Citate un libro

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amary
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Citate un libro

Messaggio da amary » 25/03/2008, 16:48

Vi chiedo di scrivere qui uno stralcio che vi ha particolarmente colpito di un libro che avete letto. Magari una frase, mezza pagina che vi ha emozionato anche se il libro nel suo complesso puo esservi risultato meno interessante.
Chissa forse la persona che legge potra rivivere l' emozione che voi vedete riassunta in quelle poche righe.

Per me la scelta è stata ardua. In genere raccolgo in un libricino le frasi che mi hanno colpito di tutti i libri che ho letto.
Alla fine mi sono decisa per questa:

Lo strinse profondamente dentro di sè e tutti i suoi sensi si dilatarono fino a quando comprese che aveva trascorso libera i propri confini, che lei s' era dissolta e che lui s' era dissolto e che insieme avevano formato un essere nuovo. Per sempre, pensò. Per sempre.
Judith Krantz, La figlia di Mistral

Cosa di meglio per cominciare che non la celebrazione del senso dell'amore che crea una nuova vita? Io la trovo bellissima.
:welove:
C' è ancora tutto da inventare sulle rive del tuo mare, avrai bufere,vento e sole ed ancora e ancora amore e cambieranno le parole sulla musica che sai...

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Re: Citate un libro

Messaggio da tempest » 27/03/2008, 0:57

amary ha scritto:Vi chiedo di scrivere qui uno stralcio che vi ha particolarmente colpito di un libro che avete letto. Magari una frase, mezza pagina che vi ha emozionato anche se il libro nel suo complesso puo esservi risultato meno interessante.
Al momento mi viene in mente:

"La guerra è indispensabile per difendere la nostra vita da un distruttore che divorerebbe ogni cosa; ma io non amo la lucente spada per la sua lama tagliente, né la freccia per la sua rapidità, né il guerriero per la gloria acquisita. Amo solo ciò che difendo"

John Ronald Reuel Tolkien "Le due torri"

ForeverBlue


Messaggio da ForeverBlue » 27/03/2008, 1:08

eccolo

http://www.mailamici.it/forum/viewtopic.php?t=127786#forum

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amary
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Messaggio da amary » 28/03/2008, 0:28


Qui, nel bagno, con me ci sono le lamette. C'è dello iodio da bere. Ci sono delle pillole per dormire da ingoiare. Puoi scegliere. Vivere o morire.
Ogni respiro è una scelta
Ogni minuto è una scelta
Essere o non essere.
Ogni volta che non ti butti dallla tromba delle scale, è una scelta.
Ogni volta che non vai a schiantarti con la macchina, ti rimetti in gioco


Survivor: Chuck Palahniuk :DD
Ho letto questa frase, ne sono rimasta sconvolta...ho comprato il libro. E' duro dissacrante, fa ridere .....è proprio il libro che cercavo
C' è ancora tutto da inventare sulle rive del tuo mare, avrai bufere,vento e sole ed ancora e ancora amore e cambieranno le parole sulla musica che sai...

piggio


Messaggio da piggio » 28/03/2008, 23:11

amary ha scritto:
Qui, nel bagno, con me ci sono le lamette. C'è dello iodio da bere. Ci sono delle pillole per dormire da ingoiare. Puoi scegliere. Vivere o morire.
Ogni respiro è una scelta
Ogni minuto è una scelta
Essere o non essere.
Ogni volta che non ti butti dallla tromba delle scale, è una scelta.
Ogni volta che non vai a schiantarti con la macchina, ti rimetti in gioco


Survivor: Chuck Palahniuk :DD
Ho letto questa frase, ne sono rimasta sconvolta...ho comprato il libro. E' duro dissacrante, fa ridere .....è proprio il libro che cercavo
bellissima questa citazione! L'hai letto? Sembra pesantillo!

Ti metto una citazione del libro che sto leggendo..
Nulla di particolare se non la sensazione del momento..

"Prese uno sgabello e si sedette alla porta. Com'era tutto fermo e silenzioso! La pioggia cadeva leggera e sottile , ma il vento non faceva rumore. Non si udiva alcun suono, gli alberi massicci e possenti si ergevano cupi, crepuscolari, muti. Ma vivi. Come tutto era vivo!

da l'amante di Lady Chatterlay

galdor


Messaggio da galdor » 02/04/2008, 14:09

Una mattina sono uscito di casa, il cielo era azzurro e limpido, ho continuato a guardarlo mentre camminavo, stavo bene, respiravo a pieni polmoni, al terzo passo ho pestato una *****. Cosa dovevo fare? Rinunciare al cielo per paura delle *****? No, io no. *******!

"ESCO A FARE DUE PASSI" - Fabio Volo

piggio


Messaggio da piggio » 02/04/2008, 22:00

galdor ha scritto:Una mattina sono uscito di casa, il cielo era azzurro e limpido, ho continuato a guardarlo mentre camminavo, stavo bene, respiravo a pieni polmoni, al terzo passo ho pestato una *****. Cosa dovevo fare? Rinunciare al cielo per paura delle *****? No, io no. *******!

"ESCO A FARE DUE PASSI" - Fabio Volo
BAN IMMEDIATO!

:P

galdor


Messaggio da galdor » 03/04/2008, 11:14

piggio ha scritto:

BAN IMMEDIATO!

:P
:( perchè mai?

trovo bellissima quella frase!

(Certo, gli asterischi non le fanno un gran bene)

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Messaggio da Merlino » 03/04/2008, 11:30

VIVOLI PIERO IL GELATO DAL 1930
GELATERIA PASTICCERIA CAFFETTERIA LATTERIA
50122 Firenze (FI) - 7/r, v. Isola Stinche
tel: 055 292334 - fax: 055 2302621

(tratto da "Pagine Gialle", Edizioni SEAT, 2008)

:D:D:D

tarantola


Messaggio da tarantola » 03/04/2008, 12:52

Merlino ha scritto:VIVOLI PIERO IL GELATO DAL 1930
GELATERIA PASTICCERIA CAFFETTERIA LATTERIA
50122 Firenze (FI) - 7/r, v. Isola Stinche
tel: 055 292334 - fax: 055 2302621

(tratto da "Pagine Gialle", Edizioni SEAT, 2008)

:D:D:D

ehm... scusa merlino una curiosità, forse è anche na cavolata, ma se esiste sta persona e non sei stato autorizzato a rendere pubblici i suoi dati qui sul forum, non è violazione della privacy ?
:rolleyes:


Ecco la mia:

Navigava senza fatica, adesso, e il vecchio non aveva pensieri nè sensazioni di alcun genere. Oramai era al di là di tutto e pilotava la barca per ritornare al suo porto meglio e con più intelligenza che poteva.

"Il vecchio e il mare" Ernest Hemingway

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Messaggio da Merlino » 03/04/2008, 13:10

tarantola ha scritto:[...]
ehm... scusa merlino una curiosità, forse è anche na cavolata, ma se esiste sta persona e non sei stato autorizzato a rendere pubblici i suoi dati qui sul forum, non è violazione della privacy ?
:rolleyes:
Non direi! Sono dati pubblici presi dal sito di Pagine Gialle, non sono certo riservati!!!

Ciao.

Mistermagister


Messaggio da Mistermagister » 03/04/2008, 14:29

Merlino ha scritto:
Non direi! Sono dati pubblici presi dal sito di Pagine Gialle, non sono certo riservati!!!

Ciao.

Allora è pubblicità.. e nemmeno poi tanto occulta.. :rolleyes: :[

SCHERZOOOOO !!!!!!!!!! :))) :))) :))) :))) :)))

Il messaggio è chiaro: SEI UN GOLOSONE !!! :angel:

piggio


Messaggio da piggio » 03/04/2008, 15:11

galdor ...il ban infatti era per gli asterischi non per la parola in se!

mister quello si chiama volontariato pubblicitario :P

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Messaggio da amary » 04/04/2008, 7:35

Il nostro connubio era perfetto, non era l' amore a unirci, quel sentimento imperfetto, quell' arrendevolezza da mentecatti, quella cialtroneria da essenze melliflue, questo capii nel corso del nostro incontro, ma il condividere un' illimitata lascivia, un sovvertimento della coscienza, uno stravolgimento dell' idea di purezza, una demoniaca combinazione di licenziosità e di incoffessabili gesta, un innalzare sopra squallide virtù l' autorevolezza di primordiali istinti, dando vita ad un' inedita raffinatezza, finalizzata a umiliare il castigo inflitto dalla morale coscienza: rappresentavamo il massimo affronto alla decenza, un ignominioso oltraggio al pudore, a questi castranti pretesti utilizzati per salvaguardare l' inoffensiva dignità del vivente individuo.

Isabella Santacroce V.M.18

Maneggiare con cautela è un libro un po duro :DD
C' è ancora tutto da inventare sulle rive del tuo mare, avrai bufere,vento e sole ed ancora e ancora amore e cambieranno le parole sulla musica che sai...

piggio


Messaggio da piggio » 04/04/2008, 15:58

amary ha scritto:Il nostro connubio era perfetto, non era l' amore a unirci, quel sentimento imperfetto, quell' arrendevolezza da mentecatti, quella cialtroneria da essenze melliflue, questo capii nel corso del nostro incontro, ma il condividere un' illimitata lascivia, un sovvertimento della coscienza, uno stravolgimento dell' idea di purezza, una demoniaca combinazione di licenziosità e di incoffessabili gesta, un innalzare sopra squallide virtù l' autorevolezza di primordiali istinti, dando vita ad un' inedita raffinatezza, finalizzata a umiliare il castigo inflitto dalla morale coscienza: rappresentavamo il massimo affronto alla decenza, un ignominioso oltraggio al pudore, a questi castranti pretesti utilizzati per salvaguardare l' inoffensiva dignità del vivente individuo.

Isabella Santacroce V.M.18

Maneggiare con cautela è un libro un po duro :DD
E qui viene da riflettere su quali siano i sentimenti reali e quali siano quelli autoindotti dal monto in cui viviamo, o dalla scrittrice che leggiamo. :P

pollianna80


Messaggio da pollianna80 » 24/04/2008, 23:02

"È grave essere diversi?"
"È grave sforzarsi di essere uguali:
provoca nevrosi, psicosi, paranoie.
È grave voler essere uguali,
perché questo significa forzare la natura,
significa andare contro le leggi di Dio che,
in tutti i boschi del mondo,
non ha creato una sola foglia identica all'altra.
Ma tu ritieni che l'essere diverso sia follia
e così hai scelto di vivere in questo ospedale psichiatrico.
Perché qui, visto che tutti sono diversi,
diventi uguale agli altri."

Paulo Coelho
"Veronika decide di morire"

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Boccino
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Messaggio da Boccino » 27/04/2008, 13:51

i sogni esistono x cercare di essere realizzati....


scusa ma ti chiamo amore!
[img]http://img99.imageshack.us/img99/2821/firmozzasgraviasarayf3.png[/img]
vorresti avere un’altra ...ma un’altra e solo lei...

anna78

Re: Citate un libro

Messaggio da anna78 » 17/07/2008, 15:35

amary ha scritto:Vi chiedo di scrivere qui uno stralcio che vi ha particolarmente colpito di un libro che avete letto. Magari una frase
Il vuoto incombe certamente su tutti coloro che tessono il vento...
Ulisse di James Joyce

ariel415
Utente Escluso
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Re: Citate un libro

Messaggio da ariel415 » 19/07/2008, 10:53

Il Profeta di GibrA
amary ha scritto:Vi chiedo di scrivere qui uno stralcio che vi ha particolarmente colpito di un libro che avete letto. Magari una frase, mezza pagina che vi ha emozionato anche se il libro nel suo complesso puo esservi risultato meno interessante.
Chissa forse la persona che legge potra rivivere l' emozione che voi vedete riassunta in quelle poche righe.

Per me la scelta è stata ardua. In genere raccolgo in un libricino le frasi che mi hanno colpito di tutti i libri che ho letto.
Alla fine mi sono decisa per questa:

Lo strinse profondamente dentro di sè e tutti i suoi sensi si dilatarono fino a quando comprese che aveva trascorso libera i propri confini, che lei s' era dissolta e che lui s' era dissolto e che insieme avevano formato un essere nuovo. Per sempre, pensò. Per sempre.
Judith Krantz, La figlia di Mistral

Cosa di meglio per cominciare che non la celebrazione del senso dell'amore che crea una nuova vita? Io la trovo bellissima.
:welove:
Il PROFETA di Gibran. Andrebbe riportato tutto! E' un libro estremamente profondo che consiglio a tutti soprattutto ai giovani. Ai miei tempi era un cult chi tra i coetanei lo conosce? Ciao Enrica

etherealmirror

Re: Citate un libro

Messaggio da etherealmirror » 19/07/2008, 18:05

amary ha scritto:Vi chiedo di scrivere qui uno stralcio che vi ha particolarmente colpito di un libro che avete letto. Magari una frase, mezza pagina che vi ha emozionato anche se il libro nel suo complesso puo esservi risultato meno interessante.
Chissa forse la persona che legge potra rivivere l' emozione che voi vedete riassunta in quelle poche righe.
“Cercherò di spiegare cosa si cela dietro gran parte dell’opposizione al darwinismo con l’aiuto di un esempio particolare: la differenza tra le tecniche di volo dei pipistrelli e degli angeli.
Le ali, o qualsiasi altra cosa, possono evolversi solo se il processo di sviluppo consente loro di evolversi. Nulla “spunta” come per magia. Tutto viene costruito dai processi di sviluppo embrionali.
Nell’embriologia del dorso, invece, non c’è nulla che si presti a far “spuntare” ali simili a quelle degli angeli.” Richard Dawkins –L’orologiaio cieco-

zooey


Messaggio da zooey » 23/07/2008, 14:36

Vi amo, figli di *******. Voi siete i soli che leggo, ormai. Voi siete i soli che parlano dei cambiamenti veramente terribili che sono in corso, voi siete i soli abbastanza pazzi per capire che la vita è un viaggio spaziale, e neppure breve: un viaggio spaziale che durerà miliardi di anni. Voi siete i soli che hanno abbastanza fegato per interessarsi veramente del futuro, per notare veramente quello che ci fanno le macchine, quello che ci fanno le guerre, quello che ci fanno le città, quello che ci fanno le idee semplici e grandi, quello che ci fanno gli equivoci tremendi, gli errori, gli incidenti e le catastrofi. Voi siete i soli abbastanza stupidi per tormentarvi al pensiero del tempo e delle distanze senza limiti, dei misteri imperituri, del fatto che stiamo decidendo proprio in questa epoca se il viaggio spaziale del prossimo miliardo di anni o giù di lì sarà il Paradiso o l'Inferno.

(Kurt Vonnegut ---- Dio la benedica, signor Rosewater)

CenerentolaAbbandonata

Re: Citate un libro

Messaggio da CenerentolaAbbandonata » 27/07/2008, 21:32

amary ha scritto:Vi chiedo di scrivere qui uno stralcio che vi ha particolarmente colpito di un libro che avete letto. Magari una frase, mezza pagina che vi ha emozionato anche se il libro nel suo complesso puo esservi risultato meno interessante.
Chissa forse la persona che legge potra rivivere l' emozione che voi vedete riassunta in quelle poche righe.

Per me la scelta è stata ardua. In genere raccolgo in un libricino le frasi che mi hanno colpito di tutti i libri che ho letto.
Alla fine mi sono decisa per questa:

Lo strinse profondamente dentro di sè e tutti i suoi sensi si dilatarono fino a quando comprese che aveva trascorso libera i propri confini, che lei s' era dissolta e che lui s' era dissolto e che insieme avevano formato un essere nuovo. Per sempre, pensò. Per sempre.
Judith Krantz, La figlia di Mistral

Cosa di meglio per cominciare che non la celebrazione del senso dell'amore che crea una nuova vita? Io la trovo bellissima.
:welove:
È un gran miracolo che io non abbia rinunciato a tutte le mie speranze
perché esse sembrano assurde e inattuabili. Le conservo ancora, nonostante tutto,
perché continuo a credere nell'intima bontà dell'uomo. Mi è impossibile
costruire tutto sulla base della morte, della miseria, della confusione.
Vedo il mondo mutarsi lentamente in un deserto, odo sempre più forte il rombo
l'avvicinarsi del rombo che ucciderà noi pure, partecipo al dolore di milioni di uomini,
eppure, quando guardo il cielo, penso che tutto volgerà nuovamente al bene,
che anche questa spietata durezza cesserà, che ritorneranno l'ordine, la pace e la serenità.
Intanto debbo conservare intatti i miei ideali; verrà un tempo in cui forse saranno ancora attuabili.
Dal libro "Il diario di Anna Frank" mi colpisce la forza di questa ragazza,nonostante il periodo scuro che stava attraversando...

Vicodin


Messaggio da Vicodin » 10/10/2008, 11:15

«L’uomo non è che una canna, la più fragile di tutta la natura; ma è una canna pensante. Non occorre che l’universo intero si armi per annientarlo: un vapore, una goccia d’acqua è sufficiente per ucciderlo. Ma quando l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe pur sempre più nobile di ciò che lo uccide, dal momento che egli sa di morire, e il vantaggio che l’universo ha su di lui; l’universo invece non sa nulla»



(PASCAL B., Pensieri, ed. Chevalier, trad. it. di Bausola A. - Tapella R., Milano 1978, 496-497, n. 264)

Vicodin

etherealmirror


Messaggio da etherealmirror » 10/10/2008, 16:52

Vicodin ha scritto: Ma quando l’universo lo schiacciasse, l’uomo sarebbe pur sempre più nobile di ciò che lo uccide, dal momento che egli sa di morire, e il vantaggio che l’universo ha su di lui; l’universo invece non sa nulla»



(PASCAL B., Pensieri, ed. Chevalier, trad. it. di Bausola A. - Tapella R., Milano 1978, 496-497, n. 264)

Vicodin
l'universo che ha circa 15 miliardi di anni non sa nulla...mentre l'uomo che ha qualche milione di anni sarebbe più nobile...la "scommessa" di B.Pascal è esilarante davvero..

zapaterina


Messaggio da zapaterina » 10/10/2008, 18:22

Dietro ogni uomo oggi vivente stanno trenta spettri, poichè questo è il rapporto con il quale i morti superano il numero dei vivi. Dagli albori del tempo, grosso modo cento miliardi di esseri umani hanno camminato sul pianeta Terra. Orbene, è questo un numero interessante, in quanto, per una coincidenza bizzarra, esistono approssimativamente cento miliardi di stelle nel nostro universo locale, la Via Lattea. Così per ogni uomo che abbia vissuto, in questo universo splende una stella.

Arthur C. Clarke- 2001 odissea nello spazio[/i]

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Re: Citate un libro

Messaggio da serena82 » 22/04/2009, 19:25

amary ha scritto:Vi chiedo di scrivere qui uno stralcio che vi ha particolarmente colpito di un libro che avete letto. Magari una frase, mezza pagina che vi ha emozionato anche se il libro nel suo complesso puo esservi risultato meno interessante.
Chissa forse la persona che legge potra rivivere l' emozione che voi vedete riassunta in quelle poche righe.

Per me la scelta è stata ardua. In genere raccolgo in un libricino le frasi che mi hanno colpito di tutti i libri che ho letto.
Alla fine mi sono decisa per questa:

Lo strinse profondamente dentro di sè e tutti i suoi sensi si dilatarono fino a quando comprese che aveva trascorso libera i propri confini, che lei s' era dissolta e che lui s' era dissolto e che insieme avevano formato un essere nuovo. Per sempre, pensò. Per sempre.
Judith Krantz, La figlia di Mistral

Cosa di meglio per cominciare che non la celebrazione del senso dell'amore che crea una nuova vita? Io la trovo bellissima.
:welove:
Le donne sono come fiori: se cerchi di aprirli con la forza, i petali ti restano in mano e il fiore muore. Perchè
solamente con il calore si schiudono. E l'amore e la tenerezza insieme sono il sole per un donna. Avrei dovuto
semplicemente amarla. Poi sarebbe stato tutto naturale. Perchè una donna, quando si sente amata, si apre
e dà tutto il suo mondo.

Fabio Volo - tratto da E' una vita che ti aspetto
ogni persona brilla di luce propria in mezzo a tutte le altre

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Messaggio da Xandr » 22/04/2009, 19:46

"Lontano, oltre quel campo, sapeva che c'era un avvallamento nel terreno dove aveva sepolto Virginia e da dove lei stessa si era dissepolta. Ma saperlo non faceva luccicare i suoi occhi dal dolore. Piuttosto che continuare a soffrire, aveva imparato a rinunciare all'analisi. Il tempo aveva perso la sua estensione pluridimensionale. Per Robert Neville esisteva soltanto il presente; un presente basato sulla sopravvivenza quotidiana, contraddistinto né da una grande felicità, né da una disperazione profonda."

tratto da "Richard Matheson - Io sono leggenda"

vabbè è l'unico libro che abbia letto comunque mi piace il senso della frase, il fatto che uno eviti di vivere di ricordi e nostalgia per il passato e analizzare solo il presente e il futuro (anche se non è riportato nel libro il futuro)

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Messaggio da serena82 » 23/04/2009, 16:58

L'amore invece è quando non respiri, quando ti manca, quando è bello anche se stonato, quando è follia.
Quando solo al pensiero di vederla con un altro, attraverseresti a morsi l'oceano. :heart:

Federico Moccia - tratto da Ho voglia di te
ogni persona brilla di luce propria in mezzo a tutte le altre

Ospite


Messaggio da Ospite » 23/04/2009, 18:31

serena82 ha scritto:L'amore invece è quando non respiri, quando ti manca, quando è bello anche se stonato, quando è follia.
Quando solo al pensiero di vederla con un altro, attraverseresti a morsi l'oceano. :heart:

Federico Moccia - tratto da Ho voglia di te

E' curioso - a morsi-, a bracciate arrivi prima, in volo immediatamente ... a morsi c'arrivi dopo un secolo ... però c'ha la vista acuta, la vede con l'altro da oltre l'oceano e poi decide di attraversarlo a morsi... oppure la vede qui e decide di attraversare l'oceano per non vederla.
Me la spiegheresti?
Non ho avuto il piacere di leggere il libro e volevo sapere se è tutto così.

etherealmirror

Re: Citate un libro

Messaggio da etherealmirror » 23/04/2009, 19:25

amary ha scritto:Vi chiedo di scrivere qui uno stralcio che vi ha particolarmente colpito di un libro che avete letto.
"Nella perfezione in cui già ci si presentano in Omero, gli Dèi greci non possono certo intendersi come prodotti della necessità e del bisogno: tali esseri sicuramente non sono stati inventati da un animo scosso dall'angoscia. Non è per ritrarsi dalla vita, che una geniale fantasia ha proiettato nel vuoto le loro immagini. Attraverso queste parla una religione della vita, non già una religione del dovere o dell'ascetismo o della spiritualità. Tutte queste figure esprimono il trionfo dell'esistenza, un rigoglioso sentimento di vita accompagna il loro culto. Esse non pretendono: in loro è divinizzare ciò che sussiste, sia esso buono o cattivo.
(...) Perciò una teodicea non fu mai un problema ellenico: ci si guardò
dall'addossare agli dèi l'esistenza del mondo, e quindi la responsabilità per la sua configurazione. Anche gli dèi sono sottomessi all'anánke":questo è un riconoscimento della più rara sapienza.
Vedere la propria esistenza - quale si
presenta - in uno specchio trasfigurante, e difendersi con questo specchio dalla Medusa, ecco la strategia geniale della «volontà» ellenica, in generale per poter vivere. Come avrebbe infatti potuto sopportare altrimenti l'esistenza quel popolo infinitamente sensibile, così splendidamente recettivo al dolore, se tale esistenza non gli si fosse rivelata, avvolta da una gloria superiore, nei suoi dèi? Lo stesso impulso che trae alla vita l'arte, in quanto integrazione e compimento che inducono a continuare la vita, fece sorgere altresì il mondo olimpico, un mondo della bellezza,della quiete, del godimento. Sotto l'influsso di una tale religione, la vita viene intesa nel mondo omerico come qualcosa in sé desiderabile: la vita cioè nel chiaro splendore solare di tali Dèi.
Si tratta del mondo trasfigurato dell'occhio, che crea artisticamente nel sogno, con le palpebre abbassate. La contemplazione, la bellezza e l'illusione circoscrivono la sfera dell'arte apollinea.Anche la poesia epica vuol condurci a questo stato di sogno: non dobbiamo veder nulla con gli occhi aperti e dobbiamo pascerci delle immagini interiori, alla cui produzione cerca di stimolarci il rapsodo con i suoi concetti.(…) La misura, sotto il cui giogo si moveva il nuovo mondo di dèi olimpii (di fronte al mondo abbattuto dei Titani), era quella della bellezza: il limite che il Greco doveva mantenere era quello della bella illusione. Il fine più intimo di una cultura rivolta all'illusione e alla misura può certo essere soltanto quello di velare la verità. L'instancabile indagatore al servizio della verità così come il tracotante Titano, viene richiamato con l'ammonizione del medén ágan.Con Prometeo viene mostrato alla grecità un esempio di come un eccessivo avanzamento della conoscenza umana agisca in modo ugualmente rovinoso per chi promuove tale avanzamento e per chi ne usufruisce.In un mondo così costruito e artificiosamente difeso penetrò allora il suono estatico della festa di Dioniso, dove tutto l'eccesso della natura in gioia, dolore e conoscenza si manifestò in uno stesso tempo. Tutto quello che sino allora valeva come limite e come determinazione di misura si dimostrò a quel punto una artificiosa illusione: l' «eccesso» si svelò come verità.(...) E la cosa più misteriosa si realizzò: venne allora al mondo l'armonia, che nel suo movimento fa immediatamente comprendere la volontà della natura. In compagnia di Dioniso si fecero ormai udire cose che nel mondo apollineo stavano artificiosamente nascoste: tutto il fulgore degli dèi olimpici impallidì dinnanzi alla sapienza di Sileno. Un'arte che nella sua ebbrezza estatica diceva la verità, scacciò le Muse delle arti dell'illusione; nell'oblio di sé degli stati dionisiaci perì l'individuo con i suoi limiti e le sue misure: eminente un crepuscolo degli Dèi (del” politeismo perfetto”).

F. Nietzsche "La visione dionisiaca del mondo"