Chi non legge può scrivere?

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Chi non legge può scrivere?

Messaggio da TheEmptyFlow » 10/02/2007, 12:18

Volevo sentire il vostro parere..

Io scrivo di tanto in tanto (devo dire proprio tanto) qualche raccontino che ogni tanto mi esce fuori (pochi) e lo ammetto :? ritengo che i risultati non siano scarsissimi e che io non faccia eccessivamente schifo a scrivere..
Da più piccolo leggevo qualche libro, poi solo quelli che mi assegnavano per compito a scuola e tutte le volte erano belle esperienze che mi sono rimaste impresse, ma sostanzialmente non ho mai letto tanto. Mi veniva sempre voglia di scriverne uno io e ogni tanto ci tentavo, ma poi per pigrizia o per "mancanza di presunzione" ho sempre lasciato tutto alle radici...

Nell'ormai lontano 2001 :rolleyes: mi era venuta un'idea per un libro di narrativa che volevo scrivere, nel 2004 l'ho cominciato :? e l'ho abbandonato... Qualche mese fa avevo intenzione di riprenderlo, ho corretto qualche errore del mio primo e unico capitolo, ho cercato di migliorarlo, ma poi non sono mai andato avanti. Ora avrei deciso di tentare ancora di proseguire, ma i limiti sono sempre quelli: mancanza di tempo, pigrizia, ambienti "ispiratori" (solitudine :rolleyes: ) e soprattutto la domanda "ma posso scrivere un libro?". Conosco poco di come si scrive un libro, ho tante belle idee ed intenzioni, ma non so se uno che non legge possa realmente avere le "basi" per scrivere una cosa del genere...

Voi cheddite?
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ruby.sunday
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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da ruby.sunday » 10/02/2007, 12:38

TheEmptyFlow ha scritto:Volevo sentire il vostro parere..

Io scrivo di tanto in tanto (devo dire proprio tanto) qualche raccontino che ogni tanto mi esce fuori (pochi) e lo ammetto :? ritengo che i risultati non siano scarsissimi e che io non faccia eccessivamente schifo a scrivere..
Da più piccolo leggevo qualche libro, poi solo quelli che mi assegnavano per compito a scuola e tutte le volte erano belle esperienze che mi sono rimaste impresse, ma sostanzialmente non ho mai letto tanto. Mi veniva sempre voglia di scriverne uno io e ogni tanto ci tentavo, ma poi per pigrizia o per "mancanza di presunzione" ho sempre lasciato tutto alle radici...

Nell'ormai lontano 2001 :rolleyes: mi era venuta un'idea per un libro di narrativa che volevo scrivere, nel 2004 l'ho cominciato :? e l'ho abbandonato... Qualche mese fa avevo intenzione di riprenderlo, ho corretto qualche errore del mio primo e unico capitolo, ho cercato di migliorarlo, ma poi non sono mai andato avanti. Ora avrei deciso di tentare ancora di proseguire, ma i limiti sono sempre quelli: mancanza di tempo, pigrizia e soprattutto la domanda "ma posso scrivere un libro?". Conosco poco di come si scrive un libro, non so se uno che non legge può avere le "basi" per scrivere...

Voi cheddite?
Scrivere un libro è un po' il sogno di tanti, ma è pure un impegno epico. E sono pochi quelli che alla fine ci riescono. Innanzitutto occorre vagliare lo scopo. Lo scrivi per te stesso, per pubblicarlo o per condividerlo con una ristretta cerchia? E poi quello che scrivi: autobiografia, una specie di diario romanzato, o proprio un romanzo che non ha nulla a che vedere con te stesso? quest'ultima cosa è assai più impegnativa...

Ma tu chiedi: si può scrivere se non leggi? Penso di sì, ma il rischio di non avere tecnica, non avere schemi, non avere punti di riferimento è altissimo: il rischio è appunto quello di abbandonare in fretta il progetto e di scoraggiarsi. Quello di vedere che il lavoro che sta uscendo fuori è piuttosto scarso.

Secondo me dovresti comunque leggere libri, in maniera anche critica, per carpire i segreti dello scrittore, la capacità di attendere e non dire tutto subito e di saper accrescere le attese del lettore, di descrivere con poche pennellate personaggi e ambienti e caratterizzazioni, di coinvolgere davvero.

Poi secondo me dovresti partire con racconti brevi (magari puoi fare un libro di racconti brevi). Racconti di un tre - quattro pagine e così testi un po' le tue possibilità, prima di partire di colpo su un progetto grande e non di facile attuazione...

Ovviamente quel che ti scrivo è solo un mio parere... non ti arrendere...
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Eckhart
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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da Eckhart » 10/02/2007, 13:50

ruby.sunday ha scritto:[...]



Scrivere un libro è un po' il sogno di tanti, ma è pure un impegno epico. E sono pochi quelli che alla fine ci riescono. Innanzitutto occorre vagliare lo scopo. Lo scrivi per te stesso, per pubblicarlo o per condividerlo con una ristretta cerchia? E poi quello che scrivi: autobiografia, una specie di diario romanzato, o proprio un romanzo che non ha nulla a che vedere con te stesso? quest'ultima cosa è assai più impegnativa...

Ma tu chiedi: si può scrivere se non leggi? Penso di sì, ma il rischio di non avere tecnica, non avere schemi, non avere punti di riferimento è altissimo: il rischio è appunto quello di abbandonare in fretta il progetto e di scoraggiarsi. Quello di vedere che il lavoro che sta uscendo fuori è piuttosto scarso.

Secondo me dovresti comunque leggere libri, in maniera anche critica, per carpire i segreti dello scrittore, la capacità di attendere e non dire tutto subito e di saper accrescere le attese del lettore, di descrivere con poche pennellate personaggi e ambienti e caratterizzazioni, di coinvolgere davvero.

Poi secondo me dovresti partire con racconti brevi (magari puoi fare un libro di racconti brevi). Racconti di un tre - quattro pagine e così testi un po' le tue possibilità, prima di partire di colpo su un progetto grande e non di facile attuazione...

Ovviamente quel che ti scrivo è solo un mio parere... non ti arrendere...
Sono d’accordo.

Io ho una strana perversione che spesso mi porta a leggere tutto quello che scrivono le persone che frequento (non è una minaccia, Empty, tranquillo! :D Ma è comunque una proposta ;) ).

Ebbene, mi capita quasi sempre di apprezzare gli scritti di chi legge molto (forse anche perché io leggo relativamente poco, soprattutto in narrativa).

Al contrario, gli scritti dei non lettori li trovo quasi sempre “acerbi”: interessanti come strumento per capire un po’ di piu’ i loro autori (che è poi il vero oggetto della mia perversione), magari rivelatori di una sensibilità che posso solo invidiare, ma sempre privi di quel po’ di “tecnica” e di spessore letterario che secondo me sono richiesti per la pubblicazione.

Ovviamente non posso generalizzare una mia (limitatissima) esperienza.

E, in ogni caso, penso che la passione per la scrittura sia comunque da coltivare, anche perché ha mille valenze, a prescindere dal tipo e dall’ampiezza della circolazione dello scritto.

Poi vale sempre il proverbio: se son rose fioriranno. ;)
è tempo che amando ci liberiamo dell'amato restando frementi; come la freccia, che è tesa alla corda, raccolta nello scatto, per essere oltre e più di se stessa (R.M. Rilke)

Pink Hair

Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da Pink Hair » 12/02/2007, 12:12

TheEmptyFlow ha scritto:Volevo sentire il vostro parere..

Io scrivo di tanto in tanto (devo dire proprio tanto) qualche raccontino che ogni tanto mi esce fuori (pochi) e lo ammetto :? ritengo che i risultati non siano scarsissimi e che io non faccia eccessivamente schifo a scrivere..
Da più piccolo leggevo qualche libro, poi solo quelli che mi assegnavano per compito a scuola e tutte le volte erano belle esperienze che mi sono rimaste impresse, ma sostanzialmente non ho mai letto tanto. Mi veniva sempre voglia di scriverne uno io e ogni tanto ci tentavo, ma poi per pigrizia o per "mancanza di presunzione" ho sempre lasciato tutto alle radici...

Nell'ormai lontano 2001 :rolleyes: mi era venuta un'idea per un libro di narrativa che volevo scrivere, nel 2004 l'ho cominciato :? e l'ho abbandonato... Qualche mese fa avevo intenzione di riprenderlo, ho corretto qualche errore del mio primo e unico capitolo, ho cercato di migliorarlo, ma poi non sono mai andato avanti. Ora avrei deciso di tentare ancora di proseguire, ma i limiti sono sempre quelli: mancanza di tempo, pigrizia, ambienti "ispiratori" (solitudine :rolleyes: ) e soprattutto la domanda "ma posso scrivere un libro?". Conosco poco di come si scrive un libro, ho tante belle idee ed intenzioni, ma non so se uno che non legge possa realmente avere le "basi" per scrivere una cosa del genere...

Voi cheddite?
Secondo me scrivere e leggere sono le due facce della stessa medaglia... dire che ti piace scrivere ma non ti piace leggere? è come uno che cucina ma non gli piace il cibo, o uno che suona jazz ma non lo ascolta, o uno che vuole fare il regista ma di cinema sa poco o niente...penso che le due cose siano strettamente collegate...non è impossibile ma per come la vedo io è una carenza..
hai mai provato a scrivere versi e a dare un'occhiata alle poesie che ci sono in giro? Partire da quello forse è più semplice perchè la poesia è più istintiva e immediata, credo.

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ruby.sunday
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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da ruby.sunday » 12/02/2007, 14:28

Pink Hair ha scritto:[...]



Secondo me scrivere e leggere sono le due facce della stessa medaglia... dire che ti piace scrivere ma non ti piace leggere? è come uno che cucina ma non gli piace il cibo, o uno che suona jazz ma non lo ascolta, o uno che vuole fare il regista ma di cinema sa poco o niente...penso che le due cose siano strettamente collegate...non è impossibile ma per come la vedo io è una carenza...
Sembra di leggere una parafrasi del testo "Lo scrutatore non votante" di Samuele Bersani.
Sono d'accordo con te Pink Hair.
E se anche tu scrivessi e tutti hanno voglia come te di scrivere e non di leggere... perché scrivere?
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Pink Hair

Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da Pink Hair » 12/02/2007, 14:40

ruby.sunday ha scritto:[...]



Sembra di leggere una parafrasi del testo "Lo scrutatore non votante" di Samuele Bersani.
Sono d'accordo con te Pink Hair.
E se anche tu scrivessi e tutti hanno voglia come te di scrivere e non di leggere... perché scrivere?
Sì è vero, ma l'ho fatto non volendo anche se il testo di quella canzone mi piace molto..
Infatti noto con dispiacere che i buoni libri stanno commercialmente perdendo colpi, soppiantati da libri sui reality o da melissa p...
Per buoni libri intendo i libri seri, scritti in modo serio e non con intento commerciale.
Credo che siano tantissime le persone che scrivono ma che non leggono, e anche quelle che vogliono pubblicare ma non ci riescono.

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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da TheEmptyFlow » 12/02/2007, 23:38

ruby.sunday ha scritto:[...]
E se anche tu scrivessi e tutti hanno voglia come te di scrivere e non di leggere... perché scrivere?
Ritieni che tutti scrivano solo per essere letti?
Trovo sarebbe parecchio triste....
Secondo me scrivere e leggere sono le due facce della stessa medaglia... dire che ti piace scrivere ma non ti piace leggere? è come uno che cucina ma non gli piace il cibo, o uno che suona jazz ma non lo ascolta, o uno che vuole fare il regista ma di cinema sa poco o niente...penso che le due cose siano strettamente collegate...non è impossibile ma per come la vedo io è una carenza...
hai mai provato a scrivere versi e a dare un'occhiata alle poesie che ci sono in giro? Partire da quello forse è più semplice perchè la poesia è più istintiva e immediata, credo.

Non la vedo così. Scrivere ti da una cosa, leggere un'altra...sono due cose diverse. Certo è una carenza, non lo metto in dubbio, come dicevano i primi due, viene a mancare la tecnica..ma di tecnica mi importa poco finchè scrivo per me stesso e finchè sono io solo a dovermi comprendere. Posso non leggere perchè non ho tempo, perchè non mi trovo a riempire i miei spazi mentali leggendo, ma posso voler scrivere solo per dar spazio a ciò che c'è nella mia mente.
Per le poesie invece trovo che sia l'opposto, non credo siano più istintive, anzi, faccio molta fatica ad imbrigliare i miei pensieri nella forma della poesia, trovo più semplice scrivere racconti o prose...al contrario le poesie preferisco leggerle.
Sicuramente non c'è nulla di strano in uno a cui piace scrivere e non leggere...(altrimenti non avrei detto che è così :rolleyes: ). Il tuo può essere al massimo un discorso di "cultura", ma la cultura non ha niente a che vedere con ciò con cui ci piace esprimerci. Senza contare che tu hai parlato di uno che cucina (cuoco), di uno che suona jazz (musicista) e di un regista.....io non sono uno scrittore...
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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da Pink Hair » 13/02/2007, 3:07

TheEmptyFlow ha scritto:

finchè scrivo per me stesso e finchè sono io solo a dovermi comprendere. Posso non leggere perchè non ho tempo, perchè non mi trovo a riempire i miei spazi mentali leggendo, ma posso voler scrivere solo per dar spazio a ciò che c'è nella mia mente.. Senza contare che tu hai parlato di uno che cucina (cuoco), di uno che suona jazz (musicista) e di un regista.....io non sono uno scrittore...
Se sei solo tu a dovreti comprendere, non sentirai il bisogno di scrivere un racconto,ma probabilmente una sorta di diario, e senza un pubblico che lo legga. Per quanto riguarda la frase "non mi trovo a riempire i miei spazi mentali leggendo" è purtroppo una frase che considero tristissima, e che fa parte dell'universo mentale di tantissime persone adesso, che non leggono.
Io sarò sempre pro-lettura perchè aiuta a formare il carattere, e non tanto a riempire lo spazio mentale che già c'è , quanto a crearne di nuovo.
E' come costruire nuove stanze in una casa da ampliare. Per essere chiara.
Inoltre: un conto è essere scrittore di professione, un altro è scrivere e basta, ma fino a prova contraria uno che si accinga a "scrivere" è perchè in cuor suo pensa di avere qualcosa in comune con gli "scrittori": il bisogno di scrivere.
Così come la sola tecnica non porta in alto senza passione, la passione non porta in alto senza tecnica.
E scrivere senza leggere non credo possa aiutare ad esprimere se stessi fino in fondo, inoltre funziona a circolo chiuso, perchè si è poco aperti verso gli scritti degli altri. Un universo a se stante, insomma.

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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da TheEmptyFlow » 13/02/2007, 20:44

Pink Hair ha scritto:[...]



Se sei solo tu a dovreti comprendere, non sentirai il bisogno di scrivere un racconto,ma probabilmente una sorta di diario, e senza un pubblico che lo legga. Per quanto riguarda la frase "non mi trovo a riempire i miei spazi mentali leggendo" è purtroppo una frase che considero tristissima, e che fa parte dell'universo mentale di tantissime persone adesso, che non leggono.
Io sarò sempre pro-lettura perchè aiuta a formare il carattere, e non tanto a riempire lo spazio mentale che già c'è , quanto a crearne di nuovo.
E' come costruire nuove stanze in una casa da ampliare. Per essere chiara.
Inoltre: un conto è essere scrittore di professione, un altro è scrivere e basta, ma fino a prova contraria uno che si accinga a "scrivere" è perchè in cuor suo pensa di avere qualcosa in comune con gli "scrittori": il bisogno di scrivere.
Così come la sola tecnica non porta in alto senza passione, la passione non porta in alto senza tecnica.
E scrivere senza leggere non credo possa aiutare ad esprimere se stessi fino in fondo, inoltre funziona a circolo chiuso, perchè si è poco aperti verso gli scritti degli altri. Un universo a se stante, insomma.
Addirittura... -_-
Diari ne scrivo quanti ne voglio, ma riporto mondi già esistenti. Scrivere un racconto o un libro mi da modo di creare un mondo mio in cui le cose vanno come voglio io nelle forme e nelle emozioni che fuori di me non vanno. Non mi serve che qualcuno lo legga, sto scrivendo per me...
Per quanto riguarda la frase tristissima, è una considerazione un tantino prevenuta, non conosci nulla di me, nulla del mio modo di pensare e del mio universo mentale e forse non immagini nemmeno in quanti modi si possano riempire gli spazi mentali al di fuori della lettura, non certo solo leggendo. Anzi, per certi versi può diventare limitativo..
Comprensibile che tu sia pro-lettura, non è disprezzabile, ma mi sembra che tu ne faccia un qualcosa per cui guardare i "non-lettori" dall'alto verso il basso.
E' evidente che stiamo parlando ancora di due modi di pensare differenti dalle frasi che scrivi: La passione non porta in alto senza tecnica, ma chi ha mai detto di voler andare "alto"? Può darsi che la mia statura mi stia bene. Scrivere senza leggere permette senza dubbio di esprimere se stessi, non è necessario essere aperti verso gli scritti degli altri quando si riesce a cogliere "gli altri" non solo attraverso la lettura e li si elabora poi attraverso la scrittura.
Per il resto la scrittura, o sicuramente la mia, è assolutamente un universo a se stante e DEVE essere così. E' il mio mondo quello che esprimo, il mio modo di vederlo, il resto lo leggo da fuori..
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ipazia


Messaggio da ipazia » 14/02/2007, 13:02

Sono assolutamente d'accordo con Pink. E' ovvio che chi non ama leggere non trovi nulla di male in questo o non ne veda il danno. Ma il danno c'è. Dalla lettura si impara sempre, non è solo esercizio di stile, nei libri ci sono i concetti e i pensieri di milioni di persone vissute prima di noi. Nei libri c'è il riassunto del pensiero umano.
Per sapere la matematica nel 2000 bisogna stidiare quello che altri hanno capito prima di noi perchè sarebbe impossibile ripartire sempre dal 2+2, non si andrebbe avanti. Per le "cose" umane vale lo stesso. Non leggere vuol dire partire da zero nei ragionamenti e nelle esperienze. Da questo punto di vista, a parità di condizioni, chi legge è ovvio che guardi dall'alto in basso chi non lo fa. Senza troppa falsa modestia... :shy:

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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da big55 » 14/02/2007, 16:04

TheEmptyFlow ha scritto:Volevo sentire il vostro parere..

Io scrivo di tanto in tanto (devo dire proprio tanto) qualche raccontino che ogni tanto mi esce fuori (pochi) e lo ammetto :? ritengo che i risultati non siano scarsissimi e che io non faccia eccessivamente schifo a scrivere..
Da più piccolo leggevo qualche libro, poi solo quelli che mi assegnavano per compito a scuola e tutte le volte erano belle esperienze che mi sono rimaste impresse, ma sostanzialmente non ho mai letto tanto. Mi veniva sempre voglia di scriverne uno io e ogni tanto ci tentavo, ma poi per pigrizia o per "mancanza di presunzione" ho sempre lasciato tutto alle radici...

Nell'ormai lontano 2001 :rolleyes: mi era venuta un'idea per un libro di narrativa che volevo scrivere, nel 2004 l'ho cominciato :? e l'ho abbandonato... Qualche mese fa avevo intenzione di riprenderlo, ho corretto qualche errore del mio primo e unico capitolo, ho cercato di migliorarlo, ma poi non sono mai andato avanti. Ora avrei deciso di tentare ancora di proseguire, ma i limiti sono sempre quelli: mancanza di tempo, pigrizia, ambienti "ispiratori" (solitudine :rolleyes: ) e soprattutto la domanda "ma posso scrivere un libro?". Conosco poco di come si scrive un libro, ho tante belle idee ed intenzioni, ma non so se uno che non legge possa realmente avere le "basi" per scrivere una cosa del genere...

Voi cheddite?
Ciao: Vuoi sapere una cosa? Io quel libro invece l'ho scritto. Non sono uno scrittore e non me ne frega niente. E' vero, ero in un momento particolare quando l'ho scritto e credo ispirato. Non ci crederai, me lo hanno pubblicato ed ora è in Libreria. Sono pazzo? Sììììì. Anche perchè mi accingo a scriverne altri due, uno dei quali talmente paradossale che solo un matto come me poteva immaginarlo. Dài, coraggio! Finisci quel tuo libro. Ciao, Big

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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da ruby.sunday » 14/02/2007, 23:13

big55 ha scritto:[...]



Ciao: Vuoi sapere una cosa? Io quel libro invece l'ho scritto. Non sono uno scrittore e non me ne frega niente. E' vero, ero in un momento particolare quando l'ho scritto e credo ispirato. Non ci crederai, me lo hanno pubblicato ed ora è in Libreria. Sono pazzo? Sììììì. Anche perchè mi accingo a scriverne altri due, uno dei quali talmente paradossale che solo un matto come me poteva immaginarlo. Dài, coraggio! Finisci quel tuo libro. Ciao, Big
Il tuo è sicuramente un caso isolato, se ne parli a "Gente" o a "Oggi" potrebbero venire a intervistarti. E' come uno che vince al superenalotto.
Sono s'accordo comunque con te nell'incoraggiare a non demordere, a continuare a vivere il sogno. E, comunque, visto che poi lui scrive per se stesso... può scrivere davvero qualsiasi cosa gli passi per la testa e che abbia senso per lui. E allora sì, certo, che importa lo stile, la trama, la grammatica, la logica, la sintassi e tutto quello che potrebbe servire? L'importante è che lui ci si ritrovi... è come quando uno canta per sé stesso: che importa il testo o essere intonati? Mica c'è un pubblico o una giuria! Basta che piaccia a noi stessi...
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Messaggio da TheEmptyFlow » 14/02/2007, 23:17

ipazia ha scritto:Sono assolutamente d'accordo con Pink. E' ovvio che chi non ama leggere non trovi nulla di male in questo o non ne veda il danno. Ma il danno c'è. Dalla lettura si impara sempre, non è solo esercizio di stile, nei libri ci sono i concetti e i pensieri di milioni di persone vissute prima di noi. Nei libri c'è il riassunto del pensiero umano.
Per sapere la matematica nel 2000 bisogna stidiare quello che altri hanno capito prima di noi perchè sarebbe impossibile ripartire sempre dal 2+2, non si andrebbe avanti. Per le "cose" umane vale lo stesso. Non leggere vuol dire partire da zero nei ragionamenti e nelle esperienze. Da questo punto di vista, a parità di condizioni, chi legge è ovvio che guardi dall'alto in basso chi non lo fa. Senza troppa falsa modestia... :shy:
La matematica la si impara solo dai libri, le cose "umane" no, le cose umane esistono anche fuori e le si imparano certo più che dai libri se le si sanno osservare.. Mi vuoi dire che chi non legge parte da zero nei ragionamenti e nelle esperienze? Sarebbe molto triste e "senza troppa falsa modestia" ritengo di essere a tutt'altro stato che allo zero nonostante non sia un accanito lettore.
Io ho letto, so cosa significa, so quanto può dare e non ho detto che non amo leggere, ho detto solo che non lo faccio spesso..ma non ti cambia il cervello, non ti devia la vita, ti espande il pensiero, questo non lo nego, ma mai in maniera estrema quanto descrivete e sicuramente non a tal punto da rendere tutte le persone che leggono superiori ad altre che leggono meno. Non è assolutamente falsa modestia, è presunzione.
ruby ha scritto:Il tuo è sicuramente un caso isolato, se ne parli a "Gente" o a "Oggi" potrebbero venire a intervistarti. E' come uno che vince al superenalotto.
Quel "sicuramente" è decisamente improprio. Conosco un sacco di persone che hanno sempre scritto con ottimi risultati e letto poco, non la vedo come una cosa così eccezionale...e non sarei nemmeno così sicuro della mia sgrammaticità, mancanza di logica, di trama e di sintassi. Ma mi chiedo come mai chi legge così tanto non si azzarda a scrivere? Loro che almeno sono unici nel loro potere.. :O
big ha scritto:Ciao: Vuoi sapere una cosa? Io quel libro invece l'ho scritto. Non sono uno scrittore e non me ne frega niente. E' vero, ero in un momento particolare quando l'ho scritto e credo ispirato. Non ci crederai, me lo hanno pubblicato ed ora è in Libreria. Sono pazzo? Sììììì. Anche perchè mi accingo a scriverne altri due, uno dei quali talmente paradossale che solo un matto come me poteva immaginarlo. Dài, coraggio! Finisci quel tuo libro. Ciao, Big
Congratulazioni ;)
Non sei pazzo. Hai fatto ciò che ti piaceva fare e a quanto pare ci sei riuscito bene. Io tenterò di finire il mio.. Grazie ;)
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ipazia


Messaggio da ipazia » 15/02/2007, 11:36

"La matematica la si impara solo dai libri..."

"...non a tal punto da rendere tutte le persone che leggono superiori ad altre che leggono meno. Non è assolutamente falsa modestia, è presunzione."

Mi dispiace, ma la prima affermazione è errata. La matematica nasce dall'osservazione della natura, ma fa niente...

Il mio discorso non voleva essere in nessun modo offensivo. Lungi da me ritenere che leggere o in generale sapere renda più intelligenti. Quel che intendevo dire è che la conoscenza offre strumenti per arrivare a capire di più. Tutto qui. Se prendiamo due gemelli iin tutto identici, uno lo mettiamo a coglier bacche nella giungla e l'altro lo mandiamo ad Oxford a prendersi due lauree, probabilmente il livello di intelligenza potenziale rimarrebbe identico, ma il primo gemello avrebbe in quel modo gli strumenti per far venir fuori il suo genio, l'altro probabilmente no.

Per quanto riguarda scrivere, certo che si può fare, si può fare tutto basta che non si danneggi il prossimo. Ma se dici di voler scrivere per te stesso probabilmente è perchè c'è un bisogno di comunicare, no? Se stessi su di un'isola deserta con la sicurezza che mai nessuno leggerà il tuo lavoro...avresti ??? voglia di scrivere?

Comunque credo che sia una bella cosa, e se andrai avanti hai già un sacco di compratori!!... ;)

Pink Hair


Messaggio da Pink Hair » 15/02/2007, 12:40

ipazia ha scritto:"La matematica la si impara solo dai libri..."

"...non a tal punto da rendere tutte le persone che leggono superiori ad altre che leggono meno. Non è assolutamente falsa modestia, è presunzione."

Mi dispiace, ma la prima affermazione è errata. La matematica nasce dall'osservazione della natura, ma fa niente...

Il mio discorso non voleva essere in nessun modo offensivo. Lungi da me ritenere che leggere o in generale sapere renda più intelligenti. Quel che intendevo dire è che la conoscenza offre strumenti per arrivare a capire di più. Tutto qui. Se prendiamo due gemelli iin tutto identici, uno lo mettiamo a coglier bacche nella giungla e l'altro lo mandiamo ad Oxford a prendersi due lauree, probabilmente il livello di intelligenza potenziale rimarrebbe identico, ma il primo gemello avrebbe in quel modo gli strumenti per far venir fuori il suo genio, l'altro probabilmente no.

Per quanto riguarda scrivere, certo che si può fare, si può fare tutto basta che non si danneggi il prossimo. Ma se dici di voler scrivere per te stesso probabilmente è perchè c'è un bisogno di comunicare, no? Se stessi su di un'isola deserta con la sicurezza che mai nessuno leggerà il tuo lavoro...avresti ??? voglia di scrivere?

Comunque credo che sia una bella cosa, e se andrai avanti hai già un sacco di compratori!!... ;)

Quoto. Io non ho detto che è impossibile, ma ho detto che se uno non legge secondo me gli mancherà sempre qualcosa.

Quello che vuoi scrivere tu, puoi anche scriverlo per te stesso, ma ho più la sensazione che in fondo desideri essere letto, anche perchè non avresti postato questo topic.
Sembra che tu l'abbia postato più per ricevere incoraggiamenti e consensi che non per sentire le opinioni anche discordanti, delle altre persone che la pensano come me.

Io leggo molto, e scrivo anche molto.

E' chiaro che guarderò sempre "dall'alto in basso", una persona che non legge, non in senso dispregiativo, ma come uno a cui manca qualcosa di cui invece io posso\voglio beneficiare. Il mio ragazzo per esempio non ama leggere eppure lo riempio di libri, e gli faccio leggere tutti i miei racconti.
Ripeto,non è presunzione, non si può codificare qualcosa senza decodificare, e questo è l'esatto processo scrittura-lettura. Sono due facce diverse della stessa medaglia, l'una non esiste senza l'altra.
Per riportare l'elementarissimo esempio di Ruby Sunday
,e scusate se mi ripeto, se tutti leggessero scarsamente e volessero scrivere, nessuno troverebbe lettori.

Un altro esempio: è come se tu scrivessi in questo forum ma non ti interessi più di tanto leggere le opinioni degli altri "forumisti", perchè magari non hai tempo.


Se non vuoi pubblicare e scrivi solo per te stesso...che senso ha farsi tanti problemi? Tanto la tua intenzione non è di farti leggere, no?

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Messaggio da ruby.sunday » 15/02/2007, 14:35

TheEmptyFlow ha scritto:[...]

Quel "sicuramente" è decisamente improprio. Conosco un sacco di persone che hanno sempre scritto con ottimi risultati e letto poco, non la vedo come una cosa così eccezionale...e non sarei nemmeno così sicuro della mia sgrammaticità, mancanza di logica, di trama e di sintassi. Ma mi chiedo come mai chi legge così tanto non si azzarda a scrivere? Loro che almeno sono unici nel loro potere.. :O
Va bene, EmpyFlow, in effetti concordo con l'intervento precedente: tu hai già idee tue ben radicate, la tua domanda non era una vera domanda, ma una ricerca di consensi. Se è così, io già più volte ti ho detto di non abbandonare il sogno (noi viviamo di sogni!). E a essere sincero trovo che scrivi correttamente (e devo dire che ciò non vale per un gran numero di frequentatori del forum... anche se penso che qui conti anche altro, soprattutto). Certo, scrivere un libro è ben altra faccenda...
Poi ci farai sapere e se per caso pubblicherai e avrai successo ti prometto che indosserò una maglietta con "io lo conoscevo"...
"Tutto ciò su cui si riflette troppo diventa un problema"

ermetica

Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da ermetica » 15/02/2007, 15:52

big55 ha scritto:[...]



Ciao: Vuoi sapere una cosa? Io quel libro invece l'ho scritto. Non sono uno scrittore e non me ne frega niente. E' vero, ero in un momento particolare quando l'ho scritto e credo ispirato. Non ci crederai, me lo hanno pubblicato ed ora è in Libreria. Sono pazzo? Sììììì. Anche perchè mi accingo a scriverne altri due, uno dei quali talmente paradossale che solo un matto come me poteva immaginarlo. Dài, coraggio! Finisci quel tuo libro. Ciao, Big
Ciao Big, da lettrice accanita mi piacerebbe sapere qualche cosa di più sul libro che hai scritto e che ti hanno pubblicato.
Se è stato pubblicato significa che è valido...
Mi puoi dire di quale argomento tratta e dove fosso trovarlo?

TheEmptyFlow
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Messaggio da TheEmptyFlow » 15/02/2007, 23:08

ruby.sunday ha scritto:[...]



Va bene, EmpyFlow, in effetti concordo con l'intervento precedente: tu hai già idee tue ben radicate, la tua domanda non era una vera domanda, ma una ricerca di consensi. Se è così, io già più volte ti ho detto di non abbandonare il sogno (noi viviamo di sogni!). E a essere sincero trovo che scrivi correttamente (e devo dire che ciò non vale per un gran numero di frequentatori del forum... anche se penso che qui conti anche altro, soprattutto). Certo, scrivere un libro è ben altra faccenda...
Poi ci farai sapere e se per caso pubblicherai e avrai successo ti prometto che indosserò una maglietta con "io lo conoscevo"...
Che bello -_- avevo scritto una cosa bellissima, ma il forum mi ha fatto il logout e mi ha perso tutto....grazie forum...

Non ho scritto per ricevere consensi, ma per sentire opinioni su una cosa che già sapevo di voler fare. Ho letto con interesse i primi interventi (che erano comunque "contro"), quello che non avevo previsto invece erano certi punti di vista un po' troppo generalizzanti su chi legge poco. Dopo le prime risposte il tutto si è abbassato di livello in un non troppo indiretto tono sbeffeggiante in cui viene descritto un mondo di limitati mentali che quasi con tenerezza cercano di approcciarsi alla scrittura senza saperne niente..
Per il resto continuo ancora a non riuscire a vedere troppa correlazione tra lettura e scrittura e si da ancora per scontato che si debba scrivere per essere letti... L'esempio "forum" non calza... :rolleyes: un forum è fatto apposta per scrivere domande e ricevere risposte o leggere domande e scrivere risposte. La lettura e la scrittura sono due mondi separati secondo me. Il primo tende all'apertura: ci si apre verso l'esterno, si leggono, come ha detto qualcuno, pensieri differenti, punti di vista diversi, prendendo quelli che più ci ispirano e ci assomigliano. Nel secondo ci si chiude a guscio, senza lasciare entrare nulla da fuori, creando qualcosa che racchiude solo ciò che già c'è dentro e che non dipende da nessuno.
Il punto non è che si sta utilizzando una medaglia dalle due facce, poichè non si tratta affatto di questo (sempre secondo me), il punto è semplicemente la tendenza che ha la persona. Qualcuno può aver voglia di aprirsi e poi di chiudersi, qualcun altro di chiudersi e basta. Il risultato che ne uscirà fuori sarà soltanto a livello "atmosferico", ma non intellettivo...
Still, no-one else I ever want to be...
and no-one else I intend to be...
'cause no-one else I was meant to be!


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Pink Hair


Messaggio da Pink Hair » 15/02/2007, 23:43

TheEmptyFlow ha scritto:[...]



Che bello -_- e mi ha perso tutto....grazie forum...

Non ho scritto per ricevere consensi, ma per sentire opinioni su una cosa che già sapevo di voler fare. Ho letto con interesse i primi interventi (che erano comunque "contro"), quello che non avevo previsto invece erano certi punti di vista un po' troppo generalizzanti su chi legge poco. Dopo le prime risposte il tutto si è abbassato di livello in un non troppo indiretto tono sbeffeggiante in cui viene descritto un mondo di limitati mentali che quasi con tenerezza cercano di approcciarsi alla scrittura senza saperne niente..
Per il resto continuo ancora a non riuscire a vedere troppa correlazione tra lettura e scrittura e si da ancora per scontato che si debba scrivere per essere letti... L'esempio "forum" non calza... :rolleyes: un forum è fatto apposta per scrivere domande e ricevere risposte o leggere domande e scrivere risposte. La lettura e la scrittura sono due mondi separati secondo me. Il primo tende all'apertura: ci si apre verso l'esterno, si leggono, come ha detto qualcuno, pensieri differenti, punti di vista diversi, prendendo quelli che più ci ispirano e ci assomigliano. Nel secondo ci si chiude a guscio, senza lasciare entrare nulla da fuori, creando qualcosa che racchiude solo ciò che già c'è dentro e che non dipende da nessuno.
Il punto non è che si sta utilizzando una medaglia dalle due facce, poichè non si tratta affatto di questo (sempre secondo me), il punto è semplicemente la tendenza che ha la persona. Qualcuno può aver voglia di aprirsi e poi di chiudersi, qualcun altro di chiudersi e basta. Il risultato che ne uscirà fuori sarà soltanto a livello "atmosferico", ma non intellettivo...
Se tu vuoi percepire così i nostri interventi, fai pure. Per quanto mi riguarda voglio portare avanti questa discussione perchè mi interessa molto.
Credo che il mio ragionamento sia molto elementare : se non sai leggere noi sei capace di scrivere, anche nel senso strettamente letterale del termine, scrittura e lettura sono nate insieme.E' come volersi chiedere se sia nato l'uovo prima oppure la gallina. L'esempio del forum calza, perchè si tratta di lettura e scrittura, e proprio in quanto qua dentro non esiste l'una senza l'altra, debbono essere necessariamente controbilanciate, altrimenti il forum non esisterebbe, come esempio è più che perfetto.

Inoltre non credo a chi dice "mi piace leggere ma non ho tempo" perchè quando a una persona piace fare qualcosa, anche se poco, il tempo si trova, i miei familiari lavorano tutto il giorno eppure appena tornano si fiondano sui libri perchè gli piacciono molto.
Diciamo piuttosto "non mi piace molto leggere e preferisco fare altre cose"

Ma non sarà che piuttosto ti piace pensare che sai scrivere e hai paura, leggendo di scoprire che quello che scrivi, anche per te stesso , possa essere banale?

Poi considero i libri come le porte verso dei mondi: è chiaro che una persona che non ne usufruisce non può rendersi conto, esattamente come funziona per i viaggi. Solo che un viaggio richiede soldi, un libro no , dato che può essere preso anche in biblioteca.

E poi tornando sull'argomento interno\esterno, sia la lettura sia la scrittura sono a doppio senso: di aprirsi e chiudersi in se stessi. Il perchè?Scrivere solo per se stessi,ad eccezione dei diari , non ha molto senso, perchè se nessun altro legge i racconti che scrivi, cosa li stai scrivendo a fare.. Nel momento in cui li scrivi li stai tirando fuori da te stesso ed esternando. E quando vuoi esternare qualcosa è perchè qualcuno possa vederlo. Esattamente quando parli. Una persona sana in genere non parla da sola.

Già dall'inizio del tuo post si può capire che ti interessa molto essere letto, dato che scrivi "avevo scritto una cosa bellissima, ma il forum mi ha fatto il logout ".

Ma ha ragione Ruby Sunday, se già hai le idee chiare non vedo di cosa tu debba piccarti.

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Messaggio da TheEmptyFlow » 16/02/2007, 12:29

Pink Hair ha scritto:[...]



Se tu vuoi percepire così i nostri interventi, fai pure. Per quanto mi riguarda voglio portare avanti questa discussione perchè mi interessa molto.
Credo che il mio ragionamento sia molto elementare : se non sai leggere noi sei capace di scrivere, anche nel senso strettamente letterale del termine, scrittura e lettura sono nate insieme.E' come volersi chiedere se sia nato l'uovo prima oppure la gallina. L'esempio del forum calza, perchè si tratta di lettura e scrittura, e proprio in quanto qua dentro non esiste l'una senza l'altra, debbono essere necessariamente controbilanciate, altrimenti il forum non esisterebbe, come esempio è più che perfetto.

Inoltre non credo a chi dice "mi piace leggere ma non ho tempo" perchè quando a una persona piace fare qualcosa, anche se poco, il tempo si trova, i miei familiari lavorano tutto il giorno eppure appena tornano si fiondano sui libri perchè gli piacciono molto.
Diciamo piuttosto "non mi piace molto leggere e preferisco fare altre cose"

Ma non sarà che piuttosto ti piace pensare che sai scrivere e hai paura, leggendo di scoprire che quello che scrivi, anche per te stesso , possa essere banale?

Poi considero i libri come le porte verso dei mondi: è chiaro che una persona che non ne usufruisce non può rendersi conto, esattamente come funziona per i viaggi. Solo che un viaggio richiede soldi, un libro no , dato che può essere preso anche in biblioteca.

E poi tornando sull'argomento interno\esterno, sia la lettura sia la scrittura sono a doppio senso: di aprirsi e chiudersi in se stessi. Il perchè?Scrivere solo per se stessi,ad eccezione dei diari , non ha molto senso, perchè se nessun altro legge i racconti che scrivi, cosa li stai scrivendo a fare.. Nel momento in cui li scrivi li stai tirando fuori da te stesso ed esternando. E quando vuoi esternare qualcosa è perchè qualcuno possa vederlo. Esattamente quando parli. Una persona sana in genere non parla da sola.

Già dall'inizio del tuo post si può capire che ti interessa molto essere letto, dato che scrivi "avevo scritto una cosa bellissima, ma il forum mi ha fatto il logout ".

Ma ha ragione Ruby Sunday, se già hai le idee chiare non vedo di cosa tu debba piccarti.

Mi piace leggere, l'ho detto fin da subito, ma effettivamente preferisco fare altro. Preferisco stare 3 ore davanti ad una finestra a pensare, preferisco girare per casa riflettendo sul passato, preferisco stare con me stesso senza occupare la mia mente con cose che interrompono il suo flusso..

Solitamente quando scrivo non penso a chi mi leggerà, ma penso a me stesso quando leggerò. Può darsi sia difficile da immaginare, anche se non pensavo, ma ti assicuro che scrivere per se stessi ha senso e anche tanto...probabilmente abbiamo visioni talmente diverse del mondo e della vita che non potremo mai capirci..... Esternare significa tirare fuori qualcosa, ma non significa darlo agli altri... Ho un sacco di racconti di cui nessuno conosce l'esistenza, eppure sono li solo per essere letti e riletti e per darmi i brividi tutte le volte. Se poi trovo qualche persona a cui mi va di farne leggere qualcuno allora lo faccio, non è un problema (tra parentesi, solitamente (o per il momento mai) non vengono giudicati banali), ma non è il pensiero primario. Poi non hai mai visto nessuno che parla da solo pur se sano di mente? :? Allora probabilmente sarà che non lo sono perchè io lo faccio continuamente.... :shy: :DD
Dopotutto, tornando alle radici...chi cucina, mangia ciò che ha cucinato, chi suona jazz ascolta la propria musica..

L'inizio del mio post era un imprecazione....una cosa che serviva solo per darmi un po' più di senso nel momento in cui sapevo di dover perdere tempo di nuovo dopo aver impiegato mezz ora a scrivere ciò che c'era prima....

In ogni caso non mi sono mai "piccato"... Non mi sto facendo problemi su ciò che devo fare io. Ormai era solo un ribattere a considerazioni fastidiose e prevenute.. Si può intuire il tuo pregiudizio semplicemente dal fatto che già solo per il fatto che "non leggo", ciò che scrivo diventa immediatamente banale... :?: e perchè dovrebbe poi? :rolleyes:
Per il resto, al contrario di te, ritengo questa una discussione inutile e che porta a poco, siccome stiamo dicendo sempre le stesse cose le une il contrario delle altre...
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Pink Hair


Messaggio da Pink Hair » 16/02/2007, 14:45

TheEmptyFlow ha scritto:[...]

Si può intuire il tuo pregiudizio semplicemente dal fatto che già solo per il fatto che "non leggo", ciò che scrivo diventa immediatamente banale... :?: e perchè dovrebbe poi? :rolleyes:
Per il resto, al contrario di te, ritengo questa una discussione inutile e che porta a poco, siccome stiamo dicendo sempre le stesse cose le une il contrario delle altre...

Il mio non è un pregiudizio, ma un dato di fatto, mi sembra una vera idiozia dire che scrittura e lettura sono due cose separate che non c'entrano nulla l'una con l'altra. Per quanto riguarda la banalità, la mia era solo una domanda provocatoria, non un'affermazione, naturalmente l'hai letta come pareva a te e non hai capito niente.
:D

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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da big55 » 20/02/2007, 15:57

ermetica ha scritto:[...]



Ciao Big, da lettrice accanita mi piacerebbe sapere qualche cosa di più sul libro che hai scritto e che ti hanno pubblicato.
Se è stato pubblicato significa che è valido...
Mi puoi dire di quale argomento tratta e dove fosso trovarlo?
Ciao Ermetica! Ho intitolato quel "libro" DIALOGO CON LA MORTE, e l'auto re ne risulta Anna Toniole, che è uno pseudonimo per la mia vergogna di tanta "pazzia". Ho tentato di raccontare un episodio che mi ha regalato la Vita, prendendo con ironia la presenza della Vecchia Signora con Falce. La casa Editrice, ancora più pazzi! per avere deciso di pubblicarmi, è "il Filo". Se ti vuoi male, leggilo! Un abbraccio, big

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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da Sims » 02/07/2007, 22:55

TheEmptyFlow ha scritto:Volevo sentire il vostro parere..

Io scrivo di tanto in tanto (devo dire proprio tanto) qualche raccontino che ogni tanto mi esce fuori (pochi) e lo ammetto :? ritengo che i risultati non siano scarsissimi e che io non faccia eccessivamente schifo a scrivere..
Da più piccolo leggevo qualche libro, poi solo quelli che mi assegnavano per compito a scuola e tutte le volte erano belle esperienze che mi sono rimaste impresse, ma sostanzialmente non ho mai letto tanto. Mi veniva sempre voglia di scriverne uno io e ogni tanto ci tentavo, ma poi per pigrizia o per "mancanza di presunzione" ho sempre lasciato tutto alle radici...

Nell'ormai lontano 2001 :rolleyes: mi era venuta un'idea per un libro di narrativa che volevo scrivere, nel 2004 l'ho cominciato :? e l'ho abbandonato... Qualche mese fa avevo intenzione di riprenderlo, ho corretto qualche errore del mio primo e unico capitolo, ho cercato di migliorarlo, ma poi non sono mai andato avanti. Ora avrei deciso di tentare ancora di proseguire, ma i limiti sono sempre quelli: mancanza di tempo, pigrizia, ambienti "ispiratori" (solitudine :rolleyes: ) e soprattutto la domanda "ma posso scrivere un libro?". Conosco poco di come si scrive un libro, ho tante belle idee ed intenzioni, ma non so se uno che non legge possa realmente avere le "basi" per scrivere una cosa del genere...

Voi cheddite?
Ho avuto la fortuna di leggere un tuo racconto e ne sono stata entusiasta. :D Sei la prova che si può leggere poco ed essere ugualmente scrittori, nonché sensibili, intelligenti osservatori della vita, lucidi ascoltatori del mondo. :)))

Io leggo. Posso definirmi una lettrice forte, secondo la terminologia degli editori, perché non leggo roba "commerciale". Nonostante ciò non credo di leggere molto, perché il tempo manca e non è vero che tutto è possibile quando si vuole perché le ore al giorno sono sempre solo 24. :wcrash: Vorrei che le persone a cui tengo provassero il mio stesso piacere nel leggere ma la vera idiozia credo sia riempire di libri chi non ha interesse a leggerli e credere di poter "civilizzare" i non-lettori. :-O Quello di chi legge è un punto di vista, uno dei tanti. L'esempio dei due gemelli mi sembra assurdo e parte dal presupposto che possiamo definire un laureato più intelligente di un agricoltore, ma questo sarebbe riduttivo e superficiale.
Più volte in questo topic è stato espresso il concetto che se si viene pubblicati si è dei buoni scrittori o che se si scrive lo scopo è farsi leggere... mi chiedo dove sia l'apertura mentale generata dalla lettura! La scrittura è un dono, una forma di vita che esce da noi, un passatempo, un dovere, un mezzo di sfogo, un momento di riflessione... per ognuno è qualcosa di diverso, perché generalizzare?
Forse ciò che mi spinge a scrivere questo post è aver letto toni tanto pungenti verso una persona che non si conosce e che chiede un'opinione. Io avrei usato toni meno perentori... e mi complimento con Eckhart per il suo lucido e moderato intervento.
Non mollare, T.E.F.!

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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da Eckhart » 02/07/2007, 23:13

Sims ha scritto:[...]



Ho avuto la fortuna di leggere un tuo racconto e ne sono stata entusiasta. :D Sei la prova che si può leggere poco ed essere ugualmente scrittori, nonché sensibili, intelligenti osservatori della vita, lucidi ascoltatori del mondo. :)))

Io leggo. Posso definirmi una lettrice forte, secondo la terminologia degli editori, perché non leggo roba "commerciale". Nonostante ciò non credo di leggere molto, perché il tempo manca e non è vero che tutto è possibile quando si vuole perché le ore al giorno sono sempre solo 24. :wcrash: Vorrei che le persone a cui tengo provassero il mio stesso piacere nel leggere ma la vera idiozia credo sia riempire di libri chi non ha interesse a leggerli e credere di poter "civilizzare" i non-lettori. :-O Quello di chi legge è un punto di vista, uno dei tanti. L'esempio dei due gemelli mi sembra assurdo e parte dal presupposto che possiamo definire un laureato più intelligente di un agricoltore, ma questo sarebbe riduttivo e superficiale.
Più volte in questo topic è stato espresso il concetto che se si viene pubblicati si è dei buoni scrittori o che se si scrive lo scopo è farsi leggere... mi chiedo dove sia l'apertura mentale generata dalla lettura! La scrittura è un dono, una forma di vita che esce da noi, un passatempo, un dovere, un mezzo di sfogo, un momento di riflessione... per ognuno è qualcosa di diverso, perché generalizzare?
Forse ciò che mi spinge a scrivere questo post è aver letto toni tanto pungenti verso una persona che non si conosce e che chiede un'opinione. Io avrei usato toni meno perentori... e mi complimento con Eckhart per il suo lucido e moderato intervento.
Non mollare, T.E.F.!

Sims
anche Eckhart (sempre troppo "complimentato" dal Piemonte..) ha avuto il piacere iniziatico di leggere T.E.F., e fa suo il tuo incoraggiamento ;)
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Messaggio da big55 » 03/07/2007, 12:53

Pink Hair ha scritto:[...]




Il mio non è un pregiudizio, ma un dato di fatto, mi sembra una vera idiozia dire che scrittura e lettura sono due cose separate che non c'entrano nulla l'una con l'altra. Per quanto riguarda la banalità, la mia era solo una domanda provocatoria, non un'affermazione, naturalmente l'hai letta come pareva a te e non hai capito niente.
:D
Ciao Pink Hair! Ti ho letto qui in forum con interesse. Dici cose giuste, ma secondo me insisti troppo con il teorema leggi/scrivi. Prova a riflettere su un altro concetto: scrivi come parli! Leggere, è vero, aiuta a scrivere "bene", ma forse di più aiuta il saper parlare, che non necessariamente deriva dalla tanta lettura. Saper parlare viene dall'essere estroversi, molto socializzanti e buoni ascoltatori. Secondo me, se provi a scrivere un qualcosa esattamente come lo racconteresti, sei già sulla buona strada per un buon componimento, interessante per il lettore. Ho già accennato in questo topic che io ho scritto un libro, già pubblicato, sai come è avvenuto? Sono estroverso, amo socializzare, ho fatto un mestiere che mi ha portato in giro per il mondo a parlare (bada, non solo di lavoro, ma anche dei più svariati argomenti), e questa è stata una buona scuola per imparare a parlare. Tra gli anni 92 e 93 ho lottato con una malattia subdola (indovina chi ha vinto!) e questa esperienza mi ha portato a raccontare per scritto delle cose che spingevano da dentro per uscire. Ho scritto per soddisfare questa MIA esigenza e le pagine sono rimaste lì perchè avevano adempiuto allo scopo. Dopo 10 anni qualcuno mi ha detto che leggere quello che avevo scritto poteva aiutare molte persone e mi ha convinto a pubblicare. Ti dico questo per cercare di farti capire che leggere (e saper leggere!) non è una condizione esclusiva. Abbraccio, Big

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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da TheEmptyFlow » 03/07/2007, 23:13

Sims ha scritto:[...]



Ho avuto la fortuna di leggere un tuo racconto e ne sono stata entusiasta. :D Sei la prova che si può leggere poco ed essere ugualmente scrittori, nonché sensibili, intelligenti osservatori della vita, lucidi ascoltatori del mondo. :)))

Io leggo. Posso definirmi una lettrice forte, secondo la terminologia degli editori, perché non leggo roba "commerciale". Nonostante ciò non credo di leggere molto, perché il tempo manca e non è vero che tutto è possibile quando si vuole perché le ore al giorno sono sempre solo 24. :wcrash: Vorrei che le persone a cui tengo provassero il mio stesso piacere nel leggere ma la vera idiozia credo sia riempire di libri chi non ha interesse a leggerli e credere di poter "civilizzare" i non-lettori. :-O Quello di chi legge è un punto di vista, uno dei tanti. L'esempio dei due gemelli mi sembra assurdo e parte dal presupposto che possiamo definire un laureato più intelligente di un agricoltore, ma questo sarebbe riduttivo e superficiale.
Più volte in questo topic è stato espresso il concetto che se si viene pubblicati si è dei buoni scrittori o che se si scrive lo scopo è farsi leggere... mi chiedo dove sia l'apertura mentale generata dalla lettura! La scrittura è un dono, una forma di vita che esce da noi, un passatempo, un dovere, un mezzo di sfogo, un momento di riflessione... per ognuno è qualcosa di diverso, perché generalizzare?
Forse ciò che mi spinge a scrivere questo post è aver letto toni tanto pungenti verso una persona che non si conosce e che chiede un'opinione. Io avrei usato toni meno perentori... e mi complimento con Eckhart per il suo lucido e moderato intervento.
Non mollare, T.E.F.!

Sims
Grazie :) (sorriso a bocca chiusa di stima e ringraziamento)
anche Eckhart (sempre troppo "complimentato" dal Piemonte..) ha avuto il piacere iniziatico di leggere T.E.F., e fa suo il tuo incoraggiamento
Grazie :-) mi unisco ai complimenti piemontesi, senza riferirmi a questo post in particolare...
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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da Audrey » 10/07/2007, 9:36

big55 ha scritto:[...]



Ciao Ermetica! Ho intitolato quel "libro" DIALOGO CON LA MORTE, e l'auto re ne risulta Anna Toniole, che è uno pseudonimo per la mia vergogna di tanta "pazzia". Ho tentato di raccontare un episodio che mi ha regalato la Vita, prendendo con ironia la presenza della Vecchia Signora con Falce. La casa Editrice, ancora più pazzi! per avere deciso di pubblicarmi, è "il Filo". Se ti vuoi male, leggilo! Un abbraccio, big
Ciao, sono una "neofita" e sto girando per il forum per fami una idea, anche se vaga delle varie personalità.
Non è facile, ma si capisce ugualmente parecchio da come scrive una persona, il suo carattere.
Ci piace parlare di noi e facendolo diamo segnali nascosti ma che ad un buon osservatore e ascoltatore raccontano molto.
Hai scritto un libro. Bene. Questo denota a parer mio che sei coraggioso.
Molti hanno magari un libro nella testa, ma non osano o non sanno metterlo in atto.
Tu lo hai fatto e hai il mio rispetto e ammirazione.
Lo andrò subito ad ordinare, lo leggerò e te ne parlerò se vuoi, sempre che tu abbia una virtù, e cioè quella di accettare le critiche.
Ciao e un abbraccio ""fresco"" :D
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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da big55 » 10/07/2007, 12:25

Audrey ha scritto:[...]



Ciao, sono una "neofita" e sto girando per il forum per fami una idea, anche se vaga delle varie personalità.
Non è facile, ma si capisce ugualmente parecchio da come scrive una persona, il suo carattere.
Ci piace parlare di noi e facendolo diamo segnali nascosti ma che ad un buon osservatore e ascoltatore raccontano molto.
Hai scritto un libro. Bene. Questo denota a parer mio che sei coraggioso.
Molti hanno magari un libro nella testa, ma non osano o non sanno metterlo in atto.
Tu lo hai fatto e hai il mio rispetto e ammirazione.
Lo andrò subito ad ordinare, lo leggerò e te ne parlerò se vuoi, sempre che tu abbia una virtù, e cioè quella di accettare le critiche.
Ciao e un abbraccio ""fresco"" :D
Certo che lo vorrò! Ma tu rischi sai, perchè è vero che sono un buon ascoltatore, ma se qualcuno carica la mia "molla" non smetto più di dire. Ieri l'abbraccio "fresco", oltre che gradito, sarebbe stato anche opportuno dati i 37 gradi. Oggi, finalmente a 26 gradi e un'arietta deliziosa, è solo gradito. Ciao

occhiscuri75


Messaggio da occhiscuri75 » 24/08/2007, 11:18

anche io come te ho questo sogno del cassetto! ho tante idee che mi passano x la testa... ma non sò come esprimerle oppre... sono troppo complesse che ci metterei 1 vita a scriverle! ho letto tantissimo, ho visto documentari, ho cercato di reperire + informazioni possibili nel ramo che sono appassionato e credo che prima o poi... riuscirò a trovare il coraggio di impugnare in mano 1 penna! 8)

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Re: Chi non legge può scrivere?

Messaggio da big55 » 24/08/2007, 16:27

Audrey ha scritto:[...]



Ciao, sono una "neofita" e sto girando per il forum per fami una idea, anche se vaga delle varie personalità.
Non è facile, ma si capisce ugualmente parecchio da come scrive una persona, il suo carattere.
Ci piace parlare di noi e facendolo diamo segnali nascosti ma che ad un buon osservatore e ascoltatore raccontano molto.
Hai scritto un libro. Bene. Questo denota a parer mio che sei coraggioso.
Molti hanno magari un libro nella testa, ma non osano o non sanno metterlo in atto.
Tu lo hai fatto e hai il mio rispetto e ammirazione.
Lo andrò subito ad ordinare, lo leggerò e te ne parlerò se vuoi, sempre che tu abbia una virtù, e cioè quella di accettare le critiche.
Ciao e un abbraccio ""fresco"" :D
Allora "neofita"! Ti ha talmente scioccato il mio libro, da lasciarti senza fiato? Non avevi intenzione di parlarne? E di avanzare critiche? Un abbraccio