Il piccione
Inviato: 18/11/2006, 14:57
Il piccione, di Patrick Suskind
Ordine, pulizia, regole, procedure: una personalità ossessiva necessita intorno a sé di un mondo sempre uguale a se stesso, di una vita di abitudini, senza sorprese.
Jonathan Noel è affetto da questo disturbo. Durante la sua intera esistenza prende ben poche decisioni, tra cui quella di abitare a Parigi in una stanza che diventa il suo rifugio sicuro dal mondo.
Dal momento in cui si trasferisce in città tagliando i ponti col passato, chiude anche fuori dalla sua vita qualsiasi relazione umana. Abbandonato da tutti, non ha fiducia che nelle quattro mura in cui vive e nel suo ruolo di guardia giurata.
Il mattino del giorno che ci viene raccontato, Jonathan trova un piccione sulla soglia di casa e si sente minacciato tanto dal decidere di trasferirsi.
La giornata sarà un susseguirsi di contrattempi che si sviluppano come un circolo vizioso da quella iniziale rottura dell’equilibrio. Tutto sembra andare per il verso sbagliato ma è soltanto frutto della disattenzione: il protagonista sembra sperimentare per la prima volta emozioni e sensazioni, che lo assalgono impetuosamente distogliendolo dalla sua routine.
Il lettore si affaccia al mondo di Jonathan e scopre la realtà di chi subisce traumi, angocia e paure fino a restarne prigioniero.
Alla fine del racconto ognuno torna alla sua vita, lettore e protagonista, entrambi arricchiti dall’incontro con quel piccione.
Qualcuno di voi l'ha letto?
Ordine, pulizia, regole, procedure: una personalità ossessiva necessita intorno a sé di un mondo sempre uguale a se stesso, di una vita di abitudini, senza sorprese.
Jonathan Noel è affetto da questo disturbo. Durante la sua intera esistenza prende ben poche decisioni, tra cui quella di abitare a Parigi in una stanza che diventa il suo rifugio sicuro dal mondo.
Dal momento in cui si trasferisce in città tagliando i ponti col passato, chiude anche fuori dalla sua vita qualsiasi relazione umana. Abbandonato da tutti, non ha fiducia che nelle quattro mura in cui vive e nel suo ruolo di guardia giurata.
Il mattino del giorno che ci viene raccontato, Jonathan trova un piccione sulla soglia di casa e si sente minacciato tanto dal decidere di trasferirsi.
La giornata sarà un susseguirsi di contrattempi che si sviluppano come un circolo vizioso da quella iniziale rottura dell’equilibrio. Tutto sembra andare per il verso sbagliato ma è soltanto frutto della disattenzione: il protagonista sembra sperimentare per la prima volta emozioni e sensazioni, che lo assalgono impetuosamente distogliendolo dalla sua routine.
Il lettore si affaccia al mondo di Jonathan e scopre la realtà di chi subisce traumi, angocia e paure fino a restarne prigioniero.
Alla fine del racconto ognuno torna alla sua vita, lettore e protagonista, entrambi arricchiti dall’incontro con quel piccione.
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