L'incubo ad aria condizionata

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ernesto
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L'incubo ad aria condizionata

Messaggio da ernesto » 10/02/2010, 8:01

L' incubo ad aria condizionata

di Henry Miller (1891-1980)

Tratto dal libro


......Questo tema,il rapporto tra saggezza e vitalità,m'interessa perché, contro l'opinione generale,non sono mai stato capace di considerare l'America giovane e vitale ma la vedo prematuramente invecchiata,come un frutto marcito prima di avere avuto la possibilità di maturare.La parola chiave del vizio nazionale è "spreco".E chi è sprecone non è saggio,ne può restare giovane e vigoroso.Per trasformare l'energia a livelli più elevati e sottili occorre prima conservarla.Il prodigo si esaurisce rapidamente,vittima proprio delle forze con cui si è tanto stupidamente e sconsideratamente baloccato.Anche le macchine vanno trattate con perizia se si vuole ottenere da loro il massimo rendimento.A meno che,come nel caso dell'America,non se ne producano in tale quantità da potersi permettere di scartarle prima che siano diventate vecchie e superate Ma quando si tratta di scartare essere umani è un'altra faccenda.Gli esseri umani non si possono Iiquidare come le macchine.C'è una curiosa correlazione tra fecondità e il deposito di rottami.Il desiderio di procreare sembra estinguersi quando il termine del periodo utile è fissato alla giovane età di 45 anni.Pochi sono capaci di sfuggire alla macina del mulino............


Oggi a livello globale esistono realtà di "spreco" accanto ad altre realtà di "scarsità".
Mi domando se esse siano le componenti essenziali del nostro sistema economico ?.
Quali sono secondo voi le cause di tali "vizi"?.
le orecchie ascoltano....

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ene
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Re: L'incubo ad aria condizionata

Messaggio da ene » 28/02/2010, 0:03

ernesto ha scritto:L' incubo ad aria condizionata

di Henry Miller (1891-1980)

Tratto dal libro


......Questo tema,il rapporto tra saggezza e vitalità,m'interessa perché, contro l'opinione generale,non sono mai stato capace di considerare l'America giovane e vitale ma la vedo prematuramente invecchiata,come un frutto marcito prima di avere avuto la possibilità di maturare.La parola chiave del vizio nazionale è "spreco".E chi è sprecone non è saggio,ne può restare giovane e vigoroso.Per trasformare l'energia a livelli più elevati e sottili occorre prima conservarla.Il prodigo si esaurisce rapidamente,vittima proprio delle forze con cui si è tanto stupidamente e sconsideratamente baloccato.Anche le macchine vanno trattate con perizia se si vuole ottenere da loro il massimo rendimento.A meno che,come nel caso dell'America,non se ne producano in tale quantità da potersi permettere di scartarle prima che siano diventate vecchie e superate Ma quando si tratta di scartare essere umani è un'altra faccenda.Gli esseri umani non si possono Iiquidare come le macchine.C'è una curiosa correlazione tra fecondità e il deposito di rottami.Il desiderio di procreare sembra estinguersi quando il termine del periodo utile è fissato alla giovane età di 45 anni.Pochi sono capaci di sfuggire alla macina del mulino............


Oggi a livello globale esistono realtà di "spreco" accanto ad altre realtà di "scarsità".
Mi domando se esse siano le componenti essenziali del nostro sistema economico ?.
Quali sono secondo voi le cause di tali "vizi"?.
Potresti dirmi la trama del libro?
Serena Maria Settimo

ernesto
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Re: L'incubo ad aria condizionata

Messaggio da ernesto » 28/02/2010, 19:47

ene ha scritto:[...]



Potresti dirmi la trama del libro?
L'autore parte per un viaggio destinato a durare tre anni nei quali visita moltissime zone del paese e stringe amicizia con gente di ogni tipo.Nel libro viene raccontata l'america degli anni 40,che agli occhi dello scrittore appare come una nazione di grandi affari e di piccoli uomini,di mass media a un tempo soporiferi e violenti,di industrie giganti che uccidono i lavoratori e inquinano l'ambiente,di disinformazione e pregiudizi diffusi.Un ritratto in cui è totale il divorzio tra l'uomo e la natura,ma in cui lo scrittore si scopre ancora capace di piangere,commosso,davanti alla bellezza del Grand Canyon.

Ciao
le orecchie ascoltano....