aspettare"...
La permanenza davanti ad un monitor dovrebbe essere temporanea, fatte salve tutte le precauzioni... Se uno si rende conto che ci sono le giuste condizioni obiettive ma continua a rimandare preferendo la calda sicurezza della scrivania su cui si trova il monitor, allora deve fermarsi un attimo e porsi qualche domanda.

A voler essere più concreti:

io sono in contatto con persone che vivono anche molto distanti da Roma. Non so se e quando potremo incontrarci. Ci sono persone che vivono nella mia città, e c'è anche qualcuno che non è troppo distante da casa mia: ora, perché dovrei continuare a stare in contatto con loro tramite la tastiera, a tempo indeterminato? Che senso ha?
Dopo un periodo di "osservazione", perché dovrei ancora stare davanti al monitor? Se la risposta ha a che vedere con le limitazioni del mio mondo interiore, allora quella è la direzione in cui devo lavorare. Se non lo faccio, quelle limitazioni avranno vinto.
Ciao...
davvero bella la metafora dell'ombrello.... :D
così come ho trovato molto bella l'ultima parte dell'intervento di mister71: fa riflettere.... ;)

Avatar utente
Eliosbm71
Nuovo Amico
Nuovo Amico
Messaggi: 313
Iscritto il: 11 dicembre 2009
Età: 52

Re: il valore del nickname

Messaggio da Eliosbm71 » 18/01/2010, 14:34

Mister71 ha scritto:[...]



Ciao...

No... nessuna provocazione, non ho particolari difficoltà a rispondere a delle domande... ;)

Io sono un essere umano come gli altri, il bello e il cattivo tempo esistono anche dentro di me, ho imparato ad usare l'ombrello,ma poi ho voluto - e parlo in generale, non limitatamente all'esperienza sul forum - togliermi la curiosità di vedere se la pioggia fosse meno dannosa di quanto le mie paure potessero suggerirmi. Dunque ho chiuso l'ombrello quando stava ancora piovendo.

Io non ho detto che uno debba "buttarsi", ho invece detto che la permanenza oltremisura davanti allo schermo può essere un modo per darla vinta a tutto quello che mantiene lo status quo dentro di noi. Io ho osservato, ma poi ho spento il computer e sono andato ad incontrare gli altri iscritti di Roma. Molti mesi fa, mi comportai allo stesso modo senza pubblicità e clamore, e l'esperienza fu del tutto diversa...

Inoltre, le persone che oggi costituiscono il gruppo di Roma non erano iscritte quando già c'ero io, a parte la nostra moderatrice, quindi io ho dovuto anche "aspettare"...
La permanenza davanti ad un monitor dovrebbe essere temporanea, fatte salve tutte le precauzioni... Se uno si rende conto che ci sono le giuste condizioni obiettive ma continua a rimandare preferendo la calda sicurezza della scrivania su cui si trova il monitor, allora deve fermarsi un attimo e porsi qualche domanda.

A voler essere più concreti:

io sono in contatto con persone che vivono anche molto distanti da Roma. Non so se e quando potremo incontrarci. Ci sono persone che vivono nella mia città, e c'è anche qualcuno che non è troppo distante da casa mia: ora, perché dovrei continuare a stare in contatto con loro tramite la tastiera, a tempo indeterminato? Che senso ha?
Dopo un periodo di "osservazione", perché dovrei ancora stare davanti al monitor? Se la risposta ha a che vedere con le limitazioni del mio mondo interiore, allora quella è la direzione in cui devo lavorare. Se non lo faccio, quelle limitazioni avranno vinto.

Ciao...
Ciao Mister71
La penso esattamente come te, pero' le osservazioni di tempest pongono un quesito molto interessante: perche' impedire a una persona di crearsi un mondo nuovo, dove non e' conosciuta e quindi puo' vedere e capire veremente chi e', lontano dai condizionamenti della vita reale, o crearsi un angolo di paradiso dove rinfrancarsi e ricaricarsi per la vita reale? forse ho estremizzato il concetto, ma spero tu abbia capito quello che voglio dire.
un abbraccio.
Ho un sogno: Essere amato per quello che sono e amare quanto vorrei essere amato.

Massimiliano

Avatar utente
Mister71
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1649
Iscritto il: 18 marzo 2008
Età: 52

Re: il valore del nickname

Messaggio da Mister71 » 18/01/2010, 14:57

Eliosbm71 ha scritto:[...]



Ciao Mister71
La penso esattamente come te, pero' le osservazioni di tempest pongono un quesito molto interessante: perche' impedire a una persona di crearsi un mondo nuovo, dove non e' conosciuta e quindi puo' vedere e capire veremente chi e', lontano dai condizionamenti della vita reale, o crearsi un angolo di paradiso dove rinfrancarsi e ricaricarsi per la vita reale? forse ho estremizzato il concetto, ma spero tu abbia capito quello che voglio dire.
un abbraccio.

Ciao...

Perché se vuoi capire veramente chi sei (certamente non solo attraverso questo) e quale è il tuo impatto sugli altri (e viceversa) devi frequentare persone in carne ed ossa.
Quell' angolo di paradiso è una copertura che serve a far rimanere certi problemi inaffrontati, e se uno continua a preferirlo nonostante la presenza di condizioni favorevoli, mi viene da pensare che l'esistenza di qualche problema sia abbastanza probabile. Certamente ognuno è libero di seguire la propria strada, ma credo che porsi delle domande accostando un attimo a lato non faccia mai male...

Guardiamo la cosa ribaltando il punto di vista: tu conosci una persona non troppo distante da te, dopo un periodo ragionevolmente lungo proponi di incontrarsi e questa persona ti dice "No, preferisco continuare ad avere a che fare con te attraverso la tastiera, pure se mi abiti a dieci km di distanza!"...
Ora, una reazione di questo genere, che tipo di sensazioni ti procura? Cosa proporresti a questa persona, oppure cosa continueresti a proporle, oltre ad un differimento dell'incontro?

L'utilizzo delle tecnologie deve affiancare una esistenza naturale, non sostituirla, non prendere il suo posto come si fa con un arto biomeccanico senza che quello "vero" si sia rotto. Può essere una cosa temporanea, ma non più di questo.

E' bello crearsi un mondo nuovo, scrollando di dosso condizionamenti, paure, immagini di noi stessi non più aggiornate, ma non come se fosse un videogioco (materia che io conosco bene, fra l'altro...), ma nel mondo reale. Un reale che non ci piace deve essere sostituito da un altro reale più gratificante, anche attraverso il ricorso al virtuale, ma solo come mezzo...

Ciao...

Ospite

Re: il valore del nickname

Messaggio da Ospite » 18/01/2010, 15:44

Mister71 ha scritto:[...]



. Dunque ho chiuso l'ombrello quando stava ancora piovendo.

Io non ho detto che uno debba "buttarsi",
Se la risposta ha a che vedere con le limitazioni del mio mondo interiore, allora quella è la direzione in cui devo lavorare. Se non lo faccio, quelle limitazioni avranno vinto.

Ciao...
mah io ho fatto lo stesso e non mi sembra un atto d'eroismo. io sono una anche che si butta, molto piu' di te!
vedo che hai aggiunto un se.....
giusto!
pero' scusami che coraggio ci vuole adire il proprio nome e lavoro in una città grande come roma o milano?
nessuno ti conosce, nessuno sa bene di te, tu non ahi mai parlato delle tue questioni personali (come me) in forum. quindi incontrarsi è anche facile, poi si vedrà.
penso che sia difficile raccontare tutto di se' in un forum e poi mostarsi nudi davanti a gente che non conosci (perchè , come dici tu, c'è una forte dofferenza tra il virtuale e reale).
iora vado . devo lavorare !

Avatar utente
bluver
MailAmico
MailAmico
Messaggi: 848
Iscritto il: 20 luglio 2009
Età: 56

Re: il valore del nickname

Messaggio da bluver » 18/01/2010, 15:54

Mister71 ha scritto:[...]




Ciao...

......

L'utilizzo delle tecnologie deve affiancare una esistenza naturale, non sostituirla, non prendere il suo posto come si fa con un arto biomeccanico senza che quello "vero" si sia rotto. Può essere una cosa temporanea, ma non più di questo.

E' bello crearsi un mondo nuovo, scrollando di dosso condizionamenti, paure, immagini di noi stessi non più aggiornate, ma non come se fosse un videogioco (materia che io conosco bene, fra l'altro...), ma nel mondo reale. Un reale che non ci piace deve essere sostituito da un altro reale più gratificante, anche attraverso il ricorso al virtuale, ma solo come mezzo...

Ciao...
ciao!
sono d'accordo con te e in particolare mi è piaciuto il riferimento a un reale sostituito da un reale più gratificante....

io vedo nel virtuale un mezzo importante, uno strumento utile e con finalità molto diverse

Ma proprio per questo si possono fare considerazioni varie sul nick o sull'uso del proprio nome

mi trovo infatti molto d'acordo con quanto detto da tempest in risposta a catia e relativamente a una "bacheca" che può essere letta da milioni di persone (lo riporto io perchè non so quotare più contributi in una sola risposta)

Questo stesso forum per esempio è si frequentato da persone in cerca di amicizia, ma letto da chiunque acceda a internet. Anche nella realtà non a tutti diciamo tutto di noi, la conoscenza reciproca procede per passi. E con questo non intendo dire che siamo falsi o ci costruiamo identità diverse, semplicemente dico che a volte le finalità con cui le persone utilizzano ciò che sanno degli altri possono essere le più disparate e non sempre legittime.

Io tanto per tornare al topic su internet compaio in alcuni siti con nome e cognome (per motivi professionali o simili) ma in tal caso le informazioni sono decisamente filtrate (ripeto non false ma si mimitano ad aspetti concreti e formali, in base alla finalità del sito stesso)
Se frequento un forum a scopo amicizia o una chat utilizzo un nick che mi rispecchi in qualche modo e contemporaneamente tuteli la mia privacy.
Come già detto non escludo il passaggio a un contatto reale, per cui non cerco una maschera dietro cui nasconere una seconda identità) ma di certo non è scontato che decida di incintrare chiunque acceda al forum o alla chat. In fondo, anche utilizzando l'esempiol del pub, non tutti quelli che incontrimao diventano tutti nostri amici, non a tutti quelli che conosciamo diamo i nostri dati completi e diciamo tutto di noi al primo incontro.

Spero di essere riuscita a scpiegarmi e non sembri che sia una sostenitrice delle false identità e della finzione!

Ospite

Re: il valore del nickname

Messaggio da Ospite » 18/01/2010, 17:01

tempest ha scritto:Questo non è un pub, è internet, è una "bacheca" che può essere letta da milioni di persone, ogni parola resta scolpita quì per sempre ed è accessibile a chiunque, quindi il nick per me, anche in un posto come questo, è una scelta di privacy. Non mi piace usare il nome su internet, tu puoi avere idee diverse e le rispetto, tu metti anche la tua foto ad esempio, io invece sono molto attenta a queste cose: reale e virtuale per me devono restare separati. Se si intrecciano, per scelta mia, ovviamente abbandono il nick e passo al nome, ma per me questo "intreccio" è cosa abbastanza rara.
Questo luogo è una sorta di diario a volte, di luogo per sfogarsi, nessuno deve leggere il mio diario, ti faccio un banale esempio: tempest ha una giornataccia e si lamenta a raffica del suo fidanzato dicendo cose che magari non pensa...ma tempest è arrabbiata, se il "fidanzato" accende il pc capita sul forum legge "tempest" non legge il nome ed è meno incuriosito dal post, quindi il nick protegge la privacy più del nome, forse poco di più, ma comunque un po' di più del nome. Questa è la spiegazione "logica" del perchè usare un nick, c'è poi il fatto che a me, semplicemente, piace usarlo, che mi piace sceglierlo, così come mi piace scegliere l'avatar.
Spero di essermi spiegata...
ciao :)
Condivido tutto!

Ogniuno e' qui per le proprie ragioni, come libero di decidere/scegliere come, cosa o quanto impostare nel proprio profilo. Mi sembra giusto ricordare che, non stiamo solo parlando di privacy ma anche di safety. Una misura di sicurezza, deve esserci e poi, nemmeno gli amministratori o i moderatori del Forum (come il creatore/i di Mailamici) hanno il proprio nome/cognome etc, accessibile al pubblico perche' dovrei averlo io? (perdona Andy, era solo per dare un esempio...)

Ritornando alla domanda del Topic: il mio nick l'ho scelto perche' volevo qualche cosa di diverso, di originale senza troppi numeretti noiosi appiccicati al nome, tutto qui. Poi che dire, io personalmente (come ogni essere vivente daltronde) mi sono sempre ritenuta una persona affabile...;) Condivido anche quanto scritto da parola, anch'io come lei ho un nome particolare. La ragione per essermi iscritta qui (e mi sembra di averlo scrisso da qualche parte in un Topic) e' stata per dare a me stessa la possibilita' di confrontarmi in lingua italiana con persone italiane.

La lingua inglese la parlo e la scrivo regolarmente ogni giorno, il mio e' piu' che altro il timore di "dimenticarmi" una lingua bellissima. Basta leggermi per poter capire la confusione grammaticale che riesco a suscitare. L'accento italiano oramai e' inesistente, un tempo le battute in dialetto riuscivo a farle, ora e' letteralmente un disastro. Trovo sia anche davvero molto istruttivo leggere i diversi tipi di concetti, di idee ed esperienze, magari del tutto diverse dalle mie. Suscita un certo senso di ispirazione "if you will" un modo collettivo e diverso di vedere le cose cui magari prima non ero riuscita a vedere o contemplare da sola.

Se l'incontro in persona con alcune persone di questo Forum avvenisse, bene, altrimenti pazienza: non me ne farei un problema, e certamente non mi fermerebbe a volere rimanere qui, poiche' come scrisse una volta ether (e condivido)...

..."di questo posto ci si affeziona"

Avatar utente
elfo26
Baby Amico
Baby Amico
Messaggi: 229
Iscritto il: 25 aprile 2009
Età: 40

Re: il valore del nickname

Messaggio da elfo26 » 18/01/2010, 18:11

Eliosbm71 ha scritto:Buona sera a tutti.
Voi che valore date al nickname che usate nei social network? lo considerate solo un biglietto d'ingresso da disfarsi subito o una vera identita' alternativa? chiaramente sto usando gli estremi.
Personalmente penso che il nick mi serva solo per definirmi uno spazio all'interno del social network, ma poi desidero che si conosca la realta' di me.
il mio nick non è casuale! è determinato dai miei gusti su personaggi fantastici e leggendari in particolare gli elfi appunto! ;)

julianus_83

Re: il valore del nickname

Messaggio da julianus_83 » 18/01/2010, 19:03

catia ha scritto:[...]



I nickname...x me non hanno senso...vedi il mio!!!...è davvero il mio nome e non ritengo di aver bisogno di un nickname, io sono io...punto e basta :D
condivido appieno ;)

-Fra79-


Messaggio da -Fra79- » 18/01/2010, 20:03

per questo forum ho deciso di usare -Fra79-, cioè le prime tre lettere del mio nome (Francesco) e la mia data di nascita.
E' la prima volta che faccio questa scelta, nella vita e su altri "lidi" on line sono Rosco79, cioè il soprannome che mi hanno dato i miei compagni ai tempi in cui giocavo a pallanuoto (ovviamente il soprannome è senza 79)

Ospite


Messaggio da Ospite » 19/01/2010, 8:52

-Fra79- ha scritto:per questo forum ho deciso di usare -Fra79-, cioè le prime tre lettere del mio nome (Francesco) e la mia data di nascita.
E' la prima volta che faccio questa scelta, nella vita e su altri "lidi" on line sono Rosco79, cioè il soprannome che mi hanno dato i miei compagni ai tempi in cui giocavo a pallanuoto (ovviamente il soprannome è senza 79)
io continuo a non capirvi :rolleyes: : quanti julianus (giulio, giuliano, giuseppe...) o fra (francesco, franco.....) ci sono al mondo ??????
cosa dicono di voi questi che sono poi nic ?
scusate, ma affabile viene dal maryland, ha foto, ha RACCONTATO MOLTO DI SE'(come feci io in passato, ma è tutto cancellato).
fha parlato di fatti concreti, vissuti, PRECISI.
non è piu' riconoscibile di quasi tutti quelli che hanno scritto in questo topic?

Avatar utente
catia
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1946
Iscritto il: 21 ottobre 2006
Età: 62

Re: il valore del nickname

Messaggio da catia » 19/01/2010, 9:04

tempest ha scritto:[...]

... ti faccio un banale esempio: tempest ha una giornataccia e si lamenta a raffica del suo fidanzato dicendo cose che magari non pensa...ma tempest è arrabbiata, se il "fidanzato" accende il pc capita sul forum legge "tempest" non legge il nome ed è meno incuriosito dal post, quindi il nick protegge la privacy più del nome, forse poco di più, ma comunque un po' di più del nome. Questa è la spiegazione "logica" del perchè usare un nick, c'è poi il fatto che a me, semplicemente, piace usarlo, che mi piace sceglierlo, così come mi piace scegliere l'avatar.
Spero di essermi spiegata...
ciao :)
Ciao Tempest,
è evidente che abbiamo caratteri e modi di vedere e vivere, completamente diversi (fin qui ci sono arrivata :D ) ...perchè quando Catia ha una giornataccia e si lamenta del suo fidanzato...beh, il primo a saperlo è proprio il fidanzato e non il forum. Se ci sono delle cose di lui, che non mi vanno bene, credo che sia meglio parlarne con lui, prima e magari dopo sfogarmi sul forum, semmai. Dire cose che non si pensa... :thinking: ...può capitare, ma credo che di fondo un problemino, anche piccolo, ci sia, quindi per me la miglior cosa è sempre parlarne con il diretto interessato.
Comunque ho capito che ti piace usare il nick e l' avatar e ovviamente rispetto la tua scelta, ci mancherebbe! ;)

Avatar utente
catia
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1946
Iscritto il: 21 ottobre 2006
Età: 62

Re: il valore del nickname

Messaggio da catia » 19/01/2010, 9:29

parola ha scritto:[...]


penso che tu scherzi, vero?
quante foto e nomi vedi in giro qui?
io ho un nome particolare, odio che lo si scriva sui forum, non voglio essere rintracciata (e guarda che capita. in questo forum io ho riconosciuto una persona che conosco dal vero).
è uno spazio MIO e mi scoccia anche che chi mi conosce dal vivo parli di me in internet.
non ne faccio un dramma, non sono una maniaca, ma è anche questione di rispettto della volontà altrui.
allora i casi sono due
1) o si resta sul generico e si parla molto del piu' o del meno
2) o se si va sul personale (come molti utenti fanno) bisogna stare attenti.
se qulacuno scrive male della moglie vuole essere rintracciato ?
ci sono molti modi d'essere e molti motivi per cui non ci si vuole incontrare adl vivo. d'altra parte gli incontri sono rari e ci si puo' raccontare di tutto.
una piccola provocazione: perchè mister 71 fa parte solo adesso del gruppo di roma? da molto tempo frequenti il forum e mai ti ho visto partecipare all'amicizia non virtuale. quindi.....
Ciao Parola,
no, non scherzo...potrei dire la stessa cosa di te (che scherzi, ma non vedo perchè lo dovresti fare).
Di foto e nomi, qui in giro ne vodo pochi (tranne quella del mitico Merlino...che a dirla tutta è molto meglio "dal vero" :D ).
Se tu non vuoi essere rintracciata ok, ma...ciò non significa che gli altri non possano mettere sia il proprio nome che la propria foto. Mi pare più giusto rispettare le scelte di tutti, senza per questo scandalizzarmi nel trovare persone che non la pensano come me, per i più svariati motivi.

Se qualcuno scrive male della moglie...mi chiedo "perchè lo sta facendo", poichè, come ho detto a Tempest, se ho dei problemi con il partner il primo a saperli è proprio lui.

Mmmm...ma...la provocazione è rivolta a Mister o a me?

Avatar utente
Mister71
MailAmicissimo
MailAmicissimo
Messaggi: 1649
Iscritto il: 18 marzo 2008
Età: 52

Re: il valore del nickname

Messaggio da Mister71 » 19/01/2010, 12:34

catia ha scritto:[...]





Mmmm...ma...la provocazione è rivolta a Mister o a me?

Ciao...

Vorrei aggiungere una cosa, che poi non è molto diversa dalle opinioni già scritte...

Non bisogna perdere di vista il reale. E' questa la parolina magica... Il resto sono considerazioni che si dipartono dal binomio "reale-virtuale"...
Dovremmo cercare di mantenere una consapevolezza di fondo, anche minima, di quale sia la differenza tra ciò che è reale e ciò che non lo è.

Se io mi impegno a fondo a "costruire" con dovizia di particolari un mio personale mondo online, devo sforzarmi di porre a me stesso una domanda: perché lo sto facendo?
Se mi accorgo che lo spazio del virtuale nella mia vita si è allargato al punto da diventare maggioritario rispetto alla vita "reale", anche qui devo o dovrei chiedermi cosa sto facendo e perché. Se preferisco stare alla tastiera invece di stare davanti ad un caffè a guardare negli occhi la persona che ho conosciuto on line, devo chiedermi il perché.
Se non altro, devo anche spingere me stesso ad ipotizzare - anche solo questo - che quegli occhi possano essere bellissimi, e io potrei non accorgermene mai... :sun:

Se vogliamo mettere da parte eventuali quanto piacevoli incontri "affascinanti" - diciamo così - resta il fatto che comunque si perde qualcosa, si omette la realtà di quella persona, e si sostituisce una parte di questa realtà con pensieri, supposizioni, desideri e paure...

Il computer usato per conoscere persone dovrebbe essere visto come un ponte per raggiungere una terra sulla quale non abbiamo ancora camminato, magari l'abbiamo desiderata e chissà quante volte vista da lontano, pure nei nostri sogni ad occhi aperti...

Se però si comincia a camminare e poi si preferisce fermarsi sul ponte, allora almeno è il caso di chiedersi il perché...

Ciao...

Avatar utente
arietina76
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 5827
Iscritto il: 15 luglio 2009
Età: 48

Re: il valore del nickname

Messaggio da arietina76 » 19/01/2010, 13:13

Mister71 ha scritto:[...]




Ciao...

Vorrei aggiungere una cosa, che poi non è molto diversa dalle opinioni già scritte...

Non bisogna perdere di vista il reale. E' questa la parolina magica... Il resto sono considerazioni che si dipartono dal binomio "reale-virtuale"...
Dovremmo cercare di mantenere una consapevolezza di fondo, anche minima, di quale sia la differenza tra ciò che è reale e ciò che non lo è.

Se io mi impegno a fondo a "costruire" con dovizia di particolari un mio personale mondo online, devo sforzarmi di porre a me stesso una domanda: perché lo sto facendo?
Se mi accorgo che lo spazio del virtuale nella mia vita si è allargato al punto da diventare maggioritario rispetto alla vita "reale", anche qui devo o dovrei chiedermi cosa sto facendo e perché. Se preferisco stare alla tastiera invece di stare davanti ad un caffè a guardare negli occhi la persona che ho conosciuto on line, devo chiedermi il perché.
Se non altro, devo anche spingere me stesso ad ipotizzare - anche solo questo - che quegli occhi possano essere bellissimi, e io potrei non accorgermene mai... :sun:

Se vogliamo mettere da parte eventuali quanto piacevoli incontri "affascinanti" - diciamo così - resta il fatto che comunque si perde qualcosa, si omette la realtà di quella persona, e si sostituisce una parte di questa realtà con pensieri, supposizioni, desideri e paure...

Il computer usato per conoscere persone dovrebbe essere visto come un ponte per raggiungere una terra sulla quale non abbiamo ancora camminato, magari l'abbiamo desiderata e chissà quante volte vista da lontano, pure nei nostri sogni ad occhi aperti...

Se però si comincia a camminare e poi si preferisce fermarsi sul ponte, allora almeno è il caso di chiedersi il perché...

Ciao...
davvero belle le parole usate da mister71: fanno riflettere, e rendono pienamente l'idea.....
credo che il nostro mister, in un'altra vita, sia stato un poeta.... ;)

Ospite

Re: il valore del nickname

Messaggio da Ospite » 19/01/2010, 13:36

catia ha scritto:[...]



Ciao Parola,
no, non scherzo...potrei dire la stessa cosa di te (che scherzi, ma non vedo perchè lo dovresti fare).
Di foto e nomi, qui in giro ne vodo pochi (tranne quella del mitico Merlino...che a dirla tutta è molto meglio "dal vero" :D ).
Se tu non vuoi essere rintracciata ok, ma...ciò non significa che gli altri non possano mettere sia il proprio nome che la propria foto. Mi pare più giusto rispettare le scelte di tutti, senza per questo scandalizzarmi nel trovare persone che non la pensano come me, per i più svariati motivi.

Se qualcuno scrive male della moglie...mi chiedo "perchè lo sta facendo", poichè, come ho detto a Tempest, se ho dei problemi con il partner il primo a saperli è proprio lui.

Mmmm...ma...la provocazione è rivolta a Mister o a me?
non mi scandalizzo, la proviocazione e la sorpresa è la vostra.
MAI ho detto qualcosa sulla tua foto o altro (rileggi pure). tra l'altro merlino non è riconoscibile dalla foto.
Tu, pero', dici di me cose che non sai : tutti sanno il mio nome (ma SCELGO a chi dirlo, perchè è parte di me). ho conosciuto MOLTISSIMA gente dal vivo.
non giudico pero' ne' il pensiero ne' il VISSUTO altrui.
perche' la gente parla dell'intimo nel forum? perchè il forum SERVE a questo. come ci si fa a conoscersi ? parlando del tempo?o di filosofia?
NON è una bacheca, se non nell'apposita parte, come dice sempre l'ideatore. perchè non parlano direttamente col marito? i motivi sono tanti, non siamo ragazzine, li conosciamo tutti. ;)
p.s: la provocazione è rivolta a mr. 71, tranquilla :DD
il fatto che una persona sia riuscito , dopo tempo, a fare qualcosa (che magari altri già hanno fatto ) non rende gli altri degli irrisolti !

Ospite

Re: il valore del nickname

Messaggio da Ospite » 19/01/2010, 15:01

arietina76 ha scritto:...credo che il nostro mister, in un'altra vita, sia stato un poeta.... ;)
Mah...:thinking:
...leggendo, mi sembra invece di avere capito che la passione di Mister sia stata (e lo sia tuttora) nel campo psicanalitico.

Avatar utente
tropicsnow
UltraAmico
UltraAmico
Messaggi: 4405
Iscritto il: 05 aprile 2009
Sesso:

Re: il valore del nickname

Messaggio da tropicsnow » 19/01/2010, 16:25

affabile ha scritto:[...]



Mah...:thinking:
...leggendo, mi sembra invece di avere capito che la passione di Mister sia stata (e lo sia tuttora) nel campo psicanalitico.
certo. credo però che arietina si riferisse alla bellezza delle sue parole e abbia usato una metafora per esprimerla... ;)