Il virtuale, tempio dell'autocompiacimento

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senzaorario
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Re: Il virtuale, tempio dell'autocompiacimento

Messaggio da senzaorario » 02/10/2007, 18:48

Verdearancio ha scritto:[...]



Secondo me, come accade nel "mondo reale", anche in quello "virtuale" chi cerca conferme attraverso il compiacimento per i proprio scritti è in quel momento solo piu' bisognoso e/o insicuro. Aldilà dell autocompiacimento, dell' egoismo e/o narcisismo intravedo tristezza e insoddisfazione ...e c'è chi, gira e rigira, tra una ricerca di conferme e l' altra, cerca qualcuno di cui innamorarsi...ergo (spesso e volentieri): cerca sesso..ops forse sono andata fuori tema.. ;)
quoto la prima parte del tuo discorso. Poi probabilmente fuori tema ci sei andata davvero :O
la realtà non ha bisogno di essere verosimile, perchè è vera.
L.Pirandello

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catia
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Re: Il virtuale, tempio dell'autocompiacimento

Messaggio da catia » 02/10/2007, 19:19

OK. A questo punto non ci capisco più nulla...lo ammetto.
Cosa vuol dire..."siamo qui per confrontarci"...quando poi s'inventano cose solo per fare bella impressione?
E poi...come non pensare all'impressione che si farà, una volta che ci si incontra...a volte capita di volersi conoscere personalmente.
Come dire.....ipocriti fino all'osso?....boh?

Delucidatemi!!!...please! :D

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ruby.sunday
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Re: Il virtuale, tempio dell'autocompiacimento

Messaggio da ruby.sunday » 02/10/2007, 22:36

ISOLOTTA ha scritto:quanto il desiderio di esser fieri delle nostre parole è l' ispiratore per esempio delle risposte in un forum o in una chat? quanto di ciò che scriviamo è rivolto davvero all'altro e quanto ha per destinatario noi stessi?
Non c'è autocompiacimento anche nel mondo reale? Mai vista una donna bella che sa di essere bella e se la tira alla grande? Mai visto un riccone con la sua auto che sa di far colpo? E un palestrato che si esibisce, o una col seno rifatto che... come dice la Parietti... "dopo tutto quello che ho spesso che faccio non le faccio vedere?"??

Qui però viviamo di parole, di discorsi, di pensieri. Personalmente non sento di dover dimostrare niente a nessuno e scrivo quel che sento di scrivere nella più assoluta libertà. Però sono d'accordo che qui è più facile nascondersi e apparire diversi, con un look nuovo.

Nel mondo reale dico sempre che una persona può mascherarsi... ma tempo tre giorni e finisce col diventare esattamente ciò che è. Quando frequenti una persona alla fine la comprendi.

Nel virtuale può non essere così. Su un forum come questo, però, potrebbero giocare a mascherarsi soprattutto quei tipi che mirano a incontrare e a rimorchiare, sfigati o detestabili nel reale... si fingono diversi... ma chi partecipa a questo forum per il piacere di rapportarsi e di discutere non so che scopo possa avere a crearsi un'immagine differente...
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tempest
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Re: Il virtuale, tempio dell'autocompiacimento

Messaggio da tempest » 02/10/2007, 22:40

ISOLOTTA ha scritto:quanto il desiderio di esser fieri delle nostre parole è l' ispiratore per esempio delle risposte in un forum o in una chat?
Mah...le risposte che do sui forum vengono dal cuore, possono essere un consiglio serio, una battuta veloce, un semplice saluto...ma sono spontane, le do per il piacere di darle, per essere utile se posso, per divertirmi, per passare il tempo...ma per autompiacimento direi di no.

C'è meno spontaneità nel linguaggio, questo lo ammetto, ma l'attenzione al linguaggio è una delle cose che più mi piace in un forum, e ciò che per me distingue il forum dalla chat o dagli sms.

quanto di ciò che scriviamo è rivolto davvero all'altro e quanto ha per destinatario noi stessi?
Ah sicuramente il forum è anche uno sfogo, quindi il destinatario possiamo essere anche noi stessi, a volte è come se ragionassimo a voce alta, oppure come se tenessimo un diario...altre volte, la maggior parte delle volte, è un semplice conversare e scambiare opinioni.

Spero di avere capito il senso del topic :? mah..

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ruby.sunday
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Re: Il virtuale, tempio dell'autocompiacimento

Messaggio da ruby.sunday » 02/10/2007, 22:52

tempest ha scritto:[...]

C'è meno spontaneità nel linguaggio, questo lo ammetto, ma l'attenzione al linguaggio è una delle cose che più mi piace in un forum, e ciò che per me distingue il forum dalla chat o dagli sms...
Su questo sono d'accordo. Scrivere bene e badare che sia ben comprensibile, con un buon italiano, togliendo possibilmente errori di digitazione, più che un autocelebrarsi lo considero una forma di rispetto per chi legge.
In effetti il forum dà il tempo di riflettere su ciò che si scrive. Non è una chat e pertanto anch'io non approvo molto gli interventi arruffoni e anche chi usa spesso intervenire con due parole a mo' di chat senza dire niente di significativo (forse per incrementare il numero di presenze?).
"Tutto ciò su cui si riflette troppo diventa un problema"

lupone66

Re: Il virtuale, tempio dell'autocompiacimento

Messaggio da lupone66 » 05/10/2007, 0:33

Io penso che nel momento stesso in cui scriviamo ci sia autocompiacimento,amplificato poi dalla lettura del post definitivo.

lupone66.

marisetta

Re: Il virtuale, tempio dell'autocompiacimento

Messaggio da marisetta » 05/10/2007, 11:01

lupone66 ha scritto:Io penso che nel momento stesso in cui scriviamo ci sia autocompiacimento,amplificato poi dalla lettura del post definitivo.

lupone66.

qualche volta puo' succedere,mica sempre.
si cerca di comunicare e lo si fa nel modo piu' semplice ed efficace possibile,per quanto mi riguarda.
oh quanto darei per poter messaggiare ancora col ragazzo che mi ha stregata!dicolpo era come se avessi anch'io la sua eta'.non me li sentivo lgi anni e non mi era mai successso.
trovo ingiusto che "la vita"mi abbia tolto questa piccola ma per me grandissima gioia"non facevo male a nessuno.
poteva lasciarmelaa.poteva lasciarmelo.anche qualora si fosse fidanzato,noi avremmo potuto continuare a chiacchierare.nulla sarebbe cambiato.
ma non so se mi capite,in un altro forum hanno subito pensato tutto il male possibile.maliziosi. :(

Ospite


Messaggio da Ospite » 05/10/2007, 12:11

Ammetto che quando scrivo ho un mio stile, come dicevo nel precedente post, piuttosto formale e attento. Scrivo di getto solo quando sono sola ed ho bisogno di sfogarmi con la scrittura. Quando mi relaziono con gli altri, in un contesto virtuale almeno, cerco di essere attenta ad usare una forma senza errori attraverso l'uso di un linguaggio appropriato. Una forma di autocompiacimento? Una questione di forma mentis secondo me dal momento che per carattere mantengo le cose che mi appartengono sul piano dell'ordine: la mia casa è ordinata, la mia scrivania è ordinata, il mio archivio è ordinato, io cerco di essere ordinata ecc.. ecc...
Quando scrivo su un forum sono attenta a ciò che scrivo perchè mi metto nei panni di chi mi deve leggere e mi deve capire, sapersi esprimere è alla base di una corretta comunicazione.

E' un mio cruccio purtroppo: quando scrivo a volte ho la sensazione di non saper comunicare esattamente il mio pensiero perchè la scrittura e il suo stile dà facilmente adito a letture diverse perchè ciò che condiziona è l'atteggiamento e l'umore di chi legge.

Scindo poi il contesto scritto da quello verbale: il contesto verbale è per sua natura più spontaneo perchè arricchito dalla gestualità, il mezzo scritto è più asettico ed ha bisogno della forma per poter dare enfasi a ciò che viene detto.

Ci sono poi persone che sanno scrivere molto bene, per la forma dei periodi e per la terminologia usata riguardo ad un concetto che vuole esprimere. Dipende dall'abitudine che si ha a scrivere, dal lavoro che si fa e dalla creatività e in questo non credo che ci sia falsità.

La falsità e quindi la costruzione del personaggio sta nel contenuto perchè questo prescinde dalla forma. ;)

marisetta


Messaggio da marisetta » 05/10/2007, 12:26

Lady Morgana ha scritto:Ammetto che quando scrivo ho un mio stile, come dicevo nel precedente post, piuttosto formale e attento. Scrivo di getto solo quando sono sola ed ho bisogno di sfogarmi con la scrittura. Quando mi relaziono con gli altri, in un contesto virtuale almeno, cerco di essere attenta ad usare una forma senza errori attraverso l'uso di un linguaggio appropriato. Una forma di autocompiacimento? Una questione di forma mentis secondo me dal momento che per carattere mantengo le cose che mi appartengono sul piano dell'ordine: la mia casa è ordinata, la mia scrivania è ordinata, il mio archivio è ordinato, io cerco di essere ordinata ecc.. ecc...
Quando scrivo su un forum sono attenta a ciò che scrivo perchè mi metto nei panni di chi mi deve leggere e mi deve capire, sapersi esprimere è alla base di una corretta comunicazione.

E' un mio cruccio purtroppo: quando scrivo a volte ho la sensazione di non saper comunicare esattamente il mio pensiero perchè la scrittura e il suo stile dà facilmente adito a letture diverse perchè ciò che condiziona è l'atteggiamento e l'umore di chi legge.

Scindo poi il contesto scritto da quello verbale: il contesto verbale è per sua natura più spontaneo perchè arricchito dalla gestualità, il mezzo scritto è più asettico ed ha bisogno della forma per poter dare enfasi a ciò che viene detto.

Ci sono poi persone che sanno scrivere molto bene, per la forma dei periodi e per la terminologia usata riguardo ad un concetto che vuole esprimere. Dipende dall'abitudine che si ha a scrivere, dal lavoro che si fa e dalla creatività e in questo non credo che ci sia falsità.

La falsità e quindi la costruzione del personaggio sta nel contenuto perchè questo prescinde dalla forma. ;)
beh sei tu che scegli di scrivere forbito,di che ti fai cruccio allora?se ti piace cosi',fai bene a scrivere cosi'.
l'unica legge che io riconosco nello scrivere è quella della grammatica,poi tutto va bene.
l'ordine?gran bella cosa,vediamo di non diventarne schiavi,sarebbe un peccato.

Ospite


Messaggio da Ospite » 05/10/2007, 13:00

marisetta ha scritto:[...]
beh sei tu che scegli di scrivere forbito,di che ti fai cruccio allora?se ti piace cosi',fai bene a scrivere cosi'.
l'unica legge che io riconosco nello scrivere è quella della grammatica,poi tutto va bene.
l'ordine?gran bella cosa,vediamo di non diventarne schiavi,sarebbe un peccato.
Non volevo alludere al fatto di scrivere in maniera forbita (troppa grazia.. :D :D), volevo dire che ho un certo stile acquisito per abitudine che a volte mi sta stretto perchè sà di rigidità e di tecnicismo che talvolta è fuori luogo. Questo è il mio cruccio: ciò che non comunico attraverso questo stile è il calore, mi sembra arido e nella vita non sono una persona di questo tipo. In realtà quando di discorre e ci si confronta bisogna comunicare anche il lato umano, il calore umano e io non credo di riuscire in questo intento. Ahimè...

marisetta


Messaggio da marisetta » 05/10/2007, 13:13

Lady Morgana ha scritto:[...]



Non volevo alludere al fatto di scrivere in maniera forbita (troppa grazia.. :D :D), volevo dire che ho un certo stile acquisito per abitudine che a volte mi sta stretto perchè sà di rigidità e di tecnicismo che talvolta è fuori luogo. Questo è il mio cruccio: ciò che non comunico attraverso questo stile è il calore, mi sembra arido e nella vita non sono una persona di questo tipo. In realtà quando di discorre e ci si confronta bisogna comunicare anche il lato umano, il calore umano e io non credo di riuscire in questo intento. Ahimè...
non so,non vorrei mettermi a sindacare,sono l'ultima arrivata poi...me ne guarderei bene.
ma ho conosciuto un ragazzo che fa il poeta,di belle ma proprio belle poesie e non c'è una sola parola di troppo in quelle poesie,
ed è per questo che son tanto belle.
poi ne ho conosciuto un altro,studente di filosofia,quindi molto piu'narciso,le sue poesie sono pure belle,ma mancano di qualcosa,secondo me,che sicuramente acquistera' con gli anni.
ma loro appunto creano arte,fanno poesia.o ci provano.
qui si dovrebbe secondo me far altre cose,esporre un problema,un dispiacere e vedere di trovare negli altri le medesime pene e se sono riusciti a farcela e come.e dare qualche consiglio ,poi uno lo potra' accettare o meno,
il bello scrivere sinceramente lo cercherei altrove.